","Libia: continua il conflitto tra Haftar e Al-Sarraj","post",1585309473,[65,66,67,68,69,70,71,72,73,74],"http://radioblackout.org/tag/embargo/","http://radioblackout.org/tag/erdogan/","http://radioblackout.org/tag/europa/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/haftar/","http://radioblackout.org/tag/libia/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/onu/","http://radioblackout.org/tag/putin/","http://radioblackout.org/tag/sarraj/",[76,77,78,26,79,21,23,15,80,81],"embargo","Erdogan","europa","haftar","putin","sarraj",{"post_content":83,"tags":87},{"matched_tokens":84,"snippet":85,"value":86},[15],"Erdogan e Putin e l'appello \u003Cmark>ONU\u003C/mark> a fermare tutti i conflitti","Nonostante il cessate il fuoco siglato da Erdogan e Putin e l'appello \u003Cmark>ONU\u003C/mark> a fermare tutti i conflitti per far fronte all'emergenza sanitaria, in Libia la situazione non è cambiata: continua la guerra per procura tra il generale Haftar e il Primo ministro Al-Sarraj del governo riconosciuto internazionalmente, continua l'approvvigionamento di armi bypassando l'embargo, sono rinnovati gli accordi con l'Europa sulla questione migratoria. 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della mattinata informativa di Radio Blackout raggiungiamo al telefono Marco Siragusa, redattore di East Journal, per parlare di cosa accadde a Srebrenica (Bosnia Erzegovina) l'11 luglio 1995, delle responsabilità internazionali di ONU e Europa, della situazione economico sociale bosniaca oggi e di \"affinità-divergenze\" tra l'Europa di allora e l'Europa di oggi nella gestione della \"crisi\" seguita alla dissoluzione dell'esperimento socialista nei Balcani.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/Srebrenica.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","11 Luglio 2019","2019-07-11 11:46:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/7549415474_1b3e608c23_b-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/7549415474_1b3e608c23_b-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" 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scorsa settimana Fayez Al Sarray, in rappresentanza del governo libico di unità nazionale designato dall'Onu e dai diversi summit tenutisi negli ultimi mesi fuori dalla Libia, è sbarcato a Tripoli per sancire l'inizio di un nuovo corso. Ad aspettarlo lo scoppiettio di mitraglie in alcuni quartieri periferici della capitale. Ma si tratta in realtà di un residuo 15% delle forze politiche della capitale che non accetta la nuova “legalità internazionale”. Da Tobruk, il generale Haftar mantiene un basso profilo mentre le Nazioni Unite premono per la legittimazione del nuovo governo voluto dall'alto, forzando i passaggi. Il Consiglio di Stato sorto da questa “mediazione” internazionale ha tenuto ieri la sua prima seduta nella capitale. Oggi è arrivato a Tripoli l'inviato Onu per la Libia, Martin Kobler, per incontrare il premier designato.\r\nSempre nella giornata di oggi, per legittimare il nuovo corso, si è inoltre sciolto il governo islamista di Tripoli. L'annuncio, voluto a tutti i costi dall'Onu con una dichiarazione scritta, non schiarisce una realtà che sul terreno nasconde ancora molte insidie. L’obiettivo sarebbe lasciare spazio al nuovo esecutivo di unità nazionale della Libia guidato da Fayez al Sarraj, ancora asserragliato nella base navale di Abu Sittah, e prevenire lo scoppio di nuove violenze.\r\nNe abbiamo parlato con Nancy Porsia, giornalista freelance di stanza a Tripoli\r\n Nancy_Porsia_Libia","6 Aprile 2016","2016-04-11 12:20:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/3300-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"180\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/3300-300x180.