","Spazio, potere e arte in Palestina","post",1442235924,[65,66,67,68,69,70,71],"http://radioblackout.org/tag/arte/","http://radioblackout.org/tag/controllo-dello-pazio/","http://radioblackout.org/tag/geografia-critica/","http://radioblackout.org/tag/occupazione-israeliana/","http://radioblackout.org/tag/palestina/","http://radioblackout.org/tag/ramallah/","http://radioblackout.org/tag/resistenza/",[73,74,75,33,15,36,29],"arte","controllo dello pazio","geografia critica",{"post_content":77,"tags":81},{"matched_tokens":78,"snippet":79,"value":80},[36],"luglio si è svolta a \u003Cmark>Ramallah\u003C/mark> la settima conferenza internazionale di","A fine luglio si è svolta a \u003Cmark>Ramallah\u003C/mark> la settima conferenza internazionale di Geografia Critica (ICCG 2015 - The seventh International Conference of Critical Geography) che ha visto la partecipazione di moltissime persone da diversi luoghi del mondo. A questo incontro non hanno partecipato solamente persone che provengono dall'ambiente accademico, ma anche molti e molte attiviste, artisti, ecc. che hanno proposto i loro lavori ed i loro sguardi rispetto a spazi e frontiere occupati e colonizzati militarmente, gestiti attraverso la violenza strutturale e la morte. Temi più che mai presenti nei nostri, così come in altri, territori. Temi certamente centrali per chi vive e lotta nel cuore della Palestina e che appare e scompare da cronache e analisi a seconda del momento e delle \"emergenze\" create ad hoc dalla stampa mainstream.\r\nNe abbiamo parlato con Ricke, che ha partecipato alla settimana di \u003Cmark>Ramallah\u003C/mark> e si occupa di cinema e comunicazione visuale con particolare attenzione alle tematiche Lgbt. Ascolta il contributo:\r\n\r\nUnknown\r\n\r\n ",[82,84,86,88,90,92,95],{"matched_tokens":83,"snippet":73},[],{"matched_tokens":85,"snippet":74},[],{"matched_tokens":87,"snippet":75},[],{"matched_tokens":89,"snippet":33},[],{"matched_tokens":91,"snippet":15},[],{"matched_tokens":93,"snippet":94},[36],"\u003Cmark>Ramallah\u003C/mark>",{"matched_tokens":96,"snippet":29},[],[98,103],{"field":39,"indices":99,"matched_tokens":100,"snippets":102},[22],[101],[36],[94],{"field":104,"matched_tokens":105,"snippet":79,"value":80},"post_content",[36],578730123365712000,{"best_field_score":108,"best_field_weight":14,"fields_matched":28,"num_tokens_dropped":51,"score":109,"tokens_matched":35,"typo_prefix_score":51},"1108091339008","578730123365711978",{"document":111,"highlight":134,"highlights":138,"text_match":142,"text_match_info":143},{"cat_link":112,"category":113,"comment_count":51,"id":114,"is_sticky":51,"permalink":115,"post_author":54,"post_content":116,"post_date":117,"post_excerpt":57,"post_id":114,"post_modified":118,"post_thumbnail":119,"post_thumbnail_html":120,"post_title":121,"post_type":62,"sort_by_date":122,"tag_links":123,"tags":130},[48],[50],"84167","http://radioblackout.org/2023/10/corrispondenza-da-ramallah/","Israele sta attuando un criminale blocco totale a Gaza impedendo i rifornimenti di medicine e cibo tagliando elettricità e acqua mentre continua a bombardare obiettivi civili come il mercato di Jabalya dove sono morte almeno 50 persone . I tank israeliani si stanno concentrando al confine con Gaza in preparazione di un intervento terrestre come preannunciato da Netanyahu sempre più criticato per la sua gestione della crisi. La natura fascio- sionista della leadership israeliana emerge dalle dichiarazioni del ministro della difesa Yoav Gallant che ha definito i palestinesi della striscia \"animali umani\" ,in fin dei conti anche Golda Meir ebbe a dire \"Non esiste qualcosa come un popolo palestinese. Non è che siamo venuti, li abbiamo buttati fuori e abbiamo preso il loro paese. Essi non esistevano\" ,già progettavano la pulizia etnica dei palestinesi.