No Tap: tanto rumore per nulla?
Scritto dainfosu 12 Febbraio 2016
Forse no, perché si fanno tanti accordi con paesi retti da despoti e ridotti alla bancarotta dal prezzo da saldo del greggio, come l’Azerbaijan, da dove partirebbe la pipeline per arrivare a devastare San Foca.
Però i paladini della grande opera hanno la scadenza del 16 maggio entro cui bisogna avviare i cantieri e quindi hanno cercato di far approvare un comma nel decreto appositamente fatto per la Xylella, che è stato bloccato dalla conferenza delle regioni e in parte si è ritorto contro i sostenitori della grande opera, perché ora gli espropri sono subordinati alla estirpazione degli ulivi, che non possono essere toccati foinché non è dimostrata l’infezione del virus.
Insomma la confuzione è grande sotto il cielo ma non è grave… forse.
Perciò abbiamo cercato di capirne di più con Gianluca del movimento No Tap