","Strategie di resistenza abitativa nell'architettura dell'occupazione","post",1463752582,[67,68,69],"http://radioblackout.org/tag/architettura-nelloccupazione/","http://radioblackout.org/tag/territori-occupati/","http://radioblackout.org/tag/zona-c/",[71,72,73],"architettura nell'occupazione","Territori occupati","zona C",{"post_content":75,"tags":80},{"matched_tokens":76,"snippet":78,"value":79},[77,77],"c","sono inventati materiali da costruzione \u003Cmark>c\u003C/mark>ome i pneumatici, \u003Cmark>c\u003C/mark>he hanno sostituito le pareti in","Molteplici le modalità adottate dall'occupazione dello Stato ebraico ai danni di residenti e popolazione beduina dell'area \u003Cmark>C\u003C/mark> delimitata dagli Accordi di Oslo: una legislazione del territorio dove non si possono realizzare manufatti di carattere non temporaneo (cemento o fondazioni), strapotere dei coloni \u003Cmark>c\u003C/mark>he intervengono direttamente a segnalare e distruggere, collocando i loro caravan e poi via via costruendo attorno interi quartieri poi collegati con strade costruite appositamente per unire i vari insediamenti \u003Cmark>c\u003C/mark>he si mangiano il territorio palestinese.\r\n\r\nMa altrettanti sono i mezzi dell'ingegno delle popolazioni vessate messi in atto per resistere e aggirare le imposizioni volte a espellere la popolazione autoctona (esistono persino associazioni \u003Cmark>c\u003C/mark>he pattugliano il territorio per individuare cavilli \u003Cmark>c\u003C/mark>he permettano di demolire i villaggi palestinesi), ma questo non fa \u003Cmark>c\u003C/mark>he stimolare l'ingegno dei progettisti \u003Cmark>c\u003C/mark>he si sono inventati materiali da costruzione \u003Cmark>c\u003C/mark>ome i pneumatici, \u003Cmark>c\u003C/mark>he hanno sostituito le pareti in lamiera zincata per esempio di una scuola del villaggio beduino di Wadi Abu Hindi, dove si è adottata la tecnica del pisè per l'isolamento termico delle pareti fatte da assi in legno parallele. Accorgimenti per poter ovviare al bisogno di costruire stabili utilizzabili ma ricostruibili facilmente, quindi precari e resistenti, di materiali poveri, \u003Cmark>c\u003C/mark>ome mattoni in terra cruda del Giordano o con pneumatici riempiti di argilla umida, intonacati con olio per falafel riciclato. Metodi \u003Cmark>c\u003C/mark>he però nulla possono contro l'ultima moda di Tzahal, \u003Cmark>c\u003C/mark>he ha preso a riempire le abitazioni di cemento per impedire la loro ricostruzione... Elisa Ferrato è un'architetto italiana \u003Cmark>c\u003C/mark>he si reca spesso nei Territori, potendo rilevare a ogni visita i cambiamenti a vista d'occhio di quello \u003Cmark>c\u003C/mark>he è costantemente un enorme cantiere di insediamenti, a cui alacremente i palestinesi contrappongono costruzioni del loro ingegno; Elisa parteciperà a un incontro sulla Nakba organizzato presso l'Associazione Comala di Torino, in corso Ferrucci angolo piazza Adriano, domenica 22 maggio alle ore 17, ecco cosa ci ha raccontato nella diretta di stamani:\r\n\r\nArchitetturanell'occupazione",[81,83,85],{"matched_tokens":82,"snippet":71},[],{"matched_tokens":84,"snippet":72},[],{"matched_tokens":86,"snippet":89},[87,88],"zona","C","\u003Cmark>zona\u003C/mark> \u003Cmark>C\u003C/mark>",[91,94],{"field":92,"matched_tokens":93,"snippet":78,"value":79},"post_content",[77,77],{"field":42,"indices":95,"matched_tokens":97,"snippets":99},[96],2,[98],[87,88],[89],1157451471441625000,{"best_field_score":102,"best_field_weight":103,"fields_matched":96,"num_tokens_dropped":54,"score":104,"tokens_matched":96,"typo_prefix_score":54},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":106,"highlight":126,"highlights":131,"text_match":134,"text_match_info":135},{"cat_link":107,"category":108,"comment_count":54,"id":109,"is_sticky":54,"permalink":110,"post_author":24,"post_content":111,"post_date":112,"post_excerpt":59,"post_id":109,"post_modified":113,"post_thumbnail":114,"post_thumbnail_html":115,"post_title":116,"post_type":64,"sort_by_date":117,"tag_links":118,"tags":123},[51],[53],"94537","http://radioblackout.org/2024/12/corrispondenza-dalla-jordan-valley-pt-2/","Continuiamo l'approfondimento iniziato qui con la compagna che si trova in una zona C nella Valle del Giordano, in Cisgiordania.