","UK: PALESTINE ACTION E LEGISLAZIONE ANTI-TERRORISMO","post",1751904408,[61,62,63],"http://radioblackout.org/tag/accusa-di-terrorismo/","http://radioblackout.org/tag/palestine-action/","http://radioblackout.org/tag/regno-unito/",[34,30,15],{"post_content":66,"post_title":72,"tags":77},{"matched_tokens":67,"snippet":70,"value":71},[68,69],"Palestine","Action","l’intenzione di mettere al bando \u003Cmark>Palestine\u003C/mark> \u003Cmark>Action\u003C/mark> ai sensi della legislazione antiterrorismo,","23 giugno 2025 – Yvette Cooper, Home Secretary del Regno Unito, dichiara l’intenzione di mettere al bando \u003Cmark>Palestine\u003C/mark> \u003Cmark>Action\u003C/mark> ai sensi della legislazione antiterrorismo, ponendo quindi l’organizzazione sullo stesso piano di gruppi armati come al-Qaeda.\r\n/ / / \u003Cmark>Palestine\u003C/mark> \u003Cmark>Action\u003C/mark> è un movimento contro il genocidio del popolo palestinese con unsito internet, canali sui social network, organizza corsi sull’azione diretta e presidi a sostengo di prigioniere/i, le sue pratiche – molto efficaci e fastidiose – non hanno mai prodotto morti o feriti: non proprio il pedigree di un gruppo terroristico. / / /\r\n\r\nL’accelerazione della stretta repressiva contro \u003Cmark>Palestine\u003C/mark> \u003Cmark>Action\u003C/mark>, promossa dall’intervento diretto della diplomazia israeliana, avviene dopo l’attacco alla base RAF di Brize Norton: attivisti su monopattini elettrici hanno vandalizzato due aerei da rifornimento per segnalare il coinvolgimento diretto dell’aeronautica britannica nello sterminio in atto a Gaza.\r\n\r\nPartiamo da un contributo – raccolto nell’ottobre 2024 – dove un portavoce di \u003Cmark>Palestine\u003C/mark> \u003Cmark>Action\u003C/mark> ci raccontava le strategie portate avanti dal movimento (azioni accountable, azioni unaccountable, ruolo dei processi), prima di tornare a chiedergli un commento riguardante l’utilizzo della legislazione anti-terrorismo e il ruolo dell’azione contro la RAF:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/BCUPCB_PalAct_terror_RAF.mp3\"][/audio]\r\n\r\n/ / / AGGIORNAMENTO: Mercoledì 2 luglio i legislatori britannici hanno votato a favore della mozione: \u003Cmark>Palestine\u003C/mark> \u003Cmark>Action\u003C/mark> è un gruppo terroristico. / / /",{"matched_tokens":73,"snippet":76,"value":76},[74,75],"PALESTINE","ACTION","UK: \u003Cmark>PALESTINE\u003C/mark> \u003Cmark>ACTION\u003C/mark> E LEGISLAZIONE ANTI-TERRORISMO",[78,80,84],{"matched_tokens":79,"snippet":34},[],{"matched_tokens":81,"snippet":83},[68,82],"action","\u003Cmark>Palestine\u003C/mark> \u003Cmark>action\u003C/mark>",{"matched_tokens":85,"snippet":15},[],[87,92,95],{"field":35,"indices":88,"matched_tokens":89,"snippets":91},[17],[90],[68,82],[83],{"field":93,"matched_tokens":94,"snippet":76,"value":76},"post_title",[74,75],{"field":96,"matched_tokens":97,"snippet":70,"value":71},"post_content",[68,69],1157451471441625000,{"best_field_score":100,"best_field_weight":101,"fields_matched":102,"num_tokens_dropped":47,"score":103,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"2211897868544",13,3,"1157451471441625195",{"document":105,"highlight":125,"highlights":133,"text_match":138,"text_match_info":139},{"cat_link":106,"category":107,"comment_count":47,"id":108,"is_sticky":47,"permalink":109,"post_author":110,"post_content":111,"post_date":112,"post_excerpt":53,"post_id":108,"post_modified":113,"post_thumbnail":114,"post_thumbnail_html":115,"post_title":116,"post_type":58,"sort_by_date":117,"tag_links":118,"tags":122},[44],[46],"99785","http://radioblackout.org/2025/09/palestine-action-in-london-divieti-arresti-e-nuove-condizioni-di-mobilitazione/","info2","Sono state arrestate più di 800 persone lo scorso fine settimana, durante un’azione per la Palestina davanti al parlamento del Regno Unito. Questi arresti sono legati ai limiti imposti al gruppo Palestine Action attraverso un divieto (legislazione anti terrorismo) portato avanti da luglio. Ne parliamo con un compagno del collettivo di inchiesta Notes From Below che ci descrive il tipo di misura legislativa dispiegata e le sue conseguenze. Questo divieto, oltre ad essere la dimostrazione dell'acuirsi della repressione del dissenso, ha portato anche a diversificare la composizione delle proteste propal. Ad oggi, gruppi più disparati della società civile continuano a scendere in piazza contro il genocidio in Palestina (così come contro l'invio di armi ad Israele o le spese del governo per il riarmo) ma anche contro questo tipo di deriva autoritaria.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/2025_09_11_2025.09.11-NotesfromBelow_UKPropal.mp3\"][/audio]","12 Settembre 2025","2025-09-12 15:10:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Screenshot-2025-09-12-at-15.06.24-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"211\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Screenshot-2025-09-12-at-15.06.24-300x211.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Screenshot-2025-09-12-at-15.06.24-300x211.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Screenshot-2025-09-12-at-15.06.24.png 470w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Palestine Action in London: divieti, arresti e nuove condizioni di mobilitazione",1757689820,[119,120,63,121],"http://radioblackout.org/tag/anti-repressione/","http://radioblackout.org/tag/londra/","http://radioblackout.org/tag/solidarieta-palestina/",[28,123,15,124],"londra","solidarietà palestina",{"post_content":126,"post_title":130},{"matched_tokens":127,"snippet":128,"value":129},[68,69],"ai limiti imposti al gruppo \u003Cmark>Palestine\u003C/mark> \u003Cmark>Action\u003C/mark> attraverso un divieto (legislazione anti","Sono state arrestate più di 800 persone lo scorso fine settimana, durante un’azione per la Palestina davanti al parlamento del Regno Unito. 