","Il caos mediorientale inizia a prendere forma","post",1461797124,[51,52,53,54,55,56],"http://radioblackout.org/tag/conflitti-globali/","http://radioblackout.org/tag/geopolitica/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/libia/","http://radioblackout.org/tag/medioriente/","http://radioblackout.org/tag/vertice-di-hannover/",[23,21,17,15,19,25],{"post_content":59,"tags":66},{"matched_tokens":60,"snippet":64,"value":65},[61,62,63],"vertice","di","Hannover","Il \u003Cmark>vertice\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Hannover\u003C/mark> è finito. Vi hanno preso","Il \u003Cmark>vertice\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Hannover\u003C/mark> è finito. Vi hanno preso parte il Regno Unito, la Germania, la Francia e l'Italia. Insieme ai leader europei sedeva l'alleato \u003Cmark>di\u003C/mark> sempre: gli USA. E' interessante notare che non ci sono state dichiarazioni ufficiali alla fine del l'incontro e dunque le prime voci ufficiali sono state le smentite e le precisazioni rispetto alle fughe \u003Cmark>di\u003C/mark> notizie sui giornali \u003Cmark>di\u003C/mark> mezzo mondo. L'Italia si è affrettata a smentire l'imminenza della missione in Libia, o perlomeno quella dei novecento uomini a difesa dei pozzi petroliferi, per ammettere invece un più modesto contingente a difesa del personale ONU e \u003Cmark>di\u003C/mark> alcune ONG. La Francia, che è già da tempo sul campo con forze speciali e corpi \u003Cmark>di\u003C/mark> élite, ha invece precisato che si aperta una richiesta ufficiale \u003Cmark>di\u003C/mark> Serraj che però dovrà esplicitare come intende difendere lo spazio marittimo libico. Serraj dal canto suo ammicca ma non si dichiara. Lascia a intendere l'imminenza dell'ingresso in campo delle forze alleate ma sembra farlo più per arginare il generale Haftar, che in Cirenaica esporta oro nero e riceve aiuti militari degli Emirati in violazione dell’embargo, che non per combattere Daesh. L'Europa peraltro è frammentata sulla questione dei profughi e lo spettro delle elezioni austriache ha fatto sentire la sua presenza. Nell'incontro si è anche parlato del famigerato TTIP, del quale non esiste una versione ufficiale e del quale è difficile discutere ma che interessa molto agli Stati Uniti che contano sull'allargamento a est come allargamento militare e commerciale anche in funzione antirussa, il che dovrebbe mettere in guardia l'Europa. Eppure il caos mediorientale sembra iniziare a prendere forma e non è purtroppo quella del sogno del Rojava. E' più duramente l'idea di depotenziare il terrore islamico per inglobarlo in uno stato autocratico che si può permettere tutto in quanto membro certificato \u003Cmark>di\u003C/mark> un ordine costituito. E' la storia \u003Cmark>di\u003C/mark> Al-Sisi, \u003Cmark>di\u003C/mark> Haftar in Libia ma anche \u003Cmark>di\u003C/mark> Erdogan in Turchia, che secondo l’Akp vuole varare una nuova costituzione religiosa che si sostanzierebbe in una repubblica islamica dove potranno trovare tranquillamente posto gli amici o ex amici del Califfato ma non \u003Cmark>di\u003C/mark> certo i curdi e il loro sogno \u003Cmark>di\u003C/mark> un confederassimo democratico.\r\n\r\nNe abbiamo discusso con Alberto Negri, giornalista de Il Sole 24 ore che si occupa \u003Cmark>di\u003C/mark> Medioriente\r\n\r\nUnknown",[67,69,71,73,75,77],{"matched_tokens":68,"snippet":23},[],{"matched_tokens":70,"snippet":21},[],{"matched_tokens":72,"snippet":17},[],{"matched_tokens":74,"snippet":15},[],{"matched_tokens":76,"snippet":19},[],{"matched_tokens":78,"snippet":80},[61,62,79],"hannover","\u003Cmark>vertice\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>hannover\u003C/mark>",[82,88],{"field":26,"indices":83,"matched_tokens":85,"snippets":87},[84],5,[86],[61,62,79],[80],{"field":89,"matched_tokens":90,"snippet":64,"value":65},"post_content",[61,62,63],1736172819517538300,{"best_field_score":93,"best_field_weight":94,"fields_matched":95,"num_tokens_dropped":37,"score":96,"tokens_matched":97,"typo_prefix_score":37},"3315704398080",13,2,"1736172819517538410",3,6646,{"collection_name":48,"first_q":25,"per_page":29,"q":25},{"facet_counts":101,"found":146,"hits":147,"out_of":380,"page":14,"request_params":381,"search_cutoff":27,"search_time_ms":382},[102,123],{"counts":103,"field_name":120,"sampled":27,"stats":121},[104,106,108,110,112,114,116,118],{"count":94,"highlighted":105,"value":105},"anarres",{"count":29,"highlighted":107,"value":107},"I