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La polizia ha usato ripetutamente la mano pesante. Un giovane manifestante di opposizione, Rodrigo Quintana, di 25 anni, è stato ucciso con un colpo alla testa dopo l’irruzione dei poliziotti nella sede del Partido Liberal (Plra). Secondo i testimoni sarebbe stato ucciso a sangue freddo e anche il comunicato del ministero dell’Interno ha affermato che «presumibilmente» a ucciderlo sarebbe stato un poliziotto.\r\n\r\n \r\n\r\nLe manifestazioni sono iniziate dopo il voto di 25 senatori a favore del progetto di riforma costituzionale, votato anche dai sostenitori dell’ex vescovo dei poveri ed ex presidente Fernando Lugo. Lugo, appoggiato dalla sinistra del Frente Guasu gode ancora di grande popolarità e potrebbe così tornare a candidarsi. Il suo mandato è stato interrotto da un golpe istituzionale nel 2012, orchestrato dal suo vice Federico Franco che ha tolto il puntello all’incerta maggioranza parlamentare con la quale Lugo aveva scalzato il Partido Colorado.\r\n\r\n \r\n\r\nNonostante la destituzione del Ministro degli Interni, le proteste non accennano a fermarsi. La composizione di piazza è trasversale e ha a che vedere soprattutto con la riforma agraria voluta dai contadini e mai attuata. In Paraguay infatti il 2,5% della popolazione è padrona dell’85% della terra e questa situazione che non ha potuto avere una soluzione anche con il governo di Lugo che disattese le richieste delle e dei contadini che lo appoggiavano, si è sempre più aggravata con l’occupazione di terre da parte degli impresari che di per sé sono stati fortemente beneficiati principalmente dalla dittatura di Alfredo Stroessner. A questo bisogna aggiungere che il 94% della loro terra è destinata alle coltivazioni per l’esportazione di mais e soia transgenica, mentre solo il 6% è destinata alla produzione di alimenti.\r\n\r\n \r\n\r\nIn un quadro complesso come quello dell'America Latina, proviamo a fare il punto della situazione e un'analisi con Geraldina Colotti, giornalista de Il Manifesto.\r\n\r\ncolotti_paraguay","5 Aprile 2017","2017-04-08 11:09:34","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/paraguay1-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"167\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/paraguay1-300x167.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/paraguay1-300x167.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/paraguay1-200x110.png 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/paraguay1.png 629w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Paraguay, la popolazione contro la riforma: è crisi istituzionale",1491394267,[118,119,120,62],"http://radioblackout.org/tag/cartes/","http://radioblackout.org/tag/crisi-istituzionale/","http://radioblackout.org/tag/lugo/",[26,32,22,15],{"post_content":123,"post_title":127,"tags":130},{"matched_tokens":124,"snippet":125,"value":126},[15],"hanno manifestato venerdì scorso in \u003Cmark>Paraguay\u003C/mark> contro la riforma costituzionale voluta","Migliaia di persone hanno manifestato venerdì scorso in \u003Cmark>Paraguay\u003C/mark> contro la riforma costituzionale voluta dal presidente Horacio Cartes che gli consente la rielezione. 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Scontri, parlamento a fuoco e un manifestante morto in Paraguay dopo la proposta di allungamento del mandato presidenziale che evoca i peggiori fantasmi del paese, elezioni molto tese in Ecuador dove il governo uscente è stato abbandonato da una buona parte dei movimenti indigeni ed è stato confermato per il rotto della cuffia, atmosfera carica di tensioni anche in Venezuela dove, tra contraddizioni interne e attacchi statunitensi, l’esperienza di bolivariana di Chavez/Maduro sembra ormai arrivata a termine.\r\n\r\n\r\n\r\nNe abbiamo parlato con un compagno che si trova da quelle parti\r\n\r\ncelo22","6 Aprile 2017","2017-04-08 19:57:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/Schermata-2017-04-06-alle-11.58.05-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"198\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/Schermata-2017-04-06-alle-11.58.05-300x198.