","Syriza nell'Europa della crisi, tra aspettative e falsi amici","post",1422968075,[66,67,68,69,70],"http://radioblackout.org/tag/crisi/","http://radioblackout.org/tag/europa/","http://radioblackout.org/tag/grecia/","http://radioblackout.org/tag/syriza/","http://radioblackout.org/tag/tsipras/",[21,32,15,24,18],{"post_content":73,"post_title":77,"tags":80},{"matched_tokens":74,"snippet":75,"value":76},[24],"nuovo corso politico inaugurato da \u003Cmark>Syriza\u003C/mark> dopo la vittoria elettorale, agita","Quanto sta avvenendo in Grecia, col nuovo corso politico inaugurato da \u003Cmark>Syriza\u003C/mark> dopo la vittoria elettorale, agita interessi, speranze e preoccupazioni nell'Europa attraversata dalla crisi. Sincere speranze per gli elettori delusi da una sinistra radicale frammentata e scarsa di proposte e facce nuove (in Italia e non solo), improbabili tentativi di palingenesi per un ceto politico rotto a tutte le allenze (Vendola e soci), amicizie interessate di chi spera di poter usare il neo-governo greco per far leva sulla Germania (Renzi, Hollande), indebolire ulteriormente l'euro (Obama) o fiaccare l'alleanza occidentale anti-russa (Putin).\r\nIn mezzo a tutto questo agitarsi e prendere le misure, le prime concrete mosse e intenzioni esplicite di Tsipras e del suo Ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis: innalzamento del salario minimo, rifiuto di nuove sanzioni alla Russia, parziale \"disarmo delle forze di polizia (per metà base elettorlae dei neonazisti di Alba Dorata). Ma il nodo di fondo resta quello del debito: come ricontrattarlo? Per fare cosa? Come ha detto il neo-ministro alle Finanze \"la Grecia soffre di debito\" e contrarne di nuovo non migliorerà la situazione.\r\nPer commentare gli scenari probabili e i nodi politici di fondo abbiamo interpellato due interlocutori che guardano alla vicenda da due prospettive differenti:\r\nArgiris Panagopoulos, organico a \u003Cmark>Syriza\u003C/mark> e corrsipondente dall'Itlia della rivista Avgi (Aurora, http://www.avgi.gr)\r\nArgiris_syriza_3feb15\r\nRaffaele Sciortino, ricercatore sociale indipendente e nostro collaboratore\r\nraf_Syriza_3feb15",{"matched_tokens":78,"snippet":79,"value":79},[24],"\u003Cmark>Syriza\u003C/mark> nell'Europa della crisi, tra aspettative e falsi amici",[81,83,85,87,90],{"matched_tokens":82,"snippet":21},[],{"matched_tokens":84,"snippet":32},[],{"matched_tokens":86,"snippet":15},[],{"matched_tokens":88,"snippet":89},[24],"\u003Cmark>Syriza\u003C/mark>",{"matched_tokens":91,"snippet":18},[],[93,98,101],{"field":40,"indices":94,"matched_tokens":95,"snippets":97},[31],[96],[24],[89],{"field":99,"matched_tokens":100,"snippet":79,"value":79},"post_title",[24],{"field":102,"matched_tokens":103,"snippet":75,"value":76},"post_content",[24],578730123365712000,{"best_field_score":106,"best_field_weight":107,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":52,"score":108,"tokens_matched":109,"typo_prefix_score":52},"1108091339008",13,"578730123365711979",1,{"document":111,"highlight":129,"highlights":150,"text_match":104,"text_match_info":160},{"cat_link":112,"category":113,"comment_count":52,"id":114,"is_sticky":52,"permalink":115,"post_author":55,"post_content":116,"post_date":117,"post_excerpt":58,"post_id":114,"post_modified":118,"post_thumbnail":119,"post_thumbnail_html":120,"post_title":121,"post_type":63,"sort_by_date":122,"tag_links":123,"tags":127},[49],[51],"27497","http://radioblackout.org/2015/01/grecia-syriza-vince-ma-non-ha-la-maggioranza-assoluta/","La Coalizione della Sinistra Radicale greca Syriza vince la corsa delle elezioni politiche. Il 40enne Alexis Tsipras sarà il nuovo Primo Ministro della penisola ellenica con oltre il 36 % dei voti, staccando di quasi 9 punti percentuali i conservatori di nuova Democrazia. Al terzo posto i neonazisti di Alba Dorata e a seguire altri partiti oscillanti tra il 4 e il 6% che dovrannod ecidere nei prossimi giorni, se invitati, se collaborare coi vincitori alla formazione di un nuovo governo.