","Unire le lotte della logistica: il caso Sda","post",1506547498,[63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/carpiano/","http://radioblackout.org/tag/logistica/","http://radioblackout.org/tag/sda/","http://radioblackout.org/tag/sindacato-conflittuale/",[27,15,23,68],"sindacato conflittuale",{"post_content":70,"post_title":75,"tags":78},{"matched_tokens":71,"snippet":73,"value":74},[72],"Sda","mese di settembre nella galassia \u003Cmark>Sda\u003C/mark> e in particolare a Carpiano,","A completamento di un altro momento di approfondimento realizzato da radio blackout sui fatti incresciosi, ma anche di lotta e risultati, avvenuti lungo tutto il mese di settembre nella galassia \u003Cmark>Sda\u003C/mark> e in particolare a Carpiano, nell'hub milanese di una azienda di logistica che sta probabilmente per diventare affiliata di Amazon – complicando ulteriormente il sistema gerarchico di scatole cinesi inventate per ridurre il salario, le garanzie e la qualità del lavoro –, abbiamo sentito Edoardo, esponente dell'altro sindacato conflittuale presente in azienda (Sol-Cobas), che ha seguito strategie diverse da quelle del Si-Cobas, le cui forme di lotta aveva illustrato Alessandro ai nostri microfoni.\r\n\r\nDa un lato un buon numero di lavoratori sono stati sospesi e la situazione permane poco chiara, dall'altro una cooperativa (fino a quanto connivente con il padronato si può immaginare) è stata sostituita; ci sono aspetti relativi al fatto che con l'introduzione del jobs act le condizioni sarebbero state diverse e su questo le lotte si sono divise, forse per scelta dei lavoratori stessi, incancrenendosi anche attorcigliandosi su questioni amministrative e fiscali, con mancata partecipazione a scioperi gli uni degli altri. Ma probabilmente ci sarebbero ancora margini per tornare a fare fronte comune contro il padrone che approfitta delle divisioni per protrarre la vertenza, sospendere ad orologeria ora l'uno ora l'altro, nonostante entrambi i sindacati \"combattivi\" siano in grado di mettere in difficoltà \u003Cmark>Sda\u003C/mark>, al punto da costringerla a fare largo uso delle peggiori forme di crumiraggio, a cui si sommano persino episodi di squadrismo.\r\n\r\n\u003Cmark>Sda\u003C/mark> - Carpiano",{"matched_tokens":76,"snippet":77,"value":77},[72],"Unire le lotte della logistica: il caso \u003Cmark>Sda\u003C/mark>",[79,81,83,86],{"matched_tokens":80,"snippet":27},[],{"matched_tokens":82,"snippet":15},[],{"matched_tokens":84,"snippet":85},[23],"\u003Cmark>SDA\u003C/mark>",{"matched_tokens":87,"snippet":68},[],[89,94,97],{"field":37,"indices":90,"matched_tokens":91,"snippets":93},[22],[92],[23],[85],{"field":95,"matched_tokens":96,"snippet":77,"value":77},"post_title",[72],{"field":98,"matched_tokens":99,"snippet":73,"value":74},"post_content",[72],578730123365712000,{"best_field_score":102,"best_field_weight":103,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":49,"score":104,"tokens_matched":29,"typo_prefix_score":49},"1108091339008",13,"578730123365711979",{"document":106,"highlight":121,"highlights":140,"text_match":100,"text_match_info":150},{"cat_link":107,"category":108,"comment_count":49,"id":109,"is_sticky":49,"permalink":110,"post_author":52,"post_content":111,"post_date":54,"post_excerpt":55,"post_id":109,"post_modified":112,"post_thumbnail":113,"post_thumbnail_html":114,"post_title":115,"post_type":60,"sort_by_date":116,"tag_links":117,"tags":120},[46],[48],"43320","http://radioblackout.org/2017/09/picchetto-sda-a-carpiano-mi-respinta-aggressione-squadrista/","Nella notte tra lunedì e martedì un gruppo di circa 50 crumiri, armati di coltello e armi contundenti, ha cercato di aggredire il presidio dei lavoratori in lotta alla SDA di Carpiano, in provincia di Milano. 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averne parlato tre giorni fa con Guglielmo del Si Cobas, torniamo sulla lotta in corso al magazzino SDA (Poste Italiane) di Roma per sentire le impressioni di due dei lavoratori direttamente coinvolti, Danilo e Massimiliano.\r\n\r\nTra i vari aspetti dello sciopero toccati emerge quello dell'unità tra i lavoratori italiani (una ventina su circa 150) e stranieri, contro il tentativo del padrone di dividere gli uni dagli altri puntando a un maggiore sfruttamento di questi ultimi.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nSDaRoma13.1\r\n\r\n ","13 Gennaio 2013","2013-01-21 13:02:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/01/ike-300x199-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/01/ike-300x199-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Lotte logistica: intervista a due lavoratori SDA di 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Insieme a Carlo del SI Cobas Piacenza raccontiamo questa storia, a seguire il comunicato del sindacato:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/sicobas-carlo-piacenza.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nIl S.I.Cobas piacentino esprime il più grande dolore per la perdita del nostro fratello Yaya Yafa, operaio ventiduenne impiegato presso il sito SDA di Bologna e ucciso sul lavoro dallo schiacciamento fra il retro di un camion e la ribalta di\r\nscarico del magazzino.\r\n\r\nIl bollettino di guerra dei morti sul lavoro in Italia si allunga di ora in ora, procedendo a sincrono con i dati sulla “ripresa” sbandierata dal governo: una ripresa dalle gambe di burro, fatta di precarizzazione ulteriore del mercato del lavoro e in\r\ncui la precarietà non è solo quella dei contratti, ma direttamente quella di vita. A lavoro precario, condizioni di lavoro precarie.\r\n\r\nCiò è ancor più vero se si analizza la tragica realtà degli appalti di manodopera in Italia, che nel caso di Yaya vedevano un lavoratore assunto da agenzia interinale, somministrato ad una cooperativa a sua volta parte di un consorzio che\r\ngestisce in appalto la manodopera presso il magazzino di una ramo d’azienda esternalizzato delle Poste Italiane.\r\nUn vero dedalo di livelli e regolamenti che ha due unici risultati: comprimere i salari (e i dati sull’allargamento del divario fra ricchi e poveri in Italia non mentono) e determinare condizioni di ingovernabilità della sicurezza, di proliferazione\r\ndei rischi e delle morti conseguenti.\r\n\r\nLacrime di coccodrillo quelle che piange la politica, se è vero che chiunque abbia cercato di contrastare questo meccanismo perverso, S.I.Cobas su tutti, è stato regolarmente massacrato dallo stato con sgomberi violenti, denunce,\r\nfogli di via ed “avvisi orali”. Il caso più specchiato lo abbiamo proprio a Piacenza, con la recrudescenza subita dai lavoratori Fedex-TNT proprio per essersi opposti allo sfondamento di questa giungla contrattuale rivendicando il\r\nmantenimento delle migliori condizioni di vita e salario conquistate in opposizione al “modello Amazon” assunto dalla Fedex, che prevede appunto il massiccio ricorso a manodopera somministrata, sottopagata e precaria tanto nel conto\r\nin banca quanto nelle condizioni di sicurezza in magazzino.\r\n\r\nCi si ferma pochi secondi a piangere la morte di una ragazzo giovanissimo, ma poi si procede a ritmo spedito verso la totale ristrutturazione del mercato del lavoro nel senso appena delineato, e si ignorano sistematicamente i troppi\r\ncampanelli d’allarme rispetto alla repressione di chi si oppone a questa barbarie.