","Ancora rivolte nel Cie di Corso Brunelleschi","post",1448543431,[63,64,65,66,67],"http://radioblackout.org/tag/cie/","http://radioblackout.org/tag/corso-brunelleschi/","http://radioblackout.org/tag/presidio/","http://radioblackout.org/tag/proteste/","http://radioblackout.org/tag/solidarieta/",[17,37,69,70,71],"presidio","proteste","solidarietà",{"post_content":73,"post_title":79,"tags":82},{"matched_tokens":74,"snippet":77,"value":78},[75,76],"Corso","Brunelleschi","dei reclusi nel Cie di \u003Cmark>Corso\u003C/mark> \u003Cmark>Brunelleschi\u003C/mark>. Dopo aver appreso la notizia","Da ieri sera sono iniziate le proteste dei reclusi nel Cie di \u003Cmark>Corso\u003C/mark> \u003Cmark>Brunelleschi\u003C/mark>. Dopo aver appreso la notizia di un possibile trasferimento al Cie di Roma, sei ragazzi senza documenti hanno deciso di dare fuoco alla stanza in cui dormivano e di resistere salendo sul tetto dell'area, dove sono rimasti fino alle 11.30 circa di oggi, quando sono scesi a seguito delle insistenti richieste degli operatori. Sotto il Cie dalle 11.00 si è raccolto un presidio in solidarietà ai reclusi in protesta, raggiunto quasi immediatamente dalla celere che si è schierata davanti ai solidali nel giardinetto sotto le mura del Cie. Il presidio si è poi sciolto intorno alle 12.00 dopo che i ragazzi sono scesi dal tetto. 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Inoltre da diverse settimane è iniziata la gestione da parte della multinazionale della segregazione Gepsa coadiuvata dalla cooperativa siciliana Acquarinto.\r\n\r\nIl CIE di Torino non chiude, quindi, ma sta tornando a funzionare con una certa efficacia, anche grazie alla complicità delle ditte che stanno facendo i lavori di ristrutturazione. Contro queste ditte è in atto una serie di iniziative di denuncia e ci sono stati anche due presidi davanti alle sedi di due di esse, con lo scopo di bloccare o rallentare la loro attività.\r\n\r\nIntanto domenica 22 marzo alle 17 è in programma un nuovo presidio di solidarietà coi reclusi sotto le mura di corso Brunelleschi.\r\n\r\nAscolta la diretta di stamattina con Antonio:\r\n\r\nUnknown","19 Marzo 2015","2015-03-23 12:09:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/rivolta_cie-586x328-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/rivolta_cie-586x328-300x168.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/rivolta_cie-586x328-300x168.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/rivolta_cie-586x328.jpg 586w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Nessuna pace per chi ristruttura il CIE - domenica presidio",1426790045,[63,64],[17,37],{"post_content":132,"tags":136},{"matched_tokens":133,"snippet":134,"value":135},[87,76],"dei reclusi nel CIE di \u003Cmark>corso\u003C/mark> \u003Cmark>Brunelleschi\u003C/mark> è passato da una ventina","Negli ultimi giorni il numero dei reclusi nel CIE di \u003Cmark>corso\u003C/mark> \u003Cmark>Brunelleschi\u003C/mark> è passato da una ventina a oltre quaranta, segno dell'avanzata dei lavori di ristrutturazione (a quanto pare una spesa prevista di 120.000 euro per riportare a novanta posti la capienza del centro, metà di quella originaria). 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Ieri un ragazzo in sciopero della fame da giorni è stato trasportato in carrozzina in infermeria e la cosidetta dottoressa lo ha deriso dicendogli che se proseguiva ancora una settimana l'avrebbero rilasciato. A quel punto scoramento rabbia e assenza di prospettive hanno condotto all'incendio delle aree gialla e viola\r\n\r\nIl nostro interlocutore racconta che sempre ieri sono stati rimpatriati forzatamente una ventina di nigeriani con i voli speciali, che c'è chi si è cucito la bocca (ma forse non fa più audience, perché non se ne parla) e che ora si trovano in 38 che hanno deciso di ribellarsi e passa la parola a un compagno di prigionia, dicendo che dormono sul pavimento in una saletta...