","Aggiornamenti sull'imminente sgombero della Zad","post",1477657156,[61,62,63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/bastoni/","http://radioblackout.org/tag/dislocamento/","http://radioblackout.org/tag/no-aeroporto/","http://radioblackout.org/tag/notre-dame-des-landes/","http://radioblackout.org/tag/zad/","http://radioblackout.org/tag/zone-a-defendre/",[20,26,24,34,15,28],{"post_content":69,"tags":74},{"matched_tokens":70,"snippet":72,"value":73},[71],"a","Li si aspettava \u003Cmark>a\u003C/mark> inizio ottobre, intorno all'8, ma","Li si aspettava \u003Cmark>a\u003C/mark> inizio ottobre, intorno all'8, ma non si è visto nessuno. Poi dopo qualche giorno si è sparsa la voce che nell'agenda delle Autorità francesi prima dello sgombero della Zad era previsto quello della Jungle di Calais. Nei giorni scorsi l'enorme campo informale è stato sgomberato e chi li ci stava o è fuggito o è finito nei centri di accoglienza per la registrazione. Ora sembra quindi essere arrivato il momento di sgomberare la Zad. Dopo il tentativo fallito del 2012 e soprattutto dopo il referendum regionale di giugno che ha visto la vittoria del Sì all'aeroporto con il 55% circa di voti, il governo ora sembra voler far sul serio, nonostante le difficoltà oggettive \u003Cmark>a\u003C/mark> cui va incontro con questo ennesimo tentativo di sgombero.\r\n\r\nQuesta volta, \u003Cmark>a\u003C/mark> differenza che nel 2012, è la quasi totalità dei luoghi della zona ad essere minacciata, cioè non solamente le persone installatesi negli ultimi anni per viverci e difenderla ma anche i contadini e gli abitanti “storici”. Sono cioè oltre settanta luoghi di vita, fattorie, laboratori, centinaia di abitanti umani e animali, greggi e altri animali e piante selvatiche, duemila ettari di foresta, campi, boscaglia, che vorrebbero definitivamente cancellare dalla carta geografica nelle prossime settimane. Peraltro, il loro obiettivo annunciato non è soltanto sgomberare la zona ma anche avviare i lavori dell’aeroporto e del collegamento stradale, che implicano lavori di “dislocamento di specie”, dissodamento, scavi archeologici, costruzione di rotonde e opere di messa in sicurezza del sito.\r\nIn questo contesto di minaccia totale la resistenza sul terreno va organizzandosi ancora più collettivamente nel tentativo, tutt'altro che vano, di respingere le forze di polizia e difendere quella che, \u003Cmark>a\u003C/mark> partire dalla “Operazione Cesar” del 2012, è diventata un simbolo: della possibilità di impedire i progetti nocivi così come della possibilità di creare \u003Cmark>zone\u003C/mark> di autonomia di fronte al potere e all’economia mercantile.\r\nAbbiamo sentito una compagna che si trova alla Zad per gli ultimi aggiornamenti.\r\nAscolta la diretta:\r\nzad",[75,77,79,81,83,85],{"matched_tokens":76,"snippet":20},[],{"matched_tokens":78,"snippet":26},[],{"matched_tokens":80,"snippet":24},[],{"matched_tokens":82,"snippet":34},[],{"matched_tokens":84,"snippet":15},[],{"matched_tokens":86,"snippet":89},[87,71,88],"Zone","défendre","\u003Cmark>Zone\u003C/mark> \u003Cmark>a\u003C/mark> \u003Cmark>défendre\u003C/mark>",[91,96],{"field":35,"indices":92,"matched_tokens":93,"snippets":95},[39],[94],[87,71,88],[89],{"field":97,"matched_tokens":98,"snippet":72,"value":73},"post_content",[71],1736172819517538300,{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":103,"num_tokens_dropped":47,"score":104,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"3315704398080",13,2,"1736172819517538410",{"document":106,"highlight":127,"highlights":136,"text_match":142,"text_match_info":143},{"cat_link":107,"category":108,"comment_count":47,"id":109,"is_sticky":47,"permalink":110,"post_author":50,"post_content":111,"post_date":112,"post_excerpt":113,"post_id":109,"post_modified":114,"post_thumbnail":115,"post_thumbnail_html":116,"post_title":117,"post_type":58,"sort_by_date":118,"tag_links":119,"tags":123},[44],[46],"87211","http://radioblackout.org/2024/02/microzad-a-bologna/","Da diversi mesi un comitato di cittadinx è riuscito a rompere il silenzio intorno al progetto di “riqualificazione” delle scuole Besta. Parliamo di oltre 18 milioni di euro per abbattere decine di alberi ad alto fusto, distruggere la fauna presente, non ristrutturare e demolire la scuola esistente, e ricostruirne una nuova accanto – “green” – asfaltando il parco. Un vero capolavoro.