","Verona: la violenza della polizia non ha fine","post",1688157599,[62,63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/polizia/","http://radioblackout.org/tag/questura/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/verona/","http://radioblackout.org/tag/violenza/",[68,29,20,15,69],"polizia","violenza",{"post_content":71,"post_title":76,"tags":79},{"matched_tokens":72,"snippet":74,"value":75},[73],"Verona","sei poliziotti della questura di \u003Cmark>Verona\u003C/mark> accusati di torture e violenze","Lunedì 26 giugno si è tenuto l'appello in tribunale per i sei poliziotti della questura di \u003Cmark>Verona\u003C/mark> accusati di torture e violenze ai danni delle persone che venivano portate negli uffici. Dei sei indagati due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, altri hanno smentito i fatti, mentre una poliziotta ha parlato solo di esagerazioni di tipo verbale. 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Un racconto degli attivisti di Paratod@s",{"matched_tokens":77,"snippet":78,"value":78},[73],"\u003Cmark>Verona\u003C/mark>: la violenza della polizia non ha fine",[80,82,84,86,89],{"matched_tokens":81,"snippet":68},[],{"matched_tokens":83,"snippet":29},[],{"matched_tokens":85,"snippet":20},[],{"matched_tokens":87,"snippet":88},[15],"\u003Cmark>verona\u003C/mark>",{"matched_tokens":90,"snippet":69},[],[92,97,100],{"field":37,"indices":93,"matched_tokens":94,"snippets":96},[17],[95],[15],[88],{"field":98,"matched_tokens":99,"snippet":78,"value":78},"post_title",[73],{"field":101,"matched_tokens":102,"snippet":74,"value":75},"post_content",[73],578730123365712000,{"best_field_score":105,"best_field_weight":106,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":49,"score":107,"tokens_matched":33,"typo_prefix_score":49},"1108091339008",13,"578730123365711979",{"document":109,"highlight":141,"highlights":170,"text_match":103,"text_match_info":181},{"cat_link":110,"category":111,"comment_count":49,"id":112,"is_sticky":49,"permalink":113,"post_author":114,"post_content":115,"post_date":116,"post_excerpt":54,"post_id":112,"post_modified":117,"post_thumbnail":118,"post_thumbnail_html":119,"post_title":120,"post_type":59,"sort_by_date":121,"tag_links":122,"tags":132},[46],[48],"53335","http://radioblackout.org/2019/03/30-marzo-manifestazione-nazionale-transfemminista-a-verona/","info2","Dal 29 al 31 marzo si svolgerà a Verona il XIII Congresso Mondiale delle Famiglie (World Congress of Families, WCF). Il WCF riunisce «il movimento globale» antiabortista, antifemminista e anti-LGBTQI.\r\nL’incontro, che culminerà con una marcia domenica 31, raccoglie gruppi e associazioni dell’estrema destra omofoba, cristiana, il cui scopo è la riproposizione della famiglia “naturale”, con la divisione sessista del ruoli e delle gerarchie e la negazione di ogni sessualità non riproduttiva.\r\nAlla XIII edizione del Congresso parteciperanno associazioni, capi di stato ed esponenti politici della destra radicale, cristiana e integralista da tutto il mondo ma anche tre ministri del governo italiano: il ministro dell’Interno e vice presidente del Consiglio Matteo Salvini, il ministro per la Famiglia e la Disabilità Lorenzo Fontana, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti. E, sempre dall’Italia, ci saranno Giorgia Meloni, il senatore della Lega Simone Pillon, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il sindaco di Verona Federico Sboarina.\r\nL’iniziativa ha il patrocinio del ministero della famiglia e del comune di Verona e si svolgerà in un imponente palazzo della centralissima piazza Bra.\r\nSoggetti in violenta competizione tra loro come chiesa cattolica, ortodossa ed evangelica trovano il loro comun denominatore nella lotta alla libertà e alla vita delle donne, che tutti vorrebbero costrette al ruolo riproduttivo, prive di autonomia in una relazione gerarchica patriarcale.\r\nNon un salto al Medioevo, ma un reazione del tutto post-moderna ai percorsi di libertà costruiti dalle donne.\r\n\r\nIn risposta vi sarà una tre giorni transfemminista che si articolerà in incontri, assemblee e un corteo previsto per sabato 30.\r\nAll’iniziativa, in preparazione da mesi, parteciperanno reti e associazioni femministe da tutta Italia.\r\nDa Torino sono in partenza tre pullman.