\r\n\r\n2014.01.16-cie burning\r\n\r\n ","16 Gennaio 2014","2014-01-20 18:15:00","Cie a Torino: fiamme, rimpatrii e rivolte",1389879714,[63,64,163,164,165,166],"http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/rimpatriati-forzati/","http://radioblackout.org/tag/rivolta/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-della-fame/",[17,37,168,169,170,171],"migranti","rimpatriati forzati","rivolta","sciopero della fame",{"post_content":173,"tags":177},{"matched_tokens":174,"snippet":175,"value":176},[87,76],"diretta sollecitata dal Cie di \u003Cmark>corso\u003C/mark> \u003Cmark>Brunelleschi\u003C/mark> a Torino, per raccontare le","Una diretta sollecitata dal Cie di \u003Cmark>corso\u003C/mark> \u003Cmark>Brunelleschi\u003C/mark> a Torino, per raccontare le condizioni in cui stanno vivendo i reclusi di questi luoghi di sofferenza nei quali si rimane sospesi in attesa di decisioni che non arrivano e si continua a languire nel limbo. 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Mentre migliaia di migranti ogni giorno entrano nella fortezza Europa, in Italia una sempre più anacronistica macchina delle espulsioni continua a funzionare, seppure a ritmo assai ridotto dopo le ultime rivolte. Sia a Torino che a Roma i reclusi sono circa 40, nel secondo caso solo donne in quanto la sezione maschile è chiusa da novembre. I voli delle deportazioni sono però piuttosto frequenti. Gli altri CIE attivi in Italia sono oggi Bari, Brindisi, Crotone e Caltanissetta.\r\n\r\nIn vista del presidio, ascolta l'intervista di questa mattina con Silvia:\r\n\r\nUnknown","22 Gennaio 2016","2016-01-23 22:15:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/01/tumblr_nq97hixiQr1r7my0vo1_1280-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"224\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/01/tumblr_nq97hixiQr1r7my0vo1_1280-300x224.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/01/tumblr_nq97hixiQr1r7my0vo1_1280-300x224.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/01/tumblr_nq97hixiQr1r7my0vo1_1280-768x575.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/01/tumblr_nq97hixiQr1r7my0vo1_1280.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","sabato 23 gennaio presidi ai CIE di Torino e Roma",1453464335,[63,64,213,214],"http://radioblackout.org/tag/ponte-galeria/","http://radioblackout.org/tag/presidi/",[17,37,216,217],"Ponte Galeria","presidi",{"tags":219},[220,222,224,226],{"matched_tokens":221,"snippet":17},[],{"matched_tokens":223,"snippet":89},[87,88],{"matched_tokens":225,"snippet":216},[],{"matched_tokens":227,"snippet":217},[],[229],{"field":38,"indices":230,"matched_tokens":231,"snippets":233},[99],[232],[87,88],[89],{"best_field_score":111,"best_field_weight":112,"fields_matched":99,"num_tokens_dropped":50,"score":235,"tokens_matched":115,"typo_prefix_score":50},"1157451471441625193",{"document":237,"highlight":261,"highlights":277,"text_match":109,"text_match_info":284},{"cat_link":238,"category":239,"comment_count":50,"id":240,"is_sticky":50,"permalink":241,"post_author":25,"post_content":242,"post_date":243,"post_excerpt":55,"post_id":240,"post_modified":244,"post_thumbnail":55,"post_thumbnail_html":55,"post_title":245,"post_type":60,"sort_by_date":246,"tag_links":247,"tags":254},[47],[49],"24400","http://radioblackout.org/2014/07/brucia-brucia-la-rivolta-smantella-il-cie-di-torino-dallinterno/"," \r\n\r\n\r\n\r\nIl lento sgretolarsi dell'impianto coercitivo dei Cie italiani aggiunge quotidiani tasselli. Questa settimana si è inaugurata lunedì con una prima rivolta nel centro di identificazione e espulsione torinese che ha distrutto l'area verde, coinvolgendo così l'organizzazione delle altre, in buona parte ormai fatiscenti e