","Messico: un altro terremoto di classe","post",1506689056,[63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/classe/","http://radioblackout.org/tag/messico/","http://radioblackout.org/tag/terremoti/","http://radioblackout.org/tag/violenza-politica/",[68,69,70,71],"classe","messico","terremoti","violenza politica",{"post_content":73,"tags":79},{"matched_tokens":74,"snippet":77,"value":78},[75,76],"violenza","politica","le baraccopoli, colpiscono i poveri. La \u003Cmark>violenza\u003C/mark> \u003Cmark>politica\u003C/mark> e strutturale messa a nudo","\"Ore 7.19 del 19 settembre 1985. Le vie di El Centro, il quartiere storico di Città del Messico, erano vuote: la maggior parte dei capitalinos o stava dormendo o era già in fabbrica. Il terremoto dell’ottavo grado della scala Richter sorprese gli uni nel sonno, gli altri al lavoro. Una scossa lunga – più di tre minuti – e devastante: 10 mila morti, 100 mila case crollate e 5 milioni di persone senza acqua né luce. Nel 1985 la capitale era la città più popolosa del mondo: 16 milioni di abitanti concentrati soprattutto nella Colonia Obrera, il quartiere operaio. Era l’epoca del miracolo economico messicano e dagli Anni 70 migliaia di persone avevano scelto di trasferirsi dalla campagna in città in cerca di lavoro. Lo sviluppo urbano fu incontrollato: per tre decenni leggi e piani regolatori permissivi avevano consentito la costruzione di edifici precari non in linea con le norme antisismiche. (...) Ma il simbolo del terremoto del 1985, e delle disastrose politiche abitative del governo autoritario del Partito rivoluzionario istituzionale, rimasero le immagini del complesso residenziale Tlatelolco, un’area di due chilometri quadrati costruita nel 1960 per ospitare 80 mila persone. La scossa travolse buona parte dei 102 edifici che costituivano il complesso, intrappolando migliaia di persone: dalle macerie furono estratti più di 500 cadaveri.\" (da Messico, breve storia del terremoto del 1985)\r\n\r\n \r\n\r\n32 anni dopo la storia si ripete. Dopo la violentissima scossa sismica di magnitudo 8.2 del 7 settembre scorso, che ha colpito in particolare gli stati meridionali di Chiapas, Oaxaca, Veracruz e Guerrero, il 19 settembre un terremoto di magnitudo 7.1 ha investito la regione centrale del Messico, causando la morte di 337 persone, 200 delle quali nella capitale. Anche questa volta la calamità non ha colpito indiscriminatamente, perchè anche i terremoti sono sempre di classe: colpiscono gli edifici più vecchi, quelli per cui non ci sono soldi per la manutenzione, quelli costruiti speculando, colpiscono le zone in cui il rischio sismico è più alto ma dove chi non ha soldi o documenti è costretto ad abitare, colpiscono i quartieri delle classi popolari, le baraccopoli, colpiscono i poveri. La \u003Cmark>violenza\u003C/mark> \u003Cmark>politica\u003C/mark> e strutturale messa a nudo dai crolli è la stessa di trent’anni fa: speculazione edilizia, assenza di misure di prevenzione, enorme divisione di classe, anche in termini spaziali.\r\n\r\n \r\n\r\nLa \"gestione\" istituzionale dell'emergenza riproduce questa \u003Cmark>violenza\u003C/mark>. Interesse del governo messicano guidato da Peña Nieto è quello di favorire le imprese e la speculazione edilizia facendo del post-terremoto un'occasione per derubare ulteriormente la popolazione che però, come nell'85, sta dando prova di una grande capacità di auto-organizzazione. La solidarietà della strada, spontanea, è emersa con forza per riprendersi la città e tutti i luoghi colpiti dal terremoto. Persone che si arrangiano in modo autonomo per sottrarre le macerie da una classe \u003Cmark>politica\u003C/mark> collusa con le multinazionali, che vorrebbe demolire edifici che avrebbero bisogno solo di riparazioni per favorire i profitti degli speculatori immobiliari. Persone che si mobilitano da sé contro lo Stato e il Capitale per salvare le vite e la memoria di corpi \"di scarto\". Come quelli delle sarte cinesi e centroamericane senza documenti, morte nel crollo di una maquiladora nella zona obrera a Città del Messico. Se non fosse stato per alcune colleghe sopravvissute, di loro non si saprebbe nulla: l'unica preoccupazione dei padroni è stata quella di recuperare macchinari e materiali e rimuovere i detriti il più velocemente possibile per ottenere i fondi assicurativi.\r\n\r\n \r\n\r\nPer un commento sulla natura di classe dei terremoti, questa mattina abbiamo raggiunto ai microfoni Piero Gorza, antropologo e ricercatore presso l'Instituto de Estudios Indígenas di San Cristóbal de Las Casas:\r\n\r\nUnknown\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ",[80,82,84,86],{"matched_tokens":81,"snippet":68},[],{"matched_tokens":83,"snippet":69},[],{"matched_tokens":85,"snippet":70},[],{"matched_tokens":87,"snippet":88},[75,76],"\u003Cmark>violenza\u003C/mark> \u003Cmark>politica\u003C/mark>",[90,96],{"field":38,"indices":91,"matched_tokens":93,"snippets":95},[92],3,[94],[75,76],[88],{"field":97,"matched_tokens":98,"snippet":77,"value":78},"post_content",[75,76],1157451471441625000,{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":103,"num_tokens_dropped":50,"score":104,"tokens_matched":103,"typo_prefix_score":50},"2211897868544",13,2,"1157451471441625194",{"document":106,"highlight":137,"highlights":163,"text_match":99,"text_match_info":171},{"cat_link":107,"category":108,"comment_count":50,"id":109,"is_sticky":50,"permalink":110,"post_author":31,"post_content":111,"post_date":112,"post_excerpt":55,"post_id":109,"post_modified":113,"post_thumbnail":114,"post_thumbnail_html":115,"post_title":116,"post_type":60,"sort_by_date":117,"tag_links":118,"tags":128},[47],[49],"30766","http://radioblackout.org/2015/07/leuropa-chiusa-nella-moltiplicazione-dei-suoi-confini/","Non