","Un anarchico torinese combatte l’ISIS in Siria","post",1487751589,[63,64,65,66,67,68,69,70,71,72,73,74],"http://radioblackout.org/tag/ait/","http://radioblackout.org/tag/anarchico-torinese/","http://radioblackout.org/tag/antifascist-tabur/","http://radioblackout.org/tag/battaglione-antifascista-internazionale/","http://radioblackout.org/tag/durruti/","http://radioblackout.org/tag/erdogan/","http://radioblackout.org/tag/isis/","http://radioblackout.org/tag/membij/","http://radioblackout.org/tag/raqqa/","http://radioblackout.org/tag/siraq/","http://radioblackout.org/tag/siria/","http://radioblackout.org/tag/turchia/",[18,76,77,78,79,80,23,81,20,82,15,83],"anarchico torinese","antifascist tabur","battaglione antifascista internazionale","durruti","Erdogan","membij","siraq","Turchia",{"post_content":85,"post_title":91,"tags":94},{"matched_tokens":86,"snippet":89,"value":90},[87,88],"anarchico","torinese","da P. P., un compagno \u003Cmark>anarchico\u003C/mark> \u003Cmark>torinese\u003C/mark>, dell’Antifa Tabur. “Il loro ricordo","L’Antifascist Internationalist Tabur, il Battaglione Antifascista Internazionalista, si costituisce ufficialmente il 20 novembre dello scorso anno. La scelta della data non è casuale, perché coincide con l’ottantesimo anniversario della morte in combattimento dell’anarchico Buenaventura Durruti.\r\nI miliziani internazionali, anche prima della nascita dell’AIT, hanno pagato un forte tributo di sangue. La morte, durante un bombardamento dell’aviazione turca, di Robin e Zana, un \u003Cmark>anarchico\u003C/mark> e un comunista, ci viene raccontata con emozione da P. P., un compagno \u003Cmark>anarchico\u003C/mark> \u003Cmark>torinese\u003C/mark>, dell’Antifa Tabur. “Il loro ricordo ci è stato di sprone nelle tre settimane di gennaio, passate sul fronte di Al Bab.”\r\nP. P. combatte in Siraq – il territorio tra Siria e Iraq – conquistato dall’Isis, conteso dalle maggiori potenze mondiali, tra le quali le milizie del Rojava, ora Confederazione Democratica della Siria del Nord. I miliziani dell’AIT sostengono in armi la lotta della rivoluzione democratica, femminista, internazionalista e non capitalista che, pur tra mille difficoltà, non ultima quella di non farsi schiacciare da nemici ed “amici”, cerca di sopravvivere.\r\n\r\nAlcuni dei membri di quella che diverrà l’AIT avevano partecipato alla durissima battaglia di Manbij. Oggi l’Antifa Tabur partecipa alla campagna per la presa di Raqqa. Il compagno ci racconta dei tanti arabi che si stanno unendo alle milizie del Rojava, dei villaggi abitati da popolazioni arabe, che li accolgono come liberatori. Ci parla dell’ingresso in un paese, dove una donna che si è tolta il velo, liberando i propri capelli, gli rivolge la parola per avere informazioni. Proprio a lui, uomo e straniero. Alle nostre latitudini può parere banale ma nella Siria sotto il dominio dell’Isis e del retaggio patriarcale mai sopito, non lo è affatto. È il segno di quanto i processi rivoluzionari possano accelerare percorsi di libertà in zone dove la sottomissione è ancora la norma cui sono sottoposte le vite delle donne. L’esempio delle milizie femminili, delle donne in armi, spezza l’immaginario e da forza a tutti e tutte.\r\n\r\nAscoltate la lunga chiacchierata con P.:\r\n2017 02 21 pachi siria\r\n\r\nDi seguito un documento dell’AIT sulla situazione in Siraq, fattoci pervenire da P.:\r\n“Rojava: una Rivoluzione in cammino tra ISIS e Turchia\r\nLa liberazione della città Taly Abihad/Gire Spi ha permesso la storica unione dei due cantoni di Kobane e Cizire, ha troncato la famigerata (ma non unica) autostrada della jihad tra gli allora alleati Turchia e ISIS ed ha contemporaneamente impresso una forte accelerazione alla rivoluzione del Rojava. Anche nel 2016, l'anno appena trascorso, molta e' stata la strada percorsa dai popoli che abitano le terre del Nord della Siria. Il doppio binario sul quale si muove la Rivoluzione e' costituito da un lato dall'unione con Efrin, il terzo cantone più occidentale del Rojava e dall'altro dall'attacco a Raqqa la capitale del sedicente Stato Islamico. Per quanto concerne il primo obbiettivo, la liberazione territoriale ha ormai superato le acque del fiume Eufrate con la sanguinosa battaglia di Mambij. Tutte le battaglie sono sanguinose per definizione ma il prezzo pagato dalle compagne e dai compagni è stato particolarmente alto.\r\nConsiderando tutti gli stati che si stanno combattendo direttamente o per procura nel Siraq (il territorio della Siria e dell'Iraq dal confine ormai polverizzato dalla guerra) quella che sta avvenendo in queste terre é de facto una micro Guerra mondiale con alleanze variabili. I nemici della Rivoluzione del Rojava non mancano ma sicuramente il più accanito si chiama Recep Tayp Erdogan, l’attuale presidente della Turchia.