\r\nL'affermazione del partito-coalizione è netta e ampia ma non è riuscita ad ottenere la maggioranza assoluta, per soli 2 seggi. L'ampio consenso dimostrato dalle fasce popolari e dalla classe media greca non toglierà comunque le castagne dal fuoco al neo-eletto Tsipras, stretto tra i ricatti della troika e le promesse e le aspettative di milioni di greci, che si sono visti decurtare il livello di vita negli ultimi 5 anni. Tsipras ha annunciato a più riprese di non ritenere validi gli accordi (il Memorandum) sottoscritti dai precedenti governi e intende ri-contrattare il debito, salvando le pensioni e annullando i nuovi tagli alla pubblica amministrazione previsti dalla cura di cavallo che l'Unione Europea vuole continuare ad imporre.\r\nL'Euro, questo Euro, resta il nodo più problematico e difficile di un programma di governo che si annuncia come radicale innovazione social-riformista che però ha davanti la strettoia dei parametri economico-finanziari europei, ribaditi dalle prime dichiarazione dei portavoce dell'establishment che ribadiscono la non disponibilità a ritrattare le misure di austerità imposte.\r\nAd Atene, abbiamo raggiunto Nicoletta Dosio, militante del movimento noTav che ha partecipato alla selegazione italiana in terra greca\r\n Nicoletta_atene_eelezioni\r\n\r\n ","26 Gennaio 2015","2015-01-29 11:06:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/Syriza-supporters-in-Athe-008-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"180\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/Syriza-supporters-in-Athe-008-300x180.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/Syriza-supporters-in-Athe-008-300x180.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/Syriza-supporters-in-Athe-008.jpg 460w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Grecia: Syriza vince ma non ha la maggioranza assoluta",1422277855,[124,125,68,69,126,70],"http://radioblackout.org/tag/austerity/","http://radioblackout.org/tag/elezioni/","http://radioblackout.org/tag/trojka/",[34,29,15,24,128,18],"trojka",{"post_content":130,"post_title":134,"tags":137},{"matched_tokens":131,"snippet":132,"value":133},[24],"Coalizione della Sinistra Radicale greca \u003Cmark>Syriza\u003C/mark> vince la corsa delle elezioni","La Coalizione della Sinistra Radicale greca \u003Cmark>Syriza\u003C/mark> vince la corsa delle elezioni politiche. 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Da qualche settimana si è cominciato a parlare di \"protesta delle cravatte\", quando pezzi di questa composizione della forza-lavoro greca si sono riuniti davanti al parlamento agitando le loro cravatte e legandole agli alberi di piazza Syntagma.\r\nNell'ultimo weekend, alla protesta delle cravatte del venerdì ha fatto seguito sabato l'irruzione in Atene di una marcia contadina (con tanto di trattori) che davanti al ministero si è scontrata per qualche minuto con le forze dell'ordine. L'attenzione mediatica di casa nostra è stata quindi catturata da questi ultimi accadimenti. Una certa mouvance grillina-complottarda ha iniziato a denunciare la censura mediatica sulla \"rivoluzione in corso\" in Grecia, mentre la base elettorale della sinistra e di parte del movimento del classe (tanto in Italia quanto in Grecia) ha sbrigativamente bollato queste proteste come destrorse e reazionarie (quando non apertamente fasciste).\r\nLe cose, forse, sono un po' più complicate, stratificate e meno lineari di quanto appaiono in superficie. Tutte queste proteste, infatti, nascono da un sentimento diffuso di frustrazione e insoddisfazione per le nuove misura di austerità imposte. Che non ci sia convergenza di posizioni e interessi tra diversi segmenti di classe è oltremodo evidente... com'è altrettanto certo che quanto più la crisi si approfondirà, tanto più verranno attaccai i residui \"privilegi\" dei ceti medi, investi a loro volta da duri processi di proletarizzazione.