","Gas e idranti. I No Tav non mollano","post",1352987378,[61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/resistenza/","http://radioblackout.org/tag/s-giuliano/","http://radioblackout.org/tag/susa/","http://radioblackout.org/tag/trivelle/",[17,67,28,15,22],"resistenza",{"post_content":69,"tags":75},{"matched_tokens":70,"snippet":73,"value":74},[71,72],"S","Giuliano","presidio No Tav, in frazione \u003Cmark>S\u003C/mark>. \u003Cmark>Giuliano\u003C/mark>, dove alle 18, dopo un'assemblea","Mercoledì 14 novembre. Nei pressi dell’uscita autostradale di Susa sulla statale 25, viene piazzata una trivella, mentre l'area è chiusa da jersey e militarizzata. Siamo di fronte al presidio No Tav, in frazione \u003Cmark>S\u003C/mark>. \u003Cmark>Giuliano\u003C/mark>, dove alle 18, dopo un'assemblea i No Tav decidono di fare battiture, occupando contemporaneamente la statale parallela.\r\nI No Tav si radunano di fronte allo schieramento di polizia e fanno una battitura. Intorno alle otto meno un quarto la polizia comincia sparare lacrimogeni.\r\nI No Tav non se vanno.\r\nDa una parte i manifestanti che bloccano le due statali, fanno battiture, intonano slogan, dall’altra la polizia che bagna con gli idranti e gasa sino a rendere irrespirabile l’aria.\r\nI lacrimogeni arriveranno sin nelle case della frazione \u003Cmark>S\u003C/mark>. \u003Cmark>Giuliano\u003C/mark>, la zona di Susa destinata ad diventare cantiere Tav.\r\nQuesta mattina le trivelle sono state smontate e pare che entro il pomeriggio la zona venga lasciata libera. Possibile che le trivelle vengano spostate a \u003Cmark>S\u003C/mark>. \u003Cmark>Giuliano\u003C/mark> e a Venaus.\r\nL'appuntamento per fare il punto e decidere nuove iniziative è per le 18 di oggi al presidio di Susa.\r\n\r\nAscolta l'intervista a Mario Fontana del presidio internazionale di Susa: [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/2012-11-15-no-tav-trivelle-mario-fontana.mp3\"]\r\n\r\nscarica l'audio",[76,78,80,83,85],{"matched_tokens":77,"snippet":17},[],{"matched_tokens":79,"snippet":67},[],{"matched_tokens":81,"snippet":82},[71,72],"\u003Cmark>S\u003C/mark>. \u003Cmark>Giuliano\u003C/mark>",{"matched_tokens":84,"snippet":15},[],{"matched_tokens":86,"snippet":22},[],[88,93],{"field":35,"indices":89,"matched_tokens":90,"snippets":92},[14],[91],[71,72],[82],{"field":94,"matched_tokens":95,"snippet":73,"value":74},"post_content",[71,72],1157451471441625000,{"best_field_score":98,"best_field_weight":99,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":100,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":102,"highlight":118,"highlights":123,"text_match":126,"text_match_info":127},{"cat_link":103,"category":104,"comment_count":47,"id":105,"is_sticky":47,"permalink":106,"post_author":50,"post_content":107,"post_date":108,"post_excerpt":53,"post_id":105,"post_modified":109,"post_thumbnail":53,"post_thumbnail_html":53,"post_title":110,"post_type":58,"sort_by_date":111,"tag_links":112,"tags":116},[44],[46],"20487","http://radioblackout.org/2014/01/tav-grandi-manovre-sullautoporto-e-la-buonanotte-alle-truppe/","Sabato 18 gennaio verrà inaugurato a Bruzolo, sulla statale 25, un punto informativo che sarà il nucleo del presidio resistente che i No Tav faranno contro i lavori di spostamento dell'Autoporto di Susa a Bruzolo e del servizio \"guida sicura\" ad Avigliana.\r\nQuesti trasferimenti sono il primo passo per l'apertura del cantiere per il tunnel di base, un mostro di 57 km tra la frazione S. Giuliano di Susa e San Jean de Maurienne in Francia. Per fare una linea di pianura in montagna dovranno fare un buco in un massiccio, quello dell'Ambin, che raggiunge i 3500 metri ed è ricco di uranio.\r\n\r\nIl cantiere per il mega buco e, successivamente, per la stazione di Susa verrà piazzato nell'area attualmente occupata dall'autoporto.\r\n\r\nBloccare il trasferimento è uno dei primi impegni dei resistenti No Tav perché quest'operazione è di fatto la prima che aprirebbe la strada all'avvio dei lavori per la nuova linea. Ma non solo. Lo stesso Autoporto è un affare poco chiaro, perché, dopo la caduta delle barriere doganali interne all'Unione Europea, è diventato inutile. A questo punto basterebbe un parcheggio così come previsto per ogni autostrada che immetta ad un valico transfrontaliero. La greppia di cui mangiare perderebbe tuttavia di sostanza.