\r\n\r\nDal 7 ottobre, il territorio è interessato in maniera più concreta dal processo di costruzione del \"Grande Israele\". Questo non è soltanto un progetto di annessione politico-giuridica, ma si istituisce su un piano necropolitico di violenza fisica costante, detenzione amministrativa ingiustificata, torture all'interno delle carceri, epidemie, esecuzioni sommarie.\r\n\r\nPer debellare la resistenza armata, i campi profughi interni alle città sono diventate delle \"piccole Gaza\" in termini di distruzione delle infrastrutture e del tessuto urbano minimo necessario alla vita.\r\n\r\nLa repressione dei gruppi resistenti da parte dell'ANP non è una novità, solo che l'esecuzione di poche settimane fa, messa in atto a Jenin, ha messo in atto una protesta diffusa anche a Tubas e Nablus. Questo ha portato ad ulteriori incursioni da parte dell'Autorità Palestinese nei campi, come braccio alleato di Israele, in un crescendo di violenza.\r\n\r\nAlla domanda: \"cosa si può fare a supporto?\", si dice che è sempre utile documentare e fare presenza, mentre la partecipazione attiva ai soccorsi è ormai diventata sempre più difficile per l'attivismo internazionale.\r\n\r\nBuon ascolto!\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Cisgiordania.mp3\"][/audio]","24 Dicembre 2024","2024-12-24 17:10:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/cisgiordania-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/cisgiordania-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/cisgiordania-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/cisgiordania.jpg 600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Corrispondenza dalla Jordan Valley pt. 2",1735060231,[119,120,121,122],"http://radioblackout.org/tag/cisgiordania/","http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/netanyahu/","http://radioblackout.org/tag/palestina/",[124,41,125,38],"Cisgiordania","netanyahu",{"post_content":127},{"matched_tokens":128,"snippet":129,"value":130},[77,77,87,88],"Continuiamo l'approfondimento iniziato qui con la \u003Cmark>c\u003C/mark>ompagna \u003Cmark>c\u003C/mark>he si trova in una \u003Cmark>zona\u003C/mark> \u003Cmark>C\u003C/mark> nella Valle del Giordano, in","Continuiamo l'approfondimento iniziato qui con la \u003Cmark>c\u003C/mark>ompagna \u003Cmark>c\u003C/mark>he si trova in una \u003Cmark>zona\u003C/mark> \u003Cmark>C\u003C/mark> nella Valle del Giordano, in Cisgiordania.\r\n\r\nDal 7 ottobre, il territorio è interessato in maniera più concreta dal processo di costruzione del \"Grande Israele\". 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I volontari dell'operazione Colomba che fanno da interposizione operano a sud di Hebron nella zona di Masafer Yatta nell'area C che gli accordi di Oslo hanno assegnato al controllo israeliano. La situazione si è particolarmente degradata anche a causa dell'interazione sempre più evidente fra esercito e coloni che sono pesantemente armati e sempre più aggressivi protetti dall'impunità garantita dai ministri coloni di estrema destra presenti nel governo israeliano. I solidali sono ormai degli obiettivi della violenza dei coloni come dimostra l'uccisione il 10 settembre scorso dell'attivista Aysenur Ezgi Eygi, cittadina turco americana .\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/info-23092024-progetto-colomba.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","23 Settembre 2024","Testimonianza dalla Cisgiordania occupata ","2024-09-23 17:06:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/operazione-colomba-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/operazione-colomba-300x225.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/operazione-colomba-300x225.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/operazione-colomba-1024x768.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/operazione-colomba-768x576.