","Il caffè turco con Murat: la Russia si è presa il Nagorno senza colpo ferire","post",1605837605,[63,64,65,66,67,68,69,70],"http://radioblackout.org/tag/armenia/","http://radioblackout.org/tag/azerbaigian/","http://radioblackout.org/tag/erdogan/","http://radioblackout.org/tag/nagorno-karabach/","http://radioblackout.org/tag/putin/","http://radioblackout.org/tag/russia/","http://radioblackout.org/tag/turchia/","http://radioblackout.org/tag/turtchia-russia/",[21,72,26,18,73,24,15,74],"azerbaigian","putin","Turtchia Russia",{"post_content":76,"post_title":81,"tags":84},{"matched_tokens":77,"snippet":79,"value":80},[78],"Nagorno","quello russo: Putin controlla il \u003Cmark>Nagorno\u003C/mark> con le sue truppe, che","Traiamo spunto da un brano in origine russo, che ha fatto ballare i turchi con una loro versione, per entrare nel mood atto a capire cosa è avvenuto in questi due mesi:\r\n\r\nhttps://odatv4.com/images/2016_10/2016_10_13/video_8e870.mp4\r\n\r\nDalla lettura degli accordi si evince che, nonostante la prosopopea nazionalista del presidente turco, chi ottiene tutti i suoi obiettivi è quello russo: Putin controlla il \u003Cmark>Nagorno\u003C/mark> con le sue truppe, che rimangono uniche per accordo a gestire l’ordine e costruire strade di corridoi che soddisfano tutti tranne gli armeni (vera vittima sacrificale delle migliaia di morti e sfollati); ha composto il conflitto trentennale imponendo agli armeni una disfatta (e così punendoli per una rivoluzione di velluto che li aveva riavvicinati all’Europa), pur mantenendo affari e rapporti con entrambi i contendenti; ha ridimensionato il gruppo di Minsk, di cui fa anche parte (ma così ha tenuto distanti le potenze europee).\r\n\r\nCerto, anche Erdoğan ottiene successi perlopiù propagandistici, ma anche simbolici passaggi storici per raggiungere direttamente Baku; può spacciarsi per il sostenitore e fornitore di ordigni esiziali che hanno fatto la differenza (con la tecnologia israeliana) sull’esito del confronto criminale tra opposti sciovinismi caucasici, aggiunge una nuova zona in cui ha creato scompiglio nel colossale esborso di denaro in missioni all’estero di un esercito costosissimo nel momento in cui economia e lira sono ai minimi e il tracollo finanziario è alle viste. La scommessa del Sultano è quella di profondere enormi capitali in interventi militari che nel calcolo assassino dovrebbero restituire l’investimento con parecchio valore aggiunto, aggiustando il profondo rosso delle casse di Ankara. Un calcolo simile a quello che ha cosparso di cemento e infrastrutture inutili il territorio turco: in quel caso i soldi rientravano presso la sua famiglia e i suoi amici e le sue lobbies del tondino: in questo caso di nuovo famigliari e lobbies controllano il traffico di armi e di mercenari...\r\n\r\nPer fortuna stavolta l’angolo del caffè è fatto di roba forte: la “correzione\" nella tradizione si fa con liquori distillati in casa a base di menta, ciliegia... mandorla: con tutti questi cumuli di morti è indispensabile un bicchierino a fianco del caffè... sorbitelo ascoltando la descrizione di Murat mantenendo sotto gli occhi la mappa della spartizione del territorio.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/2020_11_19_Murat-Putin-vince-il-Nagorno.