distrutte dalla ribellione dei migranti detenuti in condizioni intollerabili; già in quell'occasione la presenza di compagni all'esterno aveva potutto constatare la determinazione e testimoniare la solidarietà. Questa si è esplicitata ancora più chiaramente mercoledì 23 luglio alle 14, quando una nuova scintilla di rivolta ha dato fuoco all'area bianca: le guardie non sono state in grado di limitare i danni, anche per la resistenza dei 5 reclusi che avevano dato vita all'impresa e ritardato l'intervento; essi poi sono stati posti in isolamento e (forse) arrestati, mentre alcuni compagni all'esterno facevano sentire il loro appoggio, venendo a loro volta fermati e costretti in una caserma della guardia di finanza a Mirafiori, per essere rilasciati solo in tarda serata.\r\n\r\nCi fa una ricostruzione dettagliata una compagna che ricorda a tutti l'appuntamento per domenica sera alle 19, quando si terrà un presidio sotto le mura del Cie in disfacimento\r\n\r\n2014.07.24-cie_brucia","24 Luglio 2014","2014-07-28 13:23:05","Brucia, brucia! la rivolta smantella il cie di Torino dall'interno",1406204830,[248,249,250,251,64,252,253],"http://radioblackout.org/tag/area-bianca/","http://radioblackout.org/tag/area-verde/","http://radioblackout.org/tag/brucia-il-cie/","http://radioblackout.org/tag/burn/","http://radioblackout.org/tag/lotta-contro-i-cie/","http://radioblackout.org/tag/solidali-fermati/",[255,256,257,258,37,259,260],"area bianca","area verde","brucia il cie","burn","lotta contro i CIE","solidali fermati",{"tags":262},[263,265,267,269,271,273,275],{"matched_tokens":264,"snippet":255},[],{"matched_tokens":266,"snippet":256},[],{"matched_tokens":268,"snippet":257},[],{"matched_tokens":270,"snippet":258},[],{"matched_tokens":272,"snippet":89},[87,88],{"matched_tokens":274,"snippet":259},[],{"matched_tokens":276,"snippet":260},[],[278],{"field":38,"indices":279,"matched_tokens":281,"snippets":283},[280],4,[282],[87,88],[89],{"best_field_score":111,"best_field_weight":112,"fields_matched":99,"num_tokens_dropped":50,"score":235,"tokens_matched":115,"typo_prefix_score":50},{"document":286,"highlight":309,"highlights":329,"text_match":339,"text_match_info":340},{"cat_link":287,"category":288,"comment_count":50,"id":289,"is_sticky":50,"permalink":290,"post_author":25,"post_content":291,"post_date":292,"post_excerpt":55,"post_id":289,"post_modified":293,"post_thumbnail":294,"post_thumbnail_html":295,"post_title":296,"post_type":60,"sort_by_date":297,"tag_links":298,"tags":304},[47],[49],"96572","http://radioblackout.org/2025/03/prossima-apertura-del-cpr-di-corso-brunelleschi/","Torniamo a parlare di CPR perché è ormai imminente (stando alle notizie pubbliche) che questo luogo, culla del razzismo di stato, che tortura impunemente i migranti, condannandoli a una detenzione degradante e disumana, tornerà in funzione da lunedì 24 marzo.\r\n\r\nUn luogo invisibilizzato a chi passa all'esterno, non indicato, circondato da alte mura, a due passi dal parco Ruffini, in corso Brunelleschi. Un luogo, ben noto per essere stato teatro di soprusi di ogni tipo, a partire dalle condizioni degradanti di detenzione fino all’uso smodato di psicofarmaci per silenziare e annullare ogni forma di resistenza e dissenso. Un dispositivo repressivo ed esplicitamente razzista, dove abusi e violenze risultano essere all’ordine del giorno: pestaggi, intimidazioni e torture sono stati ripetutamente denunciati, senza conseguenza alcuna per i responsabili. Non possiamo dimenticare tutti i morti che hanno segnato la storia del CPR di Torino. Tra i casi più eclatanti, ricordiamo la morte di Moussa Balde nel 2021, suicidatosi dopo essere stato vittima di un pestaggio razzista a Ventimiglia. Moussa, invece di ricevere protezione e cura, è stato rinchiuso nel CPR, dove l’ isolamento detentivo (ricordiamo a tal proposito l’uso dell'”ospedaletto” come mezzo punitivo) lo ha spinto a togliersi la vita. Ma non è il primo morto nel CPR di Torino nell’area dell’ospedaletto, ricordiamo Hossain Faisal, bengalese di 32 anni, vittima di violenza all’interno dello stesso centro e posto in isolamento punitivo per 22 giorni, senza possibilità di chiedere aiuto visto che i campanelli di allarme vicino ai letti non erano funzionati. Venne trovato morto tra 7 e l’8 luglio 2019, per arresto cardiaco, si dirà. Altre morti, forse meno note, pesano in uguale maniera sulla coscienza collettiva.