","\"Reddito di cittadinanza\", una misura escludente","post",1549490737,[63,64,65,66,67],"http://radioblackout.org/tag/di-maio/","http://radioblackout.org/tag/movimento-5-stelle/","http://radioblackout.org/tag/poveri/","http://radioblackout.org/tag/poverta/","http://radioblackout.org/tag/reddito-di-cittadinanza/",[69,15,70,27,71],"di maio","poveri","reddito di cittadinanza",{"post_content":73,"tags":78},{"matched_tokens":74,"snippet":76,"value":77},[75],"Stelle","milioni per il governo Lega-Cinque \u003Cmark>Stelle\u003C/mark>; tra i 2,4 e i","Da quando il reddito di cittadinanza è stato declamato, il suo concretizzarsi ha trovato numerose evoluzioni. L'entrata in vigore dello stesso, prevista il 6 marzo (anche se i primi a percepirlo sarà da aprile), presenta ora delle criticità importanti. Il requisito di residenza in Italia da almeno dieci anni, di cui gli ultimi due consecutivi, previsto dal «reddito di cittadinanza» è incostituzionale e iniquo perché esclude le persone straniere regolarmente presenti in Italia; i senza dimora, a prescindere dal fatto che siano o meno cittadini italiani; i possibili immigrati italiani residenti all’estero e di ritorno in Italia. Senza contare che le risorse stanziate risultano, ad un’analisi più dettagliata, incapaci di coprire l’intera platea dei poveri assoluti (4,9 milioni per il governo Lega-Cinque \u003Cmark>Stelle\u003C/mark>; tra i 2,4 e i 2,7 milioni per Inps e Istat) che hanno un reddito Isee inferiore ai 9.360 euro. 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Cancellieri del Movimento Cinque Stelle, nonostante la buona affermazione in termini assoluti della formazione di Grillo e Casaleggio, non riesce a entrare in partita con un centrodestra che rimette in campo tutto il proprio peso clientelare.\r\n\r\nIl M5S è il primo partito ma, avendo corso da solo, non prende Palazzo d’Orleans. Il M5S non è riuscito a intercettare il voto giovanile, né a recuperare consensi tra gli astensionisti.\r\n\r\nScontato ma clamoroso il flop del Partito Democratico, il cui candidato, Flavio Micari. si ferma al 18,7 mentre la Sinistra di Fava si attesta al 6,1.\r\n\r\n \r\n\r\nIl dato più significativo è fuori dalle urne. 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Il meeting ha decretato la nomina di Luca Bergamo, ex PD, come nuovo vicesindaco della giunta comunale a 5 Stelle. L'attuale assessore alla Cultura del Campidoglio ha preso il posto del dimissionario, Daniele Frongia, che ha mantenuto le deleghe alle Politiche giovanili e allo Sport. Passo indietro invece per Massimo Colomban, imprenditore trevigiano vicino a Casaleggio, e assessore alle Partecipate della giunta pentastellata di Roma, già candidato perdente del centro-destra in Veneto. Pinuccia Montanari, già nella giunta di Del Rio a Reggio Emilia, è la nuova assessora alla Sostenibilità Ambientale. Prenderà il posto di Paola Muraro, sotto indagine per reati ambientali e responsabile di aver restituito smalto al re delle discariche Manlio Cerroni, che da lei ricevette la nomina a consulente tecnico di parte dalla Gesenu, società commissariata per mafia.\r\n\r\nNel frattempo, dopo l'arresto del fidato dirigente Raffaele Marra, proveniente dagli ambienti del neo-fascismo e di fatto responsabile delle dimissioni di Carla Rainieri (ex-capo di gabinetto), la sindaca Virginia Raggi ha dichiarato ai giornalisti che se dovesse mai arrivarle un avviso di garanzia per la firma degli atti compiuti da Marra (compresa la nomina di uno dei fratelli di Marra a capo del Dipartimento Turismo), valuterà il da farsi, prima di allora non intende pensarci affatto.\r\n\r\nDi tutto questo e molto altro abbiamo parlato con Francesco, che ci ha restituito un quadro generale della situazione nella Roma Capitale.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016-12-20-francesco-raggi","20 Dicembre 2016","2016-12-23 19:11:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/12/aula-giulio-cesare-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/12/aula-giulio-cesare-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/12/aula-giulio-cesare-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/12/aula-giulio-cesare-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/12/aula-giulio-cesare.jpg 1000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Roma. 