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/Schermata-2017-04-06-alle-11.58.05-300x198.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/Schermata-2017-04-06-alle-11.58.05.png 683w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Equador, Venezuela, Paraguay: cronache latinoamericane",1491479993,[],[],{"post_content":166,"post_title":170},{"matched_tokens":167,"snippet":168,"value":169},[15],"e un manifestante morto in \u003Cmark>Paraguay\u003C/mark> dopo la proposta di allungamento","Forti accelerazioni politiche negli scorsi giorni in America Latina. 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Gli agricoltori francesi e belga sono tornati a farsi sentire. Il 5 dicembre hanno bloccato l’autostrada che collega Lille a Bruxelles per esprimere la loro opposizione ai nuovi accordi di libero scambio tra UE e Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Bolivia). Lunedì 9 si è tenuta un’altra manifestazione a Bruxelles, nel quartiere delle istituzioni europee, per cercare di farsi sentire in occasione della riunione del consiglio AGRI FISH che riunisce tutti i ministri di agricoltura e pesca dei paesi membri. Il rinnovo di visibilità di questi agricoltori ci ha portate a chiederci cosa succede nelle realtà agricole piemontesi che hanno preso parte alle proteste dei trattori, ormai quasi un anno fa. Abbiamo chiesto aggiornamenti all’Associazione Agricoltori Autonomi Italiani, nata in Piemonte a seguito delle proteste. Ascoltiamo le voci di Revelli, Pittavino e Massano, produttori nell’area di Cuneo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/AUDIO-2024-12-11-12-12-03.mp3\"][/audio]","13 Dicembre 2024","2024-12-13 18:09:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/images-1-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"284\" height=\"177\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/images-1.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Aggiornamenti sulle mobilitazioni degli agricoltori",1734113360,[197,198,199],"http://radioblackout.org/tag/agricoltura/","http://radioblackout.org/tag/piemonte/","http://radioblackout.org/tag/proteste-agricoltori/",[17,201,202],"piemonte","proteste agricoltori",{"post_content":204},{"matched_tokens":205,"snippet":206,"value":207},[15],"UE e Mercosur (Argentina, Brasile, \u003Cmark>Paraguay\u003C/mark>, Uruguay e Bolivia). 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Alessandro Mauceri, che abbiamo interpellato per percorrere insieme il periplo del mondo alla scoperta dei disastri in corso a causa dei cambiamenti climatici.\r\nIl World Economic Forum, svoltosi a gennaio scorso, ha indicato la mancanza d’acqua come uno dei tre maggiori rischi e causa di danni alle persone e alle economie nel prossimo decennio (insieme ai cambiamenti climatici e alle migrazione di massa). E in alcune aree del pianeta, come, ad esempio in Siria, questi tre fenomeni si stanno verificando contemporaneamente: infatti l'argomento migrazione è quello più dibattuto al mondo in questo periodo, ma le cause ambientali stanno producendo più flussi migratori di quelle belliche… e sicuramente questi migranti saranno rubricati tra quelli da respingere in quanto la loro etichetta elettorale è di \"migranti economici\". Respinti in un paesaggio di distruzione di guerra senza che ci sia una guerra.\r\nQuest'anno El Niño è stato collegato alle peggiori inondazioni degli ultimi 50 anni in Paraguay, Argentina, Uruguay e Brasile che hanno costretto più di 150.000 persone a fuggire dalle loro case. Persino negli Stati Uniti, 13 persone sono morte nello stato americano del Missouri a causa di fiumi in piena; carestie ed epidemie in tutto il mondo e specialmente in paesi già segnati dalla guerra civile come Siria, Sud Sudan e Yemen. Si stima che la scarsità di cibo raggiungerà il suo picco in Sud Africa proprio quest'anno. In Malawi il presidente Mutharika ha dichiarato lo stato di catastrofe naturale a causa della terribile siccità che si protrae da oltre un anno.In Etiopia quest’anno 10,2 milioni di persone necessiteranno di assistenza umanitaria, per un costo complessivo di 1,4 miliardi di dollari.