\r\nAbbiamo chiesto ad un compagno di Atene di raccontare e commentare quello che sta succedendo\r\nmobilitazioni_grecia_feb2016","18 Febbraio 2016","2016-02-22 16:40:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/small_160212-123348_grecia11-990x677-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"205\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/small_160212-123348_grecia11-990x677-300x205.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/small_160212-123348_grecia11-990x677-300x205.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/small_160212-123348_grecia11-990x677-768x525.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/small_160212-123348_grecia11-990x677.jpg 990w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Proteste contro la riforma delle pensioni in Grecia",1455796312,[175,66,68,69,70],"http://radioblackout.org/tag/contadini/",[177,21,15,24,18],"contadini",{"post_content":179,"tags":183},{"matched_tokens":180,"snippet":181,"value":182},[24],"delle pensioni varata dal governo \u003Cmark>Syriza\u003C/mark> che ridurrà a cascata l'erogazione","Da diverse settimane si susseguono in Grecia presidi e marce di protesta contro l'applicazione di una riforma delle pensioni varata dal governo \u003Cmark>Syriza\u003C/mark> che ridurrà a cascata l'erogazione del contributo, ovviamente con la consueta differenza proporzionale per cui, se per i politici passerà dai 2700 ai 2300 euro, l'assegno minimo (per chi ha versato almeno 15 anni di contributi) sarà di 380 euro.\r\nContro questa riforma, promossa dal governo presieduto da Alexīs Tsipras - politicamente determinata dalla capitolazione estiva e dall'accettazione dell'austerity come orizzonte di ricatto per restare in Europa - nell'ultimo mese si sono mossi pensionati, contadini, sigle sindacali del settore dei trasporti (marittimi e ferrovieri), per arrivare infine a una più marcata presenza di settori della classe media del \"lavoro autonomo\" e delle \"professioni liberali\" (avvocati, medici, ingegneri, farmacisti e altri professionisti). 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La Grecia corre il rischio immediato di perdere un miliardo di euro in sovvenzioni da parte dell’Unione Europea nel quadro degli stanziamenti del programma precedente, in scadenza il prossimo 31 dicembre, in quanto la sospensione dei pagamenti da parte dello Stato ellenico ha bloccato per ora l'emissione di una nuova tranche di prestiti.\r\nIn un susseguirsi di dichiarazioni e smentite - inframmezzate dalle minacce dei tecnocrati della Trojka - il governo greco prova a tirare la corda a dei creditori che prnedono sempre più le sembianze di esecutori a sangue freddo d'un omicidio premeditato. La minaccia del Grexit, l'uscita da un'insostenibile moneta unica, da minaccia del piccolo Davide greco contro il Golia dell'Unione Europea, passa di mano e si prospetta come opzione minacciata per imporre un'indebolimento dell'esecutivo Tsipras-Varoufakis da ridurre a più miti consigli, lezione di disciplina per eventuali futuri governi attratti da simili velleità.\r\nMentre dalla Grecia alla Spagna si fa avanti la speranza di pezzi consistenti dei movimenti, del proletariato e della classe media in ecrisi in un nuovo (impossibile) riformismo, le mosse della Trojka rende chiaro quali sia oggi il significato di parole spesso abusate come \"democrazia\" e \"sovranità\" nell'epoca in cui chi controlla il rubinetto dell'erogatore finanziario può decidere a tavolino la sorte di territori e popolazioni. Dove sempre più spesso le finalità esplicitamente politiche dell'esercizio di questo potere possono tranquillamente subordinare a sé le stesse esigenze dell'economico, dal momento che nessuno stato nazionale può oggi onorare il proprio debito pubblico.