\r\n\r\nLa nuova gestione del CPR è stata affidata alla cooperativa Sanitalia Service, già attiva nel settore sanitario piemontese; con un appalto da 8,4 milioni di euro, Sanitalia entra in un mercato che lucra sulla detenzione amministrativa, dimostrando come dietro le politiche migratorie si celino enormi interessi economici. Infatti, la gestione privata di strutture come il CPR non fa che incentivare l’abbattimento dei costi che rende la detenzione un business e i corpi migranti delle merci.\r\n\r\nMobilitiamoci insieme, affinché non ci sia nessun CPR, né qui né altrove.\r\n\r\nCi vediamo sabato Sabato 22 marzo, alle ore 10.30, la Rete Mai Più Lager – No ai CPR, il Forum di Salute Mentale, il Legal Team – Torino e la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM) invitano a un presidio davanti al CPR di Corso Brunelleschi, prossimo alla riapertura. Per l’occasione, arriverà in sede Marco Cavallo, simbolo della prassi anti-istituzionale, che ha portato alla chiusura dei manicomi.\r\n\r\nCi vediamo Lunedì 24 marzo alle 18.00 per un presidio contro la riapertura del CPR di corso Brunelleschi. Seguire le pagine social del @csoa gabrio per rimanere aggiornat3 sul presidio.\r\n\r\nFREEDOM-HURRIYA-LIBERTA'\r\n\r\nNe abbiamo parlato durante la mattinata informativa di Radio Blackout questo mercoledì 19 marzo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/CPR.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","20 Marzo 2025","2025-03-20 15:40:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/NOCPR-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"228\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/NOCPR-300x228.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/NOCPR-300x228.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/NOCPR.jpg 640w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Prossima apertura del CPR di corso Brunelleschi",1742485227,[299,300,301,302,303],"http://radioblackout.org/tag/freedom-hurriya-liberta/","http://radioblackout.org/tag/mai-piu-cpr/","http://radioblackout.org/tag/nocpr/","http://radioblackout.org/tag/riapertura-cpr/","http://radioblackout.org/tag/cpr-corso-brunelleschi/",[305,306,307,308,22],"#freedom hurriya libertà","#mai più cpr","#nocpr","#riapertura cpr",{"post_content":310,"post_title":314,"tags":317},{"matched_tokens":311,"snippet":312,"value":313},[87,76],"passi dal parco Ruffini, in \u003Cmark>corso\u003C/mark> \u003Cmark>Brunelleschi\u003C/mark>. 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Altre morti, forse meno note, pesano in uguale maniera sulla coscienza collettiva.\r\n\r\nLa nuova gestione del CPR è stata affidata alla cooperativa Sanitalia Service, già attiva nel settore sanitario piemontese; con un appalto da 8,4 milioni di euro, Sanitalia entra in un mercato che lucra sulla detenzione amministrativa, dimostrando come dietro le politiche migratorie si celino enormi interessi economici. Infatti, la gestione privata di strutture come il CPR non fa che incentivare l’abbattimento dei costi che rende la detenzione un business e i corpi migranti delle merci.\r\n\r\nMobilitiamoci insieme, affinché non ci sia nessun CPR, né qui né altrove.