\r\nIl problema peggiore è la mancanza dell'acqua potabile. L'acqua esiste copiosa, ma in Cina per esempio l'80 per cento non è potabile: inquinata nel sottosuolo; nel mondo circa 500 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile per tutto l’anno; entro il 2040 saranno 33 i paesi che si troveranno ad affrontare una situazione di elevato stress idrico; di questi quattordici si trovano in Medio Oriente; per produrre 1 kg di carne di manzo sono necessari oltre 15.000 litri d’acqua (quasi tutti utilizzati per irrigare le colture che servono per alimentare il bestiame) e negli ultimi decenni l'alimentazione è mutata, aumentando enormemente il consumo di carne. Ma anche l'acqua degli oceani e le correnti mediterranee subiscono eutrofizzazione e quindi soffocano la vita contenuta: sono state rilevate morie di pesci un po' dovunque nel mondo, tonnellate di sardine trovate morte nelle acque cilene a marzo, e di aringhe in quelle norvegesi a gennaio, per esempio.\r\nIn India le temperature elevate hanno causato centinaia di vittime: in questi giorni il record di 51° celsius. Sono almeno trecento le persone morte in India nelle ultime settimane a causa del caldo; durante manifestazioni migliaia di persone hanno attaccato e sabotato un impianto di rifornimento idrico che fornisce l’acqua a Delhi. Nel paese la grave siccità ha decimato le coltivazioni e lasciato almeno 330 milioni di indiani senza sufficiente acqua. Alla mutazione ambientale si sommano la mancanza di pianificazione del governo, la privatizzazione aziendale, e l'enorme quantità di rifiuti industriali e umani (oltre all'incidenza del livello di corruzione dilagante). Una situazione che secondo molti è destinata a peggiorare non solo a causa delle condizioni climatiche ma anche a causa dell’aumento della popolazione (si prevede un aumento a 1,6 miliardi entro il 2050). La scarsità idrica globale è destinata a diventare, nel prossimo futuro, uno dei temi caldi del conflitto politico nazionale. Non bisogna dimenticare che l’India, sebbene sia uno dei paesi con la maggiore responsabilità per l’aumento delle temperature a livello globale non ha ratificato gli accordi del COP21 sottoscritti a Novembre 2015. Ma nessuno in realtà ha realmente ratificato quegli accordi, nonostante il tanto sbandierato successo dell'incontro, che ha bruciato e continua a bruciare denaro inutilmente in incontri asfittici che accompagneranno la melina degli stati per nulla intenzionati a diminuire le emissioni fino al Cop22 marocchino di novembre prossimo…\r\nAlessandro scrive su molte riviste on line come Notizie geopolitiche, Dazebao, Frontierenews… ascoltate questa interessante chiacchierata con lui:\r\nMauceri","21 Maggio 2016","2016-05-23 12:36:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/05/cambiamenti-climatici-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/05/cambiamenti-climatici-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/05/cambiamenti-climatici-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/05/cambiamenti-climatici.jpg 480w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Siccità globale: effetti, cause e responsabilità",1463848097,[228,229,230,231,232,233,234],"http://radioblackout.org/tag/acqua-potabile/","http://radioblackout.org/tag/cambiamento-climatico/","http://radioblackout.org/tag/cop21/","http://radioblackout.org/tag/el-nino/","http://radioblackout.org/tag/flussi-migratori/","http://radioblackout.org/tag/siccita/","http://radioblackout.org/tag/trivelle/",[236,237,24,28,238,239,240],"acqua potabile","cambiamento climatico","flussi migratori","siccità","trivelle",{"post_content":242},{"matched_tokens":243,"snippet":244,"value":245},[15],"degli ultimi 50 anni in \u003Cmark>Paraguay\u003C/mark>, Argentina, Uruguay e Brasile che","Comincia a essere abbondante la letteratura sul web relativa alla spaventosa siccità indotta dal Niño, tra i meglio informati e validi analisti c'è C. 