movimento dei forconi
Sicilia. La protesta contro l’aumento del gasolio, animata inizialmente dagli agricoltori, si è estesa agli autotrasportatori, ai pescatori ed ha infine travalicato queste categorie, catalizzando il disagio di tanti lavoratori, disoccupati, precari stritolati dalla crisi.
Un movimento popolare che sta bloccando le strade in tutta la Sicilia, un movimento dalle molte anime, che la destra più estrema in alcune località come Catania ha provato a cavalcare, ma che travalica ogni istanza di rappresentanza politica. A Ragusa centinaia di persone hanno riconsegnato le schede elettolali, annunciando che non avrebbero partecipato alle elezioni. L’MPA, il partito del governatore Lombardo, un partito che raccoglie istanze di carattere autonomista in un calderone i cui protagonisti sono ancora i vecchi politici della grande “balena bianca” democristiana di Sicilia, è in chiara difficoltà. In alcune località l’MPA, che governa la Sicilia con l’appoggio del Partito Democratico, sostiene e tenta di orientare la lotta, in altre, come Ragusa, si tiene ai margini, dando indicazione ai propri iscritti di non partecipare ai blocchi.
In Sicilia i movimenti di opposizione sociale sono divisi sull’opportunità di sostenere un movimento che alcuni ritengono ambiguo, altri invece vi colgono le potenzialità di critica sociale più ampia.
Ne abbiamo parlato con Pippo Gurrieri, sindacalista, ferroviere, anarchico ragusano.
Vi proponiamo la diretta fatta con lui come primo contributo di informazione e riflessione sul movimento dei forconi.
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