","Tav. Ultimo tango a Parigi","post",1424887671,[63,64,65,66,67,68,69,70],"http://radioblackout.org/tag/cipe/","http://radioblackout.org/tag/hollande/","http://radioblackout.org/tag/parigi/","http://radioblackout.org/tag/renzi/","http://radioblackout.org/tag/tav/","http://radioblackout.org/tag/torino-lyon/","http://radioblackout.org/tag/via/","http://radioblackout.org/tag/virano/",[72,73,74,75,18,76,77,29],"cipe","Hollande","parigi","renzi","torino Lyon","VIA",{"post_content":79,"tags":84},{"matched_tokens":80,"snippet":82,"value":83},[81],"Virano","Mesnil, amministratore delegato l'architetto Mario \u003Cmark>Virano\u003C/mark>, che cumula la carica di","Un pugno di mosche. Ecco quanto si è trovato in mano il CIPE venerdì scorso, dopo decenni di studi e centinaia di milioni spesi. Il progetto dei francesi? Non pervenuto, semplicemente non l’hanno fatto. Quello della parte italiana? Non va bene, è da cambiare. Niente progetto complessivo dell’opera, niente costo certo: un capolavoro di geometrica inefficienza.\r\n\r\nI costi per il tunnel di base - secondo i calcoli di LTF ed RFI - sono lievitati spaventosamente: sino a ieri 8 miliardi di euro, oggi sarebbero quasi 12. Il condizionale è d'obbligo, perché in assenza di un progetto vero è difficile qualsiasi previsione di spesa.\r\n\r\nSino ad una settimana fa mancava sia la delibera del CIPE sul progetto, sia la firma del protocollo d'intesa con il governo francese. Il tempo stringeva perché il 26 febbraio era l'ultima data utile per presentare la richiesta di finanziamento all'UE: senza quella la Torino Lyon era affondata prima della partenza.\r\n\r\nI prestigiatori ministeriali hanno inventato l’approvazione con respinta, degna di una commedia all'italiana. Il CIPE approva, si, ma contestualmente rimanda indietro il progetto perché vuole sia cambiato. Cioè non approva. Se a questo si aggiunge che sul piatto c'é solo il 20% dell'opera in territorio italiano il quadro è chiaro. Una delle novità contenute nel progetto, sotto forma di prescrizione, è invece la richiesta al soggetto promotore di elaborare un approfondimento per avviare lo scavo del tunnel di base a partire da Chiomonte. Ma questo richiede una ulteriore valutazione di impatto ambientale, un diverso calcolo dei costi, approfondimenti tecnici. Non importa: il CIPE approva in bianco. Prima si ottengono i soldi poi si fa il progetto: l'importante è fare cassa.\r\n\r\nIn fondo, se si va oltre la narrazione da cartone Disney, è tutto molto semplice. L’opposizione No Tav non molla, scavare da Susa è impossibile perchè c'é il rischio concreto di rendere nuovamente ingovernabile il territorio. Il Governo vuole partire da Chiomonte, da un fortino militarizzato ed inaccessibile. Quale miglior soluzione che scavare il tunnel dl cuore della montagna? Milioni di metri cubi di roccia tra la nuova talpa e i No Tav.\r\nC'è il \"piccolo\" intoppo che il progetto è da rifare e non può essere definitivo, e c'é anche la trafila della VIA. E' il gioco dell'oca: si torna alla partenza, sperando che l'avversario faccia due giri fermo in prigione.\r\nQuindi se ne riparla tra un paio di anni.\r\n\r\nMa che importa?\r\nCon \"approvazione con respinta\" Renzi è volato a Parigi, dove ha ballato con Hollande l'ultimo tango nella ultraventennale storia della Torino Lyon.\r\nHanno sottoscritto l'ennesimo protocollo d'intesa, hanno fatto dichiarazioni altisonanti. Hollande, per non smentire la grandeur transalpina, ha dichiarato che \"non c'é più nessun freno al Tav\", il treno \"è ormai lanciato\".\r\nSono stati presi solenni impegni di evitare le infiltrazioni mafiose nei cantieri, fingendo di ignorare che una ditta senza certificato antimafia, che mai avrebbe potuto ottenere, ha lavorato a Chiomonte sin dal dicembre 2011.\r\n\r\nMa i fatti sono duri da smentire: la data di avvio dei lavori resta indeterminata, perché manca la VIA completa, non c'é il costo dell'opera, non sono state rispettate le condizioni fissate nell'accordo italo-francese del gennaio del 2001, non c'é un vero calcolo dei costi. Non c'é neppure la galleria geognostica di Chiomonte, perchè in 44 mesi LTF ha scavato solo un terzo del tunnel.