","12 ottobre. Rom in piazza contro sgomberi e repressione","post",1444474887,[62,63,64,65,66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/12-ottobre/","http://radioblackout.org/tag/corteo-rom/","http://radioblackout.org/tag/la-citta-possibile/","http://radioblackout.org/tag/lungo-stura-lazio/","http://radioblackout.org/tag/rom/","http://radioblackout.org/tag/social-housing-di-corso-vigevano/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[70,71,72,73,74,75,24],"12 ottobre","corteo rom","la città possibile","lungo stura lazio","rom","social housing di corso vigevano",{"post_content":77,"post_title":82,"tags":86},{"matched_tokens":78,"snippet":80,"value":81},[79],"ottobre","di sgombero entro il 30 \u003Cmark>ottobre\u003C/mark>. Nel frattempo, polizia e vigili","Due anni dopo l'inizio del progetto \"La città possibile\" - costato circa 5 milioni di euro e portato avanti da Comune di Torino, Prefettura, associazioni e cooperative complici - l'obiettivo è ormai chiaro a tutti: sgomberare il campo rom non autorizzato più grande d'Europa, quello di Lungo Stura Lazio, dove nel 2013 vivevano oltre 1.000 persone.\r\n\r\nTramite il progetto le famiglie sono state prima divise tramite una selezione arbitraria: alcune rimpatriate \"volontariamente\" in Romania con la promessa disattesa di poche decine di euro al mese, altre stipate e sorvegliate in appartamenti e social housing dagli affitti esosi. Per la maggior parte degli abitanti del campo - esclusi dal progetto perchè considerati \"non meritevoli\" - un'unica prospettiva: lo sgombero forzato. Nella sola giornata del 26 febbraio 2015 ruspe e agenti mandati da Comune e Questura hanno violentemente distrutto le baracche e buttato in mezzo alla strada 100 persone.\r\n\r\nOggi i pochi inseriti nel progetto vengono sfrattati, come nel caso delle 13 famiglie del social housing di corso Vigevano, gestito da AIZO e di proprietà del Ras delle soffitte Giorgio Molino, che finiranno in mezzo alla strada entro il 30 novembre. Le ultime 100 persone che invece ancora vivono nel campo di Lungo Stura vengono minacciate di sgombero entro il 30 \u003Cmark>ottobre\u003C/mark>. Nel frattempo, polizia e vigili continuano le loro azioni repressive all'interno del campo: distruzione \"individuale\" delle baracchine, deportazioni, arresti. Storie di ordinaria violenza di Stato, come nel caso di Aramis, un giovane arrestato la settimana scorsa con l'accusa di aver malmenato tre civich. In realtà la storia è opposta: sono gli agenti ad averlo brutalmente aggredito dopo avergli distrutto la baracca, arrivando anche a sventolare una pistola e utilizzare spray urticante nei confronti dei presenti.\r\n\r\nPer questo gli abitanti del campo e le famiglie dei social housing hanno deciso di mobilitarsi organizzando una manifestazione sotto il Comune lunedì prossimo alle 17. Di lì si muoverà in corteo.\r\n\r\nContro lo sgombero, contro gli sfratti, contro la violenza poliziesca, per una casa e la libertà di movimento per tutti e tutte.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Cecilia di Gatto Nero Gatto Rosso:\r\n\r\n2015-10-06-corteo-rom-cecilia",{"matched_tokens":83,"snippet":85,"value":85},[84,79],"12","\u003Cmark>12\u003C/mark> \u003Cmark>ottobre\u003C/mark>. Rom in piazza contro sgomberi e repressione",[87,90,92,94,96,98,100],{"matched_tokens":88,"snippet":89},[84,79],"\u003Cmark>12\u003C/mark> 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seguito dello sgombero e la presa di possesso dei terreni di San Giuliano avvenuto nella notte tra domenica 6 e lunedì 7 ottobre, il Movimento No Tav ha chiamato a una conferenza stampa per lanciare una manifestazione popolare per sabato 12 ottobre alle ore 15 in partenza dalla stazione di Susa e a un appuntamento fisso alle 18.30 di ogni giorno per monitorare e essere presenti sul luogo dove verranno convocate le persone che devono ricevere l'esproprio.