","Romaest: solidarietà è cemento per resistere agli sfratti","post",1445602008,[51,52,53,54,55,56],"http://radioblackout.org/tag/bam/","http://radioblackout.org/tag/centocelle/","http://radioblackout.org/tag/gentrification/","http://radioblackout.org/tag/rete-antisfratto/","http://radioblackout.org/tag/romaest/","http://radioblackout.org/tag/via-castani-42/",[15,19,23,25,17,21],{"post_content":59,"tags":66},{"matched_tokens":60,"snippet":64,"value":65},[61,62,63],"via","Castani","42","Rete Antisfratto (il BAM di \u003Cmark>via\u003C/mark> dei \u003Cmark>Castani\u003C/mark> \u003Cmark>42\u003C/mark>) è a rischio di sgombero.\r","Sabato 24 ottobre alle 15 da Piazzale dellle Gardenie a Centocelle parte un corteo aperto e realizzato in collaborazione con molte realtà cittadine, che chiama a mostrare come la decisione da parte delle amministrazioni di risolvere come se fosse di ordine pubblico il problema della casa che manca, degli sfratti per morosità incolpevole e degli sgomberi di posti occupati per poter vivere un'esistenza normale come il genius loci richiede e quindi senza gentrificazione e importazione di soggeti alieni al quartiere non può che spingere a creare davvero il problema sociale di ordine pubblico.\r\n\r\nLa resistenza agli sfratti, che ora non risparmiano neppure le categorie \"protette\", messa in atto nei popolosi (Centocelle e Alessandrino raggiungono il milione di abitanti) e popolari quartierei di Romaest non prevede uno sportelloa cui rivolgersi, ma un'asemblea antisfratto di uguali che decide le iniziative accordandosi sui momenti di ludico piacere anche conviviale come quelli di lotta e resistenza, gli uni cementificando gli altri; persino il centro presso cui si svolgono le attività della Rete Antisfratto (il BAM di \u003Cmark>via\u003C/mark> dei \u003Cmark>Castani\u003C/mark> \u003Cmark>42\u003C/mark>) è a rischio di sgombero.\r\n\r\nMa ascoltiamo nel dettaglio cosa avviene nella Roma del Giubileo di Bergogòlio, con le fasce popolari spinte ancora più a est, oltre il GRA per fare posto a ceti meno popolari portati dala linea C della metropolitana, quella che ieri è stata bloccata per ore\r\n\r\nUnknown",[67,69,71,73,75,77],{"matched_tokens":68,"snippet":15},[],{"matched_tokens":70,"snippet":19},[],{"matched_tokens":72,"snippet":23},[],{"matched_tokens":74,"snippet":25},[],{"matched_tokens":76,"snippet":17},[],{"matched_tokens":78,"snippet":79},[61,62,63],"\u003Cmark>via\u003C/mark> \u003Cmark>Castani\u003C/mark> 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concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/09/2019-09-13-anarres.mp3\"][/audio]\r\nDirette, approfondimenti, appuntamenti:\r\nZuckerberg: una nuova vocazione antifascista?\r\nIl dibattito di questi giorni ha evidenziato lo scontro tra l’approccio liberale del Buongiorno di Feltri sulla Stampa e quello statalista di Repubblica. Feltri teme una deriva autoritaria, e difende la libertà di espressione, Repubblica lamenta che sia il capitale e fare il lavoro che spetterebbe allo stato.\r\nProveremo a ragionare sulla questione partendo da un’angolazione radicalmente diversa.\r\nNe parliamo con Lorenzo, con il quale ragioneremo di reti comunicative autogestite\r\n\r\nCatania. San Berillo tra gentrification, razzismo di stato, mafie e polizia.\r\nNe parliamo con Claudio del gruppo anarchico Chimera di Catania\r\n\r\nA Trieste il centro destra festeggia il centesimo anniversario dell’occupazione di Fiume da parte dei miliziani di D’Annunzio con una statua, che suscita l’indignazione del governo croato e degli antifascisti giuliani. L’ennesima operazione di revisionismo storico volta a rinfocolare il nazionalismo italiano a nord est.\r\nNe parliamo con Claudio Venza, compagno e docente di storia all’Università di Trieste.\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 14 settembre\r\nGiù le mani da Exarchia! Solidarietà senza confini\r\nPresidio al Balon\r\nore 10,30/13,30\r\n\r\n20, 21, 22 settembre\r\nFirenze\r\nVetrina dell’editoria anarchica e libertaria\r\nalla sala di via De Andrè 3, angolo lungarno Moro\r\n\r\nLunedì 23 settembre \r\nUccise due volte. La narrazione che nega e cancella le vite delle donne\r\nore 16,30\r\nin via Po 16\r\npunto info del collettivo anarcofemminista Wild C.A.T.