COVID, SMOG E CLIMA (CON OFF TOPIC) – VOCI DALL’ANTROPOCENE – (ANNO II #7) – 11/01/21
A partire da un sintetico contributo del collettivo milanese Off Topic Lab – Inquinamento, CoVid-19 e clima: un bilancio ecologico sociale del 2020 –facciamo qualche riflessione sul rapporto acclarato tra territori impregnati di smog, cambiamento climatico e incidenza della mortalità da Covid-19.
Passando in rassegna alcuni studi dell’anno appena trascorso, e prendendo in esame soprattutto il caso lombardo – dove la mortalità ha toccato in media i 240 decessi per 100.000 abitanti (più del doppio della media nazionale) – tentiamo un ragionamento complessivo sull’impatto delle nocività che covano nella pianura padana, uno dei territori più inquinati del continente europeo, segnato da alcuni fattori di devastazione ambientale alquanto significativi: smog (e relativa alta concentrazione di PM10 e PM2.5), consumo di suolo, scarsa attuazione di politiche efficaci per la mobilità dolce e proliferare di allevamenti intensivi.
Se lo shock della prima ondata aveva posto qualche segnale di ripensamento collettivo su un modello economico e sociale insostenibile – nella percezione diretta di un miglioramento della qualità dell’aria e delle acque (per l’impatto del lockdown) – la “ripresa”-apertura estiva ha determinato un recupero-peggioramento con 89 giornate di sforamento dei limiti di particolato (contro le 69 dell’anno precedente), complice la patologica diminuzione di precipitazioni dovuta al climate change.
Di fronte a sfide sempre più radicali e urgenti, la compagine istituzionale (si prende qui il caso milanese ma vale per tutto il territorio nazionale) si limita a timide campagne di greenwashing, mentre c’è il disperato bisogno d’imporre di uno “stato di emergenza climatica sociale” dal basso.
Ai microfoni di Voci dall’Antropocene, Teo di OffTopicLab