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Dopo il corteo di sabato che ha visto migliaia di persone scendere in strada, facciamo il punto della situazione dal fronte bellico-scientifico, con l'auspicio che la lotta possa estendersi in città ben al di là delle mura universitarie.\r\n\r\nPalazzo Nuovo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/palazzonuovo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nFisica:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/fisica.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nPolitecnico:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/poli.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nSegnaliamo in proposito questo contributo scritto da Palestine Action USA, che ci sembra fornire degli spunti di riflessione utili per una escalation della mobilitazione.\r\n\r\nCi uniamo agli appelli per #Escalate4Gaza al di là dell’azione simbolica, perché sappiamo che il potere non si muoverà se non colpiamo nel cuore della classe dominante e non rappresentiamo una minaccia per la riproduzione del capitale. Come hanno scritto i compagni di Within Our Lifetime (WOL), “Basta con gli addestramenti alla de-escalation; dov’è la escalation? Dove sono gli addestramenti all’escalation?”. Passare dalle manifestazioni di massa ai blocchi di massa delle aziende produttrici di armi, dagli accampamenti alle occupazioni di edifici; dall’essere messi in riga dalla polizia a respingerla. Non esitate a rischiare di più.\r\n\r\nAPRIRE I CANCELLI DELL’UNIVERSITÀ.\r\n\r\nA coloro che occupano il campus, il vostro primo compito è quello di aprire il campus alla comunità e di rifiutare la distinzione tra studenti e “agitatori esterni”. I non studenti possiedono un serbatoio di conoscenze ed esperienze per espandere la lotta al di là del campus. Dobbiamo creare la nostra “culla popolare” di resistenza. 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Un coordinamento popolare che coinvolge soprattutto giovani e che ha preso la via lunedì 9 giugno organizzando un convoglio di migliaia di persone che ha già attraversato diverse città, tutte hanno mostrato la loro calorosa accoglienza durante il percorso durante il quale si sono aggregate persone anche da Algeria, Mauritania, Marocco.\r\n\r\nIl convoglio, molto popolare e partecipato da giovani, ma anche famiglie e bambini, ha attraversato la frontiera con Libia, ed è oggi in rotta verso Misrata, per poi arrivare in Egitto. Qui è previsto l'incontro per domenica 15 con le diverse carovane che hanno aderito da 52 paesi in tutto il mondo alla Global March to Gaza. Anche dall'Italia è partita una delegazione di 200 persone, di cui giunge notizia dei fermi in aeroporto al Cairo di questa mattina e dell'intenzione dell'Egitto di deportarle nei paesi di provenienza impedendo così la riuscita dell'iniziativa. Dagli organizzatori del convoglio Sumud viene ribadito che nonostante la narrazione del governo egiziano l'obiettivo della marcia non sia attaccare il regime ma di arrivare a Rafah e fare pressione per fare passare gli aiuti umanitari, occorrerà mantenere alta l'attenzione nei prossimi giorni in quanto ancora l'Egitto non ha dato risposte sull'autorizzazione o meno rispetto al loro passaggio.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Marwa Neji militante nel Patriotic Democratic Socialist Party (PPDS) tunisino che ha partecipato al convoglio Sumud partito dalla Tunisia\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/March-to-Gaza-Tunisia-SUMUD-2025_06_12_2025.06.12-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQui è possibile seguire l'itinerario del percorso https://al-soumoud-convoy.com/\r\n\r\nQUI per seguire la pagina del Coordinaction of Joint Action for Palestine\r\n\r\n[caption id=\"attachment_98515\" align=\"alignleft\" width=\"752\"] I compagni di Marwa in viaggio attraversata la frontiera con la Libia[/caption]","12 Giugno 2025","2025-06-12 16:15:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/WhatsApp-Image-2025-06-12-at-10.54.11-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"225\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/WhatsApp-Image-2025-06-12-at-10.54.11-225x300.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/WhatsApp-Image-2025-06-12-at-10.54.11-225x300.jpeg 225w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/WhatsApp-Image-2025-06-12-at-10.54.11-768x1024.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/WhatsApp-Image-2025-06-12-at-10.54.11-1152x1536.jpeg 1152w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/WhatsApp-Image-2025-06-12-at-10.54.11.jpeg 1536w\" sizes=\"auto, (max-width: 225px) 100vw, 225px\" />","Migliaia di persone partite dalla Tunisia nel convoglio Sumud verso Gaza",1749744924,[190,191,192,193,194,195],"http://radioblackout.org/tag/aiuti-umanitari/","http://radioblackout.org/tag/convoglio-sumud/","http://radioblackout.org/tag/global-march-to-gaza/","http://radioblackout.org/tag/palestina/","http://radioblackout.org/tag/rafah/","http://radioblackout.org/tag/tunisia/",[197,26,32,198,199,24],"AIUTI UMANITARI","palestina","rafah",{"post_content":201},{"matched_tokens":202,"snippet":203,"value":204},[69,68],"organizzato dal Coordination of Joint \u003Cmark>Action\u003C/mark> for \u003Cmark>Palestine\u003C/mark>, Coordinamento per l'Azione Comune per","Rompere l'assedio via terra, in totale continuità con l'iniziativa della Freedom Flottilla, per raggiungere il valico di Rafah e fare pressione affinché l'esercito israeliano faccia passare gli aiuti umanitari già presenti a Rafah per la popolazione di Gaza è l'obiettivo del convoglio partito da Tunisi e organizzato dal Coordination of Joint \u003Cmark>Action\u003C/mark> for \u003Cmark>Palestine\u003C/mark>, Coordinamento per l'Azione Comune per la Palestina. 