\r\nIl programma completo lo trovate sulle pagine di NUDM Verona\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Giulia Siviero del Post e di NUDM Verona.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/2019-03-26-giulia-siviero-verona.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","26 Marzo 2019","2019-03-26 18:13:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/verona-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"127\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/verona-300x127.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/verona-300x127.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/verona-768x326.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/verona.jpg 959w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","30 marzo. 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Una volta che gli argini fossero definitivamente abbattuti, i risultati ottenuti sarebbero poi spendibili su più vasta scala, prima a livello nazionale e poi facendoli tracimare in Europa, a ingrossare una marea nera apparentemente inarrestabile.\r\n\r\nMa perché proprio a Verona è in corso questo progetto identitario di saldatura tra fanatici dell'autorità?\r\n\r\n\"Da sempre il tradizionalismo cristiano è presente, un patrimonio storico di questa città\", chiosa Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova durante il recente convegno della stessa formazione tenutosi nel capoluogo veneto, intitolato: \"Verona Vandea d'Europa\".\r\n\r\nNon è insomma una cosa di ieri, lunga è la relazione d'amorosi sensi tra ambienti della destra radicale (ora sovranista) e quelli del fondamentalismo cattolico anticonciliare, entrambi coccolati da amministrazioni cittadine conniventi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Emanuele Del Medico, studioso della destra ultracattolica veronese\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/2018-11-27-verona-del-medico.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","27 Novembre 2018","2018-11-27 16:32:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/fontana-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/fontana-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/fontana-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/fontana-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/fontana-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/fontana.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Verona. 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Ha votato a favore della delibera leghista anche la capogruppo del Partito Democratico Carla Padovani. Padovani in passato aveva già preso posizione contro le unioni civili tra persone dello stesso sesso.\r\n\r\nLa mozione, sottoscritta anche dal sindaco Federico Sboarina, era già stata presentata lo scorso luglio: anche allora se ne era parlato a livello nazionale, non solo per i suoi contenuti ma anche perché il consigliere Andrea Bacciga, eletto con la lista Battiti per Verona di Sboarina, appena entrato nell’aula del consiglio aveva rivolto il saluto romano alle attiviste femministe che assistevano alla seduta.\r\n\r\nIl 13 ottobre un corteo di cinquemila persone ha attraversato Verona in difesa della libertà delle donne di scegliere se e quando fare figli.\r\n\r\nLo striscione di apertura aveva la scritta \"Molto di più di 194. Stato di agitazione permanente\". Questo slogan fa riferimento agli esiti dell'assemblea nazionale di Non Una di Meno, che a Bologna la settimana precedente, aveva lanciato una lunga ondata di iniziative sino allo sciopero femminista dell'8 marzo. Quella veronese è stata la prima tappa di un percorso, che ben lungi dal porsi sulla difensiva, rilancia oltre una legge, la 194, che contiene un dispositivo ad orologeria che di fatto negli anni ha consentito sia l'ingresso nei consultori di associazioni antiabortiste sia la quasi impossibilità di abortire in regioni dove la stragrande maggioranza dei medici si dichiara obiettrice di coscienza, senza che venga finanziata l'assunzione di medici non obiettori.\r\n\r\nVerona è da molti anni terreno fertile di coltura dell'estrema destra cattolica, che si interseca con fascisti di ogni genere e si sviluppa tra la tifoseria dell'Hellas verona. Dieci anni fa 5 nazisti ammazzarono di botte un ragazzo, Nicola Tommasoli, senza alcuna militanza politica, ma diverso, perché portava un codino.