Bastioni di Orione",{"count":95,"highlighted":109,"value":109},"La fine della Fine della storia",{"count":95,"highlighted":111,"value":111},"Bello come una prigione che brucia",{"count":14,"highlighted":113,"value":113},"congiunzioni",{"count":14,"highlighted":115,"value":115},"frittura mista",{"count":14,"highlighted":117,"value":117},"liberation front",{"count":14,"highlighted":119,"value":119},"cattivi pensieri","podcastfilter",{"total_values":122},8,{"counts":124,"field_name":26,"sampled":27,"stats":144},[125,127,129,130,132,134,136,138,140,142],{"count":29,"highlighted":126,"value":126},"Bastioni di Orione",{"count":95,"highlighted":128,"value":128},"renzi",{"count":95,"highlighted":17,"value":17},{"count":95,"highlighted":131,"value":131},"Palantir",{"count":95,"highlighted":133,"value":133},"killer robots",{"count":95,"highlighted":135,"value":135},"intelligenza artificiale",{"count":14,"highlighted":137,"value":137},"11L",{"count":14,"highlighted":139,"value":139},"precarietà",{"count":14,"highlighted":141,"value":141},"#civediamopoi",{"count":14,"highlighted":143,"value":143},"fiscal compact",{"total_values":145},38,30,[148,193,231,268,297,349],{"document":149,"highlight":163,"highlights":176,"text_match":188,"text_match_info":189},{"comment_count":37,"id":150,"is_sticky":37,"permalink":151,"podcastfilter":152,"post_author":40,"post_content":153,"post_date":154,"post_excerpt":43,"post_id":150,"post_modified":155,"post_thumbnail":156,"post_title":157,"post_type":158,"sort_by_date":159,"tag_links":160,"tags":162},"93023","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-24-10-2024-la-corte-di-giustizia-dellunione-europea-riconosce-i-diritti-del-popolo-saharawi-vertice-dei-brics-elezioni-in-moldavia-e-ucraina-uniamo-i-puntini/",[107],"Bastioni di Orione ritorna sulla questione della lotta per l'autodeterminazione del popolo saharawi con Andrea Mezzetti e Kynzi Grizzi due partecipanti alla Delegazione italiana delle 30 associazioni che gestiscono i progetti sul saharawi che è stata all'audizione della IV commissione speciale sul Saharawi dell’assemblea generale dell’Onu . Il 4 ottobre scorso la Corte Europea di giustizia ha sancito che non sono validi gli accordi intercorsi con il Marocco per lo sfruttamento delle risorse del popolo saharawi e riconosce il Sahara occidentale come occupato ma non parte del Marocco e che le risorse vanno ai saharawi, quindi contro interessi di Francia e Spagna, alla base della sentenza c'è la constatazione che la popolazione del Sahara occidentale non aveva dato il proprio consenso e che i trattati erano stati conclusi in violazione dei principi di autodeterminazione dei popoli.\r\n\r\nUn altra sentenza del tribunale civile di Roma ha riconosciuto lo status di rifugiato a Mohamed Dihani, attivista saharawi per i diritti umani perseguitato dal regime marocchino. In questa sentenza depositata il 16 settembre scorso si riconosce che il Marocco non è un paese sicuro per Mohamed e ritiene credibili le sue denunce fatte in questi anni circa la persecuzione e la repressione subita durante il suo soggiorno in Marocco.\r\n\r\nCon in nostri interlocutori parliamo anche del ruolo della missione MINURSO ,sostanzialmente inefficace ,dell'ormai fantomatico referendum per l'indipendenza ,del ruolo che rivestono gli accordi di Abramo e il riconoscimento delle pretese marocchine da parte della Francia ,la politica di Rabat che incoraggia i coloni a trasferirsi nel territorio occupato del Sahara occidentale.