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/operazione-colomba-1536x1152.jpeg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/operazione-colomba.jpeg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","CISGIORDANIA TESTIMONIANZA DALL'OCCUPAZIONE",1727111188,[119,179,180,181],"http://radioblackout.org/tag/coloni/","http://radioblackout.org/tag/occupazione/","http://radioblackout.org/tag/operazione-colomba/",[124,183,184,185],"coloni","occupazione","operazione Colomba",{"post_content":187},{"matched_tokens":188,"snippet":189,"value":190},[87,88,77],"a sud di Hebron nella \u003Cmark>zona\u003C/mark> di Masafer Yatta nell'area \u003Cmark>C\u003C/mark> \u003Cmark>c\u003C/mark>he gli accordi di Oslo hanno","Dalla Cisgiordania occupata raccogliamo la testimonianza di un solidale dell'operazione Colomba \u003Cmark>c\u003C/mark>he dal 2004 sostiene i comitati popolari di resistenza non violenta palestinesi \u003Cmark>c\u003C/mark>he si oppongono alle operazioni congiunte di esercito e coloni contro i residenti palestinesi al fine di espellerli dai loro territori . 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Questa procedura della detenzione amministrativa consente la tortura dilagante e, in alcune circostanze, istituzionalizza la sparizione forzata . Le autorità israeliane stanno usando la legge sui combattenti illegali per radunare arbitrariamente i civili palestinesi di Gaza e della West Bank per gettarli in un buco nero per periodi prolungati, senza produrre alcuna prova che rappresentino una minaccia per la sicurezza e senza la minima parvenza di giusto processo. Il Servizio carcerario israeliano (IPS) ha confermato all'ONG israeliana Hamoked che al 1° luglio 2024, 1.402 palestinesi erano detenuti in virtù della legge sui combattenti illegali. Le cifre escludono le persone detenute per un periodo iniziale di 45 giorni senza un ordine formale.\r\nAbbiamo contattato Sami Huraini dal villaggio di Al Tuwani ,zona Masafer Yatta a sud di Hebron area c West bank sotto controllo israeliano dagli accordi di Oslo,che ha parlato delle modalità e dell'estensione della detenzione amministrativa in un area dove sono presenti i volontari dell'operazione Colomba che in questi 20 anni si sono interposti alla violenza dell'occupazione israeliana e alla prepotenza di coloni e soldati .\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/ZionismApartheidWestBank-1.mp3\"][/audio]","28 Ottobre 2024","Detenzione amministrativa in Cisgiordania.","2024-10-28 15:33:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/DETENZIONE-AMMINISTRATIVA-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/DETENZIONE-AMMINISTRATIVA-300x168.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/DETENZIONE-AMMINISTRATIVA-300x168.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/DETENZIONE-AMMINISTRATIVA.jpg 650w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","LA DETENZIONE AMMINISTRATIVA NEI TERRITORI OCCUPATI.",1730129620,[213,214,68],"http://radioblackout.org/tag/cidgiordania/","http://radioblackout.org/tag/detenzione-amministrativa/",[216,217,72],"Cidgiordania","detenzione amministrativa",{"post_content":219},{"matched_tokens":220,"snippet":221,"value":222},[87,77],"dal villaggio di Al Tuwani ,\u003Cmark>zona\u003C/mark> Masafer Yatta a sud di Hebron area \u003Cmark>c\u003C/mark> West bank sotto controllo israeliano","La Legge sui combattenti illegali (Unlawful Combatants Law) concede alle forze armate israeliane ampi poteri per detenere chiunque da Gaza sia sospettato di partecipare alle ostilità contro Israele o di rappresentare una minaccia per la sicurezza dello Stato per periodi indefiniti e prorogabili, senza dover produrre prove a sostegno delle accuse. 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Le cifre escludono le persone detenute per un periodo iniziale di 45 giorni senza un ordine formale.\r\nAbbiamo contattato Sami Huraini dal villaggio di Al Tuwani ,\u003Cmark>zona\u003C/mark> Masafer Yatta a sud di Hebron area \u003Cmark>c\u003C/mark> West bank sotto controllo israeliano dagli accordi di Oslo,che ha parlato delle modalità e dell'estensione della detenzione amministrativa in un area dove sono presenti i volontari dell'operazione Colomba \u003Cmark>c\u003C/mark>he in questi 20 anni si sono interposti alla violenza dell'occupazione israeliana e alla prepotenza di coloni e soldati .