\r\n\r\nCi vediamo sabato Sabato 22 marzo, alle ore 10.30, la Rete Mai Più Lager – No ai CPR, il Forum di Salute Mentale, il Legal Team – Torino e la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM) invitano a un presidio davanti al CPR di \u003Cmark>Corso\u003C/mark> \u003Cmark>Brunelleschi\u003C/mark>, prossimo alla riapertura. Per l’occasione, arriverà in sede Marco Cavallo, simbolo della prassi anti-istituzionale, che ha portato alla chiusura dei manicomi.\r\n\r\nCi vediamo Lunedì 24 marzo alle 18.00 per un presidio contro la riapertura del CPR di \u003Cmark>corso\u003C/mark> \u003Cmark>Brunelleschi\u003C/mark>. Seguire le pagine social del @csoa gabrio per rimanere aggiornat3 sul presidio.\r\n\r\nFREEDOM-HURRIYA-LIBERTA'\r\n\r\nNe abbiamo parlato durante la mattinata informativa di Radio Blackout questo mercoledì 19 marzo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/CPR.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":315,"snippet":316,"value":316},[87,76],"Prossima apertura del CPR di \u003Cmark>corso\u003C/mark> \u003Cmark>Brunelleschi\u003C/mark>",[318,320,322,324,326],{"matched_tokens":319,"snippet":305},[],{"matched_tokens":321,"snippet":306},[],{"matched_tokens":323,"snippet":307},[],{"matched_tokens":325,"snippet":308},[],{"matched_tokens":327,"snippet":328},[87,88],"cpr \u003Cmark>corso\u003C/mark> 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L’importo stimato dell’appalto è di € 8.517.432,00 relativi a 24 +12 mesi, aggiudicabile, come sempre al ribasso, da quelle aziende che proporranno l’offerta tecnica più vantaggiosa. I lavori di ristrutturazione sono iniziati il 5 Febbraio 2024 e ad ora le aree ultimate o in fase di ultimazione sono 2, l’area rossa e l’area blu, per una capienza di 70 posti. 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Secondo quanto ricostruito negli ultimi giorni dal New York Times, infatti, numerosi atti e raccomandazioni inviati dall'amministrazione Trump a uffici statali e istituzioni pubbliche inviterebbero alla rimozione di una serie di vocaboli e espressioni da siti internet, pubblicazioni rivolte al pubblico, programmi di formazione e persino da alcuni curriculum scolastici. Alcuni documenti parlano di una vera e propria messa al bando, altri sconsigliano caldamente di utilizzare espressioni che rimandino all'orientamento sessuale e all'identità di genere, all'inclusione delle comunità razzializzate, all'attivismo, al mutamento climatico ed alla tutela dell’ambiente e ad altri ambiti considerati dalla destra americana come affini alla cosiddetta cultura woke .\r\nParticolarmente feroce è la censura di genere: per esempio dal sito del New York's Stonewall National Monument, il luogo che ricorda la prima sollevazione del movimento LGBTQ+ contro la repressione delle forze dell'ordine nel 1989, è stato cancellato ogni riferimento alle persone transgender, che pure furono invece fondamentali per lo scoppio della rivolta; in generale, la sigla LGBTQ+ è ridotta sistematicamente in ogni comunicazione ufficiale a LGB: le persone transgender e queer sono cancellate. Per ora dalle carte. 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Continueremo a metterci di mezzo.\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 12 aprile\r\nSabotare la guerra\r\nDisarmare l’Europa\r\ngiornata antimilitarista\r\nore 10,30 presidio al Balon\r\nSolo un’umanità internazionale potrà gettare le fondamenta di quel mondo di libere ed uguali che può porre fine alle guerre. \r\nOggi ci vorrebbero tutti arruolati. Noi disertiamo.\r\nNoi non ci arruoliamo a fianco di questo o quello stato imperialista. Rifiutiamo la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro pretese espansionistiche. In ogni dove. Non ci sono nazionalismi buoni.\r\nNoi siamo al fianco di chi, in ogni angolo della terra, diserta la guerra.\r\nNoi pratichiamo il disfattismo rioluzionario\r\nVogliamo un mondo senza frontiere, eserciti, oppressione, sfruttamento e guerra.