","Paraguay, la popolazione contro la riforma: è crisi istituzionale","post",1491394267,[62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/cartes/","http://radioblackout.org/tag/crisi-istituzionale/","http://radioblackout.org/tag/lugo/","http://radioblackout.org/tag/paraguay/",[67,68,69,70],"Cartes","crisi istituzionale","Lugo","Paraguay",{"post_content":72,"post_title":77,"tags":80},{"matched_tokens":73,"snippet":75,"value":76},[74],"istituzionale","stato interrotto da un golpe \u003Cmark>istituzionale\u003C/mark> nel 2012, orchestrato dal suo","Migliaia di persone hanno manifestato venerdì scorso in Paraguay contro la riforma costituzionale voluta dal presidente Horacio Cartes che gli consente la rielezione. La polizia ha usato ripetutamente la mano pesante. Un giovane manifestante di opposizione, Rodrigo Quintana, di 25 anni, è stato ucciso con un colpo alla testa dopo l’irruzione dei poliziotti nella sede del Partido Liberal (Plra). Secondo i testimoni sarebbe stato ucciso a sangue freddo e anche il comunicato del ministero dell’Interno ha affermato che «presumibilmente» a ucciderlo sarebbe stato un poliziotto.\r\n\r\n \r\n\r\nLe manifestazioni sono iniziate dopo il voto di 25 senatori a favore del progetto di riforma costituzionale, votato anche dai sostenitori dell’ex vescovo dei poveri ed ex presidente Fernando Lugo. Lugo, appoggiato dalla sinistra del Frente Guasu gode ancora di grande popolarità e potrebbe così tornare a candidarsi. Il suo mandato è stato interrotto da un golpe \u003Cmark>istituzionale\u003C/mark> nel 2012, orchestrato dal suo vice Federico Franco che ha tolto il puntello all’incerta maggioranza parlamentare con la quale Lugo aveva scalzato il Partido Colorado.\r\n\r\n \r\n\r\nNonostante la destituzione del Ministro degli Interni, le proteste non accennano a fermarsi. La composizione di piazza è trasversale e ha a che vedere soprattutto con la riforma agraria voluta dai contadini e mai attuata. In Paraguay infatti il 2,5% della popolazione è padrona dell’85% della terra e questa situazione che non ha potuto avere una soluzione anche con il governo di Lugo che disattese le richieste delle e dei contadini che lo appoggiavano, si è sempre più aggravata con l’occupazione di terre da parte degli impresari che di per sé sono stati fortemente beneficiati principalmente dalla dittatura di Alfredo Stroessner. A questo bisogna aggiungere che il 94% della loro terra è destinata alle coltivazioni per l’esportazione di mais e soia transgenica, mentre solo il 6% è destinata alla produzione di alimenti.\r\n\r\n \r\n\r\nIn un quadro complesso come quello dell'America Latina, proviamo a fare il punto della situazione e un'analisi con Geraldina Colotti, giornalista de Il Manifesto.\r\n\r\ncolotti_paraguay",{"matched_tokens":78,"snippet":79,"value":79},[22,74],"Paraguay, la popolazione contro la riforma: è \u003Cmark>crisi\u003C/mark> \u003Cmark>istituzionale\u003C/mark>",[81,83,86,88],{"matched_tokens":82,"snippet":67},[],{"matched_tokens":84,"snippet":85},[22,74],"\u003Cmark>crisi\u003C/mark> \u003Cmark>istituzionale\u003C/mark>",{"matched_tokens":87,"snippet":69},[],{"matched_tokens":89,"snippet":70},[],[91,96,99],{"field":36,"indices":92,"matched_tokens":93,"snippets":95},[34],[94],[22,74],[85],{"field":97,"matched_tokens":98,"snippet":79,"value":79},"post_title",[22,74],{"field":100,"matched_tokens":101,"snippet":75,"value":76},"post_content",[74],1157451471441625000,{"best_field_score":104,"best_field_weight":105,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":48,"score":106,"tokens_matched":19,"typo_prefix_score":48},"2211897868544",13,"1157451471441625195",{"document":108,"highlight":128,"highlights":136,"text_match":141,"text_match_info":142},{"cat_link":109,"category":110,"comment_count":48,"id":111,"is_sticky":48,"permalink":112,"post_author":51,"post_content":113,"post_date":114,"post_excerpt":54,"post_id":111,"post_modified":115,"post_thumbnail":116,"post_thumbnail_html":117,"post_title":118,"post_type":59,"sort_by_date":119,"tag_links":120,"tags":124},[45],[47],"96135","http://radioblackout.org/2025/03/intrigo-rumeno-la-crisi-istituzionale-tra-populismi-di-destra-e-burocrazia-europeista/","A partire dalle ultime elezioni la Romania sembra essere entrata in una situazione caotica che non sembra risolversi