","Alberi urbani e parco Michelotti, contraddizioni a cinque stelle",1479728855,[],[],{"post_content":127,"post_title":133},{"matched_tokens":128,"snippet":131,"value":132},[129,130],"cinque","stelle","di Zoom s.p.a. che i \u003Cmark>cinque\u003C/mark> \u003Cmark>stelle\u003C/mark> avevano fortemente criticato in campagna","Ieri era la Giornata Nazionale degli Alberi e il Comune di Torino ha organizzato la \"piantumazione partecipata\" di 200 nuovi alberi in città, come parte di un progetto di aumento del verde pubblico che prevede mille nuovi alberi all'anno, anche per ovviare alla qualità dell'aria cittadina che miete numerose vittime per malattie respiratorie.\r\n\r\nL'iniziativa sugli alberi si pone in contraddizione con l'ambiguo comportamento della nuova giunta verso la privatizzazione del parco Michelotti, il progetto dei fassiniani di Zoom s.p.a. che i \u003Cmark>cinque\u003C/mark> \u003Cmark>stelle\u003C/mark> avevano fortemente criticato in campagna elettorale ma che l'amministrazione comunale non ha revocato per timore del pagamento di penali. Il 23 novembre davanti al TAR si discuterà il ricorso contro Zoom di alcune associazioni ambientaliste e animaliste.\r\n\r\nSu queste questioni stamattina abbiamo fatto una chiaccherata con Roberto del gruppo spontaneo Alberi Urbani:\r\n\r\nUnknown",{"matched_tokens":134,"snippet":135,"value":135},[129,130],"Alberi urbani e parco Michelotti, contraddizioni a \u003Cmark>cinque\u003C/mark> \u003Cmark>stelle\u003C/mark>",[137,140],{"field":138,"matched_tokens":139,"snippet":135,"value":135},"post_title",[129,130],{"field":104,"matched_tokens":141,"snippet":131,"value":132},[129,130],1157451471441100800,{"best_field_score":144,"best_field_weight":145,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":47,"score":146,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":47},"2211897868288",15,"1157451471441100922",{"document":148,"highlight":182,"highlights":214,"text_match":142,"text_match_info":224},{"cat_link":149,"category":150,"comment_count":47,"id":151,"is_sticky":47,"permalink":152,"post_author":50,"post_content":153,"post_date":154,"post_excerpt":53,"post_id":151,"post_modified":155,"post_thumbnail":156,"post_thumbnail_html":157,"post_title":158,"post_type":56,"sort_by_date":159,"tag_links":160,"tags":172},[44],[46],"42580","http://radioblackout.org/2017/06/cacerolazo-contro-la-guerra-ai-poveri-i-comitati-razzisti-gli-sgomberi-a-5-stelle/","Nelle ultime settimane i “comitati spontanei” di destra hanno lanciato l'offensiva contro le baraccopoli di via Germagnano e strada dell'Aeroporto\r\nLunedì 19 giugno i fascisti e i comitati si erano dati apppuntamento di fronte al comune per chiedere lo sgombero dei campi rom.\r\n\r\nIn prima fila Forza Italia e Casa Pound con i loro alias, “Noi di Barriera” e “Torino ai torinesi”. Dietro il coordinamento Torino Nord, vicino al Movimento Cinque Stelle, il comitato del nuovo assessore all'ambiente Alberto Unia, che ha accompagnato i razzisti, quando si sono spostati in Prefettura.\r\n\r\nSull'angolo di una piazza pesantemente militarizzata, un cacerolazo rumoroso di antirazzisti e anarchici ha accolto con slogan, casseruole, fischietti e numerosi interventi chi da settimane sta alimentando la guerra ai poveri, il razzismo e l'aria di pogrom. In prima fila lo striscione “i rom torinesi come noi”\r\n\r\nDa un balcone qualcuno ha deciso di rinfrescare le idee dei razzisti, tirando qualche secchiata d'acqua sui piccoli duci torinesi e i loro camerati, che, nonostante la calura non hanno gradito la doccia.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Emilio, uno dei partecipanti al presidio antirazzista antifascista. Dal suo intervento è emersa la difficoltà a superare lo stigma che investe i rom, uno stigma tanto potente, radicato e forte da permeare anche ambiti di movimento che praticano quotidianamente l'opposizione al razzismo, alla pulizia etnica, alla criminalizzazione di interi gruppi sociali ed etnici.\r\n\r\nUna chiara lettura di classe fatica ad emergere. Una questione sulla quale è lecito interrogarsi dopo i tanti episodi di violenza fascista e istituzionale contro i rom delle baraccopoli, che si sono susseguiti negli ultimi anni.