","Csea: storia di un fallimento all'italiana","post",1381145405,[62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/csea/","http://radioblackout.org/tag/fallimento/","http://radioblackout.org/tag/ivrea/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[15,29,23,18],{"post_content":68,"post_title":73,"tags":76},{"matched_tokens":69,"snippet":71,"value":72},[70],"Csea","La \u003Cmark>Csea\u003C/mark> di Ivrea era un consorzio","La \u003Cmark>Csea\u003C/mark> di Ivrea era un consorzio privato con partecipazione del comune di Torino per il 20 % impegnato nella formazione, e faceva parte del variegato mondo del no profit. Occupava 300 lavoratori docenti e non docenti. Sembrava andare tutto per il meglio, apre sedi in tutt’Italia, nel 1997 il comune di Torino gli assegna un fondo di 30 miliardi di lire, poi tutto va storto e il 12 aprile 2012 parte la procedura di fallimento. Il 25 settembre scorso arriva in Sala Rossa la relazione della commissione d’indagine e la discussione prosegue a porte chiuse, anche ai lavoratori che hanno perso il posto e vorrebbero capirci qualcosa. La relazione è molto chiara: “\u003Cmark>Csea\u003C/mark> è stato il paradigma di un rapporto distorto tra politica e presunta impresa fatto di assunzioni di amici e parenti, consulenze affidate agli stessi amministratori della società, bilanci certificati in casa e inerzia da parte delle istituzioni che dovevano controllare.” Un episodio tra i tanti: il dirigente \u003Cmark>Csea\u003C/mark> che vola in Tanzania con una valigetta con 25 milioni di lire in contanti (soldi pubblici) per il ministro Kikwete per l’avvio di alcuni corsi di formazione che poi non sono mai esistiti.\r\n\r\nUn altro episodio. L’acquisto per 1 euro da parte della \u003Cmark>Csea\u003C/mark> nel 2004 di Forum, un centro di formazione decotto di cui si accolla la passività di 2 milioni di euro. Nell’operazione rientrano alcuni favori personali tra cui l’assunzione della figlia dell’allora sindaco di Ivrea. E i 2 milioni di passivo si riveleranno molti di più. Ancora la relazione della commissione d’indagine: “I referenti politici erano informati e davano il via libera. Chi controllava? Di certo non i membri nominati in \u003Cmark>Csea\u003C/mark> dalla città.” Tra essi Tom Deallessandri, per 30 anni sindacalista, poi vicesindaco con deleghe in molti campi: formazione professionale con riferimento alle politiche attive del lavoro e dell’obbligo formativo, coordinamento Grandi Progetti, fondi strutturali, problemi del lavoro, avvocatura comunale, rapporti con I’Università e molto altro ancora. Insomma una vicenda complessa di cui non si intravede la conclusione e di cui dovremo occuparci ancora. Oggi sentiamo Antonio Cimmino, sindacalista della Cub (Confederazione unitaria di base) che ha seguito la vicenda dalla parte di lavoratori che hanno pagato per primi e più di tutti in termini di posto di lavoro.\r\n\r\n\u003Cmark>csea\u003C/mark> rec",{"matched_tokens":74,"snippet":75,"value":75},[70],"\u003Cmark>Csea\u003C/mark>: storia di un fallimento all'italiana",[77,80,82,84],{"matched_tokens":78,"snippet":79},[15],"\u003Cmark>csea\u003C/mark>",{"matched_tokens":81,"snippet":29},[],{"matched_tokens":83,"snippet":23},[],{"matched_tokens":85,"snippet":18},[],[87,92,95],{"field":36,"indices":88,"matched_tokens":89,"snippets":91},[48],[90],[15],[79],{"field":93,"matched_tokens":94,"snippet":75,"value":75},"post_title",[70],{"field":96,"matched_tokens":97,"snippet":71,"value":72},"post_content",[70],578730123365712000,{"best_field_score":100,"best_field_weight":101,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":48,"score":102,"tokens_matched":20,"typo_prefix_score":48},"1108091339008",13,"578730123365711979",{"document":104,"highlight":118,"highlights":134,"text_match":98,"text_match_info":144},{"cat_link":105,"category":106,"comment_count":48,"id":107,"is_sticky":48,"permalink":108,"post_author":51,"post_content":109,"post_date":110,"post_excerpt":54,"post_id":107,"post_modified":111,"post_thumbnail":54,"post_thumbnail_html":54,"post_title":112,"post_type":59,"sort_by_date":113,"tag_links":114,"tags":117},[45],[47],"18209","http://radioblackout.org/2013/09/csea-la-grande-abbuffata-in-salsa-pd/","La