\r\n\r\nManifestazioni in solidarietà con i palestinesi si sono tenute a Berlino,Londra ,Madrid il clima di intimidazione nei confronti di chi critica la politica di sterminio praticata da Israele si fa sempre più pesante ,all'università di Harvard una coalizione di 34 organizzazioni studentesche ha pubblicato dichiarazione a sostegno del popolo palestinese, suscitando l’indignazione degli ex studenti di spicco dell’università. Gli studenti dell'università più influente nella politica degli Stati Uniti hanno affermato, in una dichiarazione pubblicata lunedì, che \"ritengono il regime israeliano interamente responsabile di tutte le violenze che si sono verificate\" tra palestinesi e israeliani dopo decenni di occupazione, aggiungendo che \"il regime dell'apartheid è il solo da incolpare”.Harvard ha prodotto otto ex presidenti e quattro dei nove attuali giudici della Corte Suprema.\r\n\r\n Lunedì alcuni eminenti ex studenti dell'Università di Harvard hanno denunciato la dichiarazione filo-palestinese e hanno esortato l'università ad agire contro i firmatari. Il presidente di Harvard Lawrence Summers, ex segretario al Tesoro degli Stati Uniti sotto la presidenza democratica Bill Clinton ed ex rettore dell'università, è stato uno dei tanti laureati di Harvard a criticare l’attuale leadership della prestigiosa università per non aver risposto. “Il silenzio della direzione di Harvard… ha permesso all'istituto di apparire, nella migliore delle ipotesi, neutrale nei confronti degli atti di terrorismo contro lo Stato ebraico di Israele”, ha scritto Summers . “Sono disgustato”. Il senatore repubblicano americano Ted Cruz, laureato alla Harvard Law School, ha scritto su X : \"Che diavolo c'è che non va con Harvard?\" \r\n\r\nQuesto è l'atmosfera di censura che circonda chi sostiene i diritti del popolo palestinese.\r\n\r\n \r\n\r\nAbbiamo chiesto a una compagna italo-palestinese che si trova in Cisgiordania di raccontarci il clima che si respira nei territori occupati della West Bank, la reazione e le speranze dellx palestinesi in seguito a questo attacco. Ascolta e scarica l'approfondimento:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/palestina_westbank.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nRicordiamo i prossimi appuntamenti a Torino:\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","10 Ottobre 2023","2023-10-10 16:08:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/8236191472_dd0e5fac27_o-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"202\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/8236191472_dd0e5fac27_o-300x202.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/8236191472_dd0e5fac27_o-300x202.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/8236191472_dd0e5fac27_o-768x516.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/8236191472_dd0e5fac27_o.jpg 968w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Corrispondenza da Ramallah",1696896764,[124,125,126,127,128,129,69],"http://radioblackout.org/tag/cisgiordania/","http://radioblackout.org/tag/conflitto-palestina-israele/","http://radioblackout.org/tag/gaza/","http://radioblackout.org/tag/hezbollah/","http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/libano/",[20,131,23,132,18,133,15],"conflitto palestina-israele","hezbollah","libano",{"post_title":135},{"matched_tokens":136,"snippet":137,"value":137},[36],"Corrispondenza da \u003Cmark>Ramallah\u003C/mark>",[139],{"field":140,"matched_tokens":141,"snippet":137,"value":137},"post_title",[36],578730123365187700,{"best_field_score":144,"best_field_weight":43,"fields_matched":35,"num_tokens_dropped":51,"score":145,"tokens_matched":35,"typo_prefix_score":51},"1108091338752","578730123365187705",{"document":147,"highlight":163,"highlights":175,"text_match":142,"text_match_info":183},{"cat_link":148,"category":149,"comment_count":51,"id":150,"is_sticky":51,"permalink":151,"post_author":54,"post_content":152,"post_date":153,"post_excerpt":57,"post_id":150,"post_modified":154,"post_thumbnail":155,"post_thumbnail_html":156,"post_title":157,"post_type":62,"sort_by_date":158,"tag_links":159,"tags":161},[48],[50],"82452","http://radioblackout.org/2023/06/corrispondenze-dalla-palestina/","Dall’inizio del 2023 sono 157 i palestinesi uccisi dall’esercito israeliano. Tra questi anche 26 minori. Ultimo è morto due giorni fa in seguito alle ferite riportate durante uno scontro armato a Jenin, dove la polizia era entrata per effettuare arresti.\r\nGiacomo Sini, giornalista free lance, è appena tornato da Ramallah e Betlemme, con lui faremo il punto su una situazione sempre più incandescente.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/2023-05-30-palestina-sini.mp3\"][/audio]","1 Giugno 2023","2023-06-01 10:03:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/index-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/index.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Corrispondenze dalla Palestina",1685613835,[160,69],"http://radioblackout.org/tag/betlemme-ramallah/",[162,15],"betlemme ramallah",{"post_content":164,"tags":168},{"matched_tokens":165,"snippet":166,"value":167},[36],"lance, è appena tornato da \u003Cmark>Ramallah\u003C/mark> e Betlemme, con lui faremo","Dall’inizio del 2023 sono 157 i palestinesi uccisi dall’esercito israeliano. 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Le sue condizioni rimangono sconosciute.\r\nLe piattaforme dei social media hanno diffuso video e foto che mostrano le forze di occupazione israeliane mentre assaltano il villaggio di Tarama, a sud di Dura, nella zona di Hebron.\r\n\r\nTestimoni oculari citati da Al-Jazeera hanno affermato che decine di giovani sono stati arrestati durante i raid notturni, mentre i\r\nsoldati israeliani effettuavano arresti su larga scala e incursioni nelle abitazioni.\r\nAltrove, le truppe israeliane sono entrate nella città di Kafr Malik, a nord-est di Ramallah, in un altro raid notturno. L'entità delle persone trattenute o dei danni causati da quell'operazione non è ancora chiara.\r\nNel frattempo, nella Cisgiordania settentrionale, sono state segnalate attività di resistenza armata durante un raid militare israeliano nella città di Deir Abu Daif, a est di Jenin. Secondo fonti palestinesi, durante l'incursione i combattenti della resistenza hanno fatto esplodere un grosso ordigno esplosivo contro le forze israeliane.\r\n\r\nLa tensione resta alta anche nel governatorato di Salfit, in seguito alla sparatoria della scorsa settimana in cui è morto un colono ebreo israeliano illegale e ne è rimasto ferito un altro. In risposta, le forze israeliane hanno lanciato una campagna prolungata di punizioni collettive in diverse città a ovest di Salfit, in particolare Burqin e Kafr ad-Dik.\r\nA Burqin, dove le truppe israeliane sono presenti da cinque giorni consecutivi, i residenti hanno segnalato pesanti scontri a fuoco, coprifuoco e attacchi diffusi contro le abitazioni civili. Fonti di Al-Jazeera hanno confermato che diversi palestinesi sono stati arrestati durante i raid e sottoposti a interrogatori sul campo. Contemporaneamente, sono emerse segnalazioni di attacchi da parte dei coloni. Nella zona industriale di Barkan, vicino a Salfit, almeno 17 veicoli appartenenti a lavoratori palestinesi sarebbero stati incendiati dai coloni la notte del 15 maggio.