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n2017 06 20 emilio l\r\n\r\n \r\n\r\nDi seguito uno dei volantini distribuiti ai passanti:\r\n\r\n \r\n\r\n“Una Barriera antifascista e antirazzista\r\n\r\nTira una brutta aria a Torino. Nelle ultime settimane i “comitati spontanei” di destra hanno animato presidi ed attacchi contro i rom.\r\nLa maggior parte vivono nelle baraccopoli ai margini della città. Quasi sempre in condizioni terribili. Niente acqua, riscaldamento, luce. Lampadine e televisori sono alimentati da generatori di corrente, quando ci sono i soldi per la benzina. Nelle stufe si brucia quel che si trova. \r\n\r\nOgni giorno all'alba dalla baracche esce gente che gira sino al tramonto per trovare nei bidoni dell'immondizia qualcosa da vendere nei mercati del sabato e della domenica. Pochi fortunati hanno un lavoro – elettricista, badante, addetto alle pulizie - ma nessuno affitta loro una casa. \r\nOgni giorno escono anche bambini e ragazzini con le cartelle per andare a scuola. \r\n\r\nI fascisti di Casa Pound, sotto l'esile travestimento di comitato “Noi di Barriera”, provano a cavalcare il disagio della gente della zona per i fuochi che si levano dal campo di via Germagnano.\r\n\r\nNel mirino dei comitati i “fumi” dei falò accesi per liberare dalle loro guaine i fili di rame. Pochi sanno che i rottamatori di rame sono lavoratori in nero sfruttati da italianissimi imprenditori che si arricchiscono con il loro lavoro.\r\n\r\nIn questa zona ci sono fabbriche che emettono fumi che olezzano di uova marce, ma la destra punta l’indice contro i rom della baraccopoli. \r\n\r\nI poveri che vivono riciclando e vendendo quello che trovano tra i rifiuti sono i capri espiatori ideali, in una delle città più inquinate d’Europa.\r\n\r\nSappiamo bene che quei fumi danneggiano la salute. Ma sappiamo guardare la luna e non il dito che la indica. L'inceneritore di Torino ogni giorno brucia immondizia e produce diossina, rifiuti tossici e filtri da smaltire. Il Comune di Torino potrebbe puntare sul riuso, il riciclo, la riduzione a zero dei rifiuti, chiudendo inceneritori e discariche. 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Vergogna!” gridavano tutti. \r\n\r\n \r\n\r\nI fascisti di Forza Nuova martedì 6 giugno, protetti dalla polizia hanno lanciato fiaccole sulle baracche del campo di strada dell’Aeroporto, facendo scoppiare incendi e seminando il panico tra le famiglie della baraccopoli, fuggite nella notte in mezzo ai rovi. Una bambina di tre anni è stata trovata solo dopo tre ore di affannose ricerche tra il buio e le urla razziste.\r\n\r\nIl comitato “Torino ai torinesi” sta facendo leva sulla famiglia di Oreste Gianotto, morto lo scorso anno in un incidente in cui era coinvolta una ragazza del campo. Una vicenda dolorosa che, ad un anno di distanza, viene usata per invocare la pulizia etnica. La ragazza dopo un’ora dall’incidente si costituì alla polizia.\r\n\r\nAi fascisti non basta. Per loro la responsabilità è collettiva, perché gli abitanti del campo sono considerati “naturalmente criminali”. I triangoli neri erano messi sulle giacche dei rom e dei sinti mandati a morire nei lager razzisti. 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I fascisti vogliono i roghi, vogliono la pulizia etnica. \r\n\r\n \r\n\r\nFermiamo la guerra ai poveri, ai rom, agli immigrati! \r\n\r\n \r\n\r\nFermiamo i comitati razzisti! \r\n\r\n \r\n\r\nFermiamo lo sgombero a Cinque Stelle!”","20 Giugno 2017","2017-06-23 12:07:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/01-2017-06-19-rom-cacerolazo-antifa-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/01-2017-06-19-rom-cacerolazo-antifa-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/01-2017-06-19-rom-cacerolazo-antifa-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/01-2017-06-19-rom-cacerolazo-antifa-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/01-2017-06-19-rom-cacerolazo-antifa-1024x768.