","Sull’orlo dell’abisso tra Fiumicino e Torvajanica.","post",1469717111,[60,61],"http://radioblackout.org/tag/balini/","http://radioblackout.org/tag/ostia/",[24,22],{"post_content":64,"tags":68},{"matched_tokens":65,"snippet":66,"value":67},[22],"Mercoledì 27 luglio \u003Cmark>Ostia\u003C/mark> si è svegliata alle prime","Mercoledì 27 luglio \u003Cmark>Ostia\u003C/mark> si è svegliata alle prime luci dell’alba con gli elicotteri della guardia di finanza che ronzavano sopra la sua testa. Sequestrate 19 società (tra cui 2 di diritto inglese) 531 immobili, conti correnti e ancora altri beni per totale di 450 milioni di euro. Al centro dell’indagine Mauro Balini, imprenditore del litorale romano già indagato per associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, emissione di fatture false e riciclaggio.\r\nIn un territorio impoverito, in cui lo Stato diserta in maniera sempre più palese una gestione diretta del territorio per delegarlo ad organizzazioni criminali, gli intrecci tra mafia, politica e imprenditoria si fanno ormai inestricabili, incoraggiati dalla ricca rendita generata dagli stabilimenti e dal porto.\r\nA \u003Cmark>Ostia\u003C/mark> alle ultime elezioni non si è votato per il Municipio, la giunta è stata commissariata per infiltrazioni mafiose con decreto del Presidente della Repubblica nell’agosto 2015. Si è votato comunque per le elezioni comunali e il PD ha preso uno dei peggiori risultati di sempre. Nonostante il Partito democratico avesse inviate qualche figura tutt’altro che limpida nel caos pre-dimissioni di Marino per provare a salvare con un’operazione di maquillage un partito che porta pesanti responsabilità politiche – oltre che giudiziarie – nella coscienziosamente rovinosa gestione del territorio di questi anni.\r\nIl Movimento 5 stelle raccoglie per ora il rancore verso la politica di palazzi lontani, persi dopo la Cristoforo colombo, mentre Casa Pound, ormai solido alleato del clan degli Spada, si aggira in quartiere consolidando potere e aspettando il proprio turno.\r\nUn caso piccolo e parziale ma che ci mostra a cosa può assomigliare un territorio pacificato dalla crisi permanente, balcanizzato e impoverito. Che ci parla delle città di domani, dei meccanismi di governo a cui ci dovremo confrontare, delle tendenze in atto in tante periferie d’Italia.\r\nNe abbiamo chiacchierato con Claudio, un giornalista che vive da quelle parti:\r\n\r\nclaudiostia",[69,71],{"matched_tokens":70,"snippet":24},[],{"matched_tokens":72,"snippet":73},[22],"\u003Cmark>Ostia\u003C/mark>",[75,80],{"field":35,"indices":76,"matched_tokens":77,"snippets":79},[17],[78],[22],[73],{"field":81,"matched_tokens":82,"snippet":66,"value":67},"post_content",[22],578730123365712000,{"best_field_score":85,"best_field_weight":86,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":87,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":89,"highlight":103,"highlights":111,"text_match":117,"text_match_info":118},{"cat_link":90,"category":91,"comment_count":47,"id":92,"is_sticky":47,"permalink":93,"post_author":20,"post_content":94,"post_date":95,"post_excerpt":52,"post_id":92,"post_modified":96,"post_thumbnail":97,"post_thumbnail_html":98,"post_title":99,"post_type":57,"sort_by_date":100,"tag_links":101,"tags":102},[44],[46],"44173","http://radioblackout.org/2017/11/a-ostia-capocciate-fasciomafiose-in-un-territorio-spolpato-dallo-stato/","Non si parla di altro. Roberto Spada, noto esponente del clan vicino ai casamonica, è stato ripreso mentre tirava una capocciona sul muso a un giornalista che gli chiedeva conto degli assodati legami con il partitino neo-fascista Casa pound.\r\n\r\nViene toccata la casta giornalistica e il quartiere di Ostia finisce allora sulle prime pagine dei giornali, dopo anni di aggressioni fasciste ignorate o protette dalla polizia ma soprattutto il quartiere viene descritto come un covo di barbari in cui lo Stato è assente. Ma lo Stato è stato veramente assente? Lo è tuttora?\r\n\r\nLo abbiamo chiesto a un compagno che vive da quelle parti\r\n\r\nDavid_Ostia","9 Novembre 2017","2017-11-13 13:00:54","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/WhatsApp-Image-20160616-2-768x432-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/WhatsApp-Image-20160616-2-768x432-300x169.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/WhatsApp-Image-20160616-2-768x432-300x169.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/WhatsApp-Image-20160616-2-768x432.jpeg 768w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","A Ostia capocciate fasciomafiose in un territorio spolpato dallo stato",1510229501,[],[],{"post_content":104,"post_title":108},{"matched_tokens":105,"snippet":106,"value":107},[22],"giornalistica e il quartiere di \u003Cmark>Ostia\u003C/mark> finisce allora sulle prime pagine","Non si parla di altro. 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Per comprare latte in polvere, olio e pasta dovranno sfalciare prati, sistemare aiuole gratuitamente.