","Tigray. Il buio sul genocidio","post",1664290809,[63,64,65,66,67],"http://radioblackout.org/tag/assedio/","http://radioblackout.org/tag/eritrea/","http://radioblackout.org/tag/etiopia/","http://radioblackout.org/tag/genocidio/","http://radioblackout.org/tag/tigray/",[20,69,70,71,72],"Eritrea","etiopia","genocidio","tigray",{"post_content":74,"tags":78},{"matched_tokens":75,"snippet":76,"value":77},[20],"Il Tigray è sottoposto ad \u003Cmark>assedio\u003C/mark> e preso per fame: queste","Dopo cinque mesi di tregua, ad inizio settembre è ripresa la guerra in Tigray, attaccato da sud dai governativi etiopi e da nord dagli eritrei, che sono entrati nel paese ed hanno occupato alcune città.\r\nPallottole e bombardamenti sono il male minore per i civili. Fame, sete, mancanza di medicine, di carburanti, di comunicazioni, confisca di qualsiasi valuta depositata in banca e arresto totale del sistema bancario, nessuno stipendio da 17 mesi, ignoranza (scuole distrutte e 2 anni di blocco nell’insegnamento), stupri di bambine, donne, anziane: questa è l’orribile realtà.\r\nI maschietti sono evirati, i raccolti bruciati, gli animali domestici massacrati. Furti, saccheggi, bombardamenti a tappeto che distruggono villaggi e centri abitati. Impossibilità di far arrivare sementi e di procurarsi beni essenziali come il latte in polvere per i neonati.\r\nIl Tigray è sottoposto ad \u003Cmark>assedio\u003C/mark> e preso per fame: queste sono le armi utilizzate per il genocidio, una soluzione finale che viene praticata nel silenzio e nell’indifferenza di buona parte dei media e dei governi.\r\nIn Tigray ci sono “solo” 6 milioni di persone da annientare. Tante quanto gli ebrei gassati nei forni crematori in Europa. A genocidio compiuto la comunità internazionale organizzerà altre commemorazioni ipocrite?\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Alberizzi di Africa ExPress, del cui articolo abbiamo riportato alcuni stralci.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/2022-09-27-alberizzi-tigray.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[79,82,84,86,88],{"matched_tokens":80,"snippet":81},[20],"\u003Cmark>assedio\u003C/mark>",{"matched_tokens":83,"snippet":69},[],{"matched_tokens":85,"snippet":70},[],{"matched_tokens":87,"snippet":71},[],{"matched_tokens":89,"snippet":72},[],[91,96],{"field":38,"indices":92,"matched_tokens":93,"snippets":95},[50],[94],[20],[81],{"field":97,"matched_tokens":98,"snippet":76,"value":77},"post_content",[20],578730123365712000,{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":103,"num_tokens_dropped":50,"score":104,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":50},"1108091339008",13,2,"578730123365711978",1,{"document":107,"highlight":126,"highlights":144,"text_match":99,"text_match_info":152},{"cat_link":108,"category":109,"comment_count":50,"id":110,"is_sticky":50,"permalink":111,"post_author":33,"post_content":112,"post_date":113,"post_excerpt":55,"post_id":110,"post_modified":114,"post_thumbnail":55,"post_thumbnail_html":55,"post_title":115,"post_type":60,"sort_by_date":116,"tag_links":117,"tags":123},[47],[49],"19753","http://radioblackout.org/2013/11/romanon-ce-tempo-per-aspettare-lassedio-arriva-in-regione/","Il movimento per il diritto all'abitare di Roma, si appresta oggi ad un ennesima mobilitazione generale. Oggi infatti, corteo e assedio sino al palazzo della Regione.\r\n\r\nEntro domani infatti, il comune di Roma deve approvare il bilancio e il dibattito va a rilento, quindi anche i provvedimenti riguardanti l'emergenza sfratti e più in generale la questione casa sono tutt'altro che in arrivo. Anche la delibera sulla dismissione del patrimonio di Roma Capitale non lascia grandi speranze, anzi apre un capitolo che mette a rischio patrimonio pubblico in cambio di niente, aprendo di fatto la strada a nuove speculazioni.\r\n\r\nLe promesse elettorali del Sindaco Marino sembrano già svanite. A Roma o si governa in nome dei poteri forti, oppure non si governa e non si danno risposte. Anche la Regione Lazio non brilla in questo senso: Zingaretti decide di vendere e lo fa approntando un provvedimento che non ha visto la benché minima consultazione pubblica. Inoltre la delibera che definiva il piano regionale sull'emergenza abitativa, strappata con le lotte, continua a restare impantanata dentro meccanismi opachi che ne rallentano l'urgente approvazione. Nel frattempo, nell’incuranza delle istituzioni, gli sfratti vengono eseguiti con la forza pubblica, la precarietà alloggiativa si allarga a dismisura, come le occupazioni per necessità.\r\n\r\nCon Matthias abbiamo ripercorso le tappe di un movimento che, senza retorica, è nato per estendersi e non fermarsi. Che riesce ad essere capace di scardinare il politicismo delle, troppo frequenti, \"mobilitazioni ad orologeria\", e portare altresì sul terreno del conflitto reale un protagonismo vero. Protagonismo che nasce dall'esperienza diretta che \"lottare paga\", che dentro le occupazioni e dentro la lotta si acquisisce consapevolezza e solidarietà reciproca, che fa si che anche i momenti di piazza siano momenti di esplosione di una rabbia consapevole che conosce bene il proprio destinatario e vive sulla propria pelle il valore della \"posta in palio\": Partire dalla lotta per la casa, per ribaltare questo sistema dalle fondamenta! \r\n\r\nAscolta la diretta\r\n\r\nmathiasRM\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","29 Novembre 2013","2014-06-12 08:41:05","Roma,non c'è tempo per aspettare, l'assedio arriva in regione!",1385730645,[63,118,119,120,121,122],"http://radioblackout.org/tag/diritto-allabitare/","http://radioblackout.org/tag/diritto-alla-casa/","http://radioblackout.org/tag/roma/","http://radioblackout.org/tag/sfratti/","http://radioblackout.org/tag/sollevazione/",[20,124,35,18,30,125],"diritto all'abitare","sollevazione",{"post_content":127,"tags":131},{"matched_tokens":128,"snippet":129,"value":130},[20],"generale. Oggi infatti, corteo e \u003Cmark>assedio\u003C/mark> sino al palazzo della Regione.\r","Il movimento per il diritto all'abitare di Roma, si appresta oggi ad un ennesima mobilitazione generale. Oggi infatti, corteo e \u003Cmark>assedio\u003C/mark> sino al palazzo della Regione.\r\n\r\nEntro domani infatti, il comune di Roma deve approvare il bilancio e il dibattito va a rilento, quindi anche i provvedimenti riguardanti l'emergenza sfratti e più in generale la questione casa sono tutt'altro che in arrivo. Anche la delibera sulla dismissione del patrimonio di Roma Capitale non lascia grandi speranze, anzi apre un capitolo che mette a rischio patrimonio pubblico in cambio di niente, aprendo di fatto la strada a nuove speculazioni.\r\n\r\nLe promesse elettorali del Sindaco Marino sembrano già svanite. A Roma o si governa in nome dei poteri forti, oppure non si governa e non si danno risposte. Anche la Regione Lazio non brilla in questo senso: Zingaretti decide di vendere e lo fa approntando un provvedimento che non ha visto la benché minima consultazione pubblica. Inoltre la delibera che definiva il piano regionale sull'emergenza abitativa, strappata con le lotte, continua a restare impantanata dentro meccanismi opachi che ne rallentano l'urgente approvazione. Nel frattempo, nell’incuranza delle istituzioni, gli sfratti vengono eseguiti con la forza pubblica, la precarietà alloggiativa si allarga a dismisura, come le occupazioni per necessità.\r\n\r\nCon Matthias abbiamo ripercorso le tappe di un movimento che, senza retorica, è nato per estendersi e non fermarsi. Che riesce ad essere capace di scardinare il politicismo delle, troppo frequenti, \"mobilitazioni ad orologeria\", e portare altresì sul terreno del conflitto reale un protagonismo vero. Protagonismo che nasce dall'esperienza diretta che \"lottare paga\", che dentro le occupazioni e dentro la lotta si acquisisce consapevolezza e solidarietà reciproca, che fa si che anche i momenti di piazza siano momenti di esplosione di una rabbia consapevole che conosce bene il proprio destinatario e vive sulla propria pelle il valore della \"posta in palio\": Partire dalla lotta per la casa, per ribaltare questo sistema dalle fondamenta! \r\n\r\nAscolta la diretta\r\n\r\nmathiasRM\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ",[132,134,136,138,140,142],{"matched_tokens":133,"snippet":81},[20],{"matched_tokens":135,"snippet":124},[],{"matched_tokens":137,"snippet":35},[],{"matched_tokens":139,"snippet":18},[],{"matched_tokens":141,"snippet":30},[],{"matched_tokens":143,"snippet":125},[],[145,150],{"field":38,"indices":146,"matched_tokens":147,"snippets":149},[50],[148],[20],[81],{"field":97,"matched_tokens":151,"snippet":129,"value":130},[20],{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":103,"num_tokens_dropped":50,"score":104,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":50},{"document":154,"highlight":170,"highlights":184,"text_match":99,"text_match_info":192},{"cat_link":155,"category":156,"comment_count":50,"id":157,"is_sticky":50,"permalink":158,"post_author":33,"post_content":159,"post_date":160,"post_excerpt":55,"post_id":157,"post_modified":161,"post_thumbnail":55,"post_thumbnail_html":55,"post_title":162,"post_type":60,"sort_by_date":163,"tag_links":164,"tags":167},[47],[49],"19620","http://radioblackout.org/2013/11/cagliari-in-migliaia-assediano-la-regione/","Appuntamento di sollevazione e assedio contro i palazzi del potere del governo regionale. I corteo è riuscito a raggiungere il Palazzo del Consiglio Regionale dove i manifestanti si sono trovati a fronteggiare i reparti di polizia schierati sotto i portici. Nonostante le cariche della polizia che ha provocato diversi feriti, il corteo non si è disperso e si è ricomposto in via roma bloccando la città. Forte e chiaro è il messaggio di questa giornata di mobilitazione contro l'austerity, tagli, carolibri e trasporti in una Sardegna alluvionata che vuole gridare e puntare il dito contro chi, seduto in consiglio comunale, avrebbe dovuto garantire la sicurezza della gente e che invece ha preferito continuare a promuovere nuova cementificazione, nuova devastazione del territorio, nuove basi per nuove \"catastrofi\".