\r\nIl corteo del 13 ottobre ha portato una ventata d'aria fresca in città.\r\n\r\nRiportiamo di seguito ampi stralci del post pubblicato da Non Una di Meno Verona:\r\n\"Eravamo migliaia a Verona. Eravamo una marea unica e femminista. (...)\r\nAbbiamo cantato, ballato e resistito. Perché vogliamo molto più di 194. Perché i diritti delle donne, la parità salariale, i diritti riproduttivi, la lotta alla violenza domestica, sono i primi e fondamentali elementi della nostra lotta. Ma anche perché abbiamo molto chiaro che non c’è libertà delle donne senza la libertà di amare, desiderare, di unirsi con chi si vuole e di esprimere l’identità di genere che si sente di avere. 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Questo slogan fa riferimento agli esiti dell'assemblea nazionale di Non Una di Meno, che a Bologna la settimana precedente, aveva lanciato una lunga ondata di iniziative sino allo sciopero femminista dell'8 marzo. Quella veronese è stata la prima tappa di un percorso, che ben lungi dal porsi sulla difensiva, rilancia oltre una legge, la 194, che contiene un dispositivo ad orologeria che di fatto negli anni ha consentito sia l'ingresso nei consultori di associazioni antiabortiste sia la quasi impossibilità di abortire in regioni dove la stragrande maggioranza dei medici si dichiara obiettrice di coscienza, senza che venga finanziata l'assunzione di medici non obiettori.\r\n\r\n\u003Cmark>Verona\u003C/mark> è da molti anni terreno fertile di coltura dell'estrema destra cattolica, che si interseca con fascisti di ogni genere e si sviluppa tra la tifoseria dell'Hellas \u003Cmark>verona\u003C/mark>. 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Perché non c’è libertà delle donne, delle lesbiche, dei gay e delle persone trans, senza la libertà di movimento dei e delle migranti.\r\n\r\nCi hanno ringraziate in tantissim* ieri, donne che hanno già lottato (e che sanno bene come un diritto non sia mai per sempre). E persone giovanissime che hanno compreso il tempo e il luogo in cui ci troviamo. Qualcuna era commossa, qualcuno incredulo e molte felicissime per questo spazio di libertà che si è aperto.\r\n\r\nE sì, \u003Cmark>Verona\u003C/mark>, ieri eri davvero bella, accogliente e tollerante. Ieri.\"\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Giulia di Non Una di Meno \u003Cmark>Verona\u003C/mark>\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2018 10 16 \u003Cmark>verona\u003C/mark> nudm giulia\r\n\r\n ",{"matched_tokens":274,"snippet":275,"value":275},[73],"\u003Cmark>Verona\u003C/mark>. 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Due le proposte, Verona e Roma, vivace e interessante il dibattito, che ha saputo eludere le pressioni a chiudere con mozioni e voti, per arrivare. con pazienza e forza ad un percorso maggiormente condiviso.\r\nImportante la lotta contro gli attacchi che in ogni dove colpiscono la libertà di scelta delle donne.\r\nPer la manifestazione nazionale è stata scelta Roma, ma tutte si sono impegnate a sostenere il corteo del 13 ottobre a Verona\r\nAltrettanto significativa la disamina del decreto sicurezza e il rifiuto netto di leggi liberticide e razziste in nome della \"tutela\" delle donne.\r\nIl disegno di legge Pillon su divorzio e responsabilità genitoriali sarà oggetto di una campagna sui vari territori, nella consapevolezza che il rifiuto di una normativa che penalizzerebbe inevitabilmente le donne, rendendole maggiormente ricattabili nel liberarsi di relazioni violente, deve tuttavia fuggire il rischio di trasformarsi nella difesa del ruolo materno imposto dal patriarcato.\r\nL'assemblea finale della rete Non una di Meno ha deciso uno «stato di agitazione permanente» fino allo all'8 marzo.\r\nSull'8 marzo e lo sciopero femminista un ampio stralcio dal testo di sintesi con cui si è chiusa dell'assemblea: \"Il nostro è un discorso che parte dalla libertà e dalla differenza per darle una forza politica, perché quella differenza stabilisce la linea dello schieramento. Di fronte a un uso sistematico delle gerarchie, che dice che la lotta contro la violenza sulle donne giustifica il razzismo o che alcuni possono godere di un po’ di benessere solo se altri sono esclusi, noi siamo le uniche a prendere chiaramente parola e lo sciopero è la pratica che ci permette di affermare questa posizione. Lo sciopero è lo spazio che permette a chiunque rifiuti di essere violentata, sfruttata e oppressa di essere protagonista e prendere parola.