\r\nDegli interessi in gioco e delle prospettive di lotta si parlerà sabato 18 in un'assemblea indetta alle 21 a San Didero.\r\n\r\nCe ne ha anticipato alcuni passi Alberto Veggio del Comitato No Tav di Condove. Ascolta la diretta:\r\n\r\nalberto notav\r\n\r\nMartedì 15 gennaio. Senza farsi annunciare ieri sera intorno alle 22 un folto gruppo di No Tav ha fatto capolino nel cortile dell'albergo S. Giorgio, che ospita i \"Cacciatori di Sardegna\", corpo speciale dei carabinieri che si alternano con le altre truppe di occupazione al cantiere di Chiomonte.\r\nDue militari che stavanmo fumando fuori rientrano in gran fretta e presto all'interno si scorge un mucchio di gente agitata che va su è giù brandendo telefonini. I No Tav aprono due striscioni: il primo con la scritta \"terrorismo = tav\" il secondo in solidarietà con gli arrestati del 9 dicembre. Battiture, slogan e cori per un'oretta. Poi via.\r\n\r\nAscolta il resoconto della serata fatto da Renzo del comitato No Tav \"Spinta dal bass\":\r\n\r\nrenzo no tav","15 Gennaio 2014","2014-01-20 17:07:31","Tav. Grandi manovre sull'autoporto (e buonanotte alle truppe)",1389796353,[113,114,61,115,64],"http://radioblackout.org/tag/autoporto/","http://radioblackout.org/tag/cacciatori-di-sardegna/","http://radioblackout.org/tag/sangano/",[117,32,17,20,15],"autoporto",{"post_content":119},{"matched_tokens":120,"snippet":121,"value":122},[71,72],"57 km tra la frazione \u003Cmark>S\u003C/mark>. \u003Cmark>Giuliano\u003C/mark> di Susa e San Jean","Sabato 18 gennaio verrà inaugurato a Bruzolo, sulla statale 25, un punto informativo che sarà il nucleo del presidio resistente che i No Tav faranno contro i lavori di spostamento dell'Autoporto di Susa a Bruzolo e del servizio \"guida sicura\" ad Avigliana.\r\nQuesti trasferimenti sono il primo passo per l'apertura del cantiere per il tunnel di base, un mostro di 57 km tra la frazione \u003Cmark>S\u003C/mark>. \u003Cmark>Giuliano\u003C/mark> di Susa e San Jean de Maurienne in Francia. 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Dal cancello verranno fatti entrare - uno ad uno - i proprietari per \"l'occupazione temporanea\" dei terreni.\r\n\r\nore 17 - per chi non fosse riuscito ad arrivare prima - appuntamento al presidio internazionale di S. Giuliano di Susa (si trova di fronte all'uscita autostradale di Susa).\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nOVUNQUE (in continuo aggiornamento, inviateci eventuali appuntamenti a blackoutinfo@autistici.org)\r\n\r\n\r\nTORINO 11 aprile - ore 18 - piazza Castello\r\n\r\n\r\n\r\nALBA 11 aprile ore16.30 via Vittorio Emanuele angolo via Paruzza\r\n\r\nAOSTA 11 aprile ore 15.30 piazza Chanoux\r\n\r\nBASSANO DEL GRAPPA 11 aprile ore 18.00 stazione dei treni\r\n\r\n\r\nBARCELLONA ore 18.00 Consolato italiano C/Mallorca, 270 España\r\n\r\nBERGAMO 11 aprile dalle ore 14.00 alle ore 20.00 piazzale stazione ff.ss.\r\n\r\nBIELLA 11 aprile ore 17.30 davanti Esselunga\r\n\r\nBRESCIA 10 aprile ore 20.45 assemblea al magazzino 47\r\n\r\nBOLOGNA 11 aprile ore 18.00 piazza Nettuno\r\n\r\nCREMONA 11 aprile ore 17.00 piazza Roma\r\n\r\nCUNEO 11 aprile ore 17.00 piazzale stazione ferroviaria\r\n\r\nDESENZANO DEL GARDA 11 aprile ore 18.00 piazza Malvezzi\r\n\r\nERCOLANO 11 aprile ore 18.00 piazza pugliano\r\n\r\nFANO 11 aprile ore 17.30 via Serravalle 16\r\n\r\nFIRENZE 11 aprile ore 18.00 ponte al pino (di fronte al cantiere tav)\r\n\r\nFORLÌ 11 aprile ore 17.00 stazione ferroviaria\r\n\r\nGENOVA 11 aprile ore 17.30 davanti prefettura\r\n\r\nL’AQUILA 11 aprile piazza Regina Margherita presidio informativo nel pomeriggio\r\n\r\nLATINA 11 aprile ore 17.30 piazza della Libertà\r\n\r\nLA SPEZIA 11 aprile ore 17.00 stazione centrale\r\n\r\n\r\nLIVORNO ore 17,30 viale Carducci angolo Bar “Il Tramezzino”\r\n\r\nLUCCA 11 aprile ore 17.30 piazza S.Michele\r\n\r\n\r\nMANTOVA 10 aprile ore 21.00 via chiesa nuova 10\r\n\r\nMASSA CARRARA 11 aprile ore 15.00 piazza della stazione\r\n\r\nMILANO 11 aprile ore 18.00 piazzale cadorna\r\n\r\nNAPOLI BOSCOREALE 11 aprile ore 20.30 rotonda di via