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aerei da rifornimento per segnalare il coinvolgimento diretto dell’aeronautica britannica nello sterminio in atto a Gaza.\r\n\r\nPartiamo da un contributo - raccolto nell’ottobre 2024 – dove un portavoce di Palestine Action ci raccontava le strategie portate avanti dal movimento (azioni accountable, azioni unaccountable, ruolo dei processi), prima di tornare a chiedergli un commento riguardante l’utilizzo della legislazione anti-terrorismo e il ruolo dell’azione contro la RAF:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/BCUPCB_PalAct_terror_RAF.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n/ / / AGGIORNAMENTO: Mercoledì 2 luglio i legislatori britannici hanno votato a favore della mozione: Palestine Action è un gruppo terroristico. / / /\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nNATO: 5% AL RIARMO E COLONIZZAZIONE MILITARE DELLA QUOTIDIANITÀ\r\n\r\nPartiamo dall’osservare il ruolo della NATO come importante agente della pianificazione sul medio-lungo termine delle politiche 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Un evento organizzato dallo Special Competitive Studies Project di Eric Schmidt, dove non sono mancate contestazioni e una marcata ostilità autoritaria verso giornaliste/i non embedded.\r\n\r\nSu un fronte parallelo dell’avanzata autoritaria, ICE si dota di nuovi sistemi di riconoscimento facciale e il suo potere eccezionale, ben rappresentato dai rapimenti svolti da agenti in abiti civili, rischia di produrre nuovi mostri nella società statunitense:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/BCUPCB_ConventionRegimeChange_fintoICE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nArticolo su AI EXPO 2025 di Washington:\r\n\r\nhttps://jackpoulson.substack.com/p/google-affiliated-military-ai-expo","3 Luglio 2025","2025-07-03 16:33:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/bcupcb_palestineaction-palantir-nato-200x110.jpg","Intervista Palestine Action - NATO e Dual Use - Palantir e nucleare",1751560385,[334,335,336,337,338,339,156,265,340,341,342,269,193,62,270,343,344,271,345,346],"http://radioblackout.org/tag/azione-diretta/","http://radioblackout.org/tag/biometria/","http://radioblackout.org/tag/dual-use/","http://radioblackout.org/tag/eric-schmidt/","http://radioblackout.org/tag/gaza/","http://radioblackout.org/tag/google/","http://radioblackout.org/tag/industria-bellica/","http://radioblackout.org/tag/nato/","http://radioblackout.org/tag/nucleare/","http://radioblackout.org/tag/rhombus/","http://radioblackout.org/tag/riconoscimento-facciale/","http://radioblackout.org/tag/terrorismo/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[234,244,348,349,350,351,162,238,352,353,354,242,198,30,227,355,356,277,357,358],"dual use","eric schmidt","Gaza","google","industria bellica","nato","nucleare","rhombus","riconoscimento facciale","terrorismo","war on migrants",{"post_content":360,"post_title":364,"tags":367},{"matched_tokens":361,"snippet":362,"value":363},[74,75],"Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nUK: \u003Cmark>PALESTINE\u003C/mark> \u003Cmark>ACTION\u003C/mark> E LEGISLAZIONE ANTI-TERRORISMO\r\n\r\n23 giugno","Estratti dalla puntata del 30 giugno 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nUK: \u003Cmark>PALESTINE\u003C/mark> \u003Cmark>ACTION\u003C/mark> E LEGISLAZIONE ANTI-TERRORISMO\r\n\r\n23 giugno 2025 - Yvette Cooper, Home Secretary del Regno Unito, dichiara l’intenzione di mettere al bando \u003Cmark>Palestine\u003C/mark> \u003Cmark>Action\u003C/mark> ai sensi della legislazione antiterrorismo, ponendo quindi l'organizzazione sullo stesso piano di gruppi armati come al-Qaeda.\r\n\r\n/ / / \u003Cmark>Palestine\u003C/mark> \u003Cmark>Action\u003C/mark> è un movimento contro il genocidio del popolo palestinese con un sito internet, canali sui social network, organizza corsi sull’azione diretta e presidi a sostengo di prigioniere/i, le sue pratiche – molto efficaci e fastidiose – non hanno mai prodotto morti o feriti: non proprio il pedigree di un gruppo terroristico. / / /\r\n\r\nL’accelerazione della stretta repressiva contro \u003Cmark>Palestine\u003C/mark> \u003Cmark>Action\u003C/mark>, promossa dall’intervento diretto della diplomazia israeliana, avviene dopo l’attacco alla base RAF di Brize Norton: attivisti su monopattini elettrici hanno vandalizzato due aerei da rifornimento per segnalare il coinvolgimento diretto dell’aeronautica britannica nello sterminio in atto a Gaza.\r\n\r\nPartiamo da un contributo - raccolto nell’ottobre 2024 – dove un portavoce di \u003Cmark>Palestine\u003C/mark> \u003Cmark>Action\u003C/mark> ci raccontava le strategie portate avanti dal movimento (azioni accountable, azioni unaccountable, ruolo dei processi), prima di tornare a chiedergli un commento riguardante l’utilizzo della legislazione anti-terrorismo e il ruolo dell’azione contro la RAF:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/BCUPCB_PalAct_terror_RAF.