Gli occupabili? Le contraddizioni di una politica del lavoro dopo il RdC

Scritto dasu 1 Dicembre 2023

Nel secondo approfondimento entriamo nel tema delle misure di contrasto alla povertà e sulla liberalizzazione del mercato dell’energia in collegamento con Roberto Ciccarelli, autore ed editorialista de ilManifesto. 
Da un lato tiene banco la riforma del Reddito di Cittadinanza che a partire da agosto ha escluso la platea dei cosiddetti abili al lavoro, inseriti in una nuova misura il “Supporto alla formazione e al lavoro”, legata alla stretta partecipazione a corsi di. attivazione e formazione al lavoro. Dalle prime informazioni, sembrano stentare a prendere il via sia le erogazioni monetarie, sia i corsi di formazione lavorativa. L’enfasi posta nelle politiche di sostegno al reddito sulle potenzialità delle politiche di attivazione lavorativa e formazione sembra molto distante dalla realtà, caratterizzata da problematiche strutturali pluriennali sia di queste politiche sia di un mercato del lavoro povero e precario. Ad essere florido sembra solo essere il “mercato della disoccupazione” delle imprese della formazione. 
Secondo l’interlocutore, solo una misura sganciata  da qualunque tipo di condizionalità alla formazione e al lavoro, sia per i poveri assoluti che quelli relativi, potrebbe rappresentare una politica di contrasto alla povertà credibile all’interno di un cambio di passo strategico.
Infine è stato affrontato un’ulteriore sfida alle fasce più deboli della società, ossia la liberalizzazione definitiva del mercato dell’energia, un dei provvedimenti richiesti dall’UE come contropartita per il finanziamento del PNRR.

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