panoramica\r\n\r\nNOVI LIGURE 11 aprile ore 17.00 piazza collegiata\r\n\r\nNUORO 11 aprile ore 18.30 piazza Sardegna (quadrivio)\r\n\r\nPADOVA 11 aprile ore 18.00 piazza delle Erbe 12 aprile ore 17.00 in bici da via Marzolo\r\n\r\nPALERMO 11 aprile ore 16.30 corteo partenza ore 16.30 teatro Massimo\r\n\r\nPARMA 11 aprile ore 17.30 via repubblica (in fronte a questura)\r\n\r\nPINEROLO 11 aprile ore 18.00 piazza Facta\r\n\r\nPISTOIA 11 aprile ore 10.00 piazza Duomo (davanti prefettura) ore 16.00 piazza Gavinana (a seguire lezione prof. Cancelli no tav velle di Susa)\r\n\r\nPORDENONE 11 aprile ore 17.30 viale Mazzini davanti stazione ferroviaria\r\n\r\nREGGIO EMILIA 11 aprile ore 17.30 rotonda antistante cantiere tav della stazione Mediopadana\r\n\r\nROMA 11 aprile ore 17.00 piazzale Tiburtino (altri appuntamenti su romanotav.info)\r\n\r\nROVIGO 11 aprile ore 15.00 piazza matteotti\r\n\r\nSAVONA 13 aprile ore 17.30 piazza Sisto IV\r\n\r\nSALERNO 11 aprile ore 18.00 stazione ferroviaria\r\n\r\nSIRACUSA 11 aprile ore 18.00 largo XXV aprile\r\n\r\nTORTONA 11 aprile ore 17.30 via Emilia angolo via Carducci (sotto i portici)\r\n\r\nTRENTO 11 aprile ore 18.00 piazza Duomo\r\n\r\nTRIESTE 11 aprile ore 17.30 via delle Torri (dietro p.s. Antonio)\r\n\r\nUDINE 11 aprile ore 17.30 piazzale della stazione (viale europa unita)\r\n\r\nVENEZIA 11 aprile ore 16.00 campo San Giacomo ( causa maltempo spostato ai piedi del ponte di Calatrava, lato stazione (sotto il porticato) stessa ora\r\n\r\nVERCELLI 11 aprile dalle ore 10.00 alle 19.00 piazza Cavour\r\n\r\nVILLA SAN GIOVANNI 11 aprile ore 17.30 piazza della stazione\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","6 Aprile 2012","2012-04-16 22:18:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/03/notav-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"284\" height=\"177\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/03/notav.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","No Tav: prossimi appuntamenti",1333713542,[],[],{"post_content":150},{"matched_tokens":151,"snippet":152,"value":153},[71,72],"appuntamento al presidio internazionale di \u003Cmark>S\u003C/mark>. \u003Cmark>Giuliano\u003C/mark> di Susa (si trova di","Calendario dei prossimi appuntamenti NOTAV.\r\n\r\nVAL DI SUSA\r\n\r\nMARTEDÌ 10 APRILE\r\n\r\nGiaglione ore 20 assemblea popolare e fiaccolata\r\n\r\nMERCOLEDI’ 11 APRILE \r\n\r\nGiornata di lotta No Tav\r\ndue appuntamenti in contemporanea:\r\n- Giaglione - campo sportivo - dalla mattina presto\r\n- Chiomonte - check point della Centrale - ore 19,30 con gazebo, bandiere, striscioni. 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Subito i tutori dell’ordine chiamano i rinforzi e parte il violento pestaggio della ragazza. I poliziotti fanno irruzione anche nella sua casa e lì continuano a picchiarla. Il telefonino di chi stava provando a documentare l’aggressione viene prontamente sequestrato. La ragazza e altre due persone saranno poi portate questura.\r\nSin qui i fatti.\r\n\r\nMa cosa succede nel quartiere?\r\nDa anni, il quartiere di San Berillo è oggetto di attenzioni ed interessi economici che mirano alla gentrificazione dei suoi spazi.\r\nI quartieri popolari e più poveri di Catania si trovano, storicamente, nel centro cittadino.\r\nTuttavia, nel corso del tempo la dinamica si è invertita.\r\nAttraverso le operazioni di \"riqualificazione\" e \"rigenerazione\" degli spazi urbani si è avviato un processo di turistificazione in alcune aree del centro storico cittadino, con conseguente innalzamento del prezzo degli immobili e degli affitti. Questo ha portato, nei fatti, ad un'espulsione di alcuni pezzi della popolazione verso le aree urbane periferiche (come, per esempio, a Librino e Monte Po)\r\nVia Gemellaro, Via Etnea, Piazza Carlo Alberto, Piazza Teatro, Piazza Università, Via Garibaldi, Via Antonino Coppola, Via San Giuliano, Castello Ursino, la Pescheria: sono le aree che hanno visto spuntare come \"funghi\" numerosi locali quali trattorie, ristorantini a tema e tutto il solito circo che questo tipo di operazioni di solito si porta dietro. Il target è chiaro: il denaro dei facoltosi turisti che visitano la città etnea. Meglio se non italiani, e meglio ancora se impaccati di soldi.