\r\nLa politica neo-ottomana della Turchia prevedeva l'espansione sia nel Nord dell'Iraq che nel Nord della Siria contestualmente all'eliminazione di Bashar Al Assad. Per questo progetto imperialista la Rivoluzione del Rojava a forte trazione curda è un incubo strategico: sia perché l'unione territoriale dei tre cantoni Efrin, Kobane e Cizire sigillerebbe il confine turco ponendo fine a qualunque obbiettivo siriano, sia perché il radicamento del confederalismo democratico rappresenta un temibile esempio ed una stabile sponda per i 15 milioni di curdi del Bakur, il Kurdistan turco. La campagna imperialista dello stato turco non sta dando buoni frutti: in Iraq la coalizione per l'assedio a Mosul ha fortemente osteggiato la forza militare turca e l'ha esautorata dall'operazione. Ora Erdogan grazie al suo utile alleato Masud Barzani, presidente del KRG (Kurdistan Regional Governament), il governo regionale del Kurdistan nell'Iraq del Nord, preme su Shengal ed i territori Yazidi cercando di piazzarsi sul confine orientale del Rojava tagliandone le uniche linee di approvvigionamento.\r\nNell'estate del 2016 con un grande tripudio di fanfare e tromboni e' partita l'operazione \"scudo dell'Eufrate\" \"per combattere i terroristi dell'ISIS ed i terroristi curdi dello YPJ/YPG”, secondo la propaganda del governo turco.\r\n\r\nMettendo piede in Siria l'esercito turco ha dato il via all' avventura espansionistica di Erdogan, sancendo un cambio di posizionamento nello scacchiere delle nazioni che si stanno scontrando qui. La Turchia da alleata e sponsor sunnita dell'altrettanto sunnita ISIS e dalla guerra per procura è passata alla guerra in prima linea contro i Daesh (l'acronimo arabo per ISIS), gli amici di ieri.\r\n\r\nI militari turchi, per contrastare l'unione territoriale della Confederazione Democratica della Siria del Nord, denominazione ufficiale della Rivoluzione del Rojava che rappresenta l'alleanza multietnica tra curdi, arabi, assiri, circassi, turkmeni, ecc., hanno prima ottenuto la città di Jarablus, tramite un accordo con l'ISIS e hanno bombardato e colpito duramente la popolazione del cantone di Efrin ed i villaggi intorno Manbiji, spingendosi poi velocemente a sud verso Aleppo, città cardine della Siria.\r\nNon riuscendo ad ottenere risultati con l'FSA, (Free Siryan Army) l'esercito siriano libero, in realtà ormai milizie sotto il comando turco, è stato siglato un patto tra Russia e Turchia, leggi Vladimir Putin e Recep Erdogan. L'FSA e la Turchia hanno lasciato Aleppo ai governativi di Assad, presidente della Siria-filoiraniano ed ormai pedina della Russia, in cambio della completa libertà di azione su Al Bab, attualmente in mano all'ISIS. Al Bab è la città principale che separa ancora Efrin dagli altri due cantoni, per questo motivo l'avanzata delle forze democratiche della Siria si è per ora fermata a meno di 40 chilometri dall'unione. Le notizie che ci arrivano dal fronte di Al Bab raccontano di una battaglia senza sosta tra esercito turco ed Isis e di continui bombardamenti aerei e di artiglieria da terra ma, dopo più di un mese di scontri, le forze turche non sono ancora neanche riuscite a mettere piede nella città di Al Bab.\r\n\r\nUn'altro elemento non trascurabile nello scacchiere del Siraq è stato l'accordo siglato il dicembre scorso tra Russia Iran e Turchia per la spartizione della Siria. Tale accordo prevede una tregua tra le parti che sta sostanzialmente tenendo per la prima volta dai precedenti tentativi dell'ONU; rappresenta inoltre un anticipo per un futuro smembramento del territorio siriano. Da questo triplice accordo sono state escluse le forze rivoluzionarie del Rojava, equiparate all' ISIS, e gli Stati Uniti d'America dopo il tramonto della gestione Obama ed a pochi giorni dall' insediamento del neo presidente eletto Donald Trump (avvenuto il 20 gennaio). Cosa comporterà e quali ricadute avrà la nuova gestione a marchio repubblicano resta ancora un’incognita.\r\n\r\nPer quanto riguarda il secondo obbiettivo della Rivoluzione confederale l'operazione Raqqa, denominata \"Operazione Ira dell'Eufrate\", è partita nel novembre scorso. L'assedio della capitale Daesh con una manovra a tenaglia sta procedendo lentamente ma senza pause villaggio dopo villaggio. L'ultima postazione rilevante liberata è stata quella della cittadina e del castello di Jabar sul cosiddetto lago di Assad. Per quanto riguarda la Turchia non possiamo non ricordare la brutale repressione del popolo curdo nel Bakur e non solo e la sistematica soppressione di qualunque voce discordante nei confronti del capo di stato Erdogan. Sarebbe troppo riduttivo parlarne qui e per questo motivo rimandiamo ad un successivo apposito comunicato sull’argomento.\r\n\r\nMentre il coraggio ed il sacrificio delle Unità di Protezione del Popolo e delle Donne consolidano ed ampliano gli orizzonti della confederazione democratica della Siria del Nord, la società civile sta cambiando, rivoluzionando se stessa anche in tempo di guerra, grazie all'impegno portato avanti negli anni dalle compagne e dai compagni. Molta strada resta da percorrere ma il modello politico confederale, interetnico ed interreligioso, l'utilizzo non capitalistico delle risorse naturali e la Rivoluzione della donna, vera punta di diamante per recidere i lacci di una società patriarcale conservatrice di stampo tribale, rappresentano un patrimonio dell'umanità da difendere, se necessario, anche con le armi.\r\n\r\nCi siamo uniti a questa Rivoluzione in cammino per difendere e diffondere questi valori che crediamo universali.\r\nSilav û rezen soresgeri.