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/BASTIONI-24102024-SAHARAWI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Francesco Dall'Aglio ,esperto di Est Europa e questioni strategico - militari ,parliamo della riunione dei Brics che si è tenuta in questi giorni a Kazan e delle sue conseguenze sugli scenari economici e commerciali in una prospettiva di superamento del sistema finanziario \"dollaro centrico\" ereditato dagli equilibri post bellici. Il vertice di Kazan è stato un momento di definizione di una strategia multipolare che critica apertamente la politica sanzionatoria dell'Occidente globale e che mira alla costituzione di un circuito finanziario alternativo allo SWIFT e alla costituzione di una istituzione finanziaria svincolata dal condizionamento delle politiche statunitensi. La presenza del segretario delle Nazioni Unite al vertice dei BRICS è stata criticata da Zelensky e questa annotazione ci consente di fare un aggiornamento sulla situazione sul terreno della guerra russo ucraina per poi passare ad analizzare i risultati delle elezioni moldave.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/BASTIONI-24102024-DALL-AGLIO.mp3\"][/audio]","27 Ottobre 2024","2024-10-27 20:47:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 24/10/2024-LA CORTE DI GIUSTIZIA DELL'UNIONE EUROPEA RICONOSCE I DIRITTI DEL POPOLO SAHARAWI-VERTICE DEI BRICS, ELEZIONI IN MOLDAVIA E UCRAINA UNIAMO I PUNTINI.","podcast",1730062066,[161],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[126],{"post_content":164,"post_title":168,"tags":172},{"matched_tokens":165,"snippet":166,"value":167},[61,62],"dagli equilibri post bellici. 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dall'immagine della signora Tatcher e del suo pupillo Pinochet malato ,inseguito da un mandato di cattura e ospite della sua grande amica .\r\n\r\n\r\nCi sono i personaggi come Zelensky che fa il solito teatrino prima chiede un minuto di silenzio e poi altre armi; Greta reduce dall’arresto in Germania che dice “Il vertice di chi uccide il pianeta”… però forse è vero che con la crisi energetica viene meno il paravento del greenwashing,che nasconde investimenti legittimati dalla transizione energetica ma che di green hanno poco.\r\n\r\n\r\nGustavo Petro, tra i pochi presidenti a partecipare, propone di cancellare il debito per servizi\r\nambientali\r\nhttps://elpais.com/america-colombia/2023-01-18/petro-reta-a-la-elite-economica-de-davos-sonsu-propuesta-de-canjear-deuda-por-servicios-ambientales.html\r\ne insistendo per un capitalismo decarbonizzato\r\nhttps://www.eltiempo.com/politica/gobierno/gustavo-petro-insistio-en-davos-por-uncapitalismo-descarbonizado-734944\r\ne poi cancella impegni per la crisi di Jamundi\r\nhttps://www.semana.com/nacion/articulo/gustavo-petro-inicio-su-jornada-en-davos-atendiendoreunion-virtual-con-el-ministro-de-defensa-por-situacion-en-jamundi/202317/\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/BASTIONI-190123-ALFREDO-SOMOZA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Cornelia Toelgyes collaboratrice di Africa Express parliamo della crisi nel Sahel , del caso delle donne rapite in Burkina Faso dai jiahdisti ,durante l'assedio della città di Arbinda ,della presunta presenza di mercenari della Wagner anche in Burkina Faso,dell'arruolamento di miglialia di cosidetti Volontari per rafforzare le difese anti terrorismo ,del caso della Guinea Equatoriale ,la dittatura piu' lunga dell'Africa .\r\n\r\nIntanto il governo golpista burkinabè ha intimato alle forze francesi di lasciare il paese denunciando l'accordo che regola la presenza militare francese nel 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Petro, tra i pochi presidenti a partecipare, propone \u003Cmark>di\u003C/mark> cancellare il debito per servizi\r\nambientali\r\nhttps://elpais.com/america-colombia/2023-01-18/petro-reta-a-la-elite-economica-de-davos-sonsu-propuesta-de-canjear-deuda-por-servicios-ambientales.html\r\ne insistendo per un capitalismo decarbonizzato\r\nhttps://www.eltiempo.com/politica/gobierno/gustavo-petro-insistio-en-davos-por-uncapitalismo-descarbonizado-734944\r\ne