","No Border al valico della Maddalena","post",1683115573,[60,61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/argentera/","http://radioblackout.org/tag/colle-della-maddalena/","http://radioblackout.org/tag/immigrazione/","http://radioblackout.org/tag/militarizzazione-delle-frontiere/","http://radioblackout.org/tag/no-border/","http://radioblackout.org/tag/valle-stura/",[15,30,26,34,20,22],{"post_content":68,"tags":74},{"matched_tokens":69,"snippet":72,"value":73},[70,71],"valle","Stura","Maddalena è al termine della \u003Cmark>valle\u003C/mark> \u003Cmark>Stura\u003C/mark>: ci si arriva da Cuneo","Il 28 aprile si è svolta una manifestazione contro le frontiere al colle della Maddalena in provincia di Cuneo.\r\nMonica Ciaburro, la sindaca sceriffa di Argentera, nonché deputata e vicepresidente della Commissione Sicurezza della Camera, ha fatto dichiarazioni di fuoco per qualche scritta su qualche muro di cemento.\r\nSi tratta della stessa esponente di Fratelli d’Italia, che aveva fermato e denunciato un gruppo di migranti in transito verso la Francia, lo scorso inverno.\r\nIl Colle della Maddalena è al termine della \u003Cmark>valle\u003C/mark> \u003Cmark>Stura\u003C/mark>: ci si arriva da Cuneo in un’ora d’auto, in alta \u003Cmark>valle\u003C/mark> non ci sono mezzi pubblici.\r\nDurante l’iniziativa è stata ricordata la Brigata partigiana Carlo Rosselli. Il presidio al Colle, da dove provano a passare in Francia i senza documenti resi clandestini dalle leggi della Fortezza Europa, è stato un modo per dimostrare che il ricordo delle lotte di ieri si mantiene vivo in quelle di oggi.\r\nLungo le frontiere del Bel Paese, in mare come in montagna, c’è chi rischia di morire per provare ad avere una vita migliore. C’è anche chi lotta perché queste frontiere, rese vere solo dalla presenza di uomini e donne in divisa, vengano cancellate.\r\nDal Colle della Maddalena passano liberamente ogni giorno merci e turisti. Ma di fronte a migranti, profughi e solidali in lotta, si chiudono.\r\nIl 28 aprile, ai 2000 metri del Colle della Maddalena c’era un imponente schieramento di polizia, carabinieri, guardia di finanza e i francesi della PAF.\r\nNonostante la militarizzazione tanti si fermavano al presidio allestito dai compagni, prendevano i volantini, scambiavano quattro parole.\r\nNegli ultimi giorni ci sono stati numerosi tentativi falliti di passaggio dal Colle. La polizia non si limita tuttavia ad intercettare i migranti sul valico, ma ha spostato la frontiera in bassa \u003Cmark>valle\u003C/mark>, intercettandoli lungo la statale e persino in autostrada.\r\nLa giornata si è conclusa con un assemblea in cui si sono confrontate le realtà di lotta della \u003Cmark>Valle\u003C/mark> \u003Cmark>Stura\u003C/mark> con quelle della Val Susa e di Ventimiglia e con l’intento di costruire una rete, che comprenda anche le associazioni della \u003Cmark>Valle\u003C/mark> \u003Cmark>Stura\u003C/mark>.\r\nAl Colle della Maddalena è rimasto uno striscione con la scritta “la frontiera uccide”.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Lele Odiardo, un compagno attivo nelle lotte dei braccianti e contro le frontiere\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/2023-05-02-lele-no-borders-maddalena.mp3\"][/audio]",[75,77,79,81,83,85],{"matched_tokens":76,"snippet":15},[],{"matched_tokens":78,"snippet":30},[],{"matched_tokens":80,"snippet":26},[],{"matched_tokens":82,"snippet":34},[],{"matched_tokens":84,"snippet":20},[],{"matched_tokens":86,"snippet":88},[70,87],"stura","\u003Cmark>valle\u003C/mark> \u003Cmark>stura\u003C/mark>",[90,96],{"field":35,"indices":91,"matched_tokens":93,"snippets":95},[92],5,[94],[70,87],[88],{"field":97,"matched_tokens":98,"snippet":72,"value":73},"post_content",[70,71],1157451471441625000,{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":103,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":105,"highlight":125,"highlights":144,"text_match":152,"text_match_info":153},{"cat_link":106,"category":107,"comment_count":46,"id":108,"is_sticky":46,"permalink":109,"post_author":49,"post_content":110,"post_date":111,"post_excerpt":52,"post_id":108,"post_modified":112,"post_thumbnail":113,"post_thumbnail_html":114,"post_title":115,"post_type":57,"sort_by_date":116,"tag_links":117,"tags":123},[43],[45],"80602","http://radioblackout.org/2023/03/rotta-alpina-tormenta-alla-frontiera/","Nei giorni dell’ennesima tragedia del mare e nonostante i rigori dell’inverno, continuano i tentativi di passare la frontiera alpina da parte di uomini e donne in viaggio. E la valle Stura di Demonte in provincia di Cuneo si conferma uno dei luoghi di transito obbligato per chi tenta di andare in Francia.\r\n39 migranti, tutti maggiorenni, per la maggior parte di origine pakistana ma anche indiani e del Bangladesh, sono stati trovati la settimana scorsa a bordo di un furgone per il trasporto merci a Bersezio, frazione del comune di Argentera. Gli uomini cercavano di attraversare il Colle della Maddalena, a 1996 metri di altitudine, in quel momento chiuso per neve. La sindaca del paese Monica Ciaburro che ha visto il mezzo fermo nei pressi del piazzale di Bersezio (sede del municipio) ed alcuni passeggeri vicino alla strada. Dopo averli raggiunti ha intimato loro di fermarsi, sbarrando la strada con l'aiuto dei mezzi Anas e delle ditte specializzate nello sgombero neve. Nel frattempo sono intervenute diverse pattuglie di Carabinieri, provenienti da Demonte, Vinadio e Borgo San Dalmazzo.