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Mario del Comitato di Susa\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/San-giuliano-manifestazione-12-ottobre2024_10_10_2024.10.10-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","10 Ottobre 2024","2024-10-10 15:02:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/photo_5780504563252576971_y-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/photo_5780504563252576971_y-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" 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via Bologna 32 (davanti alla Lavazza)\r\n\r\nPubblichiamo di seguito l'intervista allu compagnu di Freekpride e il manifesto politico:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/freek-pride_merc.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\"Ci aggiriamo per il mondo, non siamo spettri, siamo freaks, siamo le persone emarginate a cui gli stati, decrepite istituzioni, hanno da sempre dato la caccia.\r\nIn un mondo dove il sistema che ci divide si autoalimenta con un individualismo illusorio e indotto, noi scendiamo per le strade per rivendicare la nostra comunità e per ricordarvi quanto poco distanti siamo da voi.\r\nVogliamo essere luogo di libertà per l3 nostr3 compagn3, abbandonando la performatività che da sempre ci ha perseguitato nella nostra società e in luoghi che si definivano \"compagni\". Desideriamo rinunciare alla performatività che vive anche tra noi, perché non vogliamo uno standard persino sull' essere froci3, come se esistesse un certificato ufficiale con dei canoni da rispettare. Critichiamo i media che, al totale servizio della creazione illusoria capitalista, creano ed esigono performatività per inquadrarci in una falsa appartenenza: desiderano solo inebriarsi di un dolore queer che non è mai stato nostro, un dolore che si sono cuciti a propria misura cis-etero normata, che descrivono come nostro carattere intrinseco, ma che è piuttosto frutto di una società violenta e che rigettiamo.\r\nCi poniamo lo scopo di fare resistenza contro il sistema vigente: capitalista, patriarcale, colonialista che utilizza armi come sessismo, razzismo, abilismo, classismo, sorveglianza e illusione di sicurezza (come ci ricorda il nuovo DDL 1660) per mantenere il controllo sulle persone.\r\nRifiutiamo d'essere ciò che ci viene imposto. Siamo ribell3 verso le aspettative esterne che ci vogliono edulcorat3. Ci opponiamo contro la violenza di ogni giorno e mostriamo una smorfia di derisione verso chiunque si senta salvo nelle regole dello status quo, per il loro decoro e la loro eteromononormatività. Crediamo nel consenso e nel rispetto delle specificità.\r\nOffriamo pratiche di condivisione, promiscu3 nelle nostre cure. Vogliamo esserci nelle decostruzioni scomode, ma mai scomode quanto doversi costringere all'omologazione.\r\nCi stringiamo al fianco del popolo palestinese, condannando a gran voce l’occupazione militare e il genocidio perpetuato dall’entità sionista con il sostegno dell'occidente, delle grandi potenze mondiali, tra cui lo stato italiano e la sua propaganda sionista. Condanniamo ogni tentativo di rainbow-washing sui corpi delle persone queer, il #loveislove usato da sempre come arma da Israele per edulcorare le morti, i bombardamenti e la pulizia etnica.\r\nSiamo a fianco dell* nostr* compagn* queer palestinesu.\r\nCondanniamo la mercificazione dei Pride, ridotti a passerelle per le multinazionali e accordi con le stesse istituzioni con le mani sporche di sangue. “No pride in genocide” non è solo uno slogan! Rivendichiamo la natura antiessenzialista, anticapitalista, antiautoritaria del pride come rivolta per le persone queer contro lo status quo ciseteronormativo.\r\nCondanniamo l'omolesbobitransfobia e la misoginia in tutte le sue forme e crediamo nella difesa collettiva e nelle reti di cura, opponendoci alle schifose retoriche della sicurezza che vedono nella violenza una matrice individuale e mai culturale. Non\r\nsiamo frocie da salvare: “mi proteggono le ame e non la polizia” non è solo uno slogan, a prescindere che la polizia abbia i manganelli neri o arcobaleno con i glitter.