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":82,"snippet":83,"value":83},[78],"Il caffè turco con Murat: la Russia si è presa il \u003Cmark>Nagorno\u003C/mark> senza colpo ferire",[85,87,89,91,95,97,99,101],{"matched_tokens":86,"snippet":21},[],{"matched_tokens":88,"snippet":72},[],{"matched_tokens":90,"snippet":26},[],{"matched_tokens":92,"snippet":94},[78,93],"Karabach","\u003Cmark>Nagorno\u003C/mark> \u003Cmark>Karabach\u003C/mark>",{"matched_tokens":96,"snippet":73},[],{"matched_tokens":98,"snippet":24},[],{"matched_tokens":100,"snippet":15},[],{"matched_tokens":102,"snippet":74},[],[104,109,112],{"field":38,"indices":105,"matched_tokens":106,"snippets":108},[20],[107],[78,93],[94],{"field":110,"matched_tokens":111,"snippet":83,"value":83},"post_title",[78],{"field":113,"matched_tokens":114,"snippet":79,"value":80},"post_content",[78],1157451471441625000,{"best_field_score":117,"best_field_weight":118,"fields_matched":20,"num_tokens_dropped":49,"score":119,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":49},"2211897868544",13,"1157451471441625195",{"document":121,"highlight":144,"highlights":162,"text_match":115,"text_match_info":168},{"cat_link":122,"category":123,"comment_count":49,"id":124,"is_sticky":49,"permalink":125,"post_author":52,"post_content":126,"post_date":127,"post_excerpt":55,"post_id":124,"post_modified":128,"post_thumbnail":129,"post_thumbnail_html":130,"post_title":131,"post_type":60,"sort_by_date":132,"tag_links":133,"tags":139},[46],[48],"63846","http://radioblackout.org/2020/10/il-caffe-turco-con-murat-lartiglio-turco-sulla-spalla-azera/","Dopo il pezzo musicale dedicato a Tatavla – che evoca la componente armena della società multietnica di Istanbul, derivante dalla composizione dell'impero ottomano – riprendiamo il discorso che Murat aveva iniziato due giorni fa su queste frequenze, perché gli sviluppi in tempo di guerra guerreggiata, per quanto per procura, sono affannosi, e i morti sono autentici e non per procura. Compresi quei 52 cadaveri siriani, uccisi a 600 chilometri lontano da casa.\r\n\r\nCi sono aspetti legati a questioni interne e altri più espressamente di ingerenza in Caucaso da parte di Ankara. Si va equiparando questo conflitto con la Guerra siriana e quella libica, che vede gli eserciti o i mercenari turchi protagonisti, dove Erdoğan assume il ruolo di Mr. Wolf in Pulp Fiction. Ma sono soprattutto le armi e il loro scambio che fanno dell'Azerbaijan un centro nevralgico, visto che in questo mese ne ha fatto largo uso e, avendo anche una ricchezza molto maggiore del contendente, ha ottenuto pure il controllo di almeno una ventina di cittadine del Nagorno-Karabach. Anche il coinvolgimento dell'Iran fa parte dello smottamento che sta mutando il panorama che era di accordi strategici ad Astana, mentre ora invece le frizioni tra Tehran e Ankara si fanno sempre più pesanti e su fronti sempre contrapposti, come la rotta costantemente di collisione di Erdoğan con Putin.\r\n\r\nMurat ci ha parlato tra l'altro della vendita di armi a singhiozzo da parte del Canada, che si pente a tratti del proprio commercio di droni e la sospende... salvo poi riprenderla qualche mese dopo.\r\n\r\nPer quel che riguarda il comparto energetico infine gli aspetti interessanti sono più di politica interna ed emergono, nelle parole di Murat, quando si va a vedere da quali soggetti fisici sono controllati gli impianti e le pipeline, gli appalti e le informazioni. Ma eclatante è l'uso da parte del regime anatolico del conflitto per stornare l'attenzione dai reali problemi interni: dall'indebitamento dei cittadini, dalle banche alla soglia del crak, dal tracollo del valore della lira, dalla crisi economica e dalla perdita dei consensi di Erdoğan. E quindi, propaganda a tutto spiano sulla fratellanza dei due paesi: Azerbaijan e Turchia, un'identità ultranazionalista. E dall'altro lato gli \"ultimi\", anch'essi uniti nella fratellanza curdo-armena.\r\n\r\nL'artiglio turco sull'Azerbaijan e la conseguente repressione dei \"pacifisti\"\r\n\r\nIl pezzo musicale selezionato da Murat dedicato a Tatavla è Kurtuluş Son Durak - Aman Ağavni\r\n\r\n \r\n\r\n ","15 Ottobre 2020","2020-10-15 18:35:59","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/Cavusoglu-Zarif-Mamamdyarov-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/Cavusoglu-Zarif-Mamamdyarov-300x168.