poi cancella impegni per la crisi \u003Cmark>di\u003C/mark> Jamundi\r\nhttps://www.semana.com/nacion/articulo/gustavo-petro-inicio-su-jornada-en-davos-atendiendoreunion-virtual-con-el-ministro-de-defensa-por-situacion-en-jamundi/202317/\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/BASTIONI-190123-ALFREDO-SOMOZA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Cornelia Toelgyes collaboratrice \u003Cmark>di\u003C/mark> Africa Express parliamo della crisi nel Sahel , del caso delle donne rapite in Burkina Faso dai jiahdisti ,durante l'assedio della città \u003Cmark>di\u003C/mark> Arbinda ,della presunta presenza \u003Cmark>di \u003C/mark> mercenari della Wagner anche in Burkina Faso,dell'arruolamento \u003Cmark>di\u003C/mark> miglialia \u003Cmark>di\u003C/mark> cosidetti Volontari per rafforzare le difese anti terrorismo ,del caso della Guinea Equatoriale ,la dittatura piu' lunga dell'Africa .\r\n\r\nIntanto il governo golpista burkinabè ha intimato alle forze francesi \u003Cmark>di\u003C/mark> lasciare il paese denunciando l'accordo che regola la presenza militare francese nel paese.\r\n\r\nhttps://www.jeuneafrique.com/1411259/politique/le-burkina-faso-donne-un-mois-aux-forces-armees-francaises-pour-quitter-le-territoire/\r\n\r\nhttps://www.jeuneafrique.com/1411228/politique/au-burkina-62-femmes-liberees-alors-que-les-attaques-jihadistes-se-multiplient/\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio 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\r\n\r\nBastioni di Orione ,racconta con Federico Monica ,esperto in analisi dei contesti urbani in Africa sub sahariana, Freetown e la Sierra Leone dopo le proteste di agosto contro il carovita e le disastrose frane che hanno colpito la città .Le ferite della guerra civile sono ancora visibili sui corpi mutilati e le incisioni sulla pelle degli ex bambini soldato , il sogno malato degli abolizionisti inglesi che volevano liberarsi degli ex schiavi che popolavano le loro metropoli si è infranto contro una natura ostile e gli appettiti dei colonizzatori verso la richezza del sottosuolo ricco di diamanti e terre rare.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/FEDERICO-SIERRA-LEONE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Sabrina Moles collaboratrice di China Files approfondiamo le conseguenze del vertice di Samarcanda dell'Organizazzione per la cooperazione di Shangai che riunisce Cina ,Russia ,Kazakistan ,Kirghizistan,Tagikistan e Uzbekistan e ora anche l'Iran con membri osservatori India ,Pakistan , Turchia ,Momgolia e dal 2012 Afganistan. L'attenzione mediatica si è concentrata sull'incontro tra Xi e Putin ma questo vertice rappresenta i paesi che costituiscono il 40 % della popolazione mondiale ed ha messo in evidenza il ruolo influente della Cina anche verso l'Asia centrale ex sovietica e la divergenza di interssi fra Russia e Cina che ha portato ad una critica verso l'avventura ucraina di Putin . Questo vertice segnala uno spostamento in atto degli equilibri mondiali verso Oriente con conseguente perdita d'influenza dell'Europa sempre più dipendente dagli USA e una crescente contrapposizione per la conquista di sfere d'influenza .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/bastioni-150922-sabrina-vertice.mp3\"][/audio]","18 Settembre 2022","2022-09-18 18:39:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 15/09/2022- SIERRA LEONE SGUARDO SUL SOGNO REGOLATORE DEGLI ABOLIZIONISTI INGLESI TRASFORMATOSI IN INCUBO ,MISERIE E TENSIONI SOCIALI IN UNA FREETOWN ASSEDIATA DA FRANE E FANGO - L'ALTRO MONDO A SAMARCANDA ,LA CINA RIMBROTTA UN PUTIN SUONATO E PREPARA LA SUA VIA DELLA SETA IN ASIA.",1663526349,[161],[126],{"post_content":245,"post_title":249,"tags":253},{"matched_tokens":246,"snippet":247,"value":248},[61,62],"Files approfondiamo le conseguenze del \u003Cmark>vertice\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> Samarcanda dell'Organizazzione per la cooperazione"," \r\n\r\nBastioni \u003Cmark>di\u003C/mark> Orione ,racconta con Federico Monica ,esperto in analisi dei contesti urbani in Africa sub sahariana, Freetown e la Sierra Leone dopo le proteste \u003Cmark>di \u003C/mark> agosto contro il carovita e le disastrose frane che hanno colpito la città .Le ferite della guerra civile sono ancora visibili sui corpi mutilati e le incisioni sulla pelle degli ex bambini soldato , il sogno malato degli abolizionisti inglesi che volevano liberarsi degli ex schiavi che popolavano le loro metropoli si è infranto contro una natura ostile e gli appettiti dei colonizzatori verso la richezza del sottosuolo ricco \u003Cmark>di\u003C/mark> diamanti e terre rare.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/FEDERICO-SIERRA-LEONE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Sabrina Moles collaboratrice \u003Cmark>di\u003C/mark> China Files approfondiamo le conseguenze del \u003Cmark>vertice\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> Samarcanda dell'Organizazzione per la cooperazione \u003Cmark>di \u003C/mark> Shangai che riunisce Cina ,Russia ,Kazakistan ,Kirghizistan,Tagikistan e Uzbekistan e ora anche l'Iran con membri osservatori India ,Pakistan , Turchia ,Momgolia e dal 2012 Afganistan. 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Anche in streaming. \r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/2023-05-19-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nSicilia. Un altro poligono di morte\r\nL’accordo per un nuovo hub logistico addestrativo è stato firmato l’8 maggio e coinvolge i comuni di Gangi, Nicosia e Sperlinga, tra le Madonie e i Nebrodi. Vi verranno usati obici e cannoni a lunga gittata e verrà costruito un hangar per ospitarli. 100 militari saranno stanziati stabilmente nell’area, che, durante le esercitazioni, potrà accogliere sino a 800 uomini e donne in divisa.\r\n“Da tempo cercavamo in Sicilia aree dove addestrare i nostri militari”, ha dichiarato il generale Scardino, responsabile per l’esercito in Sicilia. “La nostra presenza nell’area dei tre comuni interessati, oltre a garantire un miglioramento delle condizioni economiche, assicurerà un maggior controllo del territorio, incrementando la sicurezza, la prevenzione di incendi, un controllo per evitare l’abbandono di rifiuti tossici e qualsiasi altra attività che ponga in pericolo l’ambiente e la popolazione. Abbiamo trovato sinergia istituzionale e una popolazione accogliente”. Queste dichiarazioni hanno il sapore agre dell’ipocrisia e della propaganda militarista.\r\nPer evitare incendi e discariche abusive l’esercito italiano trasforma una vasta area in provincia di Enna in terreno dove si gioca alla guerra con mezzi pesanti, sparando missili e proiettili. Facile prevedere che, come accaduto altrove, il terreno venga irrimediabilmente inquinato.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, che ha appena terminato un’inchiesta\r\n\r\n2 giugno. Giornata dei disertori\r\nOgni 2 giugno la Repubblica celebra sé stessa con esibizioni militari, parate e commemorazioni.\r\nCon gli anni questa “festa” ha assunto una sempre più marcata connotazione nazionalista e militarista.\r\nIl governo di estrema destra alimenta la retorica identitaria, i “sacri” confini, l’esaltazione della guerra.\r\nCome ogni anno il governo utilizzerà le cerimonie militari del due giugno per giustificare enormi spese militari, l’invio delle armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle missioni militari all’estero, dall’Ucraina all’Africa.\r\nGuerre, stupri, occupazioni di terre, bombardamenti, torture, l’intero campionario degli orrori umani, se compiuto da uomini e donne inquadrati in un esercito, diventa legittimo, necessario, opportuno, eroico. Le divise da parata, le bandiere, le medaglie, la triade “dio, patria, famiglia” non sono il mero retaggio di un passato più retorico e magniloquente del nostro presente, ma la rappresentazione sempre attuale dell'attitudine imperialista e neoconiale dello stato italiano.\r\n\r\nCPR di Torino. 