\r\nA partire da questi spunti, abbiamo fatto una chiacchierata con Raffaele Sciortino\r\nintervistaraffaele","27 Maggio 2015","2015-06-01 11:55:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/o.292511-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/o.292511-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/o.292511-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/o.292511.jpg 650w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La Grecia in bancarotta al tornante dell'Eurocrisi",1432744338,[218,219,68,69,126],"http://radioblackout.org/tag/ausyerity/","http://radioblackout.org/tag/eurocrisi/",[221,222,15,24,128],"ausyerity","eurocrisi",{"post_content":224,"tags":228},{"matched_tokens":225,"snippet":226,"value":227},[24],"che hanno portato al governo \u003Cmark>Syriza\u003C/mark>, lo Stato greco si trova","A quattro mesi dalle elezioni che hanno portato al governo \u003Cmark>Syriza\u003C/mark>, lo Stato greco si trova sull'orlo di una (non voluta) insolvenza quanto di un effettiva mancanza di liquidi per pagare gli stessi stipendi dei dipendenti statali. 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I media commerciali e di stato (spesso le due tipologie sono fuse insime), salvo alcune eccezioni, si sono soprattutto limitati a cogliere gli aspetti glamour delle figure chiave del nuovo governo greco, facendo spallucce su quelle che sono proposte tanto articolate e concrete quanto di difficile realizzazione entro il quadro di questa Unione Europea.\r\nLa Grecia affamata dalle imposizioni della Trojka conferma, almeno per ora, il sostegno al proprio governo, sperando nella vittoria di Podemos in Spagna e nel sostegno delle classi popolari (lavoratrici e non) delle altre nazioni del sud Europa. Il varco è stretto ma potrebbe anche rappresentare un cuneo che apre la gabbia di ferro dell'austerity made in UE. Sarà difficile, ma gli esiti sono oggi ancora tutti da scrivere...\r\n \r\nAd Atene, abbiamo raggiunto Costantino, di Syriza e con una lunga militanza di base ed extra-parlamentare alle spalle\r\n \r\n costantino_atene_10feb15\r\n \r\nCon Marco Bertorello, autore del libro \"Non c'è Euro che tenga\", abbiamo provato a spostare il discorso sulla fattibilità e i reali margini di manovra delle proposte di ricontrattazione del debito avanzate dal neo-ministro greco delle finanze Varoufakis.\r\n \r\nCosa può significare che il governo greco, oltre a voler ricontrattare il debito pubblico, non vuole nuovi prestiti (debito!) caratterizzandoli come \"sogno tossico\"? Si delinea per quanto confusamente una nuova posizione sulla questione debito, ovvero una critica di fondo della crescita via debito del ciclo neoliberista?\r\nMa come è possibile portare avanti questa posizione - che potrebbe parlare a molti in Ue - mentre non solo si è quasi del tutto a corto di fondi ma soprattutto si propone un New Deal europeo che sa molto di keynesismo... fuori tempo massimo?\r\nQuali sono le prospettive dell'euro nel caso in cui la Grecia fosse sospinta fuori dalla moneta comune?\r\n \r\n marco_bertorello_atene_bce_10feb15","10 Febbraio 2015","2015-02-12 09:52:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/02/ap761299746293_spip-9b3fe-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"185\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/02/ap761299746293_spip-9b3fe-300x185.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/02/ap761299746293_spip-9b3fe-300x185.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/02/ap761299746293_spip-9b3fe.jpeg 500w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Grecia: la necessità di rompere con l'austerity",1423587275,[124,66,262,68,69],"http://radioblackout.org/tag/euro/",[34,21,264,15,24],"euro",{"post_content":266,"tags":270},{"matched_tokens":267,"snippet":268,"value":269},[24],"Dalla vittoria elettorale di \u003Cmark>Syriza\u003C/mark> consumatasi una decina di giorni","Dalla vittoria elettorale di \u003Cmark>Syriza\u003C/mark> consumatasi una decina di giorni fa, non è passato giorno senza che i governanti dell'Unione Europea non esprimessero terrore misto a fastidio nei confronti di chi ha osato disubbidire ai diktat dell'austerity e dell'impoverimento che ne consegue. I media commerciali e di stato (spesso le due tipologie sono fuse insime), salvo alcune eccezioni, si sono soprattutto limitati a cogliere gli aspetti glamour delle figure chiave del nuovo governo greco, facendo spallucce su quelle che sono proposte tanto articolate e concrete quanto di difficile realizzazione entro il quadro di questa Unione Europea.