\r\n\r\nNel frattempo, il governo stringe su un ulteriore allungamento dell’età pensionabile. Un “fine pena mai” per tutti quei milioni di uomini e donne costretti a vendere la propria forza lavoro per sopravvivere, in condizioni sempre più rischiose\r\ncome la morte di Yaya conferma una volta di più. Un vero scandalo che racconta con chiarezza come gli asset del potere capitalista vedano la vita umana come null’altro da energia da spremere a qualsiasi costo.\r\nDi fronte a questa vera barbarie continueremo a muoverci e lottare sulla scia dello sciopero generale dell’11 ottobre, senza tentennare di fronte alle aggressioni repressive perché un semplice dato di realtà non ce lo permette.","22 Ottobre 2021","2021-10-22 15:31:22","Yaya Yafa, operaio ucciso dal lavoro",1634916682,[],[],{"post_content":227},{"matched_tokens":228,"snippet":229,"value":230},[23],"ventiduenne impiegato presso il sito \u003Cmark>SDA\u003C/mark> di Bologna e ucciso sul","La morte di un altro lavoratore grida vendetta. 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Peraltro sentite anche in questa puntata quanti rappresentanti dell’Hdp sono stati eletti amministratori o al parlamento per poi finire per quel motivo nelle galere della cricca di Erdoğan e il leader dei Lupi grigi vorrebbe porre fuorilegge il partito e incarcerare “tutti”, dimostrando come il delirio fascista sia uguale a tutte le longitudini.\r\n\r\nMa anche l’8 ottobre avevamo già parlato di social e broadcast stranieri che devono finire sotto il controllo governativo, e anche questi si sono assoggettati\r\n\r\nLa puntata di oggi prende di nuovo spunto da un brano di Bandista, un gruppo travolgente che avevamo già utilizzato in altri esordi di puntata. Ascoltatelo, che vi dà un po’ di brio per affrontare un cappello iniziale che potrebbe diventare uno degli argomenti dei prossimi “Caffè turchi di Murat\" e cioè i rapporti tra Turchia e differenti componenti irachene, visto che oggi 17 dicembre 2020 dovevano incontrarsi ai massimi livelli i due governi – e questo non è mai un bene per i compagni curdi, mentre può esserlo per quelli fascisti di Barzani, come si vede dalla notizia segnalata da “al Monitor” sulla pressione di Turchia e Russia, alleate contro le realtà delle comunità ancora attive grazie alla presenza delle Sda curde nel nord della Siria\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=hsTYgUnOuDo&feature=youtu.be\r\n\r\nPer questa puntata Murat ha selezionato come argomenti iniziali le vacue e inefficaci sanzioni americane nei confronti di personaggi secondari come punizione per la spesa militare improntata alla più smaccata sfida alla Nato, lasciandosi aperte tutte le porte verso i potenziali interlocutori e quindi rilanciando il suq delle armi e delle alleanze in un periodo in cui si continua a scombinare qualunque assetto rimasticato e digerito fino a quel momento. In questo caso poi si intrecciano i business bellici con le polpette avvelenate che un suprematista nazista bianco sta distribuendo per la Casa Bianca pur di non andarsene dalle leve del potere. Le banche turche ne escono indenni, comunque: le sanzioni sono un deterrente per gli altri nazionalisti sparsi per il mondo che anelerebbero ad acquistare il sistema S400 russo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/2020-12-17_murat.mp3\"][/audio]\r\n\r\nCome avete sentito sempre in materia di armi siamo passati a occuparci delle armi che il governo fascista greco si ritiene legittimato a stanziare il 500% del bilancio “normale” perché Atene si sente sotto minaccia di Ankara, che è anche impegnata a nascondere i casi di covid reali, ma questo negazionismo non significa che non si possano negare tutte le manifestazioni fino al 31 marzo... tutto questo e tanto altro (per esempio, come si fa la crema nel caffè della madre di Murat – con il suo è impossibile ottenerla) potete seguire questo intervento di Murat nella mattinata info di radio blackout anche sul canale YouTube di Murat registrato in diretta streaming:\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=SLgzdV4AuX0&t=51s\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","22 Dicembre 2020","2020-12-22 01:55:14","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/turkey-weapons-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/turkey-weapons-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/turkey-weapons-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/turkey-weapons-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/turkey-weapons.jpg 800w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il caffè di Murat: sanzioni e sistemi bellici",1608601081,[251,252,253,254,255,256],"http://radioblackout.org/tag/ankara/","http://radioblackout.org/tag/corsa-agli-armamenti/","http://radioblackout.org/tag/istanbul/","http://radioblackout.org/tag/recep-tayyip-erdogan/","http://radioblackout.org/tag/s400/","http://radioblackout.org/tag/sanzioni/",[258,259,260,261,262,263],"ankara","corsa agli armamenti","Istanbul","Recep Tayyip Erdoğan","S400","sanzioni",{"post_content":265},{"matched_tokens":266,"snippet":267,"value":268},[72],"attive grazie alla presenza delle \u003Cmark>Sda\u003C/mark> curde nel nord della Siria\r","Questa serie comincia a dover rendere conto degli sviluppi successivi agli argomenti oggetto di interesse nei precedenti appuntamenti: giovedì scorso si era parlato del tentativo di smascherare ruberie, clientele, “mani sulle città”... ecco l’epilogo giudiziario, a dimostrazione che quando si controllano tutti i poteri in una democratura la soluzione non passa attraverso la magistratura o le elezioni. «anche a Istanbul la prefettura non autorizza i procuratori di aprire inchieste contro gli impiegati statali forse coinvolti in un giro di corruzione nelle giunte precedenti» [per chi comprende il turco: https://www.evrensel.net/haber/421659/ibbnin-2-5-milyon-tl-zarara-ugratildigi-belirlendi-valilik-sorusturma-izni-vermedi]. Peraltro sentite anche in questa puntata quanti rappresentanti dell’Hdp sono stati eletti amministratori o al parlamento per poi finire per quel motivo nelle galere della cricca di Erdoğan e il leader dei Lupi grigi vorrebbe porre fuorilegge il partito e incarcerare “tutti”, dimostrando come il delirio fascista sia uguale a tutte le longitudini.\r\n\r\nMa anche l’8 ottobre avevamo già parlato di social e broadcast stranieri che devono finire sotto il controllo governativo, e anche questi si sono assoggettati\r\n\r\nLa puntata di oggi prende di nuovo spunto da un brano di Bandista, un gruppo travolgente che avevamo già utilizzato in altri esordi di puntata. Ascoltatelo, che vi dà un po’ di brio per affrontare un cappello iniziale che potrebbe diventare uno degli argomenti dei prossimi “Caffè turchi di Murat\" e cioè i rapporti tra Turchia e differenti componenti irachene, visto che oggi 17 dicembre 2020 dovevano incontrarsi ai massimi livelli i due governi – e questo non è mai un bene per i compagni curdi, mentre può esserlo per quelli fascisti di Barzani, come si vede dalla notizia segnalata da “al Monitor” sulla pressione di Turchia e Russia, alleate contro le realtà delle comunità ancora attive grazie alla presenza delle \u003Cmark>Sda\u003C/mark> curde nel nord della Siria\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=hsTYgUnOuDo&feature=youtu.be\r\n\r\nPer questa puntata Murat ha selezionato come argomenti iniziali le vacue e inefficaci sanzioni americane nei confronti di personaggi secondari come punizione per la spesa militare improntata alla più smaccata sfida alla Nato, lasciandosi aperte tutte le porte verso i potenziali interlocutori e quindi rilanciando il suq delle armi e delle alleanze in un periodo in cui si continua a scombinare qualunque assetto rimasticato e