è solo la Grecia a concorrere nel rendere l'Unione Europea un simulacro sempre più vuoto e totalmente disinteressato ai bisogni reali delle persone. In questi mesi, i/le migranti che hanno cercato di raggiungere ed attraversare i paesi del sud e dell'est del continente, utilizzando ogni mezzo di trasporto o muovendosi semplicemente a piedi per superare i confini \"esterni\" ed \"interni\" dell'Unione Europea, hanno dimostrato come sia in corso una riorganizzazione - al momento rappresentata da una sorta di impasse politica apparente - di forme altamente violente di limitazione della mobilità, più che di inclusione differenziale e gerarchizzata come era stato fino ad ora. Ciò si manifesta a partire dal caso clamoroso di Ventimiglia ma anche guardando alla Stazione di Milano, a Calais, al Brennero, ed a numerosi altri luoghi dove i confini spesso invisibili si materializzano nella loro violenza biopolitica.\r\n\r\nQuesta mattina ne abbiamo parlato con Sandro Mezzadra, docente di filosofia politica all'Università di Bologna, partendo naturalmente dalla centralità delle lotte portate avanti dai migranti negli ultimi decenni attraverso i molteplici confini che ne attraversano le vite (in primis all'interno dei mercati del lavoro) e che proprio a partire da tali lotte si sono ridefiniti. L'articolazione di queste lotte con i movimenti appare invece ancora oggi frammentata, tanto che l'economia politica \"dell'umanitario\" riesce ad estendersi in maniera sempre più pervasiva, arrivando ad amministrare in maniera capillare - ed ovviamente depoliticizzata - la vita ed il lavoro (iper-precario) dei migranti nelle città, nelle campagne e nei diversi campi dove la loro esistenza viene confinata.\r\n\r\nAscolta il contributo\r\n\r\nUnknown","6 Luglio 2015","2015-07-08 14:23:54","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/07/75144495_022447384-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/07/75144495_022447384-1-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/07/75144495_022447384-1-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/07/75144495_022447384-1-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/07/75144495_022447384-1.jpg 976w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","L'Europa chiusa nella moltiplicazione dei suoi confini",1436203314,[119,120,121,122,123,124,125,126,127,66],"http://radioblackout.org/tag/calais/","http://radioblackout.org/tag/confini/","http://radioblackout.org/tag/controllo-temporale/","http://radioblackout.org/tag/frontiere/","http://radioblackout.org/tag/inclusione-differenziale/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/rifugiati-e-rifugiate/","http://radioblackout.org/tag/unione-europea/","http://radioblackout.org/tag/ventimiglia/",[129,130,131,132,133,20,134,135,136,71],"Calais","confini","controllo temporale","frontiere","inclusione differenziale","rifugiati e rifugiate","Unione Europea","ventimiglia",{"post_content":138,"tags":142},{"matched_tokens":139,"snippet":140,"value":141},[76],"rappresentata da una sorta di impasse \u003Cmark>politica\u003C/mark> apparente - di forme altamente violente","Non è solo la Grecia a concorrere nel rendere l'Unione Europea un simulacro sempre più vuoto e totalmente disinteressato ai bisogni reali delle persone. 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Durante i sedici mesi in cui Rios Montt ebbe il potere assoluto in un paese già devastato dal conflitto armato interno iniziato nel 1960, furono commessi dall’esercito guatemalteco (finanziato in gran parte dall’amministrazione Reagan) moltissimi massacri e 440 villaggi vennero letteralmente spazzati via da bombardamenti e operazioni di terra violentissime. Questa strategia definita di tierra arrasada (terra bruciata) era giustificata dalla costruzione “pubblica” del enemigo interno e quindi dal presunto sostegno popolare alla guerriglia.\r\n\r\nLa maggior parte delle persone, soprattutto contadini e contadine, che all'inizio degli anni ottanta furono sequestrate, torturate, stuprate e sterminate vivevano nelle zone più povere e isolate del paese e appartenevano a differenti popolazioni originarie maya. In particolare, i casi di massacri su cui l’ex-generale è chiamato a rispondere (lo sterminio di almeno 1.771 persone e l’esilio di approssimativamente 29 000 famiglie) riguardano il popolo maya-ixhil e le operazioni militari e paramilitari che furono condotte nella Regione Ixhil del nord del Quiché. Nel corso del dibattimento del 4 aprile sono emerse responsabilità anche dell'attuale presidente del Guatemala Perez Molina, trent'anni fa maggiore e capo di squadracce di sterminatori.\r\n\r\nDi seguito Anna, che vive e lavora in Guatemala, spiega il difficile percorso che le persone sopravvissute alla violenza politica e militare, hanno dovuto affrontare per riuscire ad essere ascoltare e a portare in tribunale il principale responsabile di uno dei momenti più terribili de “las guerras sucias” che hanno insanguinato il Centro e Sud America nel corso degli anni settanta e ottanta.