\r\n\r\nA.I.T. -Antifascist Internationalist Tabur\r\nBattaglione Antifascista Internazionalista”",{"matched_tokens":92,"snippet":93,"value":93},[87,88],"Un \u003Cmark>anarchico\u003C/mark> \u003Cmark>torinese\u003C/mark> combatte l’ISIS in Siria",[95,97,100,102,104,106,108,110,112,114,116,118],{"matched_tokens":96,"snippet":18},[],{"matched_tokens":98,"snippet":99},[87,88],"\u003Cmark>anarchico\u003C/mark> \u003Cmark>torinese\u003C/mark>",{"matched_tokens":101,"snippet":77},[],{"matched_tokens":103,"snippet":78},[],{"matched_tokens":105,"snippet":79},[],{"matched_tokens":107,"snippet":80},[],{"matched_tokens":109,"snippet":23},[],{"matched_tokens":111,"snippet":81},[],{"matched_tokens":113,"snippet":20},[],{"matched_tokens":115,"snippet":82},[],{"matched_tokens":117,"snippet":15},[],{"matched_tokens":119,"snippet":83},[],[121,127,130],{"field":37,"indices":122,"matched_tokens":124,"snippets":126},[123],1,[125],[87,88],[99],{"field":128,"matched_tokens":129,"snippet":93,"value":93},"post_title",[87,88],{"field":131,"matched_tokens":132,"snippet":89,"value":90},"post_content",[87,88],1157451471441625000,{"best_field_score":135,"best_field_weight":136,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":49,"score":137,"tokens_matched":29,"typo_prefix_score":49},"2211897868544",13,"1157451471441625195",{"document":139,"highlight":161,"highlights":166,"text_match":169,"text_match_info":170},{"cat_link":140,"category":141,"comment_count":49,"id":142,"is_sticky":49,"permalink":143,"post_author":52,"post_content":144,"post_date":145,"post_excerpt":55,"post_id":142,"post_modified":146,"post_thumbnail":147,"post_thumbnail_html":148,"post_title":149,"post_type":60,"sort_by_date":150,"tag_links":151,"tags":156},[46],[48],"68390","http://radioblackout.org/2021/04/sorveglianza-speciale-il-diritto-del-nemico-in-tempi-di-pace/","La richiesta di sorveglianza speciale verso Boba, un anarchico torinese, “colpevole”, tra le altre cose, di essere occupante di case, ed ex redattore di questa radio, la dice lunga sulla applicazione di misure restrittive della libertà, che si fondano sul diritto penale del nemico. Un diritto che colpisce in maniera precipua il nemico interno, la persona insuscettibile di ravvedimento, chi lotta contro Stato e capitale.\r\nIl 21 aprile il tribunale esaminerà il curriculum costruito dalla Procura Torinese, per giustificare la propria richiesta.\r\nQueste operazioni, sempre più frequenti negli ultimi anni, sono la punta dell’iceberg dell’emergere di una scena parallela a quella dei tribunali dove vengono contestati reati e non il proprio posizionamento rispetto all’ordine del mondo in cui siamo forzati a vivere. Siamo al di là dello stesso diritto liberale, che pur viziato all’origine da una squisita attitudine classista e autoritaria, non si occupa di “chi” ma di “cosa”.\r\n\r\nCe ne ha parlato Eugenio Losco, compagno ed avvocato, che in più occasioni ha difeso compagn per cui era stata chiesta la sorveglianza speciale.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/2021-04-13-sorveglianza-speciale-losco.mp3\"][/audio]\r\n\r\n2021 04 13 sorveglianza speciale losco\r\n\r\nQui il comunicato della radio in solidarietà a Boba:\r\nhttps://radioblackout.org/2021/04/solidarieta-a-boba/","13 Aprile 2021","2021-04-23 15:59:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/insuscettibile-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/insuscettibile-300x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/insuscettibile-300x300.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/insuscettibile-150x150.jpg 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/insuscettibile-170x170.jpg 170w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/insuscettibile.jpg 512w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Sorveglianza speciale. 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Ci sono anche le Ybs, unità di resistenza di Shengal, la città nel nord dell'Iraq, che nel 2014 subì un duro attacco da parte dell'Isis. I Daesh avevano compiuto un vero e proprio massacro verso gli Yezidi: circa 7.500 persone furono deportate dai monti di Shengal e molte donne furono rivendute come schiave, oppure date come spose ai miliziani dell'Isis, per le strade di Shengal i Daesh non si fecero scrupolo a tagliare le teste anche a bambini di un anno.\r\n\r\n \r\n\r\nLe forze di Shengal sono presenti in città anche per vendicare gli yezidi massacrati nel 2014.\r\n\r\n \r\n\r\nSu alcuni giornali sono uscite molte polemiche contro le Sdf e le forze statunitensi, per i bombardamenti sui civili, per cui l'Onu vorrebbe aprire un corridoio umanitario. Raqqa è una città fantasma, non c'é nessuno per strada e i civili che sono in città sono in mano all'Isis: chi ha potuto è fuggito.