digerito fino a quel momento. In questo caso poi si intrecciano i business bellici con le polpette avvelenate che un suprematista nazista bianco sta distribuendo per la Casa Bianca pur di non andarsene dalle leve del potere. Le banche turche ne escono indenni, comunque: le sanzioni sono un deterrente per gli altri nazionalisti sparsi per il mondo che anelerebbero ad acquistare il sistema S400 russo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/2020-12-17_murat.mp3\"][/audio]\r\n\r\nCome avete sentito sempre in materia di armi siamo passati a occuparci delle armi che il governo fascista greco si ritiene legittimato a stanziare il 500% del bilancio “normale” perché Atene si sente sotto minaccia di Ankara, che è anche impegnata a nascondere i casi di covid reali, ma questo negazionismo non significa che non si possano negare tutte le manifestazioni fino al 31 marzo... tutto questo e tanto altro (per esempio, come si fa la crema nel caffè della madre di Murat – con il suo è impossibile ottenerla) potete seguire questo intervento di Murat nella mattinata info di radio blackout anche sul canale YouTube di Murat registrato in diretta streaming:\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=SLgzdV4AuX0&t=51s\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ",[270],{"field":98,"matched_tokens":271,"snippet":267,"value":268},[72],{"best_field_score":181,"best_field_weight":235,"fields_matched":29,"num_tokens_dropped":49,"score":236,"tokens_matched":29,"typo_prefix_score":49},6646,{"collection_name":60,"first_q":23,"per_page":275,"q":23},6,{"facet_counts":277,"found":292,"hits":293,"out_of":429,"page":29,"request_params":430,"search_cutoff":38,"search_time_ms":14},[278,287],{"counts":279,"field_name":285,"sampled":38,"stats":286},[280,283],{"count":281,"highlighted":282,"value":282},7,"frittura mista",{"count":29,"highlighted":284,"value":284},"black in","podcastfilter",{"total_values":22},{"counts":288,"field_name":37,"sampled":38,"stats":291},[289],{"count":22,"highlighted":290,"value":290},"frittura mista radio fabbrica",{"total_values":29},8,[294,319,341,363,385,407],{"document":295,"highlight":310,"highlights":315,"text_match":179,"text_match_info":318},{"comment_count":49,"id":296,"is_sticky":49,"permalink":297,"podcastfilter":298,"post_author":299,"post_content":300,"post_date":301,"post_excerpt":55,"post_id":296,"post_modified":302,"post_thumbnail":303,"post_title":304,"post_type":305,"sort_by_date":306,"tag_links":307,"tags":309},"96710","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-25-03-2025/",[282],"fritturamista","Il primo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia di Fabio Santoro del SiCobas Torino sulle tre giornate di mobilitazione nazionale nel settore della logistica, che si sono svolte tra il 13 e il 15 marzo. Al centro degli scioperi e relativi blocchi di hub di tutto il Paese, c'è stato il nuovo ccnl trasporto merci e logistica firmato a gennaio dai sindacati confederali, che, tanto per cambiare non recupera i rincari degli ultimi anni e il costo della vita, oltre a promuovere di fatto il lavoro precario.\r\nSi sono contestati e anche bloccati con scioperi, i maggiori gruppi di trasporti GLS, SDA e BRT per la loro volontà di sottrarrsi ad accordi conquistati in anni di lotte dei lavoratori del SiCobas, come degli altri in generale che lavorano per questi gruppi in continua crescita economica, macinando miliardi sul risparmio del costo del lavoro e sull'evasione fiscale. In conclusione abbiamo fatto un focus sugli scioperi, sempre nella logistica, a livello piemontese e rilanciato le prossime mobilitazioni di piazza in cui il sindacato di base è coinvolto, che vanno al di là delle sole questioni vertenziali, come la piazza che ci sarà il 12 Aprile a Milano contro il comportamento predatorio di Israele, il riarmo europeo, l'economia di guerra e il ddl 1236 ex ddl 1660.\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/F_m_25_03_Fabio-Santoro-SiCobas-Torino-su-sciopero-nazionale-logistica@.mp3\"][/audio]\r\nBuon ascolto \r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è stato quello del lavoro sociale, ne abbiamo parlato in diretta radio telefonica con Roberto, membro del neonato gruppo di educatori e OSS autorganizzati di Torino e provincia. L'occasione per realizzare questa intervista è nata dal presidio da loro organizzato per lunedì 24 marzo in P.za Palazzo di Città davanti al Municipio, ma oltre a presentare il gruppo di autorganizzati, si è parlato in generale delle critiche condizioni in cui verte il settore a livello locale.\r\nInfatti non essendo state aggiornate le tariffe per l'accreditamento dei servizi di assistenza socio sanitaria scaduti a fine 2024, i fondi rischiano di non essere sufficienti per permettere i servizi stessi, con la prospettiva di lasciare abbandonate persone con grosse fragilità, dalle disabilità fisiche e mentali alle tossicodipendenze. Per questo anche gli utenti e le loro famiglie, sono stati coinvolti nella lotta degli autorganizzati, una lotta che si prospetta lunga e non semplice, ma assolutamente necessaria per migliaia di lavoratori e lavoratrici ed utenti di Torino e Provincia. Infine Roberto invita tutte e tutti a partecipare al presidio previsto per il 12 Aprile, nel pomeriggio, in piazza castello. Per sapere l'orario preciso, tenervi aggiornati e/o potervi unire al loro gruppo, vi lasciamo di seguito i link alle loro social. [1] [2] [3]\r\nBuon ascolto \r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/F_m_25_03_Roberto-presenta-educatori-e-oss-autorganizzati-di-Torino-e-provincia-mobilitazioni-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto con Delio Fantasia\r\ndella FMLUniti-CUB di Cassino (FR) sul convegno nazionale automotive del\r\n12/04/2025 che si terrà nella Sala Consiliare del COMUNE PIEDIMONTE S.G.\r\n(FR). La sua esperienza come operaio e militante sindacale gli ha fatto\r\nsubire il licenziamento ma non ha fermato il suo attivismo. \"È da almeno\r\n15 anni che non ci si fermava a discutere tra operai dell'annosa crisi del\r\nmanifatturiero legato all'automotive e questo convegno è nato con\r\nl'intenzione di non rispondere più alle provocazioni padronale solo di pancia\" ci spiega Delio \"ed è per questo che sono stati invitati Stefano\r\nFassina per affrontare/discutere le proposte e le soluzioni ad una crisi\r\nindustriale nazionale, Giuseppe Marziale per affrontare/discutere i\r\ndiritti sindacali esercitati contro le politiche di contrasto alla\r\ndeindustrializzazione e Davide Bubbico per affrontare/discutere\r\nsull'automotive in Italia tra transizione tecnologica e rischio\r\ndeindustrializzione\". Al convegno è prevista la partecipazione con\r\ninterventi di operai/e del gruppo stellantis ed indotto provenienti dagli stabilimenti italiani. Verrà anche trasmesso in diretta streaming, sui\r\ncanali CUB, e ci saranno le registrazioni disponibili dopo. Abbiamo avuto\r\nmodo di affrontare anche l'annoso nodo del rinnovo contrattuale alla luce\r\ndelle 8 ore di sciopero dei metalmeccanici, proclamate dalla triade\r\nconfederale stranamente unita, per il 28/03/2025 con manifestazioni\r\nregionali e provinciali in tutta Italia per riaprire la trattativa con\r\nFedermeccanica e Assistal.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/F_m_25_03_Delio-Fantasia-presenta-giornata-12-aprile-su-convegno-nazionale-stellantis-e-automotive.