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n/ / / AGGIORNAMENTO: Mercoledì 2 luglio i legislatori britannici hanno votato a favore della mozione: \u003Cmark>Palestine\u003C/mark> \u003Cmark>Action\u003C/mark> è un gruppo terroristico. / / /\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nNATO: 5% AL RIARMO E COLONIZZAZIONE MILITARE DELLA QUOTIDIANITÀ\r\n\r\nPartiamo dall’osservare il ruolo della NATO come importante agente della pianificazione sul medio-lungo termine delle politiche nazionali (dal militare, al repressivo, allo scientifico) per arrivare ad affrontare l’accordo raggiunto sul 5% del PIL da destinare alla “difesa”.\r\n\r\nIn base alla stesura definitiva, questa quota si compone di un 3,5% destinato alle spese militari e un 1,5% alla “messa in sicurezza”; 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Un evento organizzato dallo Special Competitive Studies Project di Eric Schmidt, dove non sono mancate contestazioni e una marcata ostilità autoritaria verso giornaliste/i non embedded.\r\n\r\nSu un fronte parallelo dell’avanzata autoritaria, ICE si dota di nuovi sistemi di riconoscimento facciale e il suo potere eccezionale, ben rappresentato dai rapimenti svolti da agenti in abiti civili, rischia di produrre nuovi mostri nella società statunitense:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/BCUPCB_ConventionRegimeChange_fintoICE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nArticolo su AI EXPO 2025 di Washington:\r\n\r\nhttps://jackpoulson.substack.com/p/google-affiliated-military-ai-expo",{"matched_tokens":365,"snippet":366,"value":366},[68,69],"Intervista \u003Cmark>Palestine\u003C/mark> \u003Cmark>Action\u003C/mark> - NATO e Dual Use - Palantir e nucleare",[368,370,372,374,376,378,380,382,384,386,388,390,392,394,396,398,400,402,404,406],{"matched_tokens":369,"snippet":234,"value":234},[],{"matched_tokens":371,"snippet":244,"value":244},[],{"matched_tokens":373,"snippet":348,"value":348},[],{"matched_tokens":375,"snippet":349,"value":349},[],{"matched_tokens":377,"snippet":350,"value":350},[],{"matched_tokens":379,"snippet":351,"value":351},[],{"matched_tokens":381,"snippet":162,"value":162},[],{"matched_tokens":383,"snippet":238,"value":238},[],{"matched_tokens":385,"snippet":352,"value":352},[],{"matched_tokens":387,"snippet":353,"value":353},[],{"matched_tokens":389,"snippet":354,"value":354},[],{"matched_tokens":391,"snippet":242,"value":242},[],{"matched_tokens":393,"snippet":198,"value":198},[],{"matched_tokens":395,"snippet":83,"value":83},[68,82],{"matched_tokens":397,"snippet":227,"value":227},[],{"matched_tokens":399,"snippet":355,"value":355},[],{"matched_tokens":401,"snippet":356,"value":356},[],{"matched_tokens":403,"snippet":277,"value":277},[],{"matched_tokens":405,"snippet":357,"value":357},[],{"matched_tokens":407,"snippet":358,"value":358},[],[409,415,417],{"field":35,"indices":410,"matched_tokens":411,"snippets":413,"values":414},[101],[412],[68,82],[83],[83],{"field":93,"matched_tokens":416,"snippet":366,"value":366},[68,69],{"field":96,"matched_tokens":418,"snippet":362,"value":363},[74,75],{"best_field_score":100,"best_field_weight":101,"fields_matched":102,"num_tokens_dropped":47,"score":103,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},{"document":421,"highlight":440,"highlights":467,"text_match":98,"text_match_info":478},{"comment_count":47,"id":422,"is_sticky":47,"permalink":423,"podcastfilter":424,"post_author":253,"post_content":425,"post_date":426,"post_excerpt":53,"post_id":422,"post_modified":427,"post_thumbnail":428,"post_title":429,"post_type":259,"sort_by_date":430,"tag_links":431,"tags":436},"93098","http://radioblackout.org/podcast/palestine-action-militarizzazione-cpr-albania-biometria-ai-e-war-on-migrants/",[221],"La puntata di lunedì 28 ottobre 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia è andata in onda dallo studio mobile di Radio Blackout, posizionato per l’occasione – insieme alla crew dell’info e di Harraga - al Campus Einaudi dell’Università di Torino: una mattinata dedicata alla controinformazione su centri di detenzione per migranti, frontiere, guerra alle persone migranti, industria bellica, imperialismo e genocidio in Palestina.\r\n\r\n \r\n\r\nPALESTINE ACTION: AZIONE DIRETTA E STRATEGIA PROCESSUALE\r\n\r\nTorniamo a parlare (in differita) con un compagno di Palestine Action. Nel precedente approfondimento ci eravamo concentrati sulla repressione, in questo invece cercheremo di affrontare il tema delle azioni.\r\n\r\nLa strategia portata avanti viene descritta come composta da due modalità: accountable (che abbiamo tradotto come “rivendicate personalmente pubblicamente”) e un-accountable (“non-rivendicate personalmente pubblicamente”), dove la modalità accountable prevede una sorta di sinergia tra l’azione diretta e la politicizzazione del processo, mentre la seconda il non farsi beccare.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/BCUPCB_PalestineAction-longNEW.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nALBANIA: LA MILITARIZZAZIONE DEI CPR PASSA ANCHE DAGLI APPALTI\r\n\r\nGrazie al contributo di Marika Ikonomu, coautrice di CPR Spa e di una recente inchiesta pubblicata sul Domani, approfondiamo alcuni aspetti meno visibili che hanno caratterizzato la realizzazione da parte del governo italiano di due centri di detenzione per migranti in Albania.\r\n\r\nOltre ai processi di esternalizzazione, in questo caso la militarizzazione del contrasto alle migrazioni (War on Migrants) si evidenzia anche dall’assegnazione degli appalti, diventata appannaggio del Ministero della Difesa italiano:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Radio_Marika-AlbaniaMIX.