“I dieci anni che sconvolsero il mondo” Intervista all’autore Raffaele Sciortino
“I dieci anni che sconvolsero il mondo sono gli anni della prima crisi effettivamente globale che continua a investire gli assetti usciti vincenti, e apparentemente privi di alternative, emersi dalla cosiddetta rivoluzione neoliberista dell’ultimo trentennio. La crisi si caratterizza per avere investito in profondità e successione strettissima i meccanismi della globalizzazione finanziaria, lo scontro geopolitico che ne è seguito a scala mondiale – in particolare tra Stati Uniti e Cina – e le dinamiche della strutturazione e della soggettività delle classi sociali. È solo in questo quadro complessivo che può essere affrontato il fenomeno emergente in Occidente dei neopopulismi, ben oltre la riduttiva contrapposizione fra denigrazione politico-mediatica e facili attese, fra preoccupati e apologeti. Quali gli elementi di rottura, e in quale direzione vanno?”
In questa lunga intervista presentiamo con l’autore i temi centrali che articolano il recente testo “I dieci anni che sconvolsero il mondo – Crisi globale e geopolitica dei neopulismi” (Asterios, 2019)
Nella prima parte analizziamo in cosa consiste la rottura della crisi globale scoppiata con la Grande Recessione del 2008, come cambiano gli assetti della globalizzazione fin qui conosciuta, quali risposte sono state messe in campo dal governo americano, come la crisi si è tradotta sul piano geopolitico, soprattutto nell’acuirsi dello scontro USA-Cina.
Nella seconda parte il focus si sposta sulle risposte sociali scatenate dalla crisi del 2008, dalle Primavere arabe ai movimenti stile Occupy in Occidente, fino all’emergere del cosiddetto momento populista: quale composione sociale scende in piazza? Quale il contenuto profondo di questo “ciclo” di lotte? Come si collega alle sconfitte del movimento operaio del lungo ’68 e la ristrutturazione del rapporto di capitale che ne è seguita?