\r\nLa Grecia affamata dalle imposizioni della Trojka conferma, almeno per ora, il sostegno al proprio governo, sperando nella vittoria di Podemos in Spagna e nel sostegno delle classi popolari (lavoratrici e non) delle altre nazioni del sud Europa. Il varco è stretto ma potrebbe anche rappresentare un cuneo che apre la gabbia di ferro dell'austerity made in UE. Sarà difficile, ma gli esiti sono oggi ancora tutti da scrivere...\r\n \r\nAd Atene, abbiamo raggiunto Costantino, di \u003Cmark>Syriza\u003C/mark> e con una lunga militanza di base ed extra-parlamentare alle spalle\r\n \r\n costantino_atene_10feb15\r\n \r\nCon Marco Bertorello, autore del libro \"Non c'è Euro che tenga\", abbiamo provato a spostare il discorso sulla fattibilità e i reali margini di manovra delle proposte di ricontrattazione del debito avanzate dal neo-ministro greco delle finanze Varoufakis.\r\n \r\nCosa può significare che il governo greco, oltre a voler ricontrattare il debito pubblico, non vuole nuovi prestiti (debito!) caratterizzandoli come \"sogno tossico\"? 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Residenti e “ospiti” dei campi profughi scendono in strada ininterrottamente. Seppur spesso gli uni contro gli altri le rispettive richieste non sono dissimili e per entrambi la priorità permane la chiusura dei campi profughi. La situazione è infatti al collasso da anni, basti pensare che l’hotspot di Moira ospita oggi più di 20000 persone a fronte di una capienza di 3500. E che la popolazione residente dell’intera isola non supera gli 80000 abitanti. Cortei, cariche della polizia, lanci di pietre e di lacrimogeni, arresti e retate, check point militari, agguati di stampo fascista. Sono questi gli eventi che compongono la quotidianità dell’isola di Lesbo negli ultimi due mesi.\r\n\r\n\r\n\r\nDal canto suo il presidente Mitsotakis sta provando a tranquillizzare gli animi dei suoi sostenitori promettendo una linea più dura sulle migrazioni, che comprende la costruzione di centri di detenzione pre-espulsione e rimpatri più veloci verso la Turchia, nonché lo stanziamento di 500000euro per la costruzione di un muro galleggiante lungo 3km al largo delle coste di Lesbo che funga da dissuasore per l’arrivo di ulteriori migranti dalla stessa Turchia.\r\n\r\n\r\nIl racconto di una compagna direttamente dall’isola di Lesbo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/LesboFebbraio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","13 Febbraio 2020","2020-02-13 17:19:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/mat_moria_ampe_22232534-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/mat_moria_ampe_22232534-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/mat_moria_ampe_22232534-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/mat_moria_ampe_22232534-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/mat_moria_ampe_22232534-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/mat_moria_ampe_22232534.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Nea Demokratia e l'isola di lesbo",1581614382,[],[],{"post_content":308},{"matched_tokens":309,"snippet":310,"value":311},[24],"di centrodestra che ha sostituito \u003Cmark>Syriza\u003C/mark> alla guida del governo greco","Le politiche in materia d’immigrazione da parte di Nea Demokratia, il partito di centrodestra che ha sostituito \u003Cmark>Syriza\u003C/mark> alla guida del governo greco la scorsa estate, non stanno fino a oggi fornendo i risultati sperati dalla maggioranza dei suoi elettori.\r\n\r\nSull’isola di Lesbo nel frattempo la situazione si è fatta insostenibile e i cortei e le proteste si susseguono alternandosi. 