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","27 Marzo 2025","2025-03-28 08:01:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/photo_2025-03-26_08-04-50-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 25/03/2025","podcast",1743091914,[308],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[290],{"post_content":311},{"matched_tokens":312,"snippet":313,"value":314},[23],"maggiori gruppi di trasporti GLS, \u003Cmark>SDA\u003C/mark> e BRT per la loro","Il primo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia di Fabio Santoro del SiCobas Torino sulle tre giornate di mobilitazione nazionale nel settore della logistica, che si sono svolte tra il 13 e il 15 marzo. 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In conclusione abbiamo fatto un focus sugli scioperi, sempre nella logistica, a livello piemontese e rilanciato le prossime mobilitazioni di piazza in cui il sindacato di base è coinvolto, che vanno al di là delle sole questioni vertenziali, come la piazza che ci sarà il 12 Aprile a Milano contro il comportamento predatorio di Israele, il riarmo europeo, l'economia di guerra e il ddl 1236 ex ddl 1660.\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/F_m_25_03_Fabio-Santoro-SiCobas-Torino-su-sciopero-nazionale-logistica@.mp3\"][/audio]\r\nBuon ascolto \r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è stato quello del lavoro sociale, ne abbiamo parlato in diretta radio telefonica con Roberto, membro del neonato gruppo di educatori e OSS autorganizzati di Torino e provincia. L'occasione per realizzare questa intervista è nata dal presidio da loro organizzato per lunedì 24 marzo in P.za Palazzo di Città davanti al Municipio, ma oltre a presentare il gruppo di autorganizzati, si è parlato in generale delle critiche condizioni in cui verte il settore a livello locale.\r\nInfatti non essendo state aggiornate le tariffe per l'accreditamento dei servizi di assistenza socio sanitaria scaduti a fine 2024, i fondi rischiano di non essere sufficienti per permettere i servizi stessi, con la prospettiva di lasciare abbandonate persone con grosse fragilità, dalle disabilità fisiche e mentali alle tossicodipendenze. Per questo anche gli utenti e le loro famiglie, sono stati coinvolti nella lotta degli autorganizzati, una lotta che si prospetta lunga e non semplice, ma assolutamente necessaria per migliaia di lavoratori e lavoratrici ed utenti di Torino e Provincia. Infine Roberto invita tutte e tutti a partecipare al presidio previsto per il 12 Aprile, nel pomeriggio, in piazza castello. Per sapere l'orario preciso, tenervi aggiornati e/o potervi unire al loro gruppo, vi lasciamo di seguito i link alle loro social. [1] [2] [3]\r\nBuon ascolto \r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/F_m_25_03_Roberto-presenta-educatori-e-oss-autorganizzati-di-Torino-e-provincia-mobilitazioni-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto con Delio Fantasia\r\ndella FMLUniti-CUB di Cassino (FR) sul convegno nazionale automotive del\r\n12/04/2025 che si terrà nella Sala Consiliare del COMUNE PIEDIMONTE S.G.\r\n(FR). La sua esperienza come operaio e militante sindacale gli ha fatto\r\nsubire il licenziamento ma non ha fermato il suo attivismo. \"È da almeno\r\n15 anni che non ci si fermava a discutere tra operai dell'annosa crisi del\r\nmanifatturiero legato all'automotive e questo convegno è nato con\r\nl'intenzione di non rispondere più alle provocazioni padronale solo di pancia\" ci spiega Delio \"ed è per questo che sono stati invitati Stefano\r\nFassina per affrontare/discutere le proposte e le soluzioni ad una crisi\r\nindustriale nazionale, Giuseppe Marziale per affrontare/discutere i\r\ndiritti sindacali esercitati contro le politiche di contrasto alla\r\ndeindustrializzazione e Davide Bubbico per affrontare/discutere\r\nsull'automotive in Italia tra transizione tecnologica e rischio\r\ndeindustrializzione\". Al convegno è prevista la partecipazione con\r\ninterventi di operai/e del gruppo stellantis ed indotto provenienti dagli stabilimenti italiani. Verrà anche trasmesso in diretta streaming, sui\r\ncanali CUB, e ci saranno le registrazioni disponibili dopo. Abbiamo avuto\r\nmodo di affrontare anche l'annoso nodo del rinnovo contrattuale alla luce\r\ndelle 8 ore di sciopero dei metalmeccanici, proclamate dalla triade\r\nconfederale stranamente unita, per il 28/03/2025 con manifestazioni\r\nregionali e provinciali in tutta Italia per riaprire la trattativa con\r\nFedermeccanica e Assistal.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/F_m_25_03_Delio-Fantasia-presenta-giornata-12-aprile-su-convegno-nazionale-stellantis-e-automotive.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ",[316],{"field":98,"matched_tokens":317,"snippet":313,"value":314},[23],{"best_field_score":181,"best_field_weight":235,"fields_matched":29,"num_tokens_dropped":49,"score":236,"tokens_matched":29,"typo_prefix_score":49},{"document":320,"highlight":332,"highlights":337,"text_match":179,"text_match_info":340},{"comment_count":49,"id":321,"is_sticky":49,"permalink":322,"podcastfilter":323,"post_author":299,"post_content":324,"post_date":325,"post_excerpt":55,"post_id":321,"post_modified":326,"post_thumbnail":327,"post_title":328,"post_type":305,"sort_by_date":329,"tag_links":330,"tags":331},"95353","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-04-02-2025/",[282],"Il primo argomento della trasmissione è stato quello delle lotte nel sociale, in particolare abbiamo avuto ospiti al telefono due ex lavoratrici dell'associazione Almaterra.\r\n\r\nTorniamo a parlare di questo settore, in occasione dell'invito ad un presidio che si terrà davanti al palagiustizia di Torino martedì 11 Febbraio, fatto girare in rete dalle stesse lavoratrici auto organizzate. Partendo proprio dalle motivazioni che hanno portato ad indire questo presidio, siamo andati a ripercorre le principali delle vicende capitate a queste donne che hanno iniziato ad operare in un'associazione che si dichiara nel proprio statuto trans-femminista, decisa a combattere le discriminazioni di razza e di genere, ma che a chi ci lavora somministra contratti di collaborazione, quando si richiede invece una presenza costante, de facto full time; oppure che per bocca di alcune dirigenti, si permette di infantilizzare le persone a cui presta servizio, anche su base razziale; fino ad arrivare all'episodio scatenante di questo primo licenziamento di una lavoratrice, (tra le nostre intervistate) che ha preso le difese della cuoca della mensa durante una lite con un'amministratrice dell'associazione ed è stata da quest'ultima aggredita verbalmente e fisicamente.\r\n\r\nLa reazione di chi ha subito questa aggressione è stata molto meno scomposta, ha mandato una lettera alle socie dell'amministrazione per chiedere che venisse indetto un momento di discussione collettiva su quello che era successo e la risposta da parte di Almaterra è stato il licenziamento della ragazza in questione. Certamente con questa storia non stiamo descrivendo l'atteggiamento meschino di una singola amministratrice o di una sola associazione, ma quello di un sistema che prima lentamente (e poi negli ultimi anni, sempre più velocemente) si è tramutato da ambito di cura alla persona a settore strategico di profitto per fondazioni bancarie, con l'approccio dirigenziale che ne consegue, come ci hanno raccontato per tanti altri vari risvolti le nostre ospiti intervistate.\r\n\r\nProprio per questo era stato chiamata anche un'assemblea tenutasi nel cortile del Cecchi Point a giugno 2024 con l'intento di unire le voci e le forze tra chi opera in questo ambito e riscontra problematiche molto simili l'un l'altra, cosa che sta lentamente avvendendo.