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSORVEGLIANZA BIOMETRICA ALLE FRONTIERE E AI NELLA WAR ON MIGRANTS\r\n\r\nGrazie al contributo di Antonella Napolitano, partendo dalle ricerche presso Hermes Center e EuroMedRights, andiamo a osservare come la vulnerabilità delle persone migranti e la loro discriminazione e criminalizzazione si producano anche attraverso la trasformazione della loro identità e delle loro vite in dati.\r\n\r\nSe l’apparato normativo produce la criminalizzazione primaria della persona migrante (il processo di clandestinizzazione), quello tecnologico produce una criminalizzazione secondaria, generata dalla sua iper-rappresentazione nei database biometrici ad uso delle forze repressive.\r\n\r\nUn altro fenomeno riguarda il ruolo delle tecnologie all’interno dei processi di esternalizzazione delle frontiere e di arruolamento di gendarmi, osservando come questi strumenti rinforzino la dimensione autoritaria dei nuovi alleati dell’Europa nella War on Migrants.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/ANTONELLA-BIOMETRICS-mixdown.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nTutte le nostre esistenze hanno una sorta di “doppio digitale” che si compone nei datasets ad uso di strutture istituzionali (dai dati biometrici della Carta di Identià Elettronica ai curricula scolastici, dalla fedina penale alla dichiarazione dei redditi e via dicendo) o di attori commerciali (i profili che sono la merce “semilavorata” del capitalismo della sorveglianza); ma attorno a questa rappresentazione in dati si possono produrre processi di esclusione, di vulnerabilizzazione, di messa al bando, che rimandano al concetto di Banopticon (coniato dal sociologo della sorveglianza Dider Bigo a partire dal concetto di Panopticon – di onnivisione applicata prima al carcere da Bentham e poi riconosciuta nella sua estensione di dispostivo sociale di controllo e conoscenza da Foucault e altri – se il Panopticon tutto vuole conoscere e disciplinare, il Banopticon conosce per escludere – “mettere al bando”).","30 Ottobre 2024","2025-06-29 18:14:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/bcupcb-campus-pal-borders-200x110.jpg","PALESTINE ACTION - MILITARIZZAZIONE CPR ALBANIA - BIOMETRIA, AI E WAR ON MIGRANTS",1730285491,[432,334,335,433,434,435,62,270,346],"http://radioblackout.org/tag/albania/","http://radioblackout.org/tag/cpr/","http://radioblackout.org/tag/frontiere/","http://radioblackout.org/tag/intelligenza-artificiale/",[437,234,244,438,439,236,30,227,358],"albania","cpr","frontiere",{"post_content":441,"post_title":445,"tags":448},{"matched_tokens":442,"snippet":443,"value":444},[74,75],"e genocidio in Palestina.\r\n\r\n \r\n\r\n\u003Cmark>PALESTINE\u003C/mark> \u003Cmark>ACTION\u003C/mark>: AZIONE DIRETTA E STRATEGIA PROCESSUALE\r","La puntata di lunedì 28 ottobre 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia è andata in onda dallo studio mobile di Radio Blackout, posizionato per l’occasione – insieme alla crew dell’info e di Harraga - al Campus Einaudi dell’Università di Torino: una mattinata dedicata alla controinformazione su centri di detenzione per migranti, frontiere, guerra alle persone migranti, industria bellica, imperialismo e genocidio in Palestina.\r\n\r\n \r\n\r\n\u003Cmark>PALESTINE\u003C/mark> \u003Cmark>ACTION\u003C/mark>: AZIONE DIRETTA E STRATEGIA PROCESSUALE\r\n\r\nTorniamo a parlare (in differita) con un compagno di \u003Cmark>Palestine\u003C/mark> \u003Cmark>Action\u003C/mark>. Nel precedente approfondimento ci eravamo concentrati sulla repressione, in questo invece cercheremo di affrontare il tema delle azioni.\r\n\r\nLa strategia portata avanti viene descritta come composta da due modalità: accountable (che abbiamo tradotto come “rivendicate personalmente pubblicamente”) e un-accountable (“non-rivendicate personalmente pubblicamente”), dove la modalità accountable prevede una sorta di sinergia tra l’azione diretta e la politicizzazione del processo, mentre la seconda il non farsi beccare.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/BCUPCB_PalestineAction-longNEW.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nALBANIA: LA MILITARIZZAZIONE DEI CPR PASSA ANCHE DAGLI APPALTI\r\n\r\nGrazie al contributo di Marika Ikonomu, coautrice di CPR Spa e di una recente inchiesta pubblicata sul Domani, approfondiamo alcuni aspetti meno visibili che hanno caratterizzato la realizzazione da parte del governo italiano di due centri di detenzione per migranti in Albania.\r\n\r\nOltre ai processi di esternalizzazione, in questo caso la militarizzazione del contrasto alle migrazioni (War on Migrants) si evidenzia anche dall’assegnazione degli appalti, diventata appannaggio del Ministero della Difesa italiano:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Radio_Marika-AlbaniaMIX.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSORVEGLIANZA BIOMETRICA ALLE FRONTIERE E AI NELLA WAR ON MIGRANTS\r\n\r\nGrazie al contributo di Antonella Napolitano, partendo dalle ricerche presso Hermes Center e EuroMedRights, andiamo a osservare come la vulnerabilità delle persone migranti e la loro discriminazione e criminalizzazione si producano anche attraverso la trasformazione della loro identità e delle loro vite in dati.\r\n\r\nSe l’apparato normativo produce la criminalizzazione primaria della persona migrante (il processo di clandestinizzazione), quello tecnologico produce una criminalizzazione secondaria, generata dalla sua iper-rappresentazione nei database biometrici ad uso delle forze repressive.\r\n\r\nUn altro fenomeno riguarda il ruolo delle tecnologie all’interno dei processi di esternalizzazione delle frontiere e di arruolamento di gendarmi, osservando come questi strumenti rinforzino la dimensione autoritaria dei nuovi alleati dell’Europa nella War on Migrants.