","Decoro urbano e criminalizzazione della povertà nella legge Minniti-Orlando","post",1495625561,[63,64,65,66,67,68,69,70,71,72,73],"http://radioblackout.org/tag/conflitto/","http://radioblackout.org/tag/crisi/","http://radioblackout.org/tag/decoro/","http://radioblackout.org/tag/degrado/","http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/linformazione-di-blackout/","http://radioblackout.org/tag/minniti-orlando/","http://radioblackout.org/tag/news/","http://radioblackout.org/tag/notizie-2/","http://radioblackout.org/tag/poverta/","http://radioblackout.org/tag/repressione/",[75,76,18,77,52,36,78,79,80,81,32],"conflitto","crisi","degrado","minniti-orlando","news","notizie","povertà",{"post_content":83,"post_title":87,"tags":91},{"matched_tokens":84,"snippet":85,"value":86},[18],"cosiddetto Minniti-Orlando, su sicurezza e \u003Cmark>decoro\u003C/mark> urbano, prefigura una gestione dello","Il decreto, da poco convertito in legge, cosiddetto Minniti-Orlando, su sicurezza e \u003Cmark>decoro\u003C/mark> urbano, prefigura una gestione dello spazio pubblico assolutamente arbitraria e lasciata nelle mani di sindaci e forze di polizia sempre più potenti.\r\n\r\n \r\n\r\nAnche la determinazione della cosiddetta Daspo urbana dai luoghi di interesse è così indeterminata da poter essere sostanzialmente estesa ovunque nelle città italiane. 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Un po’ ovunque sugli scalini davanti ai negozi sono state poste punte metalliche. Contrariamente a quanto potrebbe sembrare, elementi di questo genere non hanno una funzione decorativa e i braccioli non sono pensati per offrire maggiore comfort. Questi dettagli urbani sono il risultato di precise scelte progettuali riconducibili a quella che viene definita «architettura ostile».\r\nDa dove nasce il bisogno di usare l’architettura per escludere dalle città i poveri?\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Tommaso Gori, giornalista freelancer di politiche urbane\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2025-03-11-città-ostili-gori.mp3\"][/audio]","11 Marzo 2025","2025-03-11 19:42:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/panchina-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"157\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/panchina-300x157.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/panchina-300x157.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/panchina-1024x536.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/panchina-768x402.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/panchina.jpg 1528w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La città punitiva",1741722132,[148,65,149,150,151],"http://radioblackout.org/tag/architettra-ostile/","http://radioblackout.org/tag/giubileo/","http://radioblackout.org/tag/guerra-ai-poveri/","http://radioblackout.org/tag/roma/",[153,18,154,34,26],"architettra ostile","Giubileo",{"post_content":156,"tags":160},{"matched_tokens":157,"snippet":158,"value":159},[18],"gli adolescenti: in nome del \u003Cmark>decoro\u003C/mark>, un’architettura ostile ridisegna le città","Panchine anti-bivacco, dissuasori lungo i marciapiedi, luci nei centri commerciali per scoraggiare gli adolescenti: in nome del \u003Cmark>decoro\u003C/mark>, un’architettura ostile ridisegna le città reprimendo i comportamenti e scoraggiando chi non consuma.\r\nIn certe aree urbane “riqualificate” per il Giubileo, come piazza dei Cinquecento davanti alla stazione di Roma Termini alcune panchine hanno i braccioli posizionati al centro. 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Qualcuno ne ha proposto persino la chiusura notturna.\r\nMa non sempre le ciambelle riescono con il buco: all’assemblea c’erano anche i compagn della Miccia, che spesso hanno tenuto iniziative nel parco. I compagni della Miccia hanno rivendicato l’uso politico e sociale del parco, sostenendo che i luoghi sicuri sono quelli attraversati e vissuti liberamente. Non solo: di fronte a “cittadini” che vorrebbero delegare al comune la pulizia e la sistemazione del parco, hanno posto l’accento sull’autogestione e la cura collettiva.\r\nLa scorsa domenica hanno fatto una prima iniziativa di pulizia e sfalcio del parco, la prima di tante con cui il luogo verrà riempito durante l’estate.