","Referendum leghisti in Lombardia e Veneto","post",1508862018,[62,63,64,65,66,67],"http://radioblackout.org/tag/lombardia/","http://radioblackout.org/tag/maroni/","http://radioblackout.org/tag/referendum-sullautonomia/","http://radioblackout.org/tag/salvini/","http://radioblackout.org/tag/veneto/","http://radioblackout.org/tag/zaia/",[33,27,69,17,20,70],"referendum sull'autonomia","zaia",{"post_content":72,"post_title":77,"tags":80},{"matched_tokens":73,"snippet":75,"value":76},[74],"Veneto","i seggi in Lombardia e \u003Cmark>Veneto\u003C/mark> per il voto sul referendum","Si sono chiusi domenica 22 ottobre 2017, alle ore 23, i seggi in Lombardia e \u003Cmark>Veneto\u003C/mark> per il voto sul referendum consultivo sulla richiesta di maggiore autonomia economica.\r\n\r\nI Lombardia l’affluenza è stata del 38,5 per cento, pari a 3.010.434. Scontata la vittoria del si, al 95%, contro quasi il 4% del no. 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Forti le polemiche sui costi, che hanno oltrepassato i 50 milioni di euro, per una consultazione dal puro valore simbolico.\r\n\r\nÉ andata molto meglio a presidente \u003Cmark>veneto\u003C/mark> Zaia, che con un 98% di sì e una partecipazione oltre al 60% è il vero vincitore di questa consultazione, simbolica ma di grande peso politico.\r\n\r\nIl segretario leghista Salvini, che qualcuno voleva preoccupato di questo “ritorno alle origini” delle due grandi regioni del Nord, ne esce brillantemente, consolidando il consenso leghista tra l’elettorato più moderato, pur mantenendo l’attuale proiezione nazionale del partito del “Nord”.\r\n\r\nZaia ha già aperto la sua campagna invocando la possibilità per il \u003Cmark>Veneto\u003C/mark> di avocare a se dallo Stato tutte le 23 materie e i nove decimi delle tasse.\r\n\r\nL’istituto Cattaneo di Bologna ha confrontato gli spostamenti di voto tra domenica e le politiche del 2013. Unanime il sì degli elettori leghisti, al voto in massa, al pari dei Cinque Stelle: su Forza Italia, invece, quote di elettori che vanno dal 20% di Treviso al 70% di Venezia ha disertato le urne. Nel Pd il non voto invece è sopra il 60%, al pari dei centristi.\r\n\r\nLa partita che si è aperta domenica scorsa nelle urne si compirà con le prossime elezioni generali e regionali. Evidente lo scontro tra Maroni, uomo della vecchia guardia leghista, ma potente governatore lombardo e il segretario Salvini, che sta provando a conquistare consensi su scala nazionale.\r\n\r\nSul piano dell’immaginario questo referendum ha raggrumato le tentazioni sovraniste, elitarie, interclassiste che si esprimono nel voto le leghista, ma anche in altre formazioni, che stanno giocando di rimessa. Con maggiore agilità i pentastellati, in modo più ingessato e con grandi divisioni interne, i dem.\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Max, un compagno di Milano\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2017 10 24 vare ref lomb ven",{"matched_tokens":78,"snippet":79,"value":79},[74],"Referendum leghisti in Lombardia e \u003Cmark>Veneto\u003C/mark>",[81,83,85,87,89,92],{"matched_tokens":82,"snippet":33},[],{"matched_tokens":84,"snippet":27},[],{"matched_tokens":86,"snippet":69},[],{"matched_tokens":88,"snippet":17},[],{"matched_tokens":90,"snippet":91},[20],"\u003Cmark>veneto\u003C/mark>",{"matched_tokens":93,"snippet":70},[],[95,100,103],{"field":36,"indices":96,"matched_tokens":97,"snippets":99},[14],[98],[20],[91],{"field":101,"matched_tokens":102,"snippet":79,"value":79},"post_title",[74],{"field":104,"matched_tokens":105,"snippet":75,"value":76},"post_content",[74],578730123365712000,{"best_field_score":108,"best_field_weight":109,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":48,"score":110,"tokens_matched":111,"typo_prefix_score":48},"1108091339008",13,"578730123365711979",1,{"document":113,"highlight":149,"highlights":181,"text_match":106,"text_match_info":190},{"cat_link":114,"category":115,"comment_count":48,"id":116,"is_sticky":48,"permalink":117,"post_author":51,"post_content":118,"post_date":119,"post_excerpt":54,"post_id":116,"post_modified":120,"post_thumbnail":121,"post_thumbnail_html":122,"post_title":123,"post_type":59,"sort_by_date":124,"tag_links":125,"tags":137},[45],[47],"52549","http://radioblackout.org/2019/02/autonomia-rafforzata-delle-regioni-seccessione-rafforzata-dei-ricchi/","Arriva sul tavolo del governo il nodo delle autonomie chieste da alcune regioni per aumentare le competenze in materie che fino ad oggi sono gestite dallo Stato. Le cosiddette \"autonomie rafforzate\" riguardano in particolar modo le regioni Emilia Romagna, Veneto e Lombardia. Una notizia che sta passando in sordina ma che porterà (se approvata dal parlamento) a numerosi cambiamenti, ancora una volta, a discapito del sud. Dietro a questa proposta, apparentemente di poco conto, sembra nascondersi la famosa crociata di Salvini per il \"suo\" nord, una formula che va a cambiare sostanzialmente gli assetti economici delle regioni italiane, formando così una sorta di \"secessione dei ricchi\". Secessione che riproduce su scala nazionale ciò che già è in atto su scala globale: allo sfruttamento del nord sul sud, si aggiunge un disinteresse ormai senza complessi per le sorti dei territori più poveri. Il generale taglio dei servizi e del welfare viene rimodulato territorialmente in una sorta di austerity differenziata che cambia la natura stessa dello stato sociale: i suoi obiettivi non sono più quelli di livellare le differenze ma di accentuarle.\r\nNe abbiamo parlato con Luigi Pandolfi, giornalista e politologo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/02/pandolfi_autonomie.mp3\"][/audio]\r\n\r\nE con Gianfranco Viesti, professore di economia all’Università di Bari, autore di “La secessione dei ricchi?” (Laterza, 2019):\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/02/secessione.mp3\"][/audio]","14 Febbraio 2019","2019-02-14 13:14:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/02/italia_puzzle-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"153\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/02/italia_puzzle-300x153.