\r\nA Tabqa i Daesh utilizzarono i civili come arma di contrattazione: l'Isis minacciò di sgozzare i civili se non li avessero fatti fuggire, e quindi le Sdf decisero di far fuggire i miliziani dell'Isis per salvare la vita di centinaia di persone, un convoglio di 200 persone fuggì dalla città. Qui credo che non ci sia la possibilità di aprire un corridoio: la città è piena di mine e per strada non ci sono civili, ci sono i combattenti dell'Isis che sparano a ogni cosa che si muove, certamente i civili non possono muoversi e andarsene, purtroppo sono sotto tiro dei bombardamenti anche se si cerca di essere i più precisi possibili.","7 Settembre 2017","2017-09-09 23:46:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/IMG-20170901-WA0014-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/IMG-20170901-WA0014-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/IMG-20170901-WA0014-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/IMG-20170901-WA0014-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/IMG-20170901-WA0014-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/IMG-20170901-WA0014.jpg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Corrispondenza dal fronte di Raqqa",1504787254,[188,189,190,69,191,192,71,193,194,73,195],"http://radioblackout.org/tag/cekdar-agir/","http://radioblackout.org/tag/daesh/","http://radioblackout.org/tag/iraq/","http://radioblackout.org/tag/mine/","http://radioblackout.org/tag/onu/","http://radioblackout.org/tag/sdf/","http://radioblackout.org/tag/shengal/","http://radioblackout.org/tag/ypg/",[197,32,25,23,198,199,20,30,27,15,200],"cekdar agir","mine","ONU","YPG",{"post_content":202},{"matched_tokens":203,"snippet":204,"value":205},[87,88],"nome di battaglia di un \u003Cmark>anarchico\u003C/mark> \u003Cmark>torinese\u003C/mark>, che combatte in Siria nelle","A fine agosto sono ripresi i combattimenti sul fronte di Raqqa, interrotti per oltre un mese per l'offensiva turca contro il cantone di Efrin, in Rojava.\r\n\r\nCekdar Agir è il nome di battaglia di un \u003Cmark>anarchico\u003C/mark> \u003Cmark>torinese\u003C/mark>, che combatte in Siria nelle brigate Ypg.\r\n\r\n \r\n\r\nDa lui abbiamo avuto gli ultimi aggiornamenti sulla durissima battaglia che si sta combattendo nella capitale del Califfato.\r\n\r\n \r\n\r\nLa testimonianza risale al primo settembre.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nAscolta Cekdar Agir:\r\n\r\n \r\n\r\n2017 09 05 jak da raqqa\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDi seguito la trascrizione del suo intervento.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n“L'operazione \"Ira dell'Eufrate\" é ripartita il 24 agosto, dalla fine di luglio per una ventina di giorni l'operazione si era quasi totalmente bloccata, uno dei motivi sono gli attacchi portati avanti dall'esercito Turco sul lato di Efrin.\r\n\r\n \r\n\r\nDal 24 agosto per circa una settimana, dal lato est si è avanzato di circa 400 metri, per liberare quasi mezzo chilometro la resistenza da parte dei miliziani dell'Isis è stata poca.\r\n\r\n \r\n\r\nRaqqa è una città fantasma e la conquista di nuove postazioni è stata molto veloce, l'unico pericolo sono le mine che purtroppo hanno portato la morte di 2 compagni delle Sdf, esse sono mine di vario tipo tra cui anche incendiarie, alcuni compagni sono rimasti feriti gravemente.\r\n\r\n \r\n\r\nI miliziani dell'Isis per rallentare l'avanzata delle Sdf continuano ad attaccare con macchine esplosive, esse a volte vengono neutralizzate dai raid della coalizione, gli aerei individuano le macchine che sfrecciano ad alta velocità, la tattica dell'isis per prevenire i raid e quella di colorare le macchine con lo stesso colore delle macchine in possesso alle Sdf.\r\n\r\n \r\n\r\nLa città é piena di tunnel in cui a volte i Daesh attaccano le Sdf, in molti casi i gruppi di miliziani che portano avanti questi tipi di attacchi,sono stati quasi sempre neutralizzati.\r\n\r\n \r\n\r\nLo stato islamico continua a colpire le Sdf con lanci di mortai specialmente di notte, ogni 5/10 minuti vengono lanciati sia verso l'est che verso l'ovest della città, continuano anche i lanci di razzi rpg, e in città sono sempre presenti i cecchini dell'Isis.\r\n\r\n \r\n\r\nL'operazione nell'ultima settimana é accelerata, un mese fa in mano ai Daesh rimanevano più o meno 3 chilometri quadrati di territorio nell'ovest della città, adesso si é ridotta più o meno a un chilometro e 200 metri, le truppe del cantone di Jezira hanno avanzato verso il centro della città superando le mura vecchie, i tempi che vengono dati per la liberazione di Raqqa sono di due mesi.\r\n\r\n \r\n\r\nPartecipano all'operazione \"Ira dell'Eufrate\" le varie etnie presenti in Siria, Arabi, Curdi, Turcomanni, Armeni e Assiri, sono presenti alcune truppe arabe di Efrin fra cui alcune fuoriuscite dall'Fsa, ci sono anche le forze cristiane assire denominate Msf. Ci sono anche le Ybs, unità di resistenza di Shengal, la città nel nord dell'Iraq, che nel 2014 subì un duro attacco da parte dell'Isis. I Daesh avevano compiuto un vero e proprio massacro verso gli Yezidi: circa 7.500 persone furono deportate dai monti di Shengal e molte donne furono rivendute come schiave, oppure date come spose ai miliziani dell'Isis, per le strade di Shengal i Daesh non si fecero scrupolo a tagliare le teste anche a bambini di un anno.\r\n\r\n \r\n\r\nLe forze di Shengal sono presenti in città anche per vendicare gli yezidi massacrati nel 2014.\r\n\r\n \r\n\r\nSu alcuni giornali sono uscite molte polemiche contro le Sdf e le forze statunitensi, per i bombardamenti sui civili, per cui l'Onu vorrebbe aprire un corridoio umanitario. Raqqa è una città fantasma, non c'é nessuno per strada e i civili che sono in città sono in mano all'Isis: chi ha potuto è fuggito.