","G8. Capri espiatori","post",1342540567,[63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/br/","http://radioblackout.org/tag/g8/","http://radioblackout.org/tag/repressione/",[67,15,25],"BR",{"post_content":69,"post_title":73,"tags":76},{"matched_tokens":70,"snippet":71,"value":72},[15],"condannati in Cassazione per il \u003Cmark>G8\u003C/mark> di Genova rappresentano l'ennesimo capro","I ragazzi condannati in Cassazione per il \u003Cmark>G8\u003C/mark> di Genova rappresentano l'ennesimo capro espiatorio della storia giudiziaria italiana. In mancanza di una elaborazione corretta e infine di una narrazione complessa di quelle giornate di luglio 2011, lo stato preferisce individuare dieci ragazzi scelti, è il caso di dirlo, praticamente a casaccio e sacrificarli sull'altare del ripristino dell'integrità offesa delle istituzioni. E' una modalità che ritorna e ritorna mietendo sempre nuove vittime. E'una storia iniziata nel dopoguerra, proseguita con la generazione ribelle degli anni settanta e che non sembra vedere una fine, tutt'altro. Il penale infatti, in un'invasività crescente, affina ogni giorno di più le armi che consentono questo eterno ritorno. Ne parliamo con Vincenzo Guagliardo in occasione della nuova edizione del suo libro: \"Di sconfitta in sconfitta. Considerazioni sull'esperienza brigatista alla luce di una critica del rito del capro espiatorio\" (Colibrì 2012).\r\n\r\nAscolta l'intervista: [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/07/2012-07-17-guagliardo.mp3\"]\r\n\r\nscarica l'audio\r\n\r\n ",{"matched_tokens":74,"snippet":75,"value":75},[15],"\u003Cmark>G8\u003C/mark>. 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Creature sparse ovunque si sono riattivate con amore e kaos per riportare in vita l'hard disk. Ora Indymedia Italia è di nuovo visibile online, consultabile dal 2001 fino al 2006, anno in cui venne decisa la sua chiusura\"\r\n\r\n \r\n\r\nIn diretta con un compagno che c'è stato dentro fino al collo abbiamo anche parlato di com'è nata Indymedia, che ruolo ha avuto a Genova nel 2001 e per le persone che l'hanno animata, a cosa può servire consultare il sito oggi.\r\n\r\nBuon ascolto!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/indy.mp3\"][/audio]","8 Luglio 2021","","2021-07-08 10:45:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/indy-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"176\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/indy-300x176.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/indy-300x176.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/indy.jpg 651w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Indymedia Time Machine: cos'è e perchè?",1625741110,[64,118,119],"http://radioblackout.org/tag/genova/","http://radioblackout.org/tag/indymedia/",[15,20,121],"indymedia",{"post_content":123,"tags":128},{"matched_tokens":124,"snippet":126,"value":127},[125],"g8","ricorrenza dei 20 anni dal \u003Cmark>g8\u003C/mark> di Genova 2001, ha scatenato","Così si apre la pagina indymediatimemachine.vado.li in cui trovate tutte le spiegazioni di come consultare il sito:\r\n\r\n\"Il ritrovamento, vicino alla ricorrenza dei 20 anni dal \u003Cmark>g8\u003C/mark> di Genova 2001, ha scatenato una reazione a catena che ha toccato tutti i continenti del pianeta, attivando energie sopite da 20 anni. 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A farne le spese la salute e la vita stessa dei lavoratori, che perdono altre tutele, sacrificate sull'altare dei profitto.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Renato Strumia, un compagno che ben si districa nelle questioni economiche.\r\n\r\nNe abbiamo approfittato per chiedergli una prima analisi del G8 appena concluso in Irlanda, il cui documento economico è estremamente prudente sulle prospettive di ripresa economica a breve termine. Nel testo c'è anche, per la prima volta, la presa d'atto del fallimento delle politiche di austerità sia sotto il profilo della \"crescita\" che su quello del contenimento del debito pubblico.\r\nPartirà l'8 luglio un lungo negoziato tra Stati Uniti ed Europa per l'abbassamento delle barriere doganali tra le due sponde dell'Atlantico.