\r\nL'unica cosa certa è la nascita della nuova società che gestirà gli appalti, presidente il francese Du Mesnil, amministratore delegato l'architetto Mario \u003Cmark>Virano\u003C/mark>, che cumula la carica di responsabile di un'azienda privata con quella di Commissario straordinario per la Torino Lyon e di presidente dell'Osservatorio. Tra cappelli per un'unica testa.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Luca Giunti, ambientalista e membro della commissione tecnica dei comuni No Tav.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2015 02 25 giunti tav",[85,87,89,91,93,95,97,99],{"matched_tokens":86,"snippet":72},[],{"matched_tokens":88,"snippet":73},[],{"matched_tokens":90,"snippet":74},[],{"matched_tokens":92,"snippet":75},[],{"matched_tokens":94,"snippet":18},[],{"matched_tokens":96,"snippet":76},[],{"matched_tokens":98,"snippet":77},[],{"matched_tokens":100,"snippet":101},[29],"\u003Cmark>virano\u003C/mark>",[103,109],{"field":36,"indices":104,"matched_tokens":106,"snippets":108},[105],7,[107],[29],[101],{"field":110,"matched_tokens":111,"snippet":82,"value":83},"post_content",[81],578730123365712000,{"best_field_score":114,"best_field_weight":115,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":50,"score":116,"tokens_matched":117,"typo_prefix_score":50},"1108091339008",13,"578730123365711978",1,{"document":119,"highlight":142,"highlights":156,"text_match":112,"text_match_info":163},{"cat_link":120,"category":121,"comment_count":50,"id":122,"is_sticky":50,"permalink":123,"post_author":27,"post_content":124,"post_date":125,"post_excerpt":55,"post_id":122,"post_modified":126,"post_thumbnail":127,"post_thumbnail_html":128,"post_title":129,"post_type":60,"sort_by_date":130,"tag_links":131,"tags":137},[45],[48],"36414","http://radioblackout.org/2016/06/paradossalmente-inapplicabile-lantimafia-alla-grande-opera-tav/","Già dal 2012 il problema della attrbuzione degli appalti dei lavori della tratta transfrontaliera, ovvero dell'intera opera ferroviaria di alta velocità tra Lyon e Torino, impatta sulla evidente contraddizione che per un cantiere già pesantemente infiltrato da ditte e personaggi collegati alla mafia non si possa applicare la legge antimafia che la normativa italiana si è dovuta dare, mentre la legislazione francese non ha intravisto l'esigenza di dotarsi di uno strumento di controllo del genere. Questo è un congegno di cui i furbi appaltatori non si sono voluti dotare in sede di ratifica degli accordi sottoscritti a Venezia il 9 marzo 2016, che sarebbe stata la sede opportuna per prevedere questo genere di regolamento, superando l'impasse dato dal fatto che il diritto applicabile agli appalti nel caso della realizzazione della tratta transfrontaliera è solo quello francese.\r\n\r\nAl proposito abbiamo interpellato l'avvocato Massimo Bongiovanni, che si è occupato in questi anni della parte giuridica del contrasto alla grande opera inutile e mafiogena:\r\n\r\nlegge antimafia e Lyon-Turin\r\n\r\n \r\n\r\n ","10 Giugno 2016","2016-06-14 14:07:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/2016-06-10_cantone-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/2016-06-10_cantone-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/2016-06-10_cantone-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/2016-06-10_cantone.jpg 318w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Paradossalmente inapplicabile l'antimafia alla Grande Opera Tav",1465567727,[132,133,134,135,136,70],"http://radioblackout.org/tag/convenzioni-internazionali/","http://radioblackout.org/tag/diritto/","http://radioblackout.org/tag/legge-antimafia/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/organo-transnazionale/",[138,139,140,15,141,29],"convenzioni internazionali","diritto","legge antimafia","organo