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/02/italia_puzzle-300x153.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/02/italia_puzzle.jpg 580w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Autonomia rafforzata delle regioni, seccessione \"rafforzata\" dei ricchi",1550149056,[126,127,128,129,130,131,62,132,133,134,135,136,66],"http://radioblackout.org/tag/autonomia-regioni/","http://radioblackout.org/tag/economia/","http://radioblackout.org/tag/elezioni/","http://radioblackout.org/tag/emilia-romagna/","http://radioblackout.org/tag/italia/","http://radioblackout.org/tag/lega-nord/","http://radioblackout.org/tag/m5s/","http://radioblackout.org/tag/nord/","http://radioblackout.org/tag/nordest/","http://radioblackout.org/tag/politica-interna/","http://radioblackout.org/tag/sud/",[138,139,140,141,142,143,33,144,145,146,147,148,20],"autonomia regioni","economia","elezioni","emilia romagna","italia","Lega Nord","M5S","nord","Nordest","politica interna","sud",{"post_content":150,"tags":154},{"matched_tokens":151,"snippet":152,"value":153},[74],"modo le regioni Emilia Romagna, \u003Cmark>Veneto\u003C/mark> e Lombardia. 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Tra piccole patrie e globalizzazione",1396544622,[204,205,206,66],"http://radioblackout.org/tag/caldiron/","http://radioblackout.org/tag/indipendentisti/","http://radioblackout.org/tag/piccole-patrie/",[208,209,210,20],"caldiron","indipendentisti","piccole patrie",{"post_title":212,"tags":215},{"matched_tokens":213,"snippet":214,"value":214},[74],"\u003Cmark>Veneto\u003C/mark>. 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Approvato nell'atmosfera da si-salvi-chi-può di fine 2011, il decreto Monti ha determinato una liberalizzazione completa degli orari e la generalizzazione del lavoro domenicale, soprattuto nella grande distribuzione. Le due forze oggi al governo avevano in programma una la limitazione delle aperture a 8 domeniche l'anno, altra a 12 domeniche. La proposta di legge discussa in commissione invece prevede 30 domenica di apertura con notevoli eccezione per non meglio precisate zone turistiche. Soprattutto, la proposta ha subito un ennesimo retrofront, invece di passare alla camera è tornata alle consultazioni con gli operatori del settore, tra cui proprio quelli della grande distribuzione che vorrebbero avere le mani libere. Tutta la questione è affrontata soltanto in termini di numeri e di crescita, dietro i quali si nascondono interessi di parte, quelli di chi si arricchisce sul tempo di vita degli altri. Davanti alla palese latitanza dei sindacati si sono formati dal basso alcuni gruppi FB che hanno dato voce a chi subisce le conseguenze delle liberalizzazioni selvagge.\r\n\r\nAbbiamo raggiunta Valeria, commessa di un grande centro commerciale e partecipante a uno di questi gruppi, \"Domenica no, grazie\"\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/02/domenicano.mp3\"][/audio]","21 Febbraio 2019","2019-02-21 11:41:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/02/domenica-no-grazie-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"225\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/02/domenica-no-grazie.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/02/domenica-no-grazie.jpg 225w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/02/domenica-no-grazie-150x150.jpg 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/02/domenica-no-grazie-170x170.jpg 170w\" sizes=\"auto, (max-width: 225px) 100vw, 225px\" />","Liberalizzazioni degli orari nei centri commerciali: testimonianze dal Veneto",1550746800,[247,248,249],"http://radioblackout.org/tag/decreto-monti/","http://radioblackout.org/tag/governo-gialloverde/","http://radioblackout.org/tag/lavoro-domenicale/",[251,252,253],"decreto monti","governo gialloverde","lavoro domenicale",{"post_title":255},{"matched_tokens":256,"snippet":257,"value":257},[74],"Liberalizzazioni degli orari nei centri commerciali: testimonianze dal \u003Cmark>Veneto\u003C/mark>",[259],{"field":101,"matched_tokens":260,"snippet":257,"value":257},[74],578730123365187700,{"best_field_score":263,"best_field_weight":264,"fields_matched":111,"num_tokens_dropped":48,"score":265,"tokens_matched":111,"typo_prefix_score":48},"1108091338752",15,"578730123365187705",{"document":267,"highlight":301,"highlights":306,"text_match":261,"text_match_info":309},{"cat_link":268,"category":271,"comment_count":48,"id":273,"is_sticky":48,"permalink":274,"post_author":275,"post_content":276,"post_date":277,"post_excerpt":54,"post_id":273,"post_modified":278,"post_thumbnail":279,"post_thumbnail_html":280,"post_title":281,"post_type":59,"sort_by_date":282,"tag_links":283,"tags":293},[269,270],"https://radioblackout.org/category/altavisibilita/","https://radioblackout.org/category/informazione/",[272,47],"altavisibilita","99971","https://radioblackout.org/2025/09/22-settembre-blocchiamo-tutto/","info2","Per la giornata di oggi, lunedì 22 settembre, i sindacati di base hanno proclamato lo sciopero generale in sostegno alla popolazione della Striscia di Gaza e alla Global Sumud Flotilla. Coinvolti tutti i settori, dal trasporto pubblico locale alle ferrovie, dalla scuola alla sanità. Manifestazioni in almeno 75 città, tantx lx studenti in piazza. Treni cancellati, strade bloccate, porti occupati, didattica ferma in scuole e università. Ci sono anche state cariche da parte dei reparti della Polizia in antisommossa, lancio di lacrimogeni e uso dell'idrante in alcune città, come Milano, Bologna, Venezia. Delle persone sono state fermate e sono in Questura.\r\n\r\nAscolta i collegamenti dalle piazze e dalle decine di iniziative organizzate in tutta Italia.\r\n\r\n\r\nA Torino è stata bloccata l'università, lx studentx delle scuole medie hanno picchettato gli ingressi delle scuole e si sono trovati in un pre concentramento in Piazza Arbarello, per poi confluire al corteo delle 10.30 davanti alla stazione Porta Nuova. Da lì un corteo ha sfilato per le vie della città bloccando le stazioni di Porta Nuova, Lingotto, le principali arterie cittadine e l'ingresso per la A21, oltre a invadere un centro commerciale e il MacDonald's all'interno. Lx lavoratorx del MacDonald's hanno solidarizzato con la Palestina, appendendo la bandiera palestinese all'interno del punto vendita.