\r\nA Tabqa i Daesh utilizzarono i civili come arma di contrattazione: l'Isis minacciò di sgozzare i civili se non li avessero fatti fuggire, e quindi le Sdf decisero di far fuggire i miliziani dell'Isis per salvare la vita di centinaia di persone, un convoglio di 200 persone fuggì dalla città. 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I combattenti sono entrati da est e da ovest e sono avanzati verso il centro. L’Isis usa cecchini ed autobombe per frenare l’avanzata.\r\n\r\nTabqa è strategica perché indispensabile tappa per raggiungere Raqqa. La presa di Tabqa serve a chiudere strade e rifornimenti all’Isis.\r\n\r\nLe SDF hanno liberato 3 villaggi e 4 insediamenti a sud della roccaforte Isis, tra cui El-Mişêrfe. Inoltre, a ovest sono stati riconquistati al-Rîhaniyan e Kebeş. A nord, invece, Daesh ha perso Rahiyat.\r\n\r\nCon le manovre e l’attività di sminamento (soprattutto a nord) si punta a creare un corridoio sicuro per le SDF verso Raqqa. Queste si ricongiungeranno con le unità già presenti alle porte della città (sono a meno di 2 chilometri) e con quelle in arrivo da sud-ovest. Dal versante di Tabqa. I corridoi permetteranno da una parte un flusso costante di rinforzi e rifornimenti nella battaglia alla roccaforte Isis. Dall’altra, di evacuare i civili senza far correre loro rischi di subire attacchi a sorpresa da elementi Daesh.\r\n\r\nRestano fermi di fronti di Mambij e di Shengal, dove si teme un attacco turco, volto a spezzare l’unità territoriale delle aree curdofone.\r\n\r\nAmbiguo il ruolo degli Stati Uniti che appoggiano le SDF sul fronte di Tabqa, ma sono alleati sia del satrapo iracheno Barzani, sia della Turchia.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Paolo, anarchico torinese, che combatte in Siria nelle brigate antifasciste internazionali.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2017 04 18 paolo fronte siria","19 Aprile 2017","2017-04-19 15:29:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/20170410-tabqa-raqqaea2671-image-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"152\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/20170410-tabqa-raqqaea2671-image-300x152.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/20170410-tabqa-raqqaea2671-image-300x152.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/20170410-tabqa-raqqaea2671-image-768x388.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/20170410-tabqa-raqqaea2671-image.jpg 990w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Siria. 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A Shengal, le truppe dell'enclave curda in Iraq, addestrate dalla Turchia hanno sferrato un'offensiva per spezzare la resistenza e preparare l'attacco al campo profughi di Makhmur.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Paolo, anarchico torinese che combatte nell'AIT, il battaglione di volontari antifascisti, costituitosi lo scorso 20 novembre, nell'anniversario della morte in combattimento dell'anarchico Buenaventura Durruti.\r\nAscolta la diretta:\r\n2017 03 21 pachi siria\r\n\r\nDi seguito l'appello del Battaglione antifascista uscito in occasione del Newroz\r\n\r\nDalla Rojava al mondo.\r\nIn questo momento il Battaglione Antifascista Internazionalista sta combattendo per proteggere la rivoluzione dei popoli confederati della Siria del Nord, facciamo una chiamata alla solidarietà tutte le forze rivoluzionarie del mondo.\r\nQuello che vogliamo è che tali forze siano presenti ora e sempre in questi territori, affermando il nostro totale attaccamento ai valori del Confederalismo Democratico e alle persone che difendono tali valori. Per loro siamo presenti sul campo di battaglia per aumentare le nostre esperienze e le nostre prospettive rivoluzionarie.\r\nCon queste persone abbiamo attivato una rete di mutuo soccorso e di solidarietà perchè in questa lotta non c'è posto per prese di parte o di personalismi, infatti è la lotta di un intero popolo che dal niente si è sollevato per se stesso, per l'umanità e per il futuro di tutti e tutte.\r\nQuesto futuro si sta costruendo qui, giorno dopo giorno, sforzo dopo sforzo. 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Qui abbiamo finalmente trovato un luogo adatto a tutto ciò e siamo in attesa.\r\nInsieme, il domani è nostro!\r\n\r\nBiji Berxwadana Rojava!\r\n\r\nLunga vita alla resistenza della Con-federazione Democratica della Siria del Nord!