\r\n\r\nprocesso guatemala","8 Aprile 2013","2013-04-12 14:46:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/04/processo-per-genocidio1-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"240\" height=\"180\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/04/processo-per-genocidio1.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Rios Montt alla sbarra in Guatemala",1365460747,[],[],{"post_content":188},{"matched_tokens":189,"snippet":190,"value":191},[75,76],"che le persone sopravvissute alla \u003Cmark>violenza\u003C/mark> \u003Cmark>politica\u003C/mark> e militare, hanno dovuto affrontare","Il 19 marzo 2013 è iniziato a Città del Guatemala il primo processo per genocidio e crimini contro l'umanità nel quale gli accusati sono l'ex-generale golpista Efraín Ríos Montt (tra il 1982 e il 1983) e l'ex capo dell'intelligence militare José Mauricio Rodriguez Sánchez. 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A un anno di distanza dalle enormi manifestazioni che lo scorso anno hanno paralizzato Roma e Messina, Non Una di Meno torna ancora una volta in piazza a Roma e Palermo sabato 23 Novembre: non per ritualità, bensì per rifiutare l’oppressione, la vergogna, la guerra che viene imposta sui corpi delle donne e delle persone trans. Le manifestazioni del 23N a Roma e Messina e quella del 25 Novembre a Torino (qui tutte le informazioni) si posizionano contro la violenza e la cultura dello strupro che ci opprimono, contro i confini interni e esterni, contro la militarizzazione dei territori e la devastazione ambientale ormai dispiegate e presenti nel nostro quotidiano, ed in rifiuto al paradigma della guerra, espressione più brutale della violenza patriarcale, come quotidianamente ci ricorda il genocidio in Palestina.\r\n\r\nAlla violenza patriarcale strutturale fa da cornice politica la retorica del governo Meloni, che si è espresso in questi giorni per bocca dei ministri Valditara e Roccella con dichiarazioni intese a addossare la responsabilità della violenza maschile sulle donne all'immigrazione e sostenere che \"il patriarcato non esiste e parlarne è una deriva ideologica\". Ancora una volta questo governo si autodichiara complici dei femminicidi che ci saranno, affermando senza giri di parole che queste morti sono inevitabili: si tratta di una complicità che si presenta quotidianamente non solo con la copertura politica della violenza maschile sulle donne ma anche con l'attacco frontale ai percorsi di fuoriuscita dalla violenza, ai centri antiviolenza femministi, alla GPA, all’aborto attraverso lo smantellamento di consultori e reparti di IVG, attacchi portati avanti in alleanza con le organizzazioni antiabortiste. 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La terribile vicenda di Giulio Regeni, ricercatore ucciso pochi giorni fa dopo essere stato sequestrato e torturato fino alla morte da un gruppo \"funzionale\" al terrore di stato, sia questo più o meno identificabile e riconducibile all'apparato ufficiale o completamente clandestino, ricorda all'Italia e in generale agli stati amici dell' \"alleato\" Al-Sisi, che in Egitto c'è una dittatura violentissima che mette in carcere migliaia di oppositori, attivisti, attiviste, li sequestra, li fa scomparire. Molto si è parlato in questi giorni dell'attività di ricerca di Giulio, dell'interesse per le condizioni di lavoro nel paese, delle organizzazioni sindacali indipendenti, di uomini e donne che da anni continuano a lottare contro un apparato di fatto immutato e molto simile a quello che era stato fatto cadere con Mubarak nel 2011. 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luchamapuche@protonmail.com","22 Luglio 2025","2025-07-22 13:06:21","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/bcupcb_anan-ice-chile2-200x110.jpg","OPUSCOLO SU ANAN, ALI E MANSOUR | TRUMP'S WAR ON MIGRANTS | LOTTA MAPUCHE","podcast",1753189581,[423,424,425,426,427,428,429,430,431],"http://radioblackout.org/tag/anan-yaeesh/","http://radioblackout.org/tag/cpr/","http://radioblackout.org/tag/ice/","http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/israelificazione/","http://radioblackout.org/tag/mapuche/","http://radioblackout.org/tag/resistenza-armata/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[433,434,435,436,437,438,439,440,402],"Anan Yaeesh","cpr","ice","Israele","israelificazione","mapuche","resistenza armata","sorveglianza",{"post_content":442},{"matched_tokens":443,"snippet":444,"value":445},[75,76],"università sioniste all’esorcizzazione (unilaterale) della \u003Cmark>violenza\u003C/mark> \u003Cmark>politica\u003C/mark>.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/BCUPCB_anan-opuscolo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nA margine","Estratti dalla puntata del 21 luglio 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nOPUSCOLO SU ANAN, ALI E MANSOUR / / RELAZIONI ITALIA-ISRAELE\r\n\r\nGrazie al contributo di una compagna andiamo a presentare l’opuscolo “Solidarietà ad Anan, Alì e Mansour – Un piccolo granello di sabbia negli ingranaggi del potere si può trasformare in una tempesta”: una raccolta di testi (in fase di continuo aggiornamento) per cercare di sottolineare la rilevanza storica di un processo celebrato a L'Aquila contro individui accusati di fare parte della resistenza palestinese e fortemente eterodiretto dall’apparato di sicurezza sionista.\r\n\r\nUn opuscolo che - 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Sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Nel nuovo orario dalle 11 alle 13. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n \r\n\r\n2017 11 17 anarres1\r\n\r\n2017 11 17 anarres2\r\n \r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\n \r\n\r\nIl grande gioco tra Arabia Saudita, Iran e Libano. \r\nCon Lorenzo Coniglione, autore dell’articolo \"Medioriente. L’elefante nella stanza\"\r\n\r\n \r\n\r\nLivorno. Dopo l’alluvione le analisi indipendenti delle abitazioni dell’area di Stagno, dove c’è la raffineria ENI, rivelano un grave inquinamento ambientale. Domani un corteo porterà in piazza le ragioni di chi si batte per la tutela della salute e dell’ambiente. \r\nNe abbiamo parlato con Dario, un compagno che ha collaborato alla stesura del documento. \r\n\r\n \r\n\r\nLa tragica farsa dei diritti umani. La Libia, l’Italia, l’ONU.\r\nNe abbiamo discusso con Salvo Vaccaro, docente di filosofia politica all’università di Palermo\r\n\r\n \r\n\r\nLa lettera di Djarah Akan sulla schiavitù in Libia e le complicità dell’Italia\r\n\r\n \r\n\r\nIn piazza contro la violenza di genere\r\n\r\n \r\n\r\nProssimi appuntamenti\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 17 novembre\r\nCorteo e cacerolata contro la violenza patriarcale\r\nore 21 piazza Castello\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 21 novembre\r\nS-conferenza stampa della Rete Non Una di Meno\r\nper denunciare il ruolo dei media nel negare ed occultare la natura politica della violenza di genere\r\ndavanti alla RAI in via Verdi\r\nore 17,30\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 23 novembre\r\nLa Libia, l’Italia e la farsa dei diritti umani\r\nPunto info in via Po 16 ore 17\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 29 novembre\r\nore 17\r\nvia Po 16\r\npresidio contro il mercato delle armi – l’aerospace and defence meeting\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 1 dicembre\r\nore 21\r\nalla Federazione Anarchica Torinese \r\nin corso Palermo 46\r\nFemministe e anarchiche\r\n La storia, i percorsi, le pratiche di ieri e di oggi\r\n Da Emma Goldman alle ragazze del secondo millennio\r\nC’è un intreccio potente tra la dominazione patriarcale e la violenza dello Stato, del capitalismo, delle frontiere, delle religioni. 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In questo testo, dedicato a scenari di controllo all’interno delle scuole di Torino e provincia, Migliaccio riferiva di un corso di formazione per insegnanti promosso dall’Ufficio scolastico regionale. Il titolo era “Per una didattica di prevenzione di ogni forma di radicalizzazione violenta”, durava più di venti ore ed era tenuto da una cooperativa sociale con sede a Udine. Il fine del corso era di “conoscere il fenomeno della radicalizzazione violenta e sviluppare competenze base per organizzare attività preventive”.\r\nLa conclusione dell’articolo era che lo scenario da insegnanti poliziotti prefigurato dal corso non fosse di facile ed immediata realizzazione.\r\nLe notizie che arrivano da Grosseto indicano che, sebbene non sia possibile applicare, per mancanza di una normativa specifica, gli strumenti prefigurati dal corso di formazione, tuttavia la Digos, con l’attiva collaborazione dei dirigenti scolastici di Grosseto, ha fatto esplicita richiesta affinché gli insegnanti si attivassero per controllare forme di radicalizzazione violenta, che, ci tiene a precisare la Digos stessa, non sono esclusivamente rivolte a spiare gli studenti che si suppone siano di religione islamica ma che “l’incontro al quale hanno partecipato tutti i dirigenti scolastici della provincia aveva l’obiettivo di condividere in maniera riservata gli indirizzi di prevenzione di possibili fenomeni di radicalizzazione degli adolescenti, non riferiti esclusivamente all’ambito delle appartenenze religiose. Ma estese a fenomeni come bullismo, pedopornografia, violenza di matrice politica, sportiva o legata al consumo di sostanze.”\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Migliaccio\r\n\r\nStato di polizia\r\nIeri è stata approvata in maniera definitiva la legge – scritta su misura per gli attivisti climatici che spruzzano vernice (innocua e lavabile) su monumenti, fontane, opere d’arte.\r\nRestano le già pesanti pene detentive – da sei mesi a cinque anni – ma vengono innalzate le sanzioni amministrative. Da 20 a 60 mila euro se si deturpa o distrugge, da 10 a 40 mila euro se si sporca in modo reversibile.\r\nUn altro tema che si aggiunge ai tanti su cui ci ci siamo confrontati nell’incontro del 19 gennaio con l’avvocato Gianluca Vitale.\r\nQui il video per chi se lo fosse perso:\r\n\r\nhttps://www.anarresinfo.org/stato-di-polizia-le-leggi-speciali-dei-fascisti-del-terzo-millennio-2/\r\n\r\nIniziative:\r\n\r\nVenerdì 2 febbraio\r\nPer l' anarchia. La forza e l'attualità del pensiero di Malatesta.\r\nore 21 alla FAT in corso Palermo 46\r\nIntrodurrà l’incontro Davide Turcato, curatore delle opere complete di Errico Malatesta\r\n\r\nGiovedì 8 febbraio\r\nore 18 – salone di via Leoncavallo 23\r\nin occasione del Consiglio circoscrizionale aperto sulla “sicurezza” in Barriera\r\ninvitiamo ad un presidio antifascista\r\nl’ipocrisia è finita: vogliamo servizi sociali e non manganelli! Il vero degrado sono fascisti e polizia!\r\nOrganizza Oltredora Antifascista\r\n\r\nVenerdì 16 febbraio\r\nore 21 alla FAT, in corso Palermo 46\r\nSpaccare l’atomo in quattro. Contro la favola del nucleare\r\nIl nucleare, travestito di energia green, è entrato nell’agenda della Cop 28, svoltasi in Qatar, una delle petromonarchie della penisola arabica, come energia pulita che non compromette il clima.