","Stanza dell'ascolto all'Ospedale Sant'Anna di Torino chiuderà : accolto il ricorso al TAR","post",1751551702,[59,60,61,62,63],"http://radioblackout.org/tag/194/","http://radioblackout.org/tag/antiabortisti/","http://radioblackout.org/tag/movimento-provita/","http://radioblackout.org/tag/non-una-di-meno/","http://radioblackout.org/tag/stanza-dellascolto/",[65,66,28,67,30],"194","antiabortisti","non una di meno",{"post_content":69},{"matched_tokens":70,"snippet":72,"value":73},[71],"abominio","si è speso per questo \u003Cmark>abominio\u003C/mark> e porta a casa l'ennesimo","A settembre scorso la mobilitazione lanciata da Non Una di Meno aveva raccolto un'importante partecipazione per protestare contro l'apertura della \"stanza dell'ascolto\" all'interno dell'Ospedale Sant'Anna di Torino: quella giornata aveva visto l'occupazione del cortile interno dell'ospedale con l'obiettivo di chiudere la stanzetta. Oggi il TAR ha accolto il ricorso presentato da CGIL Torino e SNOQ dichiarando illegittima la convenzione tra Città della Salute di Torino e movimento antiabortista.\r\n\r\nDi seguito il comunicato di Non Una di Meno Torino \r\n\r\nLA STANZA DELL'ASCOLTO CHIUDERÀ. VITTORIA! ?\r\n\r\nAccolto il ricorso al TAR presentato da CGIL Torino e SNOQ, dichiarata illegittima la convenzione siglata tra la Città della Salute di Torino e il movimento antiabortista.\r\n\r\nGiunge al suo giusto epilogo, dopo mesi di mobilitazione per la sua chiusura, la vergognosa vicenda della stanza antiabortista all'interno della struttura ospedaliera pubblica Ospedale S.Anna.\r\n\r\nLa grande mobilitazione regionale contro la stanza dell'ascolto ha saputo fare grandi pressioni e ha vinto!\r\n\r\nDopo la grande giornata di lotta del 28 settembre in cui, dopo 40 anni dall'ultima occupazione, centinaia di donne, persone trans+ e alleata hanno occupato per un pomeriggio la struttura ospedaliera denunciando la gravità di un presidio antiabortista all'interno di un ospedale pubblico, le mobilitazioni per un aborto libero sicuro e gratuito sono continuate in tante forme, tra cui il ricorso al TAR che oggi ne ha decretato l'illegittimità.\r\n\r\nSalutiamo con un grande sorriso l'assessore Maurizio Marrone che tanto si è speso per questo \u003Cmark>abominio\u003C/mark> e porta a casa l'ennesimo buco nell'acqua.\r\n\r\nUn saluto anche al''ex direttore generale di Città della Salute Giovanni Lavalle che sicuramente avrà problemi più grandi di cui occuparsi di questi tempi (tipo l'accusa di aver rubato qualche milione di soldi pubblici...) e Umberto Fiandra che forse adesso potrà fare l'utile idiota di qualcun altro.\r\n\r\nLa lotta per un aborto libero, sicuro e gratuito per tutta non finisce qui.\r\n\r\nAdesso smantelliamo pezzo per pezzo il Fondo Vita Nascente.\r\n\r\nAdesso pretendiamo il rifinaziamento dei consultori pubblici, l'applicazione della legge regionale sulla contraccezione gratuita, la somministrazione di RU486 in tutti gli ospedali e consultori.\r\n\r\nMOLTO PIU' DI 194!\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Vittoria di NUDM Torino\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Vittoria-stanza-dellascolto-2025_07_03_2025.07.03-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]",[75],{"field":76,"matched_tokens":77,"snippet":72,"value":73},"post_content",[71],578730123365187700,{"best_field_score":80,"best_field_weight":81,"fields_matched":21,"num_tokens_dropped":45,"score":82,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":45},"1108091338752",14,"578730123365187697",{"document":84,"highlight":103,"highlights":108,"text_match":78,"text_match_info":111},{"cat_link":85,"category":86,"comment_count":45,"id":87,"is_sticky":45,"permalink":88,"post_author":48,"post_content":89,"post_date":90,"post_excerpt":51,"post_id":87,"post_modified":91,"post_thumbnail":92,"post_thumbnail_html":93,"post_title":94,"post_type":56,"sort_by_date":95,"tag_links":96,"tags":100},[42],[44],"80486","http://radioblackout.org/2023/03/la-lotta-non-finisce-corteo-nazionale-a-torino-a-fianco-di-alfredo-e-di-chi-lotta/","SABATO 4 MARZO CORTEO NAZIONALE TORINO: al fianco di Alfredo, al fianco di chi lotta.\r\n\r\nOre 16.30 Piazza Solferino, Torino.\r\n\r\n\r\nLa sentenza emessa dalla Corte di Cassazione venerdì scorso è una condanna a morte: Alfredo Cospito deve stare al 41bis e lì deve morire. Probabilmente, l'ultimo capitolo (di natura giuridica) si chiude e si profila un prima e un dopo in questa infame e tragica questione. La vendetta dello Stato, nella sua forma più violenta e subdola, è servita. Più di 130 giorni di sciopero della fame da parte di Alfredo Cospito, che con generosità e dignità ha messo in gioco tutto se stesso per contrapporsi ad un abominio repressivo come il 41bis e l'ergastolo ostativo. Una lotta che parte dal suo corpo ma si estende a tutto il contesto repressivo italiano, la punta di un iceberg che è diventato troppo grande, fatto di operazioni repressive, sgomberi, richieste di sorveglianze speciali, stragi in carcere e nei cpr. Un attacco frontale e ormai di lunga durata portata avanti dallo Stato e dai suoi apparati non solo contro la conflittualità anarchica, ma nei confronti di qualsiasi soggettività critica verso lo stato vigente delle cose e verso la società capitalistica basata su sfruttamento e repressione. Una dichiarazione di guerra, senza se e senza ma.\r\n\r\nMa se lo Stato muove una guerra, alle nostre spalle e di fronte a noi abbiamo tanto: una mobilitazione unica, lunga mesi, capace di rimettere al centro del dibattito pubblico mediatico l'assoluta urgenza di una critica verso il 41bis e l'ergastolo ostativo. Una campagna che ha oltrepassato i limiti sia del movimento anarchico che del movimento antagonista più generale, che ha saputo intersecare soggettività e pratiche polithce diverse di questo paese, e che ci lascia in eredità un patrimonio da portare avanti con radicalità ed intelligenza. Per la prima volta da decenni si parla in modo sostanziale, o almeno si è tentato di farlo, di 41bis, della sua totale disumanità e irragionevolezza, e dell'arbitrarieità della strategia repressiva dello Stato attraverso il suo diritto penale. L'eredità di questa lotta dipende da noi, dalla nostra capacità di spezzare questa spirale repressiva e di cogliere le opportunità di conflitto, di sollevamento e di lotta a partire dallo sciopero della fame di Alfredo.\r\n\r\nPer questo, bisogna esserci, tutte e tutti, nessun* esclus*, alla manifestazione nazionale di Sabato 4 Marzo a Torino. La lotta non finisce qui. Per Alfredo, per tutt* noi.\r\n\r\nDell'importanza assoluta di questo corteo, ne parliamo con un compagno che ha seguito la mobilitazione in questi mesi ai nostri microfoni:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/manifestazione.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n ","1 Marzo 2023","2023-03-01 14:21:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/photo_2023-03-01_09-27-43-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/photo_2023-03-01_09-27-43-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/photo_2023-03-01_09-27-43-212x300.jpg 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/photo_2023-03-01_09-27-43-723x1024.jpg 723w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/photo_2023-03-01_09-27-43-768x1087.