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/1diretta_torino.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nSeconda diretta dal corteo torinese, blocco della rete ferroviaria a Porta Nuova.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/torino2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nA Salerno è stato bloccato il Porto dalle 9 del mattino. Notevoli disagi al traffico di auto e tir sul viadotto Gatto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nA Genova lo sciopero generale per Gaza ha bloccato questa mattina tutti i varchi portuali, da San Benigno ad Albertazzi. A partire dalle 8 i lavoratori hanno incrociato le braccia bloccando gli accessi al porto, mentre cortei di studenti e realtà sociali hanno raggiunto il presidio. Nonostante l’allerta arancione e i violenti temporali che hanno colpito la città, in migliaia sono scesi in piazza: operai, insegnanti, studenti, famiglie, in un’adesione trasversale che ha unito generazioni e categorie diverse.\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/3.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nA Marghera (Venezia), il corteo per la Palestina ha radunato manifestanti da tutto il Veneto nel giorno dello sciopero indetto da Usb e Cobas. Presenti anche molti studenti. In testa lo striscione \"Gaza sta bruciando. Blocchiamo tutto\". Il corteo è arrivato al porto, che è stato bloccato. Dopo tre ore davanti al casello del porto commerciale, il corteo di di 20000 persone in corso a Marghera ha provato ad avanzare per accedere all'infrastruttura. La polizia ha aperto gli idranti contro i manifestanti.\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/4.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nStop ai \"carichi di morte nel porto di Livorno\", così recitava uno degli striscioni portati oggi a Livorno dalla manifestazione di migliaia di persone al Molo Italia 1, al porto. Il corteo dal varco Valessini. L'intento della manifestazione è quello di bloccare la nave Slnc Severn, in arrivo tra domani e mercoledì, che contiene armi dirette a Israele.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/5.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAggiornamenti da Pisa: corteo molto partecipato di 20 mila persone. Iniziato con picchetti all'università, il corteo ha bloccato varie parti della città fino ad arrivare alla tangenziale.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/pisa.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAggiornamenti da Brescia: dal mattino almeno 10 mila persone hanno attraversato la città arrivando a bloccare il traffico della circonvallazione. In seguito è stata bloccata la stazione della metropolitana da parte di centinaia di studentx. Le iniziative proseguono nel pomeriggio.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/brescia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nA Caprie - Rocca Bianca, Valsusa. Contributo alla mobilitazione per la Palestina, 22 settembre 2025.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nContinuate ad ascoltare Radio Blackout per rimanere informatx sulla giornata di mobilitazione per la Palestina, ci sono ancora appuntamenti in serata.","22 Settembre 2025","2025-09-24 23:53:32","https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/photo_2025-09-22-21.16.33-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"225\" height=\"300\" src=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/photo_2025-09-22-21.16.33-225x300.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/photo_2025-09-22-21.16.33-225x300.jpeg 225w, https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/photo_2025-09-22-21.16.33-768x1024.jpeg 768w, https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/photo_2025-09-22-21.16.33.jpeg 960w\" sizes=\"auto, (max-width: 225px) 100vw, 225px\" />","22 SETTEMBRE, BLOCCHIAMO TUTTO",1758575997,[284,285,286,287,288,289,290,291,292],"https://radioblackout.org/tag/cortei/","https://radioblackout.org/tag/gaza/","https://radioblackout.org/tag/guerra/","https://radioblackout.org/tag/logistica/","https://radioblackout.org/tag/palestina/","https://radioblackout.org/tag/porti/","https://radioblackout.org/tag/roma/","https://radioblackout.org/tag/sciopero-generale/","https://radioblackout.org/tag/sindacati-base/",[294,295,296,297,298,299,15,35,300],"cortei","Gaza","guerra","logistica","palestina","porti","sindacati base",{"post_content":302},{"matched_tokens":303,"snippet":304,"value":305},[74],"radunato manifestanti da tutto il \u003Cmark>Veneto\u003C/mark> nel giorno dello sciopero indetto","Per la giornata di oggi, lunedì 22 settembre, i sindacati di base hanno proclamato lo sciopero generale in sostegno alla popolazione della Striscia di Gaza e alla Global Sumud Flotilla. Coinvolti tutti i settori, dal trasporto pubblico locale alle ferrovie, dalla scuola alla sanità. Manifestazioni in almeno 75 città, tantx lx studenti in piazza. Treni cancellati, strade bloccate, porti occupati, didattica ferma in scuole e università. Ci sono anche state cariche da parte dei reparti della Polizia in antisommossa, lancio di lacrimogeni e uso dell'idrante in alcune città, come Milano, Bologna, Venezia. Delle persone sono state fermate e sono in Questura.\r\n\r\nAscolta i collegamenti dalle piazze e dalle decine di iniziative organizzate in tutta Italia.\r\n\r\n\r\nA Torino è stata bloccata l'università, lx studentx delle scuole medie hanno picchettato gli ingressi delle scuole e si sono trovati in un pre concentramento in Piazza Arbarello, per poi confluire al corteo delle 10.30 davanti alla stazione Porta Nuova. 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In testa lo striscione \"Gaza sta bruciando. Blocchiamo tutto\". Il corteo è arrivato al porto, che è stato bloccato. Dopo tre ore davanti al casello del porto commerciale, il corteo di di 20000 persone in corso a Marghera ha provato ad avanzare per accedere all'infrastruttura. La polizia ha aperto gli idranti contro i manifestanti.\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/4.