\r\n\r\nIl 16 dicembre 2023 circa duecento persone tra abitanti e giovani del quartiere, collettivi e realtà ecologiste, cittadine e cittadini in lotta contro il Passante di mezzo, e un’idea di città escludente ed esclusiva, hanno attraversato il quartiere San Donato in corteo per dire no alla devastazione del Parco Don Bosco. Sono state organizzate iniziative, momenti di incontro e confronto, oltre che costanti presidi per impedire l’inibizione dell’accesso al parco.\r\n\r\nIl 29 gennaio, quando operai e municipale si sono presentati per recintare definitivamente l’area in vista degli abbattimenti, un gruppo di cittadinx si legato agli alberi, mentre le abitanti del quartiere hanno divelto le recinzioni per impedire l’allestimento del cantiere. Da quel giorno il Parco Don Bosco è presidiato costantemente, animato da iniziative, momenti di incontro e libera socialità, colazioni, pranzi, cene, merende, bricolage, sculture in legno, casette sull’albero, tende, tessuti, trapezi, musica e discussioni!\r\n\r\n\r\n\r\nUna situazione assolutamente inedita e singolare per le nostre latitudini, soprattutto all’interno di contesti iper-urbanizzati, una vera e propria micro ZAD in città – Zone a Defendre, Zona da difendere – inserita come un cuneo tra i palazzi della fiera e i progetti dell’amministrazione, in cui abitanti del quartiere, di età e generazioni diverse, si stanno incontrando, vincendo pregiudizi e paure, non solo per difendere un parco, ma contro un modello di sviluppo insensato che annienta la vita di individui, territori e comunità, e un’idea di città “green” come il colore dei soldi. In barba a chi avrebbe già voluto vederlo distrutto, il Parco Don Bosco oggi è più vivo che mai!\r\n\r\n\r\n\r\nZAD – Zone a Defendre, Zona da Difendere – è un neologismo francese che indica quelle occupazioni che hanno lo scopo di bloccare progetti dannosi e nocivi per comunità e ambienti, rendendo possibile, qui e ora, la riappropriazione collettiva da parte delle comunità dei territori che abitano, oltre le logiche del consumo e del profitto.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nQualcuno non aveva fatto i conti con una comunità ostinata!\r\nSiamo tuttx invitatx a presidiare il Parco!\r\n\r\nIL PARCO DON BOSCO NON SI TOCCA!\r\n\r\nDal comunicato di alcunx abitanti in lotta.\r\n\r\nAscolta e scarica la diretta con il presidio bolognese e segui la pagina del Comitato Besta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/microzadbologna.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","12 Febbraio 2024","un comitato di cittadinx è riuscito a rompere il silenzio intorno al progetto di “riqualificazione” delle scuole Besta","2024-02-12 19:31:06","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BASTACEMENTO-1024x771-1-768x578-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"226\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BASTACEMENTO-1024x771-1-768x578-1-300x226.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BASTACEMENTO-1024x771-1-768x578-1-300x226.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BASTACEMENTO-1024x771-1-768x578-1.jpg 768w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Microzad a Bologna",1707766111,[120,121,122],"http://radioblackout.org/tag/bologna/","http://radioblackout.org/tag/cementificazione/","http://radioblackout.org/tag/riqualificazione/",[124,125,126],"Bologna","cementificazione","riqualificazione",{"post_content":128,"post_title":133},{"matched_tokens":129,"snippet":131,"value":132},[87,71,130],"Defendre","propria micro ZAD in città – \u003Cmark>Zone\u003C/mark> \u003Cmark>a\u003C/mark> \u003Cmark>Defendre\u003C/mark>, Zona da difendere – inserita come","Da diversi mesi un comitato di cittadinx è riuscito \u003Cmark>a\u003C/mark> rompere il silenzio intorno al progetto di “riqualificazione” delle scuole Besta. 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A tre mesi dalla decisione del governo di rinunciare all’opera, contrastata attivamente da un ampio movimento popolare, Macron ha deciso di farla finita con la ZAD, divenuta simbolo di un percorso che non si chiudeva con la mera opposizione al nuovo aeroporto di Nantes, ma, assumeva come punto di partenza la critica al mondo di cui l’aeroporto era espressione. Un mondo fondato sulla logica del profitto, della circolazione di merci, di mercificazione dell’intero universo simbolico e materiale con cui dobbiamo ogni giorno fare i conti.