\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/ZionismApartheidWestBank-1.mp3\"][/audio]",[224],{"field":92,"matched_tokens":225,"snippet":221,"value":222},[87,77],1157451470501576700,{"best_field_score":228,"best_field_weight":137,"fields_matched":138,"num_tokens_dropped":54,"score":229,"tokens_matched":96,"typo_prefix_score":54},"2211897409536","1157451470501576817",{"document":231,"highlight":250,"highlights":255,"text_match":258,"text_match_info":259},{"cat_link":232,"category":233,"comment_count":54,"id":234,"is_sticky":54,"permalink":235,"post_author":24,"post_content":236,"post_date":237,"post_excerpt":238,"post_id":234,"post_modified":239,"post_thumbnail":240,"post_thumbnail_html":241,"post_title":242,"post_type":64,"sort_by_date":243,"tag_links":244,"tags":247},[51],[53],"99015","http://radioblackout.org/2025/07/israele-accelera-la-pulizia-etnica-in-cisgiordania/","Negli ultimi mesi, le forze e i coloni israeliani hanno intensificato gli sforzi per espellere circa 2.500 palestinesi che vivono in un gruppo di villaggi nella regione meridionale della Cisgiordania di Masafer Yatta. All'inizio di maggio, quando i militari hanno raso al suolo la maggior parte di Khilet Al-Dabe, era la più grande demolizione nell'area fino ad oggi. Ora, una nuova direttiva militare minaccia di accelerare la distruzione di una dozzina di altri villaggi.\r\n\r\nLa scorsa settimana, l’Ufficio di Pianificazione Centrale dell’Amministrazione Civile – l’organismo militare israeliano responsabile del rilascio dei permessi di costruzione nei territori palestinesi occupati – ha adottato una politica che richiede che tutte le richieste di costruzione palestinesi in sospeso a Masafer Yatta siano automaticamente respinte. 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La nuova direttiva ora si rivolge a decine di domande in sospeso presentate prima di questo cambiamento.\r\n\r\nLa mossa di accelerare le demolizioni si allinea con il più ampio programma di del ministro delle Finanze Bezalel Smotrich. 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L’ennesima opera inutile per chi vive e lavora nel nostro paese, ma lucrosissima per gli amici degli amici della destra e della sinistra. Un sistema legale di drenaggio di denaro pubblico a fini privatissimi che ha già devastato mezza Italia.\r\nLa nuova linea rischia di compromettere irrimediabilmente il parco naturale delle “Capanne di Marcarolo”, nonché di sconvolgere un delicato equilibrio idrogeologico.\r\nIl CIPE ha stanziato in due tranche, l’ultima ai primi di dicembre, un miliardo e 800 milioni di euro per la realizzazione della linea ad alta velocità tra Genova e Tortona.53 chilometridi ferrovia – ancora non è chiaro se sarà destinata ai passeggeri o alle merci, che costerà – a lavori finiti - 6,2 miliardi di euro. 115 milioni di euro al chilometro. Una follia che devasterà la Valle Scrivia e, ben lungi dal realizzare il trasferimento modale dalla gomma al ferro, metterà in comunicazione il porto di Genova con i piazzali per Tir della famiglia Gavio, un nome i cui interessi sono strettamente intrecciati con quelli delle società autostradali.\r\nNon certo per caso, l’accordo sottoscritto a fine settembre tra Rfi, regione Liguria, comune di Genova e provincia di Alessandria, consegna il lucroso appalto nelle mani di Cociv-Impregilo, che rimanda ancora ai nomi di Gavio e Benetton.\r\nTra chi ha le mani in pasta nell’affare vale la pena ricordare il plurinquisito Ettore Incalza, manager al servizio del Ministero delle Infrastrutture e il viceministro Ciaccia, manager del gruppo Intesa-SanPaolo.\r\nQuando venne ideato il terzo valico si immaginava che nel 2006 ci sarebbero passati cinque milioni di “TEU”. Il Teu è l’unità di misura usata per i container. Oggi, sei anni dopo il 2006, nonostante l’indubbia rilevanza sul piano della logistica di Tortona, i container movimentati sono meno di un milione e ottocento. Se ci fosse una qualche ragione per la realizzazione dell’opera basterebbe quest’unico dato a metterla in discussione. Ma la partita, come già per la Torino Lyon, è un’altra e ben altri sono gli interessi in gioco.