\r\nLa discussione su che cosa sia sciopero femminista deve essere perciò portata avanti continuamente e sistematicamente, perché noi lo sciopero femminista lo stiamo imparando nella pratica. Non esiste una definizione o un modello, lo sciopero femminista rompe i modelli. Non riguarda solo la produzione anche se non abbiamo mai rinunciato a entrare nei luoghi di lavoro, ma riguarda anche il lavoro riproduttivo e la riproduzione di tutta la società, perché sciopero significa rifiutare i ruoli e le posizioni che ci vengono imposti e di accettarli a testa bassa.\r\nDobbiamo pensare che cosa significa dare visibilità al carattere femminista dello sciopero, e questo impegno è associato allo stato di agitazione permanente. Arriviamo all’8 marzo facendo in modo che quell’appuntamento sia imperdibile per chiunque ha deciso che non accetta queste condizioni, per chiunque non accetta la violenza come pratica ordinaria di riproduzione della società, o che non accetta il razzismo praticato in proprio nome. Dobbiamo farlo facendo dello sciopero un momento di esplosione, il momento culminante di questa battaglia. Questo ci permette di essere all’altezza della speranza espressa nell’appello che convocava questa assemblea: che “Non una di meno”, sia, perché può continuare a esserlo, un grido di liberazione per tutte e tutti.\"\r\n\r\nQuesti i principali appuntamenti:\r\n13 ottobre - Contro l'attacco alla libertà di scelta delle donne su maternità ed aborto corteo a Verona\r\n10 novembre - giornata di iniziative contro il disegno di legge Pillon\r\n24 novembre - manifestazione contro la violenza sulle donne a Roma\r\n25 novembre - assemblea nazionale a Roma\r\n8 marzo - sciopero femminista con manifestazioni territoriali\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Patrizia, una compagna di NUDM che ha partecipato alla due giorni.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2018 10 08 patrizia ass nudm","9 Ottobre 2018","2018-10-10 21:47:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/10/nologna-nudm-2-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"184\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/10/nologna-nudm-2-300x184.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/10/nologna-nudm-2-300x184.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/10/nologna-nudm-2-768x471.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/10/nologna-nudm-2-1024x628.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/10/nologna-nudm-2.jpg 1500w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Bologna. 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La situazione è paradossale. I richiedenti vengono lasciati nell'incertezza, senza alcun punto di riferimento, dove orari e giorni variano a seconda delle decisioni della Questura, senza alcun riguardo per queste persone che in fondo esercitano semplicemente un diritto e soprattutto un obbligo, dal momento che senza quel pezzo di carta diventano spesso immigrati clandestini.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Davide di Potere al Popolo, che in questi giorni ha seguito da vicino le traversie dei richiedenti e ha lanciato assieme a Manituana, Neruda, Gabrio, ha lanciato un presidio per domani 30 gennaio, alle ore 14.","29 Gennaio 2025","2025-01-29 20:53:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Immagine-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Immagine-300x169.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Immagine-300x169.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Immagine-1024x576.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Immagine-768x432.