","No Tav Terzo Valico, indagini su boss Impregilo","post",1490273016,[65,66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/cociv/","http://radioblackout.org/tag/impregilo/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/terzo-valico/",[32,70,15,18],"Impregilo",{"post_content":72,"tags":77},{"matched_tokens":73,"snippet":75,"value":76},[74],"Cociv","il 64% delle quote del \u003Cmark>Cociv\u003C/mark>. Cosa gli viene contestato? La","Pietro Salini, il grande boss della Salini- Impregilo sarebbe indagato nell’inchiesta della magistratura di Roma e Genova inerente al Terzo Valico. Il riferimento è all'amministratore delegato dell’azienda che detiene il 64% delle quote del \u003Cmark>Cociv\u003C/mark>. Cosa gli viene contestato? La turbativa d’asta per aver dato disposizioni di truccare alcune gare d’appalto per i lavori del Terzo Valico. Si tratterebbe dei lotti Cravasco, Libarna, Vallemme e Pozzolo. Così dopo gli arresti del presidente e del vice presidente del \u003Cmark>Cociv\u003C/mark> e del direttore dei lavori del Terzo Valico, siamo arrivati al coinvolgimento supposto dell’amministratore delegato di Salini –・Impregilo. Il movimento No Tav Terzo Valico parlerà anche di questo nell'assemblea popolare già organizzata per domani sera nel paese di Sezzadio. 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La popolazione che ben conosce ui rischi di una discarica piena di materiali provenienti da aree ricche di amianto, si oppone alla discarica.\r\nIl 22 febbraio sono state abbattute le reti, da circa quattrocento persone, decise a mettersi in mezzo, agendo in prima persona contro un'opera inutile e dannosa.\r\n\r\nIn questi giorni stanno arrivando gli avvisi di garanzia agli attivisti più noti nella lotta contro il Terzo Valico.\r\nAnche nel Basso Piemonte, i tempi della \"giustizia\" prendono il treno ad alta velocità per colpire i No Tav.\r\nIn questa come nelle altre occasioni non sarà certo la repressione a fermare chi si batte per la vita, la dignità, il futuro dei propri figli.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Salvatore del Comitato No Tav No Terzo Valico di Alessandria, uno degli attivisti che hanno ricevuto l'avviso di garanzia per la giornata di lotta popolare del 22 febbraio\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nterzo_valico","7 Maggio 2014","2014-05-12 13:41:20","Pozzolo. Avvisi di garanzia per il taglio delle reti",1399478342,[115,65,116,117,118],"http://radioblackout.org/tag/avvisi-di-garanzia/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-no-terzo-valico/","http://radioblackout.org/tag/pozzolo-formigaro/","http://radioblackout.org/tag/taglio-reti/",[120,32,36,121,122],"avvisi di garanzia","pozzolo formigaro","taglio reti",{"post_content":124,"tags":129},{"matched_tokens":125,"snippet":127,"value":128},[126],"COCIV","privincia di Alessandria, dove il \u003Cmark>COCIV\u003C/mark>, il general contractor della linea","Non sono trascorsi nemmeno due mesi dalla giornata di lotta del 22 febbraio, quando i No Tav No Terzo valico, accogliendo l'appello per una giornata di lotta in solidarietà con i quattro attivisti No Tav accusati di terrorismo per un'azione di sabotaggio in Clarea, si sono dati appuntamento a Pozzolo Formigaro, in privincia di Alessandria, dove il \u003Cmark>COCIV\u003C/mark>, il general contractor della linea ad alta velocità tra Genova e Tortona, intende allestire una discarica per i materiali di scavo delle gallerie che traforeranno la valle Scrivia. 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Non le mandano a dire i No Tav del Terzovalico che ieri notte i notav si sono mobilitati per impedire l'esproprio del terreno su cui sorge il presidio No Tav – Terzo Valico di Radimero. Hanno presidiato il terreno per per tutta la notte e continueranno fino alla mezzanotte di oggi. Qui era atteso l’ufficiale giudiziario che, scortato dalle forze dell'ordine, avrebbe dovuto effettuare il sequestro dei terreni su cui ampliare il cantiere per ora ridotto ad una tabula rasa senza mezzi né comiciamenti. \r\nAlle prime ore del mattino era state avvistata una ingente colonna di mezzii delle forze dell'ordine in uscita dall'autostrada, ma la numerosa presenza di notav locali e accorsi in supporto da diverse città italiane (oltre 200) deve aver scoraggiato la questura di ALessandria da una prova di forza, visto anche l'approssimarsi della grande marcia popolare prevista per sabato 18 aprile ad Arquata Scrivia.