\r\nNe abbiamo parlato con Werther della Miccia\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/2021-07-06-parco-werther.mp3\"][/audio]","6 Luglio 2021","2021-07-06 20:42:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/208956348_847703099489830_4260038802782988464_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"169\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/208956348_847703099489830_4260038802782988464_n-169x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/208956348_847703099489830_4260038802782988464_n-169x300.jpg 169w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/208956348_847703099489830_4260038802782988464_n-576x1024.jpg 576w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/208956348_847703099489830_4260038802782988464_n-768x1365.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/208956348_847703099489830_4260038802782988464_n-864x1536.jpg 864w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/208956348_847703099489830_4260038802782988464_n.jpg 1125w\" sizes=\"auto, (max-width: 169px) 100vw, 169px\" />","Asti. Decoro e telecamere nel futuro del Bosco dei Partigiani?",1625604124,[195,196,65,197,198],"http://radioblackout.org/tag/asti/","http://radioblackout.org/tag/autogestione/","http://radioblackout.org/tag/parco-dei-partigiani/","http://radioblackout.org/tag/riqualificazione-escludente/",[200,201,18,202,203],"asti","autogestione","parco dei partigiani","riqualificazione escludente",{"post_title":205,"tags":208},{"matched_tokens":206,"snippet":207,"value":207},[89],"Asti. \u003Cmark>Decoro\u003C/mark> e telecamere nel futuro del Bosco dei Partigiani?",[209,211,213,215,217],{"matched_tokens":210,"snippet":200},[],{"matched_tokens":212,"snippet":201},[],{"matched_tokens":214,"snippet":98},[18],{"matched_tokens":216,"snippet":202},[],{"matched_tokens":218,"snippet":203},[],[220,225],{"field":37,"indices":221,"matched_tokens":222,"snippets":224},[118],[223],[18],[98],{"field":123,"matched_tokens":226,"snippet":207,"value":207},[89],{"best_field_score":130,"best_field_weight":131,"fields_matched":118,"num_tokens_dropped":49,"score":180,"tokens_matched":133,"typo_prefix_score":49},{"document":229,"highlight":248,"highlights":266,"text_match":128,"text_match_info":277},{"cat_link":230,"category":231,"comment_count":49,"id":232,"is_sticky":49,"permalink":233,"post_author":52,"post_content":234,"post_date":235,"post_excerpt":55,"post_id":232,"post_modified":236,"post_thumbnail":237,"post_thumbnail_html":238,"post_title":239,"post_type":60,"sort_by_date":240,"tag_links":241,"tags":245},[46],[48],"66621","http://radioblackout.org/2021/02/la-citta-decorosa/","La cacciata dei senzatetto dal centro cittadino è solo l’ultimo tassello del puzzle della città decorosa voluta da Chiara Appendino, nel solco delle giunte targate PD che hanno governato per decenni Torino.\r\nIl decoro si sostanzia nel rendere invisibili i poveri, cacciandoli dai salotti buoni, disgregando ed annullando i luoghi dell’economia informale con cui campano, distruggendo le baraccopoli, sgomberando i posti occupati, formali ed informali della città.\r\nIn piena pandemia hanno completato lo sgombero strisciante delle casette di legno e lamiera di via Germagnano, hanno cacciato i migranti che vivevano nei capannoni dell’ex Gondrand, hanno gettato in strada i 50 occupanti di corso Giulio 45, hanno allontanato i senzatetto che dormivano sotto i portici cittadini, distruggendo e gettando in discarica coperte e cartoni.\r\n\r\n“Nella nostra città i poveri sono diventati alieni, da nascondere, cacciare, allontanare in quanto soggetti che cercano di sviluppare delle autonome strategie di vita. Non è per nulla interessante, e molto sbagliato, ricoprire la povertà di un velo nostalgico, leggerla necessariamente come una resistenza politicizzata, o farne una storia rivoluzionaria o, ancora peggio, morale. Non sono strategie di resistenza esplicita, se non in alcuni casi, ma vere e proprie strategie vitali, la sostanza stessa del tentativo di migliorare la propria condizione accettando pienamente i più ampi fini sociali ed economici.