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nStop ai \"carichi di morte nel porto di Livorno\", così recitava uno degli striscioni portati oggi a Livorno dalla manifestazione di migliaia di persone al Molo Italia 1, al porto. Il corteo dal varco Valessini. L'intento della manifestazione è quello di bloccare la nave Slnc Severn, in arrivo tra domani e mercoledì, che contiene armi dirette a Israele.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/5.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAggiornamenti da Pisa: corteo molto partecipato di 20 mila persone. 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I consiglieri di BPM si sono detti scandalizzati e preoccupati e soprattutto il governo appare spaccato tra il partito della premier che difende e porta avanti l'agenda Draghi, che prevede e difende i grandi accorpamenti bancari che possano com potere su mercati internazionali monopolizzati dai colossi e la Lega che invece sembra appellarsi al Golden Power, impianto legislativo che ha implementato il potere dello stato di opporsi a operazioni finanziarie che siano strategiche per il Paese e che dal 2022 ha compiuto un passaggio importante sotto l'egida di Draghi, che permette di intervenire anche nel caso che l’operazione avvenga tra imprese italiane. Una vicenda che ricorda per certi versi l’acquisizione di Ubi, altro istituto di credito molto importante per gli imprenditori della bergamasca, da parte di Intesa San Paolo, che aveva finito con scontentare proprio le medie imprese, per forza di cose più legate al territorio.\r\n\r\nAbbiamo registrato il contributo di un nostro collaboratore che da tempo lavora nel settore finanziario e bancario per provare a chiarire quali sono gli aspetti più opachi della vicenda che non è evidentemente solo uno scontro tra fautori del libero mercato e sostenitori dell'intervento statale per difendere gli interessi strategici nazionali.\r\n\r\nAscolta il CONTRIBUTO del nostro collaboratore","27 Novembre 2024","2024-11-27 15:19:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/5834988_1538_unicredit-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"164\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/5834988_1538_unicredit-300x164.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/5834988_1538_unicredit-300x164.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/5834988_1538_unicredit-200x110.jpeg 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/5834988_1538_unicredit.jpeg 380w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il governo stretto tra l'agenda Draghi e i bisogni della media impresa cari ai leghisti",1732720782,[326,327,328,329,330],"http://radioblackout.org/tag/banche/","http://radioblackout.org/tag/capitale/","http://radioblackout.org/tag/capitale-fittizio/","http://radioblackout.org/tag/europa/","http://radioblackout.org/tag/ita/",[332,333,334,335,336],"banche","capitale","capitale fittizio","europa","ITA",{"post_content":338},{"matched_tokens":339,"snippet":340,"value":341},[74],"le imprese di Lombardia e \u003Cmark>Veneto\u003C/mark> ma che tocca anche Piemonte","I più importanti giornali del monto finanziario internazionale e di conseguenza il mainstream sono stati scossi ieri dalla notizia dell’opa lanciata da Unicredit per acquisire Banco BPM, banca molto importante nel settore del credito per le imprese di Lombardia e \u003Cmark>Veneto\u003C/mark> ma che tocca anche Piemonte ed Emilia Romagna. 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In questa puntata si è incantato a guardare gli insetti e la polvere accumulata sulle cornici dei quadri. Ne è scaturita un’ora di noise e improvvisazioni ipnotiche, ronzanti e fruscianti.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 30 ore 08,30 – Spinoza Pi Trentotto 13 minuti [Radio Cane]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 31 ore 08,30 – Frank Zappa pt.4 26 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nQuarta di cinque puntate monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 31 ore 20,30 – Backwards - Missione Nazista sull'Himalaya 19/3/2020 27 minuti [Radio Blackout]: Puntata del 19 marzo 2020 della trasmissione Backwards, condotta da Malcolm. Accompagnati da musiche neofolk ripercorriamo alcuni aspetti della folle missione nazista sull'Himalaya del 1938 alla ricerca dell'origine della razza pura.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 01 ore 09,00 – Ponte radio 26Aprile2024 - La guerra in classe 81 minuti [Ponte radio, Radio Eustachio]: ”La direzione intrapresa sembra sia quella di un sistema educativo reazionario che mira al rafforzamento del binomio scuola-caserma; basi navali, arsenali e sottomarini sono dunque messi a disposizione di studenti-soldato.” Un focus sul territorio veneto di come si normalizzi e valorizzi la presenza delle forze armate all’interno della scuola.\r\nContributi telefonici di Antonio, docente antimilitarista e curatore del blog antoniomazzeoblog.blogspot.com; Giorgio e Patrizia, insegnati di Verona e provincia che ci parlano delle iniziative svolte nelle scuole.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 01 ore 20,00 – La resistenza nelle fabbriche di Lucento e Vallette 123 minuti [Radio Blackout, Frittura Mista]: Puntata di approfondimento sulla storia partigiana. Di seguito l’elenco degli argomenti trattati:\r\n\r\nIntervista radiofonica a Pier Milanese regista di Figli dell’officina, che ha ispirato e tratto il nostro progetto radiofonico\r\nPrima lettura su contesto urbanistico/sociale/industriale di Torino e cintura\r\nPrimo audio estratto da figli dell’officina sul contesto sociale\r\nSeconda lettura sul contesto storico e della fabbrica, nello specifico officine Savigliano\r\nSecondo audio estratto da figli dell’officina su Fabbrica ai tempi di guerra e scioperi\r\nTerza lettura sulle Squadre d’Azione Patriottica – SAP\r\nTerzo audio estratto da figli dell’officina sulle Squadre d’Azione Patriottica – SAP\r\nIntervista in diretta allo storico Corrado Borsa che introduce l’ultimo audio sui partigiani: Ilio Baroni, Sergio Bellone, Cornelia Benissone, Edi Franchetti\r\nQuarto audio estratto da figli dell’officina sulla liberazione\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 01 ore 23,30 – Un sabato italiano megamix 62 minuti [Radio blackout, radio kebab]:\r\n\r\nMixtape di musica italiana realizzato durante il periodo pandemico da radio kebab\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 02 ore 09,30 – Föllakzoid live del 2013 a El Paso 73 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRegistrato dal vivo al Paso Occupato presso gli studi di via Passo buole 47, durante una serata di celebrazioen della musica enteogena ad alto voltaggio psichedelico.