Questo mondo che dobbiamo abbattere – VOCI DALL’ANTROPOCENE #26 – 01/06/20
Dal 25 maggio, giorno dell’assassinio di George P. Floyd, gli Stati Uniti sono percorsi da manifestazioni, saccheggi, riots, gesti di solidarietà, sit-in pacifici, in una corale presa di parola per dire “basta” alla violenza istituzionale e strutturale che regola i rapporti sociali stelle e strisce lungo la linea del colore. Fatto inedito, per la prima volta nella lunga storia carsica delle rivolte razziali, la popolazione black è appoggiata da fette consistenti di bianchi e altri coloured, segno che la promessa del sogno americano comincia a rivelarsi un incubo per la maggioranza di una popolazione che, non ancora uscita dall’epidemia di Covid-19, intravede un futuro ancor più foriero di diseguaglianze ed esclusione. Non per caso, gli ultimi difensori dell’American Dream sembrano essere l’Alt Right bianca che difende la propria “libertà” egoistica a mano armata e, al piolo più alto della scala sociale, Elon Musk che inaugura l’era dei viaggi spaziali per super-ricchi mano nella mano con l’assediato Donald Trump… mentre tutto intorno il paese brucia.
Da New York una diretta che ci racconta la notte tra domenica e lunedì
Da alcuni decenni la ricerca solitaria e pluridirezionale di Jacques Camatte ha oltrepassato le acque sicure della teoria comunista e per immergersi in una critica radicale della civiltà dell’erranza, processo storico plurisecolare di separazione della specie Sapiens dalla natura-cosmo. “Questo mondo che dobbiamo abbandonare”, da anni suo monito e bussola di orientamento, trova nuove conferme alla luce dell’evento Covid-19. Nella seconda parte della trasmissione proponiamo alcuni estratti del suo ultimo contributo “Instaurazione del rischio di estinzione”
Chiude la puntata la V parte della Storia del Servizio Sanitario Nazionale con Maurizio Pincetti