Un nome, molte sfumature – Voci dall’Antropocene #0 – 21/10/19
Voci Dall'Antropocene
L’Olocene è alle spalle. Una nuova era geologica è sorta dal peso esorbitante della presenza umana. L’uomo, ci dicono, ha finito con assumere il ruolo di forza geologica dominante, sconquassando delicati equilibri (ph degli oceani, andamento climatico, livello delle acque, biodiversità, cicli biogeochimici) con effetti potenzialmente fatali per la vita sul Pianeta.
Occorre rilevare che questa presenza umana tanto ingombrante, nella sua concretezza, è soprattutto la civilizzazione capitalista. Quali sono gli autori che più o meglio di altri si stanno interrogando su questo concetto per uscire da una narrazione che ci vuole tutti colpevoli perché incapaci di rinunciare a uno stile di vita o ad abitudini consolidate?
L’Antropocene è in definitiva il parto mostruoso di un’accumulazione incessante incominciata oltre cinquecento anni fa o è figlio dell’accelerazione industriale post settecentesca?