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/ANTONELLA-BIOMETRICS-mixdown.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nTutte le nostre esistenze hanno una sorta di “doppio digitale” che si compone nei datasets ad uso di strutture istituzionali (dai dati biometrici della Carta di Identià Elettronica ai curricula scolastici, dalla fedina penale alla dichiarazione dei redditi e via dicendo) o di attori commerciali (i profili che sono la merce “semilavorata” del capitalismo della sorveglianza); ma attorno a questa rappresentazione in dati si possono produrre processi di esclusione, di vulnerabilizzazione, di messa al bando, che rimandano al concetto di Banopticon (coniato dal sociologo della sorveglianza Dider Bigo a partire dal concetto di Panopticon – di onnivisione applicata prima al carcere da Bentham e poi riconosciuta nella sua estensione di dispostivo sociale di controllo e conoscenza da Foucault e altri – se il Panopticon tutto vuole conoscere e disciplinare, il Banopticon conosce per escludere – “mettere al bando”).",{"matched_tokens":446,"snippet":447,"value":447},[74,75],"\u003Cmark>PALESTINE\u003C/mark> \u003Cmark>ACTION\u003C/mark> - 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sempre di più - nella sua dimensione fisiologica, tra abbandono sanitario, detenzione di persone gravemente malate e caldo estremo.\r\n\r\nCarcere di Parma, a un uomo anziano e malato vengono negati gli arresti domiciliari a casa del figlio Luca, perché questo sarebbe a sua volta sottoposto agli arresti domiciliari… peccato che non sia così.\r\n\r\nUn cortocircuito burocratico, la deresponsabilizzazione strutturale e la disumana indifferenza dell’apparato punitivo producono questa situazione paradossale.\r\n\r\nNe parliamo con Luca Sereno:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/08/BCUPCB_diretta-Luca-padrecarcere-restore.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMOVIMENTI CONTRO IL GENOCIDIO E REPRESSIONE IN UK\r\n\r\nAndiamo nel Regno Unito per osservare brevemente cosa stia producendo la messa al bando di Palestine Action sotto la legge antiterrorismo: un aggiornamento repressivo che viene normalizzato per colpire altri gruppi (come Shut Down Leonardo) e comprimere l’agibilità delle piazze:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/08/BCUPCB_UK-repressione-Leonardo-GHF.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n/ / / Nel frattempo la Lega ha proposto un DDL per equiparare le manifestazioni contro il genocidio a Gaza e le contestazioni verso Israele a reati di odio antisemita.","6 Agosto 2025","2025-08-06 13:53:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/08/bcupcb-porta1-200x110.jpg","Magistrati e containers - 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In prigione ha preso parte alla diversificazione delle forme di lotta dei detenuti e a una serie impressionante di scioperi della fame, l’ultimo dei quali – messo in atto per ottenere la revisione delle proprie condanne – vide un’ampia ondata di mobilitazioni e solidarietà in suo favore in Spagna e a livello internazionale. Rilasciato definitivamente nel 2010, ha scritto un libro (Un reflejo de la sociedad. 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Xenophobic anti-Islamism became the new ideological glue.\r\n\r\nEnsuring all of this is the power of media language that shapes public opinion with a narrative that, under the guise of an objective account, serves as a propaganda tool, perpetuating a narrative in line with a pro-Zionist and pro-apartheid agenda.\r\n\r\nThis framing not only distorted public perception but also contributed to the normalization of discriminatory policies that support the status quo of oppression and marginalization by offering a single interpretation of what is happening in Palestine.\r\ncredits\r\nreleased February 21, 2024\r\n\r\nAired on February 2024, 24hrs/Palestine is a global live radio event to explore the different practices implemented in every corner of the world in support of the Palestinian people, with the aim of hearing from people all over the world about the necessities of solidarity and anti-colonial alliances. For 24 hours, the airwaves will be filled with the diverse expressions of solidarity for the anti-colonial struggle that characterize frequencies worldwide.\r\n\r\n“24 hours live Palestine” is a global media action within a network of physical locations, a 24-hour global live radio event in support of the Palestinian people, and with the aim of hearing from people all over the world about the necessities/possibilities of solidarity and anti-colonial alliances. Promoted by Radio Alhara became then worldwide spread on Radio Flouka, Radio Blackout, The Mosaic Rooms (London, England), Libreria Proyeccion (Santiago, Chili), La Parole Errante (Montreuil, France), Station of Commons and on other hosting sites in Beirut, Mayotte, La Réunion and Cairo.\r\n\r\nWritten, recorded and mixed by Arsider Sound Lab\r\ntext and radio archive research: p_annaderia\r\nGraphic design: Silvia Basano\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 08,30 – 8 Marzo anticarcerario 113 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nQuesto 8 Marzo, oltre alle consuete dirette dalla piazza Torinese di Non Una Di Meno, la redazione informativa di Radio Blackout ha deciso di dedicare una serie di approfondimenti a tema Abolizionismo Carcerario e Femminismo Anti-punitivista.