\r\n\r\nVenerdì 25 aprile\r\nore 15\r\nalla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni\r\nin corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\ndove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945.\r\nRicordo, bicchierata, fiori, musica.\r\nE, dal vivo, il Cor’occhio nel canzoniere anarchico e antifascista\r\n(in caso di pioggia ci troviamo in piazza Crispi).\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nogni mercoledì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","15 Marzo 2025","2025-05-28 17:14:21","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/REArm-Europe-200x110.jpeg","Anarres del 14 marzo. 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Anche in streaming\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/2025-03-14-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nEconomia di guerra\r\nSpesa militare, dazi, dinamiche inflattive, impoverimento e i guerrafondai del 15 marzo\r\nLa scorsa settimana abbiamo cominciato a ragionare sulle implicazioni del programma di riarmo europeo che il parlamento UE ha approvato l’altro ieri.\r\nOggi proveremo ad approfondire l’effetto devastante che il ciclone von der Leyen, sommandosi al ciclone Trump, avrà sulle vite di chi vive in Europa.\r\nNel frattempo la sinistra istituzionale italiana si è sfracellata sul ReArm Europe. La manifestazione in difesa dell’Europa, cui si erano accodati tutt proprio perché sottilmente ambigua sulla guerra, ha finito con l’imbarazzare alcuni. Ma si tratta di sottigliezze.\r\nLa questione vera è la necessità di una risposta internazionalista e classista alle politiche guerrafondaie che ci stanno sprofondando nel baratro della terza guerra mondiale.\r\nLa miscela di liberismo estremo e warfare potrebbe essere esplosiva. In tempi non troppo lontani.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Fricche\r\n\r\nLe parole proibite di Trump\r\nDopo l’epurazione dei dipendenti federali scomodi arriviamo alla censura dei termini sgraditi all’amministrazione razzista, omofoba, transfobica, misogina statunitense.\r\nCon effetti tanto paradossali da risultare ridicoli: peccato che ci sia ben poco da ridere.\r\nMolti termini diventeranno parole proibite, da cancellare dai documenti pubblici e dalle policy dei vari uffici federali. Secondo quanto ricostruito negli ultimi giorni dal New York Times, infatti, numerosi atti e raccomandazioni inviati dall'amministrazione Trump a uffici statali e istituzioni pubbliche inviterebbero alla rimozione di una serie di vocaboli e espressioni da siti internet, pubblicazioni rivolte al pubblico, programmi di formazione e persino da alcuni curriculum scolastici. Alcuni documenti parlano di una vera e propria messa al bando, altri sconsigliano caldamente di utilizzare espressioni che rimandino all'orientamento sessuale e all'identità di genere, all'inclusione delle comunità razzializzate, all'attivismo, al mutamento climatico ed alla tutela dell’ambiente e ad altri ambiti considerati dalla destra americana come affini alla cosiddetta cultura woke .\r\nParticolarmente feroce è la censura di genere: per esempio dal sito del New York's Stonewall National Monument, il luogo che ricorda la prima sollevazione del movimento LGBTQ+ contro la repressione delle forze dell'ordine nel 1989, è stato cancellato ogni riferimento alle persone transgender, che pure furono invece fondamentali per lo scoppio della rivolta; in generale, la sigla LGBTQ+ è ridotta sistematicamente in ogni comunicazione ufficiale a LGB: le persone transgender e queer sono cancellate. Per ora dalle carte. In seguito?\r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri\r\n\r\nNo alla città dell’aerospazio!\r\nLo scorso 10 marzo, a sorpresa, un gruppo di antimilitarist* ha vivacemente contestato l’avvio dei lavori di demolizione e scavo preliminari alla costruzione di nuovo polo bellico a Torino.