\r\nSi tratta di un’operazione di polizia imponente. 2500 uomini impegnati nell’attacco, sgombero e successiva demolizione delle abitazioni.\r\nMacron ha dichiarato che l’operazione di polizia durerà una settimana, ma le truppe rimarranno per impedire la rioccupazione.\r\nTra lunedì e martedì sono state sgomberate e distrutte numerose case.\r\nDiversi gli abitanti fermati e arrestati. I gendarmi hanno fatto un intenso uso di lacrimogeni, flash balls e granate stordenti aggirando i blocchi, passando per i campi. Molto violento l’attacco alla catena umana che difendeva la fattoria del “100 nomi”.\r\nNumerosi feriti, alcuni dei quali gravi, perché colpiti da frammenti di granate.\r\nAlcuni mezzi utilizzati per lo sgombero sono andati a fuoco. Ogni casa è difesa con blocchi e barricate dagli abitanti.\r\nLunedì alle 18 si sono svolte manifestazioni in numerose città francesi.\r\nGià in mattinata una cinquantina di persone aveva occupato il municipio di Forcalquier.\r\nIl Movimento No Tav ha emesso un comunicato di solidarietà.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Giobbe, redattore di Blackout, che ben conosce la Zad.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2018 04 10 giobbe zad","11 Aprile 2018","2018-04-18 12:03:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/zad-2-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"180\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/zad-2-300x180.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/zad-2-300x180.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/zad-2.jpg 620w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Notre Dame de Landes. 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Resta ora l’incognita su cosa ne sarà degli occupanti che hanno osato sfidare e battere lo stato francese, subissati di processi e repressione.\r\n\r\nIn questo momento sono segnalati arrivi e concentramenti di forze dell'ordine nelle città di Rennes e Nantes, principali città della zona, dove in caso di sgombero sarebbero naturalmente interessate da contestazioni. In vista dei pericoli che può comportare lo sgombero ricordiamo la morte di Remi Fraisse, giovane studente di Tolosa di 21 anni, ucciso dalla polizia durante lo sgombero della Zad di Testet, dove le autorità francesi volevano costruire la mega- diga di Siviens. La morte fu provocata dalle armi considerate \"non offensive\", ovvero le granate stordenti, molto utilizzate dalle forze del disordine negli ultimi anni in Francia.\r\n\r\nIl 10 febbraio 2018 appuntamento alla Zad per festeggiare il decadimento del progetto dell'aeroporto.\r\n\r\nDopo la telefonata che purtroppo cade per problemi tecnici aggiornamenti sull'arresto di Georges Louis, un compagno di Secour Rouge, per le mobilitazione avvenute a inizio anno per Theò e per le contestazioni alle elezioni. Più informazioni tramite il link seguente: https://secoursrouge.org/France-Solidarite-avec-Georges-Louis\r\n\r\ngiobbe tagliato","20 Gennaio 2018","2018-01-23 17:40:06","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/zad-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/zad-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/zad-300x199.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/zad-768x510.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/zad-1024x680.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Zad, l'aeroporto non si farà, quale futuro ora?",1516459077,[],[],{"post_content":197},{"matched_tokens":198,"snippet":200,"value":201},[87,199,130],"A","attivisti che avevano creato la \u003Cmark>Zone\u003C/mark> \u003Cmark>A\u003C/mark> \u003Cmark>Defendre\u003C/mark> (ZAD) per impedire l’ennesima violenza","Dopo una lotta durata 50 anni, il governo francese ha annunciato l’abbandono del progetto del nuovo mega-aeroporto di Nantes.\r\n\r\nLa zona di Notre Dame des Landes era occupata da ormai dieci anni da contadini e allevatori supportati da centinaia di attivisti che avevano creato la \u003Cmark>Zone\u003C/mark> \u003Cmark>A\u003C/mark> \u003Cmark>Defendre\u003C/mark> (ZAD) per impedire l’ennesima violenza sui territori in nome del profitto.