Genova, Venezia, Torino: contro la guerra totale, sentieri da esplorare

Scritto dasu 24 Giugno 2024

 

In diretta da San Sebastiano occupata a Venezia, una chiacchierata sulla mobilitazione studentesca, il cui discorso si sta allargando dalla solidarietà a Gaza all’opposizione alla guerra e che ieri è uscita dalle mura universitarie per attraversare le calle della smart city lagunare, arrivando a portare un saluto fin sotto al carcere, uno dei suoi fronti interni:

 

Occasione per rilanciare insieme a studentx di Fisica ospiti in regia l’iniziativa del 27 giugno alle 18 nella sede di Radio Blackout contro la guerra totale. Se la guerra comincia qui ed è qui che possiamo incepparne il fondamento, è necessario bloccare tutto, a partire dalla logistica. A Torino il complesso militare-industriale-scientifico si sta ristrutturando intorno al comparto dell’aerospazio e dell’intelligenza artificiale. Un altro terreno su cui è necessario ragionare è quello dell’energia. Dal mito della transizione urbana “green” e “smart” – si pensi alla nuova frontiera del “nucleare pulito”, di cui Newcleo startup torinese è capofila – a quello della “transizione verso un esercito decarbonizzato” in ambito US, UE e NATO, la diversificazione energetica intesa come forza di propulsione del mondo-guerra in cui viviamo è campo di battaglia su cui si gioca la ristrutturazione militare così come le possibilità e le forme di vita in questa città:

 

Infine, con un portuale del CALP, un aggiornamento sul recente blocco al porto del Pireo in Grecia della nave MSC Altair carica di materiale bellico diretto verso Israele, passando per l’opposizione a MAERSK, colosso danese della logistica che opera anche in Liguria con una piattaforma dedicata a Vado Ligure, per rilanciare il blocco di domani 25 giugno al porto di Genova, dalle ore 6 al piazzale San Benigno:


Radio Blackout 105.25

One station against the nation

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