\r\n\r\nPer la terza volta da quando la minaccia si è concretizzata, i No Tav sono riusciti a impedire l’esproprio: “Se non lo faranno entro luglio, dovranno rifare un procedimento burocratico molto lungo, per noi sarebbe una vittoria” dicono gli attivisti. E mentre cresce nel movimento la critica al “sistema Incalza”, vivo e vegeto nonostante le inchiesta, solo la lotta popolare continua porsi come unico freno alle devastazioni implicate nella grande opera inutile. \r\nUn collegamento con Claudio dei comitati popolari No Terzo Valico effettuato a inizio mattinata\r\n\r\nnotav_15aprile2015","15 Aprile 2015","2015-04-17 12:01:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/CCnbrvpW0AAvlkm-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"224\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/CCnbrvpW0AAvlkm-300x224.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/CCnbrvpW0AAvlkm-300x224.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/CCnbrvpW0AAvlkm.jpg 599w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Radimero: i Notav Terzo Valico bloccano l'esproprio",1429119178,[163,65,67,68],"http://radioblackout.org/tag/arquata-scrivia/",[165,32,15,18],"arquata scrivia",{"tags":167},[168,170,172,174],{"matched_tokens":169,"snippet":165},[],{"matched_tokens":171,"snippet":80},[32],{"matched_tokens":173,"snippet":15},[],{"matched_tokens":175,"snippet":18},[],[177],{"field":39,"indices":178,"matched_tokens":179,"snippets":181},[102],[180],[32],[80],{"best_field_score":98,"best_field_weight":99,"fields_matched":102,"num_tokens_dropped":51,"score":183,"tokens_matched":102,"typo_prefix_score":51},"578730123365711977",{"document":185,"highlight":203,"highlights":208,"text_match":211,"text_match_info":212},{"cat_link":186,"category":187,"comment_count":51,"id":188,"is_sticky":51,"permalink":189,"post_author":54,"post_content":190,"post_date":191,"post_excerpt":57,"post_id":188,"post_modified":192,"post_thumbnail":193,"post_thumbnail_html":194,"post_title":195,"post_type":62,"sort_by_date":196,"tag_links":197,"tags":200},[48],[50],"38223","http://radioblackout.org/2016/10/il-sistema-tav-e-nudo-cantone-lo-riveste/"," \r\n\r\nAncora una volta siamo qui a parlare del sistema TAV e più in generale del sistema grandi opere, di quanto sia sputtanato, di quanto sia, è noto a tutti, un sistema marcio di corrutela e un sistema di scambio clientelare al limite di ogni decenza, visto che i favori-appalti vengono distribuiti assicurando magnanimità sui controlli grazie a un sistema dove chi assegna i lavori finisce anche con l'eseguirli, direttamente (attraverso soci più o meno occulti) o indirettamente attraverso ditte addentellate e complici. Non è un'inchiesta da \"pistole fumanti\". Scandalizzano certo i riferimenti ai materiali scadenti (mentre la terra in centro Italia trema ancora) o alle solite escort usate per addolcire i rudi ingegneri protagonisti della vicenda. E i protagonisti meritano qualche cenno visto che si tratta di nomi di prim'ordine: Michele Longo (presidente del Cociv, il consorzio incaricato di costruire l'opera) il vicepresidente Ettore Pagani (uomo di punta di Impregilo). Per non parlare dei protagonisti del troncone romano dell'inchiesta (quello che riguarda A3 e People Mover)tra cui figurano il figlio di Monorchio (un dì a capo della ragioneria di Stato) e il figlio dell' ex ministro alle infrastrutture Lunardi. Difficile parlare di mele marce senza tirare in ballo il contadino, difficile non mettere sotto accusa l'intero sistema. E allora che si fa? Ci si rivolge al potere salvifico del controllore di tutti i controllori: Raffaele Cantone. Che arriva sempre tardi. Che non si accorge mai di nulla. Come al solito sono stati gli attivisti No Tav a denunciare da subito la truffa e lo scempio di quei cantieri, come sempre sono stati bastonati e indagati. Show must go on. Resta solo da capire come. Se andiamo incontro a un commissariamento o semplicemente a un cambio dei vertici. I movimenti rilanciano intanto. Con ancora più forza e legittimità, se è possibilie. L'appuntamento è per sabato 29 ottobre ad Allessandria. Dalla prima mattinata. Roviniamogli la festa.