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/Cavusoglu-Zarif-Mamamdyarov-300x168.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/Cavusoglu-Zarif-Mamamdyarov-768x431.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/Cavusoglu-Zarif-Mamamdyarov.jpg 864w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il Caffè turco con Murat: l'artiglio turco sulla spalla azera",1602786466,[134,135,136,65,137,66,69,138],"http://radioblackout.org/tag/canada/","http://radioblackout.org/tag/caucaso/","http://radioblackout.org/tag/crisi-economica-turca/","http://radioblackout.org/tag/mercenari/","http://radioblackout.org/tag/vendita-armi/",[140,141,142,26,31,18,15,143],"canada","caucaso","crisi economica turca","vendita armi",{"tags":145},[146,148,150,152,154,156,158,160],{"matched_tokens":147,"snippet":140},[],{"matched_tokens":149,"snippet":141},[],{"matched_tokens":151,"snippet":142},[],{"matched_tokens":153,"snippet":26},[],{"matched_tokens":155,"snippet":31},[],{"matched_tokens":157,"snippet":94},[78,93],{"matched_tokens":159,"snippet":15},[],{"matched_tokens":161,"snippet":143},[],[163],{"field":38,"indices":164,"matched_tokens":165,"snippets":167},[14],[166],[78,93],[94],{"best_field_score":117,"best_field_weight":118,"fields_matched":30,"num_tokens_dropped":49,"score":169,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":49},"1157451471441625193",{"document":171,"highlight":189,"highlights":203,"text_match":115,"text_match_info":209},{"cat_link":172,"category":173,"comment_count":49,"id":174,"is_sticky":49,"permalink":175,"post_author":52,"post_content":176,"post_date":177,"post_excerpt":55,"post_id":174,"post_modified":178,"post_thumbnail":179,"post_thumbnail_html":180,"post_title":181,"post_type":60,"sort_by_date":182,"tag_links":183,"tags":187},[46],[48],"63702","http://radioblackout.org/2020/10/il-caffe-turco-con-murat-lo-strozzamento-dei-social-e-linternazionalismo-caucasico/","Stavolta con Murat cominciamo da un rap che risale alla rivolta di Gezi Park, dove i social furono essenziali per chiamare in piazza Taksim e cerchiamo quindi di capire in che modo si può guarire dal condizionamento dei social: semplicemente potendo contare su una banda ridottissima a disposizione di quei social che non pongono sedi in Turchia, oppure si reclutano eserciti di troll.\r\n\r\nIl problema legato ai social viene direttamente dalla lesa maestà nei confronti della figlia di Erdoğan, bullizzata a giugno, e lo stesso reato di scarsa condiscendenza verso uno stato fratello è stato applicato a chi ha avuto l'improntitudine di minimizzare l'importanza della nazione azera e questo ha introdotto l'altro argomento della settimana: lo scontro in Caucaso tra uguali ma contrapposti amor di patria; noi abbiamo preferito le posizioni di giovani compagni che non si sentono più azeri o più armeni e non intendono spararsi addosso. Questo ritorno all'antico internazionalismo rievocativo della Prima guerra mondiale fa il paio con lo spettro dell'eccidio armeno di un secolo fa, tanto citato in questo frangente che vede l'attivismo turco imperversare e gli armeni sui teleschermi impauriti dalla strapotenza azera\r\n\r\nEcco il sottile percorso che ci ha condotto dai social di Gezi alle cantine bombardate di Stepanakert\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/2020_10_08_Caffè-di-Murat-03.mp3\"][/audio]\r\n\r\nE infine il caffè salato della domanda di fidanzamento patriarcale... da ultimo un ricordo personale di Murat: la sua prima diretta in rbo a proposito di Pinar Selek","10 Ottobre 2020","2020-10-10 01:19:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/ChiusuraTwitter_Turchia-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/ChiusuraTwitter_Turchia-300x168.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/ChiusuraTwitter_Turchia-300x168.