9 indagati per l’Ospedaletto\r\nIl suicidio di Moussa Balde, morto nell’area di isolamento del CPR di Torino, ha portato ad un’inchiesta che, secondo quanto riferiscono i quotidiani, sta arrivando alle fasi conclusive.\r\nSi parla di 40 casi di “trattamento non idoneo” dei prigionieri della prigione amministrativa. L’indagine sarebbe per sequestro di persona.\r\nMoussa Balde aveva 23 anni. Il 9 maggio 2021 era a Ventimiglia, fuori da un supermercato dove cercava di racimolare qualche soldo. Tre uomini lo assalgono a calci, pugni e sprangate. Qualcuno fa un video: Moussa è a terra, rannicchiato mentre i tre infieriscono su di lui.\r\nUna vicenda di violenza razzista come tante: solo la diffusione delle immagini impedì che il silenzio calasse sulla sua storia, perché quelli come Moussa raramente hanno la possibilità di raccontare ed essere creduti.\r\nQuindici giorni dopo il suo corpo senza vita venne trovato nell’Ospedaletto, che, nella neolingua del CPR, è la discarica viene isolato perché ci si dimentichi in fretta della sua vita clandestina, perché non possa raccontare delle violenze subite. L’Ospedaletto, in seguito a questa vicenda, è stato chiuso. Il CPR di Torino è andato a fuoco durante le rivolte di febbraio. Ma intendono riaprirlo. \r\nNe abbiamo parlato con Gianluca Vitale, l’avvocato di Moussa\r\n\r\nSardegna. Giochi di guerra e lotte antimilitariste in Sardegna\r\nIl mese di maggio è stato attraversato da esercitazioni di guerra che hanno investito la Sardegna. Ultima Joint Stars, l’esercitazione nazionale pianificata e condotta dal COVI - Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) dall’8 al 26 maggio.\r\nEsercitazioni contro le quali ci sono state e sono in programma numerose iniziative antimilitariste.\r\nNe abbiamo parlato con Guido, un compagno di Cagliari\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nDue incontri sul futuro di Torino\r\n\r\nGiovedì 25 maggio\r\nore 20,30\r\nCittà delle armi? La nascita del nuovo Polo bellico e lo sbarco della Nato a Torino\r\nAnalisi e prospettive di lotta. \r\nInterverranno: Maria Matteo (Assemblea Antimilitarista), Gruppo di lavoro di Agite\r\npresso la sala del Sereno Regis\r\nin via Garibaldi 13 A\r\n\r\nVenerdì 9 giugno\r\nore 21\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nCittà vetrina? Torino tra riqualificazioni escludenti e la precarietà delle vite povere e migranti\r\nInterverranno Giovanni Semi, sociologo, autore di numerosi studi sulla gentrification sotto la Mole e Francesco Migliaccio di Monitor\r\n\r\nVenerdì 2 giugno\r\nPiazza dei disertori\r\ndalle ore 16 in piazza Vittorio\r\nContro le cerimonie militariste, la retorica patriottica, la guerra e chi la arma\r\n\r\nVenerdì 16 giugno\r\nore 21\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nAbbattere le mura del cielo – Storie di anarchici e anarchiche e occupazioni a Milano tra il 1975 e il 1985.\r\nNe parliamo con Mauro Deagostini, autore del libro uscito per le edizioni Zero in Condotta\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","25 Maggio 2023","2023-05-31 00:40:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/016-200x110.jpg","Anarres del 19 maggio. 2 giugno giornata dei disertori. 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Tre uomini lo assalgono a calci, pugni e sprangate. Qualcuno fa un video: Moussa è a terra, rannicchiato mentre i tre infieriscono su \u003Cmark>di\u003C/mark> lui.\r\nUna vicenda \u003Cmark>di\u003C/mark> violenza razzista come tante: solo la diffusione delle immagini impedì che il silenzio calasse sulla sua storia, perché quelli come Moussa raramente hanno la possibilità \u003Cmark>di\u003C/mark> raccontare ed essere creduti.