\r\n\r\nAbbiamo sentito per l'occasione Claudio del movimento No Tav-Terzo Valico di Alessandria.\r\n\r\nclaudio\r\n\r\n ","27 Ottobre 2016","2016-10-29 08:47:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/tav-terzo-valico-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"122\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/tav-terzo-valico-300x122.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/tav-terzo-valico-300x122.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/tav-terzo-valico.jpg 352w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il sistema TAV è nudo. 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In logistica negli ultimi 25 anni vi sono stati cambiamenti radicali che, proprio in vista di utilizzare maggiormente la ferrovia per il trasporto merci, permettono di fare delle scelte alternative che vanno contro tali progetti.\r\n\r\nE poi ancora, gli espropri dei territori per la costruzione del Terzo valico previsti per il 19 luglio e contro cui è stata chiamata una mobilitazione con l'intento di bloccarli. A quattro anni dal primo tentativo di esproprio Cociv, consorzio costruttore del Terzo Valico, non è ancora riuscito a chiudere questa partita. In questi anni sono state decine le giornate di lotta organizzate dal movimento per impedire la presa in possesso dei terreni necessari alla realizzazione della nuova linea ferroviaria ed è a partire da questo che sono stati accumulati due anni di ritardo sulla tabella di marcia dei lavori.\r\n\r\nAscolta l'intervista con Tino Balduzzi:\r\n\r\nNotav","8 Luglio 2016","2016-07-12 21:08:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/Notavterzovalico-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/Notavterzovalico-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/Notavterzovalico-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/Notavterzovalico-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/Notavterzovalico.jpg 960w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Un punto tecnico sulla Tav e sugli espropri per il Terzo valico",1468001339,[],[],{"post_content":232},{"matched_tokens":233,"snippet":234,"value":235},[74],"dal primo tentativo di esproprio \u003Cmark>Cociv\u003C/mark>, consorzio costruttore del Terzo Valico,","Uno sguardo logistico sul Tav e le sue infrastrutture, un approfondimento su quegli aspetti che, per quanto riguarda il trasporto merci, in passato hanno favorito progetti di tunnel come Torino-Lione e Terzo Valico. 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Devastazioni ambientali, rischi per la salute, sottrazione di risorse utili alla spesa sociale e ai territori, infiltrazioni della criminalità organizzata, sperpero di denaro pubblico, corruzione, tangenti e finanziamento illecito ai partiti. L’inchiesta della Procura di Firenze, che ha portato fra gli altri all’arresto di Ercole Incalza, vero dominus delle grandi opere italiane, non fa che confermare quanto affermiamo da anni. Una storia di gigantesche tangenti, appalti truccati, lievitazione dei costi, mancati controlli, regali e regalini nella migliore delle tradizioni italiane. Il Terzo Valico e tante altre grandi opere escono a pezzi da questa vicenda. Ben 700.000 Euro di compensi (leggasi tangenti) versati ad Alberto Donati, genero di Incalza, da una delle società del Gruppo Gavio, parte del consorzio Cociv costruttore del Terzo Valico. Consorzio con una lunga storia giudiziaria alle spalle, un’inchiesta prescritta per truffa aggravata ai danni dello Stato, il direttore del consorzio estromesso dalla Direzione Investigativa Antimafia dopo essere stato condannato a quattro anni e mezzo di reclusione per smaltimento illecito di rifiuti nel Tav del Mugello e per finire la ciliegina sulla torta: l’arresto di Perotti, direttore dei lavori del Terzo Valico e di moltissime altre grandi opere.