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mattina, alle prime luci dell'alba, la Digos ha fatto irruzione nelle abitazioni di otto attivisti per la casa per notificare varie misure cautelari. Sono stati distribuiti cinque obblighi di firma, un arresto domiciliare e due arresti effettivi (Donato e Stefano si trovano attualmente al carcere Le Vallette). Stefano ci ritorna per la seconda volta in due mesi, perché era già stato arrestato per il picchetto in via Baltea.\r\nLe accuse di resistenza a pubblico ufficiale aggravata, violenza privata e lesioni, si riferiscono alla lotta contro uno sfratto dello scorso 14 ottobre. Said, Kadija e i loro tre figli avevano vissuto per diversi anni al numero 51 di corso Regina Margherita, finché Said ha perso il lavoro e non è più riuscito a pagare l'affitto. Il loro appartamento è del celebre palazzinaro Giorgio Molino, il \"ras delle soffitte\", proprietario di più di 1850 appartamenti nel capoluogo piemontese, di 200 ettari di terreno agricolo, palazzi, negozi e perfino di una caserma. In quella giornata d'autunno un presidio permanente di solidali si oppose all'attuazione del procedimento coatto. Il blocco impedì ai furgoni e agli operai di Molino di portare via il mobilio della famiglia sfrattata e li riportò in casa. Le forze dell’ordine caricarono pesantemente per liberare l’entrata dell’alloggio. Ne seguirono scontri, con di barricate di cassonetti rovesciati e fronteggiamenti, per impedire l’avanzata della celere. Nei giorni successivi ci fu una protesta al consiglio comunale per tentare un'improbabile mediazione con la giunta pentastellata, che anche in questa occasione ha dimostrato nella pratica la continuità con la giunta PD, il proprio vero volto, dove una maschera gioviale cela meschinità e una profonda sete di potere, che si sazia nella guerra ai poveri, nella sofferenza degli sfruttati.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Dana\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2017-01-03-dana-lottacontrosfratti","3 Gennaio 2017","2017-01-09 11:31:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/sfratto4-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/sfratto4-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/sfratto4-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/sfratto4-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/sfratto4-1024x683.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Torino. 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Più di 300 i partecipanti e molte le persone giunte da fuori Piemonte per partecipare ad un appuntamento di discussione e confronto dove, al cuore del problema, c'era l'elaborazione di nuove strategie di \"transizione\" oltre il fallimento del Capitalismo neo-liberista.\r\nSui contenuti e risultati di questa I edizione (già se ne preparano altre) abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Daniele Forte, uno degli organizzatori:\r\ndaniele_etinomia\r\n\r\n \r\n\r\nComunicato stampa di etinomia sulla tre giorni Stati generali del Lavoro\r\n\r\nGli Stati Generali del Lavoro, la tre giorni di incontri dibattiti e tavoli tematici organizzata da Etinomia e dal Movimento NO TAV, hanno visto la partecipazione di più di 300 aderenti che hanno contribuito attivamente alla completa riuscita dell’iniziativa.\r\n\r\nCittadini, intellettuali, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni, dei sindacati, di movimenti, realtà e associazioni attive, provenienti da tutta Italia, hanno animato con esperienze idee e proposte questo meeting che ha vissuto, nella giornata di sabato, il suo momento più impegnativo e creativo concretizzatosi nello svolgimento degli 8 tavoli tematici previsti dal programma.\r\n\r\nI tavoli, che hanno tra l’altro visto la partecipazione di rappresentanti del Parlamento Finlandese e professori della (UEL) University of East London, hanno prodotto una quantità impressionante di proposte, elaborate con metodologie innovative, che abbracciano l’amplissimo spettro di tematiche legate al lavoro.\r\n\r\nIl momento assembleare, in chiusura del convegno, ha visto la presentazione degli elaborati degli 8 tavoli tematici che hanno in molti casi superato ampiamente le aspettative iniziali, in termini di qualità, creatività, concretezza e livello di dettaglio.