nell'immediato. Con le rotte commerciali ucraine interrotte, la Romania è diventata anche un canale chiave per i mercati globali del grano e di altri beni ucraini. Il paese sta dedicando un'altissima percentuale del budget interno alle spese per la difesa, oltre ad avvicinarsi alla NATO, per affrontare quella che la classe politica attualmente al governo in Romania considera la più grande minaccia alla sua sicurezza: la Russia. Nel corso della competizione elettorale è esplosa la nuova figura di Calin Georgescu, controverso personaggio politico con posizioni populiste di destra e filorusse. Ufficialmente, Georgescu si presenta come imprenditore prestato alla politica, un uomo forte risoluto ad eliminare problemi endemici come la corruzione, ed ha incassato il sostegno esplicito del maggior patrocinatore internazionale del populismo di destra europeo, Elon Musk. Da quando a dicembre è stato sospeso dalle autorità rumene il secondo turno delle elezioni per il «rischio di ingerenze russe», la situazione è sembrata però avvitarsi in una crisi istituzionale e politica senza uscita. Negli scorsi giorni, a complicare il quadro, sono arrivati l'arresto di vari collaboratori di Georgescu, figure vicine all'estrema destra nel cui possesso sono state trovate armi e munizioni, e l'incriminazione del candidato presidente per vari reati, fatti che hanno provocato un sommovimento nella politica rumena.\r\n\r\nPer cercare di dipanare l'attuale intrigo politico, abbiamo interloquito con Gianluca Falco, corrispondente de il Manifesto e dell' ANSA dalla Romania.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/romania.mp3\"][/audio]","4 Marzo 2025","2025-03-04 12:59:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Romania-election-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"149\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Romania-election-300x149.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Romania-election-300x149.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Romania-election-1024x508.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Romania-election-768x381.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Romania-election.jpg 1180w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Intrigo Rumeno: la crisi istituzionale tra populismi di destra e burocrazia europeista",1741093156,[121,122,123],"http://radioblackout.org/tag/elezioni-romania/","http://radioblackout.org/tag/estrema-destra/","http://radioblackout.org/tag/romania/",[125,126,127],"elezioni romania","estrema destra","Romania",{"post_content":129,"post_title":133},{"matched_tokens":130,"snippet":131,"value":132},[22,74],"sembrata però avvitarsi in una \u003Cmark>crisi\u003C/mark> \u003Cmark>istituzionale\u003C/mark> e politica senza uscita. 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Il tutto però, sullo sfondo di una traballante ingovernabilità di fondo...\r\n\r\n \r\n\r\nAbbiamo raggiunto una compagna che vive e lavora a Parigi per farci fare un quadro della situazione\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/carlotta_crisi_francia_10_12_24.mp3\"][/audio]","11 Dicembre 2024","2024-12-11 18:15:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/macron-caca1-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"157\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/macron-caca1-1-300x157.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/macron-caca1-1-300x157.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/macron-caca1-1-768x403.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/macron-caca1-1.jpg 900w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Sulla crisi istituzionale in Francia",1733940815,[160,161,162,163,164],"http://radioblackout.org/tag/france-insoumise/","http://radioblackout.org/tag/francia/","http://radioblackout.org/tag/le-pen/","http://radioblackout.org/tag/macron/","http://radioblackout.org/tag/melenchon/",[166,26,167,168,169],"france insoumise","le pen","macron","melenchon",{"post_content":171,"post_title":175},{"matched_tokens":172,"snippet":173,"value":174},[74],"il traballante governo per \"responsabilità \u003Cmark>istituzionale\u003C/mark>\". 