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 02 ore 13,30 – Suoni e ritmi da New Orleans 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nApprofondimento sulla musica e la città di New Orleans.\r\n\r\n ","31 Gennaio 2025","2025-04-11 14:05:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black holes dal 27 Gennaio al 2 Febbraio 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In questa puntata si è incantato a guardare gli insetti e la polvere accumulata sulle cornici dei quadri. Ne è scaturita un’ora di noise e improvvisazioni ipnotiche, ronzanti e fruscianti.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 30 ore 08,30 – Spinoza Pi Trentotto 13 minuti [Radio Cane]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 31 ore 08,30 – Frank Zappa pt.4 26 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nQuarta di cinque puntate monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 31 ore 20,30 – Backwards - Missione Nazista sull'Himalaya 19/3/2020 27 minuti [Radio Blackout]: Puntata del 19 marzo 2020 della trasmissione Backwards, condotta da Malcolm. Accompagnati da musiche neofolk ripercorriamo alcuni aspetti della folle missione nazista sull'Himalaya del 1938 alla ricerca dell'origine della razza pura.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 01 ore 09,00 – Ponte radio 26Aprile2024 - La guerra in classe 81 minuti [Ponte radio, Radio Eustachio]: ”La direzione intrapresa sembra sia quella di un sistema educativo reazionario che mira al rafforzamento del binomio scuola-caserma; basi navali, arsenali e sottomarini sono dunque messi a disposizione di studenti-soldato.” Un focus sul territorio \u003Cmark>veneto\u003C/mark> di come si normalizzi e valorizzi la presenza delle forze armate all’interno della scuola.\r\nContributi telefonici di Antonio, docente antimilitarista e curatore del blog antoniomazzeoblog.blogspot.com; Giorgio e Patrizia, insegnati di Verona e provincia che ci parlano delle iniziative svolte nelle scuole.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 01 ore 20,00 – La resistenza nelle fabbriche di Lucento e Vallette 123 minuti [Radio Blackout, Frittura Mista]: Puntata di approfondimento sulla storia partigiana. 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Il 28 aprile 2024, l'associazione padronale Assocontact, aveva dichiarato l'intenzione di non volere più applicare ai dipendenti delle aziende che riunisce, il CCNL telecomunicazioni perché troppo poco competitivo sul mercato del settore (come sempre più spesso accade, si richiede a chi lavora sempre più flessibilità, meno tutele e riduzione della paga).La notizia è che in un settore dove il lavoro è sempre più parcellizzato, precario e conseguentemente i lavoratori sempre più ricattabili, a Milano c'è stato uno sciopero di categoria molto partecipato, che poi ha dato la spinta lavoratori del Veneto e della Puglia. Ma la notizia ancora più inedita e soddisfacente è che queste mobilitazioni hanno portato a dei risultati concreti.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/F_m_21_01_Carlo-Parianni-CUB-Milano-sull-vittoria-di-lavorat-call-center.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è stato nuovamente quello dei lavoratori nei musei, questa volta di quelli torinesi che hanno lanciato uno sciopero domenica 26 gennaio. Stiamo parlando nello specifico di operatori museali di biglietteria, che alle 13:30 di quella data incroceranno le braccia, abbiamo avuto ospite al telefono uno di loro per farci raccontare come si è giunti all'indizione di sciopero. Infatti ai responsabili dei musei reali pare non interessi il destino di chi per anni sono stati i primi ad interfacciarsi con migliaia e migliaia di turisti da tutto il mondo che hanno visitato i musei di questo circuito, perché a fronte di un cambio appalto per i servizi di biglietteria, non viene richiesta la clausola sociale (ovvero il mantenimento di occupazione seppur con un'azienda diversa). Questi lavoratori hanno deciso dunque di indire per sabato 25 in Piazzetta Reale 1 dalle 14 alle 18 un'assemblea sindacale in presidio e il giorno dopo lo sciopero ai Musei Reali a partire dalle 13:30, ora dalla quale non verrà più venduto nessun biglietto. 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Durante le ultime assemblee è nata l'esigenza di fare uno sciopero di lunga durata, incisivo e che spezzasse la gogna mediatica contro chi lo fa.\r\n\r\nDa qui nasce l'idea dello sciopero dello straordinario. Alberto ci ha spiegato che \"I problemi di trasporto, venuti alla luce maggiormente negli ultimi tempi, che portano a ritardi normalizzati con\r\nparalisi di interi snodi ferroviari sono legati a doppio filo dalla richiesta illecita dell'azienda di fare straordinari non concordati con i lavoratori e fuori dal CCNL. 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Durante le ultime assemblee è nata l'esigenza di fare uno sciopero di lunga durata, incisivo e che spezzasse la gogna mediatica contro chi lo fa.\r\n\r\nDa qui nasce l'idea dello sciopero dello straordinario. Alberto ci ha spiegato che \"I problemi di trasporto, venuti alla luce maggiormente negli ultimi tempi, che portano a ritardi normalizzati con\r\nparalisi di interi snodi ferroviari sono legati a doppio filo dalla richiesta illecita dell'azienda di fare straordinari non concordati con i lavoratori e fuori dal CCNL. 