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/ChiusuraTwitter_Turchia.jpg 650w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il caffè turco con Murat: lo strozzamento dei social e l'internazionalismo caucasico",1602288580,[63,184,185,186,66,69],"http://radioblackout.org/tag/azerbaijan/","http://radioblackout.org/tag/censura-social/","http://radioblackout.org/tag/internazionalismo/",[21,28,37,188,18,15],"internazionalismo",{"tags":190},[191,193,195,197,199,201],{"matched_tokens":192,"snippet":21},[],{"matched_tokens":194,"snippet":28},[],{"matched_tokens":196,"snippet":37},[],{"matched_tokens":198,"snippet":188},[],{"matched_tokens":200,"snippet":94},[78,93],{"matched_tokens":202,"snippet":15},[],[204],{"field":38,"indices":205,"matched_tokens":206,"snippets":208},[17],[207],[78,93],[94],{"best_field_score":117,"best_field_weight":118,"fields_matched":30,"num_tokens_dropped":49,"score":169,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":49},{"document":211,"highlight":226,"highlights":234,"text_match":115,"text_match_info":240},{"cat_link":212,"category":213,"comment_count":49,"id":214,"is_sticky":49,"permalink":215,"post_author":52,"post_content":216,"post_date":217,"post_excerpt":55,"post_id":214,"post_modified":218,"post_thumbnail":219,"post_thumbnail_html":220,"post_title":221,"post_type":60,"sort_by_date":222,"tag_links":223,"tags":225},[46],[48],"63530","http://radioblackout.org/2020/10/il-caffe-turco-con-murat-fincen-leaks/","Hanno toccato ogni angolo di finanza globale, coinvolgendo tutte le banche più importanti del mondo. Icij (Consorzio internazionale di giornalismo investigativo). Sono i nuovi files del gruppo di giornalisti di inchiesta che già avevano scatenato i Panama Papers, i leaks che scoperchiarono sistemi di riciclaggio e pulizia di capitali per 2099 miliardi di dollari. Ne aveva parlato \"Il Fatto\", unico quotidiano italiano a riportare la notizia di un flusso di denaro ininterrotto trasferito per conto di oligarchi russi, uomini vicini a Trump ed Erdoğan, dittatori e narcos... tra gli istituti Deutsche Bank, Danske Bank, Standard& Poors, JPMorgan, Unicredit.\r\n\r\nAlcuni documenti trapelati in rete contengono gravi accuse di riciclaggio contro i principali istituti bancari globali e l'attivismo turco non può che ripercuotersi anche in questo settore. Di questo parliamo con Murat in questo secondo appuntamento per il caffè delle 9,30 del giovedì su Radio Blackout, un appuntamento introdotto dal duo Gentleman X Ezhel che Murat ci spiega raccontandoci i guai giudiziari e l'afflato di libertà... poi si entra in media res con i financial crime scoperchiati dalla fuga di notizie che ci portano a parlare di grosse infrastrutture legate alla famiglia di Erdoğan e di lì anche a sovvenzioni a Talebani: insomma il saccheggio del paese e il tracollo dela Lira lo testimonia, costringendo il governo turco a bruciare le riserve in valuta pregiata.\r\n\r\nE le privatizzazioni conseguenti per fare cassa conducono dritte agli interessi caucasici con l'acquisizione della azienda nazionale turca da parte di quella azera (la Sokar): uno dei traffici era la compravendita illegale di gas e petrolio siriano al di là delle sanzioni internazionali (e della guerra portata ad Assad).\r\n\r\nTutti giocano sporco. Ma sentite nomi, situazioni, ruberie, alleanze estemporanee, saccheggi finanziari di roba pubblica dalla viva voce di Murat Cinar:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/murat_caffè02.mp3\"][/audio]","4 Ottobre 2020","2020-10-04 02:37:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/fincen-files-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"194\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/fincen-files-300x194.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/fincen-files-300x194.