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Qualche giorno fa è uscito un approfondimento dal titolo di \"Sottoproletariato, 'mafia' e crisi del radicalismo di sinistra\" dove, partendo da uno scambio sui social network, Pietro Saitta ne ricava un'analisi profonda parlando di una sorta di \"svolta antropologica\" all'interno di un discorso che non riguarda soltanto la sinistra istituzionale ma anche quella cosiddetta sinistra radicale, intrecciando un discorso sulle periferie e i suoi abitanti definiti \"sottoproletari\".\r\n\r\nAbbiamo approfondito la tematica con Pietro Saitta, ricercatore di sociologia.\r\n\r\nPietro_Saitta Periferie","23 Novembre 2017","2017-11-27 13:22:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/1027_PeriferiaDegrad-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"205\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/1027_PeriferiaDegrad-300x205.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/1027_PeriferiaDegrad-300x205.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/1027_PeriferiaDegrad-768x525.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/1027_PeriferiaDegrad.jpg 795w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Periferie e crisi del radicalismo di sinistra",1511435663,[198,199,200],"http://radioblackout.org/tag/crisi-del-sistema-politico/","http://radioblackout.org/tag/periferie/","http://radioblackout.org/tag/proletariato/",[202,203,204],"crisi del sistema politico","periferie","proletariato",{"post_content":206,"post_title":210,"tags":213},{"matched_tokens":207,"snippet":208,"value":209},[22,74],"problematizzare diversi fattori, dall'astensionismo alla \u003Cmark>crisi\u003C/mark> \u003Cmark>istituzionale\u003C/mark> politica. 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Il via libera arriva dopo 10 mesi di crisi politica e istituzionale e dopo due elezioni che di fatto non hanno portato fino ad ora a nessuna coalizione in grado di formare un governo in Spagna. Nei giorni scorsi, il leader provvisorio del Psoe Javier Fernanedez ha formalmente comunicato al re la volontà di astenersi al momento del voto di fiducia dell'esecutivo.\r\n\r\nl nuovo Governo conservatore di Mariano Rajoy riceverà il via libera del Parlamento il 29 ottobre. All'interno dello scenario politico dello Stato spagnolo, non si può non tenere in considerazione il ruolo politico dei partiti come Podemos e Ciudadanos che se rappresentavano un elemento innovativo, di fatto si muovono all'interno di un panorama critico.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Marco Santopadre, redattore di Contropiano:\r\n\r\nspagna_santopadre","26 Ottobre 2016","2016-10-28 12:20:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/rajoyfelipe-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/rajoyfelipe-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/rajoyfelipe-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/rajoyfelipe-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/rajoyfelipe-1024x682.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Spagna: dopo 10 mesi di stallo via libera a Rajoy per formare il governo",1477485278,[248,249,250,251,252,253,254,255,256,257],"http://radioblackout.org/tag/ciudadanos/","http://radioblackout.org/tag/elezioni/","http://radioblackout.org/tag/governo/","http://radioblackout.org/tag/partido-popular/","http://radioblackout.org/tag/podemos/","http://radioblackout.org/tag/pp/","http://radioblackout.org/tag/psoe/","http://radioblackout.org/tag/rajoy/","http://radioblackout.org/tag/spagna/","http://radioblackout.org/tag/stato-spagnolo/",[259,260,17,261,28,262,263,20,264,265],"ciudadanos","elezioni","Partido Popular","PP","PSOE","Spagna","stato spagnolo",{"post_content":267},{"matched_tokens":268,"snippet":269,"value":270},[22,74],"arriva dopo 10 mesi di \u003Cmark>crisi\u003C/mark> politica e \u003Cmark>istituzionale\u003C/mark> e dopo due elezioni che","Re Felipe VI ha incaricato il premier uscente Mariano Rajoy di tentare di formare il nuovo governo. 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All'interno dello scenario politico dello Stato spagnolo, non si può non tenere in considerazione il ruolo politico dei partiti come Podemos e Ciudadanos che se rappresentavano un elemento innovativo, di fatto si muovono all'interno di un panorama critico.