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Il primo ministro Antonis Samaras si sta giocando il tutto per tutto. In dicembre la decisione di anticipare l'elezione del nuovo presidente della Repubblica ha di fatto decretato la fine della legislatura e del patto di governo che ha messo in sella l'esponente del partito di destra Nea Democratia.\r\nIn Grecia, se non il parlamento non raggiunge la maggioranza necessaria all'elezione del presidente della Repubblica, scatta lo scioglimento automatico e si apre la via alle elezioni.\r\nLa mossa di Samaras è stata quindi calcolata con cura.\r\nInevitabile chiedersi le ragioni della sua mossa.\r\nSecondo Gheorgos, un compagno del gruppo dei comunisti libertari di Atene, la mossa di Samaras è una sorta di eutanasia di un governo che non avrebbe retto le pressioni della trojka in primavera.\r\n\r\nAscolta la diretta con Gheorgos:\r\n\r\n2015 01 16 gheorgo\r\n\r\nOltre a mollare al proprio predecessore la patata bollente, Samaras tenta una ardua risalita nei favori degli elettori, che, secondo i sondaggi, darebbero una netta vittoria a Syriza, la formazione di sinistra guidata da Alexis Tsipras.\r\nIl principale alleato di Samaras è la paura. 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Previene e intuisce ciò che potrà capitare e pertanto avverte, redarguisce, invita, sibila, intima di… E come ogni ricattatore e ricattatrice che si voglia rispettare, quando non ottiene ciò che vuole, schianta, inesorabilmente, portando con sé morte e distruzione, ma soltanto a coloro che stanno in basso. E più in basso stanno e più li trascina inesorabilmente verso il baratro. La Borsa è il nuovo Hermes, l’araldo e il messaggero degli dei del Capitalismo, che cerca, mediante i suoi “inganni”, di ristabilire, fra umano e divino, quel contatto che è andato perduto. Platone fa sostenere a Socrate: «Hermes è Dio interprete, messaggero, ladro, ingannatore nei discorsi e pratico degli affari, in quanto esperto nell’uso della parola; suo figlio è il logos.» La Borsa è, dunque, la nuova divinità dell’eloquenza:abile, sottile, persuasiva. L’altro giorno ha nuovamente parlato: “meno 12%” – ha detto – “mi sono fatta male: sono caduta rovinosamente, di nuovo!”. Ha parlato dalla Grecia, dalla grotta scavata nel monte Cillene, la più alta cima del Peloponneso, sul confine tra l’Arcadia e l’Acaia, dove nacque Hermes. La Borsa aveva sentito dire, da un araldo degli dei, che “se ci fossero le lezioni anticipate e se le dovesse vincere un tal semidio di nome Tsipras, figlio di molti padri e madri, Synaspismos, Akoa, Dea, Keda, Energoi Polites, oggi riuniti sotto la dea Syriza, allora sarebbe la rovina non solo per tutta la madrepatria Grecia, ma anche per ogni luogo abitato sino alle colonne d’Ercole.” Questo triste vaticinio è stato subito diffuso dai messaggeri del Capitale, che hanno, ancora una volta, intimato, redarguito, subdolamente avvertito. Tsipras, per chi lo conosce, non ha alcuna intenzione di scardinare Zeus: non aspira a prendergli il posto, a democratizzare la pletora di divinità e a ridistribuire il maltolto. Antico progetto oramai passato in soffitta. Molti emissari del dio Capitale sanno che Tsipras non vuole spaventare la Borsa, ma anzi, cerca di circuirla e di farsi benvolere: “Non dovete aver paura di noi”- tuona Tsipras – “Syriza non sarà la fine dell’Euro. Sarà piuttosto la sua salvezza: se vinceremo le elezioni greche, faremo davvero decollare il progetto di Unione fiscale dell’Europa.” Uno sconto, vuole solo uno sconto, un segno anche minimo: un piccolo soffio vitale, come dopo una guerra disastrosa. Un atto di pietà del vincitore.\r\n\r\n“Non è vero” – risponde per le rime Antonis Samaras, figlio della dea Primavera Politica e protetto dal dio Pasok: “Syriza terrorizza i listini!” Mai frase fu più nefasta: che si colpisca la madre, la Borsa, è già cosa grave. Ma punire i “listini”, i suoi nobili figli, è cosa inaudita! Il padre Capitale non potrà mai permettere cosa simile. Già Egli fu magnanimo: diede soldi in gran quantità. Li portò l’FMI. 