\r\nRiconosciamo e ci opponiamo con rabbia alla violenza medica e psichiatrica a cui siamo sottopost* giornalmente in quanto corpi e menti non conformi. Rifiutiamo la patologizzazione delle nostre esperienze trans* e la burocrazia a cui medici, psicologi, psichiatri e giudici cis ci sottopongono scavalcando la nostra autodeterminazione. Riconosciamo il ruolo della psichiatria come controllo dei corpi meno produttivi e indesiderati, come l* detenut* nelle carceri e nei CPR/CIE, o come chi non ha una mente adattabile ai ritmi violenti del capitalismo. Riconosciamo la dimensione collettiva della salute mentale.\r\nRiconoscere l'abbondanza che le nostre esistenze e quelle dell3 nostr3 compagn3 offrono va in totale contrapposizione alla narrazione di scarsità a cui siamo abiatuat3, che ci è stata insegnata, perché, senza quella, un sistema capitalista non può sopravvivere. In uno stato dove nulla è realmente pubblico, dove tutto subisce in qualche misura una forma di privatizzazione, accessibile solo a poch3 privilegiat3, noi vogliamo offrire le nostre esistenze gratuitamente, orizzontalmente e radicalmente.\r\nIndividualmente non saremo mai migliori di voi, ma insieme abbiamo la certezza che lo saremo sempre. Insieme possiamo lottare, insieme possiamo resistere.\r\nResistere per e con l3 nostr3 corp3 umane e non umane animali contro multinazionali che creano catene di sfruttamento e profitto per guadagnare sui nostri corpi e il loro prodotto, rifiutando di prendersi la responsabilità di un consumo non etico e non sostenibile. Vogliamo lottare per la possibilità e diritto all' esistenza. Vale a dire diritto a non ricevere costantemente la malata pretesa di gratitudine verso quel sistema che è causa degli scompensi, anche cibari, che nella sua propaganda coloniale e liberista rende un privilegio appoggiarsi alle fonti di sostentamento locali.\r\nRifiutiamo chi considera il consumo di carne come indispensabile e necessario al mantenimento di una finta tradizione, quella nata da un’ingordigia economica indotta da una ripresa post bellica che ora ci spinge all'estremo consumo, privo di pensiero critico; consumo di cui oramai siamo dipendenti.\r\nChi dice che \"le lamentele sono inutili, tutto sommato vivere 'qui' non è così male, le alternative ci sono se si volesse effettivamente cercarle\" è ridicolo e ingenuo. Rifiuta di vedere come sia nocivo continuare a contribuire a questo sistema marcio, nocivo non solo per le corporeità sfruttate e fagocitate, ma anche per l'ambiente stesso in cui viviamo che ne paga il prezzo maggiore e che ci si ritorcerà contro. Le alternative di vita, di cura, alimentazione per una non-omologazione, non esistono se non per i pochi che possono godere di privilegio.\r\nFinché tutt3 non avranno tutto senza dover dar nulla in cambio non si vivrà mai un'esistenza veramente libera.\r\nA chi pensa di poterci opprimere con violenza e brutalità, non si illuda, vediamo il malato meccanismo che vi guida, che vi offre controllo nell'illusione di essere veri, di avere una voce: machi fasulli, solamente omuncoli impauriti. Agitatevi quanto volete, saremo come erbacce che mai potrete sradicare. Come in tutti i luoghi, anche in voi cresceremo.\r\nNon siamo vittime, non più di altrɜ. Le difficoltà incontrate nella vita di tutti i giorni saranno un problema per tuttɜ, indipendentemente dalla loro identità.\r\nDecidiamo di scendere in strada per tutt3, che lo si voglia accettare o meno, marciamo sulle piazze rivendicando l'importanza del dissenso, della lotta.\r\nResistenza frocia per sempre vivrà finché anche solo un3 vivrà.