UNA SOCIETÀ PENALE

Scritto dasu 17 Novembre 2023

I nuovi decreti sicurezza sono stati approvati dal Consiglio dei Ministri di giovedì 16 novembre e le prime informazioni sui provvedimenti sono già stati annunciati in conferenza stampa dal Ministro Piantedosi.

La rimozione e l’annichilimento delle possibilità del conflitto e lo strumento penale come approccio al governo della società appaiono come il preciso indirizzo politico di questa nuova normativa, come si evince dalle prime valutazioni sull’aggravamento delle sanzioni per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, per le espressioni di resistenza ai regimi carcerari e per chi occupa abitazioni.

Oltre a favorire i processi di persecuzione del dissenso politico su basi pregiudiziali – che già le questure e le procure esercitano – particolarmente gravi appaiono i provvedimenti che contemplano la possibilità di procedere con la condanna delle donne in stato di gravidanza e che autorizzano il personale di polizia a dotarsi di ulteriori armi oltre a quelle di ordinanza.

Ne abbiamo parlato con Enrico Gargiulo, professore di Sociologia all’Università di Bologna, studioso di politiche di cittadinanza, ordine pubblico e dispositivi di polizia:

 

 

 


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