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/fincen-files-768x497.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/fincen-files.jpg 1020w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il caffè turco con Murat: FinCen leaks",1601779029,[224,66,69],"http://radioblackout.org/tag/fincen-leaks/",[35,18,15],{"tags":227},[228,230,232],{"matched_tokens":229,"snippet":35},[],{"matched_tokens":231,"snippet":94},[78,93],{"matched_tokens":233,"snippet":15},[],[235],{"field":38,"indices":236,"matched_tokens":237,"snippets":239},[30],[238],[78,93],[94],{"best_field_score":117,"best_field_weight":118,"fields_matched":30,"num_tokens_dropped":49,"score":169,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":49},{"document":242,"highlight":261,"highlights":266,"text_match":269,"text_match_info":270},{"cat_link":243,"category":244,"comment_count":49,"id":245,"is_sticky":49,"permalink":246,"post_author":52,"post_content":247,"post_date":248,"post_excerpt":55,"post_id":245,"post_modified":249,"post_thumbnail":250,"post_thumbnail_html":251,"post_title":252,"post_type":60,"sort_by_date":253,"tag_links":254,"tags":258},[46],[48],"63507","http://radioblackout.org/2020/10/i-prigionieri-del-caucaso-nazionalismi-per-procura/","... e guerre procurate dagli autocrati per interessi energetici (i molti gasdotti che incrociano il Caucaso) e per innescare conflitti remunerativi per l'industria delle armi e per il prestigio derivante dal controllo di territori privi di risorse ma che accendono da sempre rivendicazioni nazionaliste per la secolare identità condivisa dalle comunità coese sudcaucasiche, che per questo si differenziano dalla convivenza di molteplici stirpi diverse nel Nord del Caucaso; per quanto Ossetia e Abkhazia siano le uniche due realtà che riconoscono l'autonomia del Nagorno Karabach (perché si trovano in una situazione analoga a quella degli irredentisti dell'Artsakh al centro del conflitto esploso nuovamente a fine settembre).\r\n\r\n\r\n\r\nDispute di territori che affondano in eccidi, pogrom, massacri che da secoli percorrono il Caucaso, contrapponendo cultura occidentale cristiana stanziale a quella asiatica azera sostenuta dai turchi che hanno intrecciato la loro storia con quella armena, alla stregua di quella curda, perché la Turchia quando intende perseguire i sogni ottomani di controllo dei territori dal golfo Persico alle steppe centrali deve necessariamente eseguire pulizie etniche di popolazioni aliene al sultanato.\r\n\r\nDi contro l'attuale Armenia si fonda su una Rivoluzione di velluto che ha portato Pashinyan al potere sull'onda del pacifismo e di una presa di coscienza collettiva che due anni fa ha cacciato l'oligarchia corrotta. Tanto che è sorprendente il linguaggio bellicista adottato in questo frangente dai protagonisti stessi di quel Movimento pacifico che era regolato su parole d'ordine volte a concludere il contenzioso con l'Azerbaijan della dinastia affaristica degli Aliyev, portato diretto della dissoluzione dell'Urss. L'Azerbaijan è sostanzialmente un territorio attraversato da pipeline, ma anche una lavanderia per denaro sporco; da sempre palestra per le esibizioni di forza turche e anche in questo caso Erdoğan non poteva farsi sfuggire l'occasione di scaricare migliaia di jihadisti attinti dal serbatoio di mercenari ereditati dalla guerra siriana: contratti da 6 a 10 mesi con un salario mensile di 10mila lire turche (circa mille euro), un migliaio di mercenari in divisa azera aviotrasportati da aerei turchi.\r\n\r\nE allora si può cominciare a capire meglio il travaglio attuale di Kars, città che aveva eletto un sindaco Hdp, incarcerato e sostituito con il prefetto (che venerdì 2 ottobre ha pubblicamente pregato davanti al Comune): collocata strategicamente al confine con l'Armenia è un essenziale snodo per la logistica militare del conflitto.