\r\n\r\nPer informarvi a riguardo se lavorate nel sociale e non, vi invitiamo perciò ad unirvi al loro canale telegram Lottiamo nel sociale!\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_04_02_Ex-lavoratrici-Almaterra-su-condizioni-nel-lavoro-sociale-e-presidio-11febbraio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVi rimandiamo anche ad una puntata della trasmissione Ricongiunzioni sempre a riguardo delle lavoratrici di Almaterra\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in collegamento telefonico con Mimì Ercolano, coordinatrice del SiCobas Napoli, sulle lotte dei lavoratori GLS di Napoli e provincia. Continua infatti incessante da mesi,la mobilitazione in risposta alla pessime situazioni lavorative, contrattuali e repressive di chi lavora in subappalto per questo colosso delle consegne. Vi proponiamo degli estratti da un loro comunicato stampa uscito a seguito delle violenze poliziesche subite, oltre che dai lavoratori stessi, anche nel fermo di Giuseppe D'Alesio, altro coordinatore del sindacato:\r\n\r\n\"Quella in corso alla GLS di Napoli non è una semplice \"vertenza per il reintegro dei licenziati\", bensì un grimaldello fondamentale per rilanciare un serio e credibile processo di emancipazione di migliaia di lavoratori e proletari, i quali soprattutto al sud sono alla mercé di sfruttatori senza scrupoli e sono costretti ad abbassare la testa e ad accettare salari da fame e condizioni di lavoro umilianti sotto perenne il ricatto dei licenziamenti e della disoccupazione dilagante.\r\n\r\nLo sciopero che tra ieri e oggi ha bloccato per quasi 20 ore consecutive i 2 principali magazzini TEMI-GLS di Napoli (Gianturco e Frattamaggiore) nel contesto di un riuscitissimo sciopero nazionale che ha visto fermarsi decine e decine di magazzini in tutte e 3 le filiere Fedit (GLS, SDA e BRT) ha inferto un colpo durissimo ai padroni e soprattutto alla TEMI di Francesco Tavassi, già da tempo smascherata a tutti gli effetti come la vera responsabile dei 58 licenziamenti ritorsivi e antisindacali e soprattutto come uno dei principali avamposti di precarietà e sfruttamento in Campania col beneplacito dei sindacati complici e collaborazionisti (su tutti la UIL).\r\n Fin dall'inizio di questa dura vertenza non avevamo alcun dubbio sul fatto che non appena questo sistema avesse iniziato a vacillare, sarebbe puntualmente giunta in suo soccorso la repressione dello stato e delle forze dell'ordine, tanto solerti nel tentare di fermare gli scioperi e salvare i profitti di Tavassi, quanto inerti e omertosi di fronte alle palesi illegalità e alle condotte antisindacali perpetrate nei magazzini TEMI. \r\n\r\n\r\nMa è stato proprio in queste ultime ore che stato e padroni hanno perso ogni \"freno inibitorio\": lo dimostrano le barricate di bancali \"anti-sciopero\" erette da Tavassi sulla strada d'accesso al magazzino di Gianturco (a proposito di blocchi stradali...), le identificazioni mirate nei confronti dei solidali provenienti dal presidio così come compiute dalla polizia la notte scorsa nei viali adiacenti al magazzino, la chiusura di tutti i cancelli di entrata per impedire ogni forma di sostegno agli scioperanti.\r\n\r\nGrazie a un mese e mezzo di lotta, il muro di connivenze che finora ha permesso a Temi di poter imporre in maniera indisturbata il proprio sistema di dumping salariale, inizia chiaramente a scricchiolare!\r\n\r\n\r\nE non sará di certo la repressione, ne tantomeno le misure anti-sciopero di Questura e governo a fermare la lotta!\r\n\r\n\r\nDa questa straordinaria giornata di mobilitazione i licenziati escono chiaramente rafforzati grazie al sostegno di migliaia di loro colleghi del SI Cobas che hanno scioperato in tutta Italia e grazie alla simpatia che va crescendo e diffondendosi nei loro confronti anche al di fuori dei luoghi di lavoro.\r\n\r\n\r\nL'unica lotta che si perde è quella che si abbandona!\r\n\r\n\r\nReintegro immediato per tutti i lavoratori TEMI-GLS licenziati!\"\r\n\r\n\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_04_02_Mimì-Ercolano-Coord.-Sicobas-Napoli-su-lotte-GLS.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto i compagnia di Carlo Pallavicini Sicobas Piacenza sul sequestro di 46 milioni di euro da parte della procura di Milano ai danni di FedEx che, nel settore malato della logistica, ha usato contratti illeciti per avere manodopera a buon mercato evadendo le tasse.\r\nCon l'aiuto di Carlo abbiamo analizzato il caso dal punto di vista dei lavoratori che hanno preso consapevolezza da tempo sulle condizioni misere contrattuali e con la lotta in svariate occasioni hanno fatto la differenza.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_04_02_Carlo-SiCobas-Piacenza-su-sequestri-FedEx-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n ","6 Febbraio 2025","2025-02-06 22:26:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/photo_2025-01-16_18-38-14-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 04/02/2025",1738880605,[308],[290],{"post_content":333},{"matched_tokens":334,"snippet":335,"value":336},[23],"3 le filiere Fedit (GLS, \u003Cmark>SDA\u003C/mark> e BRT) ha inferto un","Il primo argomento della trasmissione è stato quello delle lotte nel sociale, in particolare abbiamo avuto ospiti al telefono due ex lavoratrici dell'associazione Almaterra.\r\n\r\nTorniamo a parlare di questo settore, in occasione dell'invito ad un presidio che si terrà davanti al palagiustizia di Torino martedì 11 Febbraio, fatto girare in rete dalle stesse lavoratrici auto organizzate. Partendo proprio dalle motivazioni che hanno portato ad indire questo presidio, siamo andati a ripercorre le principali delle vicende capitate a queste donne che hanno iniziato ad operare in un'associazione che si dichiara nel proprio statuto trans-femminista, decisa a combattere le discriminazioni di razza e di genere, ma che a chi ci lavora somministra contratti di collaborazione, quando si richiede invece una presenza costante, de facto full time; oppure che per bocca di alcune dirigenti, si permette di infantilizzare le persone a cui presta servizio, anche su base razziale; fino ad arrivare all'episodio scatenante di questo primo licenziamento di una lavoratrice, (tra le nostre intervistate) che ha preso le difese della cuoca della mensa durante una lite con un'amministratrice dell'associazione ed è stata da quest'ultima aggredita verbalmente e fisicamente.\r\n\r\nLa reazione di chi ha subito questa aggressione è stata molto meno scomposta, ha mandato una lettera alle socie dell'amministrazione per chiedere che venisse indetto un momento di discussione collettiva su quello che era successo e la risposta da parte di Almaterra è stato il licenziamento della ragazza in questione. Certamente con questa storia non stiamo descrivendo l'atteggiamento meschino di una singola amministratrice o di una sola associazione, ma quello di un sistema che prima lentamente (e poi negli ultimi anni, sempre più velocemente) si è tramutato da ambito di cura alla persona a settore strategico di profitto per fondazioni bancarie, con l'approccio dirigenziale che ne consegue, come ci hanno raccontato per tanti altri vari risvolti le nostre ospiti intervistate.\r\n\r\nProprio per questo era stato chiamata anche un'assemblea tenutasi nel cortile del Cecchi Point a giugno 2024 con l'intento di unire le voci e le forze tra chi opera in questo ambito e riscontra problematiche molto simili l'un l'altra, cosa che sta lentamente avvendendo.