\r\n\r\nAbbiamo contattato diverse realtà in giro per il mondo che si occupano di questo tema, da collettivi che lavorano sulla giustizia riparativa, associazioni che si occupano di relazioni con le persone vittime di repressione prima e dopo la scarcerazione, fino a campagne per la liberazione di singole persone, per concludere con una diretta dal presidio sotto la sezione femminile del carcere di Cagliari.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 20,00 – Rock en Caux 23/01/2025 64 minuti [Patryck Albert, Radio Vallée de la Lézarde]: Ultima trasmissione di questo format in onda su Radio Vallèe de la Lèzarde per Patryck Albert, storico conoscitore e promotore di musica, di fanzine e non solo, scomparso a fine Gennaio 2025.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 21,30 – Free and easy 26/01/2025 72 minuti [Patryck Albert, Ouest Track Radio]:\r\n\r\nUltima trasmissione di questo format in onda su Ouest Track Radio per Patryck Albert, storico conoscitore e promotore di musica, di fanzine e non solo, scomparso a fine Gennaio 2025.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 23,30 – Lady Maru live set per Queer on space, sunday after tea podcast 72 minuti [Radio Blackout, Lady Maru]: This dj set is a 2020’s Podcast of 09/02/2020 for Queer on Space, Sunday After Tea, with a Deep Sound Hypnotic Techno.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 09 ore 09,30 – 9cento - Crac Autoproduzioni Sotterranee + Raffaello Regoli 76 minuti [Crac Autoproduzioni Sotterranee, Radio Blackout]: 9cento eventi e sedimentazioni cantautoriali, di nomadismo tra improvvisazione, esplorazione sonora e rumorismo.\r\nCondotti da Crac Autoproduzioni Sotterranee e Raffaello Regoli detto “Stratuz” della Compagnia Teatro Ribelle attraverso il filo rosso e nero dal secolo scorso ai giorni nostri e anche oltre l’orizzonte. Ricordi e storie realmente accadute che legano inevitabilmente sconfitte e vittorie: dai morti nelle trincee alle fughe sulla montagna; dai campi di concentramento alle vittorie in armi delle Resistenze; dall’alienazione e le nevrosi della Fabbrica-Metropoli ai sogni di liberazione degli anni ’70. Dalle successive sconfitte alle rinascite future passando per Genova 2001…Ci sono momenti in cui un sogno sembra tramontare…ma verrà ancora una nuova Alba… Ciò che precede l’azione… per l’indissolubilità di un sogno…\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 02 ore 13,30 – La profezia del popolo Yanomami 26 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nL’evidenza della catastrofe in atto, l’evidenza cioè dell’epoca attuale in cui si dà “la somma di tutte le scadenze” (Cesarano), non sembrerebbe richiedere l’ausilio di particolari doti profetiche. Ma di quell’evidenza fa parte anche il fatto che il “popolo della merce” non ha orecchie per intendere il contenuto reale dell’alternativa in atto. Di qui l’importanza di far risuonare la profezia sciamanica del popolo yanomami che ci avverte: “quando finirà la foresta e le viscere della terra saranno state completamente distrutte da macchine minerarie divoratrici, crolleranno le fondamenta del cosmo e il cielo crollerà terribile sopra tutti i viventi.”\r\n\r\nEstratti da una conversazione sulla fine del mondo con i traduttori di Davi Kopenawa e Bruce Albert, La caduta del cielo. Parole di uno sciamano yanomami.","6 Febbraio 2025","2025-02-06 23:44:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black holes dal 3 al 9 Febbraio 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Dawson,regista,sceneggiatore ed effettista. Un maestro dei generi del cinema italiano.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 05 ore 08,30 – CRAIM: centro per la sorveglianza multimediale della polizia italiana 37 minuti [Radio Blackout, Bello come una prigione che brucia]: CRAIM (acronimo di Centro di Ricerca per l’Analisi delle Informazioni Multimediali della Polizia di Stato) è una struttura dell’apparato repressivo e sorvegliante italiano decisamente invisibilizzata.\r\n\r\nCRAIM raccoglie, conserva ed elabora file di immagine, video, registrazioni vocali e testi raccolti online con funzioni di indagine e di intelligence.\r\n\r\nApprofondimento di Bello Come Una Prigione Che Brucia con Riccardo Coluccini\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 06 ore 08,30 – Amadeu Casellas, Robin Hood spagnolo 38 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nAmadeu Casellas ha passato più di un quarto di secolo nelle carceri spagnole per aver commesso qualche decina di rapine durante gli anni Settanta e Ottanta. In prigione ha preso parte alla diversificazione delle forme di lotta dei detenuti e a una serie impressionante di scioperi della fame, l’ultimo dei quali – messo in atto per ottenere la revisione delle proprie condanne – vide un’ampia ondata di mobilitazioni e solidarietà in suo favore in Spagna e a livello internazionale. Rilasciato definitivamente nel 2010, ha scritto un libro (Un reflejo de la sociedad. Crónica de una experiencia en las cárceles de la democracia, El Grillo Libertario, Barcelona, 2014) insieme autobiografico e di analisi delle attuali condizioni dell’imprigionamento in Spagna.\r\n\r\nIn questa conversazione ripercorre alcuni momenti della sua esperienza, a partire dalla formazione dei “gruppi autonomi” nella prima metà degli anni Settanta.