\r\nQuindici giorni dopo il suo corpo senza vita venne trovato nell’Ospedaletto, che, nella neolingua del CPR, è la discarica viene isolato perché ci si dimentichi in fretta della sua vita clandestina, perché non possa raccontare delle violenze subite. L’Ospedaletto, in seguito a questa vicenda, è stato chiuso. Il CPR \u003Cmark>di\u003C/mark> Torino è andato a fuoco durante le rivolte \u003Cmark>di\u003C/mark> febbraio. Ma intendono riaprirlo. \r\nNe abbiamo parlato con Gianluca Vitale, l’avvocato \u003Cmark>di\u003C/mark> Moussa\r\n\r\nSardegna. Giochi \u003Cmark>di\u003C/mark> guerra e lotte antimilitariste in Sardegna\r\nIl mese \u003Cmark>di\u003C/mark> maggio è stato attraversato da esercitazioni \u003Cmark>di\u003C/mark> guerra che hanno investito la Sardegna. Ultima Joint Stars, l’esercitazione nazionale pianificata e condotta dal COVI - Comando Operativo \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Vertice\u003C/mark> Interforze (COVI) dall’8 al 26 maggio.\r\nEsercitazioni contro le quali ci sono state e sono in programma numerose iniziative antimilitariste.\r\nNe abbiamo parlato con Guido, un compagno \u003Cmark>di\u003C/mark> Cagliari\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nDue incontri sul futuro \u003Cmark>di\u003C/mark> Torino\r\n\r\nGiovedì 25 maggio\r\nore 20,30\r\nCittà delle armi? La nascita del nuovo Polo bellico e lo sbarco della Nato a Torino\r\nAnalisi e prospettive \u003Cmark>di\u003C/mark> lotta. \r\nInterverranno: Maria Matteo (Assemblea Antimilitarista), Gruppo \u003Cmark>di\u003C/mark> lavoro \u003Cmark>di\u003C/mark> Agite\r\npresso la sala del Sereno Regis\r\nin via Garibaldi 13 A\r\n\r\nVenerdì 9 giugno\r\nore 21\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nCittà vetrina? Torino tra riqualificazioni escludenti e la precarietà delle vite povere e migranti\r\nInterverranno Giovanni Semi, sociologo, autore \u003Cmark>di\u003C/mark> numerosi studi sulla gentrification sotto la Mole e Francesco Migliaccio \u003Cmark>di\u003C/mark> Monitor\r\n\r\nVenerdì 2 giugno\r\nPiazza dei disertori\r\ndalle ore 16 in piazza Vittorio\r\nContro le cerimonie militariste, la retorica patriottica, la guerra e chi la arma\r\n\r\nVenerdì 16 giugno\r\nore 21\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\nAbbattere le mura del cielo – Storie \u003Cmark>di\u003C/mark> anarchici e anarchiche e occupazioni a Milano tra il 1975 e il 1985.\r\nNe parliamo con Mauro Deagostini, autore del libro uscito per le edizioni Zero in Condotta\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",{"matched_tokens":288,"snippet":289,"value":289},[62],"Anarres del 19 maggio. 2 giugno giornata dei disertori. 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A stento.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Salvo Vaccaro dell’università di Palermo.\r\nAscolta la prima parte dell’intervista: salvo terraA\r\nScarica l’audio\r\n\r\nIl filo del ragionamento si è poi dipanato intorno alla critica primitivista della civilizzazione, malata di una malattia culturale che ciclicamente investe l’occidente, la nostalgia di un futuro primitivo, arcadico, archetipico nel suo immaginare un’età dell’oro attingibile solo alla fonte dei desideri.\r\nFrutto di un’etnologia fantastica, che non trova sostegno né nelle ricostruzione storica delle società primitive né nell’analisi comparativa sui primitivi contemporanei.\r\n\r\nAscolta la seconda parte dell’intervista a Salvo Vaccaro: salvo terraB\r\nscarica l’audio","3 Luglio 2012","Il vertice di Rio sullo sviluppo sostenibile è divenuto lo spunto per una riflessione a tutto campo sui concetti di sviluppo, civilizzazione, sostenibilità ambientale.\r\nIl fallimento del vertice di Rio sulla terra era un evento annunciato: chi ancora nutrisse illusioni sulla capacità e volontà dei governi di rimediare ai disastri di cui sono responsabili si metta il cuore in pace.\r\nParimenti inutili i contro forum, che in maniera sempre più stanca, da Porto Alegre a Rio, tentato di comporre ricette alternative, ma finiscono con il riprodurre un piccolo milieau di specialisti della politica o, se si preferisce, dell’umanitario e del sociale, spesso avulsi da quel radicamento territoriale delle lotte in cui si po’ giocare la scommessa di mettere un po’ di sabbia nell’ingranaggio che stritola il pianeta e, soprattutto, chi ci vive. 