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Marco Santopadre, redattore di Contropiano:\r\n\r\nspagna_santopadre",[272],{"field":100,"matched_tokens":273,"snippet":269,"value":270},[22,74],1157451471172665300,{"best_field_score":276,"best_field_weight":232,"fields_matched":34,"num_tokens_dropped":48,"score":277,"tokens_matched":19,"typo_prefix_score":48},"2211897737216","1157451471172665457",{"document":279,"highlight":303,"highlights":320,"text_match":329,"text_match_info":330},{"cat_link":280,"category":281,"comment_count":48,"id":282,"is_sticky":48,"permalink":283,"post_author":51,"post_content":284,"post_date":285,"post_excerpt":54,"post_id":282,"post_modified":286,"post_thumbnail":287,"post_thumbnail_html":288,"post_title":289,"post_type":59,"sort_by_date":290,"tag_links":291,"tags":297},[45],[47],"96570","http://radioblackout.org/2025/03/sgombero-della-palazzina-occupata-in-via-monginevro/","Nella mattinata di martedì 18 marzo è stato ultimato lo sgombero, che andava avanti da un mese, della palazzina occupata in via Monginevro 46. Un’occupazione nata nel 2013 a seguito della crisi economica che aveva portato numerosi sfratti e sgomberi, a cui si è risposto con varie occupazioni abitative (7 solo in San Paolo). Occupazioni che hanno dato l’opportunità a decine di persone di avere un tetto che gli permettesse di non finire ancora più ai margini di una società sempre più individualista ed escludente. Occupazioni, ma soprattutto case. Case che hanno permesso di ripartire e progettare il proprio futuro senza sottostare a ricatti e umiliazioni. Purtroppo però, sembra arrivata la fine anche di questa occupazione. Nemmeno un anno fa era stato sgomberato il palazzo di via Muriaglio e pochi anni prima via Frejus e via Revello. Nonostante i proclami sui giornali, lo sgombero è avvenuto in una modalità particolare. Come in altri casi, è stata messa in atto una pratica tanto violenta quanto subdola: il distacco della luce e dell’acqua. Un assedio silenzioso per forzare le persone ad andarsene ed evitare alle istituzioni di dover avanzare proposte concrete per risolvere la costante crisi abitativa.\r\n\r\nQuesti “sgomberi dolci” vanno avanti, sollevando il comune di prendersi la responsabilità politica e morale dell’assenza di soluzioni alternative. Ciò che accade in queste situazioni non è una novità: il razzismo istituzionale, la gentrificazione crescente del quartiere San Paolo e la mancanza di politiche abitative efficaci hanno reso impossibile l’accesso a soluzioni dignitose per chi vive in occupazione. Ancora una volta, si prospettano solo dormitori aperti per sole 12 ore, un’ulteriore umiliazione per chi lavora su tre turni, e una condizione inaccettabile per persone che rivendicano il diritto di avere un tetto sopra la testa. Le persone che vivono in occupazione non stanno chiedendo la carità, ma solo una casa vera, dignitosa, dove poter vivere senza il rischio di essere sfrattati ogni volta che la situazione economica o sociale non rispecchi le prospettive di palazzinari e speculatori. Molti sarebbero disposti ad affittare un alloggio se non fosse che il razzismo diffuso e la continua gentrificazione del quartiere e della città non lo permettono, rendendo ancora più insostenibile la loro condizione. 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Gachagua ,che era stato duramente contestato dalla piazza durante le manifestazioni ,è stato dimissionato dal parlamento con una procedura inusuale e al suo posto è stato scelto dal presidente l'ex ministro degli interni Kindiki ,responsabile della repressione sanguinosa delle proteste. La polizia è accusata di aver nascosto i corpi degli scomparsi ,si verificano sequestri anche di oppositori ugandesi che vengono consegnati alle autorità di Kampala e finiscono in prigione . Il governo ha dispiegato un livello di repressione che ha preso alla sprovvista i giovani protagonisti dell'opposizione a Ruto ,ma anche se la repressione è stata dura permane il malcontento e l'esempio kenyano si è esteso anche ai paesi limitrofi come l'Uganda e la Tanzania.\r\n\r\nCon il nostro interlocutore parliamo anche delle critiche che la ricerca condotta da Simon Counsell e Survival International ha sollevato sul progetto di compensazione delle emissioni di carbonio su terre indigene nel Kenya settentrionale, in particolare sulla credibilità del progetto stesso nonché sul suo potenziale impatto su diritti e mezzi di sussistenza dei popoli indigeni pastorali che abitano il territorio.