\r\n\r\nUna cosa più delle altre turbava il sonno dei sostenitori dell’opera: che le risorse del Terzo Valico potessero essere destinate agli alluvionati della Liguria. Una telefonata vergognosa quella fra Incalza e Lupi che ricorda da vicino le risate dei costruttori dopo il terremoto dell’Aquila. Le dimissioni del Ministro Lupi nascondono in realtà la volontà del Governo di andare avanti come nulla fosse successo. Sacrificano un Ministro ma non hanno nessuna intenzione di fermare il business delle grandi opere. Noi pensiamo invece che questo sia il tempo di chiudere una volta per tutte la partita del Terzo Valico e delle grandi opere inutili.\r\n\r\nPer questa ragione facciamo appello a tutte le donne e gli uomini che si sono battuti in questi anni contro il Terzo Valico, ai nostri fratelli e alle nostre sorelle della Valsusa, a tutti i movimenti in lotta contro le grandi opere e in difesa dei beni comuni, a tutti i movimenti sociali che chiedono da anni a gran voce di destinare i soldi delle grandi opere a favore di interventi di carattere sociale, a tutti quelli che sono stati al nostro fianco in questa lotta.\r\n\r\nChiediamo a tutte e tutti di partecipare alla marcia popolare che svolgeremo ad Arquata Scrivia (AL) sabato 18 aprile con ritrovo alle ore 14 presso la stazione FS. Una grande marcia pacifica per le vie del paese che vogliamo veder attraversato insieme da anziani, adulti, giovani e bambini.\r\n\r\nTutti insieme per chiedere lo stop immediato dei cantieri, la cancellazione della legge obiettivo e del decreto Sblocca Italia, la fine del sistema grandi opere, la messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico e il dirottamento dei fondi a favore di spese sociali come sanità, scuola, casa e reddito.\r\n\r\nTutti insieme ancora una volta per ribadire la determinazione con cui vogliamo fermare il Terzo Valico e il sistema marcio e corrotto delle grandi opere.\"\r\n\r\nPer i pulman dalla val di Susa e da Torino: http://www.notav.info/post/pulman-per-la-manifestazione-di-arquata/\r\n\r\nAscolta la diretta con Claudio: Unknown","17 Aprile 2015","2015-04-21 16:54:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/maniflogo-212x300-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/maniflogo-212x300-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Marcia Popolare NoTav - Terzo Valico, 18 aprile Arquata Scrivia",1429270677,[254,255,256,257,258,259,67,260,261,262,263],"http://radioblackout.org/tag/arquata/","http://radioblackout.org/tag/corteo/","http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/linformazione-di-blackout/","http://radioblackout.org/tag/manifestazione/","http://radioblackout.org/tag/news/","http://radioblackout.org/tag/nocivita/","http://radioblackout.org/tag/notav/","http://radioblackout.org/tag/notav-terzo-valico/","http://radioblackout.org/tag/notizie-2/",[21,265,54,38,266,30,15,267,268,24,34],"corteo","manifestazione","nocività","notav",{"post_content":270},{"matched_tokens":271,"snippet":272,"value":273},[74],"Gruppo Gavio, parte del consorzio \u003Cmark>Cociv\u003C/mark> costruttore del Terzo Valico. Consorzio","Dall'appello di indizione per la manifestazione:\r\n\r\n\"Sono molti anni che il Movimento No Tav – Terzo Valico e tutti i movimenti di lotta territoriali denunciano il sistema delle grandi opere. Devastazioni ambientali, rischi per la salute, sottrazione di risorse utili alla spesa sociale e ai territori, infiltrazioni della criminalità organizzata, sperpero di denaro pubblico, corruzione, tangenti e finanziamento illecito ai partiti. L’inchiesta della Procura di Firenze, che ha portato fra gli altri all’arresto di Ercole Incalza, vero dominus delle grandi opere italiane, non fa che confermare quanto affermiamo da anni. Una storia di gigantesche tangenti, appalti truccati, lievitazione