\r\n\r\nAscolta la diretta\r\n\r\nFare","19 Giugno 2013","2013-06-24 12:22:35","Letta. \"Fare\" regali alle imprese",1371650435,[157,64,158,159],"http://radioblackout.org/tag/credito-alle-imprese/","http://radioblackout.org/tag/governo-letta/","http://radioblackout.org/tag/politica-economica/",[161,15,162,163],"credito alle imprese","governo letta","politica economica",{"post_content":165,"tags":169},{"matched_tokens":166,"snippet":167,"value":168},[15],"chiedergli una prima analisi del \u003Cmark>G8\u003C/mark> appena concluso in Irlanda, il","Il governo del \"fare\" ha adottato numerose misure in materia economica, che, al di là di un po' di fumo e demagogia, si riducono all'ennesimo regalo alle imprese per favorire la ripresa e, \"quindi\", l'occupazione.\r\nLa stessa decisione di escludere dal pignoramento la prima casa dovrà essere verificata sulla base dei decreti attuativi, che verranno emessi nei prossimi mesi.\r\nLa sostanza dei provvedimenti adottati venerdì dal governo è nel garantire maggior credito agli imprenditori, destinando inoltre ampi fondi per l'expo del 2015 a Milano.\r\nIn particolare i padroni potranno godere di tariffe energetiche ridotte e dei vantaggi derivanti dall'elisione di alcuni vincoli sulla sicurezza. 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Io ero quella notte alla Diaz. Io ci rientrerei mille e mille volte» - hanno suscitato, come di consueto, sdegno e rabbia tra i tanti e tante che riempirono le strade di Genova durante quelle giornate di lotta.\r\nAlla giusta rabbia segue però spesso lo scandalo un po' ipocrita e molto borghese - voce-che-si-fa-senso-comune - di una certa sinistra che vorrebbe una polizia efficiente e al contempo \"democratica\", che deve reprimere i facinorosi e tutelare i non-violenti, esercitare il proprio ruolo in punta di piedi..e di Diritto. Pie illusioni!\r\nLa polizia - suggerisce invece l'intervento che segue - fa la polizia: picchia, reprime, difende l'ordine costituito coi mezzi che gli sono propri. Più della Polizia cattiva, bisognerebbe forse temere i pacificatori e mediatori ad oltranza. Una polizia alla tedesca non sarebbe in nulla una polizia migliore, forse solo più efficace, quindi ancora più pericolosamente nemica.\r\nIl commento di Giorgio (csoa Askatasuna)\r\n\r\ndiaz_15aprile2015","15 Aprile 2015","2015-04-21 11:36:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/scuola-diaz-genova-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/scuola-diaz-genova-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/scuola-diaz-genova-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/scuola-diaz-genova.jpg 400w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Scuola Diaz: verità scomode e giustizia impossibile",1429115917,[201,64,118,202,65],"http://radioblackout.org/tag/diaz/","http://radioblackout.org/tag/polizia/",[18,15,20,204,25],"polizia",{"tags":206},[207,209,211,213,215],{"matched_tokens":208,"snippet":18},[],{"matched_tokens":210,"snippet":81},[15],{"matched_tokens":212,"snippet":20},[],{"matched_tokens":214,"snippet":204},[],{"matched_tokens":216,"snippet":25},[],[218],{"field":37,"indices":219,"matched_tokens":220,"snippets":222},[87],[221],[15],[81],{"best_field_score":99,"best_field_weight":100,"fields_matched":87,"num_tokens_dropped":49,"score":224,"tokens_matched":87,"typo_prefix_score":49},"578730123365711977",{"document":226,"highlight":240,"highlights":248,"text_match":97,"text_match_info":254},{"cat_link":227,"category":228,"comment_count":49,"id":229,"is_sticky":49,"permalink":230,"post_author":52,"post_content":231,"post_date":232,"post_excerpt":111,"post_id":229,"post_modified":233,"post_thumbnail":234,"post_thumbnail_html":235,"post_title":236,"post_type":60,"sort_by_date":237,"tag_links":238,"tags":239},[46],[48],"13001","http://radioblackout.org/2013/02/diaz-nessuno-massacro-mark-covell/","E' di ieri la notizia dell'archiviazione dell'inchiesta sul massacro del giornalista inglese Mark Covell, ferito gravemente dalla polizia durante il suo intervento alla scuola Diaz il 21 luglio del 2001.