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Sakkas era stato arrestato per possesso di armi ed accusato di coinvolgimento nella organizzazione Cospirazione delle Cellule di Fuoco. Sebbene abbia sempre respinto le accuse è detenuto senza processo da trenta mesi, un altro ostaggio nelle mani dello Stato, che viola la propria stessa legalità. Ha già superato i 25 giorni di sciopero della fame ed in suo appoggio si sono mosse le tante anime del movimento anarchico greco. Anche il principale partito di opposizione, Syriza, ha preso posizione contro l’estensione abnorme della custodia cautelare. 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Nella città di Kavala - a est di Salonicco, nella Macedonia greca - c’è stato uno scontro tra anarchici e fascisti.\r\nSabato 6 luglio gli anarchici di Corinto hanno fatto una manifestazione antifascista in risposta all'aggressione che subita da due compagni in occasione della festa del paese.\r\n\r\nAnarres ha fatto il punto della situazione nel paese, anche alla luce dei nuovi tagli nel settore pubblico pretesi dalla Troika parlandone con Georgios del Collettivo dei Comunisti Anarchici di Atene.\r\nAscolta la diretta:\r\n2013 07 05 giorgos grecia\r\n\r\n13 luglio. Il peggioramento delle condizioni di salute di Costas ha indotto il magistrato a firmare la scarcerazione del compagno, dietro pagamento di una cauzione","7 Luglio 2013","2018-10-17 22:59:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/07/KostasSakkasBirds-color-200x110.jpg","Grecia. Costas Sakkas, un ostaggio nelle mani dello Stato",1373200718,[393,394,395,68],"http://radioblackout.org/tag/alba-dorata/","http://radioblackout.org/tag/antifascismo/","http://radioblackout.org/tag/costas-sakkas/",[342,397,344,15],"antifascismo",{"post_content":399},{"matched_tokens":400,"snippet":401,"value":402},[24],"il principale partito di opposizione, \u003Cmark>Syriza\u003C/mark>, ha preso posizione contro l’estensione","Atene, manifestazione di solidarietà all'anarchico Kostas Sakkas in sciopero della fame\r\nSabato 29 giugno circa 4.000 anarchici hanno marciato nel centro di Atene per esprimere la loro solidarietà all'anarchico Kostas Sakkas, in sciopero della fame. Sakkas era stato arrestato per possesso di armi ed accusato di coinvolgimento nella organizzazione Cospirazione delle Cellule di Fuoco. Sebbene abbia sempre respinto le accuse è detenuto senza processo da trenta mesi, un altro ostaggio nelle mani dello Stato, che viola la propria stessa legalità. Ha già superato i 25 giorni di sciopero della fame ed in suo appoggio si sono mosse le tante anime del movimento anarchico greco. Anche il principale partito di opposizione, \u003Cmark>Syriza\u003C/mark>, ha preso posizione contro l’estensione abnorme della custodia cautelare. Il governo ne ha approfittato per accusarlo di coprire le attività dei \"terroristi\" e degli \"incappucciati\".\r\nfoto, altre foto\r\n\r\nPatrasso scontri con la polizia e arresti di compagni a Patrasso\r\nAnarchici e antifascisti hanno bloccato l'ingresso dell'hotel dove era in programma un comizio del partito neo-nazista Alba Dorata, sono stati attaccati dalla polizia e hanno risposto. 16 compagni arrestati sono stati, ma il comizio in quell’hotel è stato impedito.\r\n\r\nCorinto, Kavala:scontri di anarchici con fascisti\r\nA Corinto, 10 fascisti hanno attaccato e ferito seriamente 2 compagni. 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La disoccupazione giovanile arriva al 60%, i salari e le pensioni non coprono le spese essenziali, negli ospedali c’é carenza di medicine.Diversamente dallo sciopero del 26 settembre non ci sono stati arresti preventivi tra le assemblee di quartiere: la forte reazione a questa forma di repressione anticipata ha evidentemente dissuaso la polizia dal proseguire su questa strada.