\r\nRoma è il comune agricolo più grande d'Europa, ed è anche la grande città con più parchi integrati nello spazio urbano. Parliamo di 44 milioni di metri quadri di verde pubblico e di circa 330.000 alberi. Ci sono le antiche ville nobiliari sopravvissute alle lottizzazioni su cui è stata edificata la Roma Moderna, e i parchi come la Caffarella, il parco degli Acquedotti o il parco di Aguzzano, vere e proprie porzioni di agro romano e campagna che si insinuano tra le vecchie borgate. A questo vanno aggiunti parchi e parchetti di quartiere, aiuole, aree cani e rotonde.\r\nServirebbero centinaia di giardinieri, orticoltori, che il comune non assume. Oggi, grazie alla crisi sociale accelerata dalla pandemia, la sindaca di Roma trova l’uovo di Colombo e affida questi lavori ai tanti che sono costretti a ricorrere agli aiuti alimentari distribuiti da associazioni e istituzioni.\r\nEvidentemente la cura della città, il verde, le strade, gli spazi comuni non sono un “bene comune” su cui la sindaca pentastellata si senta di investire.\r\nMaglio trasformare i poveri in lavoratori senza diritti retribuiti con olio e pasta, ossia in schiavi.\r\nDa diversi anni l’amministrazione capitolina scarica la cura del verde sulle associazioni di volontari, o facendo leva sul lavoro gratuito di detenuti e rifugiati.\r\n\r\nÉ la logica del reddito di cittadinanza a 5Stelle, che funziona solo su base premiale a chi è disposto ad accettare qualsiasi lavoro a qualsiasi condizione.\r\nUn’elemosina che il disoccupato deve dimostrare di meritare, piegandosi ad ogni richiesta, perché la povertà non è una condizione sociale da cui riscattarsi con la lotta, ma una punizione che tocca a chi non è stato alle regole del feroce gioco del capitale.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Francesco, un compagno di Roma\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/2020-05-05-francesco-raggi.mp3\"][/audio]","5 Maggio 2020","2020-05-05 13:05:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/pulizia-foglie-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/pulizia-foglie-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/pulizia-foglie-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/pulizia-foglie-1024x512.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/pulizia-foglie-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/pulizia-foglie.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Roma. 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La città che respinge i","Dalle 10,45 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout un nuovo viaggio su Anarres il pianeta delle utopie concrete.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n2017 09 08 anarres1\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n2017 09 08 anarres2\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n2017 09 08 anarres3\r\n\r\n \r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\n \r\n\r\nAnarchia e organizzazione. Ne abbiamo parlato con Massimo Varengo\r\n\r\n \r\n\r\nL'architettura \u003Cmark>ostile\u003C/mark>. La città che respinge i poveri\r\n\r\n \r\n\r\nLe contestazioni a Minniti a Trieste. Ne parliamo con Federico, un compagno triestino\r\n\r\n \r\n\r\nPromemoria su razzismo, colonialismo e sessismo\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 9 settembre\r\nContro i padroni del mondo per un mondo senza padroni!\r\nPunto info No G7 al Balon\r\ndalle 10,30 alle 13\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 14 settembre\r\n\r\nDov'è Santiago Maldonado?\r\n\r\n \r\n\r\nPresidio al negozio Benetton di via Roma 121 – vicino a piazza San Carlo. Ore 17,30\r\n\r\n \r\n\r\nSantiago aveva preso parte ad una manifestazione in solidarietà con i Mapuche in lotta per le loro terre, trasformate da Benetton in enormi pascoli di pecore da lana. Uno dei tanti casi di land grabbing, furto legale di enormi porzioni di territorio, sottratte alle popolazioni che ci vivevano.\r\n\r\nDal primo agosto Santiago è scomparso, “desaparecido”, inghiottito da un potere che non guarda in faccia nessuno, pur di continuare a fare affari. In questi giorni stanno filtrando notizie che rivelano che Santiago sarebbe morto per le torture subite durante la detenzione.\r\n\r\n \r\n\r\n28 – 29 – 30 settembre in piazza contro il G7 lavoro\r\n\r\n \r\n\r\nLe riunioni della Federazione anarchica torinese sono aperte a tutti gli interessati e si svolgono ogni giovedì alle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\n \r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",{"matched_tokens":289,"snippet":290,"value":290},[285],"Anarres dell'8 settembre. Anarchia e organizzazione. L'architettura \u003Cmark>ostile\u003C/mark>. Minniti a Trieste. 