commissione di indagine istituita dal Comune la scorsa primavera dopo il crack di CSEA ha consegnato la propria relazione finale al consiglio comunale lunedì sera. CSEA era un consorzio affidato a privati ma gestito con fondi pubblici che si occupa di corsi di formazione professionale.\r\nCompito della commissione era ricostruire come un ente no profit, che per propria natura non avrebbe dovuto produrre perdite, e che a fine anni 90 aveva 30 miliardi di lire, abbia dilapidato tutto e sia poi affondato sotto il peso di 25 milioni di passivo, bruciando circa 40 milioni di euro in quindici anni.\r\nLa distrazione di oltre 4 milioni di fondi pubblici fatta dai vertici di CSEA è ormai in mano alla magistratura. Compito della commissione di inchiesta guidata da Enzo Liardo del Pdl era mettere in rilievo le responsabilità e le coperture del governo della città. La relazione punta l'indice sull'ex vice sindaco Tom Dealessandri, ormai uscito dalla stanze di Palazzo civico e perfetto capro espiatorio di un sistema di malaffare, che ha goduto di ampie coperture, alimentando un blocco di potere tra PD e settori sindacali.\r\nA farne le spese la collettività, che deve subire le ruberie della stessa classe politica che impone tagli dei servizi e aumenti delle tariffe.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Simone Bisacca, avvocato del lavoro che ha seguito la vicenda dei lavoratori CSEA, trasferiti ad altro ente con riduzione secca di stipendio e garanzie.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nCsea","18 Settembre 2013","2013-09-21 01:49:44","CSEA. La grande abbuffata in salsa PD",1379511520,[62,115,116],"http://radioblackout.org/tag/pd/","http://radioblackout.org/tag/relazione-liardo/",[15,21,33],{"post_content":119,"post_title":124,"tags":127},{"matched_tokens":120,"snippet":122,"value":123},[121],"CSEA","primavera dopo il crack di \u003Cmark>CSEA\u003C/mark> ha consegnato la propria relazione","La commissione di indagine istituita dal Comune la scorsa primavera dopo il crack di \u003Cmark>CSEA\u003C/mark> ha consegnato la propria relazione finale al consiglio comunale lunedì sera. \u003Cmark>CSEA\u003C/mark> era un consorzio affidato a privati ma gestito con fondi pubblici che si occupa di corsi di formazione professionale.\r\nCompito della commissione era ricostruire come un ente no profit, che per propria natura non avrebbe dovuto produrre perdite, e che a fine anni 90 aveva 30 miliardi di lire, abbia dilapidato tutto e sia poi affondato sotto il peso di 25 milioni di passivo, bruciando circa 40 milioni di euro in quindici anni.\r\nLa distrazione di oltre 4 milioni di fondi pubblici fatta dai vertici di \u003Cmark>CSEA\u003C/mark> è ormai in mano alla magistratura. 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In questo caso è la CSEA, consorzio per lo sviluppo dell’elettronica e dell’automazione, che gestiva corsi per conto dell’ente pubblico. I suoi 280 lavoratori e lavoratrici docenti e non docenti attualmente sono in cassa integrazione e da 4 mesi senza stipendio. E’ un vicenda complessa e non del tutto chiara che è iniziata nel 2009 e che oggi forse è alle battute finali.\r\nIl 7 maggio 2009 l’azienda invia alle confederazioni sindacali di categoria e alle direzione provinciale del lavoro e della massima occupazione la comunicazione formale della crisi aziendale e dell’apertura della procedura di ricorso ai licenziamenti collettivi. Gli esuberi sarebbero 80.