transnazionale",{"tags":143},[144,146,148,150,152,154],{"matched_tokens":145,"snippet":138},[],{"matched_tokens":147,"snippet":139},[],{"matched_tokens":149,"snippet":140},[],{"matched_tokens":151,"snippet":15},[],{"matched_tokens":153,"snippet":141},[],{"matched_tokens":155,"snippet":101},[29],[157],{"field":36,"indices":158,"matched_tokens":160,"snippets":162},[159],5,[161],[29],[101],{"best_field_score":114,"best_field_weight":115,"fields_matched":117,"num_tokens_dropped":50,"score":164,"tokens_matched":117,"typo_prefix_score":50},"578730123365711977",{"document":166,"highlight":186,"highlights":191,"text_match":194,"text_match_info":195},{"cat_link":167,"category":168,"comment_count":50,"id":169,"is_sticky":50,"permalink":170,"post_author":27,"post_content":171,"post_date":172,"post_excerpt":55,"post_id":169,"post_modified":173,"post_thumbnail":55,"post_thumbnail_html":55,"post_title":174,"post_type":60,"sort_by_date":175,"tag_links":176,"tags":184},[45],[48],"27460","http://radioblackout.org/2015/01/no-tav-a-roma-tempi-lupi/"," \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nSi è tenuta a Roma il 21 gennaio l’incontro tra il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, e gli amministratori dell’Unione Montana Bassa Val Susa, guidata dal sindaco di Susa, Sandro Plano.\r\n\r\nFrancia e Italia fanno il Tav solo nella speranza di acchiappare i soldi europei. L’Europa ha sempre meno soldi per le grandi opere. A dispetto di ogni logica, i governi Italiano e francese hanno continuato ad affermare la loro decisione di realizzare il Tunnel di Base della Torino-Lione.\r\n\r\nQualcosa però non riesce più ad essere nascosto: davanti ad oltre 20 amministratori valsusini, Lupi e Virano hanno dovuto gettare la maschera. I soldi non bastano. I finanziamenti disponibili nel settennato 2014-2020 (ovvero il mandato della Commissione Juncker) non saranno sufficienti a realizzare la tratta transfrontaliera della Parte Internazionale della Torino-Lione; in altri termini, per fare il Tunnel di Base.\r\n\r\nQuindi che si fa? Metà soldi? Metà tunnel! Trasformare la TAV nell’opera infinita, sul modello della Salerno – Reggio Calabria. Dopo il 2020, si vedrà. Magari l’Europa offrirà altri soldi, oppure no. Nessuno può saperlo.\r\n\r\nI francesi hanno già rinunciato alla loro tratta nazionale. per quella in territorio italiano non c’è nemmeno un euro. Ora il Tunnel a metà.\r\n\r\nAi microfoni di Blackout Luca, dell'osservatorio tecnico: 2015.01.23-Luca_notav","23 Gennaio 2015","2015-01-29 11:07:06","No Tav: a Roma tempi da Lupi",1422013689,[177,178,179,180,135,181,182,183],"http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/linformazione-di-blackout/","http://radioblackout.org/tag/lupi/","http://radioblackout.org/tag/news/","http://radioblackout.org/tag/notav/","http://radioblackout.org/tag/notizie-2/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[27,35,25,23,15,20,31,185],"torino",{"post_content":187},{"matched_tokens":188,"snippet":189,"value":190},[81],"20 amministratori valsusini, Lupi e \u003Cmark>Virano\u003C/mark> hanno dovuto gettare la maschera."," \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nSi è tenuta a Roma il 21 gennaio l’incontro tra il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, e gli amministratori dell’Unione Montana Bassa Val Susa, guidata dal sindaco di Susa, Sandro Plano.\r\n\r\nFrancia e Italia fanno il Tav solo nella speranza di acchiappare i soldi europei. 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Lo segue sulla stessa linea l'attuale ad delle Fs, mentre il Ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi, lo stesso dell'infame \"Piano Casa\" ribadisce la \"priorità dell'opera.\r\n\r\nAbbiamo commentato la vicenda con Luca Giunti, tecnico della Comunità Montana Valle Susa\r\n\r\ngiunti_costi_Tav\r\n\r\n \r\n\r\nQui di seguito il comunicato del Movimento NoTav:\r\nCredito esaurito\r\nIl Movimento No TAV e l’Opposizione francese alla Lyon-Turin,\r\n\r\nrichiamano l’attenzione dei media su quanto sotto riportato:\r\n\r\nA) Il Tunnel di Base della Torino-Lione costa oltre 12 miliardi di euro e non 8,5. Lo dicono i conti che RFI è tenuta a fare per legge.\r\nB) L’Europa ha solo 5,5 miliardi di euro per progetti di questo tipo (core network), quindi è matematicamente impossibile che ne assegni la maggior parte (3,4 miliardi di euro) alla Torino-Lione.\r\nC) L’Italia ha solo 1,37 miliardi di euro per la Torino-Lione, insufficienti a cofinanziare l’opera: sono quelli disponibili entro il 2020.