\r\n\r\nDa qualche anno a questa parte, con la riqualificazione di Piazza delle Belle (ora rinominata Piazza Goliarda Sapienza), il processo di gentrificazione in corso ha cominciato a lambire il quartiere di San Berillo, riuscendo a penetrare, al momento, nell'area occidentale del suddetto.\r\n\r\nA partire dalla primavera dello scorso anno, in coincidenza con il lockdown nazionale, questo processo si è temporaneamente ed apparentemente fermato.\r\n\r\nEppure già questa estate qualcosa cominciava a ribollire: non mancavano infatti le proteste del solito comitato di residenti stufi del \"degrado\", portato dalla presenza dei gambiani e dei/delle sex workers a ridosso di Corso Sicilia.\r\n\r\nComunità, queste, che insieme alla terza comunità degli emigranti senegalesi, abitano il quartiere da diverso tempo.\r\n\r\nC'è da dire, comunque, che i rapporti tra i gambiani e i/le sex workers non sono certo idilliaci.\r\n\r\nDa tempo, infatti, i/le sex workers lamentano le continue molestie ed aggressioni fisiche da parte dei gambiani.\r\n\r\nTale situazione è resa ancora più problematica dal fatto che quest'ultimi vendano e consumino sostanze stupefacenti – date dai clan mafiosi e, quindi, rendendoli delle vere proprie pedine -, rendendo di fatto impossibili dei rapporti pacifici.\r\n\r\nLa presenza della polizia nel quartiere è dovuta, principalmente, all'attività di spaccio da parte dei gambiani.\r\n\r\nQuesta situazione va a creare un fastidio per i/le sex workers lì presenti in quanto fa desistere i clienti dall'avvicinarsi.\r\n\r\nIn una guerra fra persone emarginate, chi ne approfitta sono quei soggetti che vogliono avviare un processo gentrificativo all'interno del quartiere.\r\n\r\nCon la scusa della \"rigenerazione urbana\", tutta una serie di sigle, aziende e associazioni (quali ISTICA, Trame di Quartiere, Cogip Holding etc), hanno in programma una serie di progetti culturali, turistici ed edilizi espressi in una bella conferenzina ad hoc dal suggestivo titolo “Riqualificazione e recupero Rione S. Berillo\", svoltasi il 23 Settembre 2020.\r\n\r\nDa un'intervista rilasciata a Meridionews, il presidente di Trame di Quartiere Lo Re spiega che: \"Una soluzione efficace sarebbe mettere insieme le due questioni: case vuote e persone senza casa. In questo senso, si deve tenere conto del fatto che tutti gli abitanti (non solo i residenti, ma anche chi vive per strada) non sono un problema ma una risorsa. Un secondo aspetto fondamentale è quello della coprogettazione. Non siamo d'accordo a un'ottica competitiva del bando che fa vincere il progetto più bello da calare sul quartiere. Piuttosto, pensiamo che bisognerebbe lavorare ad avvisi di collaborazione tra associazioni, abitanti e professionisti avendo di mira la sostenibilità economica e sociale\".\r\n\r\nDietro tutte queste belle paroline quali \"sostenibilità\", \"coprogettazione\" ed il sempreverde \"risorse\", noi leggiamo una chiara volontà dei partecipanti nel voler spartirsi il quartiere, e un reale disinteresse, quando non vera e propria avversione, verso quella popolazione considerata \"degradata\".\r\n\r\nDi esempi del genere troviamo casi in cui si è fatta intervenire la polizia per scacciare i senzatetto da un palazzo occupato, oppure, la retorica associazionistica che fa passare i/le sex workers del quartiere come “freak” o fenomeni da baraccone.\r\n\r\nLe situazioni che abbiamo descritto, quali gli interventi della polizia, la narrazione tossica massmediatica e gli interessi economici (mascherati da ipocrisia umanitaria) non sono altro che forme di violenza fisica e psicologica contro i/le sex workers e i residenti di un intero quartiere.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Claudio, un compagno di Catania\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/2021-03-23-san-berillo-claudio.mp3\"][/audio]","23 Marzo 2021","2021-03-23 16:47:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/san-berillo-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"220\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/san-berillo-1-300x220.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/san-berillo-1-300x220.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/san-berillo-1-1024x751.