\r\n29 luglio 2009, viene firmato da CGIL, CISL e UIL un accordo per la cassa integrazione.\r\nDicembre 2009. Alcuni lavoratori si rivolgono a un commercialista che accerta che il debito è di 16 milioni di euro. Cominciano gli scioperi e le vertenze legali.\r\nMarzo 2012. L’assemblea dei soci nomina un liquidatore.\r\nAlcune decine di lavoratori e lavoratrici sono iscritti alla Cub (confederazione unitaria di base). La controparte, in accordo con CGIL, CISL e UIL, esclude la CUB dai tavoli di trattativa perché non firmataria del contratto di categoria. Si tratta di un discriminazione non solo nei confronti della CUB ma soprattutto nei confronti dei lavoratori e lavoratrici che vedono attentato il loro diritto di farsi rappresentare dal sindacato che preferiscono. A questo proposito ricordiamo che la privazione dei diritti sindacali alla CGIL da parte di Marchionne perché non ha firmato il contratto Fiat, su cui la CGIL ora giustamente protesta, è esattamente il meccanismo che la stessa CGIL ha sempre avallato nei confronti del sindacalismo di base.\r\n2 aprile 2012. Il liquidatore, vista l’impossibilità di proseguire con l’attività, consegna i libri contabili in tribunale aprendo la procedura fallimentare.\r\nMartedì scorso, 8 maggio, alcuni lavoratrici e lavoratrici della CSEA si sono riuniti nella sede del patronato in via Monginevro per fare il punto della situazione e decidere le prossime iniziative. Noi siamo andati a trovarli e abbiamo raccolto la loro voce che ora vi proponiamo. Ascolta l'intervista [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/05/csea.mp3\"] Scarica il file","23 Maggio 2012","2025-09-24 22:01:06","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/05/csea-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"275\" height=\"183\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/05/csea.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","La lotta dei lavorator* CSEA",1337773780,[159,62,160],"http://radioblackout.org/tag/crisi/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/",[25,15,162],"lavoro",{"post_content":164,"post_title":168,"tags":171},{"matched_tokens":165,"snippet":166,"value":167},[121],"In questo caso è la \u003Cmark>CSEA\u003C/mark>, consorzio per lo sviluppo dell’elettronica","Il no profit colpisce ancora. In questo caso è la \u003Cmark>CSEA\u003C/mark>, consorzio per lo sviluppo dell’elettronica e dell’automazione, che gestiva corsi per conto dell’ente pubblico. 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Minaccia che pare giungere direttamente dai corridoi della Prefettura torinese, disturbata dall'attenzione che lo spazio riconquistato sta guadagnando in un quartiere senza molti luoghi disponibili perl'aggregazione dal basso.\r\nLo spazio soffre anche di un mancato allaccio all'acqua potabile corrente, bloccato a monte dell'edificio al momento della precedente dismissione e col caldo estivo si rischia l'emergenza sanitaria.. Quegli uffici una volta ospitavano i dipendenti dello Csea, il Consorzio per lo Sviluppo dell'Elettronica e dell'Automazione, fallito e successivamente venduto dal Comune di Torino alla Cassa Depositi e Prestiti: 40milioni di euro di debiti e 350 disoccupati per il fallimento della prima partecipata pubblica.\r\nGli occupanti suggeriscono di guardare a quanto avvenuto a Bologna, «dove il Comune ha deciso di garantire l’acqua. E il pretesto della mancanza d’acqua non può essere utilizzato per effettuare uno sgombero». 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Nel frattempo, hanno indetto una manifestazione per le vie del quartiere per il prossimo sabato pomeriggio alle h 17, davanti all'occupazione socio-abitativa.