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Immagine.jpeg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Corso Verona, quando si dice razzismo istituzionale",1738175587,[371,372,63,373],"http://radioblackout.org/tag/antirazzismo/","http://radioblackout.org/tag/permesso-di-soggiorno/","http://radioblackout.org/tag/razzismo-di-stato/",[375,376,29,377],"antirazzismo","permesso di soggiorno","razzismo di stato",{"post_content":379,"post_title":383},{"matched_tokens":380,"snippet":381,"value":382},[73],"immigrazione della Questura in corso \u003Cmark>Verona\u003C/mark> a Torino, per prendere un","Vanno avanti interminabili, da giorni le lunghe code di uomini e donne che passano la notte, con vecchi e bambini, al freddo, davanti all'ufficio immigrazione della Questura in corso \u003Cmark>Verona\u003C/mark> a Torino, per prendere un appuntamento per le pratiche di rilascio, rinnovo o aggiornamento dei permessi di soggiorno. 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L'immediato schierarsi della Lega Nord a fianco degli arrestati ha una forte ambivalenza. Buona parte degli arrestati hanno attraversato, a volte da protagonisti, il sentiero leghista, ma non ne fanno (più) parte. Anzi! Spesso sono aspramente critici verso la Lega, accusata di tradimento della causa del Nord.\r\nL'attuale dirigenza leghista ne è certo consapevole, ma probabilmente spera di ridare una pennellata di colore ad un'immagine appannata dalle innumerevoli indagini per l'uso \"allegro\" delle finanze pubbliche. Le elezioni sono vicine e i pronostici poco accattivanti, al punto che dopo l'avanzata del Front National alle elezioni amministrative francesi, Marine Le Pen preferisce corteggiare un recalcitrante Grillo. 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Lo stesso Tosi è stato condannato per propaganda razzista.\r\nNella sua amministrazione sono entrati fascisti come Andrea Miglioranzi, uno dei fondatori di \"Veneto fronte skinhead\" e leader del gruppo nazi-punk \"Gesta Bellica\", i cui testi antisemiti e xenofobi esaltano Erich Priebke e Rudolf Hess. Tosi nel 2006 lo aveva nominato con la nazionalalleata Cametti a capo Miglioranzi dell'Istituto veronese per la Resistenza. La poltrona gli scottò presto le natiche e su obbligato ad abbandonarla dall'ondata di indignazione che si levò anche nella nerissima Verona.\r\nIl blocco di potere che si è raggrumato intorno a Tosi allunga un'ombra scura sul Veneto della piccola imprenditoria feroce del miracolo ormai abortito.\r\nTra sghei e saluti romani il tanko di provincia, pare meno importante. Resta il fatto che, nonostante i media e gli stessi protagonisti abbiano scelto l'abusato cliché del \"golpe\" da operetta, il fantasma feroce dei nazionalismi che hanno insanguinato l'Europa a cavallo tra i due secoli, ci ricorda che, nonostante il folclore, il sogno delle piccole patrie potrebbe trasformare anche da noi la farsa in tragedia.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Emanuele Del Medico, già autore de \"All'estrema destra del padre\".\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2014 04 03 verona con musica","8 Aprile 2014","2018-10-17 22:10:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/04/05_ponte_mosca-_legafascismo-200x110.jpg","Veneto. 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Uno smarcamento costruito nell'alleanza con il fior fiore della \u003Cmark>Verona\u003C/mark> fascista, cui ha assegnato posti di potere e ampia impunità alle squadracce che agiscono indisturbate in città.\r\nAnche Tosi deve tuttavia fare i conti con un'inchiesta sulla gestione allegra della cosa pubblica che rischia di travolgerlo.\r\nTosi è l'emblema di un Veneto nerissimo, la cui storia è ben più inquietante di quella dei secessionisti arrestati. Lo stesso Tosi è stato condannato per propaganda razzista.\r\nNella sua amministrazione sono entrati fascisti come Andrea Miglioranzi, uno dei fondatori di \"Veneto fronte skinhead\" e leader del gruppo nazi-punk \"Gesta Bellica\", i cui testi antisemiti e xenofobi esaltano Erich Priebke e Rudolf Hess. Tosi nel 2006 lo aveva nominato con la nazionalalleata Cametti a capo Miglioranzi dell'Istituto veronese per la Resistenza. La poltrona gli scottò presto le natiche e su obbligato ad abbandonarla dall'ondata di indignazione che si levò anche nella nerissima \u003Cmark>Verona\u003C/mark>.\r\nIl blocco di potere che si è raggrumato intorno a Tosi allunga un'ombra scura sul Veneto della piccola imprenditoria feroce del miracolo ormai abortito.