\r\nStando alle cronache, tre dei migranti hanno cercato di fuggire nella neve rifugiandosi in un casolare poco distante ma sono stati individuati da un consigliere comunale prontamente intervenuto e costretti a tornare sul piazzale insieme agli sfortunati compagni di viaggio.\r\nNonostante la neve, la prefettura ha inviato un bus per trasportare i malcapitati in Questura a Cuneo per le procedure di identificazione. La polizia comunica di aver individuato chi guidava il furgone, un pakistano che è stato arrestato con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e rinchiuso nel carcere di Cuneo.\r\n“Serve un presidio costante quassù, perché la tratta degli esseri umani va fermata\", ha commentato la sindaca Ciaburro, deputata eletta nelle liste di Fratelli d’Italia, che proprio da Argentera, con un pugno di voti e grazie all’appoggio dell’attuale ministro Guido Crosetto, ha cominciato la sua carriera politica.\r\nNegli stessi giorni della strage di Cutro, la sindaca di un piccolo paesino sperduto tra le montagne al confine con la Francia, si mette di traverso con tanto di mezzi pesanti e poi ripete lo stesso discorso ipocrita della sua capobanda a palazzo Chigi: i passeur come gli scafisti, è loro la colpa!\r\nConfondendo così le cause con gli effetti: è evidente che il traffico di esseri umani è la conseguenza della impossibilità delle persone di esercitare la libertà di movimento, è la conseguenza delle politiche di chiusura delle frontiere e della loro militarizzazione.\r\nIl comune di Argentera si trova nell’alta valle Stura, a 1600 metri di altitudine, dal capoluogo partono i tornanti che portano al Colle della Maddalena, al confine con la Francia. Il colle della Maddalena dista più di 60 Km da Cuneo, un’ora e passa di auto sulla statale 21.\r\nConta circa 80 residenti.\r\nEpisodi come quello della settimana scorsa sono sempre meno sporadici e confermano che la valle Stura, insieme alla valle Susa, sia sempre più una delle direttrici principali per il passaggio dei migranti dall’Italia alla Francia.\r\nSono già più di cinquanta, in appena due mesi, gli uomini fermati dalle forze dell’ordine. E cinque le persone arrestate in quanto individuate come passeur. Sono presumibilmente molti di più quelli che, per fortuna, sono riusciti invece a lasciare l’Italia e a raggiungere clandestinamente la Francia.\r\nUna notte di gennaio, mentre imperversava la bufera, sette uomini di origini pakistane avevano trovato rifugio in un’automobile francese bloccata nella neve a bordo strada nei pressi del colle.\r\nA Demonte, intorno alla mezzanotte del 13 febbraio un rocambolesco incidente: un’Audi station wagon, che già da Borgo San Dalmazzo era inseguita da due pattuglie dei Carabinieri dopo il mancato rispetto dell’alt per un controllo, arrivata a forte velocità nell’abitato di Demonte, si è ribaltata in una curva, sfondando un muretto. A bordo del mezzo, oltre al conducente, c’erano undici persone: giovani di origini pakistane, privi di documenti, che stavano cercando di raggiungere la Francia. Nessuno dei coinvolti ha riportato gravi ferite, solo lievi contusioni.\r\nL'ultimo episodio in ordine di tempo quello del 2 marzo, attorno alle 4 del mattino, quando i carabinieri sono stati allertati per la presenza di alcuni uomini all'interno di una vettura, bloccata nella neve sopra Argentera. All'interno dell'abitacolo sei uomini, tra i 25 e i 35 anni, tutti di origine pakistana anche loro. La versione dei carabinieri ha dell’incredibile: “Del passeur nessuna traccia. Vista l'impossibilità di procedere, infatti, la persona deve aver deciso di abbandonare vettura e passeggeri e di allontanarsi a piedi, diretto chissà dove, magari atteso da un complice più a valle.”\r\nI pakistani arrivano principalmente dalla rotta balcanica. La motivazione della partenza dal paese d’origine è prevalentemente economica ma la richiesta di protezione o asilo rappresenta l’unica possibilità di ingresso in Italia. Secondo una statistica però l’82% delle richieste di asilo dei pakistani viene respinta.\r\nPer restare alla provincia di Cuneo dobbiamo considerare che il Colle di Tenda (tradizionale via di transito verso Ventimiglia e il sud della Francia) è chiuso dopo la drammatica alluvione del 2020 che ha travolto la valle Roja e il colle dell’Agnello, in valle Varaita, uno dei colli più alti d’Europa, è aperto soltanto da maggio fino alla prima neve, di solito verso metà settembre.\r\nLe merci possono invece passare liberamente per il colle della Maddalena (neve permettendo!), valle normalmente invasa dai TIR, centinaia ogni giorno con effetti devastanti per la viabilità e la qualità dell’aria, TIR che trasportano le bottiglie in plastica dell’acqua Sant’Anna, che ha il proprio stabilimento proprio in valle.\r\nAnche i turisti, ovviamente, possono transitare liberamente.\r\nIl discorso invece non vale per chi non ha le carte giuste!