\r\nSiamo qui per essere visibili, per mostrarci come atto rivoluzionario, in aperta opposizione ai valori fondanti del capitalismo: lo sfruttamento, l'utilitarismo e la violenza. Rifiutiamo gli spazi del potere, perché una comunità si crea nelle piazze, nelle case e nell'interazione tra pari, non in camere e partiti che si fingono rappresentativi dei nostri interessi. Cerchiamo il dialogo diretto delle comunità, l'autogestione e l'autoformazione, dove l'alternativa capitalista è un'educazione sempre più improntata sulla creazione di lavoratori-droni e guide di partiti neoliberali sempre più vicini al fascismo. Questo spazio, questo corteo, e le nostre azioni quotidiane, vogliono creare un luogo protetto in cui costruire un presente e un futuro fuori dalle logiche del profitto.\r\nSiamo Freak perché siamo Queer,\r\nMa se essere queer significa tutelare chi è più fragile,\r\nsignifica accettazione e non omologazione,\r\nsignifica comunità e non individualismo,\r\nsignifica cura e non lavoro,\r\nsignifica cooperazione e non competizione,\r\nsignifica pace e non genocidio,\r\nsignifica autodeterminazione, dell3 individu3 e dei popoli,\r\nallora saremo fier3 di essere l3 vostr3 mostr3,\r\nsiamo fier3 di essere Freek,\r\nperché una società Queer è una società Libera.\r\nFreek revolution is the solution!\"\r\n\r\nA seguire, festa post corteo:\r\n\r\n\r\n\r\n ","2 Ottobre 2024","2024-10-02 15:39:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/photo_6046307857135158516_y-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/photo_6046307857135158516_y-300x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/photo_6046307857135158516_y-300x300.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/photo_6046307857135158516_y-1024x1024.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/photo_6046307857135158516_y-150x150.jpg 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/photo_6046307857135158516_y-768x768.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/photo_6046307857135158516_y-690x690.jpg 690w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/photo_6046307857135158516_y-170x170.jpg 170w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/photo_6046307857135158516_y.jpg 1080w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Freekpride - sabato 12 ottobre",1727883543,[],[],{"post_content":174,"post_title":178},{"matched_tokens":175,"snippet":176,"value":177},[84,79],"Sabato \u003Cmark>12\u003C/mark> \u003Cmark>ottobre\u003C/mark> ci sarà la Freekpride, pride","Sabato \u003Cmark>12\u003C/mark> \u003Cmark>ottobre\u003C/mark> ci sarà la Freekpride, pride antagonista e anticapitalista di Torino\r\n\r\npartenza alle h 14, via Bologna 32 (davanti alla Lavazza)\r\n\r\nPubblichiamo di seguito l'intervista allu compagnu di Freekpride e il manifesto politico:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/freek-pride_merc.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\"Ci aggiriamo per il mondo, non siamo spettri, siamo freaks, siamo le persone emarginate a cui gli stati, decrepite istituzioni, hanno da sempre dato la caccia.\r\nIn un mondo dove il sistema che ci divide si autoalimenta con un individualismo illusorio e indotto, noi scendiamo per le strade per rivendicare la nostra comunità e per ricordarvi quanto poco distanti siamo da voi.\r\nVogliamo essere luogo di libertà per l3 nostr3 compagn3, abbandonando la performatività che da sempre ci ha perseguitato nella nostra società e in luoghi che si definivano \"compagni\". 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Vogliamo lottare per la possibilità e diritto all' esistenza. Vale a dire diritto a non ricevere costantemente la malata pretesa di gratitudine verso quel sistema che è causa degli scompensi, anche cibari, che nella sua propaganda coloniale e liberista rende un privilegio appoggiarsi alle fonti di sostentamento locali.\r\nRifiutiamo chi considera il consumo di carne come indispensabile e necessario al mantenimento di una finta tradizione, quella nata da un’ingordigia economica indotta da una ripresa post bellica che ora ci spinge all'estremo consumo, privo di pensiero critico; consumo di cui oramai siamo dipendenti.