\r\nAscolta la diretta con Alice di Prendocasa_Torino\r\nalice_neruda",[246],{"field":96,"matched_tokens":247,"snippet":243,"value":244},[70],{"best_field_score":219,"best_field_weight":249,"fields_matched":20,"num_tokens_dropped":48,"score":250,"tokens_matched":20,"typo_prefix_score":48},14,"578730123365187697",6646,{"collection_name":59,"first_q":15,"per_page":253,"q":15},6,{"facet_counts":255,"found":310,"hits":311,"out_of":471,"page":20,"request_params":472,"search_cutoff":37,"search_time_ms":473},[256,288],{"counts":257,"field_name":285,"sampled":37,"stats":286},[258,261,264,267,270,273,276,278,280,283],{"count":259,"highlighted":260,"value":260},95,"anarres",{"count":262,"highlighted":263,"value":263},45,"liberation front",{"count":265,"highlighted":266,"value":266},32,"la perla di labuan",{"count":268,"highlighted":269,"value":269},23,"frittura mista",{"count":271,"highlighted":272,"value":272},12,"stakka stakka",{"count":274,"highlighted":275,"value":275},10,"backwards",{"count":274,"highlighted":277,"value":277},"I Bastioni di Orione",{"count":274,"highlighted":279,"value":279},"Bello come una prigione che brucia",{"count":281,"highlighted":282,"value":282},7,"Macerie su macerie",{"count":253,"highlighted":284,"value":284},"OverJoy","podcastfilter",{"total_values":287},59,{"counts":289,"field_name":36,"sampled":37,"stats":308},[290,292,293,295,297,299,301,303,304,306],{"count":271,"highlighted":291,"value":291},"guerra",{"count":274,"highlighted":18,"value":18},{"count":281,"highlighted":294,"value":294},"francia",{"count":281,"highlighted":296,"value":296},"Radio Blackout",{"count":281,"highlighted":298,"value":298},"frittura mista radio fabbrica",{"count":253,"highlighted":300,"value":300},"punk",{"count":253,"highlighted":302,"value":302},"roots",{"count":253,"highlighted":260,"value":260},{"count":253,"highlighted":305,"value":305},"antimilitarismo",{"count":253,"highlighted":307,"value":307},"Bastioni di Orione",{"total_values":309},932,346,[312,346,374,400,424,450],{"document":313,"highlight":327,"highlights":337,"text_match":342,"text_match_info":343},{"comment_count":48,"id":314,"is_sticky":48,"permalink":315,"podcastfilter":316,"post_author":317,"post_content":318,"post_date":319,"post_excerpt":54,"post_id":314,"post_modified":320,"post_thumbnail":321,"post_title":322,"post_type":323,"sort_by_date":324,"tag_links":325,"tags":326},"85596","http://radioblackout.org/podcast/presentazione-di-sea-punks-intervista-ad-un-membro-dellequipaggio/",[263],"liberationfront","Recentemente si è svolta nel Mar Mediterraneo la prima campagna dell’organizzazione tedesca Sea Punks che, tramite la nave Sea Punk I, si prefigge lo scopo di aiutare e soccorrere le persone in spostamento che quotidianamente tentano di arrivare dal nord dell’Africa alle coste italiane.\r\n\r\nUn compito non facile, se si pensa alla grande estensione di questo tratto di mare e all’enorme numero di imbarcazioni (precarie, che imbarcano acqua e che spesso affondano prima di essere intercettate dai soccorsi) che iniziano questo viaggio. 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Specialmente attraverso gli OGM di nuova generazione (cisgenici), il CREA (e non solo) sta provando ad abbattere la diffidenza dell’opinione pubblica verso le modificazioni del DNA, oramai semplificate e accelerate dalla tecnica di editing genetico “taglia e incolla” Crispr-cas9. \r\n\r\nUn’agricoltura ed un allevamento sempre più smart e ipertecnologizzati significano un passo ulteriore verso l’alienazione dell’essere umano dal vivente che lo circonda, così come un’accelerazione verso l’artificializzazione e digitalizzazione della vita. \r\n\r\nChe si parli di questi piani per il futuro anche in maniera legata al contesto degli sgomberi, della repressione e dell’immiserimento generale della città di Torino, non ci può che far ribadire e ri-sottolineare le intersezioni tra le lotte che ci si presentano davanti.