\r\nSecondo un rapporto della polizia nel 2022 sono state arrestate 7 persone per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: pakistani, egiziani, tunisini, e congolesi. Secondo tale rapporto è stata fondamentale la collaborazione della polizia di frontiera di Cuneo con la PAF francese, in base ad accordi presi già nel 2019 “per il contrasto congiunto dell’immigrazione clandestina mediante unità miste attive sia in territorio italiano che in territorio francese come già accade in altri valichi di confine.”\r\nL’accordo prevede che il personale venga addestrato “per far fronte alle mutate esigenze operative derivanti non solo dall’aumento esponenziale del volume di traffico ma anche dal cambiamento delle dinamiche migratorie presso le frontiere.”\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Lele del Coordinamento antirazzista saluzzese\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/2023-03-07-lele-rotta-alpina.mp3\"][/audio]","7 Marzo 2023","2023-03-07 18:32:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/1-2-800x400-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/1-2-800x400-1-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/1-2-800x400-1-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/1-2-800x400-1-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/1-2-800x400-1.jpg 800w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Rotta alpina. Tormenta alla frontiera",1678213956,[60,118,119,120,121,122],"http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/passe/","http://radioblackout.org/tag/rotta-alpina/","http://radioblackout.org/tag/sindaca-fascista/","http://radioblackout.org/tag/valle-stura-di-demonte/",[15,124,18,24,28,32],"migranti",{"post_content":126,"tags":130},{"matched_tokens":127,"snippet":128,"value":129},[70,71],"donne in viaggio. E la \u003Cmark>valle\u003C/mark> \u003Cmark>Stura\u003C/mark> di Demonte in provincia di","Nei giorni dell’ennesima tragedia del mare e nonostante i rigori dell’inverno, continuano i tentativi di passare la frontiera alpina da parte di uomini e donne in viaggio. E la \u003Cmark>valle\u003C/mark> \u003Cmark>Stura\u003C/mark> di Demonte in provincia di Cuneo si conferma uno dei luoghi di transito obbligato per chi tenta di andare in Francia.\r\n39 migranti, tutti maggiorenni, per la maggior parte di origine pakistana ma anche indiani e del Bangladesh, sono stati trovati la settimana scorsa a bordo di un furgone per il trasporto merci a Bersezio, frazione del comune di Argentera. Gli uomini cercavano di attraversare il Colle della Maddalena, a 1996 metri di altitudine, in quel momento chiuso per neve. La sindaca del paese Monica Ciaburro che ha visto il mezzo fermo nei pressi del piazzale di Bersezio (sede del municipio) ed alcuni passeggeri vicino alla strada. Dopo averli raggiunti ha intimato loro di fermarsi, sbarrando la strada con l'aiuto dei mezzi Anas e delle ditte specializzate nello sgombero neve. Nel frattempo sono intervenute diverse pattuglie di Carabinieri, provenienti da Demonte, Vinadio e Borgo San Dalmazzo.\r\nStando alle cronache, tre dei migranti hanno cercato di fuggire nella neve rifugiandosi in un casolare poco distante ma sono stati individuati da un consigliere comunale prontamente intervenuto e costretti a tornare sul piazzale insieme agli sfortunati compagni di viaggio.\r\nNonostante la neve, la prefettura ha inviato un bus per trasportare i malcapitati in Questura a Cuneo per le procedure di identificazione. La polizia comunica di aver individuato chi guidava il furgone, un pakistano che è stato arrestato con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e rinchiuso nel carcere di Cuneo.\r\n“Serve un presidio costante quassù, perché la tratta degli esseri umani va fermata\", ha commentato la sindaca Ciaburro, deputata eletta nelle liste di Fratelli d’Italia, che proprio da Argentera, con un pugno di voti e grazie all’appoggio dell’attuale ministro Guido Crosetto, ha cominciato la sua carriera politica.\r\nNegli stessi giorni della strage di Cutro, la sindaca di un piccolo paesino sperduto tra le montagne al confine con la Francia, si mette di traverso con tanto di mezzi pesanti e poi ripete lo stesso discorso ipocrita della sua capobanda a palazzo Chigi: i passeur come gli scafisti, è loro la colpa!\r\nConfondendo così le cause con gli effetti: è evidente che il traffico di esseri umani è la conseguenza della impossibilità delle persone di esercitare la libertà di movimento, è la conseguenza delle politiche di chiusura delle frontiere e della loro militarizzazione.\r\nIl comune di Argentera si trova nell’alta \u003Cmark>valle\u003C/mark> \u003Cmark>Stura\u003C/mark>, a 1600 metri di altitudine, dal capoluogo partono i tornanti che portano al Colle della Maddalena, al confine con la Francia. Il colle della Maddalena dista più di 60 Km da Cuneo, un’ora e passa di auto sulla statale 21.\r\nConta circa 80 residenti.\r\nEpisodi come quello della settimana scorsa sono sempre meno sporadici e confermano che la \u003Cmark>valle\u003C/mark> \u003Cmark>Stura\u003C/mark>, insieme alla \u003Cmark>valle\u003C/mark> Susa, sia sempre più una delle direttrici principali per il passaggio dei migranti dall’Italia alla Francia.\r\nSono già più di cinquanta, in appena due mesi, gli uomini fermati dalle forze dell’ordine. E cinque le persone arrestate in quanto individuate come passeur. Sono presumibilmente molti di più quelli che, per fortuna, sono riusciti invece a lasciare l’Italia e a raggiungere clandestinamente la Francia.