\r\n\r\nPer informarvi a riguardo se lavorate nel sociale e non, vi invitiamo perciò ad unirvi al loro canale telegram Lottiamo nel sociale!\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_04_02_Ex-lavoratrici-Almaterra-su-condizioni-nel-lavoro-sociale-e-presidio-11febbraio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVi rimandiamo anche ad una puntata della trasmissione Ricongiunzioni sempre a riguardo delle lavoratrici di Almaterra\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in collegamento telefonico con Mimì Ercolano, coordinatrice del SiCobas Napoli, sulle lotte dei lavoratori GLS di Napoli e provincia. Continua infatti incessante da mesi,la mobilitazione in risposta alla pessime situazioni lavorative, contrattuali e repressive di chi lavora in subappalto per questo colosso delle consegne. Vi proponiamo degli estratti da un loro comunicato stampa uscito a seguito delle violenze poliziesche subite, oltre che dai lavoratori stessi, anche nel fermo di Giuseppe D'Alesio, altro coordinatore del sindacato:\r\n\r\n\"Quella in corso alla GLS di Napoli non è una semplice \"vertenza per il reintegro dei licenziati\", bensì un grimaldello fondamentale per rilanciare un serio e credibile processo di emancipazione di migliaia di lavoratori e proletari, i quali soprattutto al sud sono alla mercé di sfruttatori senza scrupoli e sono costretti ad abbassare la testa e ad accettare salari da fame e condizioni di lavoro umilianti sotto perenne il ricatto dei licenziamenti e della disoccupazione dilagante.\r\n\r\nLo sciopero che tra ieri e oggi ha bloccato per quasi 20 ore consecutive i 2 principali magazzini TEMI-GLS di Napoli (Gianturco e Frattamaggiore) nel contesto di un riuscitissimo sciopero nazionale che ha visto fermarsi decine e decine di magazzini in tutte e 3 le filiere Fedit (GLS, \u003Cmark>SDA\u003C/mark> e BRT) ha inferto un colpo durissimo ai padroni e soprattutto alla TEMI di Francesco Tavassi, già da tempo smascherata a tutti gli effetti come la vera responsabile dei 58 licenziamenti ritorsivi e antisindacali e soprattutto come uno dei principali avamposti di precarietà e sfruttamento in Campania col beneplacito dei sindacati complici e collaborazionisti (su tutti la UIL).\r\n Fin dall'inizio di questa dura vertenza non avevamo alcun dubbio sul fatto che non appena questo sistema avesse iniziato a vacillare, sarebbe puntualmente giunta in suo soccorso la repressione dello stato e delle forze dell'ordine, tanto solerti nel tentare di fermare gli scioperi e salvare i profitti di Tavassi, quanto inerti e omertosi di fronte alle palesi illegalità e alle condotte antisindacali perpetrate nei magazzini TEMI. \r\n\r\n\r\nMa è stato proprio in queste ultime ore che stato e padroni hanno perso ogni \"freno inibitorio\": lo dimostrano le barricate di bancali 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Dai canali social del sindacato di base:\r\n\r\n\" Uno sciopero di dimensioni nazionali durato due giorni ha messo in ginocchio Sda, il colosso logistico delle Poste italiane.\r\n\r\nLa lotta operaia ha dimostrato una determinazione che da mesi non vedevamo tra le nostre fila: blocco al 100% dei magazzini, in particolare nelle regioni a densità maggiore di logistica.\r\n\r\nLa partecipazione di massa dei lavoratori ha costretto l’azienda, dopo 6 ore di trattativa con la nostra delegazione, a cedere di fronte alla forza del sindacato e concedere tutte le richieste che avevamo presentato nella piattaforma sindacale (e già da tempo discusse inutilmente).\"\r\n\r\nAbbiamo anche parlato di altre iniziative portate avanti dal SiCobas Torino, come il presidio di protesta per chiedere a giornalisti ed istituzioni una presa di posizione sui ripetuti omicidi di reporter in Palestina a mano dell'esercito israleliano.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/F_m_09_01_Mallamaci-SiCobas-Torino-su-vittoria-filiera-SDA-e-altri-aggiornamenti-lotte.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Pino Iaria dei COBAS scuola Torino sulla riforma degli istituti tecnici e professionali che l'attuale governo ha avviato.\r\nSi tratta dell'ennesimo tentativo per separare la formazione pensata per il lavoro tout court, asservendo Il sistema scolastico, ancora una volta alle aziende. Gli istituti tecnici e professionali avranno durata quadriennale e chi li frequenta potrà muoversi orizzontalmente e verticalmente tra tutte le istruzioni del campus. E cosa cambia per gli insegnanti?\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/F_m_09_01_Pino-COBAS-scuola-su-riforma-istituti-tecnico-professionali.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo argomento della serata è stato quello della violenza di genere, infatti abbiamo ospitato ai nostri microfoni Nora di NUDM Bologna, per commentare assieme i numeri usciti da un questionario sottoposto a lavoratori e lavoratrici dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna che hanno restituito una situazione a dir poco allarmante. Infatti ben 80 persone circa su 130, hanno denunciato di aver subito violenze sul posto di lavoro e un'altra decina ha affermato di essere stata testimone di questi fatti. Con la nostra ospite più che dare delle risposte concrete ad un problema così strutturale e complesso da affrontare, ci siamo posti delle domande su quali prospettive si possono immaginare perchè queste situazioni non debbano essere la normalità per queste lavoratrici, schiacciate tra le pressioni dell'utenza stremata dal costante disservizio del sistema sanitario e tra una classe dirigente che continua a rimanere a maggioranza maschile, con tutte le problematiche che esso comporta.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/F_m_09_01_Nora-NUDM-Bologna-su-questionario-violenza-di-genere.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","17 Gennaio 2024","2024-01-17 18:52:21","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Senza-titolo6-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 09/01/2024",1705517541,[],[],{"post_content":355},{"matched_tokens":356,"snippet":357,"value":358},[23],"portata avanti congiuntamente dai lavoratori \u003Cmark>SDA\u003C/mark> di tutta Italia, che ha"," \r\n\r\nIl primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Daniele Mallamaci del SiCobas Torino, con il quale abbiamo parlato dell'importante lotta portata avanti congiuntamente dai lavoratori \u003Cmark>SDA\u003C/mark> di tutta Italia, che ha portato ad importanti risultati e migliorie delle loro condizioni lavorative. 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Abbiamo chiesto a Pasquale anche di fare un resoconto della situazione Stellantis dal punto di vista della classe de* lavorator*.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/F_m_11_04_Pasquale-Mirafiori-su-arrivo-operai-slovacchi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Leo, lavoratore del terzo settore aderente alla rete Lavoro Sociale e Dario Fontana, ricercatore in sociologia del Lavoro presso il servizio di Epidemiologia Piemonte ASL TO3 sull’ incontro formativo che si terrà il 15/04/2023 dalle ore 10 in via Trivero 16 a Torino:\r\n\r\nTerzo settore: Organizzazione del lavoro e salute.\r\n\r\nBurn out – stress – disturbi muscolo/scheletrici – violenze …\r\n\r\nAnalisi (e possibili soluzioni) delle ripercussioni psico-fisiche su operatrici e operatori.