\r\n\r\nAscolta la puntata qui:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/crea.mp3\"][/audio]","12 Ottobre 2022","2022-10-12 23:30:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/precision-agriculture-market-200x110.jpg","Sgombero dell’Edera Squat: chi è il CREA?",1665617457,[],[],{"post_content":360,"post_title":365},{"matched_tokens":361,"snippet":363,"value":364},[362],"CREA","chiarezza su chi è il \u003Cmark>CREA\u003C/mark> (Consiglio per la ricerca in","Nella puntata di mercoledì 12 ottobre abbiamo voluto fare chiarezza su chi è il \u003Cmark>CREA\u003C/mark> (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria), proprietario dello stabile dell’Edera Squat di Via Pianezza 115, sgomberato lo scorso lunedì.\r\n\r\nSi tratta di un ente di ricerca e di consulenza vigilato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, la cui attività consiste nel legare sempre più a doppio filo il mondo dell’agricoltura e dell’allevamento a quello dei laboratori e delle nuove tecnologie.\r\n\r\nCon la giustificazione della lotta al cambiamento climatico o del miglioramento delle colture o del benessere animale, quest’ente si vanta di progetti di ricerca in vari campi, come quello dello smart farming, della precision forestry e della zootecnia hi-tech.\r\n\r\nAbbiamo visto qualche esempio di come le modificazioni genetiche, le biotecnologie e i Big Data siano solo alcuni degli strumenti particolarmente utilizzati in queste ricerche, che hanno lo scopo dichiarato di aumentare i profitti delle aziende che lavorano nell’agribusiness e permettere loro di risultare competitive sul mercato internazionale. 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Questa è partita nel suo iter, come proposta di legge di \"iniziativa popolare\", il virgolettato è d'obbligo perchè stiamo parlando di uno storico cavallo di battaglia della CISL e approvata letteralmente in tempi record. Basti pensare che dal 1980 ad oggi solo 3 su 262 di queste proposte sono passate come leggi, il che indica quanto in realtà questa misura sia stata solo una regalo per Stato e padroni. Con il nostro ospite siamo entrati nei dettagli dei diversi articoli che compongono la legge, che di fatto dà la possibilita di partecipazione ai rappresentanti dei lavoratori negli organismi direttivi dell’azienda, in funzione di sorveglianza, quasi scontato dire che ovviamente non avranno voce in capitolo rispetto alla gestione della gestione economica, ma che soprattutto vengono scelti dai datori di lavoro. Quest'ultimo è il fulcro della legge, che di fatto va a creare ulteriori gangli burocratici immaginando una contrattazione tutta interna, più che sindacale, oltre a destare una ovvia preoccupazione per questi individui che hanno interesse anche economico a fare crescere i fatturati delle aziende per cui lavorano. La legge regola anche la distribuzione degli utili di impresa tra i lavoratori, la liberalizzazione dei pagamenti tramite azioni aziendali e in generale l'obiettivo implicito è quello di legare sempre di più il salario alla produttività, un altro strumento che servirà per dividere i lavoratori e fare prosperare le aziende.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_01_07_Federico-Giusti-delegato-CUB-su-nuova-legge-partecipazione-lavoratori-nellimprese-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di un capotreno dell’assemblea Nazionale PdM/PdB (personale di macchina/personale di bordo) sul prossimo sciopero che inizierà alle ore 21:00 di lunedì 7 luglio e terminerà alle ore 18:00 di martedì 8 luglio. Il decimo sciopero dell'assemblea oltre alle tematiche legate a maggiore sicurezza nei cantieri ferroviari, migliori condizioni contrattuali per macchinisti e capitreno, l’adozione di un contratto unico per tutto il personale ferroviario, si concentra contro il rinnovo contrattuale appena firmato dai confederali. Infatti \"I ferrovieri dicono NO!