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/san-berillo-1-768x564.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/san-berillo-1-1536x1127.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/san-berillo-1.jpg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Catania. 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Questo ha portato, nei fatti, ad un'espulsione di alcuni pezzi della popolazione verso le aree urbane periferiche (come, per esempio, a Librino e Monte Po)\r\nVia Gemellaro, Via Etnea, Piazza Carlo Alberto, Piazza Teatro, Piazza Università, Via Garibaldi, Via Antonino Coppola, Via San \u003Cmark>Giuliano\u003C/mark>, Castello Ursino, la Pescheria: sono le aree che hanno visto spuntare come \"funghi\" numerosi locali quali trattorie, ristorantini a tema e tutto il solito circo che questo tipo di operazioni di solito si porta dietro. Il target è chiaro: il denaro dei facoltosi turisti che visitano la città etnea. Meglio se non italiani, e meglio ancora se impaccati di soldi.\r\n\r\nDa qualche anno a questa parte, con la riqualificazione di Piazza delle Belle (ora rinominata Piazza Goliarda Sapienza), il processo di gentrificazione in corso ha cominciato a lambire il quartiere di San Berillo, riuscendo a penetrare, al momento, nell'area occidentale del suddetto.\r\n\r\nA partire dalla primavera dello scorso anno, in coincidenza con il lockdown nazionale, questo processo si è temporaneamente ed apparentemente fermato.\r\n\r\nEppure già questa estate qualcosa cominciava a ribollire: non mancavano infatti le proteste del solito comitato di residenti stufi del \"degrado\", portato dalla presenza dei gambiani e dei/delle sex workers a ridosso di Corso Sicilia.\r\n\r\nComunità, queste, che insieme alla terza comunità degli emigranti senegalesi, abitano il quartiere da diverso tempo.\r\n\r\nC'è da dire, comunque, che i rapporti tra i gambiani e i/le sex workers non sono certo idilliaci.\r\n\r\nDa tempo, infatti, i/le sex workers lamentano le continue molestie ed aggressioni fisiche da parte dei gambiani.\r\n\r\nTale situazione è resa ancora più problematica dal fatto che quest'ultimi vendano e consumino sostanze stupefacenti – date dai clan mafiosi e, quindi, rendendoli delle vere proprie pedine -, rendendo di fatto impossibili dei rapporti pacifici.\r\n\r\nLa presenza della polizia nel quartiere è dovuta, principalmente, all'attività di spaccio da parte dei gambiani.\r\n\r\nQuesta situazione va a creare un fastidio per i/le sex workers lì presenti in quanto fa desistere i clienti dall'avvicinarsi.\r\n\r\nIn una guerra fra persone emarginate, chi ne approfitta sono quei soggetti che vogliono avviare un processo gentrificativo all'interno del quartiere.\r\n\r\nCon la scusa della \"rigenerazione urbana\", tutta una serie di sigle, aziende e associazioni (quali ISTICA, Trame di Quartiere, Cogip Holding etc), hanno in programma una serie di progetti culturali, turistici ed edilizi espressi in una bella conferenzina ad hoc dal suggestivo titolo “Riqualificazione e recupero Rione \u003Cmark>S\u003C/mark>. 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Piuttosto, pensiamo che bisognerebbe lavorare ad avvisi di collaborazione tra associazioni, abitanti e professionisti avendo di mira la sostenibilità economica e sociale\".\r\n\r\nDietro tutte queste belle paroline quali \"sostenibilità\", \"coprogettazione\" ed il sempreverde \"risorse\", noi leggiamo una chiara volontà dei partecipanti nel voler spartirsi il quartiere, e un reale disinteresse, quando non vera e propria avversione, verso quella popolazione considerata \"degradata\".\r\n\r\nDi esempi del genere troviamo casi in cui si è fatta intervenire la polizia per scacciare i senzatetto da un palazzo occupato, oppure, la retorica associazionistica che fa passare i/le sex workers del quartiere come “freak” o fenomeni da baraccone.\r\n\r\nLe situazioni che abbiamo descritto, quali gli interventi della polizia, la narrazione tossica massmediatica e gli interessi economici (mascherati da ipocrisia umanitaria) non sono altro che forme di violenza fisica e psicologica contro i/le sex workers e i residenti di un intero quartiere.