\r\nSecondo i PM incaricati dell'inchiesta la polizia non ha collaborato ad identificare i responsabili del pestaggio, per il quale Covell rischiò la vita.\r\nUn ulteriore segnale di una \"giustizia\" che condanna a 16 anni manifestanti accusati di aver rotto delle cose e libera e premia i poliziotti che hanno pestato e torturato. 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Non ci avrete mai succubi e marionette del sistema di consumo e controllo ! Per non dimenticare e non soccombere !\r\n\r\n \r\n\r\nmusica\r\nASSALTI FRONTALI - ROTTA INDIPENDENTE\r\nPatetik Sound System - [vinka] Live Hardtek @ Col de larche\r\nDR.DRER & CRC POSSE -PULIMA (feat. ASSALTI FRONTALI) - IN SA TERRA MIA\r\n\r\n99POSSE -VITTIME DI RAPPRESAGLIA (feat.REDRUM MURDER)\r\n\r\n99POSSE - RIGURGITO ANTIFASCISTA\r\n\r\nNEGAZIONE -TUTTI PAZZI\r\n\r\nTEKNO MOBIL SQUAD - LIVE LIVELLO57\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/g8genova23072020.mp3\"][/audio]","23 Luglio 2020","2022-02-24 17:48:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/G88-200x110.jpg","MALAFEMME - 23 07 2020","podcast",1595512731,[370,371,64,372,373,374,65],"http://radioblackout.org/tag/1312/","http://radioblackout.org/tag/carlo-vive/","http://radioblackout.org/tag/genova2001/","http://radioblackout.org/tag/malafemme/","http://radioblackout.org/tag/merde/",[376,377,15,378,379,380,25],"1312","CARLO VIVE","GENOVA2001","MALAFEMME","merde",{"post_content":382,"tags":386},{"matched_tokens":383,"snippet":384,"value":385},[15],"abbiamo vissuto nell’ultimo ventennio\r\n\r\nhttps://m.youtube.com/watch…\r\n\r\n\u003Cmark>G8\u003C/mark>\r\n\r\nNO-GLOBAL\r\n\r\n1312 SEMPRE\r\n\r\nLa ribellione","un viaggio nel caos , l’azione nel mondo e il suo doppio..\r\n \r\n\r\nsarà una puntata poco leggera vi avviso ??? viaggeremo in uno degli atti di repressione più forti che abbiamo vissuto nell’ultimo ventennio\r\n\r\nhttps://m.youtube.com/watch…\r\n\r\n\u003Cmark>G8\u003C/mark>\r\n\r\nNO-GLOBAL\r\n\r\n1312 SEMPRE\r\n\r\nLa ribellione è un atto d’amore!\r\nCarlo Giuliani Vive ! Non ci avrete mai succubi e marionette del sistema di consumo e controllo ! Per non dimenticare e non soccombere !\r\n\r\n \r\n\r\nmusica\r\nASSALTI FRONTALI - ROTTA INDIPENDENTE\r\nPatetik Sound System - [vinka] Live Hardtek @ Col de larche\r\nDR.DRER & CRC POSSE -PULIMA (feat. ASSALTI FRONTALI) - IN SA TERRA MIA\r\n\r\n99POSSE -VITTIME DI RAPPRESAGLIA (feat.REDRUM MURDER)\r\n\r\n99POSSE - RIGURGITO ANTIFASCISTA\r\n\r\nNEGAZIONE -TUTTI PAZZI\r\n\r\nTEKNO MOBIL SQUAD - LIVE LIVELLO57\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/g8genova23072020.mp3\"][/audio]",[387,389,391,393,395,397,399],{"matched_tokens":388,"snippet":376,"value":376},[],{"matched_tokens":390,"snippet":377,"value":377},[],{"matched_tokens":392,"snippet":81,"value":81},[15],{"matched_tokens":394,"snippet":378,"value":378},[],{"matched_tokens":396,"snippet":379,"value":379},[],{"matched_tokens":398,"snippet":380,"value":380},[],{"matched_tokens":400,"snippet":25,"value":25},[],[402,408],{"field":37,"indices":403,"matched_tokens":404,"snippets":406,"values":407},[27],[405],[15],[81],[81],{"field":95,"matched_tokens":409,"snippet":384,"value":385},[15],{"best_field_score":99,"best_field_weight":100,"fields_matched":27,"num_tokens_dropped":49,"score":144,"tokens_matched":87,"typo_prefix_score":49},{"document":412,"highlight":431,"highlights":447,"text_match":97,"text_match_info":456},{"comment_count":49,"id":413,"is_sticky":49,"permalink":414,"podcastfilter":415,"post_author":416,"post_content":417,"post_date":418,"post_excerpt":111,"post_id":413,"post_modified":419,"post_thumbnail":420,"post_title":421,"post_type":367,"sort_by_date":422,"tag_links":423,"tags":427},"55479","http://radioblackout.org/podcast/bello-come-una-prigione-che-brucia-23-9-19/",[316],"bellocome","Il G8 di Genova 2001, così come le molteplici e spesso icompatibili narrazioni che ancora lo accompagnano, suggeriscono l'opportunità di tornare a riflettere criticamente sul ruolo di quelle giornate, sull’impatto che hanno avuto sui movimenti, sull’autoassoluzione dello Stato speculare all’accanimento sanzionatorio verso i manifestanti. A qualche giorno dall’udienza che accoglierà o respingerà la richiesta di estradizione di Vincenzo Vecchi, militante italiano recentemente arrestato in Francia, sui cui pende una condanna per “concorso morale in devastazione e saccheggio”, andiamo a ripercorrere alcuni di questi aspetti, con un’attenzione particolare alla solidarietà come possibile ostacolo contrapposto alla pervasività dell’apparato repressivo europeo\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/09/bcupcb23-9-19G8Vince.