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/photo_2023-03-01_09-27-43.jpg 904w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","La lotta non finisce. 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La prima data di apertura possibile è il 1° giugno 2019.\r\n\r\nA partire dall’apertura del CPT nel 2006, l’ex caserma Polonio è stata al centro di polemiche, inchieste giudiziarie, presidi e manifestazioni organizzate dalle reti antirazziste e solidali. Le persone detenute hanno messo in atto negli anni varie pratiche di resistenza, anche sotto forma di autolesionismo, e hanno dato vita a molte rivolte, determinando così la chiusura del centro nel 2013, dopo la morte di Majid El Kodra.\r\n\r\nIl CPR è di fatto una prigione dalla quale i ‘trattenuti’ (non detenuti, perché l’internamento nei CPR è determinato da un provvedimento amministrativo, non da una sentenza penale) non possono uscire. La struttura di Gradisca è nota in particolare per la sua somiglianza ai carceri di massima sicurezza, evidente nella parcellizzazione di tutti gli spazi, nella presenza di grate a coprire anche i cortili interni, nel fissaggio dei suppellettili alle pareti e ai pavimenti. Il Gip presso il Tribunale di Gorizia definì nel 2014 «alienanti» le condizioni di vita del CPR e «disumano» il contesto quotidiano al suo interno.\r\n\r\nIl CPR è un’istituzione totale e un dispositivo di controllo che instaura una gerarchia tra cittadine/i e non cittadine/i basata su razzializzazione, classe, passaporto. È un luogo di segregazione dove si può essere rinchiusi fino 180 giorni (secondo il nuovo limite fissato nel Decreto Sicurezza) anche semplicemente a causa del possesso di un permesso di soggiorno scaduto. Si tratta di un abominio giuridico che non garantisce alla persona trattenuta nemmeno le tutele che l’ordinamento italiano riconosce alle carcerate e ai carcerati.\r\n\r\nIl CPR è solo l’ultimo anello di una catena che inizia con lo sfruttamento economico neocoloniale dei cosiddetti “Paesi in via di sviluppo”, anche attraverso gli interventi militari, diretti o per procura, che generano eterne zone ‘destabilizzate’, facili da saccheggiare. Questo sistema costringe milioni di persone a migrare, cercando di raggiungere l’Europa. Nell’impossibilità di ottenere i visti necessari per attraversare le frontiere legalmente, esse si vedono costrette a muoversi illegalmente, pagando i trafficanti di esseri umani e affrontando viaggi massacranti e pericolosissimi.\r\n\r\nI Paesi europei delegano il contrasto alle migrazioni a diversi agenti senza scrupoli: ai signori della guerra libici (attraverso, ad esempio, gli accordi firmati dall’ex ministro Minniti e rinnovati dal governo Lega-M5S); a Erdoğan, cui l’UE ha per questo versato 3 miliardi di euro; alle polizie di Croazia, Serbia e Ungheria, che sono da tempo sotto accusa per le violenze perpetrate contro i e le migranti lungo la rotta balcanica.\r\n\r\nA dispetto della propaganda, questo contrasto non ha lo scopo di bloccare un fenomeno per sua natura inarrestabile, bensì di rendere quelle frontiere dei tritacarne, dei dispositivi idonei a trasformare chi riesce a superarli in soggetti deboli, disposti a ogni ricatto per conservare il premio di un viaggio difficile. Proprio per questa ragione la legge Bossi-Fini lega dal 2002 contratto di lavoro e rinnovo del permesso di soggiorno, costringendo chi arriva senza visto ad accettare condizioni lavorative spesso inimmaginabili per i cittadini comunitari, pur di non rischiare di essere rimpatriata/o.\r\n\r\nI CPR sono l’ultimo deterrente da brandire contro chi pensa di ribellarsi a questo meccanismo infernale.\r\n\r\nSi tratta di un sistema che cerca di rendere la manodopera straniera più sfruttabile dalle imprese italiane, che crea divisioni e concorrenza al ribasso tra gli stessi lavoratori, che permette alle forze reazionarie e razziste di costruire le proprie fortune politiche speculando sulla guerra tra poveri scatenata da questi stessi potenti.\r\n\r\nRompere questa catena è di fondamentale importanza per iniziare a costruire una società inclusiva aperta, accogliente e solidale.\r\n\r\nIniziamo da una anello: iniziamo dal CPR di Gradisca!","17 Giugno 2019","2019-06-17 16:15:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/1-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/1-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/1-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/1-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/1.jpg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","A Gradisca contro CPR e Frontiere",1560788128,[127,128,129,130,131],"http://radioblackout.org/tag/assemblea-no-cpr-no-frontiere-fvg/","http://radioblackout.org/tag/cara/","http://radioblackout.org/tag/corteo-9-giugno/","http://radioblackout.org/tag/cpr/","http://radioblackout.org/tag/gradisca/",[32,22,26,12,14],{"post_content":134},{"matched_tokens":135,"snippet":136,"value":137},[71],"scaduto. 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Il Gip presso il Tribunale di Gorizia definì nel 2014 «alienanti» le condizioni di vita del CPR e «disumano» il contesto quotidiano al suo interno.\r\n\r\nIl CPR è un’istituzione totale e un dispositivo di controllo che instaura una gerarchia tra cittadine/i e non cittadine/i basata su razzializzazione, classe, passaporto. È un luogo di segregazione dove si può essere rinchiusi fino 180 giorni (secondo il nuovo limite fissato nel Decreto Sicurezza) anche semplicemente a causa del possesso di un permesso di soggiorno scaduto. Si tratta di un \u003Cmark>abominio\u003C/mark> giuridico che non garantisce alla persona trattenuta nemmeno le tutele che l’ordinamento italiano riconosce alle carcerate e ai carcerati.\r\n\r\nIl CPR è solo l’ultimo anello di una catena che inizia con lo sfruttamento economico neocoloniale dei cosiddetti “Paesi in via di sviluppo”, anche attraverso gli interventi militari, diretti o per procura, che generano eterne zone ‘destabilizzate’, facili da saccheggiare. 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La prima data di apertura possibile è il 1° giugno 2019.\r\n\r\nA partire dall’apertura del CPT nel 2006, l’ex caserma Polonio è stata al centro di polemiche, inchieste giudiziarie, presidi e manifestazioni organizzate dalle reti antirazziste e solidali. Le persone detenute hanno messo in atto negli anni varie pratiche di resistenza, anche sotto forma di autolesionismo, e hanno dato vita a molte rivolte, determinando così la chiusura del centro nel 2013, dopo la morte di Majid El Kodra.\r\n\r\nIl CPR è di fatto una prigione dalla quale i ‘trattenuti’ (non detenuti, perché l’internamento nei CPR è determinato da un provvedimento amministrativo, non da una sentenza penale) non possono uscire. La struttura di Gradisca è nota in particolare per la sua somiglianza ai carceri di massima sicurezza, evidente nella parcellizzazione di tutti gli spazi, nella presenza di grate a coprire anche i cortili interni, nel fissaggio dei suppellettili alle pareti e ai pavimenti. Il Gip presso il Tribunale di Gorizia definì nel 2014 «alienanti» le condizioni di vita del CPR e «disumano» il contesto quotidiano al suo interno.