\r\nUna notte di gennaio, mentre imperversava la bufera, sette uomini di origini pakistane avevano trovato rifugio in un’automobile francese bloccata nella neve a bordo strada nei pressi del colle.\r\nA Demonte, intorno alla mezzanotte del 13 febbraio un rocambolesco incidente: un’Audi station wagon, che già da Borgo San Dalmazzo era inseguita da due pattuglie dei Carabinieri dopo il mancato rispetto dell’alt per un controllo, arrivata a forte velocità nell’abitato di Demonte, si è ribaltata in una curva, sfondando un muretto. A bordo del mezzo, oltre al conducente, c’erano undici persone: giovani di origini pakistane, privi di documenti, che stavano cercando di raggiungere la Francia. Nessuno dei coinvolti ha riportato gravi ferite, solo lievi contusioni.\r\nL'ultimo episodio in ordine di tempo quello del 2 marzo, attorno alle 4 del mattino, quando i carabinieri sono stati allertati per la presenza di alcuni uomini all'interno di una vettura, bloccata nella neve sopra Argentera. All'interno dell'abitacolo sei uomini, tra i 25 e i 35 anni, tutti di origine pakistana anche loro. La versione dei carabinieri ha dell’incredibile: “Del passeur nessuna traccia. Vista l'impossibilità di procedere, infatti, la persona deve aver deciso di abbandonare vettura e passeggeri e di allontanarsi a piedi, diretto chissà dove, magari atteso da un complice più a \u003Cmark>valle.”\u003C/mark>\r\nI pakistani arrivano principalmente dalla rotta balcanica. La motivazione della partenza dal paese d’origine è prevalentemente economica ma la richiesta di protezione o asilo rappresenta l’unica possibilità di ingresso in Italia. Secondo una statistica però l’82% delle richieste di asilo dei pakistani viene respinta.\r\nPer restare alla provincia di Cuneo dobbiamo considerare che il Colle di Tenda (tradizionale via di transito verso Ventimiglia e il sud della Francia) è chiuso dopo la drammatica alluvione del 2020 che ha travolto la \u003Cmark>valle\u003C/mark> Roja e il colle dell’Agnello, in \u003Cmark>valle\u003C/mark> Varaita, uno dei colli più alti d’Europa, è aperto soltanto da maggio fino alla prima neve, di solito verso metà settembre.\r\nLe merci possono invece passare liberamente per il colle della Maddalena (neve permettendo!), \u003Cmark>valle\u003C/mark> normalmente invasa dai TIR, centinaia ogni giorno con effetti devastanti per la viabilità e la qualità dell’aria, TIR che trasportano le bottiglie in plastica dell’acqua Sant’Anna, che ha il proprio stabilimento proprio in \u003Cmark>valle\u003C/mark>.\r\nAnche i turisti, ovviamente, possono transitare liberamente.\r\nIl discorso invece non vale per chi non ha le carte giuste!\r\nSecondo un rapporto della polizia nel 2022 sono state arrestate 7 persone per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: pakistani, egiziani, tunisini, e congolesi. Secondo tale rapporto è stata fondamentale la collaborazione della polizia di frontiera di Cuneo con la PAF francese, in base ad accordi presi già nel 2019 “per il contrasto congiunto dell’immigrazione clandestina mediante unità miste attive sia in territorio italiano che in territorio francese come già accade in altri valichi di confine.”\r\nL’accordo prevede che il personale venga addestrato “per far fronte alle mutate esigenze operative derivanti non solo dall’aumento esponenziale del volume di traffico ma anche dal cambiamento delle dinamiche migratorie presso le frontiere.”\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Lele del Coordinamento antirazzista saluzzese\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/2023-03-07-lele-rotta-alpina.mp3\"][/audio]",[131,133,135,137,139,141],{"matched_tokens":132,"snippet":15},[],{"matched_tokens":134,"snippet":124},[],{"matched_tokens":136,"snippet":18},[],{"matched_tokens":138,"snippet":24},[],{"matched_tokens":140,"snippet":28},[],{"matched_tokens":142,"snippet":143},[70,87],"\u003Cmark>valle\u003C/mark> \u003Cmark>stura\u003C/mark> di demonte",[145,150],{"field":35,"indices":146,"matched_tokens":147,"snippets":149},[92],[148],[70,87],[143],{"field":97,"matched_tokens":151,"snippet":128,"value":129},[70,71],1157451471441100800,{"best_field_score":154,"best_field_weight":155,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":156,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},"2211897868288",14,"1157451471441100914",6646,{"collection_name":57,"first_q":22,"per_page":159,"q":22},6,{"facet_counts":161,"found":14,"hits":171,"out_of":226,"page":17,"request_params":227,"search_cutoff":36,"search_time_ms":228},[162,168],{"counts":163,"field_name":166,"sampled":36,"stats":167},[164],{"count":17,"highlighted":165,"value":165},"anarres","podcastfilter",{"total_values":17},{"counts":169,"field_name":35,"sampled":36,"stats":170},[],{"total_values":46},[172,199],{"document":173,"highlight":187,"highlights":192,"text_match":195,"text_match_info":196},{"comment_count":46,"id":174,"is_sticky":46,"permalink":175,"podcastfilter":176,"post_author":177,"post_content":178,"post_date":179,"post_excerpt":52,"post_id":174,"post_modified":180,"post_thumbnail":181,"post_title":182,"post_type":183,"sort_by_date":184,"tag_links":185,"tags":186},"17984","http://radioblackout.org/podcast/quattro-vedute-dal-monte-misterioso/",[],"outsidermusic","Spiritismo.