\r\nAnche altri veicoli sono stati bruciati a Burqin. Le forze di occupazione israeliane hanno imposto uno stretto cordone militare intorno alle città di Burqin, Kafr ad-Dik e Salfit stessa. Gli ingressi alle città rimangono bloccati e i soldati continuano a effettuare perquisizioni e interrogatori dei residenti. 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Da allora, sono stati elaborati vari piani per annettere una parte o l'intera Cisgiordania e Gaza, spingendo la popolazione palestinese verso le vicine Giordania ed Egitto.\r\n\r\nLa costruzione di oltre 150 insediamenti israeliani illegali e 120 avamposti in tutta la Cisgiordania occupata è una politica che deriva da questi piani. Con il pretesto di \"proteggere\" la popolazione di 700.000 coloni, Israele ha invaso sempre più terre palestinesi, espellendo sempre più palestinesi dalle loro comunità e negando loro l'accesso alle fattorie, ai pascoli e agli uliveti. Questo ha danneggiato i mezzi di sussistenza e l'autosufficienza dei palestinesi. Ha anche incoraggiato e incoraggiato i coloni a molestare, torturare e uccidere i palestinesi nella loro stessa terra. Tutto ciò, unito a politiche volte a strangolare l'economia palestinese, ha spinto i palestinesi ad abbandonare \"volontariamente\" la loro terra.\r\n\r\nL’anno 2023 si preannuncia come l’anno più sanguinoso per i palestinesi nella Cisgiordania occupata da quando le Nazioni Unite hanno iniziato a documentare le vittime (cioè nel 2006). Prima del 7 ottobre, le forze e i coloni israeliani avevano ucciso circa 248 palestinesi, la maggior parte dei quali civili, tra cui almeno 45 bambini. L’esercito israeliano, in coordinamento con le forze di sicurezza dell’Autorità Palestinese (ANP), aveva intrapreso violenti raid e massacri in tutta la Cisgiordania, concentrandosi sui distretti settentrionali di Nablus, Jenin e Tulkarem.\r\n\r\nNegli ultimi 50 giorni, Israele ha ucciso 249 palestinesi in Cisgiordania, tra cui almeno 60 bambini. I raid israeliani sui villaggi, sulle città e sui campi profughi palestinesi nella Cisgiordania occupata si sono intensificati in termini di portata, gravità e uso di armi letali, tra cui fucili automatici, carri armati e droni. Dal 7 ottobre almeno 3.260 palestinesi sono stati arrestati nella Cisgiordania occupata, tra cui molti bambini.\r\n\r\nSi sono moltiplicati i resoconti e le prove video di abusi e torture in detenzione. I palestinesi vengono regolarmente molestati e picchiati anche nelle loro case o per strada.\r\n\r\nIncoraggiati e armati dalle autorità israeliane, i coloni israeliani sono diventati ancora più violenti. Hanno intensificato le espulsioni forzate delle comunità beduine palestinesi nel sud vicino alla Valle del Giordano e nelle aree centrali vicino a Ramallah, sfollando più di 1.000 persone dal 7 ottobre.\r\n\r\nAbbiamo chiesto a una compagna italo-palestinese che si trova in Cisgiordania un racconto di prima mano di quello che sta accadendo. Ascolta e scarica la corrispodenza:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/westbank3.mp3\"][/audio]","4 Dicembre 2023","2023-12-04 17:32:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/West_Bank_wall_watchtower-scaled-e1701707437348-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/West_Bank_wall_watchtower-scaled-e1701707437348-300x168.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/West_Bank_wall_watchtower-scaled-e1701707437348-300x168.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/West_Bank_wall_watchtower-scaled-e1701707437348-1024x573.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/West_Bank_wall_watchtower-scaled-e1701707437348-768x430.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/West_Bank_wall_watchtower-scaled-e1701707437348-1536x860.