\r\n\r\nIl CPR è un’istituzione totale e un dispositivo di controllo che instaura una gerarchia tra cittadine/i e non cittadine/i basata su razzializzazione, classe, passaporto. È un luogo di segregazione dove si può essere rinchiusi fino 180 giorni (secondo il nuovo limite fissato nel Decreto Sicurezza) anche semplicemente a causa del possesso di un permesso di soggiorno scaduto. Si tratta di un abominio giuridico che non garantisce alla persona trattenuta nemmeno le tutele che l’ordinamento italiano riconosce alle carcerate e ai carcerati.\r\n\r\nIl CPR è solo l’ultimo anello di una catena che inizia con lo sfruttamento economico neocoloniale dei cosiddetti “Paesi in via di sviluppo”, anche attraverso gli interventi militari, diretti o per procura, che generano eterne zone ‘destabilizzate’, facili da saccheggiare. Questo sistema costringe milioni di persone a migrare, cercando di raggiungere l’Europa. Nell’impossibilità di ottenere i visti necessari per attraversare le frontiere legalmente, esse si vedono costrette a muoversi illegalmente, pagando i trafficanti di esseri umani e affrontando viaggi massacranti e pericolosissimi.\r\n\r\nI Paesi europei delegano il contrasto alle migrazioni a diversi agenti senza scrupoli: ai signori della guerra libici (attraverso, ad esempio, gli accordi firmati dall’ex ministro Minniti e rinnovati dal governo Lega-M5S); a Erdoğan, cui l’UE ha per questo versato 3 miliardi di euro; alle polizie di Croazia, Serbia e Ungheria, che sono da tempo sotto accusa per le violenze perpetrate contro i e le migranti lungo la rotta balcanica.\r\n\r\nA dispetto della propaganda, questo contrasto non ha lo scopo di bloccare un fenomeno per sua natura inarrestabile, bensì di rendere quelle frontiere dei tritacarne, dei dispositivi idonei a trasformare chi riesce a superarli in soggetti deboli, disposti a ogni ricatto per conservare il premio di un viaggio difficile. 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Chiediamo perciò che nei primi spezzoni non ci siano simboli di nessuna organizzazione, per evitare che chiunque metta il proprio cappello sul corteo. Informiamo inoltre che non tollereremo simboli di forze politiche responsabili delle leggi razziste presenti in Italia.","4 Giugno 2019","2019-06-04 15:01:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/Ceuta-e-Melilla-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/Ceuta-e-Melilla-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/Ceuta-e-Melilla-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/Ceuta-e-Melilla-768x513.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/Ceuta-e-Melilla-1024x684.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/Ceuta-e-Melilla.jpg 1498w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Gradisca. 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Proprio per questa ragione la legge Bossi-Fini lega dal 2002 contratto di lavoro e rinnovo del permesso di soggiorno, costringendo chi arriva senza visto ad accettare condizioni lavorative spesso inimmaginabili per i cittadini comunitari, pur di non rischiare di essere rimpatriata/o.\r\n\r\nI CPR sono l’ultimo deterrente da brandire contro chi pensa di ribellarsi a questo meccanismo infernale.\r\n\r\nSi tratta di un sistema che cerca di rendere la manodopera straniera più sfruttabile dalle imprese italiane, che crea divisioni e concorrenza al ribasso tra gli stessi lavoratori, che permette alle forze reazionarie e razziste di costruire le proprie fortune politiche speculando sulla guerra tra poveri scatenata da questi stessi potenti.\r\n\r\nRompere questa catena è di fondamentale importanza per iniziare a costruire una società inclusiva aperta, accogliente e solidale.\r\n\r\nIniziamo da una anello: iniziamo dal CPR di Gradisca!\r\n\r\nDomenica 9 giugno\r\nh 15 Piazza Unità, Gradisca d’Isonzo (GO)\r\nSiamo un’assemblea larga e plurale che non si riunisce sotto nessuna bandiera. 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Lo stupro è stato filmato con un telefonino ed esibito come un trofeo nei giorni e nei mesi seguenti, tempo che ha permesso a moltissima gente di vedere il video ma evidentemente di non \"riconoscere\" la violenza.\r\nParliamo ora di questa vicenda perché per anni chi ha stuprato ha continuato a frequentare le compagne e i compagni di quella città ed ha continuato ad avere un'agibilità politica per noi inammissibile.\r\n\r\nRadio Blackout non è un collettivo politico, non è un gruppo di persone affini e non ha un'identità ben definita. Al suo interno convivono realtà, collettivi e singole persone anche molto diverse tra loro, individualità differenti per appartenza e pratica politica. Per questi motivi raramente nella sua storia, Blackout ha preso una posizione ufficiale e pubblica. Tuttavia le persone che attraversano questo spazio condividono valori che sono assoluti e assunti da ognuna e ognuno di noi: l'antifascismo, l'antisessismo, l'anticapitalismo e l'antirazzismo. Chi non condivide questi valori non è compatibile con noi. Questa premessa serva per indicare quale peso possa avere una presa di posizione collettiva e condivisa da ogni partecipante alla vita della nostra radio.\r\n\r\nPurtroppo per comprendere meglio la gravità dei fatti e lo schifo che si prova è meglio raccontare bene cosa è accaduto: nel 2015 le forze dell'ordine nel corso di un'indagine condotta a seguito di un'azione antifascista contro la sede locale di CasaPound, vengono in possesso del cellulare contenente il video che a quanto pare circolava tranquillamente tra i vari militanti. Identificano la ragazza e la convocano in caserma. Possiamo solo immaginare che cosa sia stato per Claudia quell'interrogatorio e che cosa possa aver provato nel vedere il video in cui viene stuprata in stato di incoscienza in compagnia dei carabinieri. Claudia riconosce dei volti, forse delle voci. Alla fine i bravi compagni vengono denunciati per stupro. La reazione degli amici e delle amiche di queste persone è stata quella di stringersi intorno al gruppo e gridare all'infamia. Claudia da quel momento in poi viene minacciata, insultata e allontanata dai luoghi di ritrovo del movimento. Nessuno tra quelli che hanno puntato il dito contro di lei le ha mai chiesto come stesse o come fossero andate le cose. Nessuno ha mai detto pubblicamente che quello che aveva subito questa ragazza era un abominio inaccettabile. Nessuno ha mai detto chiaramente che quello era uno stupro e in quanto tale avrebbe dovuto scatenare reazioni e condanne che non ci sono mai state.\r\n\r\nNon ci interessa cosa facesse questa ragazza e chi frequentasse prima e dopo lo stupro , ma lo schifo, la rabbia e la tristezza che proviamo è per tutto quello che è accaduto dopo, per tutte le parole spese per far diventare lei carnefice e vittime gli stupratori, per il muro di omertà che ha nascosto l'accaduto, perché alcuni hanno detto che i panni sporchi si lavano in famiglia e lei non avrebbe dovuto denunciare i compagni e perché è prevalsa l'idea che in fondo lei fosse un'estranea al movimento e invece il gruppo va sempre e comunque difeso.\r\n\r\nSe una donna che ha subito violenza viene descritta come infame perché denuncia gli stupratori, allora simmetricamente chi tace su uno stupro è anch'egli stupratore.\r\n\r\nNon ci interessa cosa abbia fatto o detto dopo questa ragazza, il problema è a monte e chi non vuole accettare questa realtà è in malafede. Ciò che è successo è la conseguenza di una violenza di gruppo, non ci sono altre parole.