\r\nRiconoscere questo, fa cadere due castelli di carta in un colpo solo: da un lato quello di pensare alla strategia neoliberale di governo urbano come a una riproposizione dei meccanismi del laissez-faire e della deregulation. L’attuale governo delle città si muove su un piano di regolazione e progettazione in cui lo stato – eventualmente nelle sue articolazioni locali – è un attore centrale nel permettere o non permettere, nel lasciar fare o nel chiudere spazi. L’altro è il discorso sull’autonomia e la partecipazione. L’attivazione degli abitanti, un impegno sociale che venga riconosciuto e ritenuto legittimo da parte delle autorità, è quello ben incasellabile in forme conosciute e normate, che possano rientrare nella definizione di volontariato o cittadinanza attiva. Attivazione sì, quindi, ma solo a certe condizioni. Questo aiuta a smascherare un sostrato, un’atmosfera, all’opera in questa città, così pronta a cancellare ogni sussulto dal basso, ogni occupazione, ogni tentativo di sbarcare il lunario fuori dallo stretto recinto del legale. Questo recinto non è però naturale, ma l’effetto di una attività normativa, simbolica e materiale dello stato stesso.\r\nPiuttosto, è importante riconoscere una irriducibilità, una incomprensibilità, una fatica nel relazionarsi con l’informale, l’a-normale. Quello che abbiamo visto con tanta forza in questi anni, in questi giorni, è uno sguardo costitutivamente moralizzante e paternalista, che non riesce a tollerare – forse ancora di più, a concepire – l’esistenza di zone d’ombra, di complessità, degli effetti di una povertà diffusa e atroce che non sa né vuole affrontare se non scaricando sugli stessi poveri la responsabilità di cercarsi un lavoro, che sia “normale”, accettabile e decoroso. E allora la soluzione diventa quella di scacciarli, lasciando intatta la povertà. È una resa alle complessità del mondo, una burocratizzazione della vita sociale ammantata dalla retorica della libera impresa, un’accumulazione di dispositivi di governo volti ad allontanare il tangibile senso di impotenza per ciò che non riesce a contare, a bandire, a appaltare.”1\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Tommaso Frangioni, ricercatore di sociologia all’Università di Torino\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/2021-02-09-tommaso-decoro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n1 In “Cronaca partigiana di un mutamento urbano di Cecilia Pasini e Tommaso Frangioni”\r\n\r\n ","9 Febbraio 2021","2021-02-09 17:07:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/poveri-al-mercato-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"192\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/poveri-al-mercato-300x192.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/poveri-al-mercato-300x192.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/poveri-al-mercato.jpg 457w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La città decorosa",1612890456,[65,242,243,244],"http://radioblackout.org/tag/poveri-e-decoro/","http://radioblackout.org/tag/sgomberi/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[18,246,247,15],"poveri e decoro","Sgomberi",{"post_content":249,"post_title":253,"tags":256},{"matched_tokens":250,"snippet":251,"value":252},[18],"tassello del puzzle della città \u003Cmark>decoro\u003C/mark>sa voluta da Chiara Appendino, nel","La cacciata dei senzatetto dal centro cittadino è solo l’ultimo tassello del puzzle della città \u003Cmark>decoro\u003C/mark>sa voluta da Chiara Appendino, nel solco delle giunte targate PD che hanno governato per decenni Torino.\r\nIl \u003Cmark>decoro\u003C/mark> si sostanzia nel rendere invisibili i poveri, cacciandoli dai salotti buoni, disgregando ed annullando i luoghi dell’economia informale con cui campano, distruggendo le baraccopoli, sgomberando i posti occupati, formali ed informali della città.\r\nIn piena pandemia hanno completato lo sgombero strisciante delle casette di legno e lamiera di via Germagnano, hanno cacciato i migranti che vivevano nei capannoni dell’ex Gondrand, hanno gettato in strada i 50 occupanti di corso Giulio 45, hanno allontanato i senzatetto che dormivano sotto i portici cittadini, distruggendo e gettando in discarica coperte e cartoni.\r\n\r\n“Nella nostra città i poveri sono diventati alieni, da nascondere, cacciare, allontanare in quanto soggetti che cercano di sviluppare delle autonome strategie di vita. 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I poveri allontanati per far posto ad un mercato la cui vocazione è attrarre turisti.