\r\nChi dice che \"le lamentele sono inutili, tutto sommato vivere 'qui' non è così male, le alternative ci sono se si volesse effettivamente cercarle\" è ridicolo e ingenuo. 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Le difficoltà incontrate nella vita di tutti i giorni saranno un problema per tuttɜ, indipendentemente dalla loro identità.\r\nDecidiamo di scendere in strada per tutt3, che lo si voglia accettare o meno, marciamo sulle piazze rivendicando l'importanza del dissenso, della lotta.\r\nResistenza frocia per sempre vivrà finché anche solo un3 vivrà.\r\nSiamo qui per essere visibili, per mostrarci come atto rivoluzionario, in aperta opposizione ai valori fondanti del capitalismo: lo sfruttamento, l'utilitarismo e la violenza. Rifiutiamo gli spazi del potere, perché una comunità si crea nelle piazze, nelle case e nell'interazione tra pari, non in camere e partiti che si fingono rappresentativi dei nostri interessi. Cerchiamo il dialogo diretto delle comunità, l'autogestione e l'autoformazione, dove l'alternativa capitalista è un'educazione sempre più improntata sulla creazione di lavoratori-droni e guide di partiti neoliberali sempre più vicini al fascismo. Questo spazio, questo corteo, e le nostre azioni quotidiane, vogliono creare un luogo protetto in cui costruire un presente e un futuro fuori dalle logiche del profitto.\r\nSiamo Freak perché siamo Queer,\r\nMa se essere queer significa tutelare chi è più fragile,\r\nsignifica accettazione e non omologazione,\r\nsignifica comunità e non individualismo,\r\nsignifica cura e non lavoro,\r\nsignifica cooperazione e non competizione,\r\nsignifica pace e non genocidio,\r\nsignifica autodeterminazione, dell3 individu3 e dei popoli,\r\nallora saremo fier3 di essere l3 vostr3 mostr3,\r\nsiamo fier3 di essere Freek,\r\nperché una società Queer è una società Libera.\r\nFreek revolution is the solution!\"\r\n\r\nA seguire, festa post corteo:\r\n\r\n\r\n\r\n ",{"matched_tokens":179,"snippet":180,"value":180},[84,79],"Freekpride - sabato \u003Cmark>12\u003C/mark> \u003Cmark>ottobre\u003C/mark>",[182,184],{"field":112,"matched_tokens":183,"snippet":176,"value":177},[84,79],{"field":109,"matched_tokens":185,"snippet":180,"value":180},[84,79],{"best_field_score":155,"best_field_weight":156,"fields_matched":119,"num_tokens_dropped":49,"score":157,"tokens_matched":119,"typo_prefix_score":49},{"document":188,"highlight":207,"highlights":215,"text_match":153,"text_match_info":220},{"cat_link":189,"category":190,"comment_count":49,"id":191,"is_sticky":49,"permalink":192,"post_author":15,"post_content":193,"post_date":194,"post_excerpt":54,"post_id":191,"post_modified":195,"post_thumbnail":196,"post_thumbnail_html":197,"post_title":198,"post_type":59,"sort_by_date":199,"tag_links":200,"tags":204},[46],[48],"91892","http://radioblackout.org/2024/09/docenti-in-lotta-verso-la-manifestazione-nazionale-del-12-ottobre-a-roma/","Torniamo (dopo la settimana scorsa: https://radioblackout.org/2024/09/lalgoritmo-non-torna-indietro-il-precariato-torna-a-scuola/ ) a parlare di scuola a partire dal racconto del presidio organizzato dalla Cub sotto palazzo Lascaris ieri pomeriggio, 17 settembre 2024. Il focus del presidio di ieri era sul concorso scolastico 2020, che era stato posticipato poi al 2022 a causa del Covid, da cui uscirono 1.600 docenti vincitori. Ne sono stati stabilizzati 800, ma i restanti sono finiti in un limbo, in attesa di una chiamata. Il 30 agosto precari/e e sindacati hanno partecipato ad un incontro al Provveditorato Regionale, durante il quale era stato promesso il passaggio in ruolo ad una parte dei docenti, ma ad oggi nessuno degli insegnanti è stato chiamato. Le* insegnanti stanno ancora aspettando, e non sono le* uniche*: infatti tanti concorsi ci sono stati e tante* idonee* hanno avuto un percorso difficile nell'immissione in ruolo. La questione si allarga alle problematiche della precarizzazione in generale nel mondo della scuola: le rivendicazioni vanno dalla stabilizzazione delle/i precari/e, all'abilitazione accessibile a tutt, dalla trasparenza nelle procedure di reclutamento sia per l'immissione in ruolo sia per le supplenze - chiamate annuali e a tempo determinato, alle rivendicazioni contro l'utilizzo dell'algoritmo e contro la mercificazione dei titoli.