Strange and beautiful. John Lurie
New Orleans 1968. Un timido ragazzo bianco dal talento pronto ad esplodere suona scazzato l’armonica su un marciapiede. L’anziano signore nero vicino a è Mississippi Fred Mcdowell. Quando il destino ti cerca, non puoi sfuggire.
Quell’uomo si chiama John Lurie e attraverserà come una supernova i pochi anni che gli rimarranno prima di una clamorosa uscita di scena. velioce, troppo veloce.
Figlio dell’america post bellica, Lurie è un talento multiforme, più vicino all’uomo del rinascimento che ad un musicista jazz. Studia, poco volentieri chitarra e canto, prima di passare al sax. Nel 1991 gli viene diagnosticato il morbo di Lyme, una malattia invalidante che lo costringe a lasciare la musica. Nel frattempo ha fondato i Lounge Lizards con un gruppo di amici e sodali, inventando una delle più incatalogabili esperienze del periodo new-wave.
Ma non finisce qui: Lurie ha avuto tempo per fare anche cinema, componendo diverse colonne sonore ed in alcuni casi anche recitando, come nel clamoroso Daunbailo (con l’amico di una vita Waits) o nell’ancora più stralunato fishing with john, un’intera serie televisiva sulla pesca. Lui che non aveva mai preso una canna in mano. Fishing with John, in cui Lurie fa anche il compositore è uno spassionato ritratto di amore per la natura, altro che pesca. Tra i pescatori, uno più incapace dell’altro Tom Waits, Robert Redford e un incredibile dennis hopper trasformato in santone psichedelico in una sessione di pesca tra i fiumi della Thailandia. Di pesci neanche l’ombra ma ne viene fuori un affresco corale dotato di un’umanità stordente. Straconsigliato senza se e senza ma.
Per me Lurie è un geniale inventore di suoni, ma ancor prima un uomo. La sua musica stramba e confortevole, figlia del jazz e delle contaminazioni, sarà per me un tonico rivitalizzante nei momenti di sete e arsura. Sarà anche un oggetto misterioso avvolto di poesia, che non può essere eccessivamente violato con le parole (puoi descrivere la musica di charlie parker o di stravinsky senza rovinarla?)
Nei pochissimi dischi realizzati Lurie ha condensato storie e invenzioni, strambi incroci di treni e scambi di bagagli parlando all’ascoltatore da amico, che dico, da parente. Lurie è un sassofonista delizioso, un quarto coltrane e un tre quarti free. E’ un uomo che ama la vita in maniera potente. Con lui potrei persino andare a pescare, ci divertiremmo molto, certi di non tirare su niente. strange and beautiful, per l’appunto. Cult.
una microdiscografia essenziale per:
– un weekend di pesca – anche virtuale – in compagnia di qualcuno che amate
– un giorno di pioggia mentre scivolate nel traffico annoiato
– viaggiare su un intercity pieno di gente, inscatolati nel corridoio
– John Lurie National Orchestra – Men with Sticks [1992]
– Screamin’ Jay Hawkins & John Lurie – Stranger Than Paradise (From The Original Soundtrack Of The Film) [1986]
– Marvin Pontiac – The Legendary Marvin Pontiac [1999]
– John Lurie – Fishing with John ost [1991]