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Salvatore Paolo De Rosa, ricercatore indipendente e da anni attento osservatore del sistema economico di gestione dei rifiuti, spiega come e perché la gigantesca produzione di rifiuti civili e industriali abbia accompagnato passo passo il dispiegarsi delle relazioni di potere e di classe del capitalismo industriale, e come il suo apogeo sia raggiunto oggi nell’autentico “colonialismo tossico” dominante il mondo che abbiamo di fronte, ove i Paesi “avanzati”, nei quali la green econonomy alligna su una “nuova coscienza ecologica”, destinano i loro “avanzi” – un carico, per loro stessa definizione insostenibile, di rifiuti d’ogni tipo – ad ampie zone “arretrate” del mondo che fungono da loro discariche.\r\n\r\nIn questo quadro, è alquanto singolare che, nel Nord come nel Centro Italia, all’ormai secolare sistema, divenuto troppo costoso, delle “terre dei fuochi” si opponga un alternativo ma ben sperimentato “sistema a roghi diffusi”, accesi in appositi e temporary “capannoni da rogo” usa-e-getta: esso è sì il velenoso lascito di quella stessa economia che ha nel capannone l’orrido luogo d’esercizio della sua tirannide e che da sempre si è votata a far affogare i viventi nella merda del suo imperituro disfacimento, ma ora essa cerca di ottimizzare i costi di cotanta brutale expertise inventando e facendo proliferare piccoli temporary Sud nei capannoni assurti a perfette “scene del crimine ecologico”.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Rifiuti-tossici-Sud-Italia_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 22 ore 21 - Psychotronic radio vol.4 29 minuti [Radio blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Psychotronic-Radio-vol.4_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 23 ore 12:30 - Tutta colpa dei padrondi? 6 8 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:\r\n\r\nLo Statuto dei Lavoratori è la legge che stabilisce per tutti e tutte la libertà di aderire ad un sindacato. 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Terza puntata del Podcast sulla scuola a cura di Franti ed Affranti\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-3_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 25 ore 9 - Ponte radio 26Aprile2024 - La guerra in classe 80 minuti [Ponte radio, Radio Eustachio]:\r\n\r\n”La\r\ndirezione intrapresa sembra sia quella di un sistema educativo reazionario che mira al rafforzamento del binomio scuola-caserma; basi navali, arsenali e sottomarini sono dunque messi a disposizione di studenti-soldato.” Un focus sul territorio veneto di come si normalizzi e valorizzi la presenza delle forze armate all’interno della scuola. Contributi telefonici di Antonio, docente antimilitarista e curatore del blog antoniomazzeoblog.blogspot.com; Giorgio e Patrizia, insegnati di verona e provincia che ci parlano delle iniziative svolte nelle scuole.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Ponte-radio-26aprile2024-La-guerra-in-classe.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 25 ore 15 - American punk hc 80s - Washington, Oregon 75 minuti [Radio blackout, Radio kebab]:\r\n\r\nSpeciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/American-punk-hc-80s-Washington-Oregon_75.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 25 ore 19 - L'alba di tutto pt.2 54 minuti [Radio blackout]:\r\n\r\nL’alba di tutto è un libro che ha la modesta pretesa di riscrivere la storia dell’umanità, partendo da presupposti tanti banali quanto innovativi: e se trattassimo gli esseri umani (tutti) come capaci di ragionare, decidere, scegliere per se stessi e sperimentare modalità di organizzazione sociale? Se smettessimo di proiettare le nostre istanze politiche su un passato di migliaia e migliaia di anni? Se studiassimo i reperti archeologici con sguardo libero e non con i prosciutti liberali sugli occhi? Ci renderemmo conto che la storia dell’umanità è stata un carosello di infinite possibilità di organizzazione sociale, moltissime delle quali avevano modalità pratiche per contenere il potere e garantire la libertà a tutt.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Lalba-di-tutto-pt.2_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 26 ore 9 - Rivolta di Piazza Statuto 1962 135 minuti [Radio blackout, Frittura mista alias Radio fabbrica]:\r\n\r\nIl filo conduttore della puntata è stato il libro di Dario Lanzardo “La rivolta di Piazza Statuto” (Torino, Luglio 1962, Feltrinelli economica, Milano 1979) dove vengono ricostruiti gli eventi del 1962 a Torino relativi alla protesta operaia per l’accordo separato Fiat col sindacato Uil, nel bel mezzo di uno sciopero generale dei metalmeccanici come non se ne vedevano da anni . Infatti, il corteo che esce dalla fabbrica e si dirige alla sede del sindacato in piazza Statuto sfocia nello scontro molto violento con le unità speciali di polizia chiamate per l’occasione: le unità del battaglione di Padova. In risposta a questa violenta repressione della piazza ne conseguono 3 giorni di scontri, in cui il tema di fabbrica sembra passare in secondo piano rispetto ad una sempre più emergente rabbia popolare che straborda dai rioni e dalle periferie della città, ma che poi donerà negli anni a venire la sua decisiva impronta sul movimento operaio tutto. Dal libro di Lanzardo emerge un quadro contraddittorio dato dalle interviste dei protagonisti, operai e semplici cittadini accorsi nei tre giorni di scontri a sostegno della protesta, e dato dai quotidiani, dalle dichiarazioni dei sindacalisti e politici e osservatori esterni: un quadro che fa emergere le diverse posizioni e anche le manipolazioni delle informazioni.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Rivolta-di-P.za-Statuto-1962FritturaMista19072022_135.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 27 ore 9:30 - Do you remember revolution? pt. 2 29 minuti [Radio blackout]:\r\n\r\nRivisitazione Radiofonica del documentario di Loredana Bianconi del 1997\r\n“Do You Remember Revolution”\r\n\r\nBarbara Balzerani, Adriana Faranda, Nadia Mantovani, Susanna Ronconi, avevano vent’anni quando decisero di unirsi alla lotta armata e di lasciare alle spalle la vita sociale e la famiglia per fare della rivoluzione il centro e lo scopo della loro esistenza.