\r\n\r\nCome un arto in cancrena va amputato immediatamente, così bisogna avere il coraggio e la volontà di recidere ogni legame con chi stupra, si deve allontanare dai nostri spazi e dalle nostre lotte chi si dichiara antifascista e abusa sessualmente di una ragazza priva di coscienza. Lo stupro è un atto di fascismo, di prevaricazione e prepotenza del più forte nei confronti del più debole. Chi stupra NON è un compagno, per noi sicuramente non lo è, ma non lo è neanche chi sa e tace, chi sa e non prende una posizione, chi sa e non agisce, chi sa ma preferisce sminuire l'accaduto, chi sa e mantiene ancora legami di affetto e amicizia e soprattutto non ha il coraggio di decidere da che parte stare veramente e recidere con un taglio netto ciò che non ci appartiene.\r\n\r\n\r\nRadio Blackout Torino, dicembre 2016\r\n\r\nper saperne di più:\r\nhttps://abbattoimuri.wordpress.com/2016/11/30/circa-i-fatti-di-parma-nella-sede-della-raf-come-riparare-4-crepe-prima-che-qualcosa-si-rompa-per-sempre/\r\nhttps://www.ondarossa.info/newstrasmissioni/2016/12/parma-sessismo-nel-movimento","20 Dicembre 2016","2016-12-22 18:34:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/12/index-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"240\" height=\"160\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/12/index.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Comunicato sui fatti di Parma",1482262850,[],[],{"post_content":208},{"matched_tokens":209,"snippet":210,"value":211},[71],"subito questa ragazza era un \u003Cmark>abominio\u003C/mark> inaccettabile. 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Il breve periodo trascorso in montagna con Giustizia e Libertà è rimasto dunque sostanzialmente fuori dai suoi scritti. Esiste tuttavia un’eccezione: un breve racconto del 1949 che si ispira alla sua deludente esperienza di partigiano. Fine del marinese colpisce soprattutto per il punto di vista “impossibile” dal quale sono narrati gli eventi. Levi adotta, infatti, una prima persona plurale: a parlare sono i compagni di un partigiano catturato dai tedeschi, eppure questo noi è informato su tutti i movimenti dell’animo del prigioniero: la paralisi e lo sconforto, la rassegnazione e il desiderio di reagire, fino alla decisione di…\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 23 ore 20,30 – Worlds to come - Chapter 0 32 minuti [Sei Iturriaga, Giulia Deval, Alessio Alonne]: Sulla superficie di questo pianeta infetto e agonico suoni di altri mondi sono già udibili, le loro onde diffondono un messaggio, parlandoci di qualcosa che forse non riusciamo ancora comprendere, ma di cui possiamo metterci in ascolto.\r\n\r\nWorlds to Come è una conversazione basata su ciò che David Burrows e Simon O'Sullivan hanno proposto nella loro opera Fictioning: The Myth-Functions of Contemporary Art and Philosophy e le idee che pensatrici come Donna Haraway e Rosi Braidotti hanno sviluppato nel tentativo di definire questo tempo di trasformazioni imminenti.\r\n\r\nMa è anche una mappatura di pratiche sonore che si muovono tra finzione e realtà, virtuale e concreto, un passato che non c'è mai stato e un'audience ancora a venire. Pratiche che con diversi mezzi evocano demoni, parlano con i gatti, compongono nuove temporalità, il tutto in nome della costruzione di un futuro così alieno che nessuno di noi potrebbe nemmeno immaginarlo.\r\n\r\nWorlds to come are just begun!\r\n\r\nTracklist:\r\n\r\nSun Ra - Thats How I Feel\r\nAgnes Hvizdalek (voice) & Jakob Schneidewind (bass, electronics) – DEMI BROXA\r\nTanya Tagaq - Retribution\r\nSaul Williams - The Noise Came From Here / FCK THE BELIEFS\r\nArca - Nonbinary\r\nJ. Zunz - Four women and a darkness\r\nJohanna Hedva - Beauty (feat. Simone Weil)\r\nBenedict Drew - Cacophony\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 24 ore 20,00 – Macchina del tempo Ep.3 64 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTrasmissione speciale ideata per il ventennale di Radio Blackout, contentitore di interviste, frammenti e testimonianze dagli archivi della radio.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 24 ore 21,30 – Ghigliottina - Le teorie del complotto pt.1 - Riservare per sé la facoltà di cospirare 65 minuti [Ghigliottina, Radio Neanderthal]:\r\n\r\nGhigliottina - Le teorie del complotto pt.1 - Riservare per sé la facoltà di cospirare\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 24 ore 23,00 – Simona Zamboli - Grave Show X Radio Blackout 61 minuti [Simona Zamboli, Radio Blackout]: Simona Zamboli, producer and sound engineer di stanza a Milano e già ospite, tra le altre, di Noods Radio (Bristol) e Fango Radio, presenta questo mix andato in onda su Quel che resta della notte a sostegno delle libere frequenze di RBO.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 25 ore 09,00 – Ponte Radio - Balkanika 20.09.2024 98 minuti [Ponte Radio, Radio Wombat]: In questo ponte radio in quota Radio Wombat abbiamo parlato di Europa ma da punti di vista esterni e asimettrici.\r\n\r\nGli investimenti dell’Eu sulla rete ferroviaria, che si concentrano sull’alta velocità. Il dilagare dello sfruttamento lavorativo nei Balcani occidentali che si approfitta del passaggio di migranti e di lavoratori autoctoni impoveriti dal capitalismo. Breve analisi del nuovo commissario all’immigrazione dell’EU. Uno sguardo a come vivono i migranti della rotta balcanica in Bosnia, la quale si appresta a prendere più responsabilità nell’accoglienza per ingraziarsi l’Europa. L’operazione Open Balkan fallita che mostra l’inutilità di calare soluzioni dall’alto come fa L’EU ma anche che i grandi leader Balcanici lavorano solo per la propria politica interna. Aggiornamento sulla Serbia e la contestata miniera di Litio dove il presidente della repubblica ha mostrato il suo doppio volto. Leva obbligatoria, probabile ritorno in Serbia, come funziona. Infine la mossa della Romania nell’acquisto del porto fluviale Moldavo di Giurgiulesti tra Banche europee e ricerca di maggior potere nella regione.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 25 ore 13,30 – Lama Tematica - Abominio 2004, Promo 2002 20 minuti [Lama Tematica, Radio Blackout]: Dalle ceneri dei Pankarre’, nasce Lamatematica band che aveva gia’ dimostrato di volersi dedicare con passione alla musica manifestando chiari atteggiamenti demenziali in piena contrapposizione con la “serieta’” e le inutili lotte che una fantomatica “scena” si convince di dover affrontare. I Lama Tematica portano all’estremo questo pensiero (gia’ espresso con vigore da alcune tra le band HC piu’ interessanti di Torino – e quindi d’Italia – degli anni 90), concentrando i temi esterni alla musica (liriche, grafiche, concerti) verso una dimensione ancora meno equivocabile. L’abbinamento di temi “cattivi” ad atteggiamenti assolutamente stupidi (nel senso piu’ inutile del termine) sono la maschera che il gruppo pretende gli ascoltatori superino senza fasrsi domande.