\r\n\r\nLa presenza degli amministratori dei comuni della valle, di rappresentanti della Comunità Montana, del consigliere regionale e di alcuni cittadini eletti al Senato per il Movimento 5 Stelle, ha permesso agli stessi di raccogliere direttamente dai relatori, una sintesi delle numerose proposte emerse dal lavoro effettuato dai tavoli.\r\n\r\nTutte le proposte e le sfide raccolte nel corso dell’evento saranno elaborate e trasformate in azioni concrete, mirate alla costruzione di un diverso modello economico caratterizzato non più dalle logiche del profitto, ma dal rispetto della centralità dell’uomo, della comunità e del territorio.\r\n\r\nIn questo contesto è stata ribadita, con forza e determinazione, la contrarietà alla realizzazione di grandi opere inutili e dannose, proponendo in alternativa forme di intervento utili e sostenibili mirate al miglioramento diffuso della qualità della vita e ad un utilizzo ragionato delle risorse economiche, energetiche ed ambientali.\r\n\r\nAncora una volta la valle, con la straordinaria propositività e collaborazione di tutte le realtà presenti, ha saputo dimostrare la sua capacità di essere polo di aggregazione e laboratorio di democrazia attiva e partecipata.\r\n\r\nI primi semi sono stati messi a dimora, altri lo saranno in futuro. 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Più di 300 i partecipanti e molte le persone giunte da fuori Piemonte per partecipare ad un appuntamento di discussione e confronto dove, al cuore del problema, c'era l'elaborazione di nuove strategie di \"transizione\" oltre il fallimento del Capitalismo neo-liberista.\r\nSui contenuti e risultati di questa I edizione (già se ne preparano altre) abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Daniele Forte, uno degli organizzatori:\r\ndaniele_etinomia\r\n\r\n \r\n\r\nComunicato stampa di etinomia sulla tre giorni Stati generali del Lavoro\r\n\r\nGli Stati Generali del Lavoro, la tre giorni di incontri dibattiti e tavoli tematici organizzata da Etinomia e dal \u003Cmark>Movimento\u003C/mark> NO TAV, hanno visto la partecipazione di più di 300 aderenti che hanno contribuito attivamente alla completa riuscita dell’iniziativa.\r\n\r\nCittadini, intellettuali, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni, dei sindacati, di movimenti, realtà e associazioni attive, provenienti da tutta Italia, hanno animato con esperienze idee e proposte questo meeting che ha vissuto, nella giornata di sabato, il suo momento più impegnativo e creativo concretizzatosi nello svolgimento degli 8 tavoli tematici previsti dal programma.\r\n\r\nI tavoli, che hanno tra l’altro visto la partecipazione di rappresentanti del Parlamento Finlandese e professori della (UEL) University of East London, hanno prodotto una quantità impressionante di proposte, elaborate con metodologie innovative, che abbracciano l’amplissimo spettro di tematiche legate al lavoro.\r\n\r\nIl momento assembleare, in chiusura del convegno, ha visto la presentazione degli elaborati degli 8 tavoli tematici che hanno in molti casi superato ampiamente le aspettative iniziali, in termini di qualità, creatività, concretezza e livello di dettaglio.\r\n\r\nLa presenza degli amministratori dei comuni della valle, di rappresentanti della Comunità Montana, del consigliere regionale e di alcuni cittadini eletti al Senato per il \u003Cmark>Movimento\u003C/mark> \u003Cmark>5\u003C/mark> \u003Cmark>Stelle\u003C/mark>, ha permesso agli stessi di raccogliere direttamente dai relatori, una sintesi delle numerose proposte emerse dal lavoro effettuato dai tavoli.\r\n\r\nTutte le proposte e le sfide raccolte nel corso dell’evento saranno elaborate e trasformate in azioni concrete, mirate alla costruzione di un diverso modello economico caratterizzato non più dalle logiche del profitto, ma dal rispetto della centralità dell’uomo, della comunità e del territorio.\r\n\r\nIn questo contesto è stata ribadita, con forza e determinazione, la contrarietà alla realizzazione di grandi opere inutili e dannose, proponendo in alternativa forme di intervento utili e sostenibili mirate al miglioramento diffuso della qualità della vita e ad un utilizzo ragionato delle risorse economiche, energetiche ed ambientali.\r\n\r\nAncora una volta la valle, con la straordinaria propositività e collaborazione di tutte le realtà presenti, ha saputo dimostrare la sua capacità di essere polo di aggregazione e laboratorio di democrazia attiva e partecipata.\r\n\r\nI primi semi sono stati messi a dimora, altri lo saranno in futuro. 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La spinta partecipativa, la sfiducia nei confronti del sistema politico, la consapevolezza che il sistema è irriformabile, la tensione verso una maggiore equità nella distribuzione delle risorse, l’attenzione per i temi ambientali sono all’origine del suo successo. Il Movimento 5 stelle ha saputo intercettare un malessere diffuso e dargli una forma politica, sebbene sia la brutta copia, la ghignante caricatura di un percorso di libertà. La mimesi dell’accesso alla facoltà decisionale tramite web, funziona. Ma occorre capovolgere la prospettiva. Grillo e i suoi non sono un argine al divampare di una rivolta sociale simile a quelle scoppiate in Grecia, Slovenia, Spagna, ma il mero surrogato di una rivolta che non c’è.\r\nDa questa prospettiva diviene importante indagare il modificarsi degli ambiti sociali in cui siamo forzati a vivere come premessa ad un’agire che deve fare i conti con la rappresentazione sociale che si è dipanata dalle aporie della modernità, delle sue promesse non mantenute pure all’interno di un orizzonte sempre più chiuso.\r\nLa politica come strumento di controllo disciplinare delle società non riesce più ad esercitare la funzione che le era propria da Hobbes in poi. Le società sono sempre più ingovernabili, sia per fattori “interni” al loro sviluppo, sia per l’emergere di soggettività la cui forza dirompente non è riassumibile all’interno delle compatibilità proprie della mediazione politica in senso autoritario.\r\nAlcune – come le megalopoli africane - sono cresciute a dismisura al punto che nessuno riesce a governare l’esistente.\r\nQuesto apre spazi di libertà per chi è interessato a praticare questa prospettiva, nella consapevolezza che solo la sperimentazione sociale e politica dal basso, può relegare nell’ambito del superfluo la politica come gestione autoritaria.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Salvo Vaccaro dell’Università di Palermo 2013 04 05 salvo vaccaro politica","8 Aprile 2013","2018-10-17 22:11:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/04/08-megalopoli-1999-ND-200x110.jpg","Le società ingovernabili",1365444341,[518,254,519],"http://radioblackout.org/tag/anarchici/","http://radioblackout.org/tag/politica/",[521,18,522],"anarchici","Politica",{"post_content":524},{"matched_tokens":525,"snippet":526,"value":527},[83,84,85],"all’origine del suo successo. 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Si giustificano dicendo che c’è bisogno di lavoro. Ma se, come abbiamo sempre detto, c’è lavoro e lavoro, e non tutto è giustificabile, noi aggiungiamo: ma a cosa serve un lavoro se poi, comunque non basta per vivere, come in Francia stanno dicendo i gilè gialli?\r\n\r\nE a chi lavora, non suona strano che di colpo tutti i padroni, seduti nei loro begli uffici, si preoccupino di noi?\r\nApprovazione del decreto Salvini\r\nNiente paura, cari no tav, adesso il blocco stradale sarà duramente represso, ma, ve lo assicuriamo, la prossima volta staremo noi 5 stelle davanti le barricate. Grazie per averci votato, noi sì che facciamo i vostri interessi, ricordatevene la prossima volta!\r\nIntellettuali\r\nSiamo in Italia, dove lo status di intellettuale mette al riparo da ogni cosa. Ce ne stiamo qui, nel nostro limbo, senza prendere parte a queste quisquilie che agitano il popolino. Noi abbiamo editori, tv e giornali a cui rendere conto… il tav non è affar nostro… Al massimo verremo a qualche festival!\r\nDonne no tav\r\nOggi conferenza stampa delle donne no tav, per lanciare il corteo dell’8 ma anche per rispondere a chi, pattinando nella sinistra istituzionale in cerca di voti, ha incontrato le sinistre padrone “sì tav”. Non basta essere donne se ce la si fa con padroni e i loro interessi. In tempi di quote rosa ricordiamo che non basta essere donna per distinguersi dal sistema patriarcale…\r\n\r\nredazione@radionotav.info\r\n\r\nhttp://www.radionotav.info/8-dicembre-pacchetto-sicurezza/","4 Dicembre 2018","2018-12-04 10:18:59","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/12/8dicnotav-200x110.jpg","lavoro, pacchetto sicurezza, 5 stelle... no tav oltre il Movimento",1543918739,[545],"http://radioblackout.org/tag/radio-no-tav/",[438],{"post_content":548,"post_title":552},{"matched_tokens":549,"snippet":550,"value":551},[84,85],"la prossima volta staremo noi \u003Cmark>5\u003C/mark> \u003Cmark>stelle\u003C/mark> davanti le barricate. 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Le periferie nella morsa della Lega\r\nUn’analisi dei voto che tenga conto delle questioni sociali ci consegna una mappa dei territori dove si sono affermati i sovranisti, che ci narra della grande paura sociale che sta scuotendo l’Europa e che trova sbocco nel mito dell’identità nazionale, religiosa, che individua “l’altro” come nemico interno su cui riversare il proprio disagio sociale.\r\nA Roma le quartiere dove si campa male la vita, dove i fascisti soffiano sul fuoco della guerra tra poveri, la Lega ha fatto man bassa.\r\nLa Lega a Torino vince in tutta la periferia nord della città, quella dove è concentrata la maggior parte della popolazione immigrata nel capoluogo subalpino. Nei quartieri dove la lotta di classe ha, almeno in parte, ceduto il passo alla guerra all’immigrazione.\r\nNei quartieri dove la logica securitaria è la cura di ogni male, specie di quello di cui nessuno si cura: la povertà, il declino di ogni forma di mobilità sociale, la precarietà come orizzonte esistenziale “normale”.\r\nLa debacle dei 5 Stelle che hanno visto dimezzare i propri consensi in poco più di un anno è tutta nell’ambiguità costitutiva di un movimento che nasce dall’invettiva grillina, ma non riesce a costruire, a mantenere i legami con i movimenti che ne avevano garantito parte del successo. I pentastellati pagano il prezzo di essere una sorta di peronismo in salsa italiana, né di destra, né di sinistra, un populismo anomalo alle nostre latitudini, che un partito nettamente di destra come la Lega ha azzannato alla gola.\r\nNelle urne vince la paura, ma i più, specie in Italia, non votano.\r\n\r\nNe abbiamo discusso con Giovanni Semi, che insegna sociologia a Torino e con Francesco Fricche, economista romano.\r\n\r\n2 giugno. Parata degli assassini\r\n\r\nAntimilitarismo. Missioni di guerra, nuova portaerei e altri giocattoli\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nBlackout Fest dal 7 al 9 giugno allo Spazio 211 – Ci saremo con distro, SeriRiot, punto info e tanto altro...\r\n\r\nVenerdì 14 giugno \r\nore 16\r\nin via Po 16\r\nPunto info sul pacchetto sicurezza bis del governo\r\nIl nuovo pacchetto sicurezza annunciato dal governo stabilisca che chi presta soccorso ai naufraghi, rischia multe salatissime e il ritiro della patente. La gente di mare dovrà scegliere se diventare complice degli assassini di Stato o perdere la barca e il lavoro.\r\nQuesto nuovo decreto legge è un altro tassello di un puzzle repressivo che mette in seria discussione la possibilità di manifestare. Le nuove norme trasformano in comportamenti criminali accendere un fumogeno o fare fuochi d’artificio. La responsabilità individuale, che richiede ai PM l’onere della prova, cede il passo alla responsabilità collettiva, dove alcune condotte possono essere addebitate a chiunque partecipi, senza necessità di dimostrare altro che la presenza. L’oltraggio a pubblico ufficiale, un mero reato d’opinione, può essere sanzionato con quattro anni di carcere.\r\nVogliono seminare la paura: spetta ai movimenti sociali far si che cambi di campo.\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nAppendino fa la guerra ai poveri. Il biglietto di tram, bus e metro aumenta, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.\r\nI nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.\r\nÈ la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli.\r\nBus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.\r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere. \r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici.\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nRiunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46","4 Giugno 2019","2019-06-10 17:14:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/IMG_20190602_182738-200x110.jpg","Anarres del 31 maggio. Le periferie nella morsa della Lega. 2 giugno. Parata degli assassini. 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Le periferie nella morsa della Lega\r\nUn’analisi dei voto che tenga conto delle questioni sociali ci consegna una mappa dei territori dove si sono affermati i sovranisti, che ci narra della grande paura sociale che sta scuotendo l’Europa e che trova sbocco nel mito dell’identità nazionale, religiosa, che individua “l’altro” come nemico interno su cui riversare il proprio disagio sociale.\r\nA Roma le quartiere dove si campa male la vita, dove i fascisti soffiano sul fuoco della guerra tra poveri, la Lega ha fatto man bassa.\r\nLa Lega a Torino vince in tutta la periferia nord della città, quella dove è concentrata la maggior parte della popolazione immigrata nel capoluogo subalpino. Nei quartieri dove la lotta di classe ha, almeno in parte, ceduto il passo alla guerra all’immigrazione.\r\nNei quartieri dove la logica securitaria è la cura di ogni male, specie di quello di cui nessuno si cura: la povertà, il declino di ogni forma di mobilità sociale, la precarietà come orizzonte esistenziale “normale”.\r\nLa debacle dei \u003Cmark>5\u003C/mark> \u003Cmark>Stelle\u003C/mark> che hanno visto dimezzare i propri consensi in poco più di un anno è tutta nell’ambiguità costitutiva di un \u003Cmark>movimento\u003C/mark> che nasce dall’invettiva grillina, ma non riesce a costruire, a mantenere i legami con i movimenti che ne avevano garantito parte del successo. I pentastellati pagano il prezzo di essere una sorta di peronismo in salsa italiana, né di destra, né di sinistra, un populismo anomalo alle nostre latitudini, che un partito nettamente di destra come la Lega ha azzannato alla gola.\r\nNelle urne vince la paura, ma i più, specie in Italia, non votano.\r\n\r\nNe abbiamo discusso con Giovanni Semi, che insegna sociologia a Torino e con Francesco Fricche, economista romano.\r\n\r\n2 giugno. Parata degli assassini\r\n\r\nAntimilitarismo. Missioni di guerra, nuova portaerei e altri giocattoli\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nBlackout Fest dal 7 al 9 giugno allo Spazio 211 – Ci saremo con distro, SeriRiot, punto info e tanto altro...\r\n\r\nVenerdì 14 giugno \r\nore 16\r\nin via Po 16\r\nPunto info sul pacchetto sicurezza bis del governo\r\nIl nuovo pacchetto sicurezza annunciato dal governo stabilisca che chi presta soccorso ai naufraghi, rischia multe salatissime e il ritiro della patente. La gente di mare dovrà scegliere se diventare complice degli assassini di Stato o perdere la barca e il lavoro.\r\nQuesto nuovo decreto legge è un altro tassello di un puzzle repressivo che mette in seria discussione la possibilità di manifestare. Le nuove norme trasformano in comportamenti criminali accendere un fumogeno o fare fuochi d’artificio. La responsabilità individuale, che richiede ai PM l’onere della prova, cede il passo alla responsabilità collettiva, dove alcune condotte possono essere addebitate a chiunque partecipi, senza necessità di dimostrare altro che la presenza. L’oltraggio a pubblico ufficiale, un mero reato d’opinione, può essere sanzionato con quattro anni di carcere.\r\nVogliono seminare la paura: spetta ai movimenti sociali far si che cambi di campo.\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nAppendino fa la guerra ai poveri. Il biglietto di tram, bus e metro aumenta, diminuiscono le corse, aumentano i controlli.\r\nI nuovi tornelli che stanno montando sui mezzi lasciano a piedi tanta gente che non ce la fa a campare la vita tra disoccupazione, pensioni da fame, precarietà e lavoro nero.\r\nÈ la città a 5Stelle, che attua riqualificazioni escludenti, caccia i senza casa, i senza reddito, i senza documenti ai margini della metropoli.\r\nBus e tram devono essere gratuiti per tutti. I soldi ci sono: li hanno i ricchi che vivono sulle spalle dei poveri, i padroni che sfruttano il nostro lavoro.\r\nRiprendiamoci la città, costruiamo esperienze di autogestione, cacciamo padroni e governanti, creiamo assemblee in ogni quartiere. \r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici.\r\n\r\nWild C.A.T. 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