\r\nIn tutto questo si ineriscono le nuove telecamere annunciate dalla Regione Piemonte, e ToNite, il progetto di riqualificazione delle rive della Dora, in cui esperti della comunicazione, creativi dell’immaginario, affiancano i poliziotti nell’opera di “pulizia” dell’area. Intanto si allunga la lista delle riqualificazioni escludenti, dall’ex Mercato dei Fiori all’area dello Student Hotel.\r\nDi recente sono stati resi pubblici i vincitori dei due bandi lanciati per ToNite e lungo la Dora fervono attività “Gay friendly”, accattivanti, per la sinistra da bere della “nuova Aurora”. Il proprietario del bar che le promuove da dieci anni fa la spia alla polizia e lo rivendica apertamente. Lo scorso anno ha firmato il protocollo “Strade Sicure” con la circoscrizione: in cambio ha ottenuto il privilegio di occupare gratis il lungofiume. Non solo. 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Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","15 Luglio 2021","2021-07-15 11:39:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/cropped-allienamento-200x110.jpg","Anarres del 2 luglio. Sicurezza, decoro e gentrification sul lungo Dora. Il genocidio cattolico dei bimbi indigeni. Camion militari alla Tunisia...",1626348347,[],[],{"post_content":472,"post_title":476},{"matched_tokens":473,"snippet":474,"value":475},[18],"si erige a giustiziere del \u003Cmark>decoro\u003C/mark>, spargendo olio esausto nelle zone","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/2021-07-02-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nLungo Dora. Dove i pianeti si allineano\r\nInteressi puntuali e speculazioni specifiche s’allineano nei quartieri lungo la Dora. Non esiste un disegno, o una regia centrale, ma una comune idea di città, o ideologia; tutto ciò che le si oppone è eliminato con la forza della polizia, il benestare delle istituzioni di governo, la connivenza di linguaggi simbolici che si richiamano all’arte e alla cultura. Il 27 giugno, l’assessore al commercio, Alberto Sacco, durante un’assemblea a Porta Palazzo, ha rivendicato lo sgombero del Balon da san Pietro in Vincoli e dal Canale Molassi, perché “era tra le case e c'era gente veramente disperata. Questa zona diventerà fortemente turistica”. I poveri allontanati per far posto ad un mercato la cui vocazione è attrarre turisti.\r\nIn tutto questo si ineriscono le nuove telecamere annunciate dalla Regione Piemonte, e ToNite, il progetto di riqualificazione delle rive della Dora, in cui esperti della comunicazione, creativi dell’immaginario, affiancano i poliziotti nell’opera di “pulizia” dell’area. Intanto si allunga la lista delle riqualificazioni escludenti, dall’ex Mercato dei Fiori all’area dello Student Hotel.\r\nDi recente sono stati resi pubblici i vincitori dei due bandi lanciati per ToNite e lungo la Dora fervono attività “Gay friendly”, accattivanti, per la sinistra da bere della “nuova Aurora”. Il proprietario del bar che le promuove da dieci anni fa la spia alla polizia e lo rivendica apertamente. Lo scorso anno ha firmato il protocollo “Strade Sicure” con la circoscrizione: in cambio ha ottenuto il privilegio di occupare gratis il lungofiume. Non solo. Sicuro dell’appoggio della polizia si erige a giustiziere del \u003Cmark>decoro\u003C/mark>, spargendo olio esausto nelle zone del lungo Dora dove sostano per una birra e due chiacchiere gli abitanti più poveri. \r\nNe abbiamo parlato con Francesco Miliaccio, autore, con Alessandra Ferlito, dell’articolo “Come le politiche securitarie modellano la città di Torino” uscito per “Napoli Monitor“.\r\n\r\nGenocidio. La vicenda dei 150.000 mila bambini e bambine indigeni richiusi in istituti cattolici, per sottoporli ad un processo di assimilazione forzata, è emersa con forza dopo il ritrovamento di ben tre fosse comuni, nelle quali c’erano i resti di oltre mille piccoli, uccisi dalla malnutrizione, dalle botte, dalle umiliazioni che venivano inflitte dai preti incaricati di piegarli ad ogni costo. Un genocidio fisico e culturale. Le cronache ci restituiscono le immagini di chiese imbrattate e date alle fiamme dopo l’ondata di indignazione suscitata dalla scoperta.\r\nQuesta vicenda non ha nulla di eccezionale. È una delle tante che segnano di orrori tutta la storia delle colonizzazioni.