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-21112024-KENYA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Sabrina Moles di China files ,parliamo delle mosse di Pechino per prevenire la politica di dazi commerciali preannunciata dal prossimo presidente americano Trump . L'accordo con l'India che ha portato ad una composizione della frattura annosa per il controllo dei confini himalayani rimarca la natura di Pechino come partner commerciale fondamentale per l'India che pur mantenendo rapporti economici e a volte anche militari con l'occidente ,memore della tradizione di equidistanza tra i blocchi che risale a Nehru e Ghandi, guarda con interesse al vicino cinese.\r\n\r\nLa Cina si rivolge anche ad altri mercati irrompendo in quello che un tempo per gli U.S.A. era il \"patio trasero\",il giardino di casa. E' stato inaugurato in Peru' il gigantesco porto di Changay ,un terminal da 3,5 miliardi di dollari capace di accogliere navi con carichi fino a 18 mila container per volta, rafforzando così la posizione in America Latina e creando un collegamento con il porto di Shangai . Inoltre sono stati firmati accordi con il Brasile molto significativi mentre nonostante l'apparente politica unitaria dell'Unione Europea sui dazi ,ogni paese europeo sta cercando di svincolarsi con accordi diretti con la Cina .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-21112024-SABRINA.mp3\"][/audio]","26 Novembre 2024","2024-11-26 19:24:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 21/11/2024-KENYA LA RIVOLTA COVA SOTTO LA CENERE DOPO LA REPRESSIONE DELLE MANIFESTAZIONI CONTRO RUTO-LA CINA A CACCIA DI NUOVI MERCATI IN VISTA DEI DAZI DI TRUMP.",1732648686,[395],[358],{"post_content":428},{"matched_tokens":429,"snippet":430,"value":431},[22,74],"surrettizia per via parlamentare .La \u003Cmark>crisi\u003C/mark> \u003Cmark>istituzionale\u003C/mark> si è disvelata con la","Bastioni di Orione in questa puntata incontra Freddie Del Curatolo ,giornalista e scrittore che vive in Kenya ,per parlare della situazione a Nairobi dopo l'ondata di proteste dello scorso maggio contro il presidente Ruto represse brutalmente dalle forze di polizia .\r\n\r\nNonostante il ritiro della legge finanziaria contestata dai giovani in piazza ,i provvedimenti di taglio della spesa pubblica e di aumento delle tasse stanno per essere reintrodotti in maniera surrettizia per via parlamentare .La \u003Cmark>crisi\u003C/mark> \u003Cmark>istituzionale\u003C/mark> si è disvelata con la rottura tra il presidente e il suo delfino Gachagua ,appartente alla mafia del monte Kenya , di origine kikuyu e legato alla chiesa. Gachagua ,che era stato duramente contestato dalla piazza durante le manifestazioni ,è stato dimissionato dal parlamento con una procedura inusuale e al suo posto è stato scelto dal presidente l'ex ministro degli interni Kindiki ,responsabile della repressione sanguinosa delle proteste. La polizia è accusata di aver nascosto i corpi degli scomparsi ,si verificano sequestri anche di oppositori ugandesi che vengono consegnati alle autorità di Kampala e finiscono in prigione . Il governo ha dispiegato un livello di repressione che ha preso alla sprovvista i giovani protagonisti dell'opposizione a Ruto ,ma anche se la repressione è stata dura permane il malcontento e l'esempio kenyano si è esteso anche ai paesi limitrofi come l'Uganda e la Tanzania.\r\n\r\nCon il nostro interlocutore parliamo anche delle critiche che la ricerca condotta da Simon Counsell e Survival International ha sollevato sul progetto di compensazione delle emissioni di carbonio su terre indigene nel Kenya settentrionale, in particolare sulla credibilità del progetto stesso nonché sul suo potenziale impatto su diritti e mezzi di sussistenza dei popoli indigeni pastorali che abitano il territorio.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-21112024-KENYA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Sabrina Moles di China files ,parliamo delle mosse di Pechino per prevenire la politica di dazi commerciali preannunciata dal prossimo presidente americano Trump . L'accordo con l'India che ha portato ad una composizione della frattura annosa per il controllo dei confini himalayani rimarca la natura di Pechino come partner commerciale fondamentale per l'India che pur mantenendo rapporti economici e a volte anche militari con l'occidente ,memore della tradizione di equidistanza tra i blocchi che risale a Nehru e Ghandi, guarda con interesse al vicino cinese.