\r\n\r\n[…] “Senso di fallimento, scarsa autostima, poca soddisfazione del lavoro, carichi elevati di lavoro, mal di testa, dolori articolari, lividi e magari qualche segno di aggressione… questi sono solo alcuni degli effetti del lavoro che ci trasciniamo quotidianamente. Le professioni del terzo settore – come ad esempio educatori e OSS – vivono giornalmente una condizione di lavoro malsana, frutto di lavoro malsano, frutto di un’organizzazione che tende ad intensificare il lavoro” […]\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/F_m_11_04_Leo-Rete-Lavoro-Sociale-e-Dario-Fontana-su-giornata-formazione-rete-lavoro-sociale.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo argomento della puntata lo abbiamo trattato con Daniele Mallamaci del SiCobas Torino, ovvero lo sciopero nazionale del 7 Aprile su tutta la filiera di Fedit, colosso che racchiude BRT GLS e SDA. Un'importante mobilitazione, materializzatasi con scioperi in stabilimenti di tutta Italia e blocchi di tir merci, per ribadire che non si possono gettare alle ortiche 10 anni circa di lotte e di conquiste da parte del sindacalismo di base nel settore logistica, solo perchè questa specie di consorzio ha deciso di voler trattare esclusivamente con i sindacati firmatari del CCNL. Per capire al meglio il quadro abbiamo approfittato della presenza di Daniele per fare il punto della situazione e per ripercorrere le tappe che hanno portato a questa presa di posizione, che di fatto delegittima le libere scelete di rappresentanza sindacale dei lavoratori e lavoratrici.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/F_m_11_04_Daniele-Mallamaci-Sicbas-Torino-su-sciopero-Fedit.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","12 Aprile 2023","2023-04-12 12:56:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/338183242_190592823717355_2460320694827550617_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 11/04/2023",1681304187,[],[],{"post_content":377},{"matched_tokens":378,"snippet":379,"value":380},[23],"che racchiude BRT GLS e \u003Cmark>SDA\u003C/mark>. 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Abbiamo chiesto a Pasquale anche di fare un resoconto della situazione Stellantis dal punto di vista della classe de* lavorator*.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/F_m_11_04_Pasquale-Mirafiori-su-arrivo-operai-slovacchi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Leo, lavoratore del terzo settore aderente alla rete Lavoro Sociale e Dario Fontana, ricercatore in sociologia del Lavoro presso il servizio di Epidemiologia Piemonte ASL TO3 sull’ incontro formativo che si terrà il 15/04/2023 dalle ore 10 in via Trivero 16 a Torino:\r\n\r\nTerzo settore: Organizzazione del lavoro e salute.\r\n\r\nBurn out – stress – disturbi muscolo/scheletrici – violenze …\r\n\r\nAnalisi (e possibili soluzioni) delle ripercussioni psico-fisiche su operatrici e operatori.\r\n\r\n[…] “Senso di fallimento, scarsa autostima, poca soddisfazione del lavoro, carichi elevati di lavoro, mal di testa, dolori articolari, lividi e magari qualche segno di aggressione… questi sono solo alcuni degli effetti del lavoro che ci trasciniamo quotidianamente. Le professioni del terzo settore – come ad esempio educatori e OSS – vivono giornalmente una condizione di lavoro malsana, frutto di lavoro malsano, frutto di un’organizzazione che tende ad intensificare il lavoro” […]\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/F_m_11_04_Leo-Rete-Lavoro-Sociale-e-Dario-Fontana-su-giornata-formazione-rete-lavoro-sociale.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo argomento della puntata lo abbiamo trattato con Daniele Mallamaci del SiCobas Torino, ovvero lo sciopero nazionale del 7 Aprile su tutta la filiera di Fedit, colosso che racchiude BRT GLS e \u003Cmark>SDA\u003C/mark>. Un'importante mobilitazione, materializzatasi con scioperi in stabilimenti di tutta Italia e blocchi di tir merci, per ribadire che non si possono gettare alle ortiche 10 anni circa di lotte e di conquiste da parte del sindacalismo di base nel settore logistica, solo perchè questa specie di consorzio ha deciso di voler trattare esclusivamente con i sindacati firmatari del CCNL. Per capire al meglio il quadro abbiamo approfittato della presenza di Daniele per fare il punto della situazione e per ripercorrere le tappe che hanno portato a questa presa di posizione, che di fatto delegittima le libere scelete di rappresentanza sindacale dei lavoratori e lavoratrici.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/F_m_11_04_Daniele-Mallamaci-Sicbas-Torino-su-sciopero-Fedit.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[382],{"field":98,"matched_tokens":383,"snippet":379,"value":380},[23],{"best_field_score":181,"best_field_weight":235,"fields_matched":29,"num_tokens_dropped":49,"score":236,"tokens_matched":29,"typo_prefix_score":49},{"document":386,"highlight":398,"highlights":403,"text_match":179,"text_match_info":406},{"comment_count":49,"id":387,"is_sticky":49,"permalink":388,"podcastfilter":389,"post_author":299,"post_content":390,"post_date":391,"post_excerpt":55,"post_id":387,"post_modified":392,"post_thumbnail":393,"post_title":394,"post_type":305,"sort_by_date":395,"tag_links":396,"tags":397},"74817","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-05-04-2022/",[282]," \r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto con Maria Vittoria di USB Roma per commentare un fatto che è successo a chi come lei lavora per un caf, gestito appunto dal sindacato di cui sopra, ma a Cagliari. Infatti la questura di questa città si è permessa di mandare delle circolari a dir poco intimidatorie, nelle quali si richiedevano tutti i documenti degli stranieri o \"italianizzazati\" richiedenti reddito di cittadinanza. Un chiaro tentativo di mappatura degli stranieri che vengono automaticamente trattati come possibili \"furbetti\", tanto che si è scoperto che la questura stessa di Cagliari vanta al suo interno un'unità di contrasto a \"stranieri, spacciatori e prostitute\". Abbiamo snocciolato con la nostra ospite i vari risvolti di questa vicenda, che ci ha messo all'erta sul clima generale di repressione nei confronti delle persone che vengono ( o si ritrovano) a vivere in Italia da paesi esteri.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/F_m_05_04_USB-su-circolari-intimidatorie-stranieri-richiedenti-rdc.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo collegamento lo abbiamo fatto con Antonio del sindacato ADL Cobas di Vercelli su una vicenda che per ora sembra essere andata a buon fine, ovvero la mobilitazione dei magazzinieri per SDA Vercelli (all'interno del solito schema tipico della logistica di scatole cinesi di cooperative e aziende) che non aveva messo in atto le procedure previste dal CCNL sul cambio appalto che coinvolgeva questi lavoratori. Come sentiremo dalla testimonianza del nostro ospite, la lotta paga! Infatti dopo un primo momento di sciopero e di blocco vero e proprio del transito delle merci del magazzino nel complesso Sifte Berti, la nuova cooperativa si è attivata mandando subito delle PEC ai lavoratori per le procedure del cambio appalto.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/F_m_05_04_Antonio-ADL-Cobas-su-sciopero-SDA-Vercelli.