\r\nI maghi dell’atomo tentano ancora una volta di rilegittimare questa tecnologia pericolosa, verniciandola di verde e raccontandoci la storiella del nucleare di quarta generazione “nuovo” e “sicuro”.\r\nNon bastano i disastri e Cernobyl e Fukushima a far desistere la lobby atomica.\r\nIntrodurrà l’incontro Angelo Tartaglia, professore emerito del Politecnico di Torino\r\n\r\nSabato 24 febbraio\r\nA due anni dall’inizio della guerra in Ucraina\r\nManifestazione antimilitarista\r\nore 15 piazza Castello\r\nCon i disertori di tutte le guerre\r\nContro tutti gli eserciti, contro tutti i nazionalismi, contro tutte le frontiere\r\n\r\nSabato 2 marzo\r\nore 14,30 corso Palermo angolo via Sesia\r\nVia i militari da Barriera!\r\nLa vera sicurezza è un mondo senza fascisti, senza polizia, senza sfruttamento. Un mondo di liberi ed uguali.\r\nA chi vive in Barriera serve una sanità gratuita ed efficiente, che garantisca a tutt* prevenzione e cura. Servono trasporti pubblici gratuiti, case, scuole.\r\nFacciamola finita con i lavori precari, pericolosi, mal pagati: la sicurezza è lavorare molto meno con buoni salari per tutti.\r\nPresidio con interventi, musica, pannelli info e quello ciascuno vuol portare in piazza...\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","25 Gennaio 2024","2024-01-26 07:45:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/2024-01-22-manif-fat-malatesta-color-200x110.jpg","Anarres del 19 gennaio. 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Si moltiplicano i corsi di formazione per l’avvio al lavoro diretti agli studenti dell’ultimo anno gestiti esclusivamente di militari ed esponenti delle forze dell’ordine. L’ultimo caso è quello dell’istituto Prever di Pinerolo.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo\r\n\r\nGrosseto. Insegnanti poliziotti?\r\nNe avevamo già parlato in relazione ad un articolo di Francesco Migliaccio comparso su Monitor lo scorso luglio. In questo testo, dedicato a scenari di controllo all’interno delle scuole di Torino e provincia, Migliaccio riferiva di un corso di formazione per insegnanti promosso dall’Ufficio scolastico regionale. Il titolo era “Per una didattica di prevenzione di ogni forma di radicalizzazione violenta”, durava più di venti ore ed era tenuto da una cooperativa sociale con sede a Udine. Il fine del corso era di “conoscere il fenomeno della radicalizzazione violenta e sviluppare competenze base per organizzare attività preventive”.\r\nLa conclusione dell’articolo era che lo scenario da insegnanti poliziotti prefigurato dal corso non fosse di facile ed immediata realizzazione.\r\nLe notizie che arrivano da Grosseto indicano che, sebbene non sia possibile applicare, per mancanza di una normativa specifica, gli strumenti prefigurati dal corso di formazione, tuttavia la Digos, con l’attiva collaborazione dei dirigenti scolastici di Grosseto, ha fatto esplicita richiesta affinché gli insegnanti si attivassero per controllare forme di radicalizzazione violenta, che, ci tiene a precisare la Digos stessa, non sono esclusivamente rivolte a spiare gli studenti che si suppone siano di religione islamica ma che “l’incontro al quale hanno partecipato tutti i dirigenti scolastici della provincia aveva l’obiettivo di condividere in maniera riservata gli indirizzi di prevenzione di possibili fenomeni di radicalizzazione degli adolescenti, non riferiti esclusivamente all’ambito delle appartenenze religiose. Ma estese a fenomeni come bullismo, pedopornografia, \u003Cmark>violenza\u003C/mark> di matrice \u003Cmark>politica\u003C/mark>, sportiva o legata al consumo di sostanze.”\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Migliaccio\r\n\r\nStato di polizia\r\nIeri è stata approvata in maniera definitiva la legge – scritta su misura per gli attivisti climatici che spruzzano vernice (innocua e lavabile) su monumenti, fontane, opere d’arte.\r\nRestano le già pesanti pene detentive – da sei mesi a cinque anni – ma vengono innalzate le sanzioni amministrative. Da 20 a 60 mila euro se si deturpa o distrugge, da 10 a 40 mila euro se si sporca in modo reversibile.\r\nUn altro tema che si aggiunge ai tanti su cui ci ci siamo confrontati nell’incontro del 19 gennaio con l’avvocato Gianluca Vitale.\r\nQui il video per chi se lo fosse perso:\r\n\r\nhttps://www.anarresinfo.org/stato-di-polizia-le-leggi-speciali-dei-fascisti-del-terzo-millennio-2/\r\n\r\nIniziative:\r\n\r\nVenerdì 2 febbraio\r\nPer l' anarchia. La forza e l'attualità del pensiero di Malatesta.\r\nore 21 alla FAT in corso Palermo 46\r\nIntrodurrà l’incontro Davide Turcato, curatore delle opere complete di Errico Malatesta\r\n\r\nGiovedì 8 febbraio\r\nore 18 – salone di via Leoncavallo 23\r\nin occasione del Consiglio circoscrizionale aperto sulla “sicurezza” in Barriera\r\ninvitiamo ad un presidio antifascista\r\nl’ipocrisia è finita: vogliamo servizi sociali e non manganelli! Il vero degrado sono fascisti e polizia!\r\nOrganizza Oltredora Antifascista\r\n\r\nVenerdì 16 febbraio\r\nore 21 alla FAT, in corso Palermo 46\r\nSpaccare l’atomo in quattro. Contro la favola del nucleare\r\nIl nucleare, travestito di energia green, è entrato nell’agenda della Cop 28, svoltasi in Qatar, una delle petromonarchie della penisola arabica, come energia pulita che non compromette il clima.