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Claudio, un compagno di Catania\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/2021-03-23-san-berillo-claudio.mp3\"][/audio]",[199],{"field":94,"matched_tokens":200,"snippet":196,"value":197},[72],1155199671761633300,{"best_field_score":203,"best_field_weight":129,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":47,"score":204,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"1112386306048","1155199671761633393",6646,{"collection_name":58,"first_q":28,"per_page":207,"q":28},6,9,{"facet_counts":210,"found":19,"hits":233,"out_of":263,"page":19,"request_params":264,"search_cutoff":36,"search_time_ms":14},[211,217],{"counts":212,"field_name":215,"sampled":36,"stats":216},[213],{"count":19,"highlighted":214,"value":214},"anarres","podcastfilter",{"total_values":19},{"counts":218,"field_name":35,"sampled":36,"stats":231},[219,221,222,223,225,227,229],{"count":19,"highlighted":220,"value":220},"reti",{"count":19,"highlighted":15,"value":15},{"count":19,"highlighted":17,"value":17},{"count":19,"highlighted":224,"value":224},"feriti",{"count":19,"highlighted":226,"value":226},"blocco",{"count":19,"highlighted":228,"value":228},"autostrada",{"count":19,"highlighted":230,"value":230},"8 dicembre",{"total_values":232},7,[234],{"document":235,"highlight":254,"highlights":259,"text_match":126,"text_match_info":262},{"comment_count":47,"id":236,"is_sticky":47,"permalink":237,"podcastfilter":238,"post_author":50,"post_content":239,"post_date":240,"post_excerpt":241,"post_id":236,"post_modified":242,"post_thumbnail":243,"post_title":244,"post_type":245,"sort_by_date":246,"tag_links":247,"tags":253},"5552","http://radioblackout.org/podcast/no-tav-lautostrada-e-le-reti-voci-testimonianze-riflessioni/",[214],"l’8 dicembre 2011\r\nTre concentramenti (Susa, Chiomonte, Giaglione), un unico obiettivo: mettere i bastoni tra le ruote agli occupanti e ai loro complici.\r\nIl giorno prima la questura ha istituito una amplissima zona rossa. La strada delle Gorge è bloccata dai jersey e dalla polizia, anche il ponte sulla Dora a Chiomonte è chiuso. I manifestanti che si radunano a Chiomonte e Giaglione aggirano i blocchi passando per i sentieri: una lunga marcia fatta tante volte. Migliaia di passi hanno segnato queste vie di resistenza e di lotta.\r\nIn contemporanea migliaia di manifestanti partono da Susa, diretti all’Autoporto, dove nel gennaio del 2010 sorse un presidio di resistenza alle trivelle.\r\nIn testa i bambini con lo striscione che li accompagna sin dal 3 luglio “il futuro nelle nostre mani”, poi tutti gli altri.\r\nSi percorre la statale 25 sino alla frazione S. Giuliano, che, se l’opera entrerà nella sua fase esecutiva, verrà devastata dai lavori. Poi si prosegue sino allo svincolo che conduce da un lato all’autoporto, dall’altro all’autostrada. 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La strada delle Gorge è bloccata dai jersey e dalla polizia, anche il ponte sulla Dora a Chiomonte è chiuso. I manifestanti che si radunano a Chiomonte e Giaglione aggirano i blocchi passando per i sentieri: una lunga marcia fatta tante volte. Migliaia di passi hanno segnato queste vie di resistenza e di lotta. \r\nIn contemporanea migliaia di manifestanti partono da Susa, diretti all’Autoporto, dove nel gennaio del 2010 sorse un presidio di resistenza alle trivelle. \r\nIn testa i bambini con lo striscione che li accompagna sin dal 3 luglio “il futuro nelle nostre mani”, poi tutti gli altri. Lo spezzone anarchico sfila con lo striscione “No Tav. Azione Diretta Autigestione” e un nugolo di bandiere rosse e nere.