\r\nContro il terzo valico è nato da anni un movimento che, specie nel 2005, ha dato vita a numerose manifestazioni. Una molla forte sono stati gli scempi compiuti in zona con il pretesto di realizzare tre tunnel geognostici, che di fatto sono vere gallerie ferroviarie. Su questi tre “buchi” è intervenuta anche la magistratura che inquisì sia Gavio che Incalza, ma tutto è finito in prescrizione: il potere non fa male a se stesso. Così oggi l’opera è nuovamente in procinto di essere realizzata.\r\nIn zona sono ripresi gli incontri e le iniziative di informazione, tra cui un’assemblea tra i No Tav piemontesi e liguri, che si preparano alla resistenza.\r\nPochi giorni dopo la delibera del CIPE sul terzo valico a 13 No Tav della provincia di Alessandria sono stati recapitati gli avvisi di garanzia per “manifestazione non autorizzata”. 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Una follia che devasterà la Valle Scrivia e, ben lungi dal realizzare il trasferimento modale dalla gomma al ferro, metterà in comunicazione il porto di Genova con i piazzali per Tir della famiglia Gavio, un nome i cui interessi sono strettamente intrecciati con quelli delle società autostradali.\r\nNon certo per caso, l’accordo sottoscritto a fine settembre tra Rfi, regione Liguria, comune di Genova e provincia di Alessandria, consegna il lucroso appalto nelle mani di Cociv-Impregilo, che rimanda ancora ai nomi di Gavio e Benetton.\r\nTra chi ha le mani in pasta nell’affare vale la pena ricordare il plurinquisito Ettore Incalza, manager al servizio del Ministero delle Infrastrutture e il viceministro Ciaccia, manager del gruppo Intesa-SanPaolo.\r\nQuando venne ideato il terzo valico si immaginava che nel 2006 ci sarebbero passati cinque milioni di “TEU”. Il Teu è l’unità di misura usata per i container. Oggi, sei anni dopo il 2006, nonostante l’indubbia rilevanza sul piano della logistica di Tortona, i container movimentati sono meno di un milione e ottocento. Se ci fosse una qualche ragione per la realizzazione dell’opera basterebbe quest’unico dato a metterla in discussione. Ma la partita, come già per la Torino Lyon, è un’altra e ben altri sono gli interessi in gioco.\r\nContro il terzo valico è nato da anni un movimento che, specie nel2005, hadato vita a numerose manifestazioni. Una molla forte sono stati gli scempi compiuti in zona con il pretesto di realizzare tre tunnel geognostici, che di fatto sono vere gallerie ferroviarie. Su questi tre “buchi” è intervenuta anche la magistratura che inquisì sia Gavio che Incalza, ma tutto è finito in prescrizione: il potere non fa male a se stesso. Così oggi l’opera è nuovamente in procinto di essere realizzata.\r\nIn zona sono ripresi gli incontri e le iniziative di informazione, tra cui un’assemblea tra i No Tav piemontesi e liguri, che si preparano alla resistenza.\r\nPochi giorni dopo la delibera del CIPE sul terzo valico a 13 No Tav della provincia di Alessandria sono stati recapitati gli avvisi di garanzia per “manifestazione non autorizzata”. Il 28 giugno, all’indomani dello sgombero violento della Libera Repubblica della Maddalena i No Tav della provincia di Alessandria scesero spontaneamente in piazza in solidarietà alla lotta No Tav.\r\nLe denunce di questi giorni sono un chiaro avvertimento al movimento contro la nuova linea tra Genova e Tortona.\r\nUn avvertimento che i No Tav rispediscono al mittente.","2018-10-17 23:00:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/01/Moretti-200x110.jpg","Tav Genova/Tortona: miliardi e denunce",1326065492,[377,378,379,380,381,382],"http://radioblackout.org/tag/alessandria/","http://radioblackout.org/tag/avvisi-di-garanzia/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/notizie-2/","http://radioblackout.org/tag/terzo-valico/","http://radioblackout.org/tag/tortona/",[384,385,18,30,386,387],"alessandria","avvisi di garanzia","terzo valico","tortona",{"post_content":389},{"matched_tokens":390,"snippet":391,"value":392},[87,77],"stati gli scempi compiuti in \u003Cmark>zona\u003C/mark> \u003Cmark>c\u003C/mark>on il pretesto di realizzare tre","Un’altra grande opera è ai blocchi di partenza. L’ennesima opera inutile per chi vive e lavora nel nostro paese, ma lucrosissima per gli amici degli amici della destra e della sinistra. Un sistema legale di drenaggio di denaro pubblico a fini privatissimi che ha già devastato mezza Italia.