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/West_Bank_wall_watchtower-scaled-e1701707437348.jpg 1920w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Corrispondenza dalla Cisgiordania",1701710977,[124,228,200,128,229,69],"http://radioblackout.org/tag/diritti-umani/","http://radioblackout.org/tag/medio-oriente/",[20,231,26,18,232,15],"diritti umani","medio oriente",{"post_content":234},{"matched_tokens":235,"snippet":236,"value":237},[36],"nelle aree centrali vicino a \u003Cmark>Ramallah\u003C/mark>, sfollando più di 1.000 persone","La guerra dello Yom Kippur del 1967 diede a Israele l'opportunità di occupare Gerusalemme Est, la Cisgiordania e Gaza, oltre alla penisola del Sinai in Egitto e alle alture del Golan in Siria, che rimangono occupate ancora oggi. Da allora, sono stati elaborati vari piani per annettere una parte o l'intera Cisgiordania e Gaza, spingendo la popolazione palestinese verso le vicine Giordania ed Egitto.\r\n\r\nLa costruzione di oltre 150 insediamenti israeliani illegali e 120 avamposti in tutta la Cisgiordania occupata è una politica che deriva da questi piani. Con il pretesto di \"proteggere\" la popolazione di 700.000 coloni, Israele ha invaso sempre più terre palestinesi, espellendo sempre più palestinesi dalle loro comunità e negando loro l'accesso alle fattorie, ai pascoli e agli uliveti. Questo ha danneggiato i mezzi di sussistenza e l'autosufficienza dei palestinesi. Ha anche incoraggiato e incoraggiato i coloni a molestare, torturare e uccidere i palestinesi nella loro stessa terra. Tutto ciò, unito a politiche volte a strangolare l'economia palestinese, ha spinto i palestinesi ad abbandonare \"volontariamente\" la loro terra.\r\n\r\nL’anno 2023 si preannuncia come l’anno più sanguinoso per i palestinesi nella Cisgiordania occupata da quando le Nazioni Unite hanno iniziato a documentare le vittime (cioè nel 2006). Prima del 7 ottobre, le forze e i coloni israeliani avevano ucciso circa 248 palestinesi, la maggior parte dei quali civili, tra cui almeno 45 bambini. L’esercito israeliano, in coordinamento con le forze di sicurezza dell’Autorità Palestinese (ANP), aveva intrapreso violenti raid e massacri in tutta la Cisgiordania, concentrandosi sui distretti settentrionali di Nablus, Jenin e Tulkarem.\r\n\r\nNegli ultimi 50 giorni, Israele ha ucciso 249 palestinesi in Cisgiordania, tra cui almeno 60 bambini. I raid israeliani sui villaggi, sulle città e sui campi profughi palestinesi nella Cisgiordania occupata si sono intensificati in termini di portata, gravità e uso di armi letali, tra cui fucili automatici, carri armati e droni. Dal 7 ottobre almeno 3.260 palestinesi sono stati arrestati nella Cisgiordania occupata, tra cui molti bambini.\r\n\r\nSi sono moltiplicati i resoconti e le prove video di abusi e torture in detenzione. I palestinesi vengono regolarmente molestati e picchiati anche nelle loro case o per strada.\r\n\r\nIncoraggiati e armati dalle autorità israeliane, i coloni israeliani sono diventati ancora più violenti. Hanno intensificato le espulsioni forzate delle comunità beduine palestinesi nel sud vicino alla Valle del Giordano e nelle aree centrali vicino a \u003Cmark>Ramallah\u003C/mark>, sfollando più di 1.000 persone dal 7 ottobre.\r\n\r\nAbbiamo chiesto a una compagna italo-palestinese che si trova in Cisgiordania un racconto di prima mano di quello che sta accadendo. 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L'ospedale, era anche usato come rifugio dalla popolazione sfollata in fuga dai bomdardamenti. \r\n\r\nE’ salito ad almeno 3.200 morti e circa 11.000 feriti il bilancio dagli attacchi dell’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza dall’inizio dell’assedio, secondo il Ministero della Sanità palestinese della Striscia. Più di 400, solo all'ospedale di al Ahli.