\r\nTanta parte delle reti di solidarietà che in qualche modo arginavano il dilagare della povertà stanno saltando, mentre la disaffezione alla partecipazione diretta è in aumento. Gli scioperi delle ultime tre settimane non sono stati totali come in passato, i disoccupati non hanno partecipato alla manifestazione del 18 ottobre, che al termine dei consueti scontri finali ha un bilancio di un morto per infarto, tre feriti gravi per le botte.\r\nIn questo contesto si allarga il consenso sociale della destra neonazista che, secondo alcuni sondaggi, in caso di voto vedrebbe raddoppiato il pur considerevole bottino racimolato all’ultima consultazione, collocandosi al terzo posto dopo Syriza e Nea Democratia.La politica dei nazisti è molto semplice e molto efficace: coniugare la violenza contro stranieri ed immigrati con la costruzione di reti di solidarietà finanziate dalla chiesa ortodossa e da alcuni imprenditori amici.\r\nAnarres ne ha parlato con Simone Ruini, della commissione relazioni internazionali della FAI, che mantiene un contatto costante con i compagni greci del gruppo dei Comunisti Libertari di Atene, che stanno sviluppando una interessante riflessione sulla necessità di coniugare un forte conflitto sociale e una pratica di contrasto diretto delle presenza neonazista con la nascita di reti solidali tra città e campagna.\r\n\r\nAscolta l’intervista a Simone: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/10/2012-10-19-ruini-grecia.mp3|titles=2012 10 19 ruini grecia]\r\n\r\nScarica l’audio","21 Ottobre 2012","Tre scioperi generali in meno di un mese sono il sintomo di un disagio sociale profondo, che gli ulteriori tagli di 11,5 miliardi pretesi dalla Trojka (FMI, BCE, UE) in cambio di un ulteriore prestito di 32 miliardi, non potranno che approfondire.\r\nQuesti scioperi, ultimo è stato il 18 ottobre, nonostante la paralisi pressoché assoluta di buona parte delle attività produttive e dei servizi, non sono riusciti a fermare il governo guidato dal conservatore Antonis Samaras, che continua in una linea di rigore che ha messo in ginocchio buona parte della popolazione greca. La disoccupazione giovanile arriva al 60%, i salari e le pensioni non coprono le spese essenziali, negli ospedali c'é carenza di medicine. \r\nDiversamente dallo sciopero del 26 settembre non ci sono stati arresti preventivi tra le assemblee di quartiere: la forte reazione a questa forma di repressione anticipata ha evidentemente dissuaso la polizia dal proseguire su questa strada.\r\nTanta parte delle reti di solidarietà che in qualche modo arginavano il dilagare della povertà stanno saltando, mentre la disaffezione alla partecipazione diretta è in aumento. Gli scioperi delle ultime tre settimane non sono stati totali come in passato, i disoccupati non hanno partecipato alla manifestazione del 18 ottobre, che al termine dei consueti scontri finali ha un bilancio di un morto per infarto, tre feriti gravi per le botte. \r\nIn questo contesto si allarga il consenso sociale della destra neonazista che, secondo alcuni sondaggi, in caso di voto vedrebbe raddoppiato il pur considerevole bottino racimolato all’ultima consultazione, collocandosi al terzo posto dopo Syriza e Nea Democratia.\r\n\r\nLa politica dei nazisti è molto semplice e molto efficace: coniugare la violenza contro stranieri ed immigrati con la costruzione di reti di solidarietà finanziate dalla chiesa ortodossa e da alcuni imprenditori amici.\r\nAnarres ne ha parlato con Simone Ruini, della commissione relazioni internazionali della FAI, che mantiene un contatto costante con i compagni greci del gruppo dei Comunisti Libertari di Atene, che stanno sviluppando una interessante riflessione sulla necessità di coniugare un forte conflitto sociale e una pratica di contrasto diretto delle presenza neonazista con la nascita di reti solidali tra città e campagna.\r\n\r\n\r\n","2018-10-17 23:00:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/10/grecia-poliziotto-brucia-200x110.jpg","Grecia. 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