\r\nTra sghei e saluti romani il tanko di provincia, pare meno importante. Resta il fatto che, nonostante i media e gli stessi protagonisti abbiano scelto l'abusato cliché del \"golpe\" da operetta, il fantasma feroce dei nazionalismi che hanno insanguinato l'Europa a cavallo tra i due secoli, ci ricorda che, nonostante il folclore, il sogno delle piccole patrie potrebbe trasformare anche da noi la farsa in tragedia.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Emanuele Del Medico, già autore de \"All'estrema destra del padre\".\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2014 04 03 \u003Cmark>verona\u003C/mark> con musica",[474,476,478,480],{"matched_tokens":475,"snippet":465,"value":465},[],{"matched_tokens":477,"snippet":466,"value":466},[],{"matched_tokens":479,"snippet":467,"value":467},[],{"matched_tokens":481,"snippet":88,"value":88},[15],[483,489],{"field":37,"indices":484,"matched_tokens":485,"snippets":487,"values":488},[17],[486],[15],[88],[88],{"field":101,"matched_tokens":490,"snippet":471,"value":472},[73],{"best_field_score":105,"best_field_weight":106,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":49,"score":356,"tokens_matched":33,"typo_prefix_score":49},{"document":493,"highlight":512,"highlights":520,"text_match":391,"text_match_info":525},{"comment_count":49,"id":494,"is_sticky":49,"permalink":495,"podcastfilter":496,"post_author":497,"post_content":498,"post_date":499,"post_excerpt":54,"post_id":494,"post_modified":500,"post_thumbnail":501,"post_title":502,"post_type":458,"sort_by_date":503,"tag_links":504,"tags":508},"94285","http://radioblackout.org/podcast/uso-di-polizia-da-lisbona-a-verona-risposte-alla-violenza-dello-stato/",[414],"harraga","Non serviva di certo l’intervento del Consiglio d’Europa per mettere in luce e riconoscere la quotidianità della violenza poliziesca ai danni soprattutto delle persone razzializzate.\r\nSe, infatti, in uno studio condotto nel 2022 tra persone con esperienza migratoria, in cui è stato chiesto agli intervistati in quale tipo di ufficio pubblico avessero subìto la maggior parte delle discriminazioni, il 45,8% ha risposto nei commissariati di polizia, basta poi anche solo fare una passeggiata nei quartieri e nelle stazioni di ogni città europea per verificare come le attenzioni della polizia siano prettamente riservate a chi non rispetta canoni di bianchezza e privilegi di classe.\r\n\r\n“Non ci mancherai. La polizia ha fatto il suo dovere“. Le parole di Matteo Salvini a commento dell’uccisione di Moussa Diarra da parte di due agenti della Polfer di Verona, raccontano la deriva da far west nel dibattito pubblico sull’abuso – o forse più corretto parlare di USO – della divisa.\r\n\r\nLe reazioni e le risposte a questa violenza strutturale e sistematica, talvolta riescono a non farsi attendere e in modo spontaneo da quartieri e città si muove una rabbia che prova a restituire allo Stato e ai suoi aguzzini un piccola parte di quella violenza imposta quotidianamente; altre volte invece reazioni e risposte rimangono imbrigliate in istanze riformiste strumentalizzate dalla sinistra benpensante.\r\n\r\nDa Lisbona, dove dopo la morte per mano degli sbirri di Odair Moniz, giorni di scontri hanno interrotto la normalità della capitale portoghese, a Verona, dove la comunità maliana è scesa in piazza per chiedere “verità e giustizia” per Moussa, proviamo a raccontare ai microfoni di Harraga cosa hanno in comune questi due omicidi di Stato e i contesti in cui sono avvenuti.\r\n\r\nAscolta qui la diretta con alcunx compagnx di Verona:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/VERONA15.11.24.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQui la diretta con un compagno da Lisbona:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/LISBOA15.11.24.mp3\"][/audio]","14 Dicembre 2024","2024-12-14 22:57:54","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/portogallo-e1733325742570-200x110.jpg","Uso di polizia: da Lisbona a Verona risposte alla violenza dello Stato",1734217074,[505,506,507],"http://radioblackout.org/tag/lotta/","http://radioblackout.org/tag/razzismo/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[509,510,511],"lotta","razzismo","war on migrants",{"post_content":513,"post_title":517},{"matched_tokens":514,"snippet":515,"value":516},[73],"due agenti della Polfer di \u003Cmark>Verona\u003C/mark>, raccontano la deriva da far","Non serviva di certo l’intervento del Consiglio d’Europa per mettere in luce e riconoscere la quotidianità della violenza poliziesca ai danni soprattutto delle persone razzializzate.