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Ma nessuno in realtà ha realmente ratificato quegli accordi, nonostante il tanto sbandierato successo dell'incontro, che ha bruciato e continua a bruciare denaro inutilmente in incontri asfittici che accompagneranno la melina degli stati per nulla intenzionati a diminuire le emissioni fino al Cop22 marocchino di novembre prossimo…\r\nAlessandro scrive su molte riviste on line come Notizie geopolitiche, Dazebao, Frontierenews… ascoltate questa interessante chiacchierata con 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una serie di interventi radiofonici e ospitati su quotidiani (in particolare l'ormai defunta testata \"l'Unità\") che avevano affrontato l'argomento o in modo dilettantesco (Corbellini era riuscito a definirre gli ogm: «Una innovazione tecnologica - spiega Corbellini - preziosa per valorizzare proprio la realtà altamente differenziata dei sistemi agrari che caratterizzano l’ecologia del Paese», dimenticando che risalgono agli anni Ottanta e da allora Monsanto ci marcia con royalties monopolistiche), oppure ambiguo e in pochi rari casi scegliendo di occuparsene, cercando di dirimere i molteplici garbugli che frappongono il business dei brevetti, le mistificazioni delle multinazionali, le macchinazioni degli intellettuali che inventano bisogni innaturali, soluzioni artificiali alla produzione, menzogne palesi – come la favola della resistenza ai parassiti: laddove si sono introdotti ogm non è diminuito l'uso di diserbanti o inseticidi, che distruggono anche l'apicoltura –, che coinvolgono la decrescita o mode mercantili che stanno gradualmente estendendo la richiesta di prodotti bio, quelli che automaticametne cominciano a costare meno proprio per la spirale virtuosa innescata; ma anche l'apertura del Sudamerica alla coltura ogm sta andando incontro a scontri e opposizioni (avendo già operato danni, come rilevava Buiatti in uno degli articoli più illuminati apparsi in queste settimane, a partire dal fatto che appena fu aperto il mercato agli ogm, in Brasile e Paraguay si estese il latifondo e la monocultura – altra terribile piaga che trova il suo \"naturale\" contraltare nella biodiversità)... un bel guazzzabuglio: allora abbiamo voluto interpellare chi con i semi ci lavora e li usa in modo naturale.\r\n\r\nFabrizio fa parte di Associazione Rurale e ci ha fornito alcune \"semplici\" risposte che però offrono un approccio al complesso dibattito sugli ogm che appare naturalmente condivisibile e vanno al sodo della questione: tecnica, economica e sanitaria, ovvero sementi più sostenibili e più sane, che si adattino al territorio in cui vengono inserite: maggiore sostenibilità, pulizia, nutrimento... la biodiversità agricola significa che in un territorio sempre più vasto insistono varietà di agricolture diverse, preferibilmente tante di piccola scala contadine, che ruotano non solo all'interno della microazienda contadina, ma che ruotano anche ll'interno della realtà macroscopica di gamma: cioè l'opposto degli intenti della agroindustria\r\n\r\n \r\n\r\n2014.07.31-fabri_ogm","31 Luglio 2014","2014-08-11 14:52:09","In natura non c'è ogm che tenga",1406824558,[197,262,263,264],"http://radioblackout.org/tag/associazione-rurale/","http://radioblackout.org/tag/natura-consapevole/","http://radioblackout.org/tag/ogm/",[17,34,30,20],{"post_content":267},{"matched_tokens":268,"snippet":269,"value":270},[15],"agli ogm, in Brasile e \u003Cmark>Paraguay\u003C/mark> si estese il latifondo e","L'immagine a corredo di questo articolo ritrae la miscela 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Questa decisione ha scatenato le proteste dei Naga e dei Kuki che temono di perdere il controllo delle loro terre e si ritengono svantaggiati da questa decisione ,mentre l'equilibrio etnico nello stato è compromesso dall'arrivo di molti profughi dalla vicina Birmania di etnia Chin ,affine ai Kuki.