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Cacerolazo contro la guerra ai poveri, i comitati razzisti, gli sgomberi a 5 Stelle",1497979840,[161,162,163,164,165,166,167,168,169,170,171],"http://radioblackout.org/tag/5-stelle/","http://radioblackout.org/tag/alberto-unia/","http://radioblackout.org/tag/baraccopoli-rom/","http://radioblackout.org/tag/cacerolazo-antifascista/","http://radioblackout.org/tag/casa-pound/","http://radioblackout.org/tag/forza-nuova/","http://radioblackout.org/tag/pogrom/","http://radioblackout.org/tag/razzismo/","http://radioblackout.org/tag/rom/","http://radioblackout.org/tag/strada-dellaeroporto/","http://radioblackout.org/tag/via-germagnano/",[17,173,174,175,176,177,178,15,179,180,181],"alberto unia","baraccopoli rom","cacerolazo antifascista","casa pound","forza nuova","pogrom","rom","strada dell'aeroporto","via germagnano",{"post_content":183,"post_title":187,"tags":190},{"matched_tokens":184,"snippet":185,"value":186},[76,77],"Torino Nord, vicino al Movimento \u003Cmark>Cinque\u003C/mark> \u003Cmark>Stelle\u003C/mark>, il comitato del nuovo assessore","Nelle ultime settimane i “comitati spontanei” di destra hanno lanciato l'offensiva contro le baraccopoli di via Germagnano e strada dell'Aeroporto\r\nLunedì 19 giugno i fascisti e i comitati si erano dati apppuntamento di fronte al comune per chiedere lo sgombero dei campi rom.\r\n\r\nIn prima fila Forza Italia e Casa Pound con i loro alias, “Noi di Barriera” e “Torino ai torinesi”. 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Cancellieri del Movimento Cinque Stelle, nonostante la buona affermazione in termini assoluti della formazione di Grillo e Casaleggio, non riesce a entrare in partita con un centrodestra che rimette in campo tutto il proprio peso clientelare.\r\n\r\nIl M5S è il primo partito ma, avendo corso da solo, non prende Palazzo d’Orleans. Il M5S non è riuscito a intercettare il voto giovanile, né a recuperare consensi tra gli astensionisti.\r\n\r\nScontato ma clamoroso il flop del Partito Democratico, il cui candidato, Flavio Micari. si ferma al 18,7 mentre la Sinistra di Fava si attesta al 6,1.\r\n\r\n \r\n\r\nIl dato più significativo è fuori dalle urne. Ben più della metà degli aventi diritto non è andata a votare, segno inequivocabile di una potente disaffezione dalla politica istituzionale, che tuttavia non si traduce in forme di autonomia dall’istituito.\r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con un compagno di Palermo, Alberto La Via.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n2017 11 06 alb lavia elez sic","7 Novembre 2017","2017-11-08 21:28:32","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/non-voto-700x336-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"144\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/non-voto-700x336-300x144.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/non-voto-700x336-300x144.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/non-voto-700x336.jpg 700w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Sicilia. 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Ben più della metà degli aventi diritto non è andata a votare, segno inequivocabile di una potente disaffezione dalla politica istituzionale, che tuttavia non si traduce in forme di autonomia dall’istituito.\r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con un compagno di Palermo, Alberto La Via.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n2017 11 06 alb lavia elez sic",[267,269,271,273,275,277,279,282,284,286],{"matched_tokens":268,"snippet":252},[],{"matched_tokens":270,"snippet":253},[],{"matched_tokens":272,"snippet":254},[],{"matched_tokens":274,"snippet":34},[],{"matched_tokens":276,"snippet":255},[],{"matched_tokens":278,"snippet":256},[],{"matched_tokens":280,"snippet":281},[130],"Movimento 5 \u003Cmark>stelle\u003C/mark>",{"matched_tokens":283,"snippet":258},[],{"matched_tokens":285,"snippet":259},[],{"matched_tokens":287,"snippet":260},[],[289,291],{"field":104,"matched_tokens":290,"snippet":264,"value":265},[76,77],{"field":35,"indices":292,"matched_tokens":294,"snippets":296},[293],6,[295],[130],[281],{"best_field_score":144,"best_field_weight":225,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":47,"score":298,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":47},"1157451471441100914",{"document":300,"highlight":317,"highlights":322,"text_match":142,"text_match_info":325},{"cat_link":301,"category":302,"comment_count":47,"id":303,"is_sticky":47,"permalink":304,"post_author":50,"post_content":305,"post_date":306,"post_excerpt":53,"post_id":303,"post_modified":307,"post_thumbnail":308,"post_thumbnail_html":309,"post_title":310,"post_type":56,"sort_by_date":311,"tag_links":312,"tags":315},[44],[46],"66517","http://radioblackout.org/2021/02/il-comune-di-torino-dichiara-guerra-ai-senzatetto/","Continua la guerra ai poveri, a Torino non è cosa nuova e l’amministrazione a Cinque Stelle prosegue indisturbata l’antica usanza. A una settimana dalle odiose dichiarazioni di Emiliano Bezzon, capo della polizia municipale di Torino, che, ricordiamolo, esortava i cittadini a negare l’elemosina ai senzatetto poiché molto rischioso, a detta sua, paragonando il Centro a un bancomat per senzatetto, il Comune di Torino vuole vietare ai senzatetto di avere accanto a sé animali indiscrezionalmente, una scelta mossa da quelle che chiamano ‘nuove sensibilità’. L’unica discrezionalità è lasciata al buon cuore del vigile urbano. \r\nL’assessore alle politiche sociali ha rincarato la dose: «Molti di loro percepiscono il reddito di cittadinanza»\r\nL’Appendino non solo si schiera con Bezzon, ma ne rivendica l’idea, ‘lo dissi già nel 2018’. \r\n\r\nDopo averlo annunciato fra le righe ieri si è passati ai fatti con lo sgombero dei senzatetto dalle vie del centro lasciando alla discarica le loro masserizie.\r\n\r\nCommentiamo la notizia con Daniela, ricercatrice a Torino:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/daniela-guerra-ai-poveri.mp3\"][/audio]","5 Febbraio 2021","2021-02-05 11:47:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/homeless-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/homeless-300x169.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/homeless-300x169.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/homeless-768x432.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/homeless.png 850w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il comune di Torino dichiara guerra ai senzatetto",1612525673,[313,314],"http://radioblackout.org/tag/appendino/","http://radioblackout.org/tag/guerra-ai-poveri/",[19,316],"guerra ai poveri",{"post_content":318},{"matched_tokens":319,"snippet":320,"value":321},[76,77],"cosa nuova e l’amministrazione a \u003Cmark>Cinque\u003C/mark> \u003Cmark>Stelle\u003C/mark> prosegue indisturbata l’antica usanza. 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Queste lotte si sono allargate al contrasto delle riforme del lavoro, il pacchetto di legge così detto XXL, che elimina le tutele per i lavoratori dipendenti facilitando i licenziamenti per ragioni di ristrutturazione aziendale.\r\n\r\nUn movimento – quello dei Gilet Jaunes – che tocca settori sociali e politici differenti tra loro, dall’ambito urbano a quello rurale, unendo l’opposizione a misure che tentavano di scaricare sulle fasce popolari il costo della crisi ecologica – le tasse sui carburanti colpivano i pendolari ma non si toccavano minimamente i grandi inquinatori come le compagnie aeree o di navigazione o il trasporto di merci – alla richiesta di forme di democrazia diretta. Alcune di queste proposte sono certamente di stampo riformista, come l’introduzione dei referendum popolari, mentre altre vanno nella direzione della creazione di assemblee autonome e di assemblee di assemblee, come l’ultima di Montpellier il quattro di novembre, che pongono al centro l’opzione della democrazia diretta e del comunalismo libertario, richiamandosi sia alle teorie di Bookchin che alle esperienze del Rojava e quelle municipaliste in Francia negli anni passati. Un elemento di rottura verso l’attuale assetto istituzionale e che apre a nuove prospettive in senso autogestionario.\r\n\r\nI tentativi di formalizzare il movimento nella forma partito – magari anche di nuovo tipo come il Movimento Cinque Stelle in Italia – sono state messe da parte dall’emergere di proposte di stampo extra-istituzionale.