\r\n\r\nMa ancora più interessante è tentare di capire il ruolo delle comunità coinvolte, come viene stravolta l'esistenza ancora una volta, qual è il sentire comune delle genti che vivono nell'enclave armena in territorio azero, cosa scatena il nazionalismo da entrambi i lati, quali interessi locali coinvolge realmente il conflitto, al di là di quelli che sono indubbiamente le mire delle potenze globali.\r\n\r\nLo abbiamo chiesto a Teresa Di Mauro, collaboratrice dell'“Atlante delle Guerre” ed esperta di vicende caucasiche.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/Caucaso.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","3 Ottobre 2020","2020-10-04 12:01:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/Lion-of-Vank-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/Lion-of-Vank-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/Lion-of-Vank-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/Lion-of-Vank-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/Lion-of-Vank.jpg 870w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","I prigionieri del Caucaso: nazionalismi per procura...",1601754724,[255,63,184,256,257,68,69],"http://radioblackout.org/tag/aliyev/","http://radioblackout.org/tag/pashinyan/","http://radioblackout.org/tag/pipeline/",[259,21,28,33,260,24,15],"Aliyev","pipeline",{"post_content":262},{"matched_tokens":263,"snippet":264,"value":265},[78,93],"realtà che riconoscono l'autonomia del \u003Cmark>Nagorno\u003C/mark> \u003Cmark>Karabach\u003C/mark> (perché si trovano in una","... e guerre procurate dagli autocrati per interessi energetici (i molti gasdotti che incrociano il Caucaso) e per innescare conflitti remunerativi per l'industria delle armi e per il prestigio derivante dal controllo di territori privi di risorse ma che accendono da sempre rivendicazioni nazionaliste per la secolare identità condivisa dalle comunità coese sudcaucasiche, che per questo si differenziano dalla convivenza di molteplici stirpi diverse nel Nord del Caucaso; per quanto Ossetia e Abkhazia siano le uniche due realtà che riconoscono l'autonomia del \u003Cmark>Nagorno\u003C/mark> \u003Cmark>Karabach\u003C/mark> (perché si trovano in una situazione analoga a quella degli irredentisti dell'Artsakh al centro del conflitto esploso nuovamente a fine settembre).\r\n\r\n\r\n\r\nDispute di territori che affondano in eccidi, pogrom, massacri che da secoli percorrono il Caucaso, contrapponendo cultura occidentale cristiana stanziale a quella asiatica azera sostenuta dai turchi che hanno intrecciato la loro storia con quella armena, alla stregua di quella curda, perché la Turchia quando intende perseguire i sogni ottomani di controllo dei territori dal golfo Persico alle steppe centrali deve necessariamente eseguire pulizie etniche di popolazioni aliene al sultanato.\r\n\r\nDi contro l'attuale Armenia si fonda su una Rivoluzione di velluto che ha portato Pashinyan al potere sull'onda del pacifismo e di una presa di coscienza collettiva che due anni fa ha cacciato l'oligarchia corrotta. 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L'Azerbaijan è sostanzialmente un territorio attraversato da pipeline, ma anche una lavanderia per denaro sporco; da sempre palestra per le esibizioni di forza turche e anche in questo caso Erdoğan non poteva farsi sfuggire l'occasione di scaricare migliaia di jihadisti attinti dal serbatoio di mercenari ereditati dalla guerra siriana: contratti da 6 a 10 mesi con un salario mensile di 10mila lire turche (circa mille euro), un migliaio di mercenari in divisa azera aviotrasportati da aerei turchi.\r\n\r\nE allora si può cominciare a capire meglio il travaglio attuale di Kars, città che aveva eletto un sindaco Hdp, incarcerato e sostituito con il prefetto (che venerdì 2 ottobre ha pubblicamente pregato davanti al Comune): collocata strategicamente al confine con l'Armenia è un essenziale snodo per la logistica militare del conflitto.\r\n\r\nMa ancora più interessante è tentare di capire il ruolo delle comunità coinvolte, come viene stravolta l'esistenza ancora una volta, qual è il 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\r\n\r\nCon Massimo Morello e Emanuele Giordana guardiamo all'Asia partendo dalla situazione politica in Thailandia dove dopo le elezioni di maggio che avevano visto vincitore il partito progressista del \"Move forward party\" di Pita Limjaroenrat ,il parlamento dove molti deputati erano stati nominati dai militari,ha bloccato l'insediamento del nuovo primo ministro e la formazione del governo imponendo una nuova maggioranza filo monarchica al fine di conservare i privilegi dell'esercito e bloccare il cambiamento.\r\n\r\nSegnali di svolte autoritarie si registrano anche in Indonesia dove il candidato Prabowo Subianto è un ex generale dalle tendenze autoritarie che flirta con gli ambienti del radicalismo islamico , in Birmania la dittatura dei generali continua ad alimentare una guerra sanguinosa su cui è calato un silenzio assordante .\r\n\r\nParliamo anche del ruolo dei paesi asiatici nel progetto di allargamento dei BRICS e della costruzione di una nuova città del divertimento che 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L'esito elettorale probabilmente produrrà un governo di coalizione debole ed una opposizione forte ma impossibilitata a governare , saranno ,come spesso è accaduto in passato,i militari a controllare e gestire il potere reale .\r\n\r\nLa classe media e i giovani delle grandi città hanno votato per i candidati indipendenti ,ma l'esercito che gestisce l'arsenale nucleare pakistano è l'interlocutore principale degli attori internazionali come gli U.S.A. che storicamente ,in particolare dalla guerra in Afganistan hanno utilizzato la piattaforma pakistana per favorire la loro penetrazione nell'area in funzione antisovietica prima e ed ora anticinese.\r\n\r\nAnche la Cina coltiva ottimi rapporti con l'esercito pakistano in contrapposizione con la proiezione indiana verso il Kashmir.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BASTIONI-150224-PAKISTAN.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Simone Zoppellaro giornalista freelance conoscitore dell'Armenia parliamo del ritorno della guerra fra Azerbaijan e Armenia ,a pochi giorni dalla scontata rielezione in Azerbaijan di Ilham Aliyev continuatore di una dinastia che governa il paese dal 1979 . Gli scontri di confine segnalano la volontà del governo azero di continuare lo stato di belligeranza per giustificare il potere della famiglia Aliyev e la sproporzione di ricchezza fra le èlite cleptocratiche e la maggioranza della popolazione .Il governo autoritario azero è sostenuto dalla complicità della Turchia e della Russia ,ma anche dall'appoggio occidentale basti pensare al 30 % delle importazioni di gas azero in Italia attraverso la TAP e ai contratti di fornitura militare con Leonardo. In Armenia sale la protesta dopo che alla fine di settembre, nel giro di due giorni l’Azerbaigian ha recuperato di fatto il controllo sul Nagorno Karabakh , territorio popolato da armeni che negli Anni 90 si era separato da Baku e reso indipendente con il nome di Repubblica di Artsakh. E adesso ha avviato una campagna per ripopolare la regione da cui ha provocato l’esodo di 130 mila civili della minoranza armena. C'è molta sfiducia verso il presidente Pashinian ma al contempo si teme un pronunciamento dell'esercito a sostegno dell'opposizione conservatrice ,in un area dove il sottile equilibrio è costantemente minacciato anche dagli attori esterni sempre pronti ad intervenire nella crisi .\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BASTIONI-150224-ARMENIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine parliamo di Mayotte ,isola di fronte al Madagascar territorio metropolitano francese, con Giovanni Gugg di Focus on Africa ,perchè nei giorni scorsi il ministro dell'Interno Darmanin , accompagnato dalla ministra con delega all'Oltremare, ha annunciato l'intenzione di sopprimere lo Ius soli nell'isola – ovvero il diritto di acquisire la cittadinanza francese per il solo fatto di essere nati sul territorio francese, a prescindere dalla nazionalità dei genitori. Misure eccezionali che sono discusse all'Eliseo dai ministri col presidente Macron, che ha l'ultima parola sul provvedimento. Per modificare la Costituzione serve l'approvazione parlamentare a maggioranza qualificata dei tre quinti oppure tramite referendum confermativo. La situazione di Mayotte è presa a pretesto dal governo per far passare quella riforma delle regole per l'ottenimento della cittadinanza che è stata bocciata nell'Esagono .La rincorsa ai temi xenofobi cari all'estrema destra continua ma rischia di compromettere l'unità della Repubblica con un provvedimento che colpisce un diritto riconosciuto in Francia da secoli.\r\n\r\nPer impedire gli sbarchi irregolari, Gérald Darmanin ha anche promesso la creazione di \"una cortina di ferro in mare\", con la marina francese appostata al largo delle coste della Tanzania per contrastare un'altra rotta da nord verso Mayotte. La Francia attualmente concede la cittadinanza sia in base alla linea di sangue - un genitore francese, è lo ius sangunis - che al luogo di nascita, con uno ius soli temperato per cui un bambino nato sul territorio francese può acquisire la nazionalità francese a determinate condizioni. 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l'assurda morte di Masha ,uccisa a 22 anni dalla \"polizia morale\"e le rivolte esplose anche a causa dell'endemica crisi economica ,ne parliamo con Marina Forti ,giornalista e conoscitrice del paese .La rivolta non si ferma e mette in discussione il potere del clero e l'apparato repressivo ,tra le ragioni profonde della rivolta la fine del welfare islamico che ha garantito il consenso alla repubblica islamica ,la crisi economica che colpisce anche la piccola borghesia ,l'inflazione galoppante,la fine dei sostegni al prezzo dei beni di prima necessità ,la natura delle rivolte precedenti del 2017 e 2019 e della primavera di quest'anno ,il ruolo trainante delle donne in queste proteste e la repressione sistematica che ha fatto piu' di 50 morti secondo le fonti non ufficiali.\r\n\r\nI brani che ascolterete nel podcast sono di Tomaj Salehi rapper iraniano arrestato a settembre del 2021 a causa dei testi delle sue canzoni che criticavano il regime ,la corruzione ,l'oppressione del popolo iraniano ,e' stato condannato a sei mesi di prigione ,ma in seguito alla mobilitazione dei suoi sostenitori il verdetto è stato sospeso per un anno.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/BASTIONI-220920-MARINA-IRAN.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Simone Zoppellaro giornalista free lance ,analista dell'Ispi e conoscitore dell'Armenia ,approfondiamo le conseguenze della ripresa dei combattimenti fra Armenia e Azerbaijan ,la questione irrisolta del Nagorno Karabakh ,le ragioni storiche della contesa,il ruolo delle potenze imperialiste ,la divisione artificiale del Caucaso ,l'intervento degli Stati Uniti con il viaggio di Nancy Pelosi a Erevan, il timing dell'offensiva azera legato alle sorti della guerra in Ucraina ,gli interessi energetici occidentali .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/BASTIONI-22092002-ARMENIA.mp3\"][/audio]","25 Settembre 2022","2022-09-25 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