\r\n\r\nAscolta la diretta con Daniele del Collettivo Autonomo studentesco di Cagliari\r\n\r\ndaniele_casc_cagliari_22nov","22 Novembre 2013","2013-11-27 14:09:46","Cagliari, in migliaia assediano la Regione",1385126090,[63,165,122,166],"http://radioblackout.org/tag/cagliari/","http://radioblackout.org/tag/studenti/",[20,168,125,169],"cagliari","Studenti",{"post_content":171,"tags":175},{"matched_tokens":172,"snippet":173,"value":174},[20],"Appuntamento di sollevazione e \u003Cmark>assedio\u003C/mark> contro i palazzi del potere","Appuntamento di sollevazione e \u003Cmark>assedio\u003C/mark> contro i palazzi del potere del governo regionale. I corteo è riuscito a raggiungere il Palazzo del Consiglio Regionale dove i manifestanti si sono trovati a fronteggiare i reparti di polizia schierati sotto i portici. Nonostante le cariche della polizia che ha provocato diversi feriti, il corteo non si è disperso e si è ricomposto in via roma bloccando la città. Forte e chiaro è il messaggio di questa giornata di mobilitazione contro l'austerity, tagli, carolibri e trasporti in una Sardegna alluvionata che vuole gridare e puntare il dito contro chi, seduto in consiglio comunale, avrebbe dovuto garantire la sicurezza della gente e che invece ha preferito continuare a promuovere nuova cementificazione, nuova devastazione del territorio, nuove basi per nuove \"catastrofi\".\r\n\r\nAscolta la diretta con Daniele del Collettivo Autonomo studentesco di Cagliari\r\n\r\ndaniele_casc_cagliari_22nov",[176,178,180,182],{"matched_tokens":177,"snippet":81},[20],{"matched_tokens":179,"snippet":168},[],{"matched_tokens":181,"snippet":125},[],{"matched_tokens":183,"snippet":169},[],[185,190],{"field":38,"indices":186,"matched_tokens":187,"snippets":189},[50],[188],[20],[81],{"field":97,"matched_tokens":191,"snippet":173,"value":174},[20],{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":103,"num_tokens_dropped":50,"score":104,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":50},{"document":194,"highlight":212,"highlights":222,"text_match":99,"text_match_info":228},{"cat_link":195,"category":196,"comment_count":50,"id":197,"is_sticky":50,"permalink":198,"post_author":33,"post_content":199,"post_date":200,"post_excerpt":55,"post_id":197,"post_modified":201,"post_thumbnail":55,"post_thumbnail_html":55,"post_title":202,"post_type":60,"sort_by_date":203,"tag_links":204,"tags":208},[47],[49],"19449","http://radioblackout.org/2013/11/15-novembrecortei-studenteschi-in-tutta-italia/"," Nel solco delle mobilitazioni che hanno accompagnato e seguito l'importante data del 19 Ottobre, all'interno di un processo di generalizzazione delle lotte contro precarietà e austerità, continuano le lotte anche nel mondo della formazione, a partire dagli studenti medi. A Torino il corteo partito da piazza arbarello conta di un grande numero di studenti e studentesse che si è diretto verso il palazzo della Provincia. Una volta raggiunta la sede, si sono verificate violenti cariche da parte della polizia, provocando alcuni feriti. Durante il corteo, sanzionata una sede dei Monte dei Paschi.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/11/Luca.Torino.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nScontri a Bologna, con il corteo caricato nelle vicinanze della Provincia per più volte. L'obiettivo del corteo era proprio quello di entrare nella sede di via Zamboni per protestare contro i tagli occorsi nei confronti di diverse componenti del diritto allo studio. Ben tre cariche da parte delle forze dell'ordine hanno cercato di intimidire i manifestanti, che rimangono compatti e resistono alle provocazioni poliziesche; ci sarebbero dei feriti, mentre un ragazzo fermato durante le cariche è stato immediatamente rilasciato.\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/11/Nicolò.Bologna.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nGli studenti medi di Roma, con numeri stimati in circa 3.000 persone, manifestano con gli studenti universitari dopo l'azione comunicativa in Sapienza. A Napoli la protesta studentesca oltre ai temi dell'aziendalizzazione della scuola parla già il linguaggio e gli slogan del corteo contro il biocidio che sfilerà domani per le vie del capoluogo campano. A Pisa invece lo striscione d'apertura recita \"RIprendiamoci il reddito a partire dalle scuole!\" e ha girato per il centro cittadino compiendo azioni contro il caro-trasporti e contro la Provincia locale a causa dei tagli all'edilizia scolastica.\r\n\r\nIn decine di migliaia a Palermo hanno bloccato il traffico delle vie del centro cittadino e hanno occupato assessorato regionale del territorio e ambiente. Cariche anche nel capoluogo della sicilia. In piazza bandiere No Muos e diversi slogan che comunicano alla città le recenti lotte dei senza casa di via Calvi; intanto gli universitari dell'UniPa occupano uno spazio abbandoanto su Viale delle Scienze per trasformarlo in una biblioteca autogestita.\r\n\r\nUltim'ora da Napoli, il numeroso corteo degli studenti medi ed universitari è stato brutalmente attaccato dalla polizia sotto l'assesorato regionale alle politiche ambientali, dove il corteo voleva concludersi rilanciando il corteo di domani in difesa del territorio e contro il biocidio della Campania. Cariche e inseguimenti fin dentro l'Università, si parla di fermi e feriti","15 Novembre 2013","2013-11-19 12:00:02","15 Novembre,cortei studenteschi in tutta Italia",1384517423,[63,205,206,207],"http://radioblackout.org/tag/autunno-caldo/","http://radioblackout.org/tag/corteo/","http://radioblackout.org/tag/movimento-studentesco/",[20,209,210,211],"autunno caldo","corteo","movimento studentesco",{"tags":213},[214,216,218,220],{"matched_tokens":215,"snippet":81},[20],{"matched_tokens":217,"snippet":209},[],{"matched_tokens":219,"snippet":210},[],{"matched_tokens":221,"snippet":211},[],[223],{"field":38,"indices":224,"matched_tokens":225,"snippets":227},[50],[226],[20],[81],{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":105,"num_tokens_dropped":50,"score":229,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":50},"578730123365711977",{"document":231,"highlight":251,"highlights":261,"text_match":99,"text_match_info":267},{"cat_link":232,"category":233,"comment_count":50,"id":234,"is_sticky":50,"permalink":235,"post_author":33,"post_content":236,"post_date":237,"post_excerpt":55,"post_id":234,"post_modified":238,"post_thumbnail":239,"post_thumbnail_html":240,"post_title":241,"post_type":60,"sort_by_date":242,"tag_links":243,"tags":247},[47],[49],"19192","http://radioblackout.org/2013/10/cosenza-nuova-occupazione-abitativa/","L'occupazione di un ex-convento nel centro di Cosenza è la risposta di Prendo Casa Cosenza alla situazione del disagio abitativo, resa ancora più insostenibile dalle speculazioni delle istituzioni e dei privati sul diritto alla casa. Circa un anno fa, Prendo Casa Cosenza aveva occupato Palazzo Morelli, poi sgomberato manu militari su richiesta dei proprietari, la grande banca francese BNP Parisbas.\r\n\r\nL'occupazione di oggi si inserisce in un percorso più ampio per il diritto alla casa, percorso che culmina proprio in queste ore nell'#assedio a Montecitorio per chiedere una moratoria sugli sfratti a livello nazionale.\r\n\r\nAscolta la diretta con uno degli occupanti.\r\n\r\ncosenza_occupazione_abitativa","31 Ottobre 2013","2013-11-12 19:54:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/10/casa-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"233\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/10/casa-300x233.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/10/casa-300x233.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/10/casa.jpg 480w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Cosenza: nuova occupazione abitativa",1383218340,[244,63,245,246],"http://radioblackout.org/tag/19o/","http://radioblackout.org/tag/dirittoallacasa/","http://radioblackout.org/tag/stopsfratti/",[248,20,249,250],"19O","dirittoallacasa","stopsfratti",{"tags":252},[253,255,257,259],{"matched_tokens":254,"snippet":248},[],{"matched_tokens":256,"snippet":81},[20],{"matched_tokens":258,"snippet":249},[],{"matched_tokens":260,"snippet":250},[],[262],{"field":38,"indices":263,"matched_tokens":264,"snippets":266},[105],[265],[20],[81],{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":105,"num_tokens_dropped":50,"score":229,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":50},{"document":269,"highlight":294,"highlights":316,"text_match":99,"text_match_info":322},{"cat_link":270,"category":271,"comment_count":50,"id":272,"is_sticky":50,"permalink":273,"post_author":33,"post_content":274,"post_date":275,"post_excerpt":55,"post_id":272,"post_modified":276,"post_thumbnail":277,"post_thumbnail_html":278,"post_title":279,"post_type":60,"sort_by_date":280,"tag_links":281,"tags":288},[47],[49],"18907","http://radioblackout.org/2013/10/19-ottobre-la-sollevazione-e-iniziata/","La sollevazione è stata enorme, generale e generalizzata. Una composizione viva, allegra e solidale: giovani ragazze e ragazzi, migranti, rifugiati, rom, precari e precarie, studenti, famiglie e persone senza casa, sfrattati e sfrattate, tutte le realtà che lottano per difendere i territori da speculazioni e mega progetti nocivi scellerati hanno preso spazio e parola.\r\n\r\nLa sollevazione del 19 ottobre non potrà che continuare. Un corteo immenso, colorato, composto da chi lotta tutti i giorni in tanti modi diversi, ha invaso la città dei palazzi, dei ministeri, di chi crede di amministrare e gestire la vita e i territori. Tutte le nostre lotte, differenti, aperte, articolate e condivise, concrete e costanti - durante questi anni di crisi nei quartieri e nei territori - si sono riunite in strada, nelle piazze per dare vita a una giornata straordinariamente potente di contenuti e significati. L'assedio è riuscito ed è tuttora in corso. Ieri mattina a Porta Pia si è tenuta l'assemblea pubblica a cui hanno partecipato centinaia di persone. Domani alle 17 una delegazione del movimento, che continua ad assediare il ministero delle Infrastrutture, incontrerà il ministro Lupi. La richiesta è il blocco degli sfratti per morosità non contrattabile, così come la destinazione delle risorse verso un piano casa degno di questo nome, risorse ora destinate a grandi opere come il Tav o grandi eventi come l'Expo. In molte altre città alla stessa ora ci saranno diversi presidi e iniziative in contemporanea perché è nei territori e nelle metropoli che continueranno le mobilitazioni e le lotte che hanno inziato la grande sollevazione del 19 ottobre.\r\n\r\nAscolta i contrinuti e le valutazioni che abbiamo fatto questa mattina con Paolo dei Blocchi Precari Metropolitani e Nicoletta che con moltissimi e moltissime No Tav ha partecipato al corteo di sabato:\r\n\r\npaolo BPM\r\n\r\nNicoletta sabato\r\n\r\n \r\n\r\n ","21 Ottobre 2013","2013-10-25 12:02:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/10/roma-19O-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"240\" height=\"134\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/10/roma-19O.