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 25 ore 18,30 – Proiezioni di Sizigia pt.2 8 minuti [Proiezioni di Sizigia]:\r\n\r\nParole estratte da \"Lo straniero\" di Albert Camus.","27 Maggio 2025","2025-05-27 14:19:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 19 al 25 Maggio 2025","podcast",1748355589,[270,271,272,273,274,275,276,277,278,279,280,281,282,283,284,285,286,287,288,289,290,291,292,293,294,295,296,297,298,299,300,301,302,303,304,305,306,307,308,309,310,311,312,313,314,315,316,317,318,319,320,321,322,323,324,325,326,327,328,329,330,331,332,333,334,335,336,337,338,339,340,341,342,343,344,345,346,347,157,348,349,350,351,352,353,354,355,356,357,358,359,360,361,362,363],"http://radioblackout.org/tag/abominio/","http://radioblackout.org/tag/albert-camus/","http://radioblackout.org/tag/alberto-cominetti/","http://radioblackout.org/tag/alessio-alonne/","http://radioblackout.org/tag/ambient/","http://radioblackout.org/tag/analisi/","http://radioblackout.org/tag/andrea-marziali/","http://radioblackout.org/tag/armi/","http://radioblackout.org/tag/azerbaigian/","http://radioblackout.org/tag/balcani/","http://radioblackout.org/tag/balkanika/","http://radioblackout.org/tag/bambini-di-satana/","http://radioblackout.org/tag/biografia/","http://radioblackout.org/tag/bosnia/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/causa-curda/","http://radioblackout.org/tag/chapter-zero/","http://radioblackout.org/tag/combattenti/","http://radioblackout.org/tag/crisi/","http://radioblackout.org/tag/dark/","http://radioblackout.org/tag/david-burrows/","http://radioblackout.org/tag/diritti/","http://radioblackout.org/tag/disinformazione/","http://radioblackout.org/tag/dj-mix/","http://radioblackout.org/tag/donna-haraway/","http://radioblackout.org/tag/drone/","http://radioblackout.org/tag/elettronica/","http://radioblackout.org/tag/estrattivismo/","http://radioblackout.org/tag/fake-news/","http://radioblackout.org/tag/filosofia/","http://radioblackout.org/tag/fortezza-europa/","http://radioblackout.org/tag/ghigliottina/","http://radioblackout.org/tag/giulia-deval/","http://radioblackout.org/tag/grave-show-x-radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/grind/","http://radioblackout.org/tag/hc/","http://radioblackout.org/tag/inchiesta/","http://radioblackout.org/tag/intervista/","http://radioblackout.org/tag/interviste/","http://radioblackout.org/tag/italia/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/lama-tematica/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/le-teorie-del-complotto/","http://radioblackout.org/tag/letteratura/","http://radioblackout.org/tag/lettura/","http://radioblackout.org/tag/litio/","http://radioblackout.org/tag/lo-straniero/","http://radioblackout.org/tag/lombardia/","http://radioblackout.org/tag/macchina-del-tempo/","http://radioblackout.org/tag/mass-media/","http://radioblackout.org/tag/materiale-darchivio/","http://radioblackout.org/tag/mattia-martinengo/","http://radioblackout.org/tag/meursault/","http://radioblackout.org/tag/musica-2/","http://radioblackout.org/tag/musica-balcanica/","http://radioblackout.org/tag/ocalan/","http://radioblackout.org/tag/open-balcan/","http://radioblackout.org/tag/pedosatanismo/","http://radioblackout.org/tag/pistole/","http://radioblackout.org/tag/politiche-europee-immigrazione/","http://radioblackout.org/tag/politiche-europee-trasporti/","http://radioblackout.org/tag/post-umano/","http://radioblackout.org/tag/preistoria-radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/primo-levi/","http://radioblackout.org/tag/proiezioni-di-sizigia/","http://radioblackout.org/tag/promo/","http://radioblackout.org/tag/pt-3/","http://radioblackout.org/tag/punk-hc/","http://radioblackout.org/tag/radio-alpi-libere/","http://radioblackout.org/tag/radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/radio-cane/","http://radioblackout.org/tag/radio-neanderthal/","http://radioblackout.org/tag/radio-wombat/","http://radioblackout.org/tag/riservare-per-se-la-facolta-di-cospirare/","http://radioblackout.org/tag/rojava/","http://radioblackout.org/tag/romania/","http://radioblackout.org/tag/rosi-braidotti/","http://radioblackout.org/tag/sanita/","http://radioblackout.org/tag/sei-iturriaga/","http://radioblackout.org/tag/serbia/","http://radioblackout.org/tag/serie-podcast/","http://radioblackout.org/tag/simon-osullivan/","http://radioblackout.org/tag/simona-zamboli/","http://radioblackout.org/tag/social-network/","http://radioblackout.org/tag/storia/","http://radioblackout.org/tag/storia-radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/tetralogia-della-polvere-da-sparo/","http://radioblackout.org/tag/torino/","http://radioblackout.org/tag/trasmissioni-di-archivio/","http://radioblackout.org/tag/tratta/","http://radioblackout.org/tag/turchia/","http://radioblackout.org/tag/worlds-to-come/","http://radioblackout.org/tag/wormhole/",[218,365,366,367,368,369,370,371,372,373,374,375,376,377,378,379,380,381,382,383,384,385,386,387,388,389,390,391,392,393,394,395,396,397,398,399,400,401,402,403,404,405,406,407,408,409,235,410,411,412,413,414,415,416,417,248,418,245,419,420,252,250,421,422,423,424,237,425,426,427,428,429,430,431,432,433,243,434,17,435,436,241,437,438,439,440,441,442,443,444,445,239,446,447,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Specialmente in Lombardia nell’ultimo ventennio, è stata svuotata di senso la relazione tra pubblico e salute per sostituirla con una performatività economica basata su concorrenza e messa a valore del corpo malato.\r\n\r\nGià forma di comando giuridico-amministrativo “keynesiano” – nelle cui pieghe si erano insinuate pratiche significative di lotta dei lavoratori e di riuso sociale della strutture pubbliche -, la Sanità è stata trasformata ex lege in un’arena concorrenziale tra consorterie che marchia il quotidiano dei suoi luoghi di degenza, opprime i lavoratori che vi sono impiegati e impedisce vere relazioni di solidarietà e protezione sociale , dichiarandole obsolete.\r\n\r\nDi questo e di altro abbiamo parlato insieme con quattro lavoratori della Sanità in Lombardia\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 22 ore 08,30 – Il percorso di Ocalan 27 minuti [Radio BlackoutRadio Alpi Libere]:\r\n\r\nTratto dal video/documentario “Ocalan’s journey to peace”.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 23 ore 08,30 – Fine del Marinese 31 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nLettura dal racconto di Primo Levi. Il breve periodo trascorso in montagna con Giustizia e Libertà è rimasto dunque sostanzialmente fuori dai suoi scritti. Esiste tuttavia un’eccezione: un breve racconto del 1949 che si ispira alla sua deludente esperienza di partigiano. Fine del marinese colpisce soprattutto per il punto di vista “impossibile” dal quale sono narrati gli eventi. Levi adotta, infatti, una prima persona plurale: a parlare sono i compagni di un partigiano catturato dai tedeschi, eppure questo noi è informato su tutti i movimenti dell’animo del prigioniero: la paralisi e lo sconforto, la rassegnazione e il desiderio di reagire, fino alla decisione di…\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 23 ore 20,30 – Worlds to come - Chapter 0 32 minuti [Sei Iturriaga, Giulia Deval, Alessio Alonne]: Sulla superficie di questo pianeta infetto e agonico suoni di altri mondi sono già udibili, le loro onde diffondono un messaggio, parlandoci di qualcosa che forse non riusciamo ancora comprendere, ma di cui possiamo metterci in ascolto.\r\n\r\nWorlds to Come è una conversazione basata su ciò che David Burrows e Simon O'Sullivan hanno proposto nella loro opera Fictioning: The Myth-Functions of Contemporary Art and Philosophy e le idee che pensatrici come Donna Haraway e Rosi Braidotti hanno sviluppato nel tentativo di definire questo tempo di trasformazioni imminenti.