dei costi, mancati controlli, regali e regalini nella migliore delle tradizioni italiane. Il Terzo Valico e tante altre grandi opere escono a pezzi da questa vicenda. Ben 700.000 Euro di compensi (leggasi tangenti) versati ad Alberto Donati, genero di Incalza, da una delle società del Gruppo Gavio, parte del consorzio \u003Cmark>Cociv\u003C/mark> costruttore del Terzo Valico. Consorzio con una lunga storia giudiziaria alle spalle, un’inchiesta prescritta per truffa aggravata ai danni dello Stato, il direttore del consorzio estromesso dalla Direzione Investigativa Antimafia dopo essere stato condannato a quattro anni e mezzo di reclusione per smaltimento illecito di rifiuti nel Tav del Mugello e per finire la ciliegina sulla torta: l’arresto di Perotti, direttore dei lavori del Terzo Valico e di moltissime altre grandi opere.\r\n\r\nUna cosa più delle altre turbava il sonno dei sostenitori dell’opera: che le risorse del Terzo Valico potessero essere destinate agli alluvionati della Liguria. Una telefonata vergognosa quella fra Incalza e Lupi che ricorda da vicino le risate dei costruttori dopo il terremoto dell’Aquila. Le dimissioni del Ministro Lupi nascondono in realtà la volontà del Governo di andare avanti come nulla fosse successo. Sacrificano un Ministro ma non hanno nessuna intenzione di fermare il business delle grandi opere. 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Qui esistono già due cunicoli esplorativi. Quello di Voltaggio fu bloccato nel 1998 perché anche il Ministero dell’Ambiente non poté nascondere che in realtà si trattava di una vera e propria galleria. Franconalto è uno dei comuni del Parco delle Capanne di Marcarolo.\r\n\tValle Scrivia\r\n\tIn Val Lemme, nell’area Voltri-Ronco Scrivia, nel novembre 2011 la Provincia di Alessandria ha promosso 12 campionamenti alla ricerca di amianto e ha trovato valori molto superiori ai limiti tabellari. 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La stessa commedia della Val di Susa.I lavori inizieranno con gli interventi di ampliamento e costruzione di strade e nuove vie di adduzione per raggiungere i vari cantieri. Alcuni di questi verranno predisposti, in particolare in Val Polcevera, in Val Lemme, a Serravalle e in adiacenza agli ingressi e uscite dei tunnel, comprese le finestre di Arquata, Voltaggio e Fraconalto. Poi avvio dalla galleria Genova - Aeroporto - Borzoli collegandosi alla strada Borzoli - Scarpino con deviazione dei veicoli fino al raggiungimento di Fegino, dove avrà sede il cantiere dal quale inizieranno gli scavi per la realizzazione delle gallerie.","21 Maggio 2012","Il prossimo sabato si svolgerà ad Arquata una manifestazione contro il terzo valico, indetta dal coordinemento dei comitati no tav, noi terzo valico delle zone di Genova, Alessandria, Tortona, Valenza, Val Lemme, Val Polcevera, Novi. \r\nIl corteo partirà alle 15 da Arquata Scrivia. \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Lorenzo, attivista No Tav e buon conoscitore delle ragioni dell'opposizione all'opera.\r\n\r\nAscolta l'intervista:\r\n\r\nScarica l'audio\r\n\r\nBreve scheda informativa\r\n\r\n\r\nLa linea del Terzo Valico parte da Genova , attraversa l’Appennino ed arriva a Novi e Tortona presso i centri logistici esistenti.\r\nE’ lunga53 km, di cui39 kmdi gallerie; attraversa 12 comuni e valli bellissime:\r\nVal Polcevera : si sviluppa perpendicolarmente alla linea di costa a ponente di Genova (zona Pontedecimo, Bolzaneto, Sampierdarena).\r\nVal Lemme (AL) comuni di Voltaggio e Franconalto. 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L’ennesima opera inutile per chi vive e lavora nel nostro paese, ma lucrosissima per gli amici degli amici della destra e della sinistra. Un sistema legale di drenaggio di denaro pubblico a fini privatissimi che ha già devastato mezza Italia.\r\nLa nuova linea rischia di compromettere irrimediabilmente il parco naturale delle “Capanne di Marcarolo”, nonché di sconvolgere un delicato equilibrio idrogeologico.