\r\n\r\nLa Cina si rivolge anche ad altri mercati irrompendo in quello che un tempo per gli U.S.A. era il \"patio trasero\",il giardino di casa. E' stato inaugurato in Peru' il gigantesco porto di Changay ,un terminal da 3,5 miliardi di dollari capace di accogliere navi con carichi fino a 18 mila container per volta, rafforzando così la posizione in America Latina e creando un collegamento con il porto di Shangai . Inoltre sono stati firmati accordi con il Brasile molto significativi mentre nonostante l'apparente politica unitaria dell'Unione Europea sui dazi ,ogni paese europeo sta cercando di svincolarsi con accordi diretti con la Cina .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-21112024-SABRINA.mp3\"][/audio]",[433],{"field":100,"matched_tokens":434,"snippet":430,"value":431},[22,74],{"best_field_score":143,"best_field_weight":232,"fields_matched":34,"num_tokens_dropped":48,"score":436,"tokens_matched":19,"typo_prefix_score":48},"1157451471441100913",{"document":438,"highlight":450,"highlights":455,"text_match":141,"text_match_info":458},{"comment_count":48,"id":439,"is_sticky":48,"permalink":440,"podcastfilter":441,"post_author":386,"post_content":442,"post_date":443,"post_excerpt":54,"post_id":439,"post_modified":444,"post_thumbnail":445,"post_title":446,"post_type":392,"sort_by_date":447,"tag_links":448,"tags":449},"81218","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-30-03-2023-turchia-verso-le-elezioni-presidenziali-erdogan-ritrova-russia-e-siria-israele-le-manifestazioni-contro-la-riforma-del-governo-dimenticano-loccupazione-militare-dei-t/",[345],"Bastioni di Orione in questa puntata incontra in studio Murat Cinar,voce conosciuta della radio e giornalista turco oppositore del regime , con cui parliamo della Turchia in vista delle prossime elezioni presidenziali previste per maggio , gli schieramenti politici ,il profilo del candidato dell'opposizione Kemal Kilicdaroglu ,gli effetti del devastante terremoto che sembra sparito dall'orrizonte dei media occidentali,il ruolo delle mafie nella futura ricostruzione post terremoto, i tentativi di Erdogan di riprendere il dialogo con Assad e la Russia, la vicenda del petrolio di Barzani ,il \"curdo utile\", il legame con Israele che nonostante le passate crisi diplomatiche resta un ottimo cliente per la Turchia sul versante della vendita di armi.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/BASTIONI-30032023-MURAT-TURCHIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Eric Salerno decano degli inviati in Israele e in Medio oriente ,parliamo della crisi israeliana ,la natura delle manifestazioni contro la riforma della giustizia del governo di destra,le contraddizioni all'interno della società israeliana e anche nella composizione delle manifestazioni dipiazza ,la mancanza di una correlazione fra la crisi istituzionale e l'occupazione dei territori palestinesi ,il ruolo della corte suprema nell'avvallare le politiche discriminatorie verso i palestinesi ,la composizione etnica dello stato israeliano ,le analogie con la situazione turca .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/BASTIONI-30032023-ERIC-SALERNO-ISRAELE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine ricordiamo un episodio avvenuto 39 anni fa nei paesi baschi a Bahia de Pasaia ,dove il 22/3/1984 furono uccisi in un agguato delle forze di polizia spagnole 4 militanti dei Comandos Autonomos Anticapitalistas ,in una operazione di esecuzione extragiudiziale.\r\n\r\nNe parliamo perchè a distanza di tutto questo tempo l'unico sopravvisuto ,Joseba Merino (torturato e condannato a 15 anni di prigione) è stato chiamato venerdi 28 marzo pressol'Audiencia provincial a riconoscere i presunti assassini dei suoi compagni ,riaprendo così l'inchiesta dopo l'ennesima archiviazione. Prendiamo spunto da questa vicenda per parlare con Rolando da Guerra, compagno che vive da tanti anni a Barcellona ,delle attività dei GAL ,squadroni della morte creati dal ministro degli interni del governo Gonzalez contro gli indipendentisti baschi,l'impunità riservata ai torturatori ,la natura della transizione spagnola,le complicità dello stato francese , il ruolo che ebbero nella repressione i neofascisti italiani in Spagna ,la memoria storica della guerra civile spagnola e le responsabilità del fascismo.