\r\n\r\nMa è anche una mappatura di pratiche sonore che si muovono tra finzione e realtà, virtuale e concreto, un passato che non c'è mai stato e un'audience ancora a venire. Pratiche che con diversi mezzi evocano demoni, parlano con i gatti, compongono nuove temporalità, il tutto in nome della costruzione di un futuro così alieno che nessuno di noi potrebbe nemmeno immaginarlo.\r\n\r\nWorlds to come are just begun!\r\n\r\nTracklist:\r\n\r\nSun Ra - Thats How I Feel\r\nAgnes Hvizdalek (voice) & Jakob Schneidewind (bass, electronics) – DEMI BROXA\r\nTanya Tagaq - Retribution\r\nSaul Williams - The Noise Came From Here / FCK THE BELIEFS\r\nArca - Nonbinary\r\nJ. Zunz - Four women and a darkness\r\nJohanna Hedva - Beauty (feat. Simone Weil)\r\nBenedict Drew - Cacophony\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 24 ore 20,00 – Macchina del tempo Ep.3 64 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTrasmissione speciale ideata per il ventennale di Radio Blackout, contentitore di interviste, frammenti e testimonianze dagli archivi della radio.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 24 ore 21,30 – Ghigliottina - Le teorie del complotto pt.1 - Riservare per sé la facoltà di cospirare 65 minuti [Ghigliottina, Radio Neanderthal]:\r\n\r\nGhigliottina - Le teorie del complotto pt.1 - Riservare per sé la facoltà di cospirare\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 24 ore 23,00 – Simona Zamboli - Grave Show X Radio Blackout 61 minuti [Simona Zamboli, Radio Blackout]: Simona Zamboli, producer and sound engineer di stanza a Milano e già ospite, tra le altre, di Noods Radio (Bristol) e Fango Radio, presenta questo mix andato in onda su Quel che resta della notte a sostegno delle libere frequenze di RBO.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 25 ore 09,00 – Ponte Radio - Balkanika 20.09.2024 98 minuti [Ponte Radio, Radio Wombat]: In questo ponte radio in quota Radio Wombat abbiamo parlato di Europa ma da punti di vista esterni e asimettrici.\r\n\r\nGli investimenti dell’Eu sulla rete ferroviaria, che si concentrano sull’alta velocità. Il dilagare dello sfruttamento lavorativo nei Balcani occidentali che si approfitta del passaggio di migranti e di lavoratori autoctoni impoveriti dal capitalismo. Breve analisi del nuovo commissario all’immigrazione dell’EU. Uno sguardo a come vivono i migranti della rotta balcanica in Bosnia, la quale si appresta a prendere più responsabilità nell’accoglienza per ingraziarsi l’Europa. L’operazione Open Balkan fallita che mostra l’inutilità di calare soluzioni dall’alto come fa L’EU ma anche che i grandi leader Balcanici lavorano solo per la propria politica interna. Aggiornamento sulla Serbia e la contestata miniera di Litio dove il presidente della repubblica ha mostrato il suo doppio volto. Leva obbligatoria, probabile ritorno in Serbia, come funziona. Infine la mossa della Romania nell’acquisto del porto fluviale Moldavo di Giurgiulesti tra Banche europee e ricerca di maggior potere nella regione.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 25 ore 13,30 – Lama Tematica - \u003Cmark>Abominio\u003C/mark> 2004, Promo 2002 20 minuti [Lama Tematica, Radio Blackout]: Dalle ceneri dei Pankarre’, nasce Lamatematica band che aveva gia’ dimostrato di volersi dedicare con passione alla musica manifestando chiari atteggiamenti demenziali in piena contrapposizione con la “serieta’” e le inutili lotte che una fantomatica “scena” si convince di dover affrontare. I Lama Tematica portano all’estremo questo pensiero (gia’ espresso con vigore da alcune tra le band HC piu’ interessanti di Torino – e quindi d’Italia – degli anni 90), concentrando i temi esterni alla musica (liriche, grafiche, concerti) verso una dimensione ancora meno equivocabile. L’abbinamento di temi “cattivi” ad atteggiamenti assolutamente stupidi (nel senso piu’ inutile del termine) sono la maschera che il gruppo pretende gli ascoltatori superino senza fasrsi domande.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 25 ore 18,30 – Proiezioni di Sizigia pt.2 8 minuti [Proiezioni di Sizigia]:\r\n\r\nParole estratte da \"Lo straniero\" di Albert 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\r\n\r\nLunedì 28 ore 13,30 - Racconti ovali 6 26 minuti [Luca Wallace Costello]: Scopriamo questo ruolo molto particolare, il numero 9 è la mente vibrante che con visione di spazi ed interpretazioni fulminee provvede alle scelte di gioco, a guidare la mischia ed a rilanciare l’ovale all’apertura per le accelerate scorribande dei trequarti.\r\nA raccontare un paio di cose Aaron Smith, il portentoso mediano All Blacks: skills, interpretazione del ruolo, attitudine; sempre alla ricerca dello spiral pass perfetto.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Racconti-ovali6_25.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 29 ore 12,30 - Proiezioni di Sizigia pt.3 4 minuti [Proiezioni di Sizigia]: Parole estratte da \"La morte nell'anima\" di Jean-Paul Sartre.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Proiezioni-di-Sizigia-Mathieu_4.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 30 ore 8,30 - Perno Originario #4 14 minuti [Porfido]: «È polèmos (la guerra) padre di tutte le cose e di tutte il re; e gli uni rende dèi, gli altri uomini, gli uni fa schiavi, gli altri liberi». Così si legge in un frammento di Eraclito, filosofo presocratico vissuto a cavallo fra il VI e il V secolo a. C. Antica è la consapevolezza del ruolo centrale che lo scontro aperto fra raggruppamenti ostili e concorrenti gioca negli umani destini, non solo e non tanto nei suoi esiti bellici più effimeri e momentanei, ma nello sprigionare forze e passioni che in circostanze determinate facilitano il parto di una società nuova che si sviluppa nei pori di quella vecchia.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.4_14.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 30 ore 16 - Non siamo razzisti sono loro che sono neomelodici 12/4/2024 46 minuti [Radio Neanderthal]: Puntata sull'evoluzione del concetto dei gast arbeiter nato durante la germania nazista e poi normalizzato nel corso dei decenni, o forse sempre esistito e fondativo dell'Europa stessa? Il tutto condito da musiche di artisti napoletani\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Non-siamo-razzisti-sono-loro-che-sono-neomelodici-16aprile24_46.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 31 ore 8,30 - Voci dagli agricoltori in protesta pt.1 28 minuti [Radio Blackout]: Il 5 febbraio 2024 è iniziato a Torino Sud un presidio di agricoltori arrivati da tutto il Piemonte, in particolare dal torinese e dal cuneese, che durerà cinque giorni. Già dal primo giorno sono più di quattrocento i trattori su un campo agricolo di proprietà privata adiacente alla tangenziale. La partecipazione al presidio – organizzato in maniera autonoma dai produttori – è occasione di protesta ma anche di confronto e solidarietà. Ascoltiamo alcune delle loro voci per provare a capire meglio le loro esperienze di vita, il loro lavoro, malcontento e posizioni complesse.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Voci-dagli-agricoltori-in-protesta-pt.1_28.