\r\nPrendono qui parola, dopo lunghi anni di carcerazione, per raccontare e raccontarsi, partendo da dove tutto ha avuto inizio, interrogando e indagando responsabilità, torti e ragioni dell’ultimo grande conflitto sociale nella storia di questo Paese.\r\n\r\nDedicato alla Memoria di Barbara Balzerani (1949-2024)\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Do-you-remember-revolution-pt.2_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 28 ore 9:30 - Audiodocumentario Saharawi pt.3 26 minuti [Tullio Togni]:\r\n\r\nTullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Audiodocumentario-Saharawi_3Tullio-Togni_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","21 Luglio 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Salvatore Paolo De Rosa, ricercatore indipendente e da anni attento osservatore del sistema economico di gestione dei rifiuti, spiega come e perché la gigantesca produzione di rifiuti civili e industriali abbia accompagnato passo passo il dispiegarsi delle relazioni di potere e di classe del capitalismo industriale, e come il suo apogeo sia raggiunto oggi nell’autentico “colonialismo tossico” dominante il mondo che abbiamo di fronte, ove i Paesi “avanzati”, nei quali la green econonomy alligna su una “nuova coscienza ecologica”, destinano i loro “avanzi” – un carico, per loro stessa definizione insostenibile, di rifiuti d’ogni tipo – ad ampie zone “arretrate” del mondo che fungono da loro discariche.\r\n\r\nIn questo quadro, è alquanto singolare che, nel Nord come nel Centro Italia, all’ormai secolare sistema, divenuto troppo costoso, delle “terre dei fuochi” si opponga un alternativo ma ben sperimentato “sistema a roghi diffusi”, accesi in appositi e temporary “capannoni da rogo” usa-e-getta: esso è sì il velenoso lascito di quella stessa economia che ha nel capannone l’orrido luogo d’esercizio della sua tirannide e che da sempre si è votata a far affogare i viventi nella merda del suo imperituro disfacimento, ma ora essa cerca di ottimizzare i costi di cotanta brutale expertise inventando e facendo proliferare piccoli temporary Sud nei capannoni assurti a perfette “scene del crimine ecologico”.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Rifiuti-tossici-Sud-Italia_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 22 ore 21 - Psychotronic radio vol.4 29 minuti [Radio blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Psychotronic-Radio-vol.4_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 23 ore 12:30 - Tutta colpa dei padrondi? 6 8 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:\r\n\r\nLo Statuto dei Lavoratori è la legge che stabilisce per tutti e tutte la libertà di aderire ad un sindacato. 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Contributi telefonici di Antonio, docente antimilitarista e curatore del blog antoniomazzeoblog.blogspot.com; Giorgio e Patrizia, insegnati di verona e provincia che ci parlano delle iniziative svolte nelle scuole.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Ponte-radio-26aprile2024-La-guerra-in-classe.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 25 ore 15 - American punk hc 80s - Washington, Oregon 75 minuti [Radio blackout, Radio kebab]:\r\n\r\nSpeciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/American-punk-hc-80s-Washington-Oregon_75.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 25 ore 19 - L'alba di tutto pt.2 54 minuti [Radio blackout]:\r\n\r\nL’alba di tutto è un libro che ha la modesta pretesa di riscrivere la storia dell’umanità, partendo da presupposti tanti banali quanto innovativi: e se trattassimo gli esseri umani (tutti) come capaci di ragionare, decidere, scegliere per se stessi e sperimentare modalità di organizzazione sociale? Se smettessimo di proiettare le nostre istanze politiche su un passato di migliaia e migliaia di anni? Se studiassimo i reperti archeologici con sguardo libero e non con i prosciutti liberali sugli occhi? Ci renderemmo conto che la storia dell’umanità è stata un carosello di infinite possibilità di organizzazione sociale, moltissime delle quali avevano modalità pratiche per contenere il potere e garantire la libertà a tutt.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Lalba-di-tutto-pt.2_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 26 ore 9 - Rivolta di Piazza Statuto 1962 135 minuti [Radio blackout, Frittura mista alias Radio fabbrica]:\r\n\r\nIl filo conduttore della puntata è stato il libro di Dario Lanzardo “La rivolta di Piazza Statuto” (Torino, Luglio 1962, Feltrinelli economica, Milano 1979) dove vengono ricostruiti gli eventi del 1962 a Torino relativi alla protesta operaia per l’accordo separato Fiat col sindacato Uil, nel bel mezzo di uno sciopero generale dei metalmeccanici come non se ne vedevano da anni . Infatti, il corteo che esce dalla fabbrica e si dirige alla sede del sindacato in piazza Statuto sfocia nello scontro molto violento con le unità speciali di polizia chiamate per l’occasione: le unità del battaglione di Padova. In risposta a questa violenta repressione della piazza ne conseguono 3 giorni di scontri, in cui il tema di fabbrica sembra passare in secondo piano rispetto ad una sempre più emergente rabbia popolare che straborda dai rioni e dalle periferie della città, ma che poi donerà negli anni a venire la sua decisiva impronta sul movimento operaio tutto. Dal libro di Lanzardo emerge un quadro contraddittorio dato dalle interviste dei protagonisti, operai e semplici cittadini accorsi nei tre giorni di scontri a sostegno della protesta, e dato dai quotidiani, dalle dichiarazioni dei sindacalisti e politici e osservatori esterni: un quadro che fa emergere le diverse posizioni e anche le manipolazioni delle informazioni.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Rivolta-di-P.za-Statuto-1962FritturaMista19072022_135.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 27 ore 9:30 - Do you remember revolution? pt. 2 29 minuti [Radio blackout]:\r\n\r\nRivisitazione Radiofonica del documentario di Loredana Bianconi del 1997\r\n“Do You Remember Revolution”\r\n\r\nBarbara Balzerani, Adriana Faranda, Nadia Mantovani, Susanna Ronconi, avevano vent’anni quando decisero di unirsi alla lotta armata e di lasciare alle spalle la vita sociale e la famiglia per fare della rivoluzione il centro e lo scopo della loro esistenza.