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nPer chiudere il cerchio sull'argomento reddito di cittadinanza, abbiamo intervistato Sara Facciani, vicepresidente dell'Associazione Nazionale Navigator e con lei abbiamo parlato dell'assurdo meccanismo di precarietà lavorativa senza fine che ha imposto questo provvedimento. Infatti, invece di stabilizzare i già precari lavoratori dell'Agenzia Nazionale Per il Lavoro, il governo italiano decise di tirare fuori dal cilindro questa nuova figura professionale \"il navigator\", che tra le sue varie mansioni avrebbe dovuto aiutare i percettori di reddito di cittadinanza all'inserimento lavorativo. I navigator avendo come requisiti base per l'accesso al concorso, una pregressa esperienza nell'ambito, costituiscono una sorta di eccellenza in questo settore. Eccellenza, che come sempre in Italia viene denigrata e messa da parte, infatti questi 2000 tra lavoratrici e lavoratori hanno svolto la loro mansione fino ad ora con contratti a termine da rinnovare ogni 3 mesi, fino ad arrivare alla beffa della fine contratto per tutte e tutti al 30 Aprile 2022. Abbiamo quindi approfondito le varie contraddizioni legate anche alla \"mission\" stessa dei navigator, per poi arrivare a raccontare del loro primo vero e proprio sciopero, con annesso presidio sotto il Ministero del Lavoro, tenutosi il 29 Marzo di quest anno. Il Ministro Orlando aveva degnato i manifestanti di ben 40 secondi del suo tempo per promettere la creazione di un tavolo di trattativa istituzionale per la risoluzione di questa vicenda, che vedrebbe dal 1 maggio (ironia della sorte) i navigator disoccupati proprio come gli utenti a cui hanno prestato servizio. PS Ad oggi (8 Aprile) il Ministro Orlando ancora non si è fatto sentire.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/F_m_05_04_Associazione-Nazionale-Navigator-su-prima-mobilitazione.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","8 Aprile 2022","2022-04-08 21:24:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/Navigatorss-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 05/04/2022",1649453070,[],[],{"post_content":399},{"matched_tokens":400,"snippet":401,"value":402},[23],"la mobilitazione dei magazzinieri per \u003Cmark>SDA\u003C/mark> Vercelli (all'interno del solito schema"," \r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto con Maria Vittoria di USB Roma per commentare un fatto che è successo a chi come lei lavora per un caf, gestito appunto dal sindacato di cui sopra, ma a Cagliari. 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L'intervista è andata a toccare anche le valutazioni sulla partecipata piazza e conseguente corteo No Green Pass di sabato 20 Novembre a Torino, senza escludere un occhio al futuro prossimo (ad oggi presente) di un'obbligatorietà vaccinale per gli operatori sanitari, forze dell'ordine e personale docente.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/F_m_23_11_Zanetti-CUB-sanità-su-piazze-no-GP.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Enrico Riboni, nostro inviato/collaboratore dalla Francia, sugli scioperi in corso nelle colonie francesi della regione dei Caraibi.\r\nVa detto sin dall'inizio che in queste colonie alle ultime elezioni hanno prevalso le coalizioni autonomiste, di sinistra ed ecologiste. La Guyana, che era già amministrata da una coalizione autonoma e di sinistra, quando è arrivata la pandemia hanno denunciato lo stato di abbandono della sanità pubblica, ma il governo francese non ha detto e fatto nulla. Così le amministrazioni locali decisero di chiedere aiuto a Cuba e di poter utilizzare il vaccino cubano e anche sui medici cubani. Ma il governo Macron non ha accettato. Di fronte a questo, i governi locali hanno rifiutato i due vaccini distribuiti in Francia costosissimo e si è trovato un accordo con il vaccino Johnson & Johnson, ma nulla è stato fatto per sistema sanitario in generale. Il governo ha usato come sola risposta l'invio di medici e infermieri, (in territori dove il tasso di disoccupazione si avvicina al 40%), che hanno preso servizio per 15 giorni senza cambiare nulla ad un sistema sanitario pubblico sempre più fatiscente.\r\n\r\nQueste sono le vere ragioni della situazione attuale di rivolta e quasi insurrezionale che attualmente vive la Guadalupe, raggiunta dalla Martinica dove negli scorsi giorni tutti i sindacati hanno dichiarato lo sciopero nazionale, già indetto in Guyana.\r\nLa risposta del governo Macron: l'invio di 200 celerini supplementari e di battaglioni dell'esercito specializzato contro il terrorismo.\r\nQuesto movimento prende chiaramente una linea di riflessione e di condotta anticoloniale.\r\n\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/F_m_23_11_Proteste-colonie-francesi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto con il contributo audio di un'intervista telefonica fatta con un lavoratore SDA di Bologna e con Lorenzo del Coordinamento Migranti Bologna.\r\n\r\nGrazie ad entrambi i contributi siamo venuti a conoscenza di una situazione da far west in questi stabilimenti del polo logistico, gli stessi dove perse la vita un mesetto fa Yaya Yafa, che se forse fosse stato formato nel suo lavoro o fosse stato abituato a farlo con continuità, sarebbe ancora vivo. Infatti stiamo parlando di un lavoro di fatica composto da personale impiegato per massimo 3 o 4 giorni di fila, che è anche la durata stessa dei contratti con i quali vengono inquadrati questi lavoratori, grazie ai quali ovviamente non possono accedere al permesso di soggiorno. In più convocazioni fatte tramite sms qualche ora prima del turno, straordinari non pagati ed uno stipendio quasi alla metà dei colleghi che fanno gli stessi orari ma con contratti a tempo indeterminato.\r\n\r\nContro tutto questo i magazzinieri hanno avuto la forza di organizzarsi autonomamente, nonostante la loro forte condizione di ricattabilità, e mettere in piedi una protesta iniziata con un primo giorno di sciopero il 19 e un secondo il 22 di Novembre che ha portato al colloquio con l'azienda intermediaria tra lavoratori e SDA:\r\n\r\nQuesta mattina si è riunito un presidio durante lo sciopero dei lavoratori migranti e richiedenti asilo del magazzino di SDA. Dopo alcune ore la dirigente del Consorzio Metra Michela Crocco è scesa incontrando i lavoratori presenti. Nell'incontro sono stati ribaditi i punti all'origine della protesta. Di fronte a questi, la dirigente presente diceva di voler discutere per risolvere i problemi, ma ha messo in discussione o negato quanto detto dai lavoratori e non ha voluto prendere impegni chiari nel merito. C'è stato l'impegno ad un ulteriore incontro la prossima settimana, ma l'incontro di oggi non è stata una vera trattativa e non è soddisfacente per le ragioni della nostra protesta. L'unica cosa chiara oggi sono state le minacce di sospensioni e licenziamenti per chi ha iniziato la protesta, anche se in questo magazzino è morto uno di noi e nessuno dei dirigenti rischia il lavoro. Noi nelle prossime ore decideremo come portare avanti le nostre ragioni. Intanto, lo sciopero di oggi continua: oggi non si lavora!\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nLeggi i motivi della nostra protesta qui:\r\nhttps://www.coordinamentomigranti.org/.../oggi-non.../..\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/F_m_23_11_Scioperi-SDA-intervista-a-lavoratore-e-a-coordinamento-migranti-BO.mp3\"][/audio]","25 Novembre 2021","2021-11-25 11:29:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/SDA_workers_strike-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica",1637839583,[],[],{"post_content":421},{"matched_tokens":422,"snippet":423,"value":424},[23],"telefonica fatta con un lavoratore \u003Cmark>SDA\u003C/mark> di Bologna e con Lorenzo","Il primo approfondimento lo abbiamo fatto con Alessandro Zanetti della CUB sanità Torino, con il quale abbiamo voluto fare il punto sulla situazione dei lavoratori sanitari sospesi per aver scelto di non vaccinarsi contro il covid-19. 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