\r\n\r\nIsraele accusa che l’esplosione sia stata causata dal lancio di un missile da parte della Jihad islamica palestinese. D'altro canto l’organizzazione palestinese nega e parla di un attacco dal cielo. Molte le prove della possibile responsabilità israeliane, tra cui un tweet, poi cancellato, di un collaboratore di Netanyahu, che riportava l'effettiva volontà dell'aeronautica israeliana di colpire una base di Hamas all'interno di un ospedale.\r\n\r\nA seguito della strage ci sono state intense manifestazioni e scontri in Cisgiordania, in particolare a Ramallah, con le forze di polizia palestinesi intervenute per disperdere la folla. I manifestanti hanno chiesto le dimissioni di Mahmoud Abbas (Abu Mazen), presidente dell’Autorità Palestinese, accusato di essere troppo conciliante con Israele. Scontri anche a Nablus, Tubas e Jenin. Anche l’ambasciata israeliana di Giordania è stata assaltata ed il Re ha annullato l’incontro, previsto oggi con il presidente statunitense Biden ed i leader egiziani e palestinesi. Manifestazioni per denunciare il massacro anche in Libano, in Turchia, ed in diversi paesi del mondo arabo.\r\n\r\nLa situazione nella Striscia è catastrofica. Nessuna tregua, nessun corridoio umanitario, nella mancanza di atti concreti da parte dalla comunità internazionale. I medicinali stanno scarseggiando, l'accesso agli ospedali è un problema grave, e la mancanza di acqua ed il deterioramento del sistema fognario aumentano i rischi della diffusione delle malattie trasmissibili.\r\n\r\nNe parliamo con il giornalista Michele Giorgio, corrispondente del Manifesto e direttore della rivista Pagine Esteri. 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Molte le prove della possibile responsabilità israeliane, tra cui un tweet, poi cancellato, di un collaboratore di Netanyahu, che riportava l'effettiva volontà dell'aeronautica israeliana di colpire una base di Hamas all'interno di un ospedale.\r\n\r\nA seguito della strage ci sono state intense manifestazioni e scontri in Cisgiordania, in particolare a \u003Cmark>Ramallah\u003C/mark>, con le forze di polizia palestinesi intervenute per disperdere la folla. I manifestanti hanno chiesto le dimissioni di Mahmoud Abbas (Abu Mazen), presidente dell’Autorità Palestinese, accusato di essere troppo conciliante con Israele. Scontri anche a Nablus, Tubas e Jenin. Anche l’ambasciata israeliana di Giordania è stata assaltata ed il Re ha annullato l’incontro, previsto oggi con il presidente statunitense Biden ed i leader egiziani e palestinesi. 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In forme che potranno fare orrore le organizzazioni palestinesi che hanno portato l'attacco dentro Israele hanno ricordato al mondo che nulla può essere deciso sopra di loro senza di loro affermando in modo esplicito che se non c'è un posto per loro al mondo, quella parte di mondo non sarà sicura.\r\n\r\nSe si eccettuano pochi e isolatissimi casi le cancellerie occidentali e i media che ne sono gli altoparlanti pappagalleschi si sono stretti intorno all'aggredito rinunciando a qualsiasi tentativo di seria analisi e auto-critica del divenire storico che ha prodotto quella carneficina, enunciando un \"noi\" collettivo (\"società democratiche occidentali coi nostri valori\") che continua a pensarsi e pretendere superiore e ingiudicabile, non scorgendo il declino evidente del \"nostro\" mondo e il fossato sempre più largo che ci divide dagli \"altri\". 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In forme che potranno fare orrore le organizzazioni palestinesi che hanno portato l'attacco dentro Israele hanno ricordato al mondo che nulla può essere deciso sopra di loro senza di loro affermando in modo esplicito che se non c'è un posto per loro al mondo, quella parte di mondo non sarà sicura.