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Gianni Carrozza, redattore della Radio Paris Plurielle, dovem conduce “vive la sociale!”\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/2019.11.19.gianni.carrozza.mp3\"][/audio]","19 Novembre 2019","2019-11-19 13:32:06","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/gilets-jaunes-un-an-apres-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/gilets-jaunes-un-an-apres-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/gilets-jaunes-un-an-apres-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/gilets-jaunes-un-an-apres-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/gilets-jaunes-un-an-apres-1024x512.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/gilets-jaunes-un-an-apres.jpg 2000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Gilet Jaunes. 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Viene confermato il quadro emerso con il rinnovo del consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia: aumento dell'astensione, ridimensionamento secco del Movimento Cinque Stelle, tenuta nelle percentuali del PD, sconfitta di PDL e Lega.\r\nA pochi mesi dalle politiche l'elettorato appare molto fluido, in movimento rapido, senza i solidi ancoraggi che avevano caratterizzato il periodo precedente.\r\nLa crisi economica, la rabbia verso un ceto politico dipinto come \"casta\" privilegiata, la spinta giustizialista, la non celata diffidenza verso l'immigrazione, la volontà di salvaguardia del territorio, il desiderio di partecipazione diretta, l'aspirazione all'equità fiscale, la richiesta di un salario di cittadinanza sono alcuni degli ingredienti del minestrone a cinque stelle. 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Tante brave persone impegnate nei movimenti e stanche di dover subire scelte che arricchiscono pochi ed avvelenano, uccidono, derubano tutti gli altri diedero fiducia al Movimento 5 Stelle e gli delegarono la lotta contro l’inceneritore.\r\nIl prossimo marzo, pochi giorni dopo la consultazione elettorale nella quale alla gente viene chiesta ancora una volta un delega in bianco sul proprio futuro, il nuovo inceneritore di Parma sarà inaugurato.\r\nSul fronte delle politiche abitative a Parma, dopo una ventata di speranza, i senza casa, gli sfrattati hanno scoperto che nulla era cambiato. La resistenza agli sfratti e il moltiplicarsi delle occupazioni abitative, che ha Parma ha una storia ultradecennale, era ed è ancora la sola prospettiva possibile per chi fatica ad arrivare a fine mese.\r\nLa giunta Pizzarotti ha fatto quello che l’amministrazione di centrodestra finita nel mirino della magistratura non era riuscita a fare. 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In tanti anni tra un pranzo condiviso e una barricata in tanti abbiamo imparato a costruire spazi politici non statali. La politica dal basso, fatta di confronto e di ricerca paziente dell'accordo tra tutti, è la sola strada possibile perché le decisioni siano condivise, perché prevalga davvero il bene comune contro la logica del profitto e del comando.\r\nIn una rete di assemblee popolari federate e solidali si coniugano libertà e organizzazione.\r\n\r\nAscolta la diretta con Cristian, un compagno della rete “Diritti in casa” di Parma 201 02 22 cristian tana del grillo","24 Febbraio 2013","2018-10-17 22:11:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/02/sindaco-pizzarotti-200x110.jpg","Nella tana del Grillo. 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Tante brave persone impegnate nei movimenti e stanche di dover subire scelte che arricchiscono pochi ed avvelenano, uccidono, derubano tutti gli altri diedero fiducia al Movimento 5 \u003Cmark>Stelle\u003C/mark> e gli delegarono la lotta contro l’inceneritore.\r\nIl prossimo marzo, pochi giorni dopo la consultazione elettorale nella quale alla gente viene chiesta ancora una volta un delega in bianco sul proprio futuro, il nuovo inceneritore di Parma sarà inaugurato.