\r\nUltimamente ho letto Breece Pancake, Faulkner, Flannery O'Connor, Hemingway, David Ohle, Piliph Dick, Witold Gombrowicz.\r\nAvvolto da lunghe radici sottterranee. L'ho fatto studiando le farfalle, dipingendo e andando a pescare.\r\nMi ha fatto riflettere sulla vita che rotola in posti improbabili, vinto dalla umidità invitante di piante che respirano. Dimenticate città, lavori, miserie. Fatevi aria: quello che brulica al di là della percezione è un microcosmo che risponde all'unisono in un modo totalmente casuale, ora rotolando a valle, ora rompendo gli argini. fluttuate.\r\n\r\nFilosofia arborea e genius loci\r\nNella musica di Mount Eerie non c'è nulla di collegato con un unico principio ordinatore. Non è un sacerdote di qualche oscuro culto psichico prestato alla nuova corrente degli \"psichedelic lumberjacks\" americani. Non è musica primitiva nè composta sotto effetto stono. La fede di Elverum è un panteismo animista figlio del caos originale. L'uomo non può che contemplare o provare meraviglia mentre una nebbia azzurrognola sale lentamente sullo sfondo di un cielo torvo, tra le imponenti foreste ad Est, superando cascate e strade. Siamo di nuovo nella penisola di Anacortes, stato di Washington, imbevuti nella meraviglia scioccante del paesaggio. Genius Loci, appunto.\r\n\r\nSturm un drang.\r\nPhil Elverum ai comandi della sua psiche solitaria, abbandonata tra boschi e cascate, ci regala con tempismo immane, un riassunto fotografico dei suoi sogni, sul quale godere e riflettere. Il fatto che si tratti di un live del 2011, per di più registrato a Bloomington è pura formalità burocratica. Sono molecole, schegge, particelle, frammenti, fiocchi, gocce e spiriti fumanti. Scintillanti sui fiumi impetuosi rimbalzano nell'autunno e si cristallizzano nell'inverno. Montagne e onde, foreste gelate e antri ascosi, così per migliaia di anni.\r\nC'è qualcosa di sotterraneo e pagano nella storia di questo piccolo uomo che lo ha ancorato al centro della terra con radici profonde, come un albero secolare immobile nel tempo, così minimo da farsi persino portatore dell'essenza d'infinito.\r\nChi vive avulso dal contatto con la madre della terra e percepisce la natura come un composto stabile da modellare a proprio piacere dovrà dedicare un lungo tempo di meditazione per giungere alla radura dove tutto è ammasso casuale e gassoso di atomi portati a valle dal tempo. Dovrà decifrare la lingua cosmica e un po' naif degli abitanti di questi spazi. Che sono fantasmi sprazzi di luce impressionante, rombi d'acqua e antri silenziosi. Questa è musica stimmatica, impressionista, umorale, dolce e feroce come può essere soo la natura selvaggia.\r\n\r\nMount Eerie, il monte minaccioso.\r\nAbbinate la riscoperta di ELverum con il suo album di foto, come si abbina una birra scura con la carne secca di cervo.\r\nun augurio per un ottimo autunno, prima di scioglierci il cervello in un pastiche di americana deforme, weird folk lamentoso e vomit-rock dal 4 cerchio di Quasar e ritornare alle nostre normali occupazioni, appena turbati da qualcosa vissuto come in sogno. al quale ritorneremo ogni volta che vogliamo scappare, aprendo a caso un disco di Elverum.","4 Settembre 2013","2018-10-17 22:10:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/09/7835368156_f138192176-200x110.jpg","Quattro vedute dal monte misterioso","podcast",1378305169,[],[],{"post_content":188},{"matched_tokens":189,"snippet":190,"value":191},[70],"totalmente casuale, ora rotolando a \u003Cmark>valle\u003C/mark>, ora rompendo gli argini. fluttuate.\r","Spiritismo.\r\nUltimamente ho letto Breece Pancake, Faulkner, Flannery O'Connor, Hemingway, David Ohle, Piliph Dick, Witold Gombrowicz.\r\nAvvolto da lunghe radici sottterranee. L'ho fatto studiando le farfalle, dipingendo e andando a pescare.\r\nMi ha fatto riflettere sulla vita che rotola in posti improbabili, vinto dalla umidità invitante di piante che respirano. Dimenticate città, lavori, miserie. Fatevi aria: quello che brulica al di là della percezione è un microcosmo che risponde all'unisono in un modo totalmente casuale, ora rotolando a \u003Cmark>valle\u003C/mark>, ora rompendo gli argini. fluttuate.\r\n\r\nFilosofia arborea e genius loci\r\nNella musica di Mount Eerie non c'è nulla di collegato con un unico principio ordinatore. Non è un sacerdote di qualche oscuro culto psichico prestato alla nuova corrente degli \"psichedelic lumberjacks\" americani. Non è musica primitiva nè composta sotto effetto stono. La fede di Elverum è un panteismo animista figlio del caos originale. L'uomo non può che contemplare o provare meraviglia mentre una nebbia azzurrognola sale lentamente sullo sfondo di un cielo torvo, tra le imponenti foreste ad Est, superando cascate e strade. Siamo di nuovo nella penisola di Anacortes, stato di Washington, imbevuti nella meraviglia scioccante del paesaggio. Genius Loci, appunto.\r\n\r\n\u003Cmark>Sturm\u003C/mark> un drang.