\r\n\r\nDietro queste motivazioni ci sono anche le politiche accentratrici del governo di Delhi e del BJP il partito nazionalista indu' di Modi che utilizza in modo discriminatorio la norma della \"scheduled tribe\",la posizione strategica del Manipur in quanto porta verso i mercati indocinesi,l'onda d'urto della crisi birmana ,la contesa per le risorse agricole sempre piu' scarse.\r\n\r\nIn Pakistan dopo l'arresto dell'ex presidente Imran Khan continuano gli scontri e le proteste dei suoi sostenitori che attaccano anche le caserme dell'esercito ,potente soggetto politico ed economico in Pakistan che ha un ruolo determinante nelle vicende del paese.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/BASTIONI-DI-ORIONE-110523-VALACCHI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","13 Maggio 2023","2023-05-13 16:49:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/blade-1-2-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 11/05/2023- AMERICA LATINA ESITO DEL VOTO IN CILE RIGURGITO PINOCHETTISTA E \"DESGASTE\" DELLA SINISTRA ALLE ELEZIONI PER LA COSTITUENTE,PARAGUAY SI CONFERMA L'ETERNO PARTIDO COLORADO EREDE DI STROESSNER.- MANIPUR LE FRATTURE ETNICHE SCUOTONO LA PORTA DI ACCESSO INDIANA ALLA PENISOLA INDOCINESE ,PAKISTAN LA CRISI ECONOMICA E QUELLA ISTITUZIONALE DOPO L'ARRESTO DELLEX PRESIDENTE IMRAN KHAN RISCHIANO DI TRAVOLGERE ANCHE L'ESERCITO .","podcast",1683996565,[331],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[333],"Bastioni di Orione",{"post_content":335},{"matched_tokens":336,"snippet":337,"value":338},[15],"delle elezioni in Cile e \u003Cmark>Paraguay\u003C/mark> con Diego Battistessa giornalista freelance","Bastioni di Orione in questa puntata racconta dell'esito delle elezioni in Cile e \u003Cmark>Paraguay\u003C/mark> con Diego Battistessa giornalista freelance che si occupa del continente da anni che ci racconta della vittoria dei nostalgici del pinochettismo a 50 anni dal golpe del 1973 ,alle elezioni per la composizione del Consiglio costituzionale che dovrà redigere la nuova costituzione cilena in sostituzione di quella voluta da Pinochet.\r\n\r\nLa vittoria della destra consentirà paradossalmente a coloro che non volevano cambiare la costituzione di riscriverla e di esercitare anche un diritto di veto ,mentre le politiche accomodanti del presidente Boric verso i poteri costituiti hanno deluso i movimenti che esplosi nel 2019 lo avevano portato alla presidenza.Il numero delle schede annullate ,circa il 20 % in una elezione dove il voto era obbligatorio ,dimostrano una crescente sfiducia nel processo istituzionale verso la nuova costituzione ,anche alla luce del \"rechazo\" popolare del referendum scorso.\r\n\r\nLe condizioni di vita della popolazione peggiorano con una crescita dell'inflazione e una difficoltà crescente nella vita quotidiana ,la legge \"Nain Retamal\" che consente il grilletto facile e concede l'impunità de facto alle forze dell'ordine è stata vissuta come un tradimento dalle forze sociali che avevano sostenuto il cambiamento , le scelte del governo di Boric sembrano orientate sempre di piu' al mantenimento dello status quo neo liberale post Pinochet.\r\n\r\nIn \u003Cmark>Paraguay\u003C/mark> ha vinto ancora il Partido colorado che governa dal 1947 , a parte la breve esperienza di Lugo, un paese dove la corruzione regna sovrana ,si attende ancora una riforma agraria ,il sistema di repressione e controllo del partito al potere pervade la società e perpetua il modello autoritario dell'ex dittatore Stroessner.