\r\nA+B+C= la Torino-Lione è morta, il Governo ha una stupenda occasione per destinare questo fiume di denaro a piccole opere utili a tutti gli italiani.\r\nTesto del comunicato stampa\r\n\r\nA) Ieri al Senato le Ferrovie e il Governo hanno fatto una pessima figura. Nessuno è stato in grado di spiegare in termini comprensibili quale sia il vero costo del Tunnel di Base (57 km) della Torino-Lione. L’asino è cascato sulla rivalutazione. I costi delle opere pubbliche sono soggetti a rivalutazione, non per colpa dell’inflazione ma per tenere conto di: revisione prezzi, oneri finanziari, adeguamenti progettuali e imprevisti (frequenti nei tunnel). Per legge il CIPE decide in base al “costo rivalutato a vita intera” e non sulle supposizioni dell’architetto di turno. I calcoli di RFI considerano una rivalutazione annua del 3,5%, il medesimo indice utilizzato nell’Analisi Costi Benefici di Virano e nel Progetto Definitivo di LTF. Il risultato fa oltre 12 miliardi di euro. La verità si saprà esclusivamente quando sarà effettuata una certificazione del costo da parte di un soggetto completamente terzo, come previsto nell’Accordo Italia- Francia del 30 gennaio 2012.\r\n\r\nB) I fondi europei sono quelli del bando “2014 CEF Transport Multi-annual Call”. Per progetti “core network” come questo, il bando dispone di soli 5,5 miliardi di euro, ai quali ambiscono numerosi progetti in differenti Stati membri. Tra Brennero (3,4 miliardi di euro) e Torino-Lione (altri 3,4), l’Italia da sola vorrebbe contributi superiori a tale cifra. Se si aggiungono gli altri “pretendenti” europei (ad esempio i progetti Fehmarn Belt e Seine-Scheldt), i desideri sono oltre il doppio della disponibilità. Pertanto è matematicamente impossibile che la Torino-Lione riceva dalla UE 3,4 miliardi di euro, ovvero il 40% propagandato dai fautori dell’opera.\r\n\r\nC) Nel Bilancio dello Stato, il cofinanziamento nazionale della Torino-Lione fa appello ad un’autorizzazione di spesa della Legge di Stabilità 2014 (capitolo MIT 7532). I fondi allocati ammontano complessivamente a 2,56 miliardi di euro, spalmati fino al 2029. L’Europa erogherà contributi esclusivamente su spese effettuate entro il 2020 (questo è il periodo di riferimento del bando in corso). I soldi a bilancio in anni successivi al 2020 non sono utilizzabili. Pertanto, con i fondi assegnati entro il 2020, attualmente l’Italia può coprire solo 1,37 miliardi di euro, sensibilmente meno di quelli richiesti per cofinanziare la Torino-Lione.\r\n\r\nQuesti elementi sono verificabili da qualsiasi cittadino su documenti pubblici: Contratto di Programma RFI, Progetto Definitivo LTF, Regolamenti CEF e TEN-T e relativo bando europeo, Legge di Stabilità dello Stato.\r\nIl CIPE non è in grado di autorizzare l’opera, mancando tutti i presupposti: Valutazione di Impatto Ambientale (ferma da due anni), approvazione del Progetto Definitivo (idem), definizione certa del “costo a vita intera” (A), certezza del contributo europeo (B), disponibilità finanziaria nazionale (C).\r\nIl Governo Italiano ha davanti a sé una stupenda occasione: anziché lasciarlo ingoiare dall’inutile Tunnel di Base della Torino-Lione, usi questo fiume di denaro per le piccole opere veramente utili agli italiani. Buon lavoro.\r\n\r\n***********\r\n\r\nLe slide della presentazione avvenuta oggi (qui in pdf – 12N.creditoesaurito.r)","13 Novembre 2014","2014-11-17 14:54:07","Ferrovie dello Stato ed Esposito scoprono l'acqua calda: il Tav è uno spreco!",1415842389,[211,135,212,67],"http://radioblackout.org/tag/esposito/","http://radioblackout.org/tag/sprechi/",[214,15,215,18],"esposito","sprechi",{"post_content":217},{"matched_tokens":218,"snippet":219,"value":220},[81],"utilizzato nell’Analisi Costi Benefici di \u003Cmark>Virano\u003C/mark> e nel Progetto Definitivo di","Non sono in pochi a pensare che i sostenitori del Tav \"senza se e senza ma\" stiano tirando i remi in barca in vista di un prossimo pubblico annuncio di una rinucia all'opera da parte di Stato e interessi economici connessi alla costruzione della grande opera inutile.