\r\nUn’azione di battitura con fumogeni, cartelli, scritte e interventi diretti ad automobilisti e passanti, si è tenuta in \u003Cmark>corso\u003C/mark> Marche, alla ex palazzina 37 della Alenia Aermacchi, in stato di abbandono da lunghi anni.\r\nVecchi abiti, scarpe e oggetti di uso quotidiano insanguinati sono quello che resta dopo la guerra, i bombardamenti, i droni intelligenti. Le industrie d'armi producono morte. 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Sono statx uccisi dai politici che usano la gestione dei flussi migratori come merce di contrattazione con padroni e loro sindacati. Sono statx uccisi dalla forma che la Colonia assume oggi qui.\r\n\r\nNon sta a noi dirlo, lasciamo che siano le parole del fratello di Moussa e della sorella di Ousmane, in studio con noi, a narrarci tutto ciò.\r\nA noi rimane solo da aggiungere che ogni volta che i razzisti per bene faranno un loro palcoscenico delle tragedie altrui non ci tireremo indietro nello scandirlo a pieni polmoni. E invitiamo chiunque abbia a cuore la verità di mettere i bastoni tra le ruote a chi annacqua la potenza di lotta dei ribelli in un perbenismo pacificatore.\r\nFinché frontiere e CPR non bruceranno, non esisterà sufficiente vendetta per Moussa, Ousmane e tuttx i morti di razzismo.\r\nAscolta qui il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/MoussaOussman14.02.25.mp3\"][/audio]","14 Febbraio 2025","2025-02-14 16:39:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/signal-2025-02-14-161240_002-200x110.jpeg","I mille e più volti del razzismo di Stato",1739551168,[470,522,412],"http://radioblackout.org/tag/razzismo/",[379,524,384],"razzismo",{"post_content":526},{"matched_tokens":527,"snippet":528,"value":529},[75,76],"nel 2021 del CPR di \u003Cmark>Corso\u003C/mark> \u003Cmark>Brunelleschi\u003C/mark> e il medico che confinò","A proposito del mese di Febbraio: qualche riflessione sugli omicidi di Stato di Ousmane Sylla e Moussa Balde.\r\n\r\nNella notte tra il 4 e il 5 Febbraio 2023 iniziavano le coraggiose rivolte dei prigionieri del CPR di Torino che – nel giro di poche settimane – portarono alla chiusura del centro.\r\n\r\nIl 4 Febbraio 2024 il corpo senza vita di Ousmane Sylla viene trovato dentro il lager di Roma.\r\n\r\nIl 12 Febbraio 2025 – mentre inizia il processo in merito all’omicidio di Stato di Moussa Balde, per la direttrice nel 2021 del CPR di \u003Cmark>Corso\u003C/mark> \u003Cmark>Brunelleschi\u003C/mark> e il medico che confinò Moussa all’isolamento – la pantomima del potere ri-assolve se stesso processando le cosiddette mele marce mentre prepara la riapertura del lager di Torino.\r\n\r\nPoiché in questi giorni non sono solo i prefetti a banchettare sulle tragedie altrui, ma istituzioni, associazioni, partiti e ben pensanti sgomitano per potersi accaparrare un pezzo di visibilità nel palcoscenico della contrarietà al programma-lager-CPR: ad Harraga – trasmissione in onda su Radio Blackout – proveremo a dire l’ovvio.\r\nCioè che Moussa e Ousmane non sono statx uccisi solo dal CPR ma dal sistema capitalista su base razziale di stampo coloniale.\r\n\r\nSono statx uccisx sia dai pestaggi dei fascisti che dai centri di accoglienza che lucrano sulla pelle dei migranti. 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Gli/le imputatx del processo in questione saranno Annalisa Spataro, la direttrice del tempo per conto di GEPSA - multinazionale della detenzione che per anni ha lucrato sul centro di Corso Brunelleschi – e il medico Fulvio Pitanti che destinò Moussa al confinamento sanitario.Ma – come sempre succede – lo Stato torturatore e assassino ri-assolve sé stesso e le proprie leggi razziste in un palcoscenico fittizio. 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