\r\nIl CIPE ha stanziato in due tranche, l’ultima ai primi di dicembre, un miliardo e 800 milioni di euro per la realizzazione della linea ad alta velocità tra Genova e Tortona.53 chilometridi ferrovia – ancora non è chiaro se sarà destinata ai passeggeri o alle merci, che costerà – a lavori finiti - 6,2 miliardi di euro. 115 milioni di euro al chilometro. Una follia che devasterà la Valle Scrivia e, ben lungi dal realizzare il trasferimento modale dalla gomma al ferro, metterà in comunicazione il porto di Genova con i piazzali per Tir della famiglia Gavio, un nome i cui interessi sono strettamente intrecciati con quelli delle società autostradali.\r\nNon certo per caso, l’accordo sottoscritto a fine settembre tra Rfi, regione Liguria, comune di Genova e provincia di Alessandria, consegna il lucroso appalto nelle mani di Cociv-Impregilo, che rimanda ancora ai nomi di Gavio e Benetton.\r\nTra chi ha le mani in pasta nell’affare vale la pena ricordare il plurinquisito Ettore Incalza, manager al servizio del Ministero delle Infrastrutture e il viceministro Ciaccia, manager del gruppo Intesa-SanPaolo.\r\nQuando venne ideato il terzo valico si immaginava che nel 2006 ci sarebbero passati cinque milioni di “TEU”. Il Teu è l’unità di misura usata per i container. Oggi, sei anni dopo il 2006, nonostante l’indubbia rilevanza sul piano della logistica di Tortona, i container movimentati sono meno di un milione e ottocento. Se ci fosse una qualche ragione per la realizzazione dell’opera basterebbe quest’unico dato a metterla in discussione. Ma la partita, come già per la Torino Lyon, è un’altra e ben altri sono gli interessi in gioco.\r\nContro il terzo valico è nato da anni un movimento che, specie nel 2005, ha dato vita a numerose manifestazioni. Una molla forte sono stati gli scempi compiuti in zona con il pretesto di realizzare tre tunnel geognostici, che di fatto sono vere gallerie ferroviarie. Su questi tre “buchi” è intervenuta anche la magistratura che inquisì sia Gavio che Incalza, ma tutto è finito in prescrizione: il potere non fa male a se stesso. Così oggi l’opera è nuovamente in procinto di essere realizzata.\r\nIn zona sono ripresi gli incontri e le iniziative di informazione, tra cui un’assemblea tra i No Tav piemontesi e liguri, che si preparano alla resistenza.\r\nPochi giorni dopo la delibera del CIPE sul terzo valico a 13 No Tav della provincia di Alessandria sono stati recapitati gli avvisi di garanzia per “manifestazione non autorizzata”. Il 28 giugno, all’indomani dello sgombero violento della Libera Repubblica della Maddalena i No Tav della provincia di Alessandria scesero spontaneamente in piazza in solidarietà alla lotta No Tav.\r\nLe denunce di questi giorni sono un chiaro avvertimento al movimento contro la nuova linea tra Genova e Tortona.\r\nUn avvertimento che i No Tav rispediscono al mittente.\r\n\r\nSul terzo valico ascolta Lorenzo Bianco [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/01/2012-01-08-anarres-Lorenzo-Bianco-terzo-valico.mp3|titles=2012 01 08 anarres Lorenzo Bianco terzo valico]\r\n\r\nSenti anche l’intervista ad uno dei 13 inquisiti per manifestazione non autorizzata, Salvatore Corvaio [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/01/2012-01-08-anarres-Corvaio-denunce-Tav-Al.mp3|titles=2012 01 08 anarres Corvaio denunce Tav Al]","8 Gennaio 2012","Un’altra grande opera è ai blocchi di partenza. L’ennesima opera inutile per chi vive e lavora nel nostro paese, ma lucrosissima per gli amici degli amici della destra e della sinistra. Un sistema legale di drenaggio di denaro pubblico a fini privatissimi che ha già devastato mezza Italia.\r\nLa nuova linea rischia di compromettere irrimediabilmente il parco naturale delle “Capanne di Marcarolo”, nonché di sconvolgere un delicato equilibrio idrogeologico.\r\nIl CIPE ha stanziato in due tranche, l’ultima ai primi di dicembre, un miliardo e 800 milioni di euro per la realizzazione della linea ad alta velocità tra Genova e Tortona.53 chilometridi ferrovia – ancora non è chiaro se sarà destinata ai passeggeri o alle merci, che costerà – a lavori finiti - 6,2 miliardi di euro. 115 milioni di euro al chilometro. Una follia che devasterà la Valle Scrivia e, ben lungi dal realizzare il trasferimento modale dalla gomma al ferro, metterà in comunicazione il porto di Genova con i piazzali per Tir della famiglia Gavio, un nome i cui interessi sono strettamente intrecciati con quelli delle società autostradali.