","Gli interessi delle multinazionali energetiche in Mozambico","post",1716478790,[57,58,59],"http://radioblackout.org/tag/eni/","http://radioblackout.org/tag/mozambico/","http://radioblackout.org/tag/totalenergies/",[15,24,28],{"post_content":62,"tags":66},{"matched_tokens":63,"snippet":64,"value":65},[28],"le aziende fossili, tra cui \u003Cmark>TotalEnergies\u003C/mark> ed Eni, possono chiedere risarcimenti","Il Mozambico è al terzo posto in Africa per riserve di gas stimate, ma nonostante il boom del settore idrocarburi è uno dei paesi al mondo per indice di sviluppo umano. Una economia particolarmente dipendente dagli aiuti allo sviluppo e dai soldi portati dall’industria del fossile.\r\n\r\nA questa situazione già estremamente precaria, si aggiunge il rischio economico che il Mozambico potrebbe affrontare a causa dell'esposizione alle richieste di risoluzione di controversie legali da parte di aziende straniere che investono in estrazione di carbone, petrolio e gas: infatti le aziende fossili, tra cui \u003Cmark>TotalEnergies\u003C/mark> ed Eni, possono chiedere risarcimenti miliardari, per la presenza di clausole economiche della durata media di 25 anni, nel caso in cui il governo di Maputo decidesse di adottare misure che potrebbero essere d'intralcio ai loro profitti, come ad esempio normative di tutela ambientale, leggi a favore dei lavoratori o una revisione delle tariffe per lo sfruttamento delle risorse.\r\n\r\nSecondo una studio realizzato dalla Columbia University e dalle organizzazioni ambientaliste Justiça Ambiental e Friends of the Earth Europe, tale rischio economico si aggira attorno ai 29 miliardi di dollari, quasi il doppio del PIL stesso del Mozambico.\r\n\r\nUna minaccia economica e politica, un coltello dalla parte del manico legalizzato da parte delle coorporation del fossile, al sapore di colonialismo in salsa moderna. Una situazione allarmante che segna di fatto l'impossibilità di una autonomia energetica ed economica interna da parte del Mozambico. Tutto ciò, alla luce di nuovi lavori ed ampliamenti di terminal per estrazione di Gnl da parte di \u003Cmark>TotalEnergies\u003C/mark> e progetti di ampliamento di Eni nel nord del paese.\r\n\r\nNe parliamo con Ilaria Sesana, giornalista e autrice di un articolo su Altreconomia su questi temi. Ascolta la diretta su Radio Blackout:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/mozambico.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nhttps://altreconomia.it/i-tribunali-delle-corporation-minacciano-il-mozambico-il-ruolo-di-eni-intesa-e-unicredit/\r\n\r\nhttps://www.recommon.org/gli-interessi-italiani-in-mozambico-eni/\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ",[67,69,71],{"matched_tokens":68,"snippet":15},[],{"matched_tokens":70,"snippet":24},[],{"matched_tokens":72,"snippet":73},[28],"\u003Cmark>TotalEnergies\u003C/mark>",[75,80],{"field":31,"indices":76,"matched_tokens":77,"snippets":79},[14],[78],[28],[73],{"field":81,"matched_tokens":82,"snippet":64,"value":65},"post_content",[28],578730123365712000,{"best_field_score":85,"best_field_weight":86,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":43,"score":87,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":43},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":89,"highlight":106,"highlights":111,"text_match":114,"text_match_info":115},{"cat_link":90,"category":91,"comment_count":43,"id":92,"is_sticky":43,"permalink":93,"post_author":46,"post_content":94,"post_date":95,"post_excerpt":49,"post_id":92,"post_modified":96,"post_thumbnail":97,"post_thumbnail_html":98,"post_title":99,"post_type":54,"sort_by_date":100,"tag_links":101,"tags":105},[40],[42],"88099","http://radioblackout.org/2024/03/eni-petrolio-gas-e-buoni-affari/","\"Riteniamo che la transizione energetica possa essere realizzabile se genera ritorni adeguati e sostenibili e pone le basi per nuove e profittevoli forme di business\". Descalzi, l'AD di Eni, non poteva essere più chiaro nell'illustrare il piano strategico per il triennio dal 2024 al 2027. Un piano che prevede un incremento secco nell'estrazione e lavorazione di gas e idrocarburi. Le rinnovabili costano troppo e rendono troppo poco.\r\nD'altra parte già oggi secondo Greenpeace Italia, ReCommon e Reclaim Finance: \"Per ogni euro investito nelle attività di Plenitude, la divisione low carbon del gruppo, Eni investe più di 15 euro in petrolio e gas. Poiché Plenitude comprende anche attività di commercializzazione e vendita al dettaglio del gas, per ogni euro investito da Eni in combustibili fossili, meno di sette centesimi sono stati investiti in energie rinnovabili sostenibili\".