\" è lo slogan che l'assemblea ha lanciato durante un sondaggio tra i lavorator* che fino al 20/06/25 ha visto di più di 4.000 adesioni. Inoltre si invitano i lavorator* a:\r\n\"COMUNICAZIONE IMPORTANTE\r\nColleghe e colleghi, a partire da oggi, e fino a venerdi 4 Luglio sono aperte le consultazioni referendarie sul CCNL Attività Ferroviaria. Vista la confusione creatasi a livello di informazione invitiamo tutti ad informarsi sulla localizzazione delle sedi di voto nel proprio territorio. Ricordiamo inoltre che tutti possono (e devono) andare a votare, anche i non iscritti al sindacato, e vi ricordiamo l’importanza di votare NO ad un rinnovo che non recepisce nulla di ciò per cui stiamo scioperando e anzi, per l'ennesima volta bastona il personale mobile come già successo negli ultimi venticinque anni.\r\nAndiamo a votare 2/3/4 luglio e scioperiamo dalle ore 21 del 7 luglio 2025.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_01_07_Capotreno-Pdm_Pdb-su-ultime-mobilitazioni-e-prossimo-sciopero-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo argomento della serata lo abbiamo affrontato ospitando Francesca del SUDD COBAS, lo Strike Days Vol.3 uno stato di mobilitazione che ha preso vita dal 26 giugno e che andrà avanti fino al 6 luglio. Lavoratrici e lavoratori che operano per aziende in subappalto che forniscono grandi marchi della moda e della pelletteria nel distretto tessile e di confezionamento industriale di Prato, sono decisi a battersi per :\r\n\r\n\" la fine dei turni di 12 ore per 7 giorni. Per la fine del lavoro nero. Per la fine dei finti contratti part-time. Per una vita più bella, a testa alta, insieme. Colleghə di un’unica fabbrica, fratelli e sorelle di un’unica lotta.\" come recita un loro volantino. L'aspetto che ci è interessato di questo tipo di mobilitazione è che crea un circolo virtuoso, per il quale tra colleghi ci si riconosce nelle stesse problematiche e vedere nel magazzino a fianco al tuo che si riesce a fare un blocco della merce in uscita, puntando i piedi e pretendendo risposte da chi sfrutta e continua a farlo, inizia a raccogliere i suoi frutti. Infatti Francesca ci racconta ad esempio che alla data dell'intervista, sono stati chiusi 15 accordi su 19 con le aziende per fare avere un contratto regolare e full time a lavoratori e lavoratrici.\r\n\r\nIn queste calde giornate, scandite da tentativi di sgombero dei picchetti da parte padronale e delle forze dell'ordine, si è svolto anche un presidio fuori dal distretto, per una lotta di cui abbiamo parlato dai nostri microfoni e che continua:\r\n\r\n\"Oggi, 1° luglio, parte un processo che potrebbe cambiare tutto. Non sarà una causa facile, ma quando si lotta per cambiare le cose niente lo è mai.\r\n\r\n\r\nDavanti al negozio Montblanc di Firenze, al grido di \"Non per noi ma per tuttə\", i lavoratori in appalto hanno manifestato mentre, nella sezione lavoro del Tribunale di Firenze, si apriva un processo che potrebbe diventare storico. 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La legge regola anche la distribuzione degli utili di impresa tra i lavoratori, la liberalizzazione dei pagamenti tramite azioni aziendali e in generale l'obiettivo implicito è quello di legare sempre di più il salario alla produttività, un altro strumento che servirà per dividere i lavoratori e fare prosperare le aziende.