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nIn Sardegna, le lotte contro basi, poligoni e aziende dell’indotto bellico, si intersecano con istanze ecologiste e con la voglia di autodeterminazione dell’isola rispetto agli imperativi del potere centrale. La scorsa settimana sono state notificate diverse denunce, tra cui alcune per “associazione sovversiva con finalità di terrorismo” (270bis) volte a intimidire chi da anni alimenta le manifestazioni e organizza campeggi antimilitaristi per contrastare la normalità di un’isola trasformata nel principale poligono d’Europa. Ne parliamo con un imputato.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/09/bcupcb23-9-19_270sard-antimil.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nPestaggi nel carcere di San Gimignano: per la prima volta il “reato di tortura” viene sovrapposto all’operato di membri delle forze dell’ordine. Ne parliamo insieme a Sandra dell’associazione Yairahia, che per prima ha raccolto e amplificato le segnalazioni dei detenuti di quel carcere.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/09/bcupcb23-9-19_sangimignano.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","26 Settembre 2019","2019-09-26 13:24:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/09/gomblotto-200x110.jpg","Bello Come Una Prigione Che Brucia [23-9-19]",1569504278,[424,425,64,426,65],"http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/reato-tortura/",[428,429,15,430,25],"antimilitarismo","carcere","reato tortura",{"post_content":432,"tags":436},{"matched_tokens":433,"snippet":434,"value":435},[15],"Il \u003Cmark>G8\u003C/mark> di Genova 2001, così come","Il \u003Cmark>G8\u003C/mark> di Genova 2001, così come le molteplici e spesso icompatibili narrazioni che ancora lo accompagnano, suggeriscono l'opportunità di tornare a riflettere criticamente sul ruolo di quelle giornate, sull’impatto che hanno avuto sui movimenti, sull’autoassoluzione dello Stato speculare all’accanimento sanzionatorio verso i manifestanti. 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Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/08/2021-07-30-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nG8. Cosa ci resta di quella stagione a vent’anni di distanza?\r\nConcludiamo le nostre chiacchierate di luglio sulle giornate del 2001 contro il vertice dei G8 a Genova. Tre settimane fa abbiamo ripercorso le tappe della rete “Anarchici contro il G8” con Federico, un compagno della ciurma, che costruì il vascello salpato per Genova. \r\nIl venerdì successivo abbiamo continuato a ragionare su quelle giornate, cercando di cogliere il senso dell’onda lunga che segna il tempo che siamo forzati a vivere, parlandone con Massimo Varengo.\r\nVenerdì scorso vi abbiamo proposto un’intervista con Salvo Vaccaro, anarchico e docente di filosofia politica all’Università di Palermo. \r\nSiamo tornati a parlare di quelle giornate e della narrazione che ne ha segnato il destino di memoria non condivisa sempre con Federico. \r\n\r\nSud America. Da mesi il Sud America è attraversato da tensioni sociali e politiche molto forti.\r\nCon Simone, un compagno che segue i mutamenti e i movimenti in corso, proveremo ad enucleare alcuni passaggi cruciali dal Brasile al Messico, passando per il Cile e Cuba. Cruciale il ruolo dei movimenti femministi, la crisi pandemica, l’estendersi delle insorgenze sociali e della repressione.\r\n\r\nVoghera. Lo sceriffo, la sindaca e la guerra ai poveri in una quieta e ricca provincia lombarda.\r\nL’assassinio di Youns si inserisce in un pesante clima sociale e in un contesto istituzionale dove un assessore leghista estrae una pistola e spara ad un ubriaco. Marocchino.\r\nNe parliamo con Alberto, un compagno che vive a Milano ma è originario di Voghera, dove torna spesso per lavoro ed ha partecipato alla manifestazione del sabato successivo all’omicidio.\r\n\r\nGreen pass. Il privilegio di chi vive nel nord ricco alla prova dei dispositivi biopolitici che il governo sta sperimentando.\r\nLa sindemia di Covid 19 ci ha posti di fronte alla crudezza del sistema nel quale siamo forzati a vivere. Le nostre vite non contano fuori dall’ingranaggio “produci, consuma, crepa”. Siamo vuoti a perdere.\r\nNon solo. Il governo ci ha portato via l’unico vero privilegio di cui godono tutti i cittadini italiani, anche i più poveri: la libertà di muoverci liberamente all’interno delle città e delle regioni e, in certa misura, anche all’estero.\r\nBastano 10 euro ed un pizzico di pazienza con tempi e date e si vola a Barcellona o ad Atene.\r\nGli altri, quelli nati nel sud del mondo, non godono di questo privilegio. Muoversi verso nord è costosissimo e pericoloso. Chi arriva è costretto ad una vita clandestina, senza accesso a residenza, sanità, istruzione, iscrizione alle liste di collocamento, possibilità di affittare una casa... \r\nDiventare clandestini a casa propria ha fatto saltare il tappo che ha portato alle piazze turbolente dell’autunno e alle recenti lotte contro il Green Pass. Il mescolarsi di fascisti e primitivisti, bottegai e ragazzi delle periferie militarizzate in un magma che a taluni appare indecifrabile è la conseguenza della ri-nascita di un confine interno. Un confine che nel nostro paese venne cancellato solo nel 1961, con l’abrogazione della legge contro l’inurbamento voluta dal fascismo nel trentanove e sopravvissuta alla caduta di Mussolini per quasi due decenni.\r\nLa libertà che davamo per scontata, quella che segnava il confine materiale e simbolico tra i poveri dei paesi ricchi e tutti gli altri, è stata messa tra parentesi da coprifuoco e zone a circolazione limitata ed, ora, dal green pass. \r\nLe piazze di ottobre sono diverse da quelle di luglio. In ottobre giovani immigrati delle periferie si sono trovati accanto a giovani italiani dei loro stessi quartieri, bottegai, ultras di destra e di sinistra, fascisti di ogni sfumatura, sovranisti senza patria politica, nemici della medicina e no vax, in un minestrone inedito e deflagrante.\r\nOggi, quelli di periferia sono rimasti nei giardinetti e nei bar dai dehor improbabili nati ovunque. La piazza no green pass, a parte i no vax che le attraversano tutte, è stata la piazza di chi ha visto spostare un confine che considerava invalicabile. Ha visto sgretolarsi il più importante dei privilegi concessi ai cittadini di questo paese. \r\nConcentrare l’attenzione sulla mera questione dei vaccini impedisce di cogliere gli snodi cruciali di questo momento. Lo stato non riesce a governare la crisi, teme le insorgenze sociali derivanti da disoccupazione, licenziamenti, sfratti, povertà crescente. \r\nLo Stato ha giocato in questi due anni la sola carta forte a propria disposizione: farci credere di essere indispensabile per garantirci la salute.\r\nLandauer in merito aveva le idee chiare: lo Stato si rende indispensabile, finché assolve o ci fa credere di farlo, a funzioni considerate essenziali per la sopravvivenza della società.\r\nSolo scalzando nella pratica questa leva di dominio potremo cercare di costruire un percorso di libertà e salute. Ma dipende da noi. Il dilagante complottismo è il miglior sostegno alla teoria dell’insostituibile onnipotenza dello Stato. \r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30 (in agosto non ci siamo)\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","4 Agosto 2021","2021-08-04 11:48:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/08/cacacazzo-baj-viola-giallo-200x110.jpg","Anarres del 30 luglio. Green pass, biopolitica, le frontiere del privilegio. G8. Una memoria non condivisa. Sud America: lotte sociali tra sindemia e repressione. 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Un confine che nel nostro paese venne cancellato solo nel 1961, con l’abrogazione della legge contro l’inurbamento voluta dal fascismo nel trentanove e sopravvissuta alla caduta di Mussolini per quasi due decenni.