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/BASTIONI-PAESI-BASCHI-rolando.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","1 Aprile 2023","2023-04-01 11:47:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 30/03/2023- TURCHIA VERSO LE ELEZIONI PRESIDENZIALI ,ERDOGAN RITROVA RUSSIA E SIRIA-ISRAELE LE MANIFESTAZIONI CONTRO LA RIFORMA DEL GOVERNO DIMENTICANO L'OCCUPAZIONE MILITARE DEI TERRITORI PALESTINESI-PAESE BASCO DOPO 39 ANNI RIAPPAIONO I FANTASMI DEL G.A.L. 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da influenti politici statunitensi,le difficoltà di Trudeau a gestire la situazione ,la reazione delle persone che subiscono i disagi della rumorosa protesta ,il diffuso sentimento di rifiuto delle restrizioni imposte dal governo che non trova un veicolo di espressione diverso da quello del \"freedom Convoy\",la complicità della polizia con la protesta dei camionisti .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/canada.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAfffrontiamo con Arianna Poletti ricercatrice che vive a Tunisi le recenti evoluzioni della crisi istituzionale in Tunisia dopo lo scioglimento del Consiglio nazionale della magistratura da parte del presidente Kais Saied ,continua lo smantellamento dei contrappesi al potere presidenziale dopo la dissoluzione per decreto del parlamento il 25 luglio scorso ,ci si interroga sulla natura del progetto populista di Saied ,con riferimento anche all'esperienza libica , con la nostra interlocutrice inoltre approfondiamo lo stato della sinistra tunisina ,la effervescenza della società civile ,la recessione economica e l'inflazione che colpisce la popolazione tunisina .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/TUNISIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nInfine parliamo con Diego Battistessa esperto di Latinoamerica delle conseguenze dei devastanti disastri ambientali che si sono succeduti in Ecuador e Perù , la situazione di devastazione di un area protetta all'interno della selva amazzonica ecuadoriana ad 80 km dalla capitale a causa della rottura di un oleodotto della OCP Ecuador ,che aveva negato la gravità del danno ma smentita dai video pubblicati dalle organizzazioni indigene ,le conseguenze sull'approvvigionamento idrico di almeno 60000 abitanti indigeni della zona poichè lo sversamento ha raggiunto importanti corsi d'acqua ,e poi l'ancor piu' grave perdita in mare di migliaia di fusti di petrolio a largo delle coste peruviane ,con gravi responsabiltà della multinazionale spagnola Repsol che in un primo momento ha cercato di minimizzare l'entità del danno ,le conseguenze politiche del disastro con la richiesta da parte del governo peruviano di sanzioni esemplari e le proteste della popolazione della zona che vive prevalentemente di pesca, rimasta senza mezzi di sostentamento .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/ECUADOR-PERU.mp3\"][/audio]","12 Febbraio 2022","2022-02-12 12:39:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/blade-1-200x110.jpg","Bastioni di Orione 10/02/2022",1644669589,[395],[358],{"post_content":473},{"matched_tokens":474,"snippet":475,"value":476},[22,74],"Tunisi le recenti evoluzioni della \u003Cmark>crisi\u003C/mark> \u003Cmark>istituzionale\u003C/mark> in Tunisia dopo lo scioglimento"," \r\n\r\nBastioni di Orione in questa puntata approfondisce i risvolti della rivolta dei camionisti canadesi e lo facciamo con una 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Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/2021-04-09-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n2021 04 09 anarres\r\n\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nAlle radici della globalizzazione, tra logistica e nuove frontiere dello sfruttamento\r\nCon Giammarco, autore di un articolo uscito su Umanità Nova, proveremo ad analizzare il rapporto tra la centralità della logistica e le problematiche inerenti i contratti di lavoro fino a dinamiche scollegate dagli hub di scambio delle merci, dall’e-commerce e dal concetto di delivery. Premessa indispensabile, un piccolo accenno al ruolo dell’ICT - Information and Communications Technology - all’interno del sistema produttivo mondiale, dove “produzione” fa riferimento a beni materiali e immateriali.