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Nonostante la vittoria elettorale del novembre 2021 del fronte di sinistra \"Libre \"e l'elezione a presidente di Xiomara Castro ,il potere reale è ancora in mano all'esercito e ai latifondisti ,la violenza delle pandillas scuote profondamente la società hondurena e l'unico rimedio che riesce a trovare il governo è aumentare la repressione . Le associazioni dei popoli Garifuna e Lenca continuano la loro battaglia per la difesa del territorio aggredito dagli appettiti delle multinazionali, e richiedono l'apertura di un dialogo con un governo ritenuto amico .Per combattere le bande criminali Xiomara Castro ha adottato il modello del presidente autocrate del Salvador ,Bukele ,inasprendo la repressione sopratutto in alcuni quartieri della capitale mentre continua il flusso migratorio dei cittadini dell'Honduras verso gli Stati Uniti .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/BASTIONI-160223-HONDURAS.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Silvano Falocco della rete Yekatit 12 parliamo del \"giorno dei martiri\" che ricorda il massacro compiuto dagli italiani ad Addis Abeba il 19/02/1937 , in seguito ad un attentato purtroppo fallito contro il vicerè d'Etiopia ,il massacratore Rodolfo Graziani ,si scatenò un immane rappresaglia cui presero parte camicie nere,operai ,impiegati coloniali italiani contro gli etiopi ,nel giro di tre giorni ne furono massacrati quasi 30000 ,ci furono centinaia di prigionieri e di deportati nei campi di concentramento di Danane e Nocra .\r\n\r\nIn seguito le bande fasciste al comando del generale Pietro Maletti su ordine di Graziani massacrarono quasi 2000 persone appartenenti alla comunità monastica del villaggio conventuale di Debra Libanos dove gli italiani sospettavano si fossero rifugiati gli attentatori.\r\n\r\nAnni di sottovalutazione e di copevole oblio hanno alimentato il mito degli \" italiani brava gente \",ora a distanza di 86 anni si tenta di fare una riflessione collettiva sulla memoria del colonialismo italiano in occasione del 19 febbraio con una serie d'iniziative che si terranno in questa settimana a Roma animate dalla rete Yekatit 12 ,incentrate anche sulla questione della odonomastica stradale poiche' ancora troppe strade sono intitolate a personaggi e luoghi legati al colonialisno in maniera colpevolmente acritica .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nLink della puntata dedicata allla ricostruzione del massacro di Addis Abeba andata in onda su Radio blackout il 16 febbraio di due anni fa.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/podcast/yekatit-12-19-febbraio-1937-strage-di-addis-abeba/\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/BASTIONI-160223-GIORNO-DEI-MARTIRI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Murat Cinar giornalista turco spesso ospite della nostra trasmissione ,parliamo delle conseguenze del disastroso terremoto che ha sconvolto la Turchia ,le ricadute sulla credibilità di Erdogan ,i riflessi sulle prossime elezioni di maggio,il tentativo da parte di Erdogan di creare dei capri espiatori per distogliere l'attenzione dalle gravi responsabilità della sua politica che ha favorito speculatori e palazzinari ,le conseguenze del sisma sugli scenari geopolitici della regione e le relazioni fra la Siria ,la Turchia e la Russia, il fronte dei rifugiati siriani sulla cui pelle Erdogan gioca una losca partita .\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/BASTIONI-160223-MURAT.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","19 Febbraio 2023","2023-02-19 23:27:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 16/02/2023-HONDURAS : ESERCITO ED OLIGARCHI DETENGONO ANCORA IL POTERE , LA SINISTRA VINCE LE ELEZIONI MA USA GLI STESSI METODI DI BUKELE NELLA GUERRA ALLE PANDILLAS - YEKATIT 12 ,LA STRAGE DEL 19 FEBBRAIO DEL 1937 AD ADDIS ABEBA CRIMINE DEL COLONIALISMO ITALIANO CHE QUALCUNO SI OSTINA A RICORDARE NONOSTANTE LA RIMOZIONE COLLETTIVA-TURCHIA DOPO IL TERREMOTO ERDOGAN ALLA CACCIA DI CAPRI ESPIATORI PER AGGRAPPARSI ANCORA AL POTERE.",1676848383,[335],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[241],{"post_title":338},{"matched_tokens":339,"snippet":341,"value":342},[340],"OSTINA","COLONIALISMO ITALIANO CHE QUALCUNO SI \u003Cmark>OSTINA\u003C/mark> A RICORDARE NONOSTANTE LA RIMOZIONE","BASTIONI DI ORIONE 16/02/2023-HONDURAS : ESERCITO ED OLIGARCHI DETENGONO ANCORA IL POTERE , LA SINISTRA VINCE LE ELEZIONI MA USA GLI STESSI METODI DI BUKELE NELLA GUERRA ALLE PANDILLAS - YEKATIT 12 ,LA STRAGE DEL 19 FEBBRAIO DEL 1937 AD ADDIS ABEBA CRIMINE DEL COLONIALISMO ITALIANO CHE QUALCUNO SI \u003Cmark>OSTINA\u003C/mark> A RICORDARE NONOSTANTE LA RIMOZIONE COLLETTIVA-TURCHIA DOPO IL TERREMOTO ERDOGAN ALLA CACCIA DI CAPRI ESPIATORI PER AGGRAPPARSI ANCORA AL POTERE.",[344],{"field":113,"matched_tokens":345,"snippet":341,"value":342},[340],{"best_field_score":320,"best_field_weight":38,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":347,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":14},"578730054645710969",{"document":349,"highlight":368,"highlights":374,"text_match":318,"text_match_info":377},{"comment_count":47,"id":350,"is_sticky":47,"permalink":351,"podcastfilter":352,"post_author":353,"post_content":354,"post_date":355,"post_excerpt":52,"post_id":350,"post_modified":356,"post_thumbnail":357,"post_title":358,"post_type":264,"sort_by_date":359,"tag_links":360,"tags":365},"99361","http://radioblackout.org/podcast/magistrati-e-containers-salute-e-domiciliari-negati-repressione-sionista-in-uk/",[202],"bellocome","Estratti dalla puntata del 28 luglio 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nTRASFORMAZIONI IN AMBITO SANZIONATORIO E CARCERARIO\r\n\r\nApriamo la puntata con una piccola parentesi su alcune riforme che stanno procedendo in ambito sanzionatorio: quella sulla “separazione delle carriere” e quella per l’aumento dei posti-gabbia (formalmente “contro il sovraffollamento”).