\r\nPeraltro ENI, come riporta Luca Manes in un articolo uscito sul Manifesto lo scorso settembre: \"era a conoscenza degli effetti negativi sul clima derivanti dalla combustione dei combustibili fossili\" sin dagli anni Settanta. È quanto emerge dal rapporto \"Eni sapeva\" , redatto da Greenpeace Italia e ReCommon, basato su ricerche condotte per mesi presso biblioteche, archivi (compreso quello della stessa Eni) o di istituzioni scientifiche come il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), per capire quanto Eni sapesse sugli effetti destabilizzanti dello sfruttamento delle fonti fossili fossili fra gli anni Settanta e i primi anni Novanta, quando il gigante petrolifero italiano era interamente controllato dallo Stato. Nonostante la conoscenza dei rischi per il clima del Pianeta l’azienda ha proseguito e continua ancora oggi a investire principalmente sull’estrazione e lo sfruttamento di petrolio e gas.\r\nInoltre sin dalla prima metà degli anni Settanta il Cane a sei zampe ha fatto parte dell’Ipieca, un’organizzazione fondata da diverse compagnie petrolifere internazionali che, secondo recenti studi, a partire dagli anni Ottanta avrebbe consentito al gigante petrolifero statunitense Exxon di coordinare «una campagna internazionale per contestare la scienza del clima e indebolire le politiche internazionali sul clima». Lo studio, basato anche su recenti analisi simili riguardanti altre compagnie come la francese TotalEnergies, riporta inoltre i contributi di storici della scienza come Ben Franta, ricercatore senior in Climate Litigation presso l’Oxford Sustainable Law Programme, tra i maggiori esperti del tema a livello mondiale, e Christophe Bonneuil, attualmente direttore di ricerca presso il più grande ente pubblico di ricerca francese, il Centre national de la recherche scientifique (Cnrs).\r\n«La nostra indagine dimostra come Eni possa essere aggiunta al lungo elenco di compagnie fossili che, come è emerso da numerose inchieste condotte negli ultimi anni, erano consapevoli almeno dai primi anni Settanta dell’effetto destabilizzante che lo sfruttamento di carbone, gas e petrolio esercita sugli equilibri climatici globali, a causa delle emissioni di gas serra», ha dichiarato Felice Moramarco, che ha coordinato la ricerca per Greenpeace Italia e ReCommon.\r\nNe abbiamo parlato con Andrea Turco di AltraEconomia\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/2024-03-19-turco-eni-fossili.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","19 Marzo 2024","2024-03-20 01:26:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/eni-killer-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"282\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/eni-killer-282x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/eni-killer-282x300.jpg 282w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/eni-killer.jpg 489w\" sizes=\"auto, (max-width: 282px) 100vw, 282px\" />","Eni: petrolio, gas e buoni affari",1710858494,[102,103,57,104],"http://radioblackout.org/tag/climaticidio/","http://radioblackout.org/tag/descalzi/","http://radioblackout.org/tag/fossili/",[26,22,15,20],{"post_content":107},{"matched_tokens":108,"snippet":109,"value":110},[28],"altre compagnie come la francese \u003Cmark>TotalEnergies\u003C/mark>, riporta inoltre i contributi di","\"Riteniamo che la transizione energetica possa essere realizzabile se genera ritorni adeguati e sostenibili e pone le basi per nuove e profittevoli forme di business\". 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Ad infiammare lo scontro anche le polemiche per i 6 milioni di retribuzione annuale del presidente della compagnia petrolifera, Patrick Pouyanné. Un operaio precario in questi impianti prende circa 1200 euro, un lavoratore specializzato a tempo indeterminato arriva a malapena a 2000.\r\nDurante lo sciopero la decisione del governo di precettare alcuni lavoratori ha letteralmente gettato benzina sul fuoco. Le piazze più signoficative sono state quelle lanciate dalla France Insumise il 16 ottobre e da alcuni sindacati combattivi ma minoritari il 18. Alla manifestazione di domenica 16 hanno partecipato almeno 70.000 persone, a quella del martedì successivo tra le 50 e le 40 mila.