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 07 ore 08,30 – Frank Zappa pt.5 25 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUltima di cinque puntate monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 07 ore 20,30 – The vacuum 32 minuti [Arsider sound lab]:\r\n\r\nThe world with which we engage politically is outside our heads; our perceptions, ideas, and \u003Cmark>action\u003C/mark>s in the political sphere must rely on images of reality provided by others. The type of images transmitted, who selects them, who decides what to say and what not to say, and how to say it are therefore crucial for the functioning of democracies, for the selection of politicians through elections, and subsequently in holding them accountable to the electorate.\r\n\r\nIn Italy, this phenomenon is glaring: since the early 2000s, Israel has become a model, a laboratory that the European and Italian right has increasingly looked to with interest. This trend emerged at the same time as the global right incorporated the fight against Palestinian terrorism into the broader scenario of the war on terror sparked by the events of September 11, the invasion of Iraq, and Afghanistan. In this context, the state of Israel was elevated to the front line of a war defending the West against Islamic extremism. Xenophobic anti-Islamism became the new ideological glue.\r\n\r\nEnsuring all of this is the power of media language that shapes public opinion with a narrative that, under the guise of an objective account, serves as a propaganda tool, perpetuating a narrative in line with a pro-Zionist and pro-apartheid agenda.\r\n\r\nThis framing not only distorted public perception but also contributed to the normalization of discriminatory policies that support the status quo of oppression and marginalization by offering a single interpretation of what is happening in \u003Cmark>Palestine\u003C/mark>.\r\ncredits\r\nreleased February 21, 2024\r\n\r\nAired on February 2024, 24hrs/Palestine is a global live radio event to explore the different practices implemented in every corner of the world in support of the Palestinian people, with the aim of hearing from people all over the world about the necessities of solidarity and anti-colonial alliances. For 24 hours, the airwaves will be filled with the diverse expressions of solidarity for the anti-colonial struggle that characterize frequencies worldwide.\r\n\r\n“24 hours live \u003Cmark>Palestine”\u003C/mark> is a global media \u003Cmark>action\u003C/mark> within a network of physical locations, a 24-hour global live radio event in support of the Palestinian people, and with the aim of hearing from people all over the world about the necessities/possibilities of solidarity and anti-colonial alliances. Promoted by Radio Alhara became then worldwide spread on Radio Flouka, Radio Blackout, The Mosaic Rooms (London, England), Libreria Proyeccion (Santiago, Chili), La Parole Errante (Montreuil, France), Station of Commons and on other hosting sites in Beirut, Mayotte, La Réunion and Cairo.\r\n\r\nWritten, recorded and mixed by Arsider Sound Lab\r\ntext and radio archive research: p_annaderia\r\nGraphic design: Silvia Basano\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 08,30 – 8 Marzo anticarcerario 113 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nQuesto 8 Marzo, oltre alle consuete dirette dalla piazza Torinese di Non Una Di Meno, la redazione informativa di Radio Blackout ha deciso di dedicare una serie di approfondimenti a tema Abolizionismo Carcerario e Femminismo Anti-punitivista.\r\n\r\nAbbiamo contattato diverse realtà in giro per il mondo che si occupano di questo tema, da collettivi che lavorano sulla giustizia riparativa, associazioni che si occupano di relazioni con le persone vittime di repressione prima e dopo la scarcerazione, fino a campagne per la liberazione di singole persone, per concludere con una diretta dal presidio sotto la sezione femminile del carcere di Cagliari.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 20,00 – Rock en Caux 23/01/2025 64 minuti [Patryck Albert, Radio Vallée de la Lézarde]: Ultima trasmissione di questo format in onda su Radio Vallèe de la Lèzarde per Patryck Albert, storico conoscitore e promotore di musica, di fanzine e non solo, scomparso a fine Gennaio 2025.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 21,30 – Free and easy 26/01/2025 72 minuti [Patryck Albert, Ouest Track Radio]:\r\n\r\nUltima trasmissione di questo format in onda su Ouest Track Radio per Patryck Albert, storico conoscitore e promotore di musica, di fanzine e non solo, scomparso a fine Gennaio 2025.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 23,30 – Lady Maru live set per Queer on space, sunday after tea podcast 72 minuti [Radio Blackout, Lady Maru]: This dj set is a 2020’s Podcast of 09/02/2020 for Queer on Space, Sunday After Tea, with a Deep Sound Hypnotic Techno.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 09 ore 09,30 – 9cento - Crac Autoproduzioni Sotterranee + Raffaello Regoli 76 minuti [Crac Autoproduzioni Sotterranee, Radio Blackout]: 9cento eventi e sedimentazioni cantautoriali, di nomadismo tra improvvisazione, esplorazione sonora e rumorismo.\r\nCondotti da Crac Autoproduzioni Sotterranee e Raffaello Regoli detto “Stratuz” della Compagnia Teatro Ribelle attraverso il filo rosso e nero dal secolo scorso ai giorni nostri e anche oltre l’orizzonte. 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Di qui l’importanza di far risuonare la profezia sciamanica del popolo yanomami che ci avverte: “quando finirà la foresta e le viscere della terra saranno state completamente distrutte da macchine minerarie divoratrici, crolleranno le fondamenta del cosmo e il cielo crollerà terribile sopra tutti i viventi.”\r\n\r\nEstratti da una conversazione sulla fine del mondo con i traduttori di Davi Kopenawa e Bruce Albert, La caduta del cielo. 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