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 1 ore 8,30 - Voci dagli agricoltori in protesta pt.2 26 minuti [Radio Blackout]: Il 5 febbraio 2024 è iniziato a Torino Sud un presidio di agricoltori arrivati da tutto il Piemonte, in particolare dal torinese e dal cuneese, che durerà cinque giorni. Già dal primo giorno sono più di quattrocento i trattori su un campo agricolo di proprietà privata adiacente alla tangenziale. La partecipazione al presidio – organizzato in maniera autonoma dai produttori – è occasione di protesta ma anche di confronto e solidarietà. Ascoltiamo alcune delle loro voci per provare a capire meglio le loro esperienze di vita, il loro lavoro, malcontento e posizioni complesse.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Voci-dagli-agricoltori-in-protesta-pt.2_26.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 2 ore 8,30 - Ponte Radio - Balkanika 20/09/2024 97 minuti [Ponte Radio, Radio Wombat]: In questo ponte radio in quota Radio Wombat abbiamo parlato di Europa ma da punti di vista esterni e asimettrici.\r\n\r\nGli investimenti dell’Eu sulla rete ferroviaria, che si concentrano sull’alta velocità. Il dilagare dello sfruttamento lavorativo nei Balcani occidentali che si approfitta del passaggio di migranti e di lavoratori autoctoni impoveriti dal capitalismo. Breve analisi del nuovo commissario all’immigrazione dell’EU. Uno sguardo a come vivono i migranti della rotta balcanica in Bosnia, la quale si appresta a prendere più responsabilità nell’accoglienza per ingraziarsi l’Europa. L’operazione Open Balkan fallita che mostra l’inutilità di calare soluzioni dall’alto come fa L’EU ma anche che i grandi leader Balcanici lavorano solo per la propria politica interna. Aggiornamento sulla Serbia e la contestata miniera di Litio dove il presidente della repubblica ha mostrato il suo doppio volto. Leva obbligatoria, probabile ritorno in Serbia, come funziona. Infine la mossa della Romania nell’acquisto del porto fluviale Moldavo di Giurgiulesti tra Banche europee e ricerca di maggior potere nella regione.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Ponte-radio-Balkanika-20.9.2024.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 2 ore 20 - Free and easy 08/09/2024 77 minuti [Ouest Track Radio, Patryck Albert]: \"Free& Easy\" épisode 172 Dimanche 08/09/24 Patryck Albert present : intro....Who , Sir Bald & los Hairies , Mings , Beatles , Keefmen , Isaaac Rother & the Phantoms , Primitives , Pat Todd & the Rankoutsiders , Doors , J .Prozac , Grip Weeds , Flamin' Groovies , Hipbone Slim & the Kneejerks , Dirtbombs, Barrence Whitfield & his Savages , Modern Lovers , Troggs , Cynics , Miracle Workers , Alice Cooper , Dee Rangers , Flamin' Sideburns , Boeing Duvven Beautiful Soup , Paul Messis , Roson Hang up ..... Dig it or pass your way ....Dudes & Chickies !\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Free-and-easy-8.9.2024.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 2 ore 23:30 - Lama Tematica - Abominio 2004, Promo 2002 19 minuti [Lama Tematica, Radio Blackout]: Dalle ceneri dei Pankarre’, nasce Lamatematica band che aveva gia’ dimostrato di volersi dedicare con passione alla musica manifestando chiari atteggiamenti demenziali in piena contrapposizione con la “serieta’” e le inutili lotte che una fantomatica “scena” si convince di dover affrontare. I Lama Tematica portano all’estremo questo pensiero (gia’ espresso con vigore da alcune tra le band HC piu’ interessanti di Torino – e quindi d’Italia – degli anni 90), concentrando i temi esterni alla musica (liriche, grafiche, concerti) verso una dimensione ancora meno equivocabile. L’abbinamento di temi “cattivi” ad atteggiamenti assolutamente stupidi (nel senso piu’ inutile del termine) sono la maschera che il gruppo pretende gli ascoltatori superino senza fasrsi domande.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Lama-Tematica-Abominio-2004-Promo-2002_20.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 3 ore 10 - Audiodocumentario su Maria Occhipinti 40 minuti [Enrica Firrincieli]: Questa è la storia di Maria Occhipinti raccontata attraverso le voci di chi l’ha conosciuta, studiata e amata. Autrice del libro autobiografico Una donna di Ragusa, pubblicato nel 1957 con la casa editrice Landi e successivamente con altre edizioni.\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Audiodocumentario-su-Maria-OcchipintiEnrica-Firrincielli_40.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 3 ore 13,30 - Markadè un punk a New York 41 minuti [Radio Blackout] : 1972-1982. Intervista a Marco Philopat su un libro di Markadè\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Markad%C3%A8-un-punk-a-New-York_25-1.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","27 Ottobre 2024","2024-11-04 19:29:19","Black holes dal 28 Ottobre al 3 Novembre 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perfetto.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Racconti-ovali6_25.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 29 ore 12,30 - Proiezioni di Sizigia pt.3 4 minuti [Proiezioni di Sizigia]: Parole estratte da \"La morte nell'anima\" di Jean-Paul Sartre.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Proiezioni-di-Sizigia-Mathieu_4.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 30 ore 8,30 - Perno Originario #4 14 minuti [Porfido]: «È polèmos (la guerra) padre di tutte le cose e di tutte il re; e gli uni rende dèi, gli altri uomini, gli uni fa schiavi, gli altri liberi». Così si legge in un frammento di Eraclito, filosofo presocratico vissuto a cavallo fra il VI e il V secolo a. C. Antica è la consapevolezza del ruolo centrale che lo scontro aperto fra raggruppamenti ostili e concorrenti gioca negli umani destini, non solo e non tanto nei suoi esiti bellici più effimeri e momentanei, ma nello sprigionare forze e passioni che in circostanze determinate facilitano il parto di una società nuova che si sviluppa nei pori di quella vecchia.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.4_14.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 30 ore 16 - Non siamo razzisti sono loro che sono neomelodici 12/4/2024 46 minuti [Radio Neanderthal]: Puntata sull'evoluzione del concetto dei gast arbeiter nato durante la germania nazista e poi normalizzato nel corso dei decenni, o forse sempre esistito e fondativo dell'Europa stessa? Il tutto condito da musiche di artisti napoletani\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Non-siamo-razzisti-sono-loro-che-sono-neomelodici-16aprile24_46.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 31 ore 8,30 - Voci dagli agricoltori in protesta pt.1 28 minuti [Radio Blackout]: Il 5 febbraio 2024 è iniziato a Torino Sud un presidio di agricoltori arrivati da tutto il Piemonte, in particolare dal torinese e dal cuneese, che durerà cinque giorni. Già dal primo giorno sono più di quattrocento i trattori su un campo agricolo di proprietà privata adiacente alla tangenziale. La partecipazione al presidio – organizzato in maniera autonoma dai produttori – è occasione di protesta ma anche di confronto e solidarietà. Ascoltiamo alcune delle loro voci per provare a capire meglio le loro esperienze di vita, il loro lavoro, malcontento e posizioni complesse.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Voci-dagli-agricoltori-in-protesta-pt.1_28.