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/BASTIONI-DI-ORIONE-110523-BATTISTESSA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nParliamo con Francesco Valacchi studioso esperto dell'area asiatica della situazione in Manipur, stato indiano al confine con la Birmania, scosso da scontri interetnici tra Meitei che sono la maggioranza induista che vive nella valle dell'Imphal e i Naga e i Kuki che vivono nelle colline .Le tensioni sono scaturite dalla decisione della Corte suprema indiana di riconoscere ai Meitei il beneficio di \"scheduled tribe\" istituto che consente di accedere a dei sostegni destinati ai gruppi etnici ritenuti svantaggiati ,relativi all'educazione ,la salute e l'occupazione nel settore pubblico. 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Con la complicità dei governi e degli sponsor di questo mega evento (tra cui industrie impiegate quotidianamente nel settore militare come Toyota, Iveco e Renault), interi territori vengono invasi da tale corsa automobilistica che ogni anno causa la morte di persone del luogo (investite dai veicoli), di migliaia di animali e di piante in dei territori già di per sè instabili e fragili negli equilibri dei loro ecosistemi. La devastazione coinvolge anche moltissimi siti storici e archeologici, tanto da aver distrutto nel 2011 ben la metà del patrimonio archeologico del Cile.\r\n\r\nQuest'anno il rally assassino si è svolto nei paesi del Paraguay, Argentina e Bolivia, e proprio a La Paz si sono verificati alcuni incidenti tra polizia e manifestanti che si opponevano allo svolgimento dell'evento. 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Impossibile non citare quindi l'omicidio dell'attivista mapuche Macarena da parte dei sicari dell'azienda impegnata nel progetto di costruzione delle linee ad alta tensione nel territorio del Tranguil (Cile), progetto contro cui Macarena si è sempre battuta.\r\n\r\nAscolta qui la prima parte:\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/dakar1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nE qui la seconda parte:\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/dakar2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","19 Gennaio 2017","2019-01-31 12:52:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/img-200x110.jpg","La Parigi-Dakar non è un innocente rally!",1484843505,[383,384,385,386,387,359],"http://radioblackout.org/tag/bolivia/","http://radioblackout.org/tag/dakar/","http://radioblackout.org/tag/ecologismo/","http://radioblackout.org/tag/lotta-mapuche/","http://radioblackout.org/tag/rally/",[301,389,390,309,297,295],"dakar","ecologismo",{"post_content":392},{"matched_tokens":393,"snippet":394,"value":395},[15],"è svolto nei paesi del \u003Cmark>Paraguay\u003C/mark>, Argentina e Bolivia, e proprio"," \r\n\r\nLa Parigi-Dakar, che già dal 2009 viene annualmente organizzata in sudamerica, è uno dei più attuali esempi di neocolonialismo e distruzione (ambientale, animale e umana) in nome del divertimento e dell'adrenalina borghese occidentale. Con la complicità dei governi e degli sponsor di questo mega evento (tra cui industrie impiegate quotidianamente nel settore militare come Toyota, Iveco e Renault), interi territori vengono invasi da tale corsa automobilistica che ogni anno causa la morte di persone del luogo (investite dai veicoli), di migliaia di animali e di piante in dei territori già di per sè instabili e fragili negli equilibri dei loro ecosistemi. La devastazione coinvolge anche moltissimi siti storici e archeologici, tanto da aver distrutto nel 2011 ben la metà del patrimonio archeologico del Cile.\r\n\r\nQuest'anno il rally assassino si è svolto nei paesi del \u003Cmark>Paraguay\u003C/mark>, Argentina e Bolivia, e proprio a La Paz si sono verificati alcuni incidenti tra polizia e manifestanti che si opponevano allo svolgimento dell'evento. Abbiamo approfittato di tale notizia per approfondire la questione della repressione contro l'attivismo ambientale in centro e sud america, che molto spesso prevede anche l'omicidio di chi resiste a progetti di devastazione dei propri territori da parte delle multinazionali dell'industria del legname, dell'energia, etc.. Impossibile non citare quindi l'omicidio dell'attivista mapuche Macarena da parte dei sicari dell'azienda impegnata nel progetto di costruzione delle linee ad alta tensione nel territorio del Tranguil (Cile), progetto contro cui Macarena si è sempre battuta.