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Boni, antropologo e docente all’università di Modena e Reggio. \r\n\r\nCamion militari made in Italy per le forze armate della Tunisia. Dopo sei anni di consultazioni, il governo di Tunisi ha autorizzato l’ordine di cinquecento veicoli 4x4 e 6x6 prodotti dal gruppo industriale Iveco. A rivelare la notizia il sito specializzato AfricaIntelligence.com. I camion saranno prodotti dalla divisione IVECO specializzata in mezzi militari (IVECO Defence Vehicle S.p.A.), società con sede principale a Bolzano e stabilimenti pure a Piacenza, Vittorio Veneto e Sete Lagoas in Brasile.\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nGiornata contro la repressione\r\nGiovedì 15 luglio ore 18\r\nGiardini (ir)reali, corso San Maurizio angolo via Rossini (tenete d’occhio la pagina di senzafrontiere per eventuali cambiamenti meteo-dipendenti)\r\naperibenefit, info, distro, seririot, interventi\r\nDJ set a cura della Malormone Crew\r\n\r\nSabato 17 luglio\r\nore 10,30\r\nPunto info antimilitarista al Balon\r\nContro le missioni militari italiane in Africa\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30. (ad agosto siamo in vacanza)\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. 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La politica istituzionale, incapace di offrire qualche briciola dalla tavola imbandita dei ricchi e dei potenti di cosa si occupa?\r\nDi paura. E di decoro.\r\nSi occupa di fioriere, aiuole recintate, di panchine antibivacco, di scritte sui muri, di videosorveglianza, di controllo e soprattutto di selezionare chi può stare in città e chi non se lo merita. 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Rappresentazione De-Genere”\r\n\r\nDomenica 8 marzo\r\ngiornata di lotta in giro per la città\r\n\r\nVenerdì 13 marzo\r\nLa truffa della Green Economy\r\nore 21 in corso Palermo 46\r\nInterverrà l’economista Francesco Fricche\r\n\r\nVenerdì 20 marzo\r\nQuestioni di specie\r\nore 21 in corso Palermo 46\r\nInterverrà Massimo Filippi, l’autore del libro\r\nIn risposta all'animalismo da talk show, questo libro sostiene una tesi molto chiara: lo sfruttamento e la messa a morte dei corpi animali sono parte integrante dell'ideologia e delle prassi di potere. La società in cui viviamo utilizza la carne dei non umani (e di chi a questi è equiparato) come materiale da costruzione per le sue architetture gerarchiche, al fine di riprodurre la struttura sacrificale su cui si erge. La risposta a questo orrore non può che tradursi in un antispecismo politico; un antispecismo che dovrebbe ibridarsi con le acquisizioni teoriche e pratiche degli altri movimenti di liberazione e, al contempo, guadagnare credibilità per smascherare l'antropocentrismo che in quelle acquisizioni si annida. Il movimento antispecista non è più chiamato a dimostrare l'inconfutabile sofferenza degli animali, ma a interrogarsi su come realizzare la liberazione dei corpi sensuali. È da qui che potrebbe prendere forma un movimento politico capace di non farsi assorbire nel ventre del sistema.\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici.\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nRiunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46 - Contatti: fai_torino@autistici.org – https://www.facebook.com/senzafrontiere.to/\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","23 Febbraio 2020","2020-02-23 11:16:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/charlie-1200x769-1-200x110.jpg","Anarres del 21 febbraio. Il decoro illustrato. Messico: rivolta femminista contro i media. TSH: gentrification a Porta Palazzo. 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Perché stupirsene?\r\n\r\nprossime iniziative:\r\n\r\nSabato 5 febbraio\r\nore 16\r\npresidio in piazza Castello a fianco della popolazione di Afrin, contro la visita in Italia e Stato del Vaticano di Erdogan\r\n\r\nSabato 10 febbraio\r\nore 10\r\nal Balon\r\nDistruggiamo le frontiere!\r\npunto info e raccolta abiti, scarponi, sciarpe, coperte, sacchi a pelo, abiti pesanti, per rendere più facile il viaggio a uomini, donne e bambini che provano a bucare i muri della fortezza Europa.\r\nVin brulé, cibo e altre leccornie benefit lotte contro le frontiere\r\nLa raccolta si fa anche nella sede della FAT, il giovedì dopo le 21 e in occasione delle iniziative.\r\n\r\nSabato 10 febbraio \r\ncorteo contro ogni fascismo alle Vallette\r\nAppuntamento ore 15 in corso Cincinnato angolo via Valdellatorre\r\n\r\nDomenica 11 febbraio\r\ncorteo Defend Afrin\r\nore 14 piazza Carlo Felice\r\n\r\nVenerdì 23 febbraio\r\nNotizie dal fronte.