\r\nNon certo per caso, l’accordo sottoscritto a fine settembre tra Rfi, regione Liguria, comune di Genova e provincia di Alessandria, consegna il lucroso appalto nelle mani di Cociv-Impregilo, che rimanda ancora ai nomi di Gavio e Benetton.\r\nTra chi ha le mani in pasta nell’affare vale la pena ricordare il plurinquisito Ettore Incalza, manager al servizio del Ministero delle Infrastrutture e il viceministro Ciaccia, manager del gruppo Intesa-SanPaolo.\r\nQuando venne ideato il terzo valico si immaginava che nel 2006 ci sarebbero passati cinque milioni di “TEU”. Il Teu è l’unità di misura usata per i container. Oggi, sei anni dopo il 2006, nonostante l’indubbia rilevanza sul piano della logistica di Tortona, i container movimentati sono meno di un milione e ottocento. Se ci fosse una qualche ragione per la realizzazione dell’opera basterebbe quest’unico dato a metterla in discussione. Ma la partita, come già per la Torino Lyon, è un’altra e ben altri sono gli interessi in gioco.\r\nContro il terzo valico è nato da anni un movimento che, specie nel2005, hadato vita a numerose manifestazioni. Una molla forte sono stati gli scempi compiuti in zona con il pretesto di realizzare tre tunnel geognostici, che di fatto sono vere gallerie ferroviarie. Su questi tre “buchi” è intervenuta anche la magistratura che inquisì sia Gavio che Incalza, ma tutto è finito in prescrizione: il potere non fa male a se stesso. Così oggi l’opera è nuovamente in procinto di essere realizzata.\r\nIn zona sono ripresi gli incontri e le iniziative di informazione, tra cui un’assemblea tra i No Tav piemontesi e liguri, che si preparano alla resistenza.\r\nPochi giorni dopo la delibera del CIPE sul terzo valico a 13 No Tav della provincia di Alessandria sono stati recapitati gli avvisi di garanzia per “manifestazione non autorizzata”. Il 28 giugno, all’indomani dello sgombero violento della Libera Repubblica della Maddalena i No Tav della provincia di Alessandria scesero spontaneamente in piazza in solidarietà alla lotta No Tav.\r\nLe denunce di questi giorni sono un chiaro avvertimento al movimento contro la nuova linea tra Genova e Tortona.\r\nUn avvertimento che i No Tav rispediscono al mittente.","2018-10-17 23:00:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/01/Moretti-200x110.jpg","Tav Genova/Tortona: miliardi e denunce",1326065492,[342,115,67,263,68,343],"http://radioblackout.org/tag/alessandria/","http://radioblackout.org/tag/tortona/",[297,120,15,34,18,293],{"post_content":346},{"matched_tokens":347,"snippet":348,"value":349},[74],"lucroso appalto nelle mani di \u003Cmark>Cociv\u003C/mark>-Impregilo, che rimanda ancora ai nomi","Un’altra grande opera è ai blocchi di partenza. 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Una follia che devasterà la Valle Scrivia e, ben lungi dal realizzare il trasferimento modale dalla gomma al ferro, metterà in comunicazione il porto di Genova con i piazzali per Tir della famiglia Gavio, un nome i cui interessi sono strettamente intrecciati con quelli delle società autostradali.\r\nNon certo per caso, l’accordo sottoscritto a fine settembre tra Rfi, regione Liguria, comune di Genova e provincia di Alessandria, consegna il lucroso appalto nelle mani di \u003Cmark>Cociv\u003C/mark>-Impregilo, che rimanda ancora ai nomi di Gavio e Benetton.\r\nTra chi ha le mani in pasta nell’affare vale la pena ricordare il plurinquisito Ettore Incalza, manager al servizio del Ministero delle Infrastrutture e il viceministro Ciaccia, manager del gruppo Intesa-SanPaolo.\r\nQuando venne ideato il terzo valico si immaginava che nel 2006 ci sarebbero passati cinque milioni di “TEU”. Il Teu è l’unità di misura usata per i container. 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