Ed anche ad Ancona si risponde agli sfratti con un’occupazione

Scritto dasu 30 Dicembre 2013

ancona Domenica 22 dicembre 2013, un’ampia rete di realtà cittadine di base ad Ancona ha compiuto un gesto concreto e immediato per far fronte alla stringente emergenza abitativa, liberando la Scuola Regina Margherita, un bene comune abbandonato dal 2010. Si tratta della prima occupazione a scopo abitativo fatto ad Ancona .  ” Liberare spazi che ci appartengono e abitarli è un primo passo- scrivono gli occupanti –  ma soprattutto dà una risposta, comunque insufficiente, a chi questo Natale lo avrebbe dovuto passare sul marciapiede, perché secondo l’amministrazione è idonea la strada, è idoneo non avere un bagno, è idoneo essere separati dai propri familiari perché non si può più pagare un affitto, quando invece ha tanti edifici abbandonati e in disuso che potrebbero ridare immediata dignità a moltissima gente. Siamo un centinaio di persone, tra cui migranti, richiedenti asilo, sfrattati per morosità incolpevole, donne, uomini e bambini che rivendicano per tutte e tutti e non per alcuni, il diritto a trovare alternative alle politiche di austerity. Intendiamo rivendicare pratiche di democrazia assoluta che superino la legalità e gli inadeguati regolamenti vigenti per mettere al centro i diritti fondamentali di ciascuno di noi. Da oggi Ancona si sveglia più ricca, con un nuovo grande spazio autogestito, solidale e antirazzista.”

Ne abbiamo parlato con un compagno del circolo anarchico Malatesta di Ancona

Frankie Ancona

 


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