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/3300-300x180.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/3300.jpg 620w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Libia: l'Onu preme ma la legittimità del nuovo governo è relativa",1459981033,[216,70,72,217],"http://radioblackout.org/tag/al-sarraj/","http://radioblackout.org/tag/tripoli/",[219,21,15,220],"Al Sarraj","Tripoli",{"post_content":222,"tags":227},{"matched_tokens":223,"snippet":225,"value":226},[224],"Onu","è arrivato a Tripoli l'inviato \u003Cmark>Onu\u003C/mark> per la Libia, Martin Kobler,","La scorsa settimana Fayez Al Sarray, in rappresentanza del governo libico di unità nazionale designato dall'Onu e dai diversi summit tenutisi negli ultimi mesi fuori dalla Libia, è sbarcato a Tripoli per sancire l'inizio di un nuovo corso. 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Chi fa ritorno nella capitale Bujumbura, trova la sua abitazione saccheggiata dalla polizia o dalle milizie filo-governative.\r\n\r\n \r\n\r\nUn aggiornamento sulla situazione politica del paese con Marta, ricercatrice di antropologia: Unknown","19 Novembre 2015","2023-04-19 15:06:31","Burundi, possibile invio di caschi blu ONU",1447933384,[257,258,259,260,141,68,142,261,262,263,72],"http://radioblackout.org/tag/africa/","http://radioblackout.org/tag/burundi/","http://radioblackout.org/tag/caschi-blu/","http://radioblackout.org/tag/conflitto/","http://radioblackout.org/tag/linformazione-di-blackout/","http://radioblackout.org/tag/news/","http://radioblackout.org/tag/notizie-2/",[265,36,266,267,152,26,54,268,269,270,15],"Africa","caschi blu","conflitto","linformazione-di-blackout","news","notizie",{"post_title":272,"tags":275},{"matched_tokens":273,"snippet":274,"value":274},[15],"Burundi, possibile invio di caschi blu 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Striscia di Gaza non esistono \"zone sicure\". Ormai è evidente a tutti, seppur dovesse essere chiaro sin dall'inizio. La comunità internazionale, l'ONU, alcuni governi, Amnesty International e le organizzazioni umanitarie mondiali, stanno esponendosi per tentare di fermare i crimini di guerra, così riconosciuti anche dal procuratore della corte penale Karim Khan, portati avanti da Netanyahu e dal suo governo. Ma Israele non retrocede, anzi, dopo il sanguinoso e violentissimo attacco al campo profughi di Tal-Sultan a Rafah che ha causato la morte di almeno 40 persone, arse vive, il capo del governo israeliano non ha alcun problema ad affermare di aver compiuto un errore. Non esiste vergogna né scandalo in quello che si protrae e si manifesta come il genocidio del nostro tempo.\r\n\r\nNonostante le fratture interne al governo israeliano rimane ferma la narrativa che impone al mondo l'obiettivo: colpire Hamas, in una sorta di mantra a cui nessuno crede. 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Stalking e minacce: le pressioni del Mossad sulla CPI pubblicato su PagineEsteri di cui la giornalista è caporedattrice, di un'indagine che rivela otto anni di minacce da parte dei servizi segreti israeliani nei confronti della Corte penale internazionale, in particolare nella figura dell'ex procuratrice Fatou Bensouda, promotrice delle inchieste su Israele e sulle sue azioni violente nei territori palestinesi.\r\n\r\nAscoltiamo il lucido commento di Eliana Riva ai nostri microfoni\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Eliana-Riva-su-Rafah2024_05_30_2024.05.30-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","30 Maggio 2024","2024-05-30 15:08:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/proxy-image-1-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/proxy-image-1-300x225.