\r\nSi percorre la statale 25 sino alla frazione S. Giuliano, che, se l’opera entrerà nella sua fase esecutiva, verrà devastata dai lavori. Poi si prosegue sino allo svincolo che conduce da un lato all’autoporto, dall’altro all’autostrada. I bambini proseguono verso l’autoporto e il punto ristoro, tutti gli altri salgono sulla A32. \r\nI No Tav sono tornati sull’autostrada, per denunciare il ruolo della Sitaf, la società che la gestisce e che ha consentito l’apertura di uno svincolo dedicato alle truppe di occupazione e alle ruspe a Chiomonte, mettendo anche i disposizione i terreni per il fortino. \r\nSubito compare un gazebo, un camion con l’amplificazione, una cucina da campo, metri di moquette. Tante famiglie con bambini salgono a loro volta sull’autostrada, sedendosi a mangiare. \r\nNel pomeriggio viene montato un campo da calcio, con tanto di porte e pallone. Si iscrivono in tanti al torneo No Tav che si svolge per tutto il pomeriggio, tra interventi dal camion, balli occitani e un incrociarsi di discussioni improvvisate. I ragazzi più giovani si danno da fare e costruiscono due sbarramenti nei due sensi di marcia dell’autostrada. Le barricate sono fatte con quello che si trova lì vicino: laterizi, segnali stradali, qualche asse. Un uomo offre i bancali che ha nel cortile: la sua casa è a un chilometro, ma non importa, si fa su e giù. Sull’altro lato si piazzano cassonetti e vecchie piastrelle. \r\nÈ una grande manifestazione popolare.\r\nNel tardo pomeriggio cominciano ad arrivare le notizie dalla Clarea. La gente si è radunata lungo le reti e ha cominciato a tagliare: la polizia la infradicia con gli idranti. Poi la consueta pioggia di lacrimogeni. Così tanti che si perde l’orientamento. I boschi sono secchi e gli scoppi dei lacrimogeni innescano numerosi incendi. Yuri si butta in avanti per spegnere: un poliziotto lo mira e lo colpisce allo zigomo con un candelotto. Yuri cade. Sta malissimo: vomita e sanguina. Yuri ha solo 16 anni e vive a Venaus con la sua famiglia, la lotta contro il Tav l’ha respirata per tutta la vita. Viene portato a braccia, ma dovrà aspettare un’ora prima che i poliziotti accettino di soccorrerlo facendolo trasportare su un’ambulanza. \r\nAnche un solidale arrivato da Padova viene colpito al volto: è un operaio di cinquant’anni e probabilmente perderà la vista da un occhio. Un altro ragazzo si spezzerà malamente una caviglia durante la fuga. Decine e decine sono quelli con bruciature di candelotto, soffocati dai gas.\r\nQuesta volta la polizia non si accontenta di colpire con i lacrimogeni ad altezza d’uomo. Ad un ulteriore tentativo di forzare le reti, gli uomini dello Stato escono dalle recinzioni ed attaccano i manifestanti, la baita viene riempita di fumo, i feriti portati a braccia per i sentieri.\r\nA fine giornata qualche metro di rete sarà stata tagliata. \r\nI reduci dalla Clarea, stanchi ed arrabbiati, si congiungono con le migliaia di manifestanti che bloccano l’autostrada sin dalla tarda mattinata. \r\nLa polizia prova a lanciare un ultimatum, ma tutti se ne infischiano. L’assemblea in autostrada decide di andare avanti sino a mezzanotte. \r\nA mezzanotte si chiude con fuochi d’artificio e tanta rabbia nel cuore per i feriti. \r\n","2018-10-17 23:00:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/12/DSCN0073-200x110.jpg","No Tav. 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I manifestanti che si radunano a Chiomonte e Giaglione aggirano i blocchi passando per i sentieri: una lunga marcia fatta tante volte. Migliaia di passi hanno segnato queste vie di resistenza e di lotta.\r\nIn contemporanea migliaia di manifestanti partono da Susa, diretti all’Autoporto, dove nel gennaio del 2010 sorse un presidio di resistenza alle trivelle.\r\nIn testa i bambini con lo striscione che li accompagna sin dal 3 luglio “il futuro nelle nostre mani”, poi tutti gli altri.\r\nSi percorre la statale 25 sino alla frazione \u003Cmark>S\u003C/mark>. \u003Cmark>Giuliano\u003C/mark>, che, se l’opera entrerà nella sua fase esecutiva, verrà devastata dai lavori. Poi si prosegue sino allo svincolo che conduce da un lato all’autoporto, dall’altro all’autostrada. I bambini proseguono verso l’autoporto e il punto ristoro, tutti gli altri salgono sulla A32.\r\nI No Tav sono tornati sull’autostrada, per denunciare il ruolo della Sitaf, la società che la gestisce e che ha consentito l’apertura di uno svincolo dedicato alle truppe di occupazione e alle ruspe a Chiomonte, mettendo anche i disposizione i terreni per il fortino.\r\nSubito compare un gazebo, un camion con l’amplificazione, una cucina da campo, metri di moquette. Tante famiglie con bambini salgono a loro volta sull’autostrada, sedendosi a mangiare.