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_01_07_Federico-Giusti-delegato-CUB-su-nuova-legge-partecipazione-lavoratori-nellimprese-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di un capotreno dell’assemblea Nazionale PdM/PdB (personale di macchina/personale di bordo) sul prossimo sciopero che inizierà alle ore 21:00 di lunedì 7 luglio e terminerà alle ore 18:00 di martedì 8 luglio. Il decimo sciopero dell'assemblea oltre alle tematiche legate a maggiore sicurezza nei cantieri ferroviari, migliori condizioni contrattuali per macchinisti e capitreno, l’adozione di un contratto unico per tutto il personale ferroviario, si concentra contro il rinnovo contrattuale appena firmato dai confederali. Infatti \"I ferrovieri dicono NO!\" è lo slogan che l'assemblea ha lanciato durante un sondaggio tra i lavorator* che fino al 20/06/25 ha visto di più di 4.000 adesioni. Inoltre si invitano i lavorator* a:\r\n\"COMUNICAZIONE IMPORTANTE\r\nColleghe e colleghi, a partire da oggi, e fino a venerdi 4 Luglio sono aperte le consultazioni referendarie sul CCNL Attività Ferroviaria. Vista la confusione creatasi a livello di informazione invitiamo tutti ad informarsi sulla localizzazione delle sedi di voto nel proprio territorio. Ricordiamo inoltre che tutti possono (e devono) andare a votare, anche i non iscritti al sindacato, e vi ricordiamo l’importanza di votare NO ad un rinnovo che non recepisce nulla di ciò per cui stiamo scioperando e anzi, per l'ennesima volta bastona il personale mobile come già successo negli ultimi venticinque anni.\r\nAndiamo a votare 2/3/4 luglio e scioperiamo dalle ore 21 del 7 luglio 2025.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_01_07_Capotreno-Pdm_Pdb-su-ultime-mobilitazioni-e-prossimo-sciopero-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo argomento della serata lo abbiamo affrontato ospitando Francesca del SUDD COBAS, lo Strike Days Vol.3 uno stato di mobilitazione che ha preso vita dal 26 giugno e che andrà avanti fino al 6 luglio. Lavoratrici e lavoratori che operano per aziende in subappalto che forniscono grandi marchi della moda e della pelletteria nel distretto tessile e di confezionamento industriale di Prato, sono decisi a battersi per :\r\n\r\n\" la fine dei turni di 12 ore per 7 giorni. Per la fine del lavoro nero. Per la fine dei finti contratti part-time. Per una vita più bella, a testa alta, insieme. Colleghə di un’unica fabbrica, fratelli e sorelle di un’unica lotta.\" come recita un loro volantino. L'aspetto che ci è interessato di questo tipo di mobilitazione è che \u003Cmark>crea\u003C/mark> un circolo virtuoso, per il quale tra colleghi ci si riconosce nelle stesse problematiche e vedere nel magazzino a fianco al tuo che si riesce a fare un blocco della merce in uscita, puntando i piedi e pretendendo risposte da chi sfrutta e continua a farlo, inizia a raccogliere i suoi frutti. Infatti Francesca ci racconta ad esempio che alla data dell'intervista, sono stati chiusi 15 accordi su 19 con le aziende per fare avere un contratto regolare e full time a lavoratori e lavoratrici.\r\n\r\nIn queste calde giornate, scandite da tentativi di sgombero dei picchetti da parte padronale e delle forze dell'ordine, si è svolto anche un presidio fuori dal distretto, per una lotta di cui abbiamo parlato dai nostri microfoni e che continua:\r\n\r\n\"Oggi, 1° luglio, parte un processo che potrebbe cambiare tutto. Non sarà una causa facile, ma quando si lotta per cambiare le cose niente lo è mai.\r\n\r\n\r\nDavanti al negozio Montblanc di Firenze, al grido di \"Non per noi ma per tuttə\", i lavoratori in appalto hanno manifestato mentre, nella sezione lavoro del Tribunale di Firenze, si apriva un processo che potrebbe diventare storico. Sei operai pakistani della Z Production chiedono il riconoscimento del loro vero datore di lavoro: Pelletteria Richemont Firenze, società del colosso del lusso Richemont (proprietaria del marchio Montblanc).