\r\n\r\nEntrambe vanno lette all’interno dello spettro narrativo-culturale di questo governo e dei composti equilibri tra la pulsione al controllo “orbaniano” sulla magistratura e la propaganda pan-carceraria.\r\n\r\nSe la nuova carriera del magistrato inquirente potrebbe avvicinarlo alla figura del Prosecuting Attorney statunitense, la riforma carceraria normalizza le celle-container e apre implicitamente alla carcerazione privata.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/08/BCUPCB_separaz-carriere-container.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCARCERE DI PARMA: QUANDO LA CRUDELTA’ SEMBRA UNA BARZELLETTA\r\n\r\nNell’approfondimento precedente abbiamo cercato di osservare come la narrazione mediatica e politica appiattisca i problemi dall’apparato detentivo al fenomeno del sovraffollamento e dei suicidi, mentre la letalità delle carceri italiane emerge - sempre di più - nella sua dimensione fisiologica, tra abbandono sanitario, detenzione di persone gravemente malate e caldo estremo.\r\n\r\nCarcere di Parma, a un uomo anziano e malato vengono negati gli arresti domiciliari a casa del figlio Luca, perché questo sarebbe a sua volta sottoposto agli arresti domiciliari… peccato che non sia così.\r\n\r\nUn cortocircuito burocratico, la deresponsabilizzazione strutturale e la disumana indifferenza dell’apparato punitivo producono questa situazione paradossale.\r\n\r\nNe parliamo con Luca Sereno:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/08/BCUPCB_diretta-Luca-padrecarcere-restore.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMOVIMENTI CONTRO IL GENOCIDIO E REPRESSIONE IN UK\r\n\r\nAndiamo nel Regno Unito per osservare brevemente cosa stia producendo la messa al bando di Palestine Action sotto la legge antiterrorismo: un aggiornamento repressivo che viene normalizzato per colpire altri gruppi (come Shut Down Leonardo) e comprimere l’agibilità delle piazze:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/08/BCUPCB_UK-repressione-Leonardo-GHF.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n/ / / Nel frattempo la Lega ha proposto un DDL per equiparare le manifestazioni contro il genocidio a Gaza e le contestazioni verso Israele a reati di odio antisemita.","6 Agosto 2025","2025-08-06 13:53:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/08/bcupcb-porta1-200x110.jpg","Magistrati e containers - 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Si tratta di un gabinetto composto da 23 membri, di cui 4 facenti parte di gruppi minoritari. Continuano però le preoccupazioni su questo governo e sul processo, ben poco democratico, che ha portato a questa formazione. L'amministrazione autonoma della Siria del Nord Est ha rilasciato a proposito un comunicato in cui sottolinea come il governo di Damasco abbia costantemente escluso diversi segmenti e gruppi etnici del popolo siriano dai processi politici e come abbia perseguito un approccio di governance unilaterale.\r\n\r\nSi legge nel comunicato:\r\n\r\n\"Qualsiasi governo che non rifletta la struttura multiculturale e polifonica della Siria non può governare il paese in modo sano e non può offrire una via d'uscita dall'attuale crisi. Al contrario, tali governi aggravano la crisi e creano nuove situazioni di stallo invece di risolvere le cause profonde del problema. Pertanto, non abbiamo alcun obbligo di attuare le decisioni di tali governi. Ripetere gli errori del passato danneggerà solo il popolo siriano e non aprirà mai la strada a una soluzione politica globale\".\r\n\r\nL'amministrazione autonoma si rivolge direttamente al governo quindi, facendo presente che o nel concreto si avvia un processo democratico interno al Paese, oppure l'amministrazione non riterrà legittime le decisioni del governo centrale. Ciò succede dopo che il governo centrale e le SDF, le forze militari dell'amministrazione autonoma, hanno firmato un accordo in otto punti, di cui abbiamo parlato nella puntata dedicata a Lorenzo Orsetti, che di fatto rappresenta il primo passo verso l’integrazione delle istituzioni civili e militari della Siria del Nord-Est nel governo siriano.