\r\n\r\nA.I.T.",[291],{"field":131,"matched_tokens":292,"snippet":288,"value":289},[87,88],{"best_field_score":171,"best_field_weight":172,"fields_matched":123,"num_tokens_dropped":49,"score":173,"tokens_matched":29,"typo_prefix_score":49},6645,{"collection_name":60,"first_q":76,"per_page":14,"q":76},{"facet_counts":297,"found":336,"hits":337,"out_of":496,"page":123,"request_params":497,"search_cutoff":38,"search_time_ms":14},[298,311],{"counts":299,"field_name":309,"sampled":38,"stats":310},[300,303,305,307],{"count":301,"highlighted":302,"value":302},148,"anarres",{"count":22,"highlighted":304,"value":304},"Bello come una prigione che brucia",{"count":123,"highlighted":306,"value":306},"frittura mista",{"count":123,"highlighted":308,"value":308},"La nave dei folli","podcastfilter",{"total_values":17},{"counts":312,"field_name":37,"sampled":38,"stats":334},[313,315,317,320,322,324,326,328,330,332],{"count":314,"highlighted":302,"value":302},7,{"count":14,"highlighted":316,"value":316},"torino",{"count":318,"highlighted":319,"value":319},5,"anarchici",{"count":318,"highlighted":321,"value":321},"antimilitarismo",{"count":17,"highlighted":323,"value":323},"guerra",{"count":17,"highlighted":325,"value":325},"francia",{"count":17,"highlighted":327,"value":327},"frontiere",{"count":17,"highlighted":329,"value":329},"Ilio Baroni",{"count":22,"highlighted":331,"value":331},"libia",{"count":22,"highlighted":333,"value":333},"Giuseppe Pinelli",{"total_values":335},213,154,[338,362,403,429,454,475],{"document":339,"highlight":353,"highlights":358,"text_match":169,"text_match_info":361},{"comment_count":49,"id":340,"is_sticky":49,"permalink":341,"podcastfilter":342,"post_author":343,"post_content":344,"post_date":345,"post_excerpt":55,"post_id":340,"post_modified":346,"post_thumbnail":347,"post_title":348,"post_type":349,"sort_by_date":350,"tag_links":351,"tags":352},"65201","http://radioblackout.org/podcast/io-di-fronte-alla-legge-sono-asociale-luigi-assandri-fuori-onda-della-nave-dei-folli-8-12-2020/",[308],"lanavedeifolli","Presentazione del libro di Tobia Imperato\r\n\r\nIO DI FRONTE ALLA LEGGE SONO ASOCIALE. Luigi Assandri: l’anarchico con il ciclostile\r\n\r\npubblicato da Nautilus nel 2020.\r\n\r\nPer parlarci di questo libro e del suo protagonista Luigi Assandri, ai microfoni di Blackout abbiamo ospitato Tobia Imperato e Claudio di Nautilus.\r\n\r\nQui di seguito la presentazione, dura poco più di 1 ora. 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Il governo Renzi ha raggiunto l'obiettivo di escludere le spese per il trattenimento e la deportazione dei migranti dal conteggio sul bilancio dello Stato italiano ed ha accantonato ogni ambiguità, tentando di serrare le frontiere.\r\nMa il desiderio di libertà è più forte di ogni confine e tanti cercano e trovano un varco da cui passare.\r\n\r\n \r\n\r\nIl campo gestito dalla Croce Rossa è stato spostato lontano dal mare, in una zona dismessa dalle ferrovie nei pressi del parco Roja. Gli operatori della Croce Rossa agiscono di concerto con le forze dell'ordine. 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Il sabato pomeriggio c'è stata un'assemblea aperta alla città.\r\nUn'occasione importante di confronto, rinsaldamento dei legami e reciproca conoscenza, costruzione di campagne comuni.\r\nNe abbiamo parlato con Simone.\r\n\r\n \r\n\r\nGuerra per la Libia\r\nLa guerra per la Libia è diventata nuovamente caldissima nel pieno dell'estate. L'Italia è nuovamente in prima fila.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Domenico\r\n\r\n \r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",[400],{"field":131,"matched_tokens":401,"snippet":397,"value":398},[87,88],{"best_field_score":171,"best_field_weight":172,"fields_matched":123,"num_tokens_dropped":49,"score":173,"tokens_matched":29,"typo_prefix_score":49},{"document":404,"highlight":416,"highlights":422,"text_match":425,"text_match_info":426},{"comment_count":49,"id":405,"is_sticky":49,"permalink":406,"podcastfilter":407,"post_author":302,"post_content":408,"post_date":409,"post_excerpt":55,"post_id":405,"post_modified":410,"post_thumbnail":411,"post_title":412,"post_type":349,"sort_by_date":413,"tag_links":414,"tags":415},"98455","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-16-maggio-la-sinistra-in-ginocchio-il-ritorno-del-corporativismo-fascista-transfemminismo-e-anarchia/",[302],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/2025-05-16-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nLa sinistra in ginocchio\r\nBergoglio, in arte Francesco, il papa che ha sedotto la sinistra in cerca di autore. Una sinistra autoritaria allo sbando che non trova altra sponda che quella delle religioni, il cui controllo sui corpi e sulle menti sta aumentando a livello planetario.\r\nTutti in ginocchio. Baciano la mano all’abile gesuita di Buenos Aires, si genuflettono di fronte ai peggiori reazionari islamici, nella speranza, vana, di agganciare le “masse”, di recuperare un ruolo storico affogato nella melma delle purghe staliniane.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti.\r\n\r\n24 maggio. Antimilitaristi allo Space Festival\r\nLo space Festival è un grande kermesse pubblicitaria messa in campo per gettare fumo su quanto avviene nella nostra città, sulla riconversione al settore bellico dopo il tramonto dell’automotive. Film di fantascienza, incontri con gli astronauti, visite al planetario per nascondere un core business che ha nella progettazione e costruzione bellica il proprio core business.\r\nUna buona ragione per contestarli.\r\n\r\nIl ritorno del corporativismo fascista\r\nIn sordina, tra il giubilo dei fascisti, è stata approvata la legge che ci riporta al corporativismo fascista, alla fabbrica come grande famiglia, in cui ciascuno, stando al “proprio posto”, contribuisce al bene dell’impresa, che, neanche a dirlo, corrisponde con il bene di tutt.