\r\n\r\nVenerdì 27 settembre\r\ncena antimilitarista\r\nbenefit per i compagni colpiti dalla repressione\r\nore 20 alla FAT in corso Palermo 46\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nAppendino fa la guerra ai poveri. Il biglietto di tram, bus e metro aumenta, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.\r\nI nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.\r\nÈ la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli.\r\nBus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.\r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere. \r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici. \r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nRiunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","13 Settembre 2019","2019-09-13 17:43:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/09/blu-new-mural-exarchia-03-200x110.jpg","Anarres del 13 settembre. I social, lo stato, l’antifascismo. Catania tra gentrification, mafie e polizia. 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X-Ray Men , Sons of Cyrus , Naked Eyes , Denis Tek & the Golden Breed , Chevelles , Devil Dols, Drones , Unheard , Seminal Rats , Eric & the Garage Cats , Vicars , Riviera Playboys , Left Lane Cruiser , Mc Fadden's Parachute , Houston Fearless , Cindy Lawson , Peter Zaremba , Ace-Tones , Ravin' Bongos , Brooms , +..... let get it on ....share it!\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Free-and-easy-23.06.2024.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 24 ore 8,30 - Ribelli, di Pino Cacucci 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nNarrando le azioni e le ragioni che muovono i corpi ribelli, l'autore attraversa epoche e luoghi diversi, dall'Europa all'America Latina, portando alla luce le esistenze di uomini e donne che hanno sacrificato tutto a un ideale. Insieme alle gesta di Tupac Amaru o del condottiero maya \"Serpente Nero\", rivivono le imprese di \"Quico\" Sabaté, l'anarchico inventore di un mortaio lancia-proclami per bombardare i franchisti; le beffe della primula rossa Silvio Corbari, il partigiano che prendeva in giro i nazifascisti; le destrezze di Jacob, l'autentico Arsenio Lupin; le prodezze di \"Tania la Guerrigliera\", la donna dalle mille identità a fianco del Che. Dall'esempio delle vite in rivolta possono nascere eventi che sconvolgono il mondo, ma a volte la ribellione può anche diventare una forma di autodistruzione quando è vissuta come l'estrema via di fuga: così è stato per Jim Morrison, l'eroe di una generazione, accomunato agli altri protagonisti del libro da un invincibile istinto contro ogni ordine imposto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Ribelli-di-Pino-Cacucci_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 25 ore 8,30 - Torino: la polizia si spara e i carabinieri quando? 29 minuti [Produzioni nessun Rimborso]:\r\n\r\nIl nuovo giallo targato produzioni Nessun Rimborso, un indagine senza fronzoli e senza riguardi tra i suicidi avvenuti nelle questure piemontesi\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/torino-la-polizia-si-spara-e-i-carabinieri...quando-sigla.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 26 ore 9,30 - Lettura musicata Fascismo eterno di U.Eco 55 minuti [Radio Blackout, Penny kella]:\r\n\r\nLettura musicata di \"Fascismo eterno\" di Umberto Eco\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BLACKHOLE-FASCISTI.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 26 ore 19,30 - Radio carosello 46 minuti [Produzioni nessun Rimborso]:\r\n\r\nRadio Carosello è un palinsesto radiofonico condensato in 45 minuti. Dall’informazione mattutina, ai programmi ecosostenibili del pomeriggio, fino ai quiz e alle telenovele serali. Condito da pubblicità e jingle autoprodotti. Creato dalle Produzioni Nessun Rimborso, registrato negli studios di Radio Blackout con la collaborazione di 30 voci naturalmente non retribuite.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Radio-Carosello_46.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 26 ore 20,30 - Captain Caveman - The lost tapes 26 minuti [Captain Caveman, Radio Blackout]:\r\n\r\nCaptain Caveman era un duo di chitarra e batteria senza fronzoli, capace di creare atmosfere ipnotiche, ben fondate su semplici ripetizioni punk blues ed iniettate di feedback a volumi tremendi. Quattro anni di incessante attività dal vivo, in concerti che erano vere e proprie bolgie disumane, in cui venivano liberate le pulsioni più animalesche e gli istinti più bassi.