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Si è allontanato da Google per – a sua detta – potere criticare liberamente l’intelligenza artificiale, focalizzandosi soprattutto sullo “scenario Terminator”: sistemi d’arma autonomi letali fuori controllo.\r\n\r\nLeggiamo una critica alle posizioni di Hinton pubblicata su Disconnect dove, oltre a citare fenomeni interessanti suscitati dalle interazioni tra umani e AI (cosiddetto Effetto ELIZA), si suggerisce di concentrarsi sugli aspetti attualmente nocivi di queste tecnologie senza focalizzarsi su uno scenario considerato distante e fantascientifico.\r\n\r\nSpunti interessanti, che tuttavia non considerano l’attualissima proliferazione dei sistemi d’arma autonomi.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/BCUPCB_hinton-AI_1-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nPer approfondire le possibili interazioni tra AI e politica:\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/podcast/intelligenza-artificiale-e-politica-scenari-in-evoluzione/\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nPETER THIEL: PALANTIR, ISRAELE E LAVENDER\r\n\r\n“Tutti i tech-bros ora sono defense tech-bros”\r\n\r\nAlex Karp – CEO di Palantir\r\n\r\nPalantir è un colosso statunitense dell’AI applicata all’analisi di grandi moli di dati: un’azienda di intelligence basata su Big Data che si è progressivamente ramificata in settori inerenti l’ottimizzazione di sistemi, tanto quello bellico quanto quello sanitario.\r\n\r\nPalantir ha recentemente attivato una partnership con Anduril per ottimizzare l’utilizzo di dati tattici all’interno dei software decisionali che guidano i suoi sistemi d’arma autonomi; queste due aziende stanno parallelamente costituendo un consorzio che si prefigge di guidare la new wave dell’industria militare basata su AI.\r\n\r\nL’eminenza nera al vertice di Palantir è il suo presidente, Peter Thiel, di cui ascoltiamo un estratto da un suo intervento all’università di Cambridge (UK) nel luglio 2024; nella parte selezionata è costretto a confrontarsi (con una reazione emotiva decisamente scomposta) a questa semplice domanda: “cosa pensa dell’utilizzo dell’AI come Lavander per l’individuazione di bersagli di Hamas?”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/BCUPCB_Thiel-Cambridge-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLA GUERRA IN UCRAINA COME FABBRICA DI DATI MILITARI\r\n\r\nOltre alla dimensione di poligono sperimentale e di vetrina commerciale per il settore bellico, grazie a un’inchiesta di Reuters emerge una nuova funzione della guerra in Ucraina: la produzione di dati militari per alimentare le AI che guidano i sistemi d’arma autonomi.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/BCUPCB_Ukraina-OCHI-robots-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nLink articolo Reuters\r\n\r\n ","23 Gennaio 2025","2025-01-23 12:52:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/bcupcb_thiel-ucraina-hinton-2-200x110.jpg","CRITICHE ALL'AI - PALANTIR E ISRAELE - UCRAINA E DATI MILITARI",1737636740,[53,362,363,364,365,366],"http://radioblackout.org/tag/intelligenza-artificiale/","http://radioblackout.org/tag/killer-robots/","http://radioblackout.org/tag/palantir/","http://radioblackout.org/tag/peter-thiel/","http://radioblackout.org/tag/ucraina/",[17,135,133,131,368,369],"peter thiel","Ucraina",{"post_content":371},{"matched_tokens":372,"snippet":373,"value":374},[61,62],"su AI.\r\n\r\nL’eminenza nera al \u003Cmark>vertice\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> Palantir è il suo presidente,","Dalla puntata del 20 gennaio 2025 \u003Cmark>di\u003C/mark> Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nHINTON, TERMINATOR FUTURI E PROBLEMI ATTUALI\r\n\r\nGeoffrey Hinton, psicologo e scienziato informatico, è una figura centrale nello sviluppo delle funzioni \u003Cmark>di\u003C/mark> apprendimento automatico (machine learning e deep learning): scoperte che gli sono valse il Nobel per la fisica nel 2024. 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