\r\n\r\nTransfemminismo e anarchia\r\nVi abbiamo anticipato alcuni dei temi di cui si sarebbe parlato in occasione della presentazione del terzo dei Quaderni di Anarres.\r\nIn questo agile opuscoletto abbiamo raccolto due contributi su transfemminismo ed anarchia.\r\nQuesti testi, pur frutto del confronto e della riflessione interna di due gruppi diversi, la Federazione Anarchica Torinese e il Gruppo anarchico Germinal di Trieste, affrontano alcune questioni cruciali nei percorsi di soggettivazione e lotta delle soggettività poste ai margini della narrazione dominante e, insieme, si interrogano sulla possibilità che la decostruzione del genere approdi all’individuo e nel contempo si dia un nuovo universale. Un universale plurale che aggiri le mille trappole identitarie nelle quali troppo spesso cadono i movimenti.\r\nIl linguaggio e l’approccio metodologico sono molto diversi e, quindi, lungi dall’essere ridondanti i due testi sono a nostro avviso complementari. É nostro auspicio che possa scaturirne un dibattito costruttivo. Anarchico e transfemminista.\r\nNe abbiamo parlato con Sara del Germinal di Trieste.\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nogni mercoledì sino all’11 giugno… poi si riapre a settembre\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","10 Giugno 2025","2025-06-10 00:24:32","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/pedatona-scritta-2-200x110.jpg","Anarres del 16 maggio. 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I primi mesi dell’era Biden e i movimenti sociali.\r\nCapitol Hill sembra lontanissima, sebbene siano trascorsi solo pochi mesi. Ma il retroterra culturale e politico all’origine della gravissima crisi istituzionale che ha segnato l’avvicendamento tra Trump e Biden, sono ancora tutti lì. Proviamo a fare il punto con uno sguardo soprattutto sui movimenti sociali.\r\nNe abbiamo parlato con Lollo\r\n\r\nItaliani brava gente? 80 anni fa l’Italia aggrediva la Jugoslavia\r\nMassacri, lager, torture e stupri furono la cifra delle forze armate tricolori nei Balcani.\r\nDopo 80 anni, quella storia è ancora semisconosciuta nel nostro paese, dove un pesante velo di omertà ha coperto i crimini commessi durante la seconda guerra mondiale.\r\nLa retorica della “Repubblica nata dalla resistenza al nazifascismo” nascose la realtà fatta di silenzio e, soprattutto, di impunità nei confronti dei responsabili della guerra e dell’occupazione militare della Jugoslavia.\r\nCe ne ha parlato Massimo Varengo dell’Ateneo Libertario di Milano\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nDomenica 25 aprile\r\nore 15\r\nricordo, fiori, bicchierata, interventi e distro alla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni\r\nin corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\nE dal vivo… canzoniere anarchico, partigiano e antifascista\r\n(se piove, dopo il ricordo alla lapide ci trasferiamo sotto la tettoia di piazza Crispi)\r\n\r\nSabato Primo Maggio\r\ngiornata di sciopero e di lotta\r\nLiberiamoci di Stato, padroni, eserciti!\r\nPrimo Maggio anarchico a Torino\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30. \r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","22 Aprile 2021","2021-04-22 14:35:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/photo_2021-04-18_23-04-21-200x110.jpg","Anarres del 9 aprile. Globalizzazionee nuove frontiere dello sfruttamento. I primi mesi dell’era Biden. 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L’holding a capitale pubblico Fincantieri S.p.A e il colosso missilistico europeo MBDA (controllato per il 25% da Leonardo, ex Finmeccanica) saranno infatti i main sponsor di Egypt Defence Expo – EDEX, l’esposizione internazionale delle industrie di guerra che si terrà al Cairo dal 29 novembre al 2 dicembre 2021 con il patrocinio del presidente della Repubblica Abdel Fattah al-Sisi e del Comando Supremo delle forze armate egiziane.\r\n\r\nLa Marina Militare italiana celebra la guerra fascista. \r\n\r\nLe nuove frontiere del controllo globale. Strategie di lotta\r\nNe parliamo con Robertino\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nDomenica 25 aprile\r\nore 15\r\nricordo, fiori, bicchierata, interventi e distro alla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni\r\nin corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\nE dal vivo… canzoniere anarchico, partigiano e antifascista\r\n(se piove, dopo il ricordo alla lapide ci trasferiamo sotto la tettoia di piazza Crispi)\r\n\r\nSabato Primo Maggio\r\ngiornata di sciopero e di lotta\r\nLiberiamoci di Stato, padroni, eserciti!\r\nPrimo Maggio anarchico a Torino\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30. \r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. 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L’holding a capitale pubblico Fincantieri S.p.A e il colosso missilistico europeo MBDA (controllato per il 25% da Leonardo, ex Finmeccanica) saranno infatti i main sponsor di Egypt Defence Expo – EDEX, l’esposizione internazionale delle industrie di guerra che si terrà al Cairo dal 29 novembre al 2 dicembre 2021 con il patrocinio del presidente della Repubblica Abdel Fattah al-Sisi e del Comando Supremo delle forze armate egiziane.