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" 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Nell’autunno dello scorso anno, la NRDC-Italy è stata selezionata come quartier generale. Attualmente le sue unità si stanno addestrando in preparazione del nuovo ruolo assegnato”. NRDC-ITA è l’acronimo di NATO Rapid Deployment Corps, il Comando multinazionale delle forze di intervento rapido che ha sede a Solbiate Olona (VA) e di cui fanno parte più di 400 militari provenienti da 18 paesi dell’Alleanza.\r\nll Comando NATO di Solbiate Olona è una delle infrastrutture militari strategiche che più e prima di altre si è “aperta” al territorio, alle aziende produttive e alle scuole di ogni ordine e grado. Le prime “visite” di studenti alla base NRDC-ITA risalgono a quasi vent’anni fa, come documentato dall’ufficio stampa del Rapid Deployable Corps NATO. Da allora le presenze delle istituzioni scolastiche a NRDC-ITA si sono fatte sempre più frequenti. Il Comando si è mostrato attento alla formazione professionale degli studenti delle scuole del territorio. Citiamo solo alcune attività svolte dalle scuole del territorio negli ultimi due anni. A fine luglio 2022, durante l’International Day che «consolida» i legami interculturali tra le nazioni partecipanti al Corpo di Reazione Rapida Nato, l’Istituto «Giovanni Falcone» di Gallarate ha collaborato alla gestione degli stand allestiti in caserma e al servizio catering, mettendo a disposizione una cinquantina di studenti in PCTO. Gli allievi dell’indirizzo enogastronomico dell’Istituto di Gallarate hanno operato presso il Comando NRDC-ITA pure in occasione del Natale dei bambini, l’happening organizzato per i figli del personale delle Forze Armate Nato di Solbiate. Il 27 maggio 2023 in occasione di NRDC ITA No Limits, giornata di sport paralimpico organizzata dal Comando per «sensibilizzare l’opinione pubblica circa le tematiche del mondo della disabilità e, contestualmente, avvicinarla al mondo militare», gli studenti del «Falcone» hanno realizzato la locandina dell’evento e hanno partecipato – con tanto di cappellino “We are Nato” – alle attività gastronomiche ed accoglienza del pubblico e alla realizzazione del servizio fotografico. Il 15 giugno 2023, il generale Giuseppe Scuderi (a capo di NRDC-ITA) ha voluto ringraziare personalmente i ragazzi «distinti nelle attività di beneficenza, solidarietà ed inclusione promosse dal reparto NATO del Ministero della Difesa» nel corso di una cerimonia svoltasi nell’Aula magna dell’Istituto di Gallarate, presenti il Provveditore agli studi e numerosi dirigenti scolastici della provincia di Varese.\r\nSCIOGLIERE LA NATO\r\nCHIUDERE LE BASI USA-NATO\r\nNO ALL’INVIO DI ARMI ALL’UCRAINA E A ISRAELE\r\nNO ALL’OPERAZIONE ASPIDES NEL MAR ROSSO\r\nNO ALLA PROPAGANDA DI GUERRA\r\nNO ALLA CAMPAGNA DI RIARMO, ALL’INDUSTRIA BELLICA E ALL’ECONOMIA DI GUERRA\r\nFERMARE LA MILITARIZZAZIONE DELLE SCUOLE E DELL’UNIVERSITÀ\r\nCONTRO IL DISCIPLINAMENTO SOCIALE FUNZIONALE ALLA GUERRA\r\nCONTRO LA REPRESSIONE DEL DISSENSO, DELLE MANIFESTAZIONI E DELL’AUTORGANIZZAZIONE POPOLARE\r\nCentro di documentazione Abbasso la guerra di Venegono Superiore\r\nAssemblea Popolare di Busto Arsizio\r\nOsservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università di Varese\r\n\r\n\r\n ","2 Aprile 2024","2024-04-02 14:35:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Solbiate2-pdf-200x110.jpg","presidio contro la base Nato di Solbiate",1712068552,[68],[26],{"post_content":495},{"matched_tokens":496,"snippet":497,"value":498},[15],"1991 ha manipolato le risoluzioni \u003Cmark>ONU\u003C/mark>, ad esempio quella sulla “Responsabilità","insieme ad Elio del Centro di Documentazione Abbasso la Guerra abbiamo presentato il presidio che si terrà davanti alla base nato di Solbiate (Varese) il 4 aprile.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/presidionato.mp3\"][/audio]\r\n\r\nscarica la diretta\r\n4 aprile 1949 – 4 aprile 2024: 75 anni di NATO, 75 anni di guerre\r\nLa NATO è stata creata il 4 aprile del 1949, 6 anni prima della costituzione del Patto di Varsavia.\r\nDopo la caduta del Muro di Berlino (1989) i leader dei maggiori paesi della NATO avevano promesso a Mosca che l’Alleanza atlantica non sarebbe avanzata verso Est «neppure di un centimetro».\r\nL’espansione della NATO ad Est inizia nel 1999, nonostante che il Patto di Varsavia e addirittura l’URSS si fossero sciolti nel 1991.\r\nPrima di questa 2^ fase della guerra in Ucraina, nel 2022, i paesi NATO erano 30, dunque erano quasi raddoppiati dal 1999.\r\nOggi i Membri della NATO sono 31, tra poco 32 con l’ingresso della Svezia.\r\nNella prospettiva di trasformazione della NATO in “Alleanza militare del Nuovo Occidente”, si vorrebbe inserire un articolo 5 “economico” da attuarsi in difesa dei Paesi della nuova Alleanza che fossero oggetto di “ricatti energetici ed economici”: una sorta di protezione esplicita del neocolonialismo occidentale.\r\nLa NATO guida il riarmo globale\r\nIl 17 e il 18 gennaio di quest’anno i vertici delle forze armate dell’Alleanza si sono dati appuntamento a Bruxelles per il Military Committee NATO: all’ordine del giorno come accelerare il processo di trasformazione delle strategie e delle “capacità di combattimento” e come garantire l’implementazione immediata dei nuovi “piani di difesa” approvati al summit di Vilnius della scorsa estate. 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Punta sul controllo delle nuove Tecnologie Emergenti e Dirompenti (EDTs – Emerging & Disrupting Technologies), dall’Intelligenza Artificiale, alle tecnologie quantistiche e biotecnologie cognitive.\r\nCon la scusa di combattere le fake news (notizie false), la NATO cerca di rafforzare le operazioni di PSYOPS, Psychological Operations, per il controllo dell’informazione.\r\nL’Italia contribuisce significativamente al bilancio dell’Alleanza e alle operazioni della NATO, assumendo ruoli di comando nella conduzione delle operazioni nei Balcani e Medio Oriente; contribuisce e promuove i processi d’innovazione tecnologica dell’Alleanza quale il Defence Innovation Accelerator (DIANA); ospita basi USA e rilevanti Comandi NATO tra cui il Comando delle forze di pronto intervento NATO (NRDC-ITA) di Solbiate Olona.\r\nIl Comando delle forze di pronto intervento NATO di Solbiate Olona\r\nIl 18 gennaio 2024, a conclusione dei lavori del Military Committee, il comandante supremo delle forze alleate in Europa, il generale statunitense Christopher Cavoli, ha dichiarato: “La Forza di Reazione Rapida è capace di effettuare uno spettro completo di missioni e serve da riserva strategica per il dispiegamento in tempi strettissimi. Nell’autunno dello scorso anno, la NRDC-Italy è stata selezionata come quartier generale. Attualmente le sue unità si stanno addestrando in preparazione del nuovo ruolo assegnato”. NRDC-ITA è l’acronimo di NATO Rapid Deployment Corps, il Comando multinazionale delle forze di intervento rapido che ha sede a Solbiate Olona (VA) e di cui fanno parte più di 400 militari provenienti da 18 paesi dell’Alleanza.\r\nll Comando NATO di Solbiate Olona è una delle infrastrutture militari strategiche che più e prima di altre si è “aperta” al territorio, alle aziende produttive e alle scuole di ogni ordine e grado. Le prime “visite” di studenti alla base NRDC-ITA risalgono a quasi vent’anni fa, come documentato dall’ufficio stampa del Rapid Deployable Corps NATO. Da allora le presenze delle istituzioni scolastiche a NRDC-ITA si sono fatte sempre più frequenti. Il Comando si è mostrato attento alla formazione professionale degli studenti delle scuole del territorio. Citiamo solo alcune attività svolte dalle scuole del territorio negli ultimi due anni. A fine luglio 2022, durante l’International Day che «consolida» i legami interculturali tra le nazioni partecipanti al Corpo di Reazione Rapida Nato, l’Istituto «Giovanni Falcone» di Gallarate ha collaborato alla gestione degli stand allestiti in caserma e al servizio catering, mettendo a disposizione una cinquantina di studenti in PCTO. Gli allievi dell’indirizzo enogastronomico dell’Istituto di Gallarate hanno operato presso il Comando NRDC-ITA pure in occasione del Natale dei bambini, l’happening organizzato per i figli del personale delle Forze Armate Nato di Solbiate. Il 27 maggio 2023 in occasione di NRDC ITA No Limits, giornata di sport paralimpico organizzata dal Comando per «sensibilizzare l’opinione pubblica circa le tematiche del mondo della disabilità e, contestualmente, avvicinarla al mondo militare», gli studenti del «Falcone» hanno realizzato la locandina dell’evento e hanno partecipato – con tanto di cappellino “We are Nato” – alle attività gastronomiche ed accoglienza del pubblico e alla realizzazione del servizio fotografico. Il 15 giugno 2023, il generale Giuseppe Scuderi (a capo di NRDC-ITA) ha voluto ringraziare personalmente i ragazzi «distinti nelle attività di beneficenza, solidarietà ed inclusione promosse dal reparto NATO del Ministero della Difesa» nel corso di una cerimonia svoltasi nell’Aula magna dell’Istituto di Gallarate, presenti il Provveditore agli studi e numerosi dirigenti scolastici della provincia di Varese.\r\nSCIOGLIERE LA NATO\r\nCHIUDERE LE BASI USA-NATO\r\nNO ALL’INVIO DI ARMI ALL’UCRAINA E A ISRAELE\r\nNO ALL’OPERAZIONE ASPIDES NEL MAR ROSSO\r\nNO ALLA PROPAGANDA DI GUERRA\r\nNO ALLA CAMPAGNA DI RIARMO, ALL’INDUSTRIA BELLICA E ALL’ECONOMIA DI GUERRA\r\nFERMARE LA MILITARIZZAZIONE DELLE SCUOLE E DELL’UNIVERSITÀ\r\nCONTRO IL DISCIPLINAMENTO SOCIALE FUNZIONALE ALLA GUERRA\r\nCONTRO LA REPRESSIONE DEL DISSENSO, DELLE MANIFESTAZIONI E DELL’AUTORGANIZZAZIONE POPOLARE\r\nCentro di documentazione Abbasso la guerra di Venegono Superiore\r\nAssemblea Popolare di Busto Arsizio\r\nOsservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università di Varese\r\n\r\n\r\n ",[500],{"field":116,"matched_tokens":501,"snippet":497,"value":498},[15],{"best_field_score":477,"best_field_weight":503,"fields_matched":123,"num_tokens_dropped":51,"score":504,"tokens_matched":123,"typo_prefix_score":51},14,"578730123365187697",{"document":506,"highlight":520,"highlights":526,"text_match":475,"text_match_info":529},{"comment_count":51,"id":507,"is_sticky":51,"permalink":508,"podcastfilter":509,"post_author":510,"post_content":511,"post_date":512,"post_excerpt":57,"post_id":507,"post_modified":513,"post_thumbnail":514,"post_title":515,"post_type":448,"sort_by_date":516,"tag_links":517,"tags":519},"82881","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-22-06-2023-guerra-in-ucraina-lafrica-tenta-una-mediazione-fra-ambiguita-diplomatiche-e-crisi-alimentare-macron-volentoro-carnefice-del-capitale-finanziario-e-delle-lobbies-del/",[397],"radiokalakuta","Bastioni di Orione con Angelo Ferrari profondo conoscitore del continente africano ,approfondisce gli esiti della missione diplomatica dei rappresentanti africani a Kiev e San Pietroburgo ,valutandone le ambiguità e le contraddizioni già evidenti nella problematica legittimità dei presidenti componenti la delegazione.\r\n\r\nNonostante il risultato negativo la missione evidenzia il tentativo dell'Africa di mettere sul tavolo in maniera autonoma le proprie preoccupazioni relative alla sicurezza alimentare e l'aumento del prezzo delle materie prime quale conseguenza diretta della guerra in Ucraina .La visione diversa del sud globale relativamente alla guerra ,frutto anche di una memoria storica delle ingerenze occidentali nelle vicende del continente africano e la percepita asimmetria di valutazione da parte dei paesi europei ,ha portato i paesi africani in sede ONU a non condivedere la condanna dell'invasione russa .Rimane il problematico rapporto ,sopratutto nell'area saheliana ,con la Russia e la presenza ingombrante della Cina ,primo investitore in Africa e prestatore di ultima istanza con relative problematiche di rimborso del debito.\r\n\r\nLa conversazione con Angelo Ferrari poi si amplia su vari argomenti toccando in particolare i temi delle relazioni di sfruttamento e il saccheggio sistematico delle ricchezze africane con la complicità delle cleptocrazie al potere.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/BASTIONI-ANGELO-220623.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon una compagna italiana residente a Parigi parliamo della decisione del governo francese di dissolvere \" Les Soulèvements de la Terre \" movimento ecologista che negli ultimi mesi si è reso protagonista di grandi manifestazioni contro progetti giudicati dannosi contro l'ambiente. Mobilitazioni che hanno visto utilizzate un ventaglio di tattiche molto ampio, dal corteo pacifico al sabotaggio.\r\n\r\nLa decisione era nell’aria da marzo, proposta dal Ministro dell’Interno in seguito alle proteste contro i bacini idrici per l’irrigazione di Sainte Soline sfociate in ore di scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Il legal team e le associazioni per la tutela dei diritti umani hanno documentato 200 manifestanti feriti, 40 dei quali in gravi condizioni, due in coma, alcuni che hanno subito mutilazioni alle mani e ai piedi in seguito all'utilizzo di granate stordenti.\r\n\r\nPerfino gli esperti di Diritti Umani delle Nazioni Unite hanno espresso preoccupazione per “la mancanza di moderazione dell’uso della forza contro i membri della società civile”, ma la soluzione trovata da Emmanuel Macron è stata quella di cercare di far sì che la società civile semplicemente smettesse di protestare.\r\n\r\nLes soulèvements de la terre è un movimento orizzontale ,un coordinamento che ha circa 110000 membri dichiarati ,180 comitati locali,associazioni ed è presente nei sindacati una rete di collettivi e gruppi radicati sul territorio, tenuti insieme da una piattaforma contro il consumo di suolo e lo sfruttamento del territorio. La lotta che è sfociata negli scontri di Sainte Soline verteva attorno alla realizzazione di grandi bacini idrici, presentati come una soluzione alla siccità, ma invece corrispondeva ad un’operazione di accaparramento di risorse idriche da parte delle grandi aziende di agricoltura intensiva, con rischi per la salute e svantaggi per i piccoli agricoltori.\r\n\r\nL’esperienza di Les Soulèvements de la Terre nasce dalle esperienze delle ZAD (Zone à défendre, \"zona da difendere\") delle occupazioni nate su aree destinate a progetti ecologicamente e socialmente insostenibili. Una lotta storica è stata quella della ZAD di Notre Dame des Landes, vicina a Nantes, che si è opposta per anni alla costruzione di un aeroporto che avrebbe di fatto cacciato gli agricoltori locali.Dopo lunghe proteste segnate da lla repressione brutale da parte della polizia con uso di armi da guerra contro i manifestanti nel 2018 Macron ha accantonato il progetto dell’aeroporto optando invece per l’ampliamento di quello di Nantes.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/BASTIONI-220623-FRANCIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nhttps://lessoulevementsdelaterre.org/it-it\r\n\r\n ","23 Giugno 2023","2023-06-23 15:00:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 22/06/2023-GUERRA IN UCRAINA L'AFRICA TENTA UNA MEDIAZIONE FRA AMBIGUITA' DIPLOMATICHE E CRISI ALIMENTARE - MACRON VOLENTORO CARNEFICE DEL CAPITALE FINANZIARIO E DELLE LOBBIES DELL'AGROALIMENTARE COLPISCE IL MOVIMENTO DI \" LES SOULEVEMENTS DE LA TERRE\"",1687532436,[518],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[420],{"post_content":521},{"matched_tokens":522,"snippet":524,"value":525},[523],"ONU ","i paesi africani in sede \u003Cmark>ONU \u003C/mark> a non condivedere la condanna","Bastioni di Orione con Angelo Ferrari profondo conoscitore del continente africano ,approfondisce gli esiti della missione diplomatica dei rappresentanti africani a Kiev e San Pietroburgo ,valutandone le ambiguità e le contraddizioni già evidenti nella problematica legittimità dei presidenti componenti la delegazione.\r\n\r\nNonostante il risultato negativo la missione evidenzia il tentativo dell'Africa di mettere sul tavolo in maniera autonoma le proprie preoccupazioni relative alla sicurezza alimentare e l'aumento del prezzo delle materie prime quale conseguenza diretta della guerra in Ucraina .La visione diversa del sud globale relativamente alla guerra ,frutto anche di una memoria storica delle ingerenze occidentali nelle vicende del continente africano e la percepita asimmetria di valutazione da parte dei paesi europei ,ha portato i paesi africani in sede \u003Cmark>ONU \u003C/mark> a non condivedere la condanna dell'invasione russa .Rimane il problematico rapporto ,sopratutto nell'area saheliana ,con la Russia e la presenza ingombrante della Cina ,primo investitore in Africa e prestatore di ultima istanza con relative problematiche di rimborso del debito.\r\n\r\nLa conversazione con Angelo Ferrari poi si amplia su vari argomenti toccando in particolare i temi delle relazioni di sfruttamento e il saccheggio sistematico delle ricchezze africane con la complicità delle cleptocrazie al potere.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/BASTIONI-ANGELO-220623.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon una compagna italiana residente a Parigi parliamo della decisione del governo francese di dissolvere \" Les Soulèvements de la Terre \" movimento ecologista che negli ultimi mesi si è reso protagonista di grandi manifestazioni contro progetti giudicati dannosi contro l'ambiente. 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Morello ci racconta il sottotesto di questo risultato che rappresenta un cambiamento epocale nella struttura della società thai, molto legata ad una visione tradizionale e gerarchica che ora si trova a subire gli strattoni di una generazione che vuole liberarsi ,anche nei costumi di questa visione tradizionale e affermare la propria partecipazione al processo di mutamento sociale da sempre interrotto dall'opprimente presenza dei militari e loro ingerenze nello spazio pubblico , nonchè dal populismo del tycoon miliardario Shinawatra che fuggito all'estero, a queste elezioni ha candidato la figlia.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/BASTIONI-MORELLO-180523-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Rocco Bellantone che scrive su Nigrizia ,parliamo della situazione nel Kivu e della presenza di svariate agenzie di sicurezza private fra cui anche la Wagner ,che fanno capo a ex esponenti della Legione straniera o contractors al soldo di innominabili interessi ,in un contesto, quello dell'Est del Congo, in cui da anni si verifica una corsa all' appropriazione selvaggia delle sconfinante risorse minerarie.\r\n\r\nI famelici appetiti di multinazionali, warlords, stati limitrofi impongono alla popolazione uno stato di guerra permanente con conseguenze devastanti sulle condizioni di vita ,lo stravolgimento delle strutture sociali preesistenti , la moltiplicazione del numero di profughi costretti alla fuga, il tutto di fronte all'inane indifferenza della costosa e inutile missione Onu della Monusco .\r\n\r\nApprofondiamo anche il ruolo di opache ONG come la \"Mahoro peace association\" che finanziano illegalmente le forze ribelli vicine alla guerriglia M23 ,una delle centinaia che si spartiscono il controllo di questo territorio cosi' ricco e cosi' lontano dalla capitale Kinshasa.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/BASTIONI-180523-ROCCO-BELLANTONE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Luca Gaballo giornalista di Rainews 24 esperto di economia ,continuiamo il nostro cantiere di riflessioni sulla crisi dell'egemonia del dollaro e sui processi finanziari che fanno intravedere una dedollarizzazione prossima ventura ma ancora lontana dal divenire .Partiamo da questo tema ma si arriva ad una discussione piu'ampia che investe la crisi della globalizzazione ,le politiche della Federal reserve americana sui tassi ,la finanziarizzazione dell'economia ,la crisi dell'egemonia del modello americano ,i riflessi sul debito globale del rafforzamento del dollaro.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/BASTIONI-180523-GABALLO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","20 Maggio 2023","2023-05-20 11:34:17","BASTIONI DI ORIONE 18/05/2023-THAILANDIA CON LA VITTORIA DEL \"MOVE FORWARD\" SI AFFACCIA UNA NUOVA GENERAZIONE CHE RECLAMA UNA RIVOLUZIONE DEI COSTUMI- CONGO NELLE REGIONI DEL KIVU PROLIFERANO LE AGENZIE DI SICUREZZA PRIVATE AL SOLDO DI FAMELICI E INNOMINABILI INTERESSI -CRISI DELLA GLOBALIZZAZIONE ED EGEMONIA DEL DOLLARO.",1684582457,[518],[420],{"post_content":543},{"matched_tokens":544,"snippet":545,"value":546},[224],"della costosa e inutile missione \u003Cmark>Onu\u003C/mark> della Monusco .\r\n\r\nApprofondiamo anche il","Bastioni di Orione racconta con Massimo Morello collaboratore di varie testate giornalistiche e che vive in Thailandia da un decennio, le conseguenze del risultato delle elezioni thailandesi ,che hanno registrato la vittoria del partito del \"Move forward\" guidato da Pita Limjaroenrat ,finora all'opposizione. 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Ma è veramente così?\r\n\r\nA una lettura critica del documento firmato dalla quasi unanimità dei paesi partecipanti alla conferenza ONU emergono diversi problemi, primi fra tutti il contrasto tra le ambizioni del documento e la vaghezza dei suoi contenuti. Inoltre, nonostante la facciata inclusiva, continua a essere giustificata la storica disuguaglianza tra nord e sud del mondo, l'approccio antropocentrico alla natura, le mire predatorie degli stati più ricchi e la necessità di profitto dei privati. Inoltre nessun accenno viene fatto sul tema della riduzione dei consumi e della produzione e sulla questione dei limiti ambientali allo sviluppo.\r\n\r\nC'è inoltre il rischio che gli obiettivi, sia quelli più generali che quelli più dettagliati, elencati nell'accordo sulla biodiversità alimentino più operazioni di greenwhasing che azioni reali di preservazione e restauro ambientale.\r\n\r\nNe parliamo diffusamente, qui:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/cop15.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","5 Gennaio 2023","2023-01-05 14:08:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/cop15_montreal-200x110.jpg","Accordo Kunming-Montreal sulla biodiversità: di cosa stiamo parlando?",1672927688,[],[],{"post_content":589},{"matched_tokens":590,"snippet":591,"value":592},[15],"dei paesi partecipanti alla conferenza \u003Cmark>ONU\u003C/mark> emergono diversi problemi, primi fra","L'accordo recentemente siglato nel contesto della COP15 a Montreal è stato accolto con clamore come una svolta epocale nella protezione della biodiversità. 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