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Captain-Caveman-The-lost-tapes_26.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 26 ore 23,30 - Dj Boycey - Mixtape for RBO 60 minuti [Dj Boycey, Radio Blackout]:\r\n\r\nDJ Boycey è il suono dello zeitgeist potenziato da una collezione di dischi in cui è passato di tutto.\r\n\r\nLa sua cultura è pari alla sua tecnica e non inferiore al suo eclettismo. Il suo dj set in città resterà tra le pagine indelebili della connessione tra mente corpo e ritmo. Tutto questo senza aver ancora detto che è una splendida persona.\r\n\r\nOltre ai facinorosi di Dasbooty, mette le mani su una collezione sterminata di dischi durante le risse estetizzate di UNPC*, collettivo di bastarde picchiatrici al soldo di una tavola del cesso laccata d’oro. Sono passate da radio Blackout e hanno lasciato il vuoto dietro di sé.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Dj-Bocey-Mixtape-for-RBO_60.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 27 ore 9,30 - Presentazione Libro In Cammino Con Gli Ultimi 66 minuti [Radio Blackout, Frittura mista alias Radio Fabbrica]:\r\n\r\n\r\nDurante questa puntata speciale presentiamo il libro: “In cammino con gli ultimi. Dino Frisullo, storia di un militante avido di conoscenza e d’amore, vissuto e morto povero e curioso.”(curato da Senzaconfine. Edizioni Red Star Press, 2023 – 358 pagine). Con in studio: Alessia Montuori (dell’associazione Senzaconfine) e Aldo Canestrari. Con in diretta telefonica: Ashraf Haj Yahya (della comunità Palestinese che ha conosciuto Dino) e Yilmaz Orkan dell’associazione Uiki (della comunità Curda che ha conosciuto Dino). Curato e condotto da: Lo staff della trasmissione in onda su Radio Blackout Frittura Mista alias Radio Fabbrica.\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Speciale-presentazione-del-libro-In-cammino-con-gli-ultimi.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 27 ore 13 - Il margine di errore 43 minuti [Radio Blackout, Arsider]:\r\n\r\nSiamo in onda? Il bello della diretta è la zona più sperimentale della radio “amatoriale”: da quando si è in onda, la costante pressione data dal potenziale fallout tecnico costringe conduttorx – redattorx a dividersi sul momento tra l’autenticità come capacità di restare se stessi e autenticità come impossibilità di continuare a fingere e dissimulare: il famoso “ci scusiamo per i problemi tecnici” accomuna, in una dimensione quasi invisibile, la dialettica urgente tra produzione di contenuti sul momento e l’impossibilità strutturale di esercitarne un totale controllo. Chi si trova seduto di fronte al microfono non può conoscere cosa sta per accadere, se non empiricamente, cercando di giustificare l’imprevisto, talvolta inserendolo nella fase di produzione dei contenuti come elemento cardine. Ciò può accadere in diversi modi, trasformando i palinsesti in laboratori di pratica sperimentale e radicale della musica. L’ascolto che vi proponiamo opera nella zona di margine appena descritta e può costituirsi come una campionatura artistica dell’errore; (e qualunque altro fatto sonoro che si manifesti durante la diretta contro la volontà dei conduttori-redattori). Esiste una possibilità di fuga dell’imprevisto che lo ricollochi in una nuova dimensione? Attraverso l’amplificazione dell’errore è possibile avvicinarsi a risultati artistici che procedano parallelamente ai contenuti e non vi si sovrappongano?\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Il-margine-di-erroreArsider_43.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","20 Ottobre 2024","2024-10-27 18:42:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black holes dal 21 al 27 Ottobre 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che contraddistingue il mondo ovale: tra fauna selvatica e flora rigogliosa, tra trasferte internazionali leggendarie e genealogie narrative. Partendo dall’America latina fino a discendere la penisola italica.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Racconti-ovali5_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 22 ore 12,30 - Proiezioni di Sizigia pt.2 7 minuti [Proiezioni di Sizigia]:\r\n\r\nParole estratte da \"Lo straniero\" di Albert Camus.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Proiezioni-di-Sizigia-Meursault_7.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 23 ore 8,30 - Perno Originario #3 14 minuti [Porfido]:\r\n\r\n“La storia non avanza come una linea retta in uno spazio vuoto a due dimensioni, ma come una spirale in uno spazio tridimensionale, frastagliato e ricolmo di ciò che resta del passato. Più la storia avanza, più le rovine e le scorie sono numerose e si sedimentano le une sulle altre. E l’epoca capitalista, quella che conosce la più grande accelerazione nelle trasformazione dei modi di produrre e di vivere, quella a parole più irriverente e meno ossequiosa nei confronti del passato, è dunque, nei fatti, anche quella che produce più rovine – elementi che, per così dire, fanno sempre più parte della “materia prima”, oggettiva e soggettiva, materiale e ideologica, con cui si menano le azioni umane”\r\n\r\n“Lo abbiamo sentito ripetere e ripetuto a nostra volta infinite volte: il capitalismo porta con sé la guerra come le nubi portano la pioggia. Con la guerra dei Trent’anni possiamo verificare questo principio, ma anche invertirlo, ovvero interessarci a come la guerra, nella stessa misura in cui distrugge uomini e cose, funge da pungolo allo sviluppo di rapporti sociali capitalistici in gestazione”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.3_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 23 ore 15,30 - Free and easy 23/06/2024 74 minuti [Patryck Albert, Ouest Track Radio]:\r\n\r\n...intro ... X-Ray Men , Sons of Cyrus , Naked Eyes , Denis Tek & the Golden Breed , Chevelles , Devil Dols, Drones , Unheard , Seminal Rats , Eric & the Garage Cats , Vicars , Riviera Playboys , Left Lane Cruiser , Mc Fadden's Parachute , Houston Fearless , Cindy Lawson , Peter Zaremba , Ace-Tones , Ravin' Bongos , Brooms , +..... let get it on ....share it!\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Free-and-easy-23.06.2024.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 24 ore 8,30 - Ribelli, di Pino Cacucci 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nNarrando le azioni e le ragioni che muovono i corpi ribelli, l'autore attraversa epoche e luoghi diversi, dall'Europa all'America Latina, portando alla luce le esistenze di uomini e donne che hanno sacrificato tutto a un ideale. Insieme alle gesta di Tupac Amaru o del condottiero maya \"Serpente Nero\", rivivono le imprese di \"Quico\" Sabaté, l'anarchico inventore di un mortaio lancia-proclami per bombardare i franchisti; le beffe della primula rossa Silvio Corbari, il partigiano che prendeva in giro i nazifascisti; le destrezze di Jacob, l'autentico Arsenio Lupin; le prodezze di \"Tania la Guerrigliera\", la donna dalle mille identità a fianco del Che. Dall'esempio delle vite in rivolta possono nascere eventi che sconvolgono il mondo, ma a volte la ribellione può anche diventare una forma di autodistruzione quando è vissuta come l'estrema \u003Cmark>via\u003C/mark> di fuga: così è stato per Jim Morrison, l'eroe di una generazione, accomunato agli altri protagonisti del libro da un invincibile istinto contro ogni ordine imposto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Ribelli-di-Pino-Cacucci_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 25 ore 8,30 - Torino: la polizia si spara e i carabinieri quando? 29 minuti [Produzioni nessun Rimborso]:\r\n\r\nIl nuovo giallo targato produzioni Nessun Rimborso, un indagine senza fronzoli e senza riguardi tra i suicidi avvenuti nelle questure piemontesi\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/torino-la-polizia-si-spara-e-i-carabinieri...quando-sigla.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 26 ore 9,30 - Lettura musicata Fascismo eterno di U.Eco 55 minuti [Radio Blackout, Penny kella]:\r\n\r\nLettura musicata di \"Fascismo eterno\" di Umberto Eco\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BLACKHOLE-FASCISTI.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 26 ore 19,30 - Radio carosello 46 minuti [Produzioni nessun Rimborso]:\r\n\r\nRadio Carosello è un palinsesto radiofonico condensato in 45 minuti. Dall’informazione mattutina, ai programmi ecosostenibili del pomeriggio, fino ai quiz e alle telenovele serali. Condito da pubblicità e jingle autoprodotti. Creato dalle Produzioni Nessun Rimborso, registrato negli studios di Radio Blackout con la collaborazione di 30 voci naturalmente non retribuite.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Radio-Carosello_46.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 26 ore 20,30 - \u003Cmark>Captain\u003C/mark> Caveman - The lost tapes 26 minuti [\u003Cmark>Captain\u003C/mark> Caveman, Radio Blackout]:\r\n\r\n\u003Cmark>Captain\u003C/mark> Caveman era un duo di chitarra e batteria senza fronzoli, capace di creare atmosfere ipnotiche, ben fondate su semplici ripetizioni punk blues ed iniettate di feedback a volumi tremendi. 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Sono passate da radio Blackout e hanno lasciato il vuoto dietro di sé.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Dj-Bocey-Mixtape-for-RBO_60.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 27 ore 9,30 - Presentazione Libro In Cammino Con Gli Ultimi 66 minuti [Radio Blackout, Frittura mista alias Radio Fabbrica]:\r\n\r\n\r\nDurante questa puntata speciale presentiamo il libro: “In cammino con gli ultimi. Dino Frisullo, storia di un militante avido di conoscenza e d’amore, vissuto e morto povero e curioso.”(curato da Senzaconfine. Edizioni Red Star Press, 2023 – 358 pagine). Con in studio: Alessia Montuori (dell’associazione Senzaconfine) e Aldo Canestrari. Con in diretta telefonica: Ashraf Haj Yahya (della comunità Palestinese che ha conosciuto Dino) e Yilmaz Orkan dell’associazione Uiki (della comunità Curda che ha conosciuto Dino). Curato e condotto da: Lo staff della trasmissione in onda su Radio Blackout Frittura Mista alias Radio Fabbrica.\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Speciale-presentazione-del-libro-In-cammino-con-gli-ultimi.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 27 ore 13 - Il margine di errore 43 minuti [Radio Blackout, Arsider]:\r\n\r\nSiamo in onda? Il bello della diretta è la zona più sperimentale della radio “amatoriale”: da quando si è in onda, la costante pressione data dal potenziale fallout tecnico costringe conduttorx – redattorx a dividersi sul momento tra l’autenticità come capacità di restare se stessi e autenticità come impossibilità di continuare a fingere e dissimulare: il famoso “ci scusiamo per i problemi tecnici” accomuna, in una dimensione quasi invisibile, la dialettica urgente tra produzione di contenuti sul momento e l’impossibilità strutturale di esercitarne un totale controllo. Chi si trova seduto di fronte al microfono non può conoscere cosa sta per accadere, se non empiricamente, cercando di giustificare l’imprevisto, talvolta inserendolo nella fase di produzione dei contenuti come elemento cardine. Ciò può accadere in diversi modi, trasformando i palinsesti in laboratori di pratica sperimentale e radicale della musica. L’ascolto che vi proponiamo opera nella zona di margine appena descritta e può costituirsi come una campionatura artistica dell’errore; (e qualunque altro fatto sonoro che si manifesti durante la diretta contro la volontà dei conduttori-redattori). Esiste una possibilità di fuga dell’imprevisto che lo ricollochi in una nuova dimensione? Attraverso l’amplificazione dell’errore è possibile avvicinarsi a risultati artistici che procedano parallelamente ai contenuti e non vi si sovrappongano?\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Il-margine-di-erroreArsider_43.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n 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La rivoluzione non è più vista come un atto, ma come un processo al cui centro pone l'individuo comunitario, ovvero l'individuo impensabile come singolarità in quanto frutto delle sue relazioni con gli altri.\r\nCe ne ha parlato Gianfranco Ragona, che ha curato \"La comunità anarchica\", che raccoglie gli scritti politici di Landauer\r\n\r\nElisa e le altre: uccise due volte. La narrazione che nega e cancella le vite delle donne. Ti amo da (farti) morire\r\n\r\nTurismocrazia. Il caso di Catania\r\n\r\nFridays for Future. 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C'è ancora spazio per chi abita davvero le città?\r\nLa priorità è data a chi porta profitto, ai turisti che consumano, comprano e vanno via, ma cosa rimane per chi resta?\r\n\r\nAbbiamo analizzato il problema della turistificazione e abbiamo identificato le sue cause: l'avidità dei proprietari di immobili, la speculazione edilizia, la mancanza di politiche urbane efficaci.\r\nLe città diventano luoghi di consumo, dove la vita dei residenti è sacrificata in nome del dio denaro. Il tessuto sociale si disgrega, le comunità locali sono spinte ai margini e il territorio è sfruttato senza alcun riguardo per il futuro.\r\n\r\nUn viaggio tra le contraddizioni del turismo di massa, visto con gli occhi degli studenti fuori sede che tornano a casa e quasi non la riconoscono più.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Apro Palermo, Trame di Quartiere da Catania e la coalizione veneziana No Space For Bezos\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Quinta-puntata-saperi-maledetti-turismo-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLink alla pagina Instagram con cui potete contattarci per partecipare alle puntate con commenti o considerazioni. Scriveteci anche se volete parteciapre al progetto radiofonico!\r\n\r\n ","3 Luglio 2025","2025-07-04 12:17:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/WhatsApp-Image-2025-07-01-at-18.37.12-200x110.jpeg","CITTA' INVASE: OVERTURISM E RESISTENZE URBANE",1751548105,[765],"http://radioblackout.org/tag/overturism/",[767],"Overturism",{"post_content":769},{"matched_tokens":770,"snippet":771,"value":772},[61],"che consumano, comprano e vanno \u003Cmark>via\u003C/mark>, ma cosa rimane per chi","Questa settimana parliamo di overtourism: da Jeff Bezos che affitta Venezia, alla Sicilia che si svuota e si trasforma in vetrina.\r\nI saperi maledetti vi augurano una maledetta estate cercando di capire cosa succede nelle città che ci lasciamo alle spalle di inverno e riviviamo (se possibile) d'estate. C'è ancora spazio per chi abita davvero le città?\r\nLa priorità è data a chi porta profitto, ai turisti che consumano, comprano e vanno \u003Cmark>via\u003C/mark>, ma cosa rimane per chi resta?\r\n\r\nAbbiamo analizzato il problema della turistificazione e abbiamo identificato le sue cause: l'avidità dei proprietari di immobili, la speculazione edilizia, la mancanza di politiche urbane efficaci.\r\nLe città diventano luoghi di consumo, dove la vita dei residenti è sacrificata in nome del dio denaro. Il tessuto sociale si disgrega, le comunità locali sono spinte ai margini e il territorio è sfruttato senza alcun riguardo per il futuro.\r\n\r\nUn viaggio tra le contraddizioni del turismo di massa, visto con gli occhi degli studenti fuori sede che tornano a casa e quasi non la riconoscono più.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Apro Palermo, Trame di Quartiere da \u003Cmark>Catania\u003C/mark> e la coalizione veneziana No Space For Bezos\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Quinta-puntata-saperi-maledetti-turismo-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLink alla pagina Instagram con cui potete contattarci per partecipare alle puntate con commenti o considerazioni. 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Il processo di Astana (accordo fra Russia ,Turchia e Iran) ha disinnescato il conflitto congelandolo ,ma la crisi di egemonia dell'impero americanao si è rivelata ulteriormente con la constatazione che gli Stati Uniti non sono in grado di sostenere una guerra su più fronti. L'egemonia americana si esercita solo sul piano militare , grazie alla presenza di basi militari dislocate in tutto il mondo e alla bulimica spesa per la difesa che viene finanziata attraendo dollari che sono considerati un bene rifugio di fronte al caos che diventa funzionale al mantenimento dell'egemonia statunitense.\r\n\r\nIl capitale investito nella guerra ucraina ritorna per un 90% negli U.S.A. attraverso il complesso militare industriale che produce gli armamenti venduti al governo di Kiev , con la guerra per procura l'egemone americano ha ottenuto di dividere l'Europa dalla Russia, azzerare l'affluso di energia a basso costo proveniente dalla Russia che sosteneva la produzione tedesca con la distruzione dei gasdotti ,colpendo un potenziale concorrente e ha rivitalizzto la Nato . Nelle aspettative dei think tank neoconservatori come \"Heritage foundation\" che ancora condizionano la politica estera statunitense ,la guerra per procura contro la Russia avrebbe dovuto portare al collasso di Mosca e di conseguenza un indebolimento della Cina ,indicata come il nemico principale dal PNAC (Project for the New American Century) .\r\n\r\nL'operazione Maidan guidata da Victoria Nuland faceva parte del progetto di espansione della Nato fino ai confini della Russia e la guerra nel Donbass è stata alimentata ad arte depotenziando fino a renderli inefficaci gli accordi di Minsk come ha avuto modo di confermare pubblicamente la ex cancelliera tedesca Merkel.\r\n\r\nLe prospettive di un coinvolgimento nel conflitto della Nato sono reali considerando le difficoltà sul campo dell'esercito ucraino ,si sta preparando l'opinione pubblica a questa eventualità mutando attraverso la propaganda bellica la stessa percezione della guerra ,creando le premesse per un arruolamento anche delle coscienze .\r\n\r\nL'unica risposta alla classica domanda sul \"che fare\" rimane la guerra contro le borghesie nazionali che ci stanno portando alla catastrofe e la diserzione di massa contro la mobilitazione guerrafondaia che viene alimentata dalla propaganda bellicista.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/BASTIONI-110424-GUERRA-MONESTAROLO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Matteo Palamidesse redattore della rivista Focus on Africa parliamo del Corno d'Africa in particolare del processo di dissoluzione dell'entità statale somala dopo le prese di posizione del Puntland ,(regione semiautonoma della Somalia) , che ha ritirato il 31 marzo il suo riconoscimento delle autorità federali somale, dopo che il parlamento di Mogadiscio ha approvato una riforma costituzionale che introduce, tra le altre cose, l’elezione diretta del presidente e gli permette di nominare il primo ministro senza l’approvazione del parlamento . Finora la Somalia aveva votato con un sistema indiretto, in cui i rappresentanti dei clan facevano da intermediari. Secondo il governo le riforme sono necessarie per la stabilità politica, ma chi le critica pensa che l’esecutivo stia cercando di accentrare il potere. Le autorità del Puntland chiedono un referendum nazionale sulle riforme.\r\n\r\nA questo si aggiunge l'accordo tra Etiopia e Somaliland che prevede per l’Etiopia l'accesso ai porti del Somaliland, che in cambio otterrà il riconoscimento ufficiale da parte di Addis Abeba (al momento il Somaliland non è riconosciuto dalla comunità internazionale).\r\n\r\nPer quanto non legalmente vincolante, il memorandum d’intesa è considerato un passo molto importante sia per l’Etiopia, che così avrà uno sbocco commerciale e navale sul Mar Rosso – che gli è precluso dal 1993, anno dell'indipendenza dell'Eritrea – sia per il Somaliland, che uscirebbe ufficialmente per la prima volta dall'isolamento internazionale in cui si trova. L'accordo ha scatenato la reazione ostile da parte della Somalia con una crisi diplomatica con l'Etiopia ,a dimostrazione delle tensioni che si addensano sul Corno d'Africa ,un area estremamente sensibile rispetto agli equilibri strategici e commerciali globali in via di ridefinizione.\r\nParliamo anche del Sudan ad un anno dallo scoppio della guerra tra l'esercito sudanese e le RSF (le forze di supporto rapido) di Hemmeti , la situazione dal punto di vista militare è di stallo con il paese diviso in due ,la diplomazia internazionale è totalmente inefficace ,si richiede la riapertura dei colloqui fra le parti per far ripartire le trattative ,la società civile sudanese che 5 anni fa ersa stata protagonista delle mobilitazione che avevano portato alla caduta di Al Bashir è schiacciata dalla guerra che ha un impatto devastante sulla popolazione.\r\n\r\nNell'indifferenza generale dell'informazione si sta producendo in Sudan un vera e propria catastrofe umanitaria ,metà della popolazione sudanese è bisognosa di assistenza sanitaria ,otto milioni di profughi interni e più di un milione e mezzo di rifugiati nei paesi confinanti non hanno accesso ai presidi sanitari ,hanno difficoltà a reperire cibo ,si stanno diffondendo epidemie ,si assiste a ripetute violazioni dei diritti umani da parte di entrambi i contendenti con stupri di massa ed episodi di pulizia etnica sempre più frequenti.\r\n\r\nNessuno dei contendenti puo' vincere militarmente e gli interessi dei paesi coinvolti nel sostegno della guerra alimentano il conflitto nel silenzio complice delle diplomazie occidentali , mentre il popolo sudanese è sprofondato in un incubo senza fine dopo le speranze alimentate dalla caduta del dittatore Al Bashir 5 anni fa.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/BASTIONI-110424-MATTEO.mp3\"][/audio]","14 Aprile 2024","2024-04-14 12:10:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-2-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 11/04/2024- GUERRA IN UCRAINA,DECLINO DELL'IMPERO E CONTESA PER L'EGEMONIA GLOBALE -SUDAN AD UN ANNO DALLA GUERRA FRA WARLORDS NESSUN VINCITORE POSSIBILE E UNA CRISI UMANITARIA DEVASTANTE .",1713096601,[791],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[793],"Bastioni di Orione",{"post_content":795},{"matched_tokens":796,"snippet":798,"value":799},[797],"Astana","nel Mediterraneo . 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L'egemonia americana si esercita solo sul piano militare , grazie alla presenza di basi militari dislocate in tutto il mondo e alla bulimica spesa per la difesa che viene finanziata attraendo dollari che sono considerati un bene rifugio di fronte al caos che diventa funzionale al mantenimento dell'egemonia statunitense.\r\n\r\nIl capitale investito nella guerra ucraina ritorna per un 90% negli U.S.A. attraverso il complesso militare industriale che produce gli armamenti venduti al governo di Kiev , con la guerra per procura l'egemone americano ha ottenuto di dividere l'Europa dalla Russia, azzerare l'affluso di energia a basso costo proveniente dalla Russia che sosteneva la produzione tedesca con la distruzione dei gasdotti ,colpendo un potenziale concorrente e ha rivitalizzto la Nato . 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Finora la Somalia aveva votato con un sistema indiretto, in cui i rappresentanti dei clan facevano da intermediari. Secondo il governo le riforme sono necessarie per la stabilità politica, ma chi le critica pensa che l’esecutivo stia cercando di accentrare il potere. Le autorità del Puntland chiedono un referendum nazionale sulle riforme.\r\n\r\nA questo si aggiunge l'accordo tra Etiopia e Somaliland che prevede per l’Etiopia l'accesso ai porti del Somaliland, che in cambio otterrà il riconoscimento ufficiale da parte di Addis Abeba (al momento il Somaliland non è riconosciuto dalla comunità internazionale).\r\n\r\nPer quanto non legalmente vincolante, il memorandum d’intesa è considerato un passo molto importante sia per l’Etiopia, che così avrà uno sbocco commerciale e navale sul Mar Rosso – che gli è precluso dal 1993, anno dell'indipendenza dell'Eritrea – sia per il Somaliland, che uscirebbe ufficialmente per la prima volta dall'isolamento internazionale in cui si trova. L'accordo ha scatenato la reazione ostile da parte della Somalia con una crisi diplomatica con l'Etiopia ,a dimostrazione delle tensioni che si addensano sul Corno d'Africa ,un area estremamente sensibile rispetto agli equilibri strategici e commerciali globali in \u003Cmark>via\u003C/mark> di ridefinizione.\r\nParliamo anche del Sudan ad un anno dallo scoppio della guerra tra l'esercito sudanese e le RSF (le forze di supporto rapido) di Hemmeti , la situazione dal punto di vista militare è di stallo con il paese diviso in due ,la diplomazia internazionale è totalmente inefficace ,si richiede la riapertura dei colloqui fra le parti per far ripartire le trattative ,la società civile sudanese che 5 anni fa ersa stata protagonista delle mobilitazione che avevano portato alla caduta di Al Bashir è schiacciata dalla guerra che ha un impatto devastante sulla popolazione.\r\n\r\nNell'indifferenza generale dell'informazione si sta producendo in Sudan un vera e propria catastrofe umanitaria ,metà della popolazione sudanese è bisognosa di assistenza sanitaria ,otto milioni di profughi interni e più di un milione e mezzo di rifugiati nei paesi confinanti non hanno accesso ai presidi sanitari ,hanno difficoltà a reperire cibo ,si stanno diffondendo epidemie ,si assiste a ripetute violazioni dei diritti umani da parte di entrambi i contendenti con stupri di massa ed episodi di pulizia etnica sempre più frequenti.\r\n\r\nNessuno dei contendenti puo' vincere militarmente e gli interessi dei paesi coinvolti nel sostegno della guerra alimentano il conflitto nel silenzio complice delle diplomazie occidentali , mentre il popolo sudanese è sprofondato in un incubo senza fine dopo le speranze alimentate dalla caduta del dittatore Al Bashir 5 anni fa.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/BASTIONI-110424-MATTEO.mp3\"][/audio]",[801],{"field":88,"matched_tokens":802,"snippet":798,"value":799},[797],{"best_field_score":225,"best_field_weight":177,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":14,"score":777,"tokens_matched":94,"typo_prefix_score":179},6637,{"collection_name":158,"first_q":21,"per_page":29,"q":21},28,["Reactive",808],{},["Set"],["ShallowReactive",811],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fp7VUlYu3QK8EHoqdpTv1abWPcBjmLk-Rv4JsL-8h9uI":-1},true,"/search?query=via+Castani+42"]