\r\nNel pomeriggio viene montato un campo da calcio, con tanto di porte e pallone. Si iscrivono in tanti al torneo No Tav che si svolge per tutto il pomeriggio, tra interventi dal camion, balli occitani e un incrociarsi di discussioni improvvisate. I ragazzi più giovani si danno da fare e costruiscono due sbarramenti nei due sensi di marcia dell’autostrada. Le barricate sono fatte con quello che si trova lì vicino: laterizi, segnali stradali, qualche asse. Un uomo offre i bancali che ha nel cortile: la sua casa è a un chilometro, ma non importa, si fa su e giù. Sull’altro lato si piazzano cassonetti e vecchie piastrelle.\r\nÈ una grande manifestazione popolare.\r\nNel tardo pomeriggio cominciano ad arrivare le notizie dalla Clarea. La gente si è radunata lungo le reti e ha cominciato a tagliare: la polizia la infradicia con gli idranti. Poi la consueta pioggia di lacrimogeni. Così tanti che si perde l’orientamento. I boschi sono secchi e gli scoppi dei lacrimogeni innescano numerosi incendi. Yuri si butta in avanti per spegnere: un poliziotto lo mira e lo colpisce allo zigomo con un candelotto. Yuri cade. Sta malissimo: vomita e sanguina. Yuri ha solo 16 anni e vive a Venaus con la sua famiglia, la lotta contro il Tav l’ha respirata per tutta la vita. Viene portato a braccia, ma dovrà aspettare un’ora prima che i poliziotti accettino di soccorrerlo facendolo trasportare su un’ambulanza.\r\nAnche un solidale arrivato da Padova viene colpito al volto: è un operaio di cinquant’anni e probabilmente perderà la vista da un occhio. Un altro ragazzo si spezzerà malamente una caviglia durante la fuga. Decine e decine sono quelli con bruciature di candelotto, soffocati dai gas.\r\nQuesta volta la polizia non si accontenta di colpire con i lacrimogeni ad altezza d’uomo. Ad un ulteriore tentativo di forzare le reti, gli uomini dello Stato escono dalle recinzioni ed attaccano i manifestanti, la baita viene riempita di fumo, i feriti portati a braccia per i sentieri.\r\nA fine giornata qualche metro di rete sarà stata tagliata.\r\nI reduci dalla Clarea, stanchi ed arrabbiati, si congiungono con le migliaia di manifestanti che bloccano l’autostrada sin dalla tarda mattinata.\r\nLa polizia prova a lanciare un ultimatum, ma tutti se ne infischiano. L’assemblea in autostrada decide di andare avanti sino a mezzanotte.\r\nA mezzanotte si chiude con fuochi d’artificio e tanta rabbia nel cuore per i feriti.\r\n\r\n[audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/12/dall8-dicembre-2005-all8-dicembre-2011.mp3|titles=dall'8 dicembre 2005 all'8 dicembre 2011]In questa ricostruzione analitica gli ultimi sei anni di lotta No Tav\r\n\r\nIntroduzione alle cronache e commenti della giornata dell'8 dicembre 2011\r\n\r\n[audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/12/2011-12-10-elisabetta-feriti-8-dic.mp3|titles=2011 12 10 elisabetta feriti 8 dic]Ascolta la testimonianza di Elisabetta, infermiera No Tav, in prima fila nel soccorrere i feriti\r\n\r\n[audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/12/2011-12-11-maurizio-poletto-8-dicembre.mp3|titles=2011 12 11 maurizio poletto 8 dicembre]L'analisi di Maurizio del Comitato Alta Valle\r\n\r\n[audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/12/2011-12-11-maurizio-piccione-8-dicembre.mp3|titles=2011 12 11 maurizio piccione 8 dicembre]Il bilancio di Maurizio di Spinta dal Bass\r\n\r\n[audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/12/2011-12-11-luca-abbà-8-dicembre.mp3|titles=2011 12 11 luca abbà 8 dicembre]La diretta da Venaus con Luca del Cels\r\n\r\n[audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/12/2011-12-11-analisi-a-cura-di-anarres.mp3|titles=2011 12 11 analisi a cura di anarres]Analisi e prospettive della lotta No Tav a cura della redazione di Anarres\r\n\r\nLeggi l'articolo completo: Le reti e l'autostrada",[260],{"field":94,"matched_tokens":261,"snippet":257,"value":258},[71,72],{"best_field_score":128,"best_field_weight":129,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":47,"score":130,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},6637,{"collection_name":245,"first_q":28,"per_page":207,"q":28},["Reactive",266],{},["Set"],["ShallowReactive",269],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fRskYoz1vC6y0pJ_DrY73JDlxZVtRQ4-pmcYB4zYpWCs":-1},true,"/search?query=S.+Giuliano"]