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","19 Ottobre: la sollevazione è iniziata!",1382358663,[63,282,119,283,284,285,286,120,121,287],"http://radioblackout.org/tag/blocco-degli-sfratti/","http://radioblackout.org/tag/manifestazione/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/rifugiati/","http://radioblackout.org/tag/sollevazione-19-ottobre/",[20,289,35,290,291,15,292,18,30,293],"blocco degli sfratti","manifestazione","migranti","rifugiati","sollevazione 19 ottobre",{"tags":295},[296,298,300,302,304,306,308,310,312,314],{"matched_tokens":297,"snippet":81},[20],{"matched_tokens":299,"snippet":289},[],{"matched_tokens":301,"snippet":35},[],{"matched_tokens":303,"snippet":290},[],{"matched_tokens":305,"snippet":291},[],{"matched_tokens":307,"snippet":15},[],{"matched_tokens":309,"snippet":292},[],{"matched_tokens":311,"snippet":18},[],{"matched_tokens":313,"snippet":30},[],{"matched_tokens":315,"snippet":293},[],[317],{"field":38,"indices":318,"matched_tokens":319,"snippets":321},[50],[320],[20],[81],{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":105,"num_tokens_dropped":50,"score":229,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":50},6646,{"collection_name":60,"first_q":20,"per_page":22,"q":20},{"facet_counts":326,"found":366,"hits":367,"out_of":804,"page":105,"request_params":805,"search_cutoff":39,"search_time_ms":806},[327,342],{"counts":328,"field_name":340,"sampled":39,"stats":341},[329,332,334,336,338],{"count":330,"highlighted":331,"value":331},19,"anarres",{"count":105,"highlighted":333,"value":333},"tutti pazzi",{"count":105,"highlighted":335,"value":335},"FROM INSIDE",{"count":105,"highlighted":337,"value":337},"frittura mista",{"count":105,"highlighted":339,"value":339},"musick to play in the dark","podcastfilter",{"total_values":29},{"counts":343,"field_name":38,"sampled":39,"stats":364},[344,346,349,350,352,354,356,358,360,362],{"count":32,"highlighted":345,"value":345},"torino",{"count":347,"highlighted":348,"value":348},3,"guerra",{"count":103,"highlighted":331,"value":331},{"count":103,"highlighted":351,"value":351},"elezioni",{"count":103,"highlighted":353,"value":353},"anarchici",{"count":105,"highlighted":355,"value":355},"sabot",{"count":105,"highlighted":357,"value":357},"10 maggio",{"count":105,"highlighted":359,"value":359},"compressore",{"count":105,"highlighted":361,"value":361},"aula bunker",{"count":105,"highlighted":363,"value":363},"processo no tav",{"total_values":365},192,24,[368,402,440,463,760,782],{"document":369,"highlight":386,"highlights":394,"text_match":99,"text_match_info":401},{"comment_count":50,"id":370,"is_sticky":50,"permalink":371,"podcastfilter":372,"post_author":331,"post_content":373,"post_date":374,"post_excerpt":375,"post_id":370,"post_modified":376,"post_thumbnail":377,"post_title":378,"post_type":379,"sort_by_date":380,"tag_links":381,"tags":384},"11447","http://radioblackout.org/podcast/gaza-la-guerra-e-finita-lassedio-continua/",[331],"La tregua siglata due giorni fa tra il governo di Gaza e quello israeliano pone termine ai massacri dell’ultima settimana, ma non all’assedio cui sono sottoposti gli abitanti della Striscia.\r\nGli Stati Uniti consegnano all’Egitto il ruolo di potenza regionale e il governo Morsi ne approfitta per prendersi una buona fetta di poteri. L’opposizione laica e liberale reagisce riempiendo le piazze ed attaccando le sedi del partito di Morsi.\r\nAnarres ne ha parlato con Salvo Vaccaro, docente all’Università di Palermo.\r\n\r\nAscolta l’intervista: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/2012-11-22-salvo-palestina.mp3|titles=2012 11 22 salvo palestina]\r\n\r\nScarica l’audio\r\n\r\nLa partita che si è giocata negli ultimi giorni sulla pelle di una popolazione stremata dall’embargo non è stata tanto determinata dall’imminente scadenza elettorale in Israele, quanto dalla volontà di spezzare il legame tra Hamas e l’Iran. Nei fatti, al di là della retorica sulla fratellanza araba, i palestinesi non ricevono alcun supporto materiale o militare dai paesi arabi. Hamas ha potuto riarmarsi solo grazie all’appoggio di un paese non arabo e non sunnita come l’Iran.\r\nD’altro canto i palestinesi, specie i profughi, sono sempre stati una spina nel fianco per i paesi vicini. In Libano, nei campi sorti nel 1948 vive una popolazione cui è negato qualsiasi accesso ai diritti civili: non hanno la cittadinanza, non possono partecipare alla vita politica, restano ai margini della società libanese. In Giordania, dove nel 1967 la dirigenza palestinese venne massacrata in quello che passerà alla storia come “settembre nero”, i palestinesi hanno oggi la possibilità di partecipare alla vita economica ed ai commerci, ma restano esclusi dalla politica.\r\n\r\nIl futuro pare riservare un destino da bantustan alla popolazione della Cisgiordania, che vive oltre la “barriera di protezione”, spesso privata dell’accesso all’acqua, una risorsa chiave nella regione, passata sotto il controllo dei coloni israeliani. Manodopera a poco prezzo, i palestinesi di Cisgiordania sono obbligati ad una condizione di dipendenza dal potente vicino israeliano.\r\nLe prospettive a Gaza sono ancora peggiori: Gaza è, e probabilmente resterà, una prigione a cielo aperto, chiusa in una morsa d’acciaio dallo strapotere militare israeliano, strangolata politicamente e culturalmente da Hamas.\r\nNell’immediato il governo islamico di Gaza ne esce rafforzato, come sempre dopo ogni guerra. Ma la vera partita si giocherà nei prossimi mesi, quando si capirà se Hamas sarà capace di ottenere il sostegno economico necessario a ricostruire le strutture distrutte dai bombardamenti israeliani, grazie alle quali ha costruito negli anni il consenso di una società civile povera e permeabile alle sirene dell’islam più radicale. Per paradosso la trasformazione culturale di una popolazione tra le più laiche del vicino oriente è maturata nei lunghi anni dell’occupazione militare e dell’assedio. Le strutture caritative di Hamas, ampiamente finanziate dall’estero, hanno garantito un minimo di assistenza ad una popolazione stremata, rendendola così ostaggio degli integralisti religiosi.\r\n\r\nAd Israele un nemico più duro, oltranzista, meno malleabile alla mediazione politica fa comodo, per giustificare la ferocia dell’assedio che stringe la gente della Striscia.","24 Novembre 2012","La tregua siglata due giorni fa tra il governo di Gaza e quello israeliano pone termine ai massacri dell’ultima settimana, ma non all’assedio cui sono sottoposti gli abitanti della Striscia.\r\nAnarres ne ha parlato con Salvo Vaccaro, docente all’Università di Palermo.\r\n[audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/2012-11-22-salvo-palestina.mp3|titles=2012 11 22 salvo palestina]\r\n\r\n","2018-10-17 23:00:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/bombardamenti_gaza-color-200x110.jpg","Gaza. La guerra è finita, l’assedio continua","podcast",1353716263,[63,382,383],"http://radioblackout.org/tag/gaza/","http://radioblackout.org/tag/guerra/",[20,385,348],"Gaza",{"tags":387},[388,390,392],{"matched_tokens":389,"snippet":81,"value":81},[20],{"matched_tokens":391,"snippet":385,"value":385},[],{"matched_tokens":393,"snippet":348,"value":348},[],[395],{"field":38,"indices":396,"matched_tokens":397,"snippets":399,"values":400},[50],[398],[20],[81],[81],{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":105,"num_tokens_dropped":50,"score":229,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":50},{"document":403,"highlight":417,"highlights":425,"text_match":435,"text_match_info":436},{"comment_count":50,"id":404,"is_sticky":50,"permalink":405,"podcastfilter":406,"post_author":33,"post_content":407,"post_date":408,"post_excerpt":55,"post_id":404,"post_modified":409,"post_thumbnail":410,"post_title":411,"post_type":379,"sort_by_date":412,"tag_links":413,"tags":415},"58041","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-6-marzo-guerra-ai-poveri-al-tempo-del-coronavirus-cronache-femministe-dalla-citta-sotto-assedio-gentrification/",[331],"Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020-03-06-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nScarica il podcast\r\n\r\nDirette, approfondimenti, appuntamenti\r\n\r\nGentrification a Milano, ma non solo.\r\nNe abbiamo parlato con Paolo Masala, studioso di antropologia sociale, dell’Ateneo Libertario di Milano\r\n\r\nLa guerra ai poveri al tempo del coronavirus. Atto I: spesa sanitaria e spesa di guerra.\r\nCe ne ha parlato Daniele Ratti, antimilitarista\r\n\r\nSenza dio, senza patria, senza famiglia. Liber* Cronache femministe nella città sotto l’assedio della paura e della polizia\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 14 marzo\r\nUn’epidemia securitaria\r\nL’emergenza infinita e le strategie repressive del secondo millennio\r\nore 11/14 al Balon\r\n\r\nSabato 28 marzo\r\nore 11/14 al Balon\r\npunto info su decoro urbano, controllo, riqualificazioni escludenti\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici.\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – https://www.facebook.com/senzafrontiere.to/\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","11 Marzo 2020","2020-03-11 17:00:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/ombre-200x110.jpg","Anarres del 6 marzo.Guerra ai poveri al tempo del coronavirus. Cronache femministe dalla città sotto assedio. Gentrification...",1583924703,[414],"http://radioblackout.org/tag/citta-sotto-assedio/",[416],"città sotto assedio",{"post_title":418,"tags":421},{"matched_tokens":419,"snippet":420,"value":420},[20],"Anarres del 6 marzo.Guerra ai poveri al tempo del coronavirus. Cronache femministe dalla città sotto \u003Cmark>assedio\u003C/mark>. Gentrification...",[422],{"matched_tokens":423,"snippet":424,"value":424},[20],"città sotto \u003Cmark>assedio\u003C/mark>",[426,429],{"field":427,"matched_tokens":428,"snippet":420,"value":420},"post_title",[20],{"field":38,"indices":430,"matched_tokens":431,"snippets":433,"values":434},[50],[432],[20],[424],[424],578730123365187700,{"best_field_score":437,"best_field_weight":438,"fields_matched":103,"num_tokens_dropped":50,"score":439,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":50},"1108091338752",15,"578730123365187706",{"document":441,"highlight":453,"highlights":458,"text_match":435,"text_match_info":461},{"comment_count":50,"id":442,"is_sticky":50,"permalink":443,"podcastfilter":444,"post_author":331,"post_content":445,"post_date":446,"post_excerpt":55,"post_id":442,"post_modified":447,"post_thumbnail":448,"post_title":449,"post_type":379,"sort_by_date":450,"tag_links":451,"tags":452},"51722","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-21-dicembre-madamin-e-ciampornie-contro-la-sacra-famiglia-assedio-alla-vita-quotidiana-gilet-jaunes/",[331],"Lo scorso 21 dicembre abbiamo fatto fatto il nostro viaggio settimanale sul pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nDopo una pausa di fine anno Anarres torna in onda venerdì 11 gennaio\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/2018-12-21-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nDi madamin, ciamponie e altre amenità\r\n\r\nContro la (sacra) famiglia. Liber*\r\n\r\nL'invasione del pedagogico nel quotidiano. Ne abbiamo parlato con Filippo Trasatti, insegnante, anarchico, autore di diversi testi, tra cui “Lessico minimo di pedagogia libertaria”. Filippo, in un recente articolo su Arivista, scrive: “Nel cantiere aperto di ricerche sulla biopolitica contemporanea manca forse ancora un'analisi approfondita del campo dell'educazione e dell'apprendimento. Se, come si dice, l'intera vita è un processo di apprendimento, dalla nascita alla morte, e se la biopolitica è, tra le altre cose, il tentativo di una presa totale sulla vita, l'apprendimento è un ambito privilegiato per l'aggancio e l'estensione del dominio, dall'alfa all'omega. Come avviene nel mercato globale, anche il processo di sfruttamento capitalista della vita non può concedersi pause: sacro/profano, feriale/festivo, notturno/diurno, dal punto di vista dell'omologazione spazio-temporale pari sono; ogni momento va messo al lavoro produttivamente e sfruttato adeguatamente”\r\n\r\nGilet Jaunes. Un’analisi di un movimento inedito, specchio di relazioni sociali profondamente mutate, tra precarietà diffusa, elisione di tutele e libertà, paura di un futuro dove la linea di confine tra i sommersi e i salvati dilaga ben oltre i confini chiusi dell’Europa e si accampa definitivamente nelle nostre città. Ne parliamo con Salvo Vaccaro, docente di filosofia politica all'università di Palermo.\r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\nSabato 12 gennaio\r\npunto info contro il pacchetto sicurezza\r\nore 10/13 al Balon\r\n\r\nVenerdì 18 gennaio\r\nIl seme dell'odio\r\nL'inganno del Leviatano, la scommessa dell'anarchia\r\nIncontro con Francesco Codello, autore de “La condizione umana nel pensiero libertario” \r\nalla Federazione Anarchica\r\nore 21 - corso Palermo 46\r\nLa cultura occidentale ha sempre utilizzato la presunta malvagità naturale degli esseri umani per giustificare la necessità del dominio e della repressione. Oggi più che mai, forse in maniera ancor più palese e brutale, la cultura politica delle nuove élite emergenti in tutto il mondo, la usa come leva potente per diffondere odio, xenofobia, paura e razzismo...\r\nNella crisi economica e sociale, prodotta dal liberismo sfrenato, il seme dell'odio si diffonde tra le classi più minacciate, dove la logica del nemico interno trova interlocutori spaventati e disperati.\r\nQuanto accade oggi ha radici culturali che affondano nella visione del mondo che si è imposta in occidente e di lì si è ormai diffusa in tutto il globo.\r\n\r\nSabato 19 gennaio\r\npunto info antimilitarista\r\nore 21 piazza Santa Giulia\r\n\r\nVenerdì 1 febbraio\r\nTaser, galera e pistoleros\r\nDispositivi securitari e leggi di guerra\r\nIncontro con Robertino Barbieri di Psychoattiva\r\nore 21 alla Fat, in corso Palermo 46\r\n\r\nVenerdì 8 febbraio\r\nVivere senza padroni\r\nNegli ultimi decenni lo sguardo ambientalista è divenuto uno cardini più robusti su cui si articola una critica radicale al capitalismo, la cui natura distruttiva porta alla catastrofe. \r\nStato e capitale, ciascuno nel proprio ambito, mirano al controllo globale, pervasivo, totalizzante delle nostre vite, messe al lavoro anche nel tempo dell'ozio e della libertà dalla schiavitù salariata. \r\nSottrarsi è possibile. Ed urgente\r\nIncontro con Stefano Boni, antropologo, docente all’università di Modena e Reggio Emilia, autore di “Homo confort”, “Vivere senza padroni” e curatore di “Lo sguardo dello Stato”, di James Scott, docente di antropologia a Yale.\r\nore 21 alla Fat, in corso Palermo 46\r\n\r\nVenerdì 22 febbraio\r\nBergoglio, un gesuita in Vaticano\r\nIncontro con Daniele Ratti dell'Ateneo Libertario di Milano\r\nore 21 alla Fat, in corso Palermo 46\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","9 Gennaio 2019","2019-01-09 18:38:21","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/scale-arancio-200x110.jpg","Anarres del 21 dicembre. Madamin e ciampornie. Contro la (sacra) famiglia. Assedio alla vita quotidiana. Gilet Jaunes…",1547058914,[],[],{"post_title":454},{"matched_tokens":455,"snippet":457,"value":457},[456],"Assedio","Anarres del 21 dicembre. Madamin e ciampornie. Contro la (sacra) famiglia. \u003Cmark>Assedio\u003C/mark> alla vita quotidiana. Gilet Jaunes…",[459],{"field":427,"matched_tokens":460,"snippet":457,"value":457},[456],{"best_field_score":437,"best_field_weight":438,"fields_matched":105,"num_tokens_dropped":50,"score":462,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":50},"578730123365187705",{"document":464,"highlight":749,"highlights":754,"text_match":435,"text_match_info":757},{"comment_count":50,"id":465,"is_sticky":50,"permalink":466,"podcastfilter":467,"post_author":468,"post_content":469,"post_date":470,"post_excerpt":55,"post_id":465,"post_modified":471,"post_thumbnail":472,"post_title":473,"post_type":379,"sort_by_date":474,"tag_links":475,"tags":612},"96842","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-31-marzo-al-06-aprile-2025/",[339],"harraga","Lunedì 31 ore 08,30 – GRRAWR - Mix 03/2025 71 minuti [GRRAWR]:\r\n\r\nGRRAWR va alla ricerca del suono del suo cervello. Che suono, odore, gusto, consistenza, aspetto ha l'anima? In questa puntata scopriamo che ha molto in comune con la bile e la saliva, con il tono nasale del clarinetto, con la delicata tensione di spugna dello stomaco, e che piange e ride quando le pare.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 01 ore 08,30 – Sciopero Minatori 5 minuti [Radio Blackout]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 02 ore 08,30 – Il caso Caffaro, una pandemia silenziosa 27 minuti [Radio Cane]: Policlorobifenili, Mercurio, Cromo Esavalente, Tetracloruro di carbonio, Esaclorocicloesano… il tutto ben pressato nelle terre bresciane, dove l’industrializzazione, nel tempo, ha inquinato in maniera cronica, subdola e silenziosa. Tra i maggiori artefici di questo disastro in corso c’è la Caffaro, un antico stabilimento chimico, dismesso da oltre dieci anni, abbandonato a un lento degrado senza alcun intervento di bonifica; solo un recente, ma colpevolmente tardivo, interessamento della magistratura ha avviato un procedimento penale, quando ormai i bresciani erano già stati abbondantemente avvelenati dai PCB, parenti stretti delle più note diossine. Di questa realtà fatta di veleni e di assuefazione degli abitanti abbiamo parlato con Marino Ruzzenenti, autore di Un secolo di cloro e… PCB, dal cui racconto emerge un quadro buio, in cui la terra che abitiamo figura come una “variabile dipendente” sottomessa alla logica del profitto.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 03 ore 08,30 – Claudio Lavazza 15 minuti [Porfido]:\r\n\r\nNelle vostre cuffiette, camerette e balconi, gli audiocapitoli di Porfido. Oggi Pestifera la mia vita, autobiografia di Claudio Lavazza.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 04 ore 08,30 – Racconti ovali 1 29 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nEsploriamo il forte legame tra working class, territorio gallese e gioco ovale.\r\nRipercorriamo la storia di tale incontro: tra squadre di provincia, miniere carbonifere e clubhouse di villaggio, fino ad arrivare alla formidabile affermazione della selezione nazionale negli anni ’70.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 04 ore 08,30 – Backwards - L'assedio di Wako 15/08/2020 46 minuti [Radio Blackout, Bacwards]: Malcolm, nella puntata del 15 agosto del 2020 ci ha guidati all'interno dell'oscura vicenda del lungo assedio della comunità Davidiana da parte della polizia e dell'FBI poi nel 1993 nella cittadina texana di Waco\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 05 ore 08,30 – Intervista musicata a Juanita Apraez Murillo 121 minuti [Radio Blackout, No Trip For Cats]: In un mondo segnato da conflitti, ingiustizie e un futuro alquanto incerto, musica e cinema si ergono come strumenti potenti per portarci lontano dalle ferite della realtà, ma anche per guidarci più a fondo nelle lezioni del passato. Come le note di jazz che hanno accompagnato le lotte per la decolonizzazione e i diritti civili, ci ricordano che le battaglie di ieri continuano a plasmare il nostro presente e possono offrire una bussola per il domani.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 05 ore 08,30 – Musick To Play In The Dark - Speciale N.O.I.A. records 83 minuti [Radio blackout, Musick to play in the dark]: Speciale con intervista ad Alessandro Magnani, a cura della redazione di musick to play in the dark, sull'etichetta di musica disco italiana N.O.I.A. records.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 05 ore 08,30 – Hellfest 2024 special - Day two 88 minuti [Radio Blackout, Too Loud For The Crowd]: Un indimenticabile venerdì da orchi al luna park di Sauron, con live reports di: The Devil’s Trade, Imperial Crystalline Entombment, The Acacia Strain, Savage Lands, Polyphia, Satyricon, Emperor e Body Count ft Ice-T! Più in breve Black Rainbows, Fear Factory e Steel Panther.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – IOK1 - No Sundown mix 60 minuti [IOK1, Radio Blackout, Fango Radio]:\r\n\r\nSecond encounter with Fango Radio supporting Radio Blackout.\r\nIOK1 selects an hour of experimental electronics from his vinyl collection.\r\nCo-founder of NUB Project Space, a project based on the research and dissemination of experimental music and out-of-format languages, he’s also a member of Phase collective and part of Fango Radio team together with former RBO guest DPK800.\r\nIn the past, between the ’00s and’ 10s, he was part of Influx, a duo of visual artists focused on vjing and video installations.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – Le porte di Tannhäuser - Philip K. Dick 2 114 minuti [Radio Wombat]:\r\n\r\nPuntata del programma Le porte di Tannhäuser dedicata alla biografia e alle opere del grande maestro della fantascienza Philip K. Dick, andata in onda su Radio Wombat il 3 luglio 2024\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – Il ruolo dell'urbano nell'epoca della crisi 41 minuti [Macerie su Macerie]: Il ruolo dell’urbano nell’epoca delle crisi: cittadinanza differenziata, concentrazione economica ed esclusione sociale nelle politiche urbane degli ultimi trent’anni.