\r\nI maghi dell’atomo tentano ancora una volta di rilegittimare questa tecnologia pericolosa, verniciandola di verde e raccontandoci la storiella del nucleare di quarta generazione “nuovo” e “sicuro”.\r\nNon bastano i disastri e Cernobyl e Fukushima a far desistere la lobby atomica.\r\nIntrodurrà l’incontro Angelo Tartaglia, professore emerito del Politecnico di Torino\r\n\r\nSabato 24 febbraio\r\nA due anni dall’inizio della guerra in Ucraina\r\nManifestazione antimilitarista\r\nore 15 piazza Castello\r\nCon i disertori di tutte le guerre\r\nContro tutti gli eserciti, contro tutti i nazionalismi, contro tutte le frontiere\r\n\r\nSabato 2 marzo\r\nore 14,30 corso Palermo angolo via Sesia\r\nVia i militari da Barriera!\r\nLa vera sicurezza è un mondo senza fascisti, senza polizia, senza sfruttamento. Un mondo di liberi ed uguali.\r\nA chi vive in Barriera serve una sanità gratuita ed efficiente, che garantisca a tutt* prevenzione e cura. Servono trasporti pubblici gratuiti, case, scuole.\r\nFacciamola finita con i lavori precari, pericolosi, mal pagati: la sicurezza è lavorare molto meno con buoni salari per tutti.\r\nPresidio con interventi, musica, pannelli info e quello ciascuno vuol portare in piazza...\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[517],{"field":97,"matched_tokens":518,"snippet":514,"value":515},[75,76],1157451471172665300,{"best_field_score":521,"best_field_weight":198,"fields_matched":199,"num_tokens_dropped":50,"score":522,"tokens_matched":103,"typo_prefix_score":50},"2211897737216","1157451471172665457",{"document":524,"highlight":537,"highlights":542,"text_match":545,"text_match_info":546},{"comment_count":50,"id":525,"is_sticky":50,"permalink":526,"podcastfilter":527,"post_author":528,"post_content":529,"post_date":530,"post_excerpt":55,"post_id":525,"post_modified":531,"post_thumbnail":532,"post_title":533,"post_type":420,"sort_by_date":534,"tag_links":535,"tags":536},"20512","http://radioblackout.org/podcast/musiche-impossibili-delloriente-estremo-una-storia-segreta/",[],"outsidermusic","Il Giappone della fine degli anni 50 era un enigma indecifrabile come una partita di Go. Persa la guerra e non ancora diradatisi le nebbie nucleari scaricate da enola gay, il paese cercava di rialzare la testa. Anzitutto culturalmente, a causa di un improbabile tentativo di far pace col passato. Dopo la guerra, praticamente tutta la musica giapponese era figlia del jazz e del rock che provenivano dagli states, allungando il conto di un debito che ormai sarebbe stato impossibile da pagare.\r\nDopo secoli di radicale autonomia nello sviluppo dei modelli culturali \"locali\", blindati dai misteriosi segni dell'alfabeto kenji, finalmente verso la metà dei 50 le cose inziarono a cambiare. Come funghetti sacri nascevano i primi, rabbiosi strappi verso la stratosfera.\r\nPiù di chiunque altro accese la miccia il Group Ongaku, potente macchina free-form che prendeva tanto dai californiani del Flusso (!), quanto dall'accademia di Darmstad (Cage e Stockausen), collettivo già apprezzato alla fine degli anni 50 tanto da Ennio Morricone (che all'epoca oltre a Se telefonando con Mina era impegnato anche lui in torbidi progetti underground) quanto da Cornelius Cardew e Keith Rowe. Il Gruppo mescolava la tradizione giapponese del balletto e del teatro Gedo con potenti iniezioni di avanguardia pura, rifiuto del serialismo, scatarrate e sputazzi sonori che dopo 50 (cinquanta) anni possono far impallidire l'ascoltatore non preparato.\r\nL'influenza del Gruppo fu enorme e si diffuse rapidamente nel giro di qualche anno, tanto che tra chi li citava potevi trovare una band di scoppiati come i Red Crayola, quanto l'austero collettivo italiano denominato GINC (o gruppo di improvvisazione nuova consonanza, esperienza seminale tra le più importanti e sconosciute dell'intera storia del rock di rottura). A ciò è necessario aggiungere che non esistevano allora nè le riviste attente a questo tipo di fenomeni, nè tantomeno altro modo di carpire informazioni su questo sotto-mondo. Dopo il Group Ongaku, nulla sarà più lo stesso. La psichedelia, il folklore e la musica free form saranno per sempre nel dna delle esperienze radicali fatti nella terra dei ciliegi.\r\nDopo lo svergognamento del 69, che mise a nudo il re, portando fuori tutte le contraddizioni e le repressioni di una società impazzita, dall'LSD al sesso libero al rock rumoroso e fuori di testa, le cose sarebbero cambiate ancora.\r\nNel Dicembre del 1971 un movimento di protesta nato per appoggiare alcuni agricoltori di Tokyo contro l’espansione di un aeroporto, si trasformò nella prima sarabanda autenticamente di rottura con la tradizione musicale che i giovani nipponici avessero mai conosciuto; non a caso, per questo concerto misterioso, di cui esistono varie versioni clandestine dai bootleg in cd ai super8, furono chiamate tutte le derive della now-music, nessuno escluso: il resoconto sonoro è una brillante miscellanea di momenti free-jazz (Masayuki 'Jojo' Takayanagi, Mototeru Takagi, Shun Ochiai); rock più basico (Dew; bravi i Blues Creation); folk tradizionale (Fujin Kotodai) e contestatario (Zuno Keisatsu) e, in cauda venenum, noise da camera delle torture con i Lost Aaraaff di Keiji Haino, con una programmatica Hell of screams. Quel giovane lungocrinito che si muoveva come un indiavolato, esoterica mutazione genetica tra Robert Johnson, Hendrix e un monaco zen, sarà non a caso considerato uno dei maestri segreti della musica del dopoguerra.