\r\n\r\nNel 2012 il governo francese aveva tentato una prova di forza inviando centinaia di agenti, l'operazione Cesar, per sgomberare gli occupanti trovando una strenua resistenza.\r\n\r\nUn corteo di decine di migliaia di persone aveva poi permesso di occupare di nuovo la ZAD e ricostruire le case distrutte dalla furia della polizia. 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La giornata di lotta di ieri è stata caratterizzata da una piazza molto eterogenea: bambini, anziani, militanti della Zad (Zone à défendre), agricoltori, abitanti di Nantes e anche alcuni personaggi politici.\r\n\r\nIl corteo si è mosso per le vie cittadine totalmente blindate e, nel momento in cui ha tentato di avvicinarsi alla zona rossa, è stato caricato dalla polizia con lanci di lacrimogeni, granate stordenti e uso di idranti.\r\n\r\nAbbiamo chiacchierato della giornata di lotta francese con Carla, una manifestante che ci ha raccontato un punto di vista diverso da quello proposto oggi, in maniera sbrigativa e accusatoria, dai media mainstream.\r\n\r\nAscolta la diretta.\r\n\r\ncarla_nantes","24 Febbraio 2014","2014-02-27 12:41:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/02/201339656-f8729c05-a0c4-4f9c-9e48-d18355810293-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/02/201339656-f8729c05-a0c4-4f9c-9e48-d18355810293-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/02/201339656-f8729c05-a0c4-4f9c-9e48-d18355810293-300x199.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/02/201339656-f8729c05-a0c4-4f9c-9e48-d18355810293-768x510.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/02/201339656-f8729c05-a0c4-4f9c-9e48-d18355810293.jpg 990w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","50mila no al progetto dell'aeroporto di Notre-Dames-des-Landes",1393243933,[220,221,222,65],"http://radioblackout.org/tag/22febbraio/","http://radioblackout.org/tag/aereoporto-nantes/","http://radioblackout.org/tag/nantes/",[22,30,18,15],{"post_content":225},{"matched_tokens":226,"snippet":228,"value":229},[87,227,88],"à","bambini, anziani, militanti della Zad (\u003Cmark>Zone\u003C/mark> \u003Cmark>à\u003C/mark> \u003Cmark>défendre\u003C/mark>), agricoltori, abitanti di Nantes e","Sabato scorso circa 50 mila persone hanno invaso la città di Nantes per ribadire la propria contrarietà al progetto dell'aeroporto di Notre-Dames-des-Landes, dopo che nel mese di dicembre il prefetto ha dato l'autorizzazione per lo sgombero dei presidi e l'avvio dei lavori di cantiere.\r\n\r\n520 trattori sono arrivati da tutte le parti della Francia per portare la propria solidarietà ai contadini che si vedranno i propri terreni espropriati, 63 bus da tutte le regioni e persino battelli che hanno raggiunto la città sulle acque del fiume Erdre. 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Mobilitazioni che hanno visto utilizzate un ventaglio di tattiche molto ampio, dal corteo pacifico al sabotaggio.\r\n\r\nLa decisione era nell’aria da marzo, proposta dal Ministro dell’Interno in seguito alle proteste contro i bacini idrici per l’irrigazione di Sainte Soline sfociate in ore di scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Il legal team e le associazioni per la tutela dei diritti umani hanno documentato 200 manifestanti feriti, 40 dei quali in gravi condizioni, due in coma, alcuni che hanno subito mutilazioni alle mani e ai piedi in seguito all'utilizzo di granate stordenti.\r\n\r\nPerfino gli esperti di Diritti Umani delle Nazioni Unite hanno espresso preoccupazione per “la mancanza di moderazione dell’uso della forza contro i membri della società civile”, ma la soluzione trovata da Emmanuel Macron è stata quella di cercare di far sì che la società civile semplicemente smettesse di protestare.\r\n\r\nLes soulèvements de la terre è un movimento orizzontale ,un coordinamento che ha circa 110000 membri dichiarati ,180 comitati locali,associazioni ed è presente nei sindacati una rete di collettivi e gruppi radicati sul territorio, tenuti insieme da una piattaforma contro il consumo di suolo e lo sfruttamento del territorio. 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