\r\n\r\nSe si eccettuano pochi e isolatissimi casi le cancellerie occidentali e i media che ne sono gli altoparlanti pappagalleschi si sono stretti intorno all'aggredito rinunciando a qualsiasi tentativo di seria analisi e auto-critica del divenire storico che ha prodotto quella carneficina, enunciando un \"noi\" collettivo (\"società democratiche occidentali coi nostri valori\") che continua a pensarsi e pretendere superiore e ingiudicabile, non scorgendo il declino evidente del \"nostro\" mondo e il fossato sempre più largo che ci divide dagli \"altri\". Avvallando di fatto la carneficina (ennesima e sicuramente più massiccia) che Israele si accinge a compiere nella scritta, sintomo di una sete di vendetta accecata che appare però priva di strategie politiche sul medio termine (a meno di portare fino in fondo una nuova Nakhba nella Striscia, che sembra però tecnicamente infattibile).\r\n\r\nNon è forse un caso che in alcuni media israeliani scorgiamo alcune voci perlomeno lucide e capaci di interrogare la propria società e il mondo che la sostiene. Prima delle stragi di sabato, Israele usciva da mesi di manifestazioni e contestazioni che avevano diviso come non mai una società che si rappresenta unita e coesa e che è invece quanto mai divisa e tribalizzata. Passato il momento dell'unità nazionale e dei nuovi crimini di stato contro i palestinesi che la vendetta si porterà dietro, non è detto che queste crepe non riemergeranno.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/la-fine-12-10.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nRamzy Baroud - A Day to Remember: How ‘Al-Quds Flood’ Altered the Relationship between Palestine and Israel Forever\r\n\r\n+972Magazine - The end of the Netanyahu doctrine\r\n\r\nHaaretz Editorial - Netanyahu Bears Responsibility for This Israel-Gaza WarFabrizio Maronta - L'esercito di popolo non crede più nel popolo\r\n\r\nLeGrandContinent - La guerra degli ostaggi: 10 punti sulla tattica di Hamas in Israele",[323],{"field":104,"matched_tokens":324,"snippet":320,"value":321},[36],{"best_field_score":144,"best_field_weight":184,"fields_matched":35,"num_tokens_dropped":51,"score":213,"tokens_matched":35,"typo_prefix_score":51},{"document":327,"highlight":340,"highlights":345,"text_match":142,"text_match_info":348},{"comment_count":51,"id":328,"is_sticky":51,"permalink":329,"podcastfilter":330,"post_author":331,"post_content":332,"post_date":333,"post_excerpt":57,"post_id":328,"post_modified":334,"post_thumbnail":335,"post_title":336,"post_type":313,"sort_by_date":337,"tag_links":338,"tags":339},"73159","http://radioblackout.org/podcast/healing-podcast-117/",[273],"healingfrequencies","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/hf_117.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nBASS / MID-EAST / TRIBAL / DUB\r\n\r\nAl Nather - Maqsoora [Improv Session] ft Mothanna & Muqataa\r\nAmer AL-Taher (Almukhatar) - Jalwa feat Ahmad Alabdullat (prod Nairuz Al-Ajluni)\r\nAmer AL-Taher (Almukhatar) - Intro - مقدمة Prod by Amer Altaher\r\nArab Highway - Baghdad is not yours - Instrumental _ بغداد ليست لكم Arab Highway - Emancipate - instrumental _ التحرر\r\nStacktrace - Wicked Sitar Riddims Supplies\r\nZahed Sultan - Awal Ma Nabdi (Muqata'a's Ramallah Dub)\r\nAzu Tiwaline - Tessiture\r\nKalbata - Al Shark (Part 2)\r\nAnunaku & DJ Plead - Haze\r\nAnunaku - Atlas4088\r\nR.O.S.H. - For My Bristol Friends (High Emotionz)\r\nJack Sparrow - Shoal\r\nOurman - Vulgar\r\nKryo - Yar\r\nLAS - Wisemen\r\nEl Mahdy Jr. & Gulls - Disco Maghreb\r\nThe Rootsman meets Muslimgauze - Amahar\r\n\r\nMORE HEALING:\r\nwww.radioblackout.org/podcastfilter/healing-frequencies\r\nwww.mixcloud.com/o-b-o","28 Gennaio 2022","2022-02-09 21:46:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/azu-200x110.jpeg","Healing Podcast 117",1643396148,[],[],{"post_content":341},{"matched_tokens":342,"snippet":343,"value":344},[36],"Sultan - Awal Ma Nabdi (Muqata'a's \u003Cmark>Ramallah\u003C/mark> Dub)\r\nAzu Tiwaline - Tessiture\r\nKalbata","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/hf_117.