\r\n\r\nLa Marina Militare italiana celebra la guerra fascista. \r\n\r\nLe nuove frontiere del controllo globale. Strategie di lotta\r\nNe parliamo con Robertino\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nDomenica 25 aprile\r\nore 15\r\nricordo, fiori, bicchierata, interventi e distro alla lapide del partigiano \u003Cmark>anarchico\u003C/mark> Ilio Baroni\r\nin corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\nE dal vivo… canzoniere \u003Cmark>anarchico\u003C/mark>, partigiano e antifascista\r\n(se piove, dopo il ricordo alla lapide ci trasferiamo sotto la tettoia di piazza Crispi)\r\n\r\nSabato Primo Maggio\r\ngiornata di sciopero e di lotta\r\nLiberiamoci di Stato, padroni, eserciti!\r\nPrimo Maggio \u003Cmark>anarchico\u003C/mark> a Torino\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica \u003Cmark>Torinese\u003C/mark>\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30. \r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista \u003Cmark>Torinese\u003C/mark>\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo",[472],{"field":131,"matched_tokens":473,"snippet":445,"value":470},[87,419],{"best_field_score":452,"best_field_weight":172,"fields_matched":123,"num_tokens_dropped":49,"score":453,"tokens_matched":29,"typo_prefix_score":49},{"document":476,"highlight":488,"highlights":492,"text_match":450,"text_match_info":495},{"comment_count":49,"id":477,"is_sticky":49,"permalink":478,"podcastfilter":479,"post_author":302,"post_content":480,"post_date":481,"post_excerpt":55,"post_id":477,"post_modified":482,"post_thumbnail":483,"post_title":484,"post_type":349,"sort_by_date":485,"tag_links":486,"tags":487},"68482","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-26-marzo-antropologia-uno-sguardo-situato-sarah-e-le-altre-kill-the-police-bill-la-comune-di-kronstadt/",[302],"Il nostro nostro viaggio su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/2021-03-26-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n2021 03 26 anarres\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nAntropologia. Lo sguardo antropologico non è, costitutivamente, neutrale. L’importante è che il suo essere situato emerga con i soggetti con cui viene effettuata la ricerca, che così si soggettivano all’interno di una relazione paritaria.\r\nNe abbiamo parlato con Andrea Staid, anarchico e antropologo\r\n\r\nGran Bretagna. Sarah e le altre\r\nLa violenta repressione della veglia per Sarah Everard, rapita e uccisa dal poliziotto Wayne Couzens, ha innescato una più ampia protesta contro le violenze della polizia. \r\n\r\nGran Bretagna. Kill the Police Bill\r\nPriti Patel, Segretaria di Stato agli affari interni, ha promosso il “Police Crime, Sentencing and Courts Bill”, una riforma che rischia di limitare seriamente la libertà di manifestare in Gran Bretagna. \r\nSe passasse, questa legge darebbe all’Home Office e alla polizia un ampio margine di repressione delle proteste, anche quelle non violente, rendendo di fatto permanenti le restrizioni ora in vigore per il Coronavirus.\r\nIn queste settimane numerose manifestazioni contro la legge hanno animato le città inglesi\r\n\r\nIl 18 marzo del 1921, veniva repressa nel sangue la Comune di Kronstadt.\r\nNel marzo del 1921, un imponente sciopero bloccò Pietrogrado. I lavoratori e le lavoratrici lottarono contro la militarizzazione delle fabbriche, la burocratizzazione, l’accentramento del potere politico attuato dalla dirigenza del partito bolscevico, contro lo svuotamento dei soviet come strumento di autogoverno, ridotti a cinghia di trasmissione del partito comunista. I marinai di Kronstadt, che furono tra i principali protagonisti della rivoluzione d’ottobre, insorsero affermando: “Tutto il potere ai soviet e non al partito”. La repressione colpì duramente i rivoluzionari, le truppe dell’Armata Rossa capitanata da Lev Trockij soffocarono nel sangue le speranze di un mondo di liberi ed eguali.\r\nCe ne ha parlato Claudio Venza, docente di storia all’Università di Trieste\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nVenerdì 16 – sabato 17 – domenica 18\r\nCampeggio No Tav a San Didero\r\nSabato 17 manifestazione\r\n\r\nDomenica 25 aprile\r\nore 15\r\nricordo, fiori, bicchierata, interventi e distro alla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni\r\nin corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\nE dal vivo… canzoniere anarchico, partigiano e antifascista\r\n(se piove, dopo il ricordo alla lapide ci trasferiamo sotto la tettoia di piazza Crispi)\r\n\r\nSabato Primo Maggio\r\ngiornata di sciopero e di lotta\r\nLiberiamoci di Stato, padroni, eserciti!\r\nPrimo Maggio anarchico a Torino\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30. \r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","15 Aprile 2021","2021-04-15 13:40:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/16841-200x110.jpg","Anarres del 26 marzo. Antropologia: uno sguardo situato. Sarah e le altre. Kill the Police Bill. La Comune di Kronstadt...",1618494038,[],[],{"post_content":489},{"matched_tokens":490,"snippet":445,"value":491},[87,419],"Il nostro nostro viaggio su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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