\r\nSul fronte delle politiche abitative a Parma, dopo una ventata di speranza, i senza casa, gli sfrattati hanno scoperto che nulla era cambiato. La resistenza agli sfratti e il moltiplicarsi delle occupazioni abitative, che ha Parma ha una storia ultradecennale, era ed è ancora la sola prospettiva possibile per chi fatica ad arrivare a fine mese.\r\nLa giunta Pizzarotti ha fatto quello che l’amministrazione di centrodestra finita nel mirino della magistratura non era riuscita a fare. Aumentare le rette per gli asili nido, abolendo le detrazioni concesse ai figli dei detenuti. Solo la lotta dal basso ha bloccato un analogo provvedimento contro i genitori soli.\r\n\r\nChi si illude sulle scelte concrete dell’Italia in salsa M5S, si guardi nello specchio nero di Parma a \u003Cmark>cinque\u003C/mark> \u003Cmark>stelle\u003C/mark>.\r\nPare siano tante le brave persone che in Val Susa e altrove vogliono ancora una volta delegare il proprio futuro al guru di turno. Ancora una volta saranno i fatti a spazzare via le teorie, tuttavia in Val Susa c’è già una ricchezza che sarebbe stolto dissipare.\r\nChi ambisce al potere dice che solo lo Stato con la sua polizia, il suo esercito e il suo governo può fare funzionare la società.\r\nL’esperienza di partecipazione della Val Susa dimostra il contrario. \r\nLe assemblee popolari, i presidi di lotta, i comitati di paese, le Libere Repubbliche di Venaus e della Maddalena sono un piccolo grande esempio di autogoverno popolare. In tanti anni tra un pranzo condiviso e una barricata in tanti abbiamo imparato a costruire spazi politici non statali. La politica dal basso, fatta di confronto e di ricerca paziente dell'accordo tra tutti, è la sola strada possibile perché le decisioni siano condivise, perché prevalga davvero il bene comune contro la logica del profitto e del comando.\r\nIn una rete di assemblee popolari federate e solidali si coniugano libertà e organizzazione.\r\n\r\nAscolta la diretta con Cristian, un compagno della rete “Diritti in casa” di Parma 201 02 22 cristian tana del grillo",{"matched_tokens":454,"snippet":455,"value":455},[130],"Nella tana del Grillo. 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Ing. Sollazzi dal canto suo timbra il cartellino, preme play a un mixtape di due ore e se ne va al mare anche lui. Selecta cotta-stracotta, più che allucinata, bollita dai calcoli di fusi orari immaginari.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/matinéexxl_6maggio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nTracklist:\r\n\r\nLoto Retina - Canal Xylo Sat1\r\nUlla & ultrafog - pm filter\r\nFood Pyramid - Last Light\r\nCaroline Devis & Wendy Einsenberg - Attention\r\nMore Eaze / Pardo / Glass - Still Part of the ceiling\r\nJames Rushford - Quire I\r\nCole Pulice - Sleep Helix\r\nCapricorn Vertical Slum - Two Cathedrals\r\nActe Bonté - Mes Larmes (cover)\r\nSimone Forti - Dammi Dammi Quel Fazzolettino\r\nBrute Heart - Alan, My Friend\r\nOmni Gardens - Grassland / Patchouli\r\nAnna Giovanna - Ancient Nap\r\nLieven Martens - aria, the cloud\r\nEzio Piermattei - A Little Rigor\r\nSimone Forti - Dal Di Là\r\nAtras Del Cosmos - Clapping Hand II\r\nONDAKEIKI - Nel Tempio Blu\r\nAlice Clark - I Keep It Hide\r\nSylvia - I Can't Help It\r\nCities Aviv - Stranded\r\nDawuna - Straweberries / Prayer\r\nKlein - Black Famous\r\n7038634357 - acolyte\r\nBeat Detectives - Boot Detectives\r\nAdriano Cava - Bush Weed (Lee Perry Edit)\r\nBilly Woods - The Man Who Would Be The King\r\nArmand Hammer - Woke Up And Asked Siri How I'm Going To Die\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nfoto di not399093","6 Maggio 2024","2024-05-06 14:44:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/IMG_1581-200x110.jpg","Matinée XXL #33 - 06/05/2024",1715006592,[475],"http://radioblackout.org/tag/matineexxl/",[477],"MatinéeXXL",{"post_content":479},{"matched_tokens":480,"snippet":481,"value":482},[129,130],"all inclusive tra i migliori \u003Cmark>cinque\u003C/mark> \u003Cmark>stelle\u003C/mark> della vicina Nizza. 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Anche in streaming\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/2018-11-09-anarres-0.mp3\"][/audio]\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nL'utopia concreta della scuola libertaria. Idee, pratiche, sperimentazioni\r\nIn Italia e nel mondo esistono scuole che pongono al centro l'autonomia dei bambini e delle bambine.