\r\nI militari italiani partono per il Niger, la Libia, la Tunisia…\r\nore 21 corso Palermo 46\r\nInterverrà Massimo Varengo\r\nA cura dell’assemblea antimilitarista\r\n\r\nSabato 24 febbraio\r\nNon scegliere la tua gabbia! Diserta il circo elettorale!\r\nore 10,30 / 13,30 al Balon\r\nPunto info astensionista\r\nPizzette e vin brulé benefit lotte contro stati e frontiere\r\n\r\nDomenica 4 marzo\r\nNon votare, vieni al cinema!\r\nore 16\r\nfilm e merenda sinoira\r\nalla Fat, in corso Palermo 46\r\n\r\nPer chi fosse interessato ai percorsi della Federazione Anarchica Torinese \r\nriunioni ogni giovedì alle 21\r\ncorso Palermo 46 – a destra nel cortile -\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","2 Febbraio 2018","2018-10-17 22:58:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/no-border2-200x110.jpg","Anarres del 2 febbraio. Ursula Le Guin, anarchica e femminista. Amazon. Braccialetto elettronico per operai/macchina. Senzatetto a Torino: decoro urbano, sgomberi e ipocrisia a 5 stelle. Un anno di daspo urbano...",1517592956,[528,529,530,531,291,532,498,533,534,535,536,537,538,539,540,541,542,543,544],"http://radioblackout.org/tag/5stelle/","http://radioblackout.org/tag/afrin/","http://radioblackout.org/tag/amazon/","http://radioblackout.org/tag/anarchia/","http://radioblackout.org/tag/braccialetti-elettronici/","http://radioblackout.org/tag/daspo-urbano/","http://radioblackout.org/tag/erdogan/","http://radioblackout.org/tag/fantascienza/","http://radioblackout.org/tag/femminismo/","http://radioblackout.org/tag/frontiere/","http://radioblackout.org/tag/la-mano-sinistra-delle-tenebre/","http://radioblackout.org/tag/no-border/","http://radioblackout.org/tag/quelli-di-anarres/","http://radioblackout.org/tag/senzatetto-a-torino/","http://radioblackout.org/tag/siria/","http://radioblackout.org/tag/turchia/","http://radioblackout.org/tag/ursula-le-guin/",[546,547,548,411,301,549,404,550,551,552,553,554,555,556,557,558,559,560,561],"5stelle","afrin","amazon","braccialetti elettronici","daspo urbano","Erdogan","fantascienza","femminismo","frontiere","la mano sinistra delle tenebre","no border","quelli di anarres","senzatetto a torino","Siria","Turchia","ursula le guin",{"post_title":563},{"matched_tokens":564,"snippet":565,"value":566},[18],"per operai/macchina. 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Siamo tornati al nostro vecchio orario dalle 10,45 alle 12,45. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n2018 01 12 anarres1\r\n\r\n\r\n2018 01 12 anarres2\r\n\r\n\r\n2018 01 12 anarres3\r\n\r\n\r\nIn questa puntata: \r\n\r\nIran. Rivolta e repressione\r\nNe abbiamo parlato con Lorenzo Coniglione, mediattivista e redattore di Umanità Nova\r\n\r\nLa città mercato. Spazio pubblico e spazio decoroso, controllato, sorvegliato, militarizzato, anestesizzato. La ridefinizione dello spazio urbano in chiave securitaria: l’interesse “pubblico” declinato come business che espelle gli individui che non producono ricchezza e non consumano.\r\nNe abbiamo parlato con Simone Ruini, architetto e anarchico, che la prossima settimana sarà a Torino per una serata in cui parleremo di “Città frammentate e Gated Communities”\r\n\r\nLa rivolta sociale in Tunisia.\r\nLe tensioni sociali che hanno portato all’insurrezione contro Ben Alì, dopo 30 anni di dittatura, esplodono nuovamente. Contro il carovita, la disoccupazione, la povertà strutturale. In un paese che ha fornito tremila soldati alla Jihad, ma mantiene ancora un’impronta laica.\r\nIl governo italiano, già grande sponsor di Ben Alì, si prepara ad una missione militare nel paese, per tenere d’occhio il gasdotto che trasporta il gas algerino in Sicilia.\r\nNe abbiamo parlato con Karim Metref, blogger, insegnante, mediattivista di origine cabila.\r\n\r\nSabato 13 gennaio\r\nore 10,30 / 14\r\nPunto info antimilitarista al Balon\r\ncon vin brulè, cibo e the caldo\r\nbenefit assemblea antimilitarista\r\nNo ai parà in Niger\r\n\r\nVenerdì 19 gennaio\r\nore 21\r\nalla Fat, in corso Palermo 46\r\nCittà frammentate e modelli securitari del vivere. Le gated communities e l’uso dello spazio pubblico\r\n Con Simone Ruini architetto e anarchico\r\n\r\nSabato 20 gennaio\r\nore 10\r\nalla stazione di porta Susa\r\nