","Torino, la gentrificazione contro il \"suk\" domenicale","post",1444994022,[61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/abusivi/","http://radioblackout.org/tag/mercatino-delle-pulci/","http://radioblackout.org/tag/porta-palazzo/","http://radioblackout.org/tag/suq/","http://radioblackout.org/tag/via-monteverdi/",[22,32,19,15,26],{"post_content":68,"tags":74},{"matched_tokens":69,"snippet":72,"value":73},[70,71],"via","Monteverdi","ottobre dovrebbe essere trasferito in \u003Cmark>via\u003C/mark> \u003Cmark>Monteverdi\u003C/mark>, ancora più a nord in","Stamattina abbiamo sentito Francesca della trasmissione Macerie su Macerie sulle controversie intorno al mercato domenicale dell'usato che da anni si svolge nella zona nord di Torino.\r\n\r\nDopo essersi svolto a lungo a Porta Palazzo, dalla primavera 2014 il per effetto della gentrificazione il mercato è stato spostato manu militari allo Scalo Vanchiglia (zona corso Novara), ma da domenica 25 ottobre dovrebbe essere trasferito in \u003Cmark>via\u003C/mark> \u003Cmark>Monteverdi\u003C/mark>, ancora più a nord in un'area lontana dalle abitazioni.\r\n\r\nInsomma per far posto alla scuola di Baricco, allo IED, alla sede della Lavazza, a ristorantini e localini vari la massa dei poveri del quartiere viene progressivamente spostata in periferia: un processo gestito in perfetta sintonia da polizia municipale e associazioni \"di sinistra\" come Articolo 4 e Vivibalon, che assegnano ai venditori le \"autorizzazioni\" alla vendita, al costo di dieci euro a giornata.\r\n\r\nDomenica scorsa il mercato ha occupato abusivamente i marciapiedi di corso Novara, e così dovrebbe accadere anche domenica prossima 18 ottobre, mentre alcuni (pochi) residenti supportati dai consiglieri della destra intendono scendere in strada \"contro il degrado\".\r\n\r\nAscolta la diretta con Francesca:\r\n\r\nUnknown\r\n\r\n ",[75,77,79,81,83],{"matched_tokens":76,"snippet":22},[],{"matched_tokens":78,"snippet":32},[],{"matched_tokens":80,"snippet":19},[],{"matched_tokens":82,"snippet":15},[],{"matched_tokens":84,"snippet":86},[70,85],"monteverdi","\u003Cmark>via\u003C/mark> \u003Cmark>monteverdi\u003C/mark>",[88,94],{"field":35,"indices":89,"matched_tokens":91,"snippets":93},[90],4,[92],[70,85],[86],{"field":95,"matched_tokens":96,"snippet":72,"value":73},"post_content",[70,71],1157451471441625000,{"best_field_score":99,"best_field_weight":100,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":101,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":103,"highlight":124,"highlights":129,"text_match":132,"text_match_info":133},{"cat_link":104,"category":105,"comment_count":47,"id":106,"is_sticky":47,"permalink":107,"post_author":50,"post_content":108,"post_date":109,"post_excerpt":53,"post_id":106,"post_modified":110,"post_thumbnail":111,"post_thumbnail_html":112,"post_title":113,"post_type":58,"sort_by_date":114,"tag_links":115,"tags":121},[44],[46],"42116","http://radioblackout.org/2017/05/normalizzare-il-suq-a-torino-riducendolo-a-barattolo-da-regolamento/","Una questione semantica? forse è quello che vogliono, ma in effetti hanno ridotto storia e pratiche di vita secolari alla leggerezza dei riferimenti vacui nascosti dietro ai surrogati di trasformazioni di plastica, la parola \"baratto-lo\" prepara anch'essa la sostituzione dei cittadini che vivono quel territorio, dando un significato diverso a tutto, un significato alieno, sia al luogo, sia alla storia: mito e rito contemporaneamente traditi in nome di un edonismo ormai d'antan.\r\n\r\n \r\n\r\nOgni città ha un ventre molle invariato nei secoli, che rappresenta il fondamento dello scambio – commerciale e culturale – tra i protagonisti del suo cuore più popolare. L'autenticità sta nei gesti, nello spirito e... nei luoghi che hanno fatto da scenario a quegli scambi, quelle offerte di oggetti di valore una volta infimo, ora forse un po' meno (ed è già una trasformazione). Diversi nelle varie epoche, espressioni di un'interpretazione del mondo che muta ovviamente per forme e valori, ma in un'evoluzione di cui si possono ripercorrere le tappe in modo coerente. Si tratta comunque sempre di scambi – anche simbolici – che tollerano a mala pena le intrusioni istituzionali, respingono balzelli e pretese normative da parte del potere, che non può per sua costituzione interpretare lo spirito di un mercatino delle pulci senza snaturarlo. Soprattutto il Balon di Porta Palazzo, con la sua storia secolare radicata nei luoghi e nelle forme popolari, che non hanno nulla a che fare con le reinterpretazioni che la moda vorrebbe imporre... e non può che farsi beffe del tentativo di edulcorarlo, estrometterlo dal genius loci che lo esprime, marginalizzarlo, lucrando persino su quei poveri scambi.\r\n\r\n \r\n\r\nLa trasformazione si è imposta a step successivi che Francesca ci ha sintetizzato nei suoi snodi essenziali a cavallo tra le giunte Pd e M5S, con sullo sfondo le spinte alla regolamentazione dei fascisti, che difendono interessi bottegai e razzisti e puntano alla pulizia sociale puntualmente messa in atto sia dalla sinistra di governo, sia dai grillini della Bocconi, che amministrano la città dovendo ringraziare tra gli altri i voti dei fasci. La nostra interlocutrice ci parla pure delle associazioni e delle agenzie comunali che hanno inventato regole, ma anche delle resistenze dei venditori di mercanzie, degli abusivi, delle persecuzioni dei vigili, dei comitati di residenti nei vari quartieri in cui si è tentato di marginalizzare il mercatino, rendendolo sempre più periferico; nascondere e imporre il processo di gentrificazione, rendendo discarica umana il colore e l'anima del mercatino, fino all'ultimo luogo di allontanamento... questo è il percorso insensato della pulizia sociale: da piazza della Repubblica (luogo topico del rito dello scambio) allo Scalo Vanghiglia, giù giù fino a via Monteverdi... e ora per recuperare il valore del mercato si è arrivati al mercato itinerante con tappa al Ponte Mosca, finché si è spostato definitivamente tra il cimitero e una discarica vicino a via Carcano, sostituendo le pulci con le mongolfiere cariche di presunti scrittori, neanche buoni per il turismo d'accatto inseguito da tutti, nonostante la vulgata e l'ubriacatura della kermesse libraria torinese.\r\n\r\nEcco la nostra chiacchierata da mercato che culmina nell'analisi della doppia concezione di luogo di scambio culturale, che sta dietro a queste operazioni anche radiofoniche\r\n\r\nSuq a Torino di domenica","23 Maggio 2017","2017-05-24 11:28:51","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/2017-5-19_suq-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"180\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/2017-5-19_suq-300x180.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/2017-5-19_suq-300x180.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/2017-5-19_suq.jpg 700w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Normalizzare il suq a Torino, riducendolo a baratto(lo) da regolamento",1495560240,[116,117,63,118,119,120,64],"http://radioblackout.org/tag/balon/","http://radioblackout.org/tag/gentrificazione/","http://radioblackout.org/tag/puces-pulci/","http://radioblackout.org/tag/risemantizzare/","http://radioblackout.org/tag/suk/",[122,123,19,24,28,17,15],"balon","gentrificazione",{"post_content":125},{"matched_tokens":126,"snippet":127,"value":128},[70,71],"Vanghiglia, giù giù fino a \u003Cmark>via\u003C/mark> \u003Cmark>Monteverdi\u003C/mark>... e ora per recuperare il","Una questione semantica? forse è quello che vogliono, ma in effetti hanno ridotto storia e pratiche di vita secolari alla leggerezza dei riferimenti vacui nascosti dietro ai surrogati di trasformazioni di plastica, la parola \"baratto-lo\" prepara anch'essa la sostituzione dei cittadini che vivono quel territorio, dando un significato diverso a tutto, un significato alieno, sia al luogo, sia alla storia: mito e rito contemporaneamente traditi in nome di un edonismo ormai d'antan.\r\n\r\n \r\n\r\nOgni città ha un ventre molle invariato nei secoli, che rappresenta il fondamento dello scambio – commerciale e culturale – tra i protagonisti del suo cuore più popolare. 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Soprattutto il Balon di Porta Palazzo, con la sua storia secolare radicata nei luoghi e nelle forme popolari, che non hanno nulla a che fare con le reinterpretazioni che la moda vorrebbe imporre... e non può che farsi beffe del tentativo di edulcorarlo, estrometterlo dal genius loci che lo esprime, marginalizzarlo, lucrando persino su quei poveri scambi.\r\n\r\n \r\n\r\nLa trasformazione si è imposta a step successivi che Francesca ci ha sintetizzato nei suoi snodi essenziali a cavallo tra le giunte Pd e M5S, con sullo sfondo le spinte alla regolamentazione dei fascisti, che difendono interessi bottegai e razzisti e puntano alla pulizia sociale puntualmente messa in atto sia dalla sinistra di governo, sia dai grillini della Bocconi, che amministrano la città dovendo ringraziare tra gli altri i voti dei fasci. 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Dopo lunghe vicende, polemiche e resistenze, i venditori erano stati costretti a spostarsi dal Balon allo scalo Vanchiglia, vicino a corso Novara. Anche qui però gli sciacalli della politica e dei quartieri non avevano tardato a etichettare i momenti di mercato come dilagante \"degrado\". In seguito ad altre polemiche e strumentalizzazioni che hanno investito lo spazio di corso Novara ecco che il \"suk\" è approdato lo scorso fine settimana nello spazio di Via Monteverdi, vicino a via Bologna, in una zona praticamente disabitata e invisibile ai più. Ma anche qui non sono mancate le presenze di politici (di vario colore), \"comitati\", fascisti e leghisti di ogni sorta, e soprattutto uno spropositato schieramento di forze dell'ordine, vigili, transenne e controlli serrati nei confronti di chi espone e cerca di vendere la propria merce.\r\n\r\nNe abbiamo parlato questa mattina con Marianna che ci ha descritto la situazione del mercatino e delle persone che si recano a vendere, tra obblighi di tessere associative, \"recinti\", controlli pressanti, militarizzazione dello spazio. Ascolta il contributo:\r\n\r\nUnknown","26 Ottobre 2015","2015-10-29 12:28:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/mercatino-militarizzato-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"225\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/mercatino-militarizzato-225x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/mercatino-militarizzato-225x300.jpg 225w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/mercatino-militarizzato.jpg 432w\" sizes=\"auto, (max-width: 225px) 100vw, 225px\" />","Il mercatino di Torino chiamato \"suk\": come estrarre valore dal controllo dello spazio e delle persone",1445883178,[151,152,153,154,155,156,120,157],"http://radioblackout.org/tag/controllo-dello-pazio/","http://radioblackout.org/tag/controllo-sociale/","http://radioblackout.org/tag/gentrification/","http://radioblackout.org/tag/mercatino-balon/","http://radioblackout.org/tag/militarizzazione-del-territorio/","http://radioblackout.org/tag/razzismo/","http://radioblackout.org/tag/xenofobia/",[34,159,160,30,161,162,17,163],"controllo sociale","gentrification","militarizzazione del territorio","razzismo","xenofobia",{"post_content":165},{"matched_tokens":166,"snippet":168,"value":169},[167,71,70],"Via","fine settimana nello spazio di \u003Cmark>Via\u003C/mark> \u003Cmark>Monteverdi\u003C/mark>, vicino a \u003Cmark>via\u003C/mark> Bologna, in","Sabato e domenica si è svolto il mercatino - negli ultimi tempi chiamato \"suk\" - che un tempo trovava spazio nella zona del Balon. 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Inoltre, il provvedimento può comportare prescrizioni o divieti, quali ad esempio il ritiro della patente o l’interdizione a frequentare determinati luoghi o persone.\r\nLa storia delle misure preventive, comminate cioè non a seguito di una specifica condanna, inizia nell’Ottocento con la repressione “degli oziosi e dei vagabondi”. È evidente quindi fin da subito come non si tratti tanto di punire un’azione quanto di sanzionare una condotta o una scelta di vita.\r\nTali misure hanno ovviamente larga diffusione negli anni del fascismo storico, quando ne viene accentuato il carattere di strumento volto a colpire gli oppositori politici.\r\n\r\nCon la nascita della Repubblica italiana poco cambia, le leggi si susseguono e i provvedimenti preventivi restano, fino a venir di fatto inglobati nel cosiddetto Codice Antimafia nel 2011; ivi si indicano, molto genericamente, i destinatari dell’avviso orale come “coloro che debbano ritenersi, sulla base di elementi di fatto, abitualmente dediti a traffici delittuosi; coloro che per la condotta ed il tenore di vita debba ritenersi, sulla base di elementi di fatto, che vivono abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose; coloro che per il loro comportamento debba ritenersi, sulla base di elementi di fatto, comprese le reiterate violazioni del foglio di via obbligatorio di cui all’ articolo 2, nonché dei divieti di frequentazione di determinati luoghi previsti dalla vigente normativa che sono dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo l’integrità fisica o morale dei minorenni, la sanità, la sicurezza o la tranquillità pubblica”.\r\n(…)\r\nIn ambito politico, sempre più il diritto amministrativo va a sommarsi – quando non a sostituirsi – al diritto penale come strumento repressivo.\r\nFra tutte, l’avviso orale forse è la misura più “semplice” ed “economica”, volta palesemente e unicamente a minacciare e intimidire i/le compagn* più attiv*.\r\nInoltre, essendo un atto amministrativo, ribalta l’onere della prova sulla persona colpita e le possibilità di difendersi sono molto minori rispetto ai procedimenti penali. A questo va necessariamente aggiunto che il diritto amministrativo non contempla, a differenza di quello penale, l’istituto del gratuito patrocinio, nel solco di una cosiddetta giustizia sempre più classista.\r\n\r\nPer tutte queste ragioni le misure preventive vengono usate sempre più spesso contro i/le militanti delle varie aree del movimento: solo nella nostra regione questo è il quinto avviso nel giro di poche settimane, cui si sommano vari fogli di via e decine di denunce, arrivate anche a seguito di episodi di ben poco conto.\r\n\r\nE poco importa se poi queste denunce finiscono molto spesso – fortunatamente - in assoluzioni o non luoghi a procedere: intanto si sono tenut* fuori gioco per anni compagn* e le realtà collettive devono investire cospicue forze per difendersi dalla repressione e per raccogliere fondi per le spese legali.\r\n\r\nSappiamo che, quando si lotta al di fuori e contro le istituzioni, la repressione arriva; ma balza agli occhi quanto il livello repressivo si innalzi costantemente, mettendo in discussione ogni giorno che passa gli spazi di agibilità politica e sociale di tutt*. Ormai qualsiasi episodio, anche il più minuscolo, viene perseguito con accanimento, con sprezzo tanto del ridicolo quanto dello sperpero di risorse pubbliche sottratte costantemente a ben più utili fini.\r\nAnche l’avviso arrivato al nostro compagno farebbe ridere se fossimo in una candid camera: si basa su un paio di condanne risalenti ad oltre vent’anni fa e su presunte violazioni da accertarsi in un processo che deve appena iniziare, alla faccia della certezza del diritto.\r\n\r\nÈ ben chiaro l’intento: silenziare tutte quelle realtà che non ci stanno a vedere la nostra città ridotta ad un parco giochi per turisti, a spese dell’ambiente e delle condizioni di vita dei ceti popolari.\r\nAnche se la rassegnazione e la delega sono ancora realtà maggioritarie nella nostra società, le istituzioni temono che, con l’inasprirsi della crisi sociale e ambientale, le contraddizioni prima o poi siano destinate a esplodere.\r\nDi fronte a scenari di guerre sempre più devastanti, in un mondo in cui la catastrofe ecologica incombe e i ricchi sono sempre più ricchi mentre le risorse si vanno esaurendo, crediamo fermamente che ribellarsi sia non solo giusto, ma indispensabile per provare a invertire la rotta.\r\nOccorre respingere ogni tentativo di criminalizzazione e isolamento dei compagni e delle compagne colpite dalla repressione, allargando le reti sociali di lotta, moltiplicando gli spazi di autogestione e sostenendo tutte le strutture collettive di autodifesa che i movimenti si sono dati. (...)\r\nNe abbiamo parlato con Federico, il compagno “avvisato”\r\n\r\nSatnam Singh. Ucciso da stato e padroni\r\nLavorava in nero in un’azienda agricola di Borgo Santa Maria, frazione di Latina. É morto all’ospedale San Camillo di Roma dopo che un macchinario per stendere e riavvolgere il nylon sulle serre gli aveva staccato un braccio.\r\nLasciato ad agonizzare per oltre due ore è stato caricato con la moglie, anche lei operaia della stessa azienda, su un un furgone che lo ha lasciato davanti alla sua casa, il braccio mozzato in una cassetta della frutta. Solo allora i suoi familiari hanno potuto chiamare i soccorsi. Ma era ormai troppo tardi per salvargli la vita.\r\nUna storia tragicamente normale nei campi del Belpaese, dove i braccianti senza documenti sono merce a poco prezzo e di nessun valore, perché costantemente ricambiabile.\r\nI responsabili diretti della sua morte sono il padrone e il caporale, ma i mandanti siedono in parlamento.\r\nNe abbiamo parlato con Simone Bisacca, avvocato del lavoro\r\n\r\nMilitari in città. La trovata del sindaco\r\nDa gennaio alcune aree della nostra città sono sottoposte a controllo militare quotidiano. In un primo tempo i soldati dell’operazione “Strade Sicure” sono stati inviati solo in Barriera di Milano: da aprile le pattuglie interforze sono anche a San Salvario e Aurora.\r\nSono presidi molto scenografici con esibizione di soldati in mimetica, mitra spianati, e blindati Lince con il supporto di polizia e carabinieri.\r\nTutte le suppellettili necessarie ad alimentare un clima di guerra sono state messe in campo.\r\nIn questi giorni il sindaco di Torino ha dichiarato che chiederà al prefetto che i presidi fissi siano sostituiti da un controllo diffuso sul territorio, meno visibile ma, a suo avviso, più “efficace”. Lo Russo vuole cambiare la cartolina delle periferie torinesi.\r\nIn questi mesi gli antimilitaristi hanno contestato in più occasioni i presidi di “Strade Sicure”, ed ogni volta i militari se ne sono andati: la governance metropolitana teme che l’opposizione all’occupazione militare si allarghi.\r\nIl sindaco prova a correre ai ripari rendendo meno visibile, sul piano simbolico e materiale, la presenza dei militari nel quartiere.\r\nNella sostanza cambierebbe ben poco.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nSabato 6 luglio\r\nCPR, stragi in mare, campi di concentramento\r\nore 11\r\npunto info contro frontiere e CPR\r\nal Balon\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","25 Giugno 2024","2024-06-25 14:59:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/graffiti-200x110.png","Anarres del 21 giugno. Scienza, colonialismo e guerra. Avviso orale, fogli di via, sorveglianza speciale. Militari in città…",1719327567,[],[],{"post_content":292,"post_title":296},{"matched_tokens":293,"snippet":294,"value":295},[70],"Bologna\r\n\r\nAvviso orale, fogli di \u003Cmark>via\u003C/mark>, sorveglianza speciale\r\nLa scorsa settimana","ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/2024-06-21-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nScienza, colonialismo e guerra\r\nDa qualche anno le connessioni tra ricerca scientifica, colonialismo e guerra sono divenute fulcro delle riflessioni di chi si batte contro la liason dangereuse tra università, industria, controllo sociale.\r\nSi tratta di relazioni che costitutivamente caratterizzano alcune discipline ma da cui nessuna è realmente esente.\r\nIl ruolo delle scienze dure è facilmente percepibile ma, in realtà molte discipline apparentemente distanti dalla logica del profitto e del dominio hanno avuto e continuano ad avere origini strettamente connesse con la guerra e la conquista.\r\nAntropologi e geografi hanno preceduto ed accompagnato militari, preti e mercanti nell’azione colonizzatrice, favorendo con le loro ricerche sia l’azione militare, sia l’insediamento dei colonizzatori.\r\nPrendendo le mosse dalla critica al positivismo per approdare alla Standpoint theory sino alla responsabilità morale di chi fa ricerca analizzeremo la questione assumendo il punto di vista di uno studioso di geografia critica.\r\nNe abbiamo parlato con Federico Ferretti dell’Università di Bologna\r\n\r\nAvviso orale, fogli di \u003Cmark>via\u003C/mark>, sorveglianza speciale\r\nLa scorsa settimana i carabinieri hanno notificato ad un compagno di Trieste un provvedimento di “avviso orale”.\r\nDi seguito alcuni stralci de comunicato del gruppo anarchico Germinal:\r\n“L’avviso orale è una misura preventiva – o meglio - propedeutica all’applicazione di misure preventive quali il foglio di \u003Cmark>via\u003C/mark> o la sorveglianza speciale. 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Ma era ormai troppo tardi per salvargli la vita.\r\nUna storia tragicamente normale nei campi del Belpaese, dove i braccianti senza documenti sono merce a poco prezzo e di nessun valore, perché costantemente ricambiabile.\r\nI responsabili diretti della sua morte sono il padrone e il caporale, ma i mandanti siedono in parlamento.\r\nNe abbiamo parlato con Simone Bisacca, avvocato del lavoro\r\n\r\nMilitari in città. La trovata del sindaco\r\nDa gennaio alcune aree della nostra città sono sottoposte a controllo militare quotidiano. In un primo tempo i soldati dell’operazione “Strade Sicure” sono stati inviati solo in Barriera di Milano: da aprile le pattuglie interforze sono anche a San Salvario e Aurora.\r\nSono presidi molto scenografici con esibizione di soldati in mimetica, mitra spianati, e blindati Lince con il supporto di polizia e carabinieri.\r\nTutte le suppellettili necessarie ad alimentare un clima di guerra sono state messe in campo.\r\nIn questi giorni il sindaco di Torino ha dichiarato che chiederà al prefetto che i presidi fissi siano sostituiti da un controllo diffuso sul territorio, meno visibile ma, a suo avviso, più “efficace”. 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Anche lì era troppo indecoroso, troppo irregolare, troppo povero per la nuova vocazione turistica e studentile del quartiere Aurora, da qui lo sgombero dopo una lunga resistenza e l’arrivo in via Carcano.\r\nL’assessore regionale Marrone ha deciso di chiudere i conti, facendo una modifica alla legge regionale che regolamenta i mercati, e facendo del Barattolo un mercato di robivecchi come tutti gli altri. Potrà aprire solo 18 volte all’anno. Per i poveri che sopravvivono sul recupero e la rivendita di roba pescata nei cassonetti è un taglio secco ad una delle principali fonti di sopravvivenza.\r\nIn un intervento registrato domenica 19 in via Carcano ce ne ha parlato Francesco Migliaccio\r\n\r\nZic, Zero in Condotta, compie 35 anni e li festeggia con una giornata di iniziative\r\n\"Zero in Condotta\" nasce tra la fine del 1988 e l’inizio del 1989. Il suo nome evoca la trasgressione e l'indisciplina a fronte di un panorama sociale, politico e culturale sempre più orientato verso l'appiattimento e il conformismo generalizzati, mascherati da un continuo “falso movimento”.\r\nIl rifiuto di partecipare allo “spettacolo” si traduce in un impegno di approfondimento culturale che intende rompere le regole del gioco preordinato per provare ad aprire nuovi orizzonti di libertà.\r\nL'intenzione è di varcare soglie e frontiere mai raggiunte, di incontrare e comunicare storie mai narrate, di leggere dati e realtà concrete mai rivelate.\r\nUn asse privilegiato di questa scommessa è lo scavo della memoria storica minore, quella occulta e occultata non tanto perché perdente, quanto perché scomoda, anti-accademica, veritiera.\r\n\"Zero in Condotta\" non gode né di finanziamenti né di settori precostituiti cui indirizzarsi né di sbocchi commerciali consolidati. E' una scommessa di non consumismo del libro che riguarda sia chi lo progetta sia chi lo legge e contribuisce a diffonderlo.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo di Zic\r\n\r\nLa guerra globale\r\nL'intersecarsi di pulsioni nazionaliste, guerre di religione e di interesse mira a rendere complici dei massacri le popolazioni più direttamente colpite.\r\nNon solo. Nel nostro paese il governo sta facendo una campagna di arruolamento permanente. Di fronte all'escalation bellica vogliono gente assuefatta e disponibile alla concreta possibilità di un coinvolgimento diretto sempre maggiore.\r\nNon per caso il processo di militarizzazione investe le nostre città, le nostre scuole, i principali mezzi di comunicazione e le istituzioni culturali.\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nComprendere le dinamiche della guerra globale, cogliere gli elementi di resistenza, disfattismo, diserzione è necessario per rinforzare le reti antimilitariste ed internazionaliste di opposizione alla guerra.\r\nNe abbiamo parlato con Lollo\r\n\r\nVerso le giornate di lotta antimilitarista dell’1 e del 2 giugno\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nDa gennaio di quest’anno i militari dell’operazione “Strade sicure”, partita nel 2009 e costantemente rifinanziata dai governi di turno, sono stati destinati, oltre alla sorveglianza di CPR, siti istituzionali e cantieri militarizzati, anche nelle stazioni e nelle periferie delle grandi città. \r\nIntere aree dei quartieri poveri vengono messe sotto assedio, con continue retate di persone senza documenti o che vivono grazie ad un’economia informale.\r\nPer questo il 1 giugno saremo nel cuore di Barriera di Milano per contrastare attivamente la presenza dei militari nel quartiere, il 2 giugno smilitarizziamo la città!\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nSenzapatria \r\nSabato 1 e domenica 2 giugno\r\nGiornate di lotta al militarismo\r\nContro la guerra, l’occupazione militare delle periferie, la produzione bellica, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon i disertori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 1 giugno\r\nVia i militari dalle strade!\r\nore 15,30 corso Palermo angolo via Sesia (se piove in piazza Crispi)\r\nDistro, interventi, musica, giri per il quartiere militarizzato.\r\nAlba e Carenza 503 nel canzoniere antimilitarista, la Clown Army pattuglierà l’area per l’intera giornata. \r\n\r\nDomenica 2 giugno\r\nAntimilitaristi per i quartieri di Torino\r\nSmilitarizziamo la città!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","30 Maggio 2024","2024-05-30 18:56:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/2024-05-21-manif-antimili-1-2-giugno-g-200x110.jpg","Anarres del 24 maggio. 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L’amministrazione comunale lo ha chiamato Barattolo, mercato del libero scambio, lo ha travestito per dare una veste legale al mercato informale e non regolamentato che per decenni si è tenuto al Balon. Dopo la normalizzazione forzata del Balon, diventato un rispettabile mercato di roba usata vintage e fricchettona costosa, gli straccivendoli erano stati spostati più volte, sino ad approdare in san Pietro in Vincoli e canale Molassi. Anche lì era troppo indecoroso, troppo irregolare, troppo povero per la nuova vocazione turistica e studentile del quartiere Aurora, da qui lo sgombero dopo una lunga resistenza e l’arrivo in \u003Cmark>via\u003C/mark> Carcano.\r\nL’assessore regionale Marrone ha deciso di chiudere i conti, facendo una modifica alla legge regionale che regolamenta i mercati, e facendo del Barattolo un mercato di robivecchi come tutti gli altri. Potrà aprire solo 18 volte all’anno. Per i poveri che sopravvivono sul recupero e la rivendita di roba pescata nei cassonetti è un taglio secco ad una delle principali fonti di sopravvivenza.\r\nIn un intervento registrato domenica 19 in \u003Cmark>via\u003C/mark> Carcano ce ne ha parlato Francesco Migliaccio\r\n\r\nZic, Zero in Condotta, compie 35 anni e li festeggia con una giornata di iniziative\r\n\"Zero in Condotta\" nasce tra la fine del 1988 e l’inizio del 1989. Il suo nome evoca la trasgressione e l'indisciplina a fronte di un panorama sociale, politico e culturale sempre più orientato verso l'appiattimento e il conformismo generalizzati, mascherati da un continuo “falso movimento”.\r\nIl rifiuto di partecipare allo “spettacolo” si traduce in un impegno di approfondimento culturale che intende rompere le regole del gioco preordinato per provare ad aprire nuovi orizzonti di libertà.\r\nL'intenzione è di varcare soglie e frontiere mai raggiunte, di incontrare e comunicare storie mai narrate, di leggere dati e realtà concrete mai rivelate.\r\nUn asse privilegiato di questa scommessa è lo scavo della memoria storica minore, quella occulta e occultata non tanto perché perdente, quanto perché scomoda, anti-accademica, veritiera.\r\n\"Zero in Condotta\" non gode né di finanziamenti né di settori precostituiti cui indirizzarsi né di sbocchi commerciali consolidati. E' una scommessa di non consumismo del libro che riguarda sia chi lo progetta sia chi lo legge e contribuisce a diffonderlo.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo di Zic\r\n\r\nLa guerra globale\r\nL'intersecarsi di pulsioni nazionaliste, guerre di religione e di interesse mira a rendere complici dei massacri le popolazioni più direttamente colpite.\r\nNon solo. Nel nostro paese il governo sta facendo una campagna di arruolamento permanente. Di fronte all'escalation bellica vogliono gente assuefatta e disponibile alla concreta possibilità di un coinvolgimento diretto sempre maggiore.\r\nNon per caso il processo di militarizzazione investe le nostre città, le nostre scuole, i principali mezzi di comunicazione e le istituzioni culturali.\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nComprendere le dinamiche della guerra globale, cogliere gli elementi di resistenza, disfattismo, diserzione è necessario per rinforzare le reti antimilitariste ed internazionaliste di opposizione alla guerra.\r\nNe abbiamo parlato con Lollo\r\n\r\nVerso le giornate di lotta antimilitarista dell’1 e del 2 giugno\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nDa gennaio di quest’anno i militari dell’operazione “Strade sicure”, partita nel 2009 e costantemente rifinanziata dai governi di turno, sono stati destinati, oltre alla sorveglianza di CPR, siti istituzionali e cantieri militarizzati, anche nelle stazioni e nelle periferie delle grandi città. \r\nIntere aree dei quartieri poveri vengono messe sotto assedio, con continue retate di persone senza documenti o che vivono grazie ad un’economia informale.\r\nPer questo il 1 giugno saremo nel cuore di Barriera di Milano per contrastare attivamente la presenza dei militari nel quartiere, il 2 giugno smilitarizziamo la città!\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nSenzapatria \r\nSabato 1 e domenica 2 giugno\r\nGiornate di lotta al militarismo\r\nContro la guerra, l’occupazione militare delle periferie, la produzione bellica, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon i disertori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 1 giugno\r\n\u003Cmark>Via\u003C/mark> i militari dalle strade!\r\nore 15,30 corso Palermo angolo \u003Cmark>via\u003C/mark> Sesia (se piove in piazza Crispi)\r\nDistro, interventi, musica, giri per il quartiere militarizzato.\r\nAlba e Carenza 503 nel canzoniere antimilitarista, la Clown Army pattuglierà l’area per l’intera giornata. \r\n\r\nDomenica 2 giugno\r\nAntimilitaristi per i quartieri di Torino\r\nSmilitarizziamo la città!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",{"matched_tokens":325,"snippet":326,"value":326},[70],"Anarres del 24 maggio. 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Non si può che sottolineare infatti quanto il CPR di via Corelli sia la controprova tangibile della tanto ripetuta, quanto vera, costatazione che: i CPR si chiudono da dentro, e con il fuoco.\r\n\r\nMilano é forse la città in cui più l'approccio di una sinistra pacata ha spinto vistosamente per riformare e/o chiudere da fuori il CPR, smuovendo opinione pubblica, bravi cittadini finanche la magistratura. Niente di troppo problematico in sé, lo scuotere le coscienze addormentate di chi passeggia indifferente a due passi da un lager, se non fosse che la scivolata nella pozzanghera fangosa di una pacificazione della potenza rivoluzionaria degli oppressi in rivolta, appare, forse, dietro l' angolo. 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Questa è una delle tante scritte comparse per le strade di Torino per pubblicizzare le ragioni del corteo antimilitarista di sabato 20 novembre.\r\nDelle ragioni del corteo e della più vasta campagna antimilitarista in cui si inserisce parliamo con Stefano dell’assemblea antimilitarista.\r\n\r\nFrontiere che uccidono. Aggiornamenti dal confine tra Bielorussia e Polonia. E non solo. \r\n\r\nDecolonizzare l’antirazzismo. Un tema che, di fronte all’emergere di soggettività razzializzate di seconda e terza generazione, che vivono e fanno politica alle nostre latitudini, si impone con forza sempre maggiore.\r\nNe parliamo con Giammarco\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 20 novembre\r\nCorteo antimilitarista\r\nore 14,30 Porta Palazzo – Corso Giulio Cesare angolo \u003Cmark>via\u003C/mark> Andreis\r\nContro i mercanti d’armi, le fabbriche di morte e le basi militari\r\nContro l’Aerospace & defence meetings\r\nContro la spesa di guerra e le missioni militari all’estero\r\nContro il colonialismo tricolore, boicottiamo l’ENI\r\nContro la guerra ai migranti e ai poveri\r\nContro la violenza sessista di ogni esercito\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere\r\n\r\nSabato 27 novembre\r\nGiornata contro la violenza sessista degli eserciti\r\nPunto info al Balon dalle 10,30 (in caso di pioggia/neve si rimanda o sposta)\r\n\r\nMartedì 30 novembre\r\nPresidio di lotta di fronte all’ingresso dell’Oval, che ospita la ottava edizione dell’Aerospace and defence meeting – mostra mercato dell’industria bellica aerospaziale. Dalle 12,30 \r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",{"matched_tokens":411,"snippet":412,"value":412},[167,70],"Anarres del 19 novembre. \u003Cmark>Via\u003C/mark> i mercanti d’armi da Torino! Dal Balon a \u003Cmark>via\u003C/mark> Carcano. Frontiere che uccidono. 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