\r\nLa strada ormai era aperta: nacquero i Taj Majal Travellers e Les Rallizes Denudes, band che coniarono lingue segrete capaci di sradicare le convenzioni borghesi in musica, producendo forse la vetta, mai eguagliata di uno sperimentalismo, oserei dire \"politico\", senza precedenti. Queste musiche estreme e impossibili ridicolizzavano l'intorpidimento di una società inginocchiata al dio del benessere che sacrificava le passioni sull'altare della trimurti lavoro-casa-famiglia, anestetizzando i suoi impulsi più animaleschi, psichici e fisici. Secondo il vangelo di questi rivoluzionari armati di grossi impianti di amplificazione, la contemporaneità era sempre meno capace di elaborare (e capire) i segnali di frattura che venivano da certi settori della società. Lsd, critica dell'establishment e rumore misto all'improvvisazione radicale come icona dell'assassinio delle convenzioni, entrarono prepotentemente nel lessico dei giovani nipponici.\r\nA tacer d'altro, in musica questi passaggi rimangono ancora insuperati. Taj Mahal Travellers furono, gli inventori del drone, una musica che oggi ha perso tutta la sua provocatoria instancabile bellezza, rinsecchita come si trova tra futili esperimenti riproduttivi (direi seriali ma non lo dico) e mere questioni estetiche.\r\nLes Rallized Denudes, grazie a Mizutani e ai suoi amici svitati, furono rinnegati ancor prima dalla stessa società che mettevano a nudo con lamate di rumore bianco che dai loro ascoltatori. Mescolarono violenza musicale e lotta politica finchè alcuni di loro furono arrestati- libretto rosso in tasca - mentre dirottavano in Korea il famoso volo di linea Yodogo. Il governo non la prese bene e sappiamo come è andata a finire: i dischi spariti, Mizutani che finisce a fare l'eremita nei bassifondi di Tokio protetto da alcuni amici e costantemente braccato dai servizi segreti giapponesi, così che tutta la storia finisce in archivio. Fino ad oggi.\r\nSe certi eccessi non scandalizzano più e gli ascoltatori hanno imparato, seppur senza capire a fondo, a distillare senso dalle grammatiche giapponesi, è altrettanto vero che la situazione è ancora fluida. Sentiamo una riscoperta del prog più marcio, coon la contestuale esumazioni di tecniche che certamente nei tardi 60 gente come Magical Power Mako, Gedo e J.A. Caesar, Takeishi Mizutani o Masaiko Sato, hanno saputo approfondire su dischi rimasti senza ascoltatori. fino ad oggi, appunto.\r\nCome a confermare ancora una volta che \"sasso che rotola non conosce la sua traiettoria\", queste musiche impossibili sanno trascinarci verso troppe conclusioni retoriche affrettate. Perchè non c'è dubbio che questi siano acolti indispensabili ancor prima che per capire, per godere.\r\n\r\nSegue una discografia selezionata ben bene da Outsider Music per farsi largo nell'oceano scuro\r\n\r\nGiappone prima del diluvio - apres moi le deluge/pietre d'angolo - la mistura del miso\r\nGroup Ongaku - Music of Group Ongaku, selected works from 50 and 60s (reissue)\r\nTaj Majal Travellers - Live in Stockolm 1971\r\nAa. VV - Genya Concert (bootleg! 1971)\r\nLes Rallized Denudes - Great White Wonder (1974 4xcd)\r\nToshiyuki Tsuchitori/Ryuichi Sakamoto - Hateruma/Disappointment (1976)\r\nKaoru Abe - Last Recordings (disk union japan 1978 reissue)\r\n\r\nThe New Herd - Nuovi germogli di soia (radioattiva)\r\nAa. Vv - Improvised Music from Japan (10xcd - japan improv 2001)\r\nOtomo Yoshihide - Ensemble Cathode (japan improv 2002)\r\nKukan Gendai - 2 (headz japan 2012)\r\nHose - III (headz/Unknown Mix Japan 2013)\r\nGoat - New Games (headz/unknown mix 2013)\r\nSystem 7 & Rovo - Hinotori (2013)\r\nTetuzi Akiyama Tom Carter Christian Kiefer - The Darkened Mirror (2013)\r\n\r\nATTENZIONE: USARE CON CAUTELA.","16 Gennaio 2014","2018-10-17 22:10:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/01/gns1001_dvd-200x110.jpg","Musiche impossibili dell'oriente estremo. Una storia segreta",1389876651,[],[],{"post_content":538},{"matched_tokens":539,"snippet":540,"value":541},[75,76],"che dai loro ascoltatori. Mescolarono \u003Cmark>violenza\u003C/mark> musicale e lotta \u003Cmark>politica\u003C/mark> finchè alcuni di loro furono","Il Giappone della fine degli anni 50 era un enigma indecifrabile come una partita di Go. 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Il Gruppo mescolava la tradizione giapponese del balletto e del teatro Gedo con potenti iniezioni di avanguardia pura, rifiuto del serialismo, scatarrate e sputazzi sonori che dopo 50 (cinquanta) anni possono far impallidire l'ascoltatore non preparato.\r\nL'influenza del Gruppo fu enorme e si diffuse rapidamente nel giro di qualche anno, tanto che tra chi li citava potevi trovare una band di scoppiati come i Red Crayola, quanto l'austero collettivo italiano denominato GINC (o gruppo di improvvisazione nuova consonanza, esperienza seminale tra le più importanti e sconosciute dell'intera storia del rock di rottura). A ciò è necessario aggiungere che non esistevano allora nè le riviste attente a questo tipo di fenomeni, nè tantomeno altro modo di carpire informazioni su questo sotto-mondo. Dopo il Group Ongaku, nulla sarà più lo stesso. 