\r\nL'accordo che chiude la vertenza, non firmato dalla CGT, prevede un aumento salariale del 5 per cento (i lavoratori chiedevano il 10), e un bonus una tantum tra i 3000 e i 6000 euro.\r\nLo sciopero delle raffinerie e nei depositi di carburante di Total ed Esso ha rappresentato un primo segnale di sommovimento sociale in questo tiepido autunno d’oltralpe, in cui tuttavia emergono segnali di un possibile crescita della temperatura sociale.\r\nNe abbiamo parlato con Gianni Carrozza che conduce “Vive la sociale!” su radio Paris plurielle\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/2022-10-25-carrozza-sciop-raff.mp3\"][/audio]","25 Ottobre 2022","2022-10-25 18:46:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/00hero_sciopero_francia_ansa_getty-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"188\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/00hero_sciopero_francia_ansa_getty-300x188.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/00hero_sciopero_francia_ansa_getty-300x188.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/00hero_sciopero_francia_ansa_getty-1024x641.png 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/00hero_sciopero_francia_ansa_getty-768x481.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/00hero_sciopero_francia_ansa_getty-1536x961.png 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/00hero_sciopero_francia_ansa_getty-2048x1282.png 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Francia. 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Una regione ricca di risorse energetiche in cui si intrecciano intorno allo sfruttamento dei giacimenti di gas naturale gli interessi delle multinazionali occidentali, un sottosviluppo atavico che ha innescato una ribellione poi egemonizzata dai gruppi islamisti,un governo incapace di prendere in mano la situazione , un esercito che giorno dopo giorno si dimostra non in grado di difendere le popolazioni ma al soldo delle compagnie straniere, la presenza di truppe straniere e mercenari .\r\n\r\nIn questo contesto è emersa un inchieste realizzata e pubblicata da \"Politico\" che per la prima volta rivela i responsabili di un massacro compiuto nel 2021 dai soldati mozambicani. Secondo le testimonianze acquisite e la ricostruzione effettuata nella lunga inchiesta del sito, pare che i responsabili abbiano operato all’interno dell’impianto del colosso francese Total energies , situato a Cabo Delgado.\r\n\r\nDurante l’estate del 2021, una squadra di commandos dell'esercito mozambicano che aveva la missione di proteggere “il progetto Total” è accusata di aver stipato in dei container ,torturato e infine ucciso dei civili sospettati di aver preso parte a un’insurrezione nella remota penisola di Afungi.I civili erano fuggiti in cerca di protezione. I soldati regolari, però, li hanno accusati di essere ribelli e hanno separato gli uomini dalle donne e dai bambini. I prigionieri sono poi stati stipati in dei container posizionati all’ingresso di un impianto di gas naturale di proprietà del colosso petrolifero. I prigionieri sono stati torturati ,le donne violentate ,hanno ucciso almeno 97 persone il tutto in un sito della Total che aveva stipulato degli accordi e finanziato i reparti dell'esercito che si sono macchiati di questi crimini.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/BASTIONI-DI-ORIONE-10102024-SIMONE-OGNO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","12 Ottobre 2024","2024-10-12 12:18:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 10/10/2024- ELEZIONI IN MOZAMBICO L'ETERNO FRELIMO CERCA DI RINNOVARSI -ESTRATTIVISMO A CABO DELGADO: I CRIMINI DELLA TOTALENERGIES.","podcast",1728735358,[177],"http://radioblackout.org/tag/bastioniorione/",[160],{"post_title":180},{"matched_tokens":181,"snippet":183,"value":183},[182],"TOTALENERGIES","BASTIONI DI ORIONE 10/10/2024- ELEZIONI IN MOZAMBICO L'ETERNO FRELIMO CERCA DI RINNOVARSI -ESTRATTIVISMO A CABO DELGADO: I CRIMINI DELLA \u003Cmark>TOTALENERGIES\u003C/mark>.",[185],{"field":186,"matched_tokens":187,"snippet":183,"value":183},"post_title",[182],{"best_field_score":116,"best_field_weight":189,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":43,"score":190,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":43},15,"578730123365187705",6637,{"collection_name":174,"first_q":28,"per_page":147,"q":28},["Reactive",194],{},["Set"],["ShallowReactive",197],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$f_qYVQ4cshbDuINxYOPac8faEVIXhFpIEqSi9IiMClJc":-1},true,"/search?query=TotalEnergies"]