\r\n\r\nApprofondimento a cura di Macerie su Macerie.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – Rote Zora. Guerriglia urbana femminista 18 minuti [Porfido]:\r\n\r\nLettura di alcuni estratti dal libro. Rote Zora è una rete di gruppi di donne e lesbiche che ha portato avanti azioni femministe di guerriglia urbana nella Repubblica Federale Tedesca dagli anni ’70 agli anni ’90. Le loro parole ci arrivano oggi con la stessa potenza del fuoco dei loro sabotaggi. Ogni cuore è una bomba a orologeria.\r\nIl libro è un’autoproduzione femminista del 2018.","1 Aprile 2025","2025-04-11 14:03:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 31 Marzo al 06 Aprile 2025",1743518746,[476,477,478,479,480,481,482,483,484,485,486,487,488,489,490,491,492,493,494,495,496,497,498,499,500,501,502,503,504,505,506,507,508,509,510,511,512,513,514,515,516,517,518,519,520,521,522,523,524,525,526,527,528,529,530,531,532,533,534,535,536,537,538,539,540,541,542,543,544,545,546,547,548,549,550,551,552,553,554,555,556,557,558,559,560,561,562,563,564,565,566,567,568,569,570,571,572,573,574,575,576,577,578,579,580,581,582,583,584,585,586,587,588,589,590,591,592,593,594,595,596,597,598,599,600,601,602,603,604,605,606,607,608,609,610,611],"http://radioblackout.org/tag/80/","http://radioblackout.org/tag/90/","http://radioblackout.org/tag/alessandro-magnani/","http://radioblackout.org/tag/ambient/","http://radioblackout.org/tag/ambiente/","http://radioblackout.org/tag/analisi/","http://radioblackout.org/tag/any-other-way-the-jackie-shane/","http://radioblackout.org/tag/arthur-russel/","http://radioblackout.org/tag/attivismo/","http://radioblackout.org/tag/audiolibri-porfido/","http://radioblackout.org/tag/audiolibro/","http://radioblackout.org/tag/bam-bam-the-sister-nancy-story/","http://radioblackout.org/tag/benefit-radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/brescia/","http://radioblackout.org/tag/bruno-magnani/","http://radioblackout.org/tag/caffaro/","http://radioblackout.org/tag/cantautore/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/christian-rock/","http://radioblackout.org/tag/cinema/","http://radioblackout.org/tag/claudio-lavazza/","http://radioblackout.org/tag/colp/","http://radioblackout.org/tag/cronache-ribelli/","http://radioblackout.org/tag/crushed-soul/","http://radioblackout.org/tag/cuneiform-tabs/","http://radioblackout.org/tag/cyber-punk/","http://radioblackout.org/tag/dark-ambient/","http://radioblackout.org/tag/david-grubbs/","http://radioblackout.org/tag/david-koresh/","http://radioblackout.org/tag/davide-magnani/","http://radioblackout.org/tag/davidiani/","http://radioblackout.org/tag/day-two/","http://radioblackout.org/tag/dean-blunt/","http://radioblackout.org/tag/demian-licht/","http://radioblackout.org/tag/disco/","http://radioblackout.org/tag/donne/","http://radioblackout.org/tag/drone/","http://radioblackout.org/tag/dub/","http://radioblackout.org/tag/dub-syndicate/","http://radioblackout.org/tag/ecologia/","http://radioblackout.org/tag/elettro-wave/","http://radioblackout.org/tag/elettronica/","http://radioblackout.org/tag/emperor-e-body-count-ft-ice-t/","http://radioblackout.org/tag/evasioni/","http://radioblackout.org/tag/fantascienza/","http://radioblackout.org/tag/femminismo/","http://radioblackout.org/tag/festival-report/","http://radioblackout.org/tag/folk/","http://radioblackout.org/tag/galles/","http://radioblackout.org/tag/germania/","http://radioblackout.org/tag/googosh/","http://radioblackout.org/tag/grateful-dead/","http://radioblackout.org/tag/grrawr/","http://radioblackout.org/tag/hellfest/","http://radioblackout.org/tag/hellfest-2024/","http://radioblackout.org/tag/imperial-crystalline-entombement/","http://radioblackout.org/tag/incendio/","http://radioblackout.org/tag/inchiesta/","http://radioblackout.org/tag/inghilterra/","http://radioblackout.org/tag/inquinamento/","http://radioblackout.org/tag/intervista/","http://radioblackout.org/tag/iok1/","http://radioblackout.org/tag/italia/","http://radioblackout.org/tag/jazz/","http://radioblackout.org/tag/jimmy-giuffre/","http://radioblackout.org/tag/juanita-apraez-murillo/","http://radioblackout.org/tag/lassedio-di-wako/","http://radioblackout.org/tag/laura-agnusdei/","http://radioblackout.org/tag/lavoratori/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/le-porte-di-tannhauser/","http://radioblackout.org/tag/letteratura/","http://radioblackout.org/tag/letture/","http://radioblackout.org/tag/live-music/","http://radioblackout.org/tag/lotta-di-classe/","http://radioblackout.org/tag/lotta-lavoratori/","http://radioblackout.org/tag/luca-wallace-costello/","http://radioblackout.org/tag/macerie/","http://radioblackout.org/tag/made-of-fire/","http://radioblackout.org/tag/malcolm/","http://radioblackout.org/tag/marino-ruzzenenti/","http://radioblackout.org/tag/metal/","http://radioblackout.org/tag/michael-beach/","http://radioblackout.org/tag/militanti/","http://radioblackout.org/tag/minatori/","http://radioblackout.org/tag/mix/","http://radioblackout.org/tag/mixtape/","http://radioblackout.org/tag/musica-2/","http://radioblackout.org/tag/musica-italiana/","http://radioblackout.org/tag/n-o-i-a/","http://radioblackout.org/tag/n-o-i-a-records/","http://radioblackout.org/tag/niloufar-taghizadeh/","http://radioblackout.org/tag/no-sundown/","http://radioblackout.org/tag/nocivita-chimiche/","http://radioblackout.org/tag/pac/","http://radioblackout.org/tag/panda-bear/","http://radioblackout.org/tag/pcb/","http://radioblackout.org/tag/philip-k-dick/","http://radioblackout.org/tag/polyphia/","http://radioblackout.org/tag/porfido/","http://radioblackout.org/tag/psychedelia/","http://radioblackout.org/tag/queer/","http://radioblackout.org/tag/racconti-ovali/","http://radioblackout.org/tag/radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/radio-cane/","http://radioblackout.org/tag/radio-wombat/","http://radioblackout.org/tag/reggae/","http://radioblackout.org/tag/regista/","http://radioblackout.org/tag/religione/","http://radioblackout.org/tag/richard-dawson/","http://radioblackout.org/tag/rising-sound-music-is-the-weapon/","http://radioblackout.org/tag/rote-zora/","http://radioblackout.org/tag/rugby/","http://radioblackout.org/tag/satyricon/","http://radioblackout.org/tag/savage-lands/","http://radioblackout.org/tag/sceptre/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/","http://radioblackout.org/tag/seeyousound/","http://radioblackout.org/tag/serie-podcast/","http://radioblackout.org/tag/setta/","http://radioblackout.org/tag/sfruttamento/","http://radioblackout.org/tag/societa/","http://radioblackout.org/tag/soundtrack-to-a-coup-detat/","http://radioblackout.org/tag/speciale/","http://radioblackout.org/tag/sport/","http://radioblackout.org/tag/stefan-christensen/","http://radioblackout.org/tag/storia/","http://radioblackout.org/tag/techno/","http://radioblackout.org/tag/texas/","http://radioblackout.org/tag/the-acacia-strain/","http://radioblackout.org/tag/the-devils-trade/","http://radioblackout.org/tag/too-loud-for-the-crowd/","http://radioblackout.org/tag/trasmissione-musicale/","http://radioblackout.org/tag/usa/","http://radioblackout.org/tag/vernon-wayne-howell/","http://radioblackout.org/tag/worm-hole/",[613,614,615,616,617,618,619,620,621,622,623,624,625,626,627,628,629,630,631,632,633,634,635,636,637,638,639,640,641,642,643,644,645,646,647,648,649,650,651,652,653,654,655,656,657,658,659,660,661,662,663,664,665,666,667,668,669,670,671,672,673,674,675,676,677,678,679,680,681,682,683,684,685,686,687,688,689,690,691,692,693,694,695,696,697,698,699,700,701,702,703,704,705,706,707,708,709,710,711,712,713,714,715,716,717,718,719,720,721,722,723,724,725,726,727,728,729,730,731,732,733,734,735,736,737,738,739,740,741,742,743,744,745,746,747,748],"'80","'90","Alessandro Magnani","ambient","Ambiente","analisi","Any other way: The Jackie Shane","Arthur Russel","attivismo","audiolibri porfido","audiolibro","Bam Bam: the Sister Nancy story","benefit radio blackout","brescia","Bruno Magnani","caffaro","cantautore","carcere","christian rock","cinema","Claudio Lavazza","colp","Cronache ribelli","Crushed Soul","Cuneiform Tabs","cyber punk","dark ambient","David Grubbs","David Koresh","Davide Magnani","davidiani","day two","Dean Blunt","Demian Licht","disco","donne","drone","dub","Dub Syndicate","ecologia","elettro wave","elettronica","emperor e body count ft Ice T","evasioni","fantascienza","femminismo","festival report","folk","Galles","germania","Googosh","Grateful Dead","GRRAWR","hellfest","hellfest 2024","imperial crystalline entombement","incendio","inchiesta","inghilterra","inquinamento","intervista","IOK1","italia","jazz","Jimmy Giuffre","juanita apraez murillo","l'assedio di Wako","Laura Agnusdei","lavoratori","lavoro","Le porte di Tannhäuser","letteratura","letture","live music","lotta di classe","lotta lavoratori","Luca Wallace Costello","macerie","made of fire","Malcolm","Marino Ruzzenenti","metal","Michael Beach","militanti","minatori","mix","MIXTAPE","musica","musica italiana","N.O.I.A.","N.O.I.A. records","Niloufar Taghizadeh","No Sundown","nocività chimiche","Pac","Panda Bear","PCB","Philip K. Dick","polyphia","Porfido","psychedelia","queer","racconti ovali","Radio Blackout","radio cane","radio wombat","reggae","regista","religione","Richard Dawson","Rising Sound music is the weapon","rote zora","rugby","satyricon","savage lands","Sceptre","sciopero","Seeyousound","serie podcast","setta.","sfruttamento","società","soundtrack to a Coup d'Etat","speciale","sport","Stefan Christensen","storia","techno","Texas","the acacia strain","the devil's trade","Too Loud For The Crowd","trasmissione musicale","USA","Vernon Wayne Howell","worm hole",{"post_content":750},{"matched_tokens":751,"snippet":752,"value":753},[20],"all'interno dell'oscura vicenda del lungo \u003Cmark>assedio\u003C/mark> della comunità Davidiana da parte","Lunedì 31 ore 08,30 – GRRAWR - Mix 03/2025 71 minuti [GRRAWR]:\r\n\r\nGRRAWR va alla ricerca del suono del suo cervello. Che suono, odore, gusto, consistenza, aspetto ha l'anima? In questa puntata scopriamo che ha molto in comune con la bile e la saliva, con il tono nasale del clarinetto, con la delicata tensione di spugna dello stomaco, e che piange e ride quando le pare.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 01 ore 08,30 – Sciopero Minatori 5 minuti [Radio Blackout]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 02 ore 08,30 – Il caso Caffaro, una pandemia silenziosa 27 minuti [Radio Cane]: Policlorobifenili, Mercurio, Cromo Esavalente, Tetracloruro di carbonio, Esaclorocicloesano… il tutto ben pressato nelle terre bresciane, dove l’industrializzazione, nel tempo, ha inquinato in maniera cronica, subdola e silenziosa. Tra i maggiori artefici di questo disastro in corso c’è la Caffaro, un antico stabilimento chimico, dismesso da oltre dieci anni, abbandonato a un lento degrado senza alcun intervento di bonifica; solo un recente, ma colpevolmente tardivo, interessamento della magistratura ha avviato un procedimento penale, quando ormai i bresciani erano già stati abbondantemente avvelenati dai PCB, parenti stretti delle più note diossine. Di questa realtà fatta di veleni e di assuefazione degli abitanti abbiamo parlato con Marino Ruzzenenti, autore di Un secolo di cloro e… PCB, dal cui racconto emerge un quadro buio, in cui la terra che abitiamo figura come una “variabile dipendente” sottomessa alla logica del profitto.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 03 ore 08,30 – Claudio Lavazza 15 minuti [Porfido]:\r\n\r\nNelle vostre cuffiette, camerette e balconi, gli audiocapitoli di Porfido. Oggi Pestifera la mia vita, autobiografia di Claudio Lavazza.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 04 ore 08,30 – Racconti ovali 1 29 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nEsploriamo il forte legame tra working class, territorio gallese e gioco ovale.\r\nRipercorriamo la storia di tale incontro: tra squadre di provincia, miniere carbonifere e clubhouse di villaggio, fino ad arrivare alla formidabile affermazione della selezione nazionale negli anni ’70.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 04 ore 08,30 – Backwards - L'assedio di Wako 15/08/2020 46 minuti [Radio Blackout, Bacwards]: Malcolm, nella puntata del 15 agosto del 2020 ci ha guidati all'interno dell'oscura vicenda del lungo \u003Cmark>assedio\u003C/mark> della comunità Davidiana da parte della polizia e dell'FBI poi nel 1993 nella cittadina texana di Waco\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 05 ore 08,30 – Intervista musicata a Juanita Apraez Murillo 121 minuti [Radio Blackout, No Trip For Cats]: In un mondo segnato da conflitti, ingiustizie e un futuro alquanto incerto, musica e cinema si ergono come strumenti potenti per portarci lontano dalle ferite della realtà, ma anche per guidarci più a fondo nelle lezioni del passato. Come le note di jazz che hanno accompagnato le lotte per la decolonizzazione e i diritti civili, ci ricordano che le battaglie di ieri continuano a plasmare il nostro presente e possono offrire una bussola per il domani.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 05 ore 08,30 – Musick To Play In The Dark - Speciale N.O.I.A. records 83 minuti [Radio blackout, Musick to play in the dark]: Speciale con intervista ad Alessandro Magnani, a cura della redazione di musick to play in the dark, sull'etichetta di musica disco italiana N.O.I.A. records.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 05 ore 08,30 – Hellfest 2024 special - Day two 88 minuti [Radio Blackout, Too Loud For The Crowd]: Un indimenticabile venerdì da orchi al luna park di Sauron, con live reports di: The Devil’s Trade, Imperial Crystalline Entombment, The Acacia Strain, Savage Lands, Polyphia, Satyricon, Emperor e Body Count ft Ice-T! Più in breve Black Rainbows, Fear Factory e Steel Panther.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – IOK1 - No Sundown mix 60 minuti [IOK1, Radio Blackout, Fango Radio]:\r\n\r\nSecond encounter with Fango Radio supporting Radio Blackout.\r\nIOK1 selects an hour of experimental electronics from his vinyl collection.\r\nCo-founder of NUB Project Space, a project based on the research and dissemination of experimental music and out-of-format languages, he’s also a member of Phase collective and part of Fango Radio team together with former RBO guest DPK800.\r\nIn the past, between the ’00s and’ 10s, he was part of Influx, a duo of visual artists focused on vjing and video installations.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – Le porte di Tannhäuser - Philip K. Dick 2 114 minuti [Radio Wombat]:\r\n\r\nPuntata del programma Le porte di Tannhäuser dedicata alla biografia e alle opere del grande maestro della fantascienza Philip K. Dick, andata in onda su Radio Wombat il 3 luglio 2024\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – Il ruolo dell'urbano nell'epoca della crisi 41 minuti [Macerie su Macerie]: Il ruolo dell’urbano nell’epoca delle crisi: cittadinanza differenziata, concentrazione economica ed esclusione sociale nelle politiche urbane degli ultimi trent’anni.\r\n\r\nApprofondimento a cura di Macerie su Macerie.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 06 ore 08,30 – Rote Zora. Guerriglia urbana femminista 18 minuti [Porfido]:\r\n\r\nLettura di alcuni estratti dal libro. Rote Zora è una rete di gruppi di donne e lesbiche che ha portato avanti azioni femministe di guerriglia urbana nella Repubblica Federale Tedesca dagli anni ’70 agli anni ’90. Le loro parole ci arrivano oggi con la stessa potenza del fuoco dei loro sabotaggi. Ogni cuore è una bomba a orologeria.\r\nIl libro è un’autoproduzione femminista del 2018.",[755],{"field":97,"matched_tokens":756,"snippet":752,"value":753},[20],{"best_field_score":437,"best_field_weight":758,"fields_matched":105,"num_tokens_dropped":50,"score":759,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":50},14,"578730123365187697",{"document":761,"highlight":773,"highlights":778,"text_match":435,"text_match_info":781},{"comment_count":50,"id":762,"is_sticky":50,"permalink":763,"podcastfilter":764,"post_author":331,"post_content":765,"post_date":766,"post_excerpt":55,"post_id":762,"post_modified":767,"post_thumbnail":768,"post_title":769,"post_type":379,"sort_by_date":770,"tag_links":771,"tags":772},"90246","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-31-maggio-la-repubblica-in-guerra-acampade-riflessioni-a-margine-naja-obbligatoria-militarizzazione-delle-periferie/",[331],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/2024-05-31-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\n2 giugno. La Repubblica del militarismo e della guerra\r\nOgni 2 giugno la Repubblica celebra sé stessa con esibizioni militari, parate e commemorazioni. Una “festa” nazionalista e militarista.\r\nIl governo di estrema destra alimenta la retorica identitaria, i “sacri” confini, l’esaltazione della guerra.\r\nGuerre di portata planetaria ci stanno portando sull'orlo della terza guerra mondiale. La spirale pare inarrestabile: il conflitto Russia Ucraina rischia di deflagrare in tutta Europa.\r\nL'Italia è direttamente coinvolta con le proprie truppe e con il proprio apparato militare industriale. È in prima fila in conflitti in cui gioca in proprio e in varie alleanze a geografia variabile.\r\nUn processo di militarizzazione investe le nostre città, le nostre scuole, i principali mezzi di comunicazione e le istituzioni culturali.\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi. \r\nIniziative di lotta in varie città\r\nFederico dell’assemblea antimilitarista ha presentato la giornata\r\n\r\nFermare le guerre. Una prima riflessione a margine delle acampade studentesche\r\nI movimenti che si sono sviluppati negli ultimi mesi soprattutto nelle università hanno il merito di aver colto il nesso fondamentale tra ricerca accademica ed industria bellica, in un intrecciarsi di interessi che pongono al centro la logica del dominio e quella del profitto, fuori e contro ogni supposta neutralità di un’indagine scientifica che si muove seguendo gli indirizzi dei committenti di turno. Hanno tuttavia un forte limite sia nella definizione degli obiettivi che nelle modalità nel perseguirli.\r\nL’enorme emozione che accompagna l’immane massacro con finalità genocide della popolazione gazawi, finisce con il porre in primo piano solo la critica e il boicottaggio verso lo Stato di Israele, dimenticando che il nostro paese (e le sue università) sono in prima fila in numerosi teatri di guerra, che restano sullo sfondo, avvolti in un oblio pericoloso, che rischia di renderci complici di infiniti orrori. Basti pensare all’Artsakh e al Sudan, due tra le tante guerre cui l’Italia ha contribuito direttamente, fornendo armi e addestratori nel silenzio dei più.\r\n\r\nUna critica reale delle collusioni tra Università e ricerca bellica dovrebbe avere l’obiettivo minimo della cancellazione di accordi di cooperazione con tutte le industrie belliche e tutti gli Stati in guerra. Una critica radicale si dovrebbe interrogare sul ruolo delle Università e sulla necessità di espropriazione permanente di ambiti di studio e ricerca al servizio dell’imperialismo e della logica capitalista. \r\n\r\nLe guerre moderne, non ultima quella cominciata il 7 ottobre tra Israele e Gaza, hanno come principali vittime le popolazioni civili, massacrate per fiaccare il nemico, per indurlo alla resa o alla fuga. \r\nOpporsi alla guerra senza opporsi al militarismo è una prospettiva miope, perché alimenta l’opinione che vi siano eserciti buoni. E non basta mettere la parola “resistenza” al posto di “esercito” per modificare il senso di guerre combattute per assicurarsi il controllo esclusivo di questa o quell’area geografica. Solo l’alleanza transnazionale degli oppressi e degli sfruttati spezza le frontiere, frantuma la logica statalista e patriottica, fa saltare il tappo identitario legato al luogo, alla religione, alla tradizione per aprire uno spazio simbolico e reale al non luogo, all’utopia, che non è l’irrealizzabile ma solo l’irrealizzato. \r\n\r\nVerso il ritorno della naja obbligatoria?\r\nNel nostro paese la naja obbligatoria non è mai stata abolita, perché la legge n. 226 del 23 agosto 2004 prevede solo la sospensione delle chiamate.\r\nIn qualsiasi momento il governo può decidere la riattivazione del servizio militare.\r\nIn Italia l’alfiere della proposta è la Lega di Salvini, che ha annunciato un progetto di legge che prevede la reintroduzione di «sei mesi di servizio civile o militare per i ragazzi tra i 18 e 26 anni, su base regionale e da svolgere esclusivamente in Italia». In base a questo progetto le ragazze, che non erano sottoposte all’obbligo, lo sarebbero al pari dei ragazzi.\r\nNei fatti questa leva in salsa leghista, su base regionale, sarebbe una sorta di servizio civile militarizzato. Salvini disegna un quadro di soldati impegnati in corsi di salvataggio, protezione civile, primo soccorso, protezione dei boschi e un gran numero di altre varie attività. \r\nNel nostro paese il ministro della Difesa Crosetto si è detto nettamente contrario. Crosetto sostiene che una simile ipotesi mai comunque potrebbe riguardare le forze armate, \"che non possono essere pensate come un luogo per educare i giovani, cosa che deve essere fatta dalla famiglia e dalla scuola\".\r\nLe forze armate sono oggi costituite da professionisti altamente specializzati, necessari per le guerre ultratecnologiche che si combattono in ogni dove. La carne da cannone, quando servisse, la si addestrerebbe in fretta, reintroducendo la chiamata obbligatoria.\r\nIn realtà, al di là della propaganda elettorale che contrappone i due alleati in competizione, il compromesso tra le due posizioni è già contenuto nella proposta di Salvini, una proposta che mette a disposizione manodopera gratuita e, insieme, inserisce un nuovo modulo educativo improntato sulla disciplina militare. Facile immaginare uno spazio intermedio tra scuola/lavoro e naja. Un altro orizzonte di militarizzazione dei corpi e delle coscienze.\r\n\r\nContro la militarizzazione delle periferie\r\nBarriera di Milano, ormai da anni, è divenuta un laboratorio dove sperimentare tecniche di controllo sociale prima impensabili, pur di non spendere un soldo per la casa, la sanità, i trasporti, le scuole. In questi anni la spesa militare è costantemente aumentata, le missioni all’estero delle forze armate italiane si sono moltiplicate.\r\nIl governo e i fascisti soffiano sul fuoco della guerra tra poveri italiani e poveri immigrati, per avere mano libera a fare la guerra a noi tutti.\r\nNei quartieri poveri il controllo militare è diventato normale. Anzi! Ogni giorno è peggio.\r\nIntere aree del quartiere vengono messe sotto assedio, con continue retate di persone senza documenti o che vivono grazie ad un’economia informale.\r\nTorino da città dell’auto si sta trasformando in città dei bombardieri e vetrina per turisti.\r\nPresentazione dell’iniziativa antimilitarista che si è tenuta in Barriera il primo giugno.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","3 Giugno 2024","2024-06-03 12:41:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/oops-715x480-1-200x110.jpg","Anarres del 31 maggio. La Repubblica in guerra. Acampade: riflessioni a margine. Naja obbligatoria? Militarizzazione delle periferie…",1717418502,[],[],{"post_content":774},{"matched_tokens":775,"snippet":776,"value":777},[20],"del quartiere vengono messe sotto \u003Cmark>assedio\u003C/mark>, con continue retate di persone","ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/2024-05-31-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\n2 giugno. La Repubblica del militarismo e della guerra\r\nOgni 2 giugno la Repubblica celebra sé stessa con esibizioni militari, parate e commemorazioni. Una “festa” nazionalista e militarista.\r\nIl governo di estrema destra alimenta la retorica identitaria, i “sacri” confini, l’esaltazione della guerra.\r\nGuerre di portata planetaria ci stanno portando sull'orlo della terza guerra mondiale. La spirale pare inarrestabile: il conflitto Russia Ucraina rischia di deflagrare in tutta Europa.\r\nL'Italia è direttamente coinvolta con le proprie truppe e con il proprio apparato militare industriale. È in prima fila in conflitti in cui gioca in proprio e in varie alleanze a geografia variabile.\r\nUn processo di militarizzazione investe le nostre città, le nostre scuole, i principali mezzi di comunicazione e le istituzioni culturali.\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi. \r\nIniziative di lotta in varie città\r\nFederico dell’assemblea antimilitarista ha presentato la giornata\r\n\r\nFermare le guerre. Una prima riflessione a margine delle acampade studentesche\r\nI movimenti che si sono sviluppati negli ultimi mesi soprattutto nelle università hanno il merito di aver colto il nesso fondamentale tra ricerca accademica ed industria bellica, in un intrecciarsi di interessi che pongono al centro la logica del dominio e quella del profitto, fuori e contro ogni supposta neutralità di un’indagine scientifica che si muove seguendo gli indirizzi dei committenti di turno. Hanno tuttavia un forte limite sia nella definizione degli obiettivi che nelle modalità nel perseguirli.\r\nL’enorme emozione che accompagna l’immane massacro con finalità genocide della popolazione gazawi, finisce con il porre in primo piano solo la critica e il boicottaggio verso lo Stato di Israele, dimenticando che il nostro paese (e le sue università) sono in prima fila in numerosi teatri di guerra, che restano sullo sfondo, avvolti in un oblio pericoloso, che rischia di renderci complici di infiniti orrori. Basti pensare all’Artsakh e al Sudan, due tra le tante guerre cui l’Italia ha contribuito direttamente, fornendo armi e addestratori nel silenzio dei più.\r\n\r\nUna critica reale delle collusioni tra Università e ricerca bellica dovrebbe avere l’obiettivo minimo della cancellazione di accordi di cooperazione con tutte le industrie belliche e tutti gli Stati in guerra. Una critica radicale si dovrebbe interrogare sul ruolo delle Università e sulla necessità di espropriazione permanente di ambiti di studio e ricerca al servizio dell’imperialismo e della logica capitalista. \r\n\r\nLe guerre moderne, non ultima quella cominciata il 7 ottobre tra Israele e Gaza, hanno come principali vittime le popolazioni civili, massacrate per fiaccare il nemico, per indurlo alla resa o alla fuga. \r\nOpporsi alla guerra senza opporsi al militarismo è una prospettiva miope, perché alimenta l’opinione che vi siano eserciti buoni. E non basta mettere la parola “resistenza” al posto di “esercito” per modificare il senso di guerre combattute per assicurarsi il controllo esclusivo di questa o quell’area geografica. Solo l’alleanza transnazionale degli oppressi e degli sfruttati spezza le frontiere, frantuma la logica statalista e patriottica, fa saltare il tappo identitario legato al luogo, alla religione, alla tradizione per aprire uno spazio simbolico e reale al non luogo, all’utopia, che non è l’irrealizzabile ma solo l’irrealizzato. \r\n\r\nVerso il ritorno della naja obbligatoria?\r\nNel nostro paese la naja obbligatoria non è mai stata abolita, perché la legge n. 226 del 23 agosto 2004 prevede solo la sospensione delle chiamate.\r\nIn qualsiasi momento il governo può decidere la riattivazione del servizio militare.\r\nIn Italia l’alfiere della proposta è la Lega di Salvini, che ha annunciato un progetto di legge che prevede la reintroduzione di «sei mesi di servizio civile o militare per i ragazzi tra i 18 e 26 anni, su base regionale e da svolgere esclusivamente in Italia». In base a questo progetto le ragazze, che non erano sottoposte all’obbligo, lo sarebbero al pari dei ragazzi.\r\nNei fatti questa leva in salsa leghista, su base regionale, sarebbe una sorta di servizio civile militarizzato. Salvini disegna un quadro di soldati impegnati in corsi di salvataggio, protezione civile, primo soccorso, protezione dei boschi e un gran numero di altre varie attività. \r\nNel nostro paese il ministro della Difesa Crosetto si è detto nettamente contrario. Crosetto sostiene che una simile ipotesi mai comunque potrebbe riguardare le forze armate, \"che non possono essere pensate come un luogo per educare i giovani, cosa che deve essere fatta dalla famiglia e dalla scuola\".\r\nLe forze armate sono oggi costituite da professionisti altamente specializzati, necessari per le guerre ultratecnologiche che si combattono in ogni dove. La carne da cannone, quando servisse, la si addestrerebbe in fretta, reintroducendo la chiamata obbligatoria.\r\nIn realtà, al di là della propaganda elettorale che contrappone i due alleati in competizione, il compromesso tra le due posizioni è già contenuto nella proposta di Salvini, una proposta che mette a disposizione manodopera gratuita e, insieme, inserisce un nuovo modulo educativo improntato sulla disciplina militare. Facile immaginare uno spazio intermedio tra scuola/lavoro e naja. Un altro orizzonte di militarizzazione dei corpi e delle coscienze.\r\n\r\nContro la militarizzazione delle periferie\r\nBarriera di Milano, ormai da anni, è divenuta un laboratorio dove sperimentare tecniche di controllo sociale prima impensabili, pur di non spendere un soldo per la casa, la sanità, i trasporti, le scuole. In questi anni la spesa militare è costantemente aumentata, le missioni all’estero delle forze armate italiane si sono moltiplicate.\r\nIl governo e i fascisti soffiano sul fuoco della guerra tra poveri italiani e poveri immigrati, per avere mano libera a fare la guerra a noi tutti.\r\nNei quartieri poveri il controllo militare è diventato normale. Anzi! Ogni giorno è peggio.\r\nIntere aree del quartiere vengono messe sotto \u003Cmark>assedio\u003C/mark>, con continue retate di persone senza documenti o che vivono grazie ad un’economia informale.\r\nTorino da città dell’auto si sta trasformando in città dei bombardieri e vetrina per turisti.\r\nPresentazione dell’iniziativa antimilitarista che si è tenuta in Barriera il primo giugno.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[779],{"field":97,"matched_tokens":780,"snippet":776,"value":777},[20],{"best_field_score":437,"best_field_weight":758,"fields_matched":105,"num_tokens_dropped":50,"score":759,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":50},{"document":783,"highlight":795,"highlights":800,"text_match":435,"text_match_info":803},{"comment_count":50,"id":784,"is_sticky":50,"permalink":785,"podcastfilter":786,"post_author":331,"post_content":787,"post_date":788,"post_excerpt":55,"post_id":784,"post_modified":789,"post_thumbnail":790,"post_title":791,"post_type":379,"sort_by_date":792,"tag_links":793,"tags":794},"90170","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-24-maggio-lattacco-al-barattolo-i-primi-35-anni-di-zic-guerra-globale-1-e-2-giugno-via-i-militari-da-torino/",[331],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/2024-05-24-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nL’attacco al Barattolo\r\nll mercato degli straccivendoli e dei robivecchi, già in esilio nel nulla urbano di via Carcano, tra il cimitero ed un deposito di vecchie lapidi, potrebbe scomparire del tutto. L’amministrazione comunale lo ha chiamato Barattolo, mercato del libero scambio, lo ha travestito per dare una veste legale al mercato informale e non regolamentato che per decenni si è tenuto al Balon. Dopo la normalizzazione forzata del Balon, diventato un rispettabile mercato di roba usata vintage e fricchettona costosa, gli straccivendoli erano stati spostati più volte, sino ad approdare in san Pietro in Vincoli e canale Molassi. Anche lì era troppo indecoroso, troppo irregolare, troppo povero per la nuova vocazione turistica e studentile del quartiere Aurora, da qui lo sgombero dopo una lunga resistenza e l’arrivo in via Carcano.\r\nL’assessore regionale Marrone ha deciso di chiudere i conti, facendo una modifica alla legge regionale che regolamenta i mercati, e facendo del Barattolo un mercato di robivecchi come tutti gli altri. Potrà aprire solo 18 volte all’anno. Per i poveri che sopravvivono sul recupero e la rivendita di roba pescata nei cassonetti è un taglio secco ad una delle principali fonti di sopravvivenza.\r\nIn un intervento registrato domenica 19 in via Carcano ce ne ha parlato Francesco Migliaccio\r\n\r\nZic, Zero in Condotta, compie 35 anni e li festeggia con una giornata di iniziative\r\n\"Zero in Condotta\" nasce tra la fine del 1988 e l’inizio del 1989. Il suo nome evoca la trasgressione e l'indisciplina a fronte di un panorama sociale, politico e culturale sempre più orientato verso l'appiattimento e il conformismo generalizzati, mascherati da un continuo “falso movimento”.\r\nIl rifiuto di partecipare allo “spettacolo” si traduce in un impegno di approfondimento culturale che intende rompere le regole del gioco preordinato per provare ad aprire nuovi orizzonti di libertà.\r\nL'intenzione è di varcare soglie e frontiere mai raggiunte, di incontrare e comunicare storie mai narrate, di leggere dati e realtà concrete mai rivelate.\r\nUn asse privilegiato di questa scommessa è lo scavo della memoria storica minore, quella occulta e occultata non tanto perché perdente, quanto perché scomoda, anti-accademica, veritiera.\r\n\"Zero in Condotta\" non gode né di finanziamenti né di settori precostituiti cui indirizzarsi né di sbocchi commerciali consolidati. E' una scommessa di non consumismo del libro che riguarda sia chi lo progetta sia chi lo legge e contribuisce a diffonderlo.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo di Zic\r\n\r\nLa guerra globale\r\nL'intersecarsi di pulsioni nazionaliste, guerre di religione e di interesse mira a rendere complici dei massacri le popolazioni più direttamente colpite.\r\nNon solo. Nel nostro paese il governo sta facendo una campagna di arruolamento permanente. Di fronte all'escalation bellica vogliono gente assuefatta e disponibile alla concreta possibilità di un coinvolgimento diretto sempre maggiore.\r\nNon per caso il processo di militarizzazione investe le nostre città, le nostre scuole, i principali mezzi di comunicazione e le istituzioni culturali.\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nComprendere le dinamiche della guerra globale, cogliere gli elementi di resistenza, disfattismo, diserzione è necessario per rinforzare le reti antimilitariste ed internazionaliste di opposizione alla guerra.\r\nNe abbiamo parlato con Lollo\r\n\r\nVerso le giornate di lotta antimilitarista dell’1 e del 2 giugno\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nDa gennaio di quest’anno i militari dell’operazione “Strade sicure”, partita nel 2009 e costantemente rifinanziata dai governi di turno, sono stati destinati, oltre alla sorveglianza di CPR, siti istituzionali e cantieri militarizzati, anche nelle stazioni e nelle periferie delle grandi città. \r\nIntere aree dei quartieri poveri vengono messe sotto assedio, con continue retate di persone senza documenti o che vivono grazie ad un’economia informale.\r\nPer questo il 1 giugno saremo nel cuore di Barriera di Milano per contrastare attivamente la presenza dei militari nel quartiere, il 2 giugno smilitarizziamo la città!\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nSenzapatria \r\nSabato 1 e domenica 2 giugno\r\nGiornate di lotta al militarismo\r\nContro la guerra, l’occupazione militare delle periferie, la produzione bellica, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon i disertori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 1 giugno\r\nVia i militari dalle strade!\r\nore 15,30 corso Palermo angolo via Sesia (se piove in piazza Crispi)\r\nDistro, interventi, musica, giri per il quartiere militarizzato.\r\nAlba e Carenza 503 nel canzoniere antimilitarista, la Clown Army pattuglierà l’area per l’intera giornata. \r\n\r\nDomenica 2 giugno\r\nAntimilitaristi per i quartieri di Torino\r\nSmilitarizziamo la città!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","30 Maggio 2024","2024-05-30 18:56:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/2024-05-21-manif-antimili-1-2-giugno-g-200x110.jpg","Anarres del 24 maggio. L’attacco al Barattolo. I primi 35 anni di Zic. Guerra globale. 1 e 2 giugno: via i militari da Torino!",1717095329,[383],[348],{"post_content":796},{"matched_tokens":797,"snippet":798,"value":799},[20],"quartieri poveri vengono messe sotto \u003Cmark>assedio\u003C/mark>, con continue retate di persone","ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/2024-05-24-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nL’attacco al Barattolo\r\nll mercato degli straccivendoli e dei robivecchi, già in esilio nel nulla urbano di via Carcano, tra il cimitero ed un deposito di vecchie lapidi, potrebbe scomparire del tutto. L’amministrazione comunale lo ha chiamato Barattolo, mercato del libero scambio, lo ha travestito per dare una veste legale al mercato informale e non regolamentato che per decenni si è tenuto al Balon. Dopo la normalizzazione forzata del Balon, diventato un rispettabile mercato di roba usata vintage e fricchettona costosa, gli straccivendoli erano stati spostati più volte, sino ad approdare in san Pietro in Vincoli e canale Molassi. Anche lì era troppo indecoroso, troppo irregolare, troppo povero per la nuova vocazione turistica e studentile del quartiere Aurora, da qui lo sgombero dopo una lunga resistenza e l’arrivo in via Carcano.\r\nL’assessore regionale Marrone ha deciso di chiudere i conti, facendo una modifica alla legge regionale che regolamenta i mercati, e facendo del Barattolo un mercato di robivecchi come tutti gli altri. Potrà aprire solo 18 volte all’anno. Per i poveri che sopravvivono sul recupero e la rivendita di roba pescata nei cassonetti è un taglio secco ad una delle principali fonti di sopravvivenza.\r\nIn un intervento registrato domenica 19 in via Carcano ce ne ha parlato Francesco Migliaccio\r\n\r\nZic, Zero in Condotta, compie 35 anni e li festeggia con una giornata di iniziative\r\n\"Zero in Condotta\" nasce tra la fine del 1988 e l’inizio del 1989. Il suo nome evoca la trasgressione e l'indisciplina a fronte di un panorama sociale, politico e culturale sempre più orientato verso l'appiattimento e il conformismo generalizzati, mascherati da un continuo “falso movimento”.\r\nIl rifiuto di partecipare allo “spettacolo” si traduce in un impegno di approfondimento culturale che intende rompere le regole del gioco preordinato per provare ad aprire nuovi orizzonti di libertà.\r\nL'intenzione è di varcare soglie e frontiere mai raggiunte, di incontrare e comunicare storie mai narrate, di leggere dati e realtà concrete mai rivelate.\r\nUn asse privilegiato di questa scommessa è lo scavo della memoria storica minore, quella occulta e occultata non tanto perché perdente, quanto perché scomoda, anti-accademica, veritiera.\r\n\"Zero in Condotta\" non gode né di finanziamenti né di settori precostituiti cui indirizzarsi né di sbocchi commerciali consolidati. E' una scommessa di non consumismo del libro che riguarda sia chi lo progetta sia chi lo legge e contribuisce a diffonderlo.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo di Zic\r\n\r\nLa guerra globale\r\nL'intersecarsi di pulsioni nazionaliste, guerre di religione e di interesse mira a rendere complici dei massacri le popolazioni più direttamente colpite.\r\nNon solo. Nel nostro paese il governo sta facendo una campagna di arruolamento permanente. Di fronte all'escalation bellica vogliono gente assuefatta e disponibile alla concreta possibilità di un coinvolgimento diretto sempre maggiore.\r\nNon per caso il processo di militarizzazione investe le nostre città, le nostre scuole, i principali mezzi di comunicazione e le istituzioni culturali.\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nComprendere le dinamiche della guerra globale, cogliere gli elementi di resistenza, disfattismo, diserzione è necessario per rinforzare le reti antimilitariste ed internazionaliste di opposizione alla guerra.\r\nNe abbiamo parlato con Lollo\r\n\r\nVerso le giornate di lotta antimilitarista dell’1 e del 2 giugno\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nDa gennaio di quest’anno i militari dell’operazione “Strade sicure”, partita nel 2009 e costantemente rifinanziata dai governi di turno, sono stati destinati, oltre alla sorveglianza di CPR, siti istituzionali e cantieri militarizzati, anche nelle stazioni e nelle periferie delle grandi città. \r\nIntere aree dei quartieri poveri vengono messe sotto \u003Cmark>assedio\u003C/mark>, con continue retate di persone senza documenti o che vivono grazie ad un’economia informale.\r\nPer questo il 1 giugno saremo nel cuore di Barriera di Milano per contrastare attivamente la presenza dei militari nel quartiere, il 2 giugno smilitarizziamo la città!\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nSenzapatria \r\nSabato 1 e domenica 2 giugno\r\nGiornate di lotta al militarismo\r\nContro la guerra, l’occupazione militare delle periferie, la produzione bellica, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon i disertori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 1 giugno\r\nVia i militari dalle strade!\r\nore 15,30 corso Palermo angolo via Sesia (se piove in piazza Crispi)\r\nDistro, interventi, musica, giri per il quartiere militarizzato.\r\nAlba e Carenza 503 nel canzoniere antimilitarista, la Clown Army pattuglierà l’area per l’intera giornata. \r\n\r\nDomenica 2 giugno\r\nAntimilitaristi per i quartieri di Torino\r\nSmilitarizziamo la città!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[801],{"field":97,"matched_tokens":802,"snippet":798,"value":799},[20],{"best_field_score":437,"best_field_weight":758,"fields_matched":105,"num_tokens_dropped":50,"score":759,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":50},6637,{"collection_name":379,"first_q":20,"per_page":22,"q":20},10,["Reactive",808],{},["Set"],["ShallowReactive",811],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fDV2RcdygABwbGq0yKhEheBK9OXR4K90qOMGdvBfGCPM":-1},true,"/search?query=assedio"]