\r\nPrendono qui parola, dopo lunghi anni di carcerazione, per raccontare e raccontarsi, partendo da dove tutto ha avuto inizio, interrogando e indagando responsabilità, torti e ragioni dell’ultimo grande conflitto sociale nella storia di questo Paese.\r\n\r\nDedicato alla Memoria di Barbara Balzerani (1949-2024)\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Do-you-remember-revolution-pt.2_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 28 ore 9:30 - Audiodocumentario Saharawi pt.3 26 minuti [Tullio Togni]:\r\n\r\nTullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Audiodocumentario-Saharawi_3Tullio-Togni_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[858],{"field":104,"matched_tokens":859,"snippet":602,"value":856},[20],{"best_field_score":263,"best_field_weight":310,"fields_matched":111,"num_tokens_dropped":48,"score":311,"tokens_matched":111,"typo_prefix_score":48},{"document":862,"highlight":875,"highlights":880,"text_match":261,"text_match_info":883},{"comment_count":48,"id":863,"is_sticky":48,"permalink":864,"podcastfilter":865,"post_author":866,"post_content":867,"post_date":868,"post_excerpt":54,"post_id":863,"post_modified":869,"post_thumbnail":870,"post_title":871,"post_type":408,"sort_by_date":872,"tag_links":873,"tags":874},"85551","http://radioblackout.org/podcast/macerie-su-macerie-podcast-4-12-23-amministrazione-digitale-e-guerra-a-partire-dal-caso-veneziano/",[359],"macerie su macerie","A Macerie su Macerie col Collettivo Sumud si torna a parlare di Venezia.\r\n\r\nAutori di un'analisi su ciò che sta accadendo nel capoluogo veneto, i compagni si sono posti però questioni che prescindono dalla mera pianificazione dell'amministrazione locale e la ricollegano alle guerre in corso, sia quelle prettamente dette, sia quelle commerciali per l'accaparramento di risorse utili alla produzione cibernetica. Partendo da uno sguardo sui tentativi di implementazione di un controllo digitale pervasivo nel territorio lagunare della Serenissima, che coinvolgerà sostanzialmente più la popolazione residente che i flussi turistici, e passando per i nuovi sistemi di giustizia basati sull'AI, ci accompagnano in una riflessione di ampio raggio su come alcune nuove tecnologie rappresentino ancor prima che un big brother, un piano di governamentalità del presente.\r\n\r\nScarica qui l'opuscolo: \"Un organo che tutto controlla, un controllo che tutto organizza\"\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/macerie-4-dicembre-2023.mp3\"][/audio]","5 Dicembre 2023","2023-12-05 11:34:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Screenshot_2023-12-04-15-42-57-934_com.google.android.apps_.docs-edit-200x110.jpg","MACERIE SU MACERIE - podcast 4/12/23 - Amministrazione digitale e guerra a partire dal caso veneziano",1701776053,[],[],{"post_content":876},{"matched_tokens":877,"snippet":878,"value":879},[20],"che sta accadendo nel capoluogo \u003Cmark>veneto\u003C/mark>, i compagni si sono posti","A Macerie su Macerie col Collettivo Sumud si torna a parlare di Venezia.\r\n\r\nAutori di un'analisi su ciò che sta accadendo nel capoluogo \u003Cmark>veneto\u003C/mark>, i compagni si sono posti però questioni che prescindono dalla mera pianificazione dell'amministrazione locale e la ricollegano alle guerre in corso, sia quelle prettamente dette, sia quelle commerciali per l'accaparramento di risorse utili alla produzione cibernetica. 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Grazie ad un duro lavoro portato avanti dal sindacato negli anni, si è riusciti a combinare una mobilitazione di filiera contro questa realtà che come tante del settore si rifiuta categoricamente di trattare con i lavoratori che richiedono tutele e diritti di base. Infatti prima a Vercelli e poi a Belfiore (nel veneto) si è tenuto un blocco a sorpresa delle merci in uscita dagli stabilimenti, con camion bloccati per 16 ore e con il solito teatrino di chi in tutti i modi ha provato a fermare la mobilitazione. Fortunatamente la determinazione dei lavoratori è riuscita a portare a termine l'azione di sciopero e di blocco, ma come spiega ai nostri microfondi Claudio, la lotta non è certo conclusa.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/F_m_31_10_Claudio-ADL-Cobas-su-lotte-congiunte-Piemonte-e-Veneto-MaxiDi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento affrontato è stato quello della notizia improvvisa da parte della dirigenza di Leroy Merlin di chiudere uno dei più grandi e produttivi stabilimenti italiani, quello a Castel San Giovanni in provincia di Piacenza. Carlo e Arafat del Si Cobas, hanno raccontato ai nostri microfoni le conseguenze di questa scelta, che lascerà senza sostentamento circa 500 famiglie, oltre ad illustrarci tutta una serie di retroscena dietro a questa operazione. Perchè chiudere uno magazzino che ha contributo alla crescita del marchio francese in Italia più di ogni altro? Perchè c'è stato il tentativo (maldestro e sventato) di far ricadere la responsabilità sui lavoratori sindacalizzati? Come e in che modo viene concesso a quest'azienda, come tante altre, da parte delle istituzioni di fare quello che gli pare, dismettendo uno stabilimento per aprirne altri tre nei quali i lavoratori verranno pagati una miseria? Scopritelo assieme a noi.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/F_m_31_10_Carlo-e-Arafat-SiCobas-Piacenza-su-chiusura-stabilimento-Leroy-Merlin.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","1 Novembre 2023","2023-11-01 12:25:32","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/395471841_750588417097640_3741575519051788560_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 31/10/2023",1698841506,[],[],{"post_content":898},{"matched_tokens":899,"snippet":900,"value":901},[20],"e poi a Belfiore (nel \u003Cmark>veneto\u003C/mark>) si è tenuto un blocco"," \r\n\r\nIl primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto con Claudio di ADL Cobas sulle lotte nei magazzini del colosso della GDO Maxi Di. 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