\r\n\r\nLe rivendicazioni hanno l'obiettivo di tutelare il diritto al lavoro di docenti, ma anche il diritto allo studio di alunne/i e studenti, perché il ruolo della scuola non è solo di trasmettere informazioni ma è un ruolo umano, fortemente messo in crisi dalla precarizzazione del personale docente e dalla frammentazione dei contratti.\r\n\r\nAppuntamento a domani, giovedì 19 settembre, alle ore 18 a Comala: assemblea aperta organizzata da Cobas e Cub in preparazione alla manifestazione nazionale del 12 ottobre a Roma, alle ore 15.\r\n\r\nAbbiamo sentito ai microfoni dell'informazione di radio Blackout Aurora di Cub Scuola:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/PRECARI-SCUOLA.mp3\"][/audio]","18 Settembre 2024","2024-09-18 12:51:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/7326087094_5e0b341e8a_b-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"249\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/7326087094_5e0b341e8a_b-300x249.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/7326087094_5e0b341e8a_b-300x249.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/7326087094_5e0b341e8a_b-768x638.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/7326087094_5e0b341e8a_b.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Docenti in lotta verso la manifestazione nazionale del 12 ottobre a Roma",1726663898,[201,202,203],"http://radioblackout.org/tag/precarizzazione/","http://radioblackout.org/tag/cub/","http://radioblackout.org/tag/scuola/",[205,32,206],"#precarizzazione","scuola",{"post_content":208,"post_title":212},{"matched_tokens":209,"snippet":210,"value":211},[84,79],"preparazione alla manifestazione nazionale del \u003Cmark>12\u003C/mark> \u003Cmark>ottobre\u003C/mark> a Roma, alle ore 15.\r","Torniamo (dopo la settimana scorsa: https://radioblackout.org/2024/09/lalgoritmo-non-torna-indietro-il-precariato-torna-a-scuola/ ) a parlare di scuola a partire dal racconto del presidio organizzato dalla Cub sotto palazzo Lascaris ieri pomeriggio, 17 settembre 2024. 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La comunicazione dello stato maggiore leghista è stata data dopo l’insulto razzista alla ministra Cecyle Kyengè da parte del vicepresidente del senato Calderoli: un rilancio arrogante di chi risponde alle accuse di razzismo volendo provare a portare il razzismo in piazza.\r\nÈ dunque immediatamente chiaro il disegno politico che sta dietro questo corteo: tornare ancora una volta a chiamare in piazza lo zoccolo duro della Lega, o quel che ne rimane dopo i recenti tracolli elettorali, soffiando sulle ceneri del razzismo; auto-rappresentandosi come movimento “popolare e di lotta” a fianco della popolazione autoctona, per provare a recuperare consensi attraverso la carta della xenofobia.\r\nD'altronde negli anni la Lega è stata tra i principali artefici dell'inasprimento delle politiche di immigrazione nel nostro Paese, mettendo in atto un sistematico razzismo istituzionale con Roberto Maroni Ministro dell'Interno. Una guerra a* migranti di cui tra i tanti episodi vale la pena ricordare ovviamente la legge Bossi-Fini con l'utilizzo massiccio dei CIE come dispositivo di controllo sociale e di regolamentazione del mercato del lavoro, la pratica barbara dei respingimenti in mare, e la gestione emergenziale dei flussi migratori dopo le primavere nord-africane, gestione sfociata poi in quel buco nero di business e accoglienza negata che è stata la famigerata “emergenza nord-Africa”.