\r\nLa nuova linea rischia di compromettere irrimediabilmente il parco naturale delle “Capanne di Marcarolo”, nonché di sconvolgere un delicato equilibrio idrogeologico.\r\nIl CIPE ha stanziato in due tranche, l’ultima ai primi di dicembre, un miliardo e 800 milioni di euro per la realizzazione della linea ad alta velocità tra Genova e Tortona.53 chilometridi ferrovia – ancora non è chiaro se sarà destinata ai passeggeri o alle merci, che costerà – a lavori finiti - 6,2 miliardi di euro. 115 milioni di euro al chilometro. 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Il 28 giugno, all’indomani dello sgombero violento della Libera Repubblica della Maddalena i No Tav della provincia di Alessandria scesero spontaneamente in piazza in solidarietà alla lotta No Tav.\r\nLe denunce di questi giorni sono un chiaro avvertimento al movimento \u003Cmark>c\u003C/mark>ontro la nuova linea tra Genova e Tortona.\r\nUn avvertimento che i No Tav rispediscono al mittente.\r\n\r\nSul terzo valico ascolta Lorenzo Bianco [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/01/2012-01-08-anarres-Lorenzo-Bianco-terzo-valico.mp3|titles=2012 01 08 anarres Lorenzo Bianco terzo valico]\r\n\r\nSenti anche l’intervista ad uno dei 13 inquisiti per manifestazione non autorizzata, Salvatore Corvaio [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/01/2012-01-08-anarres-Corvaio-denunce-Tav-Al.mp3|titles=2012 01 08 anarres Corvaio denunce Tav Al]",[394],{"field":92,"matched_tokens":395,"snippet":391,"value":392},[87,77],{"best_field_score":260,"best_field_weight":137,"fields_matched":138,"num_tokens_dropped":54,"score":261,"tokens_matched":96,"typo_prefix_score":138},{"document":398,"highlight":415,"highlights":421,"text_match":424,"text_match_info":425},{"comment_count":54,"id":399,"is_sticky":54,"permalink":400,"podcastfilter":401,"post_author":403,"post_content":404,"post_date":405,"post_excerpt":59,"post_id":399,"post_modified":406,"post_thumbnail":407,"post_title":408,"post_type":336,"sort_by_date":409,"tag_links":410,"tags":413},"70948","http://radioblackout.org/podcast/resetclub-special-guest-ruiz-osc1-podcast-24-settembre-2021/",[402],"reset-club","resetclub","In questa nuova puntata di Resetclub siamo lieti di ospitare la brava dj e produttrice Ruiz Osc1. Emily Ruiz nata a Bogotà, Colombia, da una famiglia di cantanti e percussionisti, sviluppa la sua cultura musicale con la sperimentazione artistica di strumenti come la chitarra, le percussioni, e in particolare nel campo degli ottoni con la tromba. Nel 2010 si trasferisce in Italia e si avvicina al mondo della musica elettronica con una particolare predilezione per il mixaggio attraverso il vinile. Trascorre la sua adolescenza in uno studio e negozio di dischi a Genova e poi si esibisce in diversi club della zona. ???? ???? collabora con vari club, festival, radio ed etichette in Italia, Colombia, Germania, Spagna, Ucraina, UK. Attualmente fa parte del collettivo ??????????? con sede a Berlino e parallelamente lavora a progetti di produzione a nome ???? con diversi personaggi della scena musicale elettronica. Nel 2021 grazie alla collaborazione di altre persone appartenenti alla scena elettronica torinese dà vita al suo nuovo format ????????. RUIZ OSC 1 nei suoi set si muove libera e senza vincoli di genere tra Groove techno, House, Trance, Breaks ed Electro che vanno dai 130 ai 150 bpm.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/09/Ruiz-Osc1-x-Resetclub.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","28 Settembre 2021","2021-09-28 22:59:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/09/242732830_10226630538893630_5157922365680302396_n-200x110.jpg","Resetclub Special Guest RUIZ OSC1 Podcast 24 Settembre 2021",1632868648,[411,412],"http://radioblackout.org/tag/resetclub/","http://radioblackout.org/tag/ruiz-osc1/",[403,414],"ruiz osc1",{"post_content":416},{"matched_tokens":417,"snippet":419,"value":420},[418,77],"zona. ","esibisce in diversi club della \u003Cmark>zona. \u003C/mark>???? ???? collabora \u003Cmark>c\u003C/mark>on vari club, festival, radio ed","In questa nuova puntata di Resetclub siamo lieti di ospitare la brava dj e produttrice Ruiz Osc1. 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