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I due capisaldi della sua teoria elaborata in lunghi anni di osservazione e sperimentazione sono: 1) la tendenza di un individuo è fissata alla nascita e non può essere modificata; 2) tale tendenza è ravvisabile in tratti fisici e comportamentali. Questo vale anche per il criminale, che è riconoscibile per fronte sfuggente, zigomi sporgenti, braccia molto lunghe, naso schiacciato, piedi prensili. Lombroso era anche uno degli intellettuali che aderirono al socialismo inteso come riscatto dei lavoratori per mezzo dell'istruzione e dell'elevazione morale, distinto dall'anarchismo che invece propugna la violenza, e alla sua visione politica applicò le sue teorie. \"La rivoluzione é lenta, graduata e diretta da uomini geniali. La sedizione invece nasce da cause poco importanti, locali o personali, ed é frequente presso popoli poco civili.\" Gli anarchici si riconoscono per tatuaggi, gergo, mancanza di senso etico, prosa magniloquente, gusto della sofferenza fino al suicidio. Ma un elemento stona. \"Tra gli anarchici spicca un grande altruismo, che non si trova nel comune degli uomini e ancora meno tra i criminali, che sono tra i più egoisti del mondo.\" Nel 1891 Lombroso spinto da scetticismo partecipa a una seduta spiritica a Napoli con la medium Eusapia Paladino e non smette più, in buona compagnia con molti intellettuali e scienziati dell'epoca. E' la fase dei tentativi di spiegare i fantasmi razionalmente e scientificamente, che non é del tutto conclusa. \"Sono dolente di avere tanto combattuto lo spiritismo. I fatti esistono, e dei fatti io sono schiavo.\" Buon ascolto.\r\n\r\nPer i più curiosi:\r\n\r\nPier Luigi Baima Bollone \"Esoterismo e personaggi dell'Unità d'Italia - Da Napoleone a Vittorio Emanuele III\" Piruli Verlucca, Torino 2011;\r\n\r\nCecilia Gatto Trocchi \"Il Risorgimento esoterico - Storia esoterica d'Italia da Mazzini ai giorni nostri\" Mondadori, Milano 1996.\r\n\r\nUn mio racconto che vede Cesare Lombroso attivo nel campo dello spiritismo nella Torino dei Savoia: http://www.riccardoborgogno.it/04_racconti_4.4.htm\r\n\r\n ","2 Marzo 2020","2020-03-15 09:57:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/LOMBROSO2-194x110.jpg","CESARE LOMBROSO E GLI ANARCHICI - LA PERLA DI LABUAN 14/2/2020",1583146278,[],[],{"post_content":564},{"matched_tokens":565,"snippet":566,"value":567},[75,76],"dall'anarchismo che invece propugna la \u003Cmark>violenza\u003C/mark>, e alla sua visione \u003Cmark>politica\u003C/mark> applicò le sue teorie. \"La","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020.02.14-15.00.00-blackout.mp3\"][/audio]\r\n\r\nCesare Lombroso é considerato il padre della criminologia. I due capisaldi della sua teoria elaborata in lunghi anni di osservazione e sperimentazione sono: 1) la tendenza di un individuo è fissata alla nascita e non può essere modificata; 2) tale tendenza è ravvisabile in tratti fisici e comportamentali. Questo vale anche per il criminale, che è riconoscibile per fronte sfuggente, zigomi sporgenti, braccia molto lunghe, naso schiacciato, piedi prensili. Lombroso era anche uno degli intellettuali che aderirono al socialismo inteso come riscatto dei lavoratori per mezzo dell'istruzione e dell'elevazione morale, distinto dall'anarchismo che invece propugna la \u003Cmark>violenza\u003C/mark>, e alla sua visione \u003Cmark>politica\u003C/mark> applicò le sue teorie. \"La rivoluzione é lenta, graduata e diretta da uomini geniali. La sedizione invece nasce da cause poco importanti, locali o personali, ed é frequente presso popoli poco civili.\" Gli anarchici si riconoscono per tatuaggi, gergo, mancanza di senso etico, prosa magniloquente, gusto della sofferenza fino al suicidio. Ma un elemento stona. \"Tra gli anarchici spicca un grande altruismo, che non si trova nel comune degli uomini e ancora meno tra i criminali, che sono tra i più egoisti del mondo.\" Nel 1891 Lombroso spinto da scetticismo partecipa a una seduta spiritica a Napoli con la medium Eusapia Paladino e non smette più, in buona compagnia con molti intellettuali e scienziati dell'epoca. E' la fase dei tentativi di spiegare i fantasmi razionalmente e scientificamente, che non é del tutto conclusa. \"Sono dolente di avere tanto combattuto lo spiritismo. I fatti esistono, e dei fatti io sono schiavo.\" Buon ascolto.\r\n\r\nPer i più curiosi:\r\n\r\nPier Luigi Baima Bollone \"Esoterismo e personaggi dell'Unità d'Italia - Da Napoleone a Vittorio Emanuele III\" Piruli Verlucca, Torino 2011;\r\n\r\nCecilia Gatto Trocchi \"Il Risorgimento esoterico - Storia esoterica d'Italia da Mazzini ai giorni nostri\" Mondadori, Milano 1996.\r\n\r\nUn mio racconto che vede Cesare Lombroso attivo nel campo dello spiritismo nella Torino dei Savoia: http://www.riccardoborgogno.it/04_racconti_4.4.htm\r\n\r\n ",[569],{"field":97,"matched_tokens":570,"snippet":566,"value":567},[75,76],1157451470904230000,{"best_field_score":573,"best_field_weight":198,"fields_matched":199,"num_tokens_dropped":50,"score":574,"tokens_matched":103,"typo_prefix_score":50},"2211897606144","1157451470904230001",{"document":576,"highlight":594,"highlights":607,"text_match":616,"text_match_info":617},{"comment_count":50,"id":577,"is_sticky":50,"permalink":578,"podcastfilter":579,"post_author":581,"post_content":582,"post_date":583,"post_excerpt":55,"post_id":577,"post_modified":584,"post_thumbnail":585,"post_title":586,"post_type":420,"sort_by_date":587,"tag_links":588,"tags":592},"92491","http://radioblackout.org/podcast/autolesionismo-e-disciplina/",[580],"congiunzioni","ricongiunzioni","Ogni assetto sociale prevede soggettività che possono, per cui è naturale agire violenza e altre per le quali questa possibilità non esiste. 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