\r\n\r\nSenza sbilanciarci su cotanto ottimismo, sorridiamo della surreale situazione in cui il molto poco onorevole senatore Esposito fa finta di scandalizzarsi per i costi spropositati e gli annunciati (da 20 anni per quanto riguarda il movimento NoTav) mancati rientri di denaro per una linea che si annuncia avara di passeggeri. 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Sono conferme amare, tanto più amare perché riguardano solo un cantiere piccolissimo a paragone di quelli che proveranno ad aprire per la realizzazione dell'opera. I dati sono di Ltf, il General Contractor della Torino Lyon. Non possono esserci dubbi sullo schieramento si Tav, di chi, per obbligo di legge, li ha forniti. I dati sintetizzano i valori di pm10, polveri sottili responsabili di un gran numero di patologie anche mortali, riscontrati nel punto di rilevamento denominato 5.4 a La Maddalena, con un campionamento giornaliero da marzo a settembre 2013.\r\n\r\nLe bugie del commissario alla Torino Lyon, Virano, dei partiti Si Tav, di LTF, di stampa e TV e di alcuni sindaci collaborazionisti hanno le gambe corte.\r\nVale la pena ricordare che sul territorio di Chiomonte, come in ogni altro comune italiano, la massima responsabilità della salute dei cittadini ricade sul sindaco, quel Renzo Pinard, fanatico sostenitore dell'opera, che da anni minaccia a vuoto le dimissioni in caso di militarizzazione del \"suo\" paese. Centinaia di militari di guardia al fortino/cantiere, posti di blocco asfissianti non sono bastati per indurlo alla coerenza.\r\nSe la salute dei suoi compaesani gli sta a cuore quanto la loro libertà, c'é ben poco di buono da aspettarsi. Staremo a vedere.\r\n\r\nMa diamo un'occhiata ai dati.\r\n\r\n\r\n\r\nIl valore massimo di pm10 consentito per legge nelle 24 ore è di 50μg/m3, viene permesso uno sforamento a questo valore per un massimo di 35 giorni all’anno. La media annuale non deve superare i 40μg/m3.\r\n\r\nNoi abbiamo a disposizione nel 2013 i dati per 189 giorni, da marzo a settembre, durante i quali ci sono stati ben 88 sforamenti! Corrisponderebbero a 170 sforamenti l’anno. 5 volte il consentito. Particolarmente allarmanti i valori riscontrati in alcune giornate: il 4 marzo il valore medio era di 179μg/m3, il 12 dello stesso mese 189μg/m3, il 18 aprile 127μg/m3, il 31 luglio 140μg/m3. E stiamo parlando di valori medi giornalieri, non di picchi.\r\n\r\nIl valore medio di concentrazione delle polveri è anch’esso inquietante. In nessun mese è stato inferiore al valore limite (40μg/m3) e la media totale è di 53,3μg/m3. Tenete conto che stiamo parlando di un punto di rilevazione che seppur non distante da una autostrada è pur sempre situato in una ventosa valle alpina! Ma veniamo proprio all’autostrada. Qualcuno potrebbe pensare che questi valori siano dovuti alla circolazione autostradale, cosa sicuramente vera, ma solo in parte. Abbiamo infatti a disposizione anche i rilevamenti fatti da Ltf ante operam, nel 2012 (che poi davvero ante operam non sono, dato che dal luglio 2011 sono iniziati i lavori preparatori). Su 63 giorni campionati ci sono stati 6 sforamento del limite di 50μg/m3, e la media della concentrazione di pm10 è stata di 34,9μg/m3. Nel 2012 vi è 1 sforamento ogni 10 giorni campionati, non quasi 1 sforamento ogni 2 giorni come nel 2013. Non è credibile che emissioni così importanti siano causate dal traffico autostradale, che è rimasto sostanzialmente identico con un leggero calo. Tenete conto che i dati del 2013 si riferiscono per di più a un periodo in cui ancora non era incominciato lo scavo vero e proprio del tunnel, con le colonne di polveri visibili a chiunque abbia la ventura di passare per la Clarea.\r\nCrediamo che questi dati non abbiano bisogno di commenti. Sono la mera conferma delle tesi di chi si oppone all'opera: il Tav oltre ad essere un enorme spreco di risorse pubbliche per un’opera inutile, è anche un grosso rischio per la salute di tutti quanti noi. In nome del profitto di pochi il governo di turno mette a repentaglio la vita di tutti.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Luca Giunti, naturalista e consulente della Comunità montana.