\r\nAbbiamo continuato la chiacchierata cominciata la settimana scorsa con Maurizio Giannangeli della Rete per l’educazione libertaria, che in serata sarà a Torino per un incontro sulle scuole autogestite.\r\n\r\nLa scorsa settimana un corteo antimilitarista ha attraversato il centro di Gorizia, eludendo i divieti della questura e costruendo una importante occasione di comunicazione e lotta. Ne parliamo con Federico del coordinamento libertario del Friuli e Venezia Giulia.\r\n\r\nDecreto sicurezza, allargamento del daspo urbano, riforma della prescrizione, galera per chi occupa una casa, una fabbrica o fa un blocco stradale, abolizione della protezione umanitaria e del diritto all’alfabetizzazione per i migranti, attacco al divorzio e all’aborto... \r\nQuesti alcuni dei tasselli che compongono un mosaico di guerra ai poveri e ad ogni forma di opposizione sociale.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo di ZIC\r\n\r\nSenza famiglia. Il ddl Pillon, che mira a modificare la legge sul divorzio rappresenta un pesante attacco alla libertà delle donne e dei bambini e mira a rendere sempre più difficile mettere la parola fine ad una relazione. In questi giorni sta crescendo la marea indignata contro quest’ennesimo tentativo di affondo del patriarcato e della chiesa cattolica. Può essere un’occasione per proporre un approccio diverso a queste questioni. Il matrimonio non è un obbligo ma una scelta. I sentimenti e le relazioni non possono essere ingabbiati da leggi e prescrizioni. La famiglia è una gabbia dalla quale è possibile e necessario liberarsi. \r\n\r\nNo Tav. I Si Tav scendono in piazza domani, sostenuti da una poderosa campagna mediatica: la sindaca “No Tav” non esita a fare dichiarazioni di apertura alle associazioni imprenditoriali e alle aree politiche che hanno promosso la manifestazione.\r\nIl momento è delicato, più delicato che tante altre occasioni in cui il movimento ha dovuto affrontare nemici decisi a spezzarne la resistenza. Oggi il pericolo è più insidioso, perché le sirene a Cinque Stelle cantano una canzone che potrebbe condurlo sugli scogli.\r\nLa manifestazione dell’8 dicembre sarà un importante banco di prova dell’autonomia del movimento. Nell’anniversario della rivolta di Venaus la scommessa è sempre quella di rendere ingovernabile il territorio per obbligare il governo alla resa. Altrimenti si rischia di ottenere solo una lunga tregua.\r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 9 novembre\r\nEducare per la libertà\r\nS-cateniamo i bambini e le bambine! \r\nIncontro su pedagogia libertaria e scuole autogestite\r\ncon Maurizio Giannangeli della Rete per l’Educazione Libertaria\r\nore 21 – alla FAT in corso Palermo 46\r\n\r\nSabato 17 novembre – Giochi senza frontiere. Mattinata antirazzista ai giardini di via Montanaro con tornei di ping pong No Border, tirassegno, pignata, birilli e tante altre sorprese. Dalle 10 alle 12,30 \r\n\r\nSabato 8 dicembre. 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Si tratta di linee guida che non solo abbracciano tutto il complesso dell’apparato militare circoscrivendo i campi di intervento oggetto della ristrutturazione ma rappresenta - anche e soprattutto - la nuova immagine che il “militare” intende dare di se stesso. In poche parole è un vero e proprio documento politico-ideologico.\r\nCon l’analisi del documento programmatico pluriennale 2017 – 2019 rappresenta il cuore di una ricerca di Daniele Ratti e Francesco Ponticelli dell’Ateneo libertario di Milano. La ricerca verrà presentata al convegno antimilitarista del 16 giugno.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti\r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 25 maggio proiezione de “Il cammino della speranza” di Pietro Germi\r\nUna storia di miseria, emigrazione, mercanti di uomini, scioperi e guerra tra poveri, traversata delle Alpi dove l’inverno e le frontiere uccidono. Accadeva nel 1950 e la gente in viaggio aveva le nostre stesse facce.