\r\n\r\n\r\nIl cuore della causa? Dimostrare che quello che sembrava un appalto era in realtà lavoro subordinato mascherato. Se il Tribunale darà loro ragione, potrebbe essere la svolta per migliaia di lavoratori e lavoratrici sfruttati nelle filiere del Made in Italy.\r\n\r\n\r\nDietro il lusso, turni massacranti, falsi contratti, lavoro nero, 3 euro l’ora. Una realtà denunciata da anni, e ora finalmente messa sotto processo. Questo causa non riguarda solo sei persone. Riguarda un intero sistema che dovrà iniziare a rispondere.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_01_07_Francesca-Sudd-Cobas-su-Strike-days-vol.3-e-vertenza-Montblanc-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[396],{"field":96,"matched_tokens":397,"snippet":393,"value":394},[392],{"best_field_score":344,"best_field_weight":249,"fields_matched":20,"num_tokens_dropped":48,"score":399,"tokens_matched":20,"typo_prefix_score":17},"578730054645710961",{"document":401,"highlight":415,"highlights":420,"text_match":342,"text_match_info":423},{"comment_count":48,"id":402,"is_sticky":48,"permalink":403,"podcastfilter":404,"post_author":406,"post_content":407,"post_date":408,"post_excerpt":54,"post_id":402,"post_modified":409,"post_thumbnail":410,"post_title":411,"post_type":323,"sort_by_date":412,"tag_links":413,"tags":414},"98873","http://radioblackout.org/podcast/la-messinscena-w-puta-caso-ep-04/",[405],"la messinscena","giulio","https://soundcloud.com/tundraaaa/la-messinscena-w-puta-caso-x-radio-blackout-ep04\r\n\r\ncelebrating(?) 1st may w/ puta caso aka carol from cagliari (<3) with the loooooooongest messinscena of the season.\r\n\r\n- tutto tossisce -\r\n\r\n(some) tracks by:\r\n\r\ntune in tree ears side a - 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Gerstein, Noisebrigade, Dr. Cancer, etc. che va in onda su Radio Blackout 105.250 il martedì dalle 23 fino a mezzanotte.\r\nPer un’ora verrete condotti attraverso un percorso trasversale fatto da sonorità che non si fermano ad un genere: si può passare dall’industrial alla wave, facendo una fermata nel punk, nel death metal, nell’electro oppure anche nel math rock.\r\nSeguiremo le storie di chi ha fatto dei suoni non convenzionali l’espressione della propria persona con ascolti ed alle volte con interviste.\r\nCi sarà uno spazio per le novità e per improvvisazioni varie.\r\nSpegnete la luce, la musica inizia…\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/2025_05_13_MusickToPlay.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nPLAYLIST\r\n01 Chalkydri \"Gathering Of The Druids\" da \"Gathering Of The Druids\"\r\n02 Pantser Fabriek \"Bellis Perennes\" da \"Digitalis\"\r\n03 Legowelt \"Liquidium 1995\" da \"Synths Below Sea Level\"\r\n04 U-TIC Organization \"Channel\" da \"Therm\"\r\n05 Drvg Cvltvre \"Up On Downers\" da \"Keep On Rotting In The Free World\"\r\n06 Dataintrång/Eargoggle \"Bingo Lottery\" da \" VVAA - Trans-Atlantic Communications\"\r\n07 M0dezer0 \"Beyond The Horizon\" da \"Omega Point\"\r\n08 Pluppo \"Paranoid Considerations\" da \"VVAA - Viemäri-Tekno\"\r\n09 Oscar Wyers \"5653 PE\" da \"Non Linear Thought\"\r\n10 Manta \"Weerbaar\" da \"Failure Parade\"\r\n11 Mrs Dink \"Basalt\" da \"Hitting The Gas\"","14 Maggio 2025","2025-05-14 10:09:34","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/08/MusickToPlayInTheDark-1-200x110.jpg","Musick To Play In The Dark – Puntata del 13/05/2025",1747217207,[438],"http://radioblackout.org/tag/musick/",[440],"musick",{"post_content":442},{"matched_tokens":443,"snippet":444,"value":445},[330],"Liquidium 1995\" da \"Synths Below \u003Cmark>Sea\u003C/mark> Level\"\r\n04 U-TIC Organization \"Channel\"","Musick To Play In The Dark – Puntata del 13/05/2025 (Axumisia Records special)\r\n\r\nMusick To Play In The Dark è la trasmissione condotta da Maurizio a.k.a. 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