\r\n\r\nStati Uniti. I primi mesi dell’era Biden e i movimenti sociali.\r\nCapitol Hill sembra lontanissima, sebbene siano trascorsi solo pochi mesi. Ma il retroterra culturale e politico all’origine della gravissima crisi istituzionale che ha segnato l’avvicendamento tra Trump e Biden, sono ancora tutti lì. Proviamo a fare il punto con uno sguardo soprattutto sui movimenti sociali.\r\nNe abbiamo parlato con Lollo\r\n\r\nItaliani brava gente? 80 anni fa l’Italia aggrediva la Jugoslavia\r\nMassacri, lager, torture e stupri furono la cifra delle forze armate tricolori nei Balcani.\r\nDopo 80 anni, quella storia è ancora semisconosciuta nel nostro paese, dove un pesante velo di omertà ha coperto i crimini commessi durante la seconda guerra mondiale.\r\nLa retorica della “Repubblica nata dalla resistenza al nazifascismo” nascose la realtà fatta di silenzio e, soprattutto, di impunità nei confronti dei responsabili della guerra e dell’occupazione militare della Jugoslavia.\r\nCe ne ha parlato Massimo Varengo dell’Ateneo Libertario di Milano\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nDomenica 25 aprile\r\nore 15\r\nricordo, fiori, bicchierata, interventi e distro alla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni\r\nin corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\nE dal vivo… canzoniere anarchico, partigiano e antifascista\r\n(se piove, dopo il ricordo alla lapide ci trasferiamo sotto la tettoia di piazza Crispi)\r\n\r\nSabato Primo Maggio\r\ngiornata di sciopero e di lotta\r\nLiberiamoci di Stato, padroni, eserciti!\r\nPrimo Maggio anarchico a Torino\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30. \r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","22 Aprile 2021","2021-04-22 14:35:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/photo_2021-04-18_23-04-21-200x110.jpg","Anarres del 9 aprile. Globalizzazionee nuove frontiere dello sfruttamento. I primi mesi dell’era Biden. L’aggressione dell’Italia alla Jugoslavia: 80 anni dopo...",1619102123,[],[],{"post_content":495},{"matched_tokens":496,"snippet":497,"value":498},[22,74],"e politico all’origine della gravissima \u003Cmark>crisi\u003C/mark> \u003Cmark>istituzionale\u003C/mark> che ha segnato l’avvicendamento tra","Il nostro nostro viaggio su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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I primi mesi dell’era Biden e i movimenti sociali.\r\nCapitol Hill sembra lontanissima, sebbene siano trascorsi solo pochi mesi. Ma il retroterra culturale e politico all’origine della gravissima \u003Cmark>crisi\u003C/mark> \u003Cmark>istituzionale\u003C/mark> che ha segnato l’avvicendamento tra Trump e Biden, sono ancora tutti lì. Proviamo a fare il punto con uno sguardo soprattutto sui movimenti sociali.\r\nNe abbiamo parlato con Lollo\r\n\r\nItaliani brava gente? 80 anni fa l’Italia aggrediva la Jugoslavia\r\nMassacri, lager, torture e stupri furono la cifra delle forze armate tricolori nei Balcani.\r\nDopo 80 anni, quella storia è ancora semisconosciuta nel nostro paese, dove un pesante velo di omertà ha coperto i crimini commessi durante la seconda guerra mondiale.\r\nLa retorica della “Repubblica nata dalla resistenza al nazifascismo” nascose la realtà fatta di silenzio e, soprattutto, di impunità nei confronti dei responsabili della guerra e dell’occupazione militare della Jugoslavia.\r\nCe ne ha parlato Massimo Varengo dell’Ateneo Libertario di Milano\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nDomenica 25 aprile\r\nore 15\r\nricordo, fiori, bicchierata, interventi e distro alla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni\r\nin corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\nE dal vivo… canzoniere anarchico, partigiano e antifascista\r\n(se piove, dopo il ricordo alla lapide ci trasferiamo sotto la tettoia di piazza Crispi)\r\n\r\nSabato Primo Maggio\r\ngiornata di sciopero e di lotta\r\nLiberiamoci di Stato, padroni, eserciti!\r\nPrimo Maggio anarchico a Torino\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30. \r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. 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