\r\nPhil Elverum ai comandi della sua psiche solitaria, abbandonata tra boschi e cascate, ci regala con tempismo immane, un riassunto fotografico dei suoi sogni, sul quale godere e riflettere. Il fatto che si tratti di un live del 2011, per di più registrato a Bloomington è pura formalità burocratica. Sono molecole, schegge, particelle, frammenti, fiocchi, gocce e spiriti fumanti. Scintillanti sui fiumi impetuosi rimbalzano nell'autunno e si cristallizzano nell'inverno. Montagne e onde, foreste gelate e antri ascosi, così per migliaia di anni.\r\nC'è qualcosa di sotterraneo e pagano nella storia di questo piccolo uomo che lo ha ancorato al centro della terra con radici profonde, come un albero secolare immobile nel tempo, così minimo da farsi persino portatore dell'essenza d'infinito.\r\nChi vive avulso dal contatto con la madre della terra e percepisce la natura come un composto stabile da modellare a proprio piacere dovrà dedicare un lungo tempo di meditazione per giungere alla radura dove tutto è ammasso casuale e gassoso di atomi portati a \u003Cmark>valle\u003C/mark> dal tempo. Dovrà decifrare la lingua cosmica e un po' naif degli abitanti di questi spazi. Che sono fantasmi sprazzi di luce impressionante, rombi d'acqua e antri silenziosi. Questa è musica stimmatica, impressionista, umorale, dolce e feroce come può essere soo la natura selvaggia.\r\n\r\nMount Eerie, il monte minaccioso.\r\nAbbinate la riscoperta di ELverum con il suo album di foto, come si abbina una birra \u003Cmark>scura\u003C/mark> con la carne secca di cervo.\r\nun augurio per un ottimo autunno, prima di scioglierci il cervello in un pastiche di americana deforme, weird folk lamentoso e vomit-rock dal 4 cerchio di Quasar e ritornare alle nostre normali occupazioni, appena turbati da qualcosa vissuto come in sogno. al quale ritorneremo ogni volta che vogliamo scappare, aprendo a caso un disco di Elverum.",[193],{"field":97,"matched_tokens":194,"snippet":190,"value":191},[70],1155199603042156500,{"best_field_score":197,"best_field_weight":155,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":46,"score":198,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":14},"1112352751616","1155199603042156657",{"document":200,"highlight":212,"highlights":218,"text_match":221,"text_match_info":222},{"comment_count":46,"id":201,"is_sticky":46,"permalink":202,"podcastfilter":203,"post_author":165,"post_content":204,"post_date":205,"post_excerpt":52,"post_id":201,"post_modified":206,"post_thumbnail":207,"post_title":208,"post_type":183,"sort_by_date":209,"tag_links":210,"tags":211},"72148","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-26-novembre-la-pandemia-e-leterno-ritorno-del-presente-spezzare-le-ali-del-militarismo-polonia-la-legge-contro-laborto-uccide-femministe-e-antimilitariste/",[165],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-11-26-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nLa strage di stato continua: è arrivata la quarta ondata, aumentano i contagi ed i morti.\r\nIl vaccino pare aver ridotto la mortalità della malattia, ma l’immunità resta un orizzonte lontano.\r\nIn due anni i governi che si sono succeduti si sono ben guardati dal mettere in campo le misure necessarie a ridurre le possibilità di contagio nelle fabbriche, nei magazzini, sui trasporti pubblici, nelle scuole. Tutto è peggio di prima. La prevenzione e la cura di gravi patologie non trasmissibili già privilegio per chi può pagare, è oggi un miraggio. Contestualmente ai morti di Covid, aumentano i decessi di chi soffre di altre malattie.\r\nL’ultima risposta del governo è il lockdown selettivo riservato ai soli non vaccinati, cui verrà permesso solo di lavorare e fare la spesa. Il Green Pass rinforzato consente di mantenere tutto aperto in vista del delirio consumistico di fine anno, punendo chi, per ragioni diverse, ha scelto di non vaccinarsi.\r\nIl Green pass super non è una misura che possa garantire il contenimento della malattia, ma un’ulteriore forma di pressione nei confronti dei non vaccinati, uno strumento di controllo biopolitico, che, con ogni probabilità, innescherà nuove tensioni sociali.\r\nSiamo di fronte ad un incredibile paradosso, la convergenza di due strade divaricate e ostili. Da un lato il governo cui preme solo garantire la produzione e circolazione delle merci e quindi, per il bene dell’economia, dichiara di voler scongiurare un lockdown totale (almeno sin dopo Natale). Dall’altro lato la parte negazionista dei No vax, che a loro volta vogliono impedire chiusure e limitazioni. Anche i No Vax ambiscono a tenere tutto aperto.\r\nI Draghi e i Puzzer sono nemici, ma sono anche l’immagine rovesciata allo specchio l’uno dell’altro.\r\nSullo sfondo la grande paura che segna questi anni. La paura del futuro che non c’è, della crisi climatica, della precarietà sempre più diffusa, di una gestione della salute pubblica, che ci nega come soggetti attivi e consapevoli. La paura che la libertà di movimento, l’unico privilegio di cui gode chi vive nel nord ricco del mondo, venga per sempre messa sotto controllo governativo. \r\nIn questi anni abbiamo assistito attoniti al risorgere potente dei nazionalismi e dei particolarismi, delle religioni e delle guerre sante. Oggi, complice la pandemia, assistiamo all’emergere di movimenti millenaristi, che, se non si inverte la rotta, rischiano di celebrare la fine del mondo in una terrificante cupio dissolvi, con l’unico obiettivo dell’eterna ripetizione di presente. \r\nNe abbiamo discusso con Massimo Varengo\r\n\r\nCronache antimilitariste e prospettive di lotta\r\nLa buona riuscita del corteo dello scorso sabato a Torino è un positivo segnale di crescita delle lotte contro produzione bellica, spesa di guerra, missioni militari all’estero, basi militari e poligoni di tiro. Un concreto orizzonte di lotta che occorre allargare estendendo la rete antimilitarista e moltiplicando gli appuntamenti di lotta su scala locale e nazionale.