\r\nSe, infatti, in uno studio condotto nel 2022 tra persone con esperienza migratoria, in cui è stato chiesto agli intervistati in quale tipo di ufficio pubblico avessero subìto la maggior parte delle discriminazioni, il 45,8% ha risposto nei commissariati di polizia, basta poi anche solo fare una passeggiata nei quartieri e nelle stazioni di ogni città europea per verificare come le attenzioni della polizia siano prettamente riservate a chi non rispetta canoni di bianchezza e privilegi di classe.\r\n\r\n“Non ci mancherai. 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I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.\r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere.\r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici.\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",{"matched_tokens":610,"snippet":611,"value":611},[73],"Anarres del 5 aprile. La crociata di \u003Cmark>Verona\u003C/mark> e la marea femminista. Stranieri, braccianti, ribelli. Gaza: la popolazione tra tre fuochi…",[613,615],{"field":98,"matched_tokens":614,"snippet":611,"value":611},[73],{"field":101,"matched_tokens":616,"snippet":607,"value":608},[73],{"best_field_score":393,"best_field_weight":394,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":49,"score":395,"tokens_matched":33,"typo_prefix_score":49},{"document":619,"highlight":633,"highlights":641,"text_match":391,"text_match_info":646},{"comment_count":49,"id":620,"is_sticky":49,"permalink":621,"podcastfilter":622,"post_author":114,"post_content":623,"post_date":624,"post_excerpt":54,"post_id":620,"post_modified":625,"post_thumbnail":626,"post_title":627,"post_type":458,"sort_by_date":628,"tag_links":629,"tags":631},"53355","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-22-marzo-montanelli-stupratore-razzista-braccianti-marocchine-verona-crocevia-nero-le-ragioni-economiche-della-paura-gentrification-e-politiche-securitarie-tra-europa-e-brasile/",[404],"Come ogni venerdì abbiamo fatto fatto il nostro viaggio settimanale sul pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/2019-03-22-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, appuntamenti:\r\n\r\nMontanelli, stupratore razzista perfettamente nel contesto\r\n\r\nViolenza di genere, violenza di classe, violenza razzista. Nelle scorse settimane vi avevamo parlato delle braccianti marocchine di\r\nHuelva che si erano ribellate alle violenze e ai ricatti sessuali. Il giudice ha dato ragione allo stupratore.\r\n\r\nIl congresso delle famiglie a Verona. Misogini, omofobi, razzisti a congresso con la benedizione del ministro della famiglia Fontana\r\n\r\nLe ragioni economiche della paura. La fabbrica dei clandestini, ossia il pacchetto sicurezza del governo nella lente di chi lucra sulle vite dei lavoratori immigrati.\r\nNe parliamo con Daniele Ratti dell’Ateneo Libertario di Milano\r\n\r\nGestione del territorio, gentrification, politiche securitarie tra Europa e Brasile. Ne parliamo con Simone Ruini, urbanista\r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\nLunedì 1 aprile\r\nore 10,30/13\r\npunto info\r\nsu pacchetto sicurezza, leggi di guerra e truffa di quota 100 e reddito di schiavitù\r\nal mercato di corso Palestro (angolo via Cernaia)\r\n\r\nVenerdì 5 aprile\r\nCena sovversiva veg-vegan\r\nbenefit lotte sociali\r\nore 20 alla FAT in corso Palermo 46\r\n\r\nMercoledì 10 aprile\r\nL’assemblea antimilitarista presenta:\r\nIl dottor Stranamore di Stanley Kubrick\r\nSatira politica e terrificante sguardo sulla guerra fredda. Gli scenari bellici sono mutati ma la follia di allora segna nuovamente il nostro tempo\r\nore 21 corso Palermo 46\r\nSabato 13 aprile dalle 16 giornata senza famiglia di fronte alla Mole. Con “Ruoli in gioco. Rappresentazione de-genere”, tirassegno antisessista, interventi, musica… etc\r\nE’ un’iniziativa di Wild C.A.T – Collettivo Anarcofemminista Torinese\r\nMercoledì 17 aprile\r\nL’assemblea antimilitarista presenta\r\nFull metal jacket di Stanley Kubrick\r\nL’addestramento feroce ed umiliante dei Marine statunitensi li trasforma in strumenti perfetti per gli orrori della guerra in Vietnam. 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