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 1 ore 8,30 - Voci dagli agricoltori in protesta pt.2 26 minuti [Radio Blackout]: Il 5 febbraio 2024 è iniziato a Torino Sud un presidio di agricoltori arrivati da tutto il Piemonte, in particolare dal torinese e dal cuneese, che durerà cinque giorni. Già dal primo giorno sono più di quattrocento i trattori su un campo agricolo di proprietà privata adiacente alla tangenziale. La partecipazione al presidio – organizzato in maniera autonoma dai produttori – è occasione di protesta ma anche di confronto e solidarietà. Ascoltiamo alcune delle loro voci per provare a capire meglio le loro esperienze di vita, il loro lavoro, malcontento e posizioni complesse.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Voci-dagli-agricoltori-in-protesta-pt.2_26.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 2 ore 8,30 - Ponte Radio - Balkanika 20/09/2024 97 minuti [Ponte Radio, Radio Wombat]: In questo ponte radio in quota Radio Wombat abbiamo parlato di Europa ma da punti di vista esterni e asimettrici.\r\n\r\nGli investimenti dell’Eu sulla rete ferroviaria, che si concentrano sull’alta velocità. Il dilagare dello sfruttamento lavorativo nei Balcani occidentali che si approfitta del passaggio di migranti e di lavoratori autoctoni impoveriti dal capitalismo. Breve analisi del nuovo commissario all’immigrazione dell’EU. Uno sguardo a come vivono i migranti della rotta balcanica in Bosnia, la quale si appresta a prendere più responsabilità nell’accoglienza per ingraziarsi l’Europa. L’operazione Open Balkan fallita che mostra l’inutilità di calare soluzioni dall’alto come fa L’EU ma anche che i grandi leader Balcanici lavorano solo per la propria politica interna. Aggiornamento sulla Serbia e la contestata miniera di Litio dove il presidente della repubblica ha mostrato il suo doppio volto. Leva obbligatoria, probabile ritorno in Serbia, come funziona. Infine la mossa della Romania nell’acquisto del porto fluviale Moldavo di Giurgiulesti tra Banche europee e ricerca di maggior potere nella regione.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Ponte-radio-Balkanika-20.9.2024.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 2 ore 20 - Free and easy 08/09/2024 77 minuti [Ouest Track Radio, Patryck Albert]: \"Free& Easy\" épisode 172 Dimanche 08/09/24 Patryck Albert present : intro....Who , Sir Bald & los Hairies , Mings , Beatles , Keefmen , Isaaac Rother & the Phantoms , Primitives , Pat Todd & the Rankoutsiders , Doors , J .Prozac , Grip Weeds , Flamin' Groovies , Hipbone Slim & the Kneejerks , Dirtbombs, Barrence Whitfield & his Savages , Modern Lovers , Troggs , Cynics , Miracle Workers , Alice Cooper , Dee Rangers , Flamin' Sideburns , Boeing Duvven Beautiful Soup , Paul Messis , Roson Hang up ..... Dig it or pass your way ....Dudes & Chickies !\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Free-and-easy-8.9.2024.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 2 ore 23:30 - Lama Tematica - \u003Cmark>Abominio\u003C/mark> 2004, Promo 2002 19 minuti [Lama Tematica, Radio Blackout]: Dalle ceneri dei Pankarre’, nasce Lamatematica band che aveva gia’ dimostrato di volersi dedicare con passione alla musica manifestando chiari atteggiamenti demenziali in piena contrapposizione con la “serieta’” e le inutili lotte che una fantomatica “scena” si convince di dover affrontare. I Lama Tematica portano all’estremo questo pensiero (gia’ espresso con vigore da alcune tra le band HC piu’ interessanti di Torino – e quindi d’Italia – degli anni 90), concentrando i temi esterni alla musica (liriche, grafiche, concerti) verso una dimensione ancora meno equivocabile. L’abbinamento di temi “cattivi” ad atteggiamenti assolutamente stupidi (nel senso piu’ inutile del termine) sono la maschera che il gruppo pretende gli ascoltatori superino senza fasrsi domande.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Lama-Tematica-Abominio-2004-Promo-2002_20.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 3 ore 10 - Audiodocumentario su Maria Occhipinti 40 minuti [Enrica Firrincieli]: Questa è la storia di Maria Occhipinti raccontata attraverso le voci di chi l’ha conosciuta, studiata e amata. Autrice del libro autobiografico Una donna di Ragusa, pubblicato nel 1957 con la casa editrice Landi e successivamente con altre edizioni.\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Audiodocumentario-su-Maria-OcchipintiEnrica-Firrincielli_40.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 3 ore 13,30 - Markadè un punk a New York 41 minuti [Radio Blackout] : 1972-1982. Intervista a Marco Philopat su un libro di Markadè\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Markad%C3%A8-un-punk-a-New-York_25-1.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n 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Io solo so quale sorta di terrore si celi in agguato in quel monte spettrale e desolato\". E' l'incipit di \"La morte in agguato\" scritto da Howard Philips Lovecraft nel 1922. All'inizio sembra rientrare nel filone delle case infestate, ma poi va oltre. L'autore nacque nel 1890 a Providence, nel New England che fu lo sfondo della maggior parte della sua narrativa. Era un bambino introverso, taciturno e ipersensibile, e tale restò sempre. Nel 1924 sposò Sonia Davis, da cui si separò nel 1925. Le sue amicizie (sia femminili che maschili) furono soprattutto epistolari. Trovò la sua strada nella scrittura e divenne una presenza costante della rivista Weird Tales. Nel suo stile prevalgono le psicologie e le atmosfere \"era talmente orribile che non si può descrivere - impazzì dal terrore e non poté raccontare ciò che aveva visto - un abominio che solo i pazzi possono concepire\" lasciando spazio all'immaginazione del lettore. Il protagonista narrante di \"La morte in agguato\" vuole risolvere il mistero del maniero dove da secoli viveva la famiglia dei Martense, che sembrano scomparsi da un giorno all'altro. La scoperta é sconvolgente. \"Se il cielo é misericordioso, un giorno vorrà cancellare dalla mia memoria ciò che vidi e mi lascerà vivere in pace gli ultimi anni che mi restano.\" Lovecraft creò il più famoso degli pseudobiblia, il libro di magia \"Necronomicon\" di cui inventò anche una dettagliata biografia dell'inesistente autore arabo, i traduttori europei e le biblioteche che ne posseggono una copia. Alcuni suoi racconti furono fonte d'ispirazione per l'artista del fumetto Dino Battaglia. Lovecraft morì di cancro nel 1937 a soli 46 anni. Buon ascolto.\r\n\r\nFilm tratto da \"La paura in agguato\":\r\n\r\n\"Hemogoblin - Creature dell'inferno\" 1997 regia di Peter Svatek con Rutger Hauer.","21 Marzo 2021","2021-10-03 18:29:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/LOVE1-178x110.jpg","L'ORRORE SENZA VOLTO - LA PERLA DI LABUAN 19/3/2021",1616346667,[],[],{"post_content":1115},{"matched_tokens":1116,"snippet":1117,"value":1118},[71],"ciò che aveva visto - un \u003Cmark>abominio\u003C/mark> che solo i pazzi possono","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/2021.03.19-14.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\"L'aria era gonfia di tuoni la sera in cui mi recai sul Monte delle Tempeste. Io solo so quale sorta di terrore si celi in agguato in quel monte spettrale e desolato\". E' l'incipit di \"La morte in agguato\" scritto da Howard Philips Lovecraft nel 1922. All'inizio sembra rientrare nel filone delle case infestate, ma poi va oltre. 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