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nBASS / MID-EAST / TRIBAL / DUB\r\n\r\nAl Nather - Maqsoora [Improv Session] ft Mothanna & Muqataa\r\nAmer AL-Taher (Almukhatar) - Jalwa feat Ahmad Alabdullat (prod Nairuz Al-Ajluni)\r\nAmer AL-Taher (Almukhatar) - Intro - مقدمة Prod by Amer Altaher\r\nArab Highway - Baghdad is not yours - Instrumental _ بغداد ليست لكم Arab Highway - Emancipate - instrumental _ التحرر\r\nStacktrace - Wicked Sitar Riddims Supplies\r\nZahed Sultan - Awal Ma Nabdi (Muqata'a's \u003Cmark>Ramallah\u003C/mark> Dub)\r\nAzu Tiwaline - Tessiture\r\nKalbata - Al Shark (Part 2)\r\nAnunaku & DJ Plead - Haze\r\nAnunaku - Atlas4088\r\nR.O.S.H. - For My Bristol Friends (High Emotionz)\r\nJack Sparrow - Shoal\r\nOurman - Vulgar\r\nKryo - Yar\r\nLAS - Wisemen\r\nEl Mahdy Jr. & Gulls - Disco Maghreb\r\nThe Rootsman meets Muslimgauze - Amahar\r\n\r\nMORE HEALING:\r\nwww.radioblackout.org/podcastfilter/healing-frequencies\r\nwww.mixcloud.com/o-b-o",[346],{"field":104,"matched_tokens":347,"snippet":343,"value":344},[36],{"best_field_score":144,"best_field_weight":184,"fields_matched":35,"num_tokens_dropped":51,"score":213,"tokens_matched":35,"typo_prefix_score":51},{"document":350,"highlight":363,"highlights":368,"text_match":142,"text_match_info":371},{"comment_count":51,"id":351,"is_sticky":51,"permalink":352,"podcastfilter":353,"post_author":292,"post_content":354,"post_date":355,"post_excerpt":57,"post_id":351,"post_modified":356,"post_thumbnail":357,"post_title":358,"post_type":313,"sort_by_date":359,"tag_links":360,"tags":362},"69248","http://radioblackout.org/podcast/viaggio-in-palestina-2/",[275],"Ecco qui il podcast del nostro viaggio in Palestina. Un grazie speciale a Silvia De Marco per il suo contributo e per le testimonianze. Silvia è nata a Firenze e per quattro anni ha vissuto a Ramallah, in Palestina, dove ha lavorato a progetti sull’ambiente e a percorsi educativi con bambini e ragazzi. Già nostra ospite, circa un anno fa, in cui ha presentato il suo libro Ricette di confine - il cibo narrato dalla Palestina occupata, è tornata per aggiornarci sull'attuale situazione. 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La sua vita, la sua militanza e la dure repressione che sta subendo da parte del governo israeliano (già raccontata anche nella puntata precedente). Ci aggiorna sulla sua situazione repressiva Sumud, una compagna di Ramallah, in diretta i nostri microfoni, che descrive le drammatiche difficoltà di vita (in particolare delle donne) sotto l'occupazione militare israeliana.\r\nPer riascoltare la puntata:\r\nUnknown\r\nUnknown","2 Ottobre 2015","2018-11-01 23:36:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/adesivo-il-colpo-della-strega-new-copy-200x110.jpg","I podcast de Il colpo della strega: 27aprile2015",1443800680,[124,228,407,408,68,69,409,410],"http://radioblackout.org/tag/fplp/","http://radioblackout.org/tag/khalida-jarrar/","http://radioblackout.org/tag/prigionieri-politici/","http://radioblackout.org/tag/repressione/",[20,231,286,295,33,15,297,289],{"post_content":413},{"matched_tokens":414,"snippet":415,"value":416},[36],"repressiva Sumud, una compagna di \u003Cmark>Ramallah\u003C/mark>, in diretta i nostri microfoni,","Un approfondimento su Khalida Jarrar, femminista palestinese, compagna del FPLP e attivista per i diritti umani. 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