\r\nOggi, appunto dopo l'abbandono di una fetta considerevole del suo elettorato alle ultime elezioni, la Lega ci riprova. La crisi continua mordere e chi fino a poco tempo fa era seduto in uno dei governi dell'austherity oggi vuole tornare in piazza per giocarsi la carta dell'immigrazione come spauracchio per invocare maggiore sicurezza puntando alla repressione e all'esclusione sociale. E a testimonianza di questo basta pensare alla recente proposta di legge a firma leghista per rendere più pesanti le pene per chi occupa case o terreni in modo organizzato (più di dieci): una legge a difesa della rendita speculativa e del patrimonio immobiliare delle banche.\r\nE la nostra città non è certo stata scelta a caso: travolta da una valanga di casse integrazione molte ormai agli sgoccioli e capitale italiana degli sfratti, Torino è -nei propositi leghisti- un terreno fertile per provare a seminare odio e sperare di raccogliere consensi.\r\nTorino è anche il capoluogo della Regione governata dal leghista Cota; uno degli esempi più espliciti forse di come la Lega al di là degli slogan populisti non sta “dalla parte della gente”. Il disastro della sanità regionale dove tra tagli, mazzette e corruzione Cota ha aperto le porte dei consultori pubblici ai cattolici integralisti e ha svenduto ai privati settori economicamente più appetibili ben testimoniano come anche la Lega sieda ai tavoli dei responsabili delle politiche di austerità, di chi smantella lo stato sociale e l'istruzione creando privilegi per pochi e precarietà diffusa per i settori popolari.\r\nSono dunque molte le ragioni per cui riteniamo importante che il 12 ottobre Torino non venga invasa dal corteo nazionale di un movimento razzista e xenofobo. Nella nostra città da anni fitte reti di solidarietà si tessono dal basso, nelle lotte per la casa, nei presidi solidali, nei gesti quotidiani di resistenza al razzismo e costruiscono un tessuto sociale che è ben diverso dal triste spettacolo che la Lega vorrà inscenare quel giorno in piazza.\r\n\r\nSABATO 12 OTTOBRE 2013 ORE 15 • PIAZZA CASTELLO • TORINO CORTEO ANTIRAZZISTA\r\n\r\nAscolta la diretta con Luigi del Csoa Gabrio\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/10/luigi_controLega11O.mp3\"][/audio]","11 Ottobre 2013","2013-10-16 21:40:55","Torino, sab 12 ottobre corteo contro la Lega Nord",1381512699,[233,68],"http://radioblackout.org/tag/lega-nord/",[235,24],"Lega Nord",{"post_content":237,"post_title":241},{"matched_tokens":238,"snippet":239,"value":240},[84,79],"Nord ha annunciato per il \u003Cmark>12\u003C/mark> \u003Cmark>ottobre\u003C/mark> prossimo un corteo nazionale a","La Lega Nord ha annunciato per il \u003Cmark>12\u003C/mark> \u003Cmark>ottobre\u003C/mark> prossimo un corteo nazionale a Torino convocato contro l'immigrazione e per la legalità. 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Ed ecco come per magia che spuntano commissari speciali e leggi ad hoc, mentre qualche testa salta. Ma come sempre l’incantesimo svanisce e tutto torna come prima, criminalizzazione e repressione delle lotte comprese.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Paolo, del collettivo La Terra Trema di Milano, che ci ha illustrato le iniziative che si terranno l'11 e il 12 ottobre a Milano. Sabato 11 ottobre ci sarà un corteo contro Expo2015 al quale seguiranno due iniziative domenica 12: un'assemblea di discussione e dibattito per decidere e avviare insieme le fasi della mobilitazione verso il 1° maggio 2015 e nei sei mesi del mega-evento e un incontro su “sovranità alimentare e sovranità sociale dei territori”.\r\n\r\nAscolta la diretta\r\n\r\npaolo","6 Ottobre 2014","2014-11-03 22:45:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/10/noexpo-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"210\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/10/noexpo-210x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/10/noexpo-210x300.jpg 210w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/10/noexpo.jpg 717w\" sizes=\"auto, (max-width: 210px) 100vw, 210px\" />","No Expo verso un 11 ottobre di lotta",1412597241,[264,265,266,267],"http://radioblackout.org/tag/11-ottobre-2014/","http://radioblackout.org/tag/grandi-opere/","http://radioblackout.org/tag/milano/","http://radioblackout.org/tag/no-expo/",[269,270,271,272],"11 ottobre 2014","grandi opere","milano","no expo",{"post_content":274,"post_title":278,"tags":281},{"matched_tokens":275,"snippet":276,"value":277},[84,79,79],"si terranno l'11 e il \u003Cmark>12\u003C/mark> \u003Cmark>ottobre\u003C/mark> a Milano. 