\r\n\r\nA ciò si aggiunge la notizia che i quartieri a maggioranza curda Sheikh Maqsoud e Ashrafiyah di Aleppo, città che si trova fuori dall'amministrazione autonoma della Siria del nord est, hanno raggiunto un'accordo con il governo centrale siriano. Secondo questo accordo, le ypg e le ypj (forze di difesa popolare che fanno parte delle SDF), si ritirano dai due quartieri e la sicurezza di questi è in garantita dal ministero degli interni Siriano, legato al governo di Al Shara, insieme alle forze di sicurezza interna (l'Asaysh) che invece risponde all'amministrazione autonoma ed è la polizia interna dell'amministrazione autonoma.\r\n\r\nUna situazione quella in Siria in cui è evidente come l'amministrazione autonoma stia cercando di espandere la propria influenza nell'ottica di democratizzare il resto della Siria sulla base dell'esperienza del Rojava, contrapponendosi ad un governo che sta cercando di mantenere saldo il potere appena conquistato. Tanto si sta giocando su piano diplomatico, almeno nei confronti del governo centrale siriano, per non perdere le conquiste politiche ottenute fino ad oggi, mentre non finiscono le operazioni militari contro gli attacchi turchi e dell'SNA.\r\n\r\nEcco una lettera ricevuta da un compagno internazionalista dalla diga di Tishreen dove continua la veglia della popolazione.\r\n\r\n\r\n\"Come è ben noto, lo stato fascista turco ha attaccato le regioni della Siria settentrionale e orientale da novembre, poiché il processo rivoluzionario qui è un faro di speranza e una vera alternativa alla dura realtà della modernità capitalista. Questi attacchi sono stati fermati alla diga di Tişirin e al ponte di Qarakozah, poiché i mercenari turchi dell'SNA volevano avanzare verso Kobane, la \"Stalingrado curda\", che ha segnato l'inizio della sconfitta dell'ISIS nel 2015.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nLa diga di Tişirin è di grande importanza strategica. In tempi normali, fornisce elettricità a centinaia di migliaia di abitanti della Siria nord-orientale e produce una grandissima quantità di acqua potabile grazie a un sistema di depurazione. È anche uno dei pochi punti di attraversamento dell'Eufrate. Sapendo questo, i mercenari si sono trovati di fronte a una grande e storica resistenza da parte dei combattenti SDF e non sono riusciti a guadagnare terreno in questa regione. La resistenza è in corso da 2 mesi e sta entrando nel suo terzo... all'inizio della lotta i combattenti per la libertà SDF sono stati attaccati da ondate di mercenari supportati da attacchi aerei e tecnologia turchi. Ci sono state molte vittime nei primi giorni di scontro. Anche se l'intera Siria stava arrivando a un processo di riduzione dei combattimenti, facendo appelli alla situazione politica nella regione e alla nuova situazione consolidata, gli attacchi alla Siria settentrionale e orientale sono aumentati. Rendendosi conto della realtà della situazione, il popolo della rivoluzione, il popolo di Rêber Apo, si è prontamente ribellato e si è mosso verso la diga di Tişirin per protestare contro gli attacchi immotivati dello stato turco e per dimostrare il proprio sostegno ai combattenti delle SDF che resistevano in prima linea (a circa 3 km dalla diga).\r\n\r\n\r\n\r\nSotto lo spirito della guerra popolare rivoluzionaria, i popoli del Rojava hanno formato veri e propri scudi umani per difendere la diga, provenienti da ogni gruppo etnico e da ogni parte della Siria nord-orientale [...] Il coraggio, la potenza in ciò è semplicemente inspiegabile. Mentre le persone fuggono dalle bombe, ce ne sono altre che corrono l'una verso l'altra per proteggere i loro compagni dalla loro parte, sapendo che questa potrebbe essere la loro ultima mossa. Mentre le bombe cadevano intorno a noi, gli slogan di resistenza aumentavano, il morale si elevava a ogni suono di esplosione.\r\n\r\n\r\n\r\n[...] assistere alla resistenza popolare sulla diga ha avuto un impatto enorme tra i combattenti. Hanno visto le loro coraggiose donne e uomini anziani come le loro madri e padri lì per loro e, motivati da questo spirito di guerra popolare rivoluzionaria, sono andati ad affrontare il nemico e ondata dopo ondata di attacchi mercenari sono stati sconfitti dalle SDF. Sì, i compagni sono caduti martiri, gli amici non hanno potuto muovere i loro corpi per giorni a causa del volo costante dei droni turchi sulle nostre teste, abbiamo ferito degli amici, ma questa è la realtà della guerra. Il vero volto di questa resistenza non risiede nelle vittorie militari sul campo di battaglia. La vera resistenza risiede in ognuna di queste giovani donne e uomini che hanno capito nel profondo perché stiamo combattendo.