\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\npolveri_notav","19 Marzo 2014","2014-03-24 11:51:32","Tav. 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In questa frase si condensa lo spirito della pubblicazione e dell'inserimento dell'opposizione a questa nuova nocività nel novero degli ormai tanti resistenti, che si contrappongono agli interessi in tutta Italia e anche altrove: infatti lungo tutto l'opuscolo di 50 pagine sono espliciti i riferimenti al movimento No Tav e No Muos, ma anche considerazioni relative a personaggi squallidi come il Country Manager che ha la funzione di un Virano qualunque in Valsusa (forse meno scafato) e tutti i politici impuniti, voltaggabana e capaci di rilasciare affermazioni prive di senso, oppure ammiccanti, menzogneri, pronti al compromesso,... o a spostare un po' più in là la Grande Opera (tutte queste figure trovano spazio nella grafica dell'opuscolo). La riflessione del collettivo si vede che ha continuato a oscillare tra la situazione generale di oppressione, imposizione e repressione a livello nazionale ed europeo e il riferimento locale, che è stato studiato nei dettagli, approfondendo tutti gli aspetti tecnici dell'opera e cercando di raffigurare il quadro in cui è inserito il territorio ina questa sorta di colonialismo energetico fatto di terminali che trasportano oggetti e energia inutile ai più, se non genericamente al capitalismo per perpetuare se stesso (e i suoi molti inconvenienti, che chiamano incidenti ma sono disastri annunciati.\r\n\r\nAl proposito abbiamo sentito Marina, compagna del collettivo che ha collaborato alla stesura dell'opuscoletto e ci ha proposto linee interpretative e di lotta ulteriori,trascorrendo dalla precisione dei dati (che avevamo già sentito sciorinare anche da altri oppositori al Tap a settembre) alla lucidità determinata della contrapposizione\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/02/2014.02.06-marina_no-tap.mp3\"][/audio]","6 Febbraio 2014","2014-02-10 12:31:19","Dall'altra parte del Tap, contro",1391722165,[268,269,270,271,272],"http://radioblackout.org/tag/gasdotto/","http://radioblackout.org/tag/militarizzazione/","http://radioblackout.org/tag/no-tap/","http://radioblackout.org/tag/nocivita/","http://radioblackout.org/tag/salento/",[274,275,276,277,278],"gasdotto","militarizzazione","no tap","nocività","salento",{"post_content":280},{"matched_tokens":281,"snippet":282,"value":283},[81],"ha la funzione di un \u003Cmark>Virano\u003C/mark> qualunque in Valsusa (forse meno","Nell'opuscolo senza prezzo (in ogni senso) collazionato collettivamente dal Collettivo anarchico di Lecce, editato da Ned Ludd editore si può leggere «chi davvero intendesse giocare la partita contro il gasdotto, dovrà tenere in conto che opporsi ad esso significherà anche, necessariamente, opporsi allo Stato e all'intero sistema economico e sociale». 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Tra le ditte appaltatrici c'é la CMC di Ravenna, una delle più grandi cooperative rosse. \"A presiedere l'Osservatorio Tecnico viene chiamato l'architetto Mario Virano, uno di quei manager provenienti dal vecchio PCI fattosi classe di governo.\" Completa il libro un'appendice fotografica e alcuni estratti di cronaca del processo per i fatti del 27 giugno e del 3 luglio 2011. \"Per gli assediati la mattina avanza lenta, dai telefonini giungono le notizie della manifestazione in marcia.\" Buon ascolto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/2019.04.19-15.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","11 Maggio 2019","2021-08-06 13:26:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/SALMONI1-157x110.jpg","RESA DEI CONTI ALLA MADDALENA - LA PERLA DI LABUAN 19/4/2019","podcast",1557558277,[],[],{"post_content":319},{"matched_tokens":320,"snippet":321,"value":322},[81],"Tecnico viene chiamato l'architetto Mario \u003Cmark>Virano\u003C/mark>, uno di quei manager provenienti","\"Il Tav glielo faccio passare proprio nel mezzo della Val Susa, perché tanto é proprio una valle di merda che fa schifo.\" é il commento (non verbalizzato) di Chiamparino, all'epoca sindaco uscente di Torino. 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