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Sabato 11 \u003Cmark>ottobre\u003C/mark> ci sarà un corteo contro Expo2015 al quale seguiranno due iniziative domenica \u003Cmark>12\u003C/mark>: un'assemblea di discussione e dibattito per decidere e avviare insieme le fasi della mobilitazione verso il 1° maggio 2015 e nei sei mesi del mega-evento e un incontro su “sovranità alimentare e sovranità sociale dei territori”.\r\n\r\nAscolta la diretta\r\n\r\npaolo",{"matched_tokens":279,"snippet":280,"value":280},[79],"No Expo verso un 11 \u003Cmark>ottobre\u003C/mark> di lotta",[282,285,287,289],{"matched_tokens":283,"snippet":284},[79],"11 \u003Cmark>ottobre\u003C/mark> 2014",{"matched_tokens":286,"snippet":270},[],{"matched_tokens":288,"snippet":271},[],{"matched_tokens":290,"snippet":272},[],[292,294,296],{"field":112,"matched_tokens":293,"snippet":276,"value":277},[84,79,79],{"field":109,"matched_tokens":295,"snippet":280,"value":280},[79],{"field":37,"indices":297,"matched_tokens":298,"snippets":300},[49],[299],[79],[284],{"best_field_score":155,"best_field_weight":302,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":49,"score":303,"tokens_matched":119,"typo_prefix_score":49},14,"1157451471441100915",6646,1,{"collection_name":59,"first_q":70,"per_page":14,"q":70},10,{"facet_counts":309,"found":357,"hits":358,"out_of":526,"page":305,"request_params":527,"search_cutoff":38,"search_time_ms":14},[310,335],{"counts":311,"field_name":332,"sampled":38,"stats":333},[312,315,317,319,320,322,324,326,328,330],{"count":313,"highlighted":314,"value":314},17,"anarres",{"count":31,"highlighted":316,"value":316},"frittura mista",{"count":119,"highlighted":318,"value":318},"rugby",{"count":119,"highlighted":26,"value":26},{"count":119,"highlighted":321,"value":321},"all blacks",{"count":119,"highlighted":323,"value":323},"sindacalismo",{"count":119,"highlighted":325,"value":325},"racconti ovali",{"count":119,"highlighted":327,"value":327},"lotte lavoratori",{"count":119,"highlighted":329,"value":329},"la perla di labuan",{"count":119,"highlighted":331,"value":331},"Luca Wallace Costello","podcastfilter",{"total_values":334},135,{"counts":336,"field_name":37,"sampled":38,"stats":355},[337,339,340,342,344,346,348,350,352,354],{"count":31,"highlighted":338,"value":338},"'60",{"count":119,"highlighted":24,"value":24},{"count":119,"highlighted":341,"value":341},"gorizia",{"count":119,"highlighted":343,"value":343},"wormhole",{"count":119,"highlighted":345,"value":345},"ponte radio",{"count":119,"highlighted":347,"value":347},"senza confini",{"count":119,"highlighted":349,"value":349},"antimilitarismo",{"count":119,"highlighted":351,"value":351},"Sciopero Generale",{"count":119,"highlighted":353,"value":353},"registrazione live",{"count":119,"highlighted":329,"value":329},{"total_values":356},331,47,[359,400,423,448,469,492],{"document":360,"highlight":386,"highlights":394,"text_match":153,"text_match_info":399},{"comment_count":49,"id":361,"is_sticky":49,"permalink":362,"podcastfilter":363,"post_author":314,"post_content":364,"post_date":365,"post_excerpt":54,"post_id":361,"post_modified":366,"post_thumbnail":367,"post_title":368,"post_type":369,"sort_by_date":370,"tag_links":371,"tags":380},"49420","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-12-ottobre-un-peronista-in-vaticano-antimilitarismo-manicomi-chimici-schiavitu-di-cittadinanza/",[314],"Come ogni venerdì dalle 11 alle 13 nuovo viaggio sul pianeta delle utopie concrete\r\nSui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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