\r\nLa libertà che davamo per scontata, quella che segnava il confine materiale e simbolico tra i poveri dei paesi ricchi e tutti gli altri, è stata messa tra parentesi da coprifuoco e zone a circolazione limitata ed, ora, dal green pass. \r\nLe piazze di ottobre sono diverse da quelle di luglio. In ottobre giovani immigrati delle periferie si sono trovati accanto a giovani italiani dei loro stessi quartieri, bottegai, ultras di destra e di sinistra, fascisti di ogni sfumatura, sovranisti senza patria politica, nemici della medicina e no vax, in un minestrone inedito e deflagrante.\r\nOggi, quelli di periferia sono rimasti nei giardinetti e nei bar dai dehor improbabili nati ovunque. 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La mozione per lo stop alla guardia costiera libica è stata respinta a stragrande maggioranza dal Camera dei deputati.\r\nAlla fine, per non scontentare nessuno, il testo approvato prevede che nel 2022 vengano verificate “le condizioni per superare” la cooperazione con la Guardia costiera libica, trasferendola alla missione Ue Irini. Un nulla sul quale la destra e la sinistra di governo (e di opposizione) gridano vittoria.\r\nD’altra parte nella sua recente visita in Italia il presidente libico ha ricevuto garanzie di ampio sostegno da parte del governo italiano. Draghi da mesi sta facendo pressione sull’UE perché, oltre alla Turchia, paghi anche la Libia per bloccare i migranti nelle prigioni-lager della Tripolitania.\r\n\r\nG8. Cosa ci resta di quella stagione a vent’anni di distanza?\r\nLa scorsa settimana abbiamo ripercorso le tappe della rete “Anarchici contro il G8” con Federico, un compagno della ciurma, che costruì il vascello salpato per Genova. \r\nIn questa puntata abbiamo continuato a ragionare di quelle giornate, cercando di coglierne il senso nel lungo periodo, nell’onda lunga che segna il tempo che siamo forzati a vivere.\r\nIn quegli anni come anarchic* ci sentivamo parte di un movimento di contestazione globale che alludeva alla possibilità di rinascita di un’internazionale delle lotte, che mettesse in difficoltà non solo i governi ma la stessa governance transnazionale che proprio allora stava consolidando strumenti e trattati. Dal WTO agli accordi sulla proprietà intellettuale, che rendevano commerciabile e brevettabile anche il vivente, la globalizzazione all’alba del terzo millennio andava oltre le relazioni mercantiliste dell’era degli imperi coloniali e postcoloniali, investendo il cuore del nord, ricco e predatore.\r\nAllora parlavamo di globalizzazione dell’economia. Dopo vent’anni sappiamo che il processo che tentavamo di contrastare era la globalizzazione della povertà e dello sfruttamento. Una dinamica che si dispiega oggi in tutta la sua potenza.\r\nDepredare e distruggere, senza alcuna tensione al futuro, senza alcun senso del limite è il segno distintivo della logica del dominio e degli affari che si è imposta ovunque. La violenza che investi i No Global diventa interpretabile solo con la cartina di tornasole rappresentata da movimenti, che, proprio perché sviluppati su scala planetaria, facevano paura ai signori della terra.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo, un compagno attivo nella rete degli anarchici contro il G8\r\n\r\nStati Uniti. I fascisti attaccano con auto e suv le manifestazioni, la polizia li copre. Il caso di Deona Marie Erickson\r\nA Minneapolis, poco prima della mezzanotte del 13 giugno, mentre i manifestanti si radunavano a Lake Street e Girard Avenue per protestare contro l’omicidio di Winston Smith, ammazzato da un vicesceriffo, Nicholas Kraus, un suprematista bianco, si è avventato col suo SUV sulla folla ad alta velocità, uccidendo Deona Marie Erickson. Un militante antifascista nero che era a terra al momento dell’attacco riferisce che per tutti i presenti era evidente che si trattava di un attacco intenzionale: “Abbiamo sentito il suo motore da tre isolati di distanza”.