\r\nNe abbiamo parlato con Federico dell’Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nPolonia. La legge contro l’aborto uccide\r\n“Aborto libero! Assassini”, firmato “A” cerchiata femminista, è la scritta che ha fatto la sua comparsa davanti alla sede del consolato polacco in via Madama Cristina 142 a Torino.\r\nIzabela aveva solo 30 anni. È arrivata all’ospedale di Pszczyna (Polonia) alla ventiduesima settimana di gravidanza, dopo che le si erano prematuramente rotte le acque. I medici hanno tentennato fino alla morte del feto che già evidenziava chiare malformazioni. Giunti al punto di non ritorno è stato applicato un cesareo d’urgenza, ma Izabela non ce l’ha fatta. Era oramai troppo tardi, il suo cuore ha smesso di battere causa shock settico. I fatti si sono consumati a pochi mesi di distanza dalla decisione della Corte Costituzionale - convertita in legge nel gennaio di quest’anno - che rende quasi del tutto impossibile abortire legalmente in Polonia.\r\n\r\nFemminismo e militarismo\r\nIl 25 novembre il monumento al bersagliere in corso Galileo Ferraris a Torino è stato ridisegnato in chiave antimilitarista e antisessista da alcunə anarcofemministə di passaggio. Le vergogne del militarismo sono state coperte, rivelando la natura gerarchica, prevaricatoria, intrinsecamente machista e patriarcale di tutti gli eserciti, che siano essi impegnati in imprese neocoloniali al di fuori dei confini nazionali oppure in operazioni di pattugliamento delle strade dei quartieri popolari. \"Stupratori assassini\" è la scritta appesa a mezz'aria, campeggiante sullo sfondo, così come a restare sullo sfondo sono troppo spesso i corpi violati e/o senza vita di tante donne la cui libertà è perennemente sotto attacco. Patriarcato e ideologia militare vanno a braccetto. Sta a noi tuttə metterci di traverso per scardinare l'ordine che poggia su queste odiose fondamenta.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nLunedì 29 novembre\r\npresidio in piazza Castello contro la presenza a Torino di Lagarde, presidente della BCE\r\nDalle 16,30 \r\n\r\nMartedì 30 novembre\r\nPresidio di lotta di fronte all’ingresso dell’Oval, che ospita la ottava edizione dell’Aerospace and defence meeting – mostra mercato dell’industria bellica aerospaziale. Dalle 12,30\r\n\r\nMercoledì 1 dicembre\r\nassemblea popolare No Tav\r\nore 21 al polivalente di Bussoleno\r\n\r\nSabato 4 dicembre\r\nNo Draghi day promosso dal sindacalismo di base contro la macelleria sociale del governo.\r\nAppuntamento alle 15 in piazza Solferino\r\n\r\nMercoledì 8 dicembre\r\nMarcia popolare No Tav da Borgone a San Didero.\r\nDalle ore 13\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30 (anticipata a martedì 30 novembre e a martedì 7 dicembre per consentire la partecipazione alle iniziative No Tav in valle) \r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","29 Novembre 2021","2021-11-29 13:01:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/War-Poverty-Business-refugees-Migrations-1-col-200x110.jpg","Anarres del 26 novembre. La pandemia e l’eterno ritorno del presente. Spezzare le ali del militarismo. Polonia: la legge contro l’aborto uccide. Femministe e antimilitariste...",1638182997,[],[],{"post_content":213},{"matched_tokens":214,"snippet":216,"value":217},[215],"Stupr","delle strade dei quartieri popolari. \"\u003Cmark>Stupr\u003C/mark>atori assassini\" è la scritta appesa","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-11-26-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nLa strage di stato continua: è arrivata la quarta ondata, aumentano i contagi ed i morti.\r\nIl vaccino pare aver ridotto la mortalità della malattia, ma l’immunità resta un orizzonte lontano.\r\nIn due anni i governi che si sono succeduti si sono ben guardati dal mettere in campo le misure necessarie a ridurre le possibilità di contagio nelle fabbriche, nei magazzini, sui trasporti pubblici, nelle scuole. Tutto è peggio di prima. La prevenzione e la cura di gravi patologie non trasmissibili già privilegio per chi può pagare, è oggi un miraggio. Contestualmente ai morti di Covid, aumentano i decessi di chi soffre di altre malattie.\r\nL’ultima risposta del governo è il lockdown selettivo riservato ai soli non vaccinati, cui verrà permesso solo di lavorare e fare la spesa. Il Green Pass rinforzato consente di mantenere tutto aperto in vista del delirio consumistico di fine anno, punendo chi, per ragioni diverse, ha scelto di non vaccinarsi.\r\nIl Green pass super non è una misura che possa garantire il contenimento della malattia, ma un’ulteriore forma di pressione nei confronti dei non vaccinati, uno strumento di controllo biopolitico, che, con ogni probabilità, innescherà nuove tensioni sociali.