\r\nOre 20 aperitivo, ore 21 film. 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Si tratta di linee guida che non solo abbracciano tutto il complesso dell’apparato militare circoscrivendo i campi di intervento oggetto della ristrutturazione ma rappresenta - anche e soprattutto - la nuova immagine che il “militare” intende dare di se stesso. In poche parole è un vero e proprio documento politico-ideologico.\r\nCon l’analisi del documento programmatico pluriennale 2017 – 2019 rappresenta il cuore di una ricerca di Daniele Ratti e Francesco Ponticelli dell’Ateneo libertario di Milano. La ricerca verrà presentata al convegno antimilitarista del 16 giugno.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti\r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 25 maggio proiezione de “Il cammino della speranza” di Pietro Germi\r\nUna storia di miseria, emigrazione, mercanti di uomini, scioperi e guerra tra poveri, traversata delle Alpi dove l’inverno e le frontiere uccidono. Accadeva nel 1950 e la gente in viaggio aveva le nostre stesse facce.\r\nOre 20 aperitivo, ore 21 film. 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Contro tutti gli eserciti, gli stati, le frontiere\r\n\r\nSabato 16 giugno a Milano convegno antimilitarista al circolo familiare di unità proletaria di viale Monza 140\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, si fanno ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",[543],{"field":104,"matched_tokens":544,"snippet":540,"value":541},[76,77],{"best_field_score":144,"best_field_weight":225,"fields_matched":99,"num_tokens_dropped":47,"score":326,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":47},{"document":547,"highlight":571,"highlights":575,"text_match":142,"text_match_info":578},{"comment_count":47,"id":548,"is_sticky":47,"permalink":549,"podcastfilter":550,"post_author":369,"post_content":551,"post_date":552,"post_excerpt":53,"post_id":548,"post_modified":516,"post_thumbnail":553,"post_title":554,"post_type":407,"sort_by_date":555,"tag_links":556,"tags":564},"47728","http://radioblackout.org/podcast/47728/",[369],"Un nuovo viaggio su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nSui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Dalle 10,45 alle 12,45. Anche in streaming\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n2018 05 18 anarres\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nFrancia. Sgombero della Zad in un movimento diviso. Le lotte dei ferrovieri e degli studenti, il primo maggio e le prossime iniziative.\r\nNe abbiamo parlato con Gianni Carrozza, che, su Radio Paris Plurielle conduce “Vive la Sociale!”\r\n\r\nIl 19 maggio i No Tav in strada. Il bivio politico e morale di un movimento che oggi deve scegliere tra il realismo della propria utopia e quello della politica istituzionale\r\n\r\nBlessing Matthew. Uccisa dalla frontiera \r\n\r\nIl massacro di Gaza, i furori nazionalisti il quadro internazionale. E, a margine ma non troppo, un parallelo con quanto avviene nelle democrazie occidentali.\r\nNe discutiamo con Salvo Vaccaro, docente di filosofia politica all’Università di Palermo.\r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 18 maggio ore 18 presidio contro le frontiere alla stazione di Porta Nuova. In solidarietà a Eleonora, Theo, Bastien.\r\n\r\nSabato 19 maggio ore 14 spezzone rosso e nero alla marcia No Tav da Rosta ad Avigliana. Per l’azione diretta e l’autogestione.\r\nI razzisti e populisti si stanno alleando per la spartizione delle poltrone: il movimento No Tav sarà capace di svincolarsi dall’abbraccio a Cinque Stelle o si chiuderà in una logica lobbista?\r\n\r\nVenerdì 25 maggio proiezione de “Il cammino della speranza” di Pietro Germi\r\nUna storia di miseria, emigrazione, mercanti di uomini, scioperi e guerra tra poveri, traversata delle Alpi dove l’inverno e le frontiere uccidono. Accadeva nel 1950 e la gente in viaggio aveva le nostre stesse facce.\r\nOre 20 aperitivo, ore 21 film. Alla Fat in corso Palermo 46\r\n\r\nSabato 2 giugno. Presidio antimilitarista in via Garibaldi angolo piazza Castello. 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