\r\nL’assassinio di Deona non è un caso isolato. I neonazisti rivendicano e propagandano esplicitamente questa pratica, mentre in Oklahoma e in Florida sono state approvate leggi che garantiscono immunità civile e penale ai conducenti che investono intenzionalmente i manifestanti, garantendo nei fatti il diritto a spezzare con la violenza omicida blocchi e picchetti. La Florida ha anche introdotto sanzioni che vanno fino a 15 anni di reclusione per blocco stradale.\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30 (in agosto non ci siamo)\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","24 Luglio 2021","2021-07-24 15:28:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/filo-spinato-200x110.jpg","Anarres del 16 luglio. Libia: lager e respingimenti. G8. Cosa ci resta di Genova? Stati Uniti: licenza di uccidere chi blocca la strada...",1627140334,[],[],{"post_content":502,"post_title":506},{"matched_tokens":503,"snippet":504,"value":505},[15],"migranti nelle prigioni-lager della Tripolitania.\r\n\r\n\u003Cmark>G8\u003C/mark>. Cosa ci resta di quella","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo",{"matched_tokens":507,"snippet":508,"value":508},[15],"Anarres del 16 luglio. Libia: lager e respingimenti. \u003Cmark>G8\u003C/mark>. Cosa ci resta di Genova? 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Ancora una volta il focus è sull’Africa, dove sono concentrate 17 delle 40 missioni tricolori. (due nuove una in somalia, l’altra nel golfo di ormuz\r\nl rifinanziamento delle missioni militari traccia le.linee di una nuova geopolitica. La competizione internazionale è racchiusa in un triangolo con il vertice nel Mediterraneo la base tra il Sahel ed il Golfo Persico. Il concetto di \"Mediterraneo allargato\" enunciato nel documento programmatico della difesa prende concretamente forma.\r\nPer capirne di più ne abbiamo parlato con Daniele Ratti, che da anni segue questi temi\r\n\r\nNasce a Torino la città dell’aerospazio, un nuovo polo tecnologico dedicato all’industria di guerra.\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30 dall’8 settembre (ad agosto non ci siamo).\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. 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Se nella precedente diretta ci eravamo maggiormente concentrati sulla cornice narrativa che promuove la gestione securitaria dei flussi migratori, sull’indotto del Complesso Sorvegliante Industriale che ne trae profitto e sui dati estratti dai corpi (biometria) e dagli smartphones delle persone migranti, in questo approfondimento andremo a parlare di due aziende: Experian e Palantir.\r\nPer quanto riguarda Experian, multinazionale della raccolta e vendita di dati (data broker), ci occuperemo della sua simbiosi con le istituzioni per la promozione di un sistema di credito sociale: l’assegnazione di punteggi ai cittadini, una tassonomia sociale funzionale al controllo e all’esclusione che ricorda il Social Credit cinese.\r\nIn conclusione, Antonella Napolitano ci parlerà del colosso della sorveglianza Palantir, responsabile – tra le altre cose - dell’intelligence che muove le operazioni di rastrellamento dei migranti messe in atto dall’ICE negli USA, e dei suoi contratti con agenzie umanitarie come il World Food Programme.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/BCUPCB_ExperianPalantir_PI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMentre un tribunale francese ha negato l’estradizione verso l’Italia di Vincenzo Vecchi (compagno latitante per le condanne del G8 di Genova) e il Ministero degli Interni ha avallato l’avanzamento di carriera di due sbirri condannati per avere “costruito la scena del crimine” alla Scuola Diaz, insieme a Tony di Supporto Legale torniamo a parlare di quelle giornate, della situazione di chi ancora sta subendone i contraccolpi repressivi e della normalità delle promozioni per i fedeli servitori dello Stato.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/BCUPCB_G8_supporto-legale.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nIl protocollo 5G potrebbe mandare in pensione i vecchi dispositivi di monitoraggio dei telefoni mobili, come ad esempio gli IMSI Catcher? 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