\r\n\r\nAscolta qui la prima parte:\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/dakar1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nE qui la seconda parte:\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/dakar2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[397],{"field":93,"matched_tokens":398,"snippet":394,"value":395},[15],{"best_field_score":180,"best_field_weight":212,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":47,"score":213,"tokens_matched":19,"typo_prefix_score":47},{"document":401,"highlight":416,"highlights":421,"text_match":424,"text_match_info":425},{"comment_count":47,"id":402,"is_sticky":47,"permalink":403,"podcastfilter":404,"post_author":405,"post_content":406,"post_date":407,"post_excerpt":53,"post_id":402,"post_modified":408,"post_thumbnail":409,"post_title":410,"post_type":328,"sort_by_date":411,"tag_links":412,"tags":414},"47294","http://radioblackout.org/podcast/il-the-delle-signore/",[284],"outsidermusic","Una puntata, questa di 'a Scuppuluni, quasi tutta quanta al femminile. Durante questa oretta e mezza di disimpegno post-prandiale del giovedì ci andremo ad scoltere nell'ordine: Jojo Abot dal Nordamerica, Juana Molina dall’Argentina e la sfilza di caraibiche londinesi a cui ormai ci siamo affezionati. Stefflon Don, Lady Leshur, che sforna un singolone a settimana e la nuova, per noi, Paigey Cakey. Questo variegato the delle signore si concluderà con le urla grevi di Moor Mother. A completare il tutto, un po’ di tamarria dall’Africa, una nuova band della Crammed Disc, auto-tune e tanto tanto divertimento.\r\n| Pussy - money - weed |\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/ascuppuluni-22Febbraio2018.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nScaletta di ‘a Scuppuluni |22Febbraio2018|\r\n|SIGLA| SPLACK PACK, 04 Shake That Ass Bitch, compilation “Booty Bass”, Pandisc, 1994\r\nJOJO ABOT, 02 To Li, “Fyfya Woto”, Jojo Abot self-released, 2015\r\nJUANA MOLINA, 08 A00 B01, “Halo”, Crammed Discs, 2017\r\nJUANA MOLINA, 05 Cosoco, “Halo”, Crammed Discs, 2017\r\nJUANA MOLINA, 01 Paraguaya, “Halo”, Crammed Discs, 2017\r\nVINCE STAPLES, 10 Party People, “Big Fish Theory”, Def Jam Recordings, 2017\r\nSTEFFLON DON, 16 Shots, 2017\r\nLADY LESHURR, R.I.P., 2018\r\nPAIGEY CAKEY, Pattern, 2016\r\nMOOR MOTHER, 03 Deadbeat Protest, “Fetish bones”, Don Giovanni Records, 2016\r\nMOOR MOTHER & MENTAL JEWELRY, A3 Matter of time, “Crime Waves”, Don Giovanni Records, 2017\r\nMOOR MOTHER & MENTAL JEWELRY, A1 Hardware, “Crime Waves”, Don Giovanni Records, 2017\r\nFEROCITY (MARIO MACCIONE), 05 Action, “In the prison”, registrato nel carcere di Bollate, 2015\r\n|Shtrazzamutanni| MATIA BAZAR, Cavallo bianco, 1976\r\nVINCE STAPLES feat. 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All'inizio Robin Wood voleva disegnare, poi preferì\r\nscrivere e regalò al fumetto una folla di personaggi di tutte le\r\nepoche e tutti i paesi.\r\n\r\nUnknown\r\n\r\nUnknown\r\n\r\n ","16 Novembre 2015","2018-11-07 05:38:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/11/laperladilabuan-200x110.jpg","LA PERLA DI LABUAN 11Novembre 15- Il fumetto di Robin Wood, sceneggiatore sud-americano.",1447681549,[441,442,443,444,445,446,447,448],"http://radioblackout.org/tag/dago/","http://radioblackout.org/tag/gilgamesh/","http://radioblackout.org/tag/helena/","http://radioblackout.org/tag/historieta/","http://radioblackout.org/tag/il-cosacco/","http://radioblackout.org/tag/mojado/","http://radioblackout.org/tag/savarese/","http://radioblackout.org/tag/sceneggiatura/",[450,451,452,453,305,299,303,307],"Dago","Gilgamesh","Helena","historieta",{"post_content":455},{"matched_tokens":456,"snippet":458,"value":459},[457],"paraguay","di socialisti australiani nella\r\nselva \u003Cmark>paraguay\u003C/mark>ana. 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