\r\nSiamo di fronte ad un incredibile paradosso, la convergenza di due strade divaricate e ostili. Da un lato il governo cui preme solo garantire la produzione e circolazione delle merci e quindi, per il bene dell’economia, dichiara di voler scongiurare un lockdown totale (almeno sin dopo Natale). Dall’altro lato la parte negazionista dei No vax, che a loro volta vogliono impedire chiusure e limitazioni. Anche i No Vax ambiscono a tenere tutto aperto.\r\nI Draghi e i Puzzer sono nemici, ma sono anche l’immagine rovesciata allo specchio l’uno dell’altro.\r\nSullo sfondo la grande paura che segna questi anni. La paura del futuro che non c’è, della crisi climatica, della precarietà sempre più diffusa, di una gestione della salute pubblica, che ci nega come soggetti attivi e consapevoli. La paura che la libertà di movimento, l’unico privilegio di cui gode chi vive nel nord ricco del mondo, venga per sempre messa sotto controllo governativo. \r\nIn questi anni abbiamo assistito attoniti al risorgere potente dei nazionalismi e dei particolarismi, delle religioni e delle guerre sante. Oggi, complice la pandemia, assistiamo all’emergere di movimenti millenaristi, che, se non si inverte la rotta, rischiano di celebrare la fine del mondo in una terrificante cupio dissolvi, con l’unico obiettivo dell’eterna ripetizione di presente. \r\nNe abbiamo discusso con Massimo Varengo\r\n\r\nCronache antimilitariste e prospettive di lotta\r\nLa buona riuscita del corteo dello scorso sabato a Torino è un positivo segnale di crescita delle lotte contro produzione bellica, spesa di guerra, missioni militari all’estero, basi militari e poligoni di tiro. Un concreto orizzonte di lotta che occorre allargare estendendo la rete antimilitarista e moltiplicando gli appuntamenti di lotta su scala locale e nazionale.\r\nNe abbiamo parlato con Federico dell’Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nPolonia. La legge contro l’aborto uccide\r\n“Aborto libero! Assassini”, firmato “A” cerchiata femminista, è la scritta che ha fatto la sua comparsa davanti alla sede del consolato polacco in via Madama Cristina 142 a Torino.\r\nIzabela aveva solo 30 anni. È arrivata all’ospedale di Pszczyna (Polonia) alla ventiduesima settimana di gravidanza, dopo che le si erano prematuramente rotte le acque. I medici hanno tentennato fino alla morte del feto che già evidenziava chiare malformazioni. Giunti al punto di non ritorno è stato applicato un cesareo d’urgenza, ma Izabela non ce l’ha fatta. Era oramai troppo tardi, il suo cuore ha smesso di battere causa shock settico. I fatti si sono consumati a pochi mesi di distanza dalla decisione della Corte Costituzionale - convertita in legge nel gennaio di quest’anno - che rende quasi del tutto impossibile abortire legalmente in Polonia.\r\n\r\nFemminismo e militarismo\r\nIl 25 novembre il monumento al bersagliere in corso Galileo Ferraris a Torino è stato ridisegnato in chiave antimilitarista e antisessista da alcunə anarcofemministə di passaggio. Le vergogne del militarismo sono state coperte, rivelando la natura gerarchica, prevaricatoria, intrinsecamente machista e patriarcale di tutti gli eserciti, che siano essi impegnati in imprese neocoloniali al di fuori dei confini nazionali oppure in operazioni di pattugliamento delle strade dei quartieri popolari. \"\u003Cmark>Stupr\u003C/mark>atori assassini\" è la scritta appesa a mezz'aria, campeggiante sullo sfondo, così come a restare sullo sfondo sono troppo spesso i corpi violati e/o senza vita di tante donne la cui libertà è perennemente sotto attacco. Patriarcato e ideologia militare vanno a braccetto. Sta a noi tuttə metterci di traverso per scardinare l'ordine che poggia su queste odiose fondamenta.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nLunedì 29 novembre\r\npresidio in piazza Castello contro la presenza a Torino di Lagarde, presidente della BCE\r\nDalle 16,30 \r\n\r\nMartedì 30 novembre\r\nPresidio di lotta di fronte all’ingresso dell’Oval, che ospita la ottava edizione dell’Aerospace and defence meeting – mostra mercato dell’industria bellica aerospaziale. Dalle 12,30\r\n\r\nMercoledì 1 dicembre\r\nassemblea popolare No Tav\r\nore 21 al polivalente di Bussoleno\r\n\r\nSabato 4 dicembre\r\nNo Draghi day promosso dal sindacalismo di base contro la macelleria sociale del governo.\r\nAppuntamento alle 15 in piazza Solferino\r\n\r\nMercoledì 8 dicembre\r\nMarcia popolare No Tav da Borgone a San Didero.\r\nDalle ore 13\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30 (anticipata a martedì 30 novembre e a martedì 7 dicembre per consentire la partecipazione alle iniziative No Tav in \u003Cmark>valle\u003C/mark>) \r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[219],{"field":97,"matched_tokens":220,"snippet":216,"value":217},[215],1155199568682418200,{"best_field_score":223,"best_field_weight":155,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":46,"score":224,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":225},"1112335974400","1155199568682418289",3,6637,{"collection_name":183,"first_q":22,"per_page":159,"q":22},4,["Reactive",230],{},["Set"],["ShallowReactive",233],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fOMkwuLPiuURrOCfvh7BZSEX3-k9KzS8WwlegCThoDBw":-1},true,"/search?query=valle+stura"]