\r\n\r\n\r\n\r\n[...] Lo spirito è forte e il significato della nostra vita quotidiana ha raggiunto un livello diverso dal sacrificio delle persone alla diga dei martiri. In questo momento gli scontri sono meno frequenti, gli attacchi dell'SNA sono concentrati sull'uso di armi pesanti e con il supporto dei droni e degli aerei da guerra dello stato turco, molto simili alla resistenza sulle montagne libere del Kurdistan. Siamo entrati in un nuovo momento per il Kurdistan e per la Rivoluzione, c'è ancora molto da accadere e molto da chiarire. Tuttavia, qui in prima linea alla diga di Tişrîn, il nostro obiettivo e il nostro lavoro sono chiari come l'acqua della diga che difendiamo. Siamo pronti, motivati e impazienti. Non ci arrenderemo e sotto lo spirito della guerra popolare rivoluzionaria prevarremo ancora una volta contro questo barbaro nemico fascista. Lunga vita alla resistenza a Tişirin Lunga vita al popolo Vittoria o vittoria!”\r\n\r\n\r\n\r\nMarzo 2025\r\n\r\n\r\nIl 4 aprile è stato il giorno internazionale del libro di Ocalan e in tutto il mondo, compresa Torino, si sono tenute iniziative di dibattito e letture dei testi di Abdullah Ocalan, filosofo e rivoluzionario in carcere da 26 anni nell'isola - prigione di Imrali. I suoi testi, in particolare quelli scritti in carcere, hanno ispirato la rivoluzione del Rojava e continuano ad ispirare in tutto il mondo la lotta politica di tantissime persone. La campagna per la liberazione fisica di Ocalan continua, con ancora più forza dopo i recenti sviluppi seguiti alle visite che ha ricevuto da parte di esponenti del partito DEM turco e dopo l'appello alla pace e alla società democratica, di cui potete trovare un commento nei podcast pubblicati sul sito.","10 Aprile 2025","2025-04-10 16:02:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/AGGIORNAMENTI-DALLA-CAMPAGNA-DEFEND-ROJAVA-2-1-e1744293681399-200x110.png","Aggiornamenti dalla campagna Defend Rojava! Cosa succede in Siria.",1744300959,[],[],{"post_content":395},{"matched_tokens":396,"snippet":397,"value":398},[371],"è evidente come l'amministrazione autonoma \u003Cmark>stia\u003C/mark> cercando di espandere la propria","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/podcast-DR12.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[Download]\r\n\r\nAhmed Al Shara, presidente ad interim della Siria ha nominato il nuovo governo dopo la presentazione della costituzione provvisoria. Si tratta di un gabinetto composto da 23 membri, di cui 4 facenti parte di gruppi minoritari. Continuano però le preoccupazioni su questo governo e sul processo, ben poco democratico, che ha portato a questa formazione. L'amministrazione autonoma della Siria del Nord Est ha rilasciato a proposito un comunicato in cui sottolinea come il governo di Damasco abbia costantemente escluso diversi segmenti e gruppi etnici del popolo siriano dai processi politici e come abbia perseguito un approccio di governance unilaterale.\r\n\r\nSi legge nel comunicato:\r\n\r\n\"Qualsiasi governo che non rifletta la struttura multiculturale e polifonica della Siria non può governare il paese in modo sano e non può offrire una via d'uscita dall'attuale crisi. Al contrario, tali governi aggravano la crisi e creano nuove situazioni di stallo invece di risolvere le cause profonde del problema. Pertanto, non abbiamo alcun obbligo di attuare le decisioni di tali governi. Ripetere gli errori del passato danneggerà solo il popolo siriano e non aprirà mai la strada a una soluzione politica globale\".\r\n\r\nL'amministrazione autonoma si rivolge direttamente al governo quindi, facendo presente che o nel concreto si avvia un processo democratico interno al Paese, oppure l'amministrazione non riterrà legittime le decisioni del governo centrale. Ciò succede dopo che il governo centrale e le SDF, le forze militari dell'amministrazione autonoma, hanno firmato un accordo in otto punti, di cui abbiamo parlato nella puntata dedicata a Lorenzo Orsetti, che di fatto rappresenta il primo passo verso l’integrazione delle istituzioni civili e militari della Siria del Nord-Est nel governo siriano.\r\n\r\nA ciò si aggiunge la notizia che i quartieri a maggioranza curda Sheikh Maqsoud e Ashrafiyah di Aleppo, città che si trova fuori dall'amministrazione autonoma della Siria del nord est, hanno raggiunto un'accordo con il governo centrale siriano. Secondo questo accordo, le ypg e le ypj (forze di difesa popolare che fanno parte delle SDF), si ritirano dai due quartieri e la sicurezza di questi è in garantita dal ministero degli interni Siriano, legato al governo di Al Shara, insieme alle forze di sicurezza interna (l'Asaysh) che invece risponde all'amministrazione autonoma ed è la polizia interna dell'amministrazione autonoma.\r\n\r\nUna situazione quella in Siria in cui è evidente come l'amministrazione autonoma \u003Cmark>stia\u003C/mark> cercando di espandere la propria influenza nell'ottica di democratizzare il resto della Siria sulla base dell'esperienza del Rojava, contrapponendosi ad un governo che sta cercando di mantenere saldo il potere appena conquistato. Tanto si sta giocando su piano diplomatico, almeno nei confronti del governo centrale siriano, per non perdere le conquiste politiche ottenute fino ad oggi, mentre non finiscono le operazioni militari contro gli attacchi turchi e dell'SNA.\r\n\r\nEcco una lettera ricevuta da un compagno internazionalista dalla diga di Tishreen dove continua la veglia della popolazione.\r\n\r\n\r\n\"Come è ben noto, lo stato fascista turco ha attaccato le regioni della Siria settentrionale e orientale da novembre, poiché il processo rivoluzionario qui è un faro di speranza e una vera alternativa alla dura realtà della modernità capitalista. Questi attacchi sono stati fermati alla diga di Tişirin e al ponte di Qarakozah, poiché i mercenari turchi dell'SNA volevano avanzare verso Kobane, la \"Stalingrado curda\", che ha segnato l'inizio della sconfitta dell'ISIS nel 2015.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nLa diga di Tişirin è di grande importanza strategica. In tempi normali, fornisce elettricità a centinaia di migliaia di abitanti della Siria nord-orientale e produce una grandissima quantità di acqua potabile grazie a un sistema di depurazione. È anche uno dei pochi punti di attraversamento dell'Eufrate. Sapendo questo, i mercenari si sono trovati di fronte a una grande e storica resistenza da parte dei combattenti SDF e non sono riusciti a guadagnare terreno in questa regione. La resistenza è in corso da 2 mesi e sta entrando nel suo terzo... all'inizio della lotta i combattenti per la libertà SDF sono stati attaccati da ondate di mercenari supportati da attacchi aerei e tecnologia turchi. Ci sono state molte vittime nei primi giorni di scontro. Anche se l'intera Siria stava arrivando a un processo di riduzione dei combattimenti, facendo appelli alla situazione politica nella regione e alla nuova situazione consolidata, gli attacchi alla Siria settentrionale e orientale sono aumentati. Rendendosi conto della realtà della situazione, il popolo della rivoluzione, il popolo di Rêber Apo, si è prontamente ribellato e si è mosso verso la diga di Tişirin per protestare contro gli attacchi immotivati dello stato turco e per dimostrare il proprio sostegno ai combattenti delle SDF che resistevano in prima linea (a circa 3 km dalla diga).\r\n\r\n\r\n\r\nSotto lo spirito della guerra popolare rivoluzionaria, i popoli del Rojava hanno formato veri e propri scudi umani per difendere la diga, provenienti da ogni gruppo etnico e da ogni parte della Siria nord-orientale [...] Il coraggio, la potenza in ciò è semplicemente inspiegabile. Mentre le persone fuggono dalle bombe, ce ne sono altre che corrono l'una verso l'altra per proteggere i loro compagni dalla loro parte, sapendo che questa potrebbe essere la loro ultima mossa. Mentre le bombe cadevano intorno a noi, gli slogan di resistenza aumentavano, il morale si elevava a ogni suono di esplosione.\r\n\r\n\r\n\r\n[...] assistere alla resistenza popolare sulla diga ha avuto un impatto enorme tra i combattenti. Hanno visto le loro coraggiose donne e uomini anziani come le loro madri e padri lì per loro e, motivati da questo spirito di guerra popolare rivoluzionaria, sono andati ad affrontare il nemico e ondata dopo ondata di attacchi mercenari sono stati sconfitti dalle SDF. Sì, i compagni sono caduti martiri, gli amici non hanno potuto muovere i loro corpi per giorni a causa del volo costante dei droni turchi sulle nostre teste, abbiamo ferito degli amici, ma questa è la realtà della guerra. Il vero volto di questa resistenza non risiede nelle vittorie militari sul campo di battaglia. La vera resistenza risiede in ognuna di queste giovani donne e uomini che hanno capito nel profondo perché stiamo combattendo.\r\n\r\n\r\n\r\n[...] Lo spirito è forte e il significato della nostra vita quotidiana ha raggiunto un livello diverso dal sacrificio delle persone alla diga dei martiri. In questo momento gli scontri sono meno frequenti, gli attacchi dell'SNA sono concentrati sull'uso di armi pesanti e con il supporto dei droni e degli aerei da guerra dello stato turco, molto simili alla resistenza sulle montagne libere del Kurdistan. Siamo entrati in un nuovo momento per il Kurdistan e per la Rivoluzione, c'è ancora molto da accadere e molto da chiarire. Tuttavia, qui in prima linea alla diga di Tişrîn, il nostro obiettivo e il nostro lavoro sono chiari come l'acqua della diga che difendiamo. Siamo pronti, motivati e impazienti. Non ci arrenderemo e sotto lo spirito della guerra popolare rivoluzionaria prevarremo ancora una volta contro questo barbaro nemico fascista. Lunga vita alla resistenza a Tişirin Lunga vita al popolo Vittoria o vittoria!”\r\n\r\n\r\n\r\nMarzo 2025\r\n\r\n\r\nIl 4 aprile è stato il giorno internazionale del libro di Ocalan e in tutto il mondo, compresa Torino, si sono tenute iniziative di dibattito e letture dei testi di Abdullah Ocalan, filosofo e rivoluzionario in carcere da 26 anni nell'isola - prigione di Imrali. I suoi testi, in particolare quelli scritti in carcere, hanno ispirato la rivoluzione del Rojava e continuano ad ispirare in tutto il mondo la lotta politica di tantissime persone. 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Al massiccio diffondersi di strumenti di protezione delle interazioni digitali, come i protocolli E2EE, diventati comuni nelle principali applicazioni di messaggistica, corrispondono spinte politiche per consentire alle agenzie repressive di ottenere degli “ingressi riservati” (backdoors) per accedere ai contenuti protetti da cifratura.\r\n\r\nA fine febbraio 2025, è emerso come il governo del Regno Unito abbia ordinato ad Apple di rendere bypassabile la sua crittografia, fornendo alle agenzie di sicurezza britanniche l'accesso ai dati di iCloud ai sensi dell'Investigatory Powers Act del 2016.\r\n\r\nNonostante il silenzio e il disinteresse dei media mainstream, quanto sta emergendo rappresenta un precedente pericolosissimo nell’attacco alle comunicazioni private e un evento che deve essere letto nella sua rilevanza globale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BCUPCB_WarOnEncryption_AppleUK.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nBIOMETRIA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELLA WAR ON MIGRANTS\r\n\r\nGrazie al prezioso contributo di Caterina Rodelli di AccessNow, andiamo a osservare la proliferazione dei sistemi di sorveglianza e schedatura biometrica applicati nella Guerra alle Persone Migranti.\r\n\r\nSe centri detentivi e frontiere sono un enorme bacino di sperimentazione per tecnologie ostili, la narrazione dell’emergenza migratoria e la conseguente deumanizzazione di questo segmento vulnerabilizzato di popolazione mondiale ne sono i principali vettori normalizzanti.\r\n\r\nIl dialogo con Caterina affronta il piano tecnico, il ruolo dell’industria, ma si concentra soprattutto su quello culturale, politico e normativo, descrivendo la centralità che si intende dare alle deportazioni, l’impulso impresso dal dogma dell’innovazione, dalla supposta neutralità delle tecnologie e riflettendo sull’urgenza di esporre e contrastare questi processi in modo efficace.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BCUPCB_CaterinaRodelli_AI-Biometria-Borders-Clean.mp3\"][/audio]","19 Marzo 2025","2025-03-19 10:36:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/bcupcb_encryption-accessnow-200x110.jpg","WAR ON ENCRYPTION - BIOMETRIA, AI E SORVEGLIANZA NELLA WAR ON MIGRANTS",1742380586,[415,416,417,418,419,420,421,422,423,363,424,425,426],"http://radioblackout.org/tag/ai-act/","http://radioblackout.org/tag/apple/","http://radioblackout.org/tag/biometria/","http://radioblackout.org/tag/crittografia/","http://radioblackout.org/tag/deportazioni/","http://radioblackout.org/tag/guerra-ai-migranti/","http://radioblackout.org/tag/intelligenza-artificiale/","http://radioblackout.org/tag/migration-pact/","http://radioblackout.org/tag/politiche-europee-immigrazione/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza/","http://radioblackout.org/tag/tecnologia/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[428,429,430,431,432,433,434,435,436,247,235,437,239],"AI Act","apple","biometria","crittografia","deportazioni","guerra ai migranti","intelligenza artificiale","migration pact","politiche europee immigrazione","tecnologia",{"post_content":439},{"matched_tokens":440,"snippet":442,"value":443},[441],"ostili","bacino di sperimentazione per tecnologie \u003Cmark>ostili\u003C/mark>, la narrazione dell’emergenza migratoria e","Estratti dalla puntata del 19 marzo 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nWAR ON ENCRYPTION\r\n\r\nLa guerra alle comunicazioni cifrate è da tempo tracimata dal contesto militare a quello sorvegliante. 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Quasi niente trapela, invece, alle nostre latitudini, di come si stanno organizzando le persone negli Stati Uniti per fronteggiarla.\r\n\r\nDi questo e molto altro abbiamo avuto la fortuna di parlare con un compagno statunitense del collettivo CrimethInc.\r\nNella scorsa puntata di Harraga, in onda su Radio Blackout, abbiamo tradotto e mandato in onda dei contributi audio inviatici dal compagno.\r\n\r\nNel primo audio gli abbiamo chiesto di raccontarci, partendo da una ricostruzione storica, come si sta evolvendo la struttura governativa statunitense dall’elezione di Trump, e come lo Stato stia tentando di riorganizzare la società con la complicità e l’alleanza tra suprematisti bianchi, capitalisti e fascisti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/CrimePodcast1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nl secondo contributo, partendo proprio dal clima politico-ideologico raccontato sopra, cerca di leggere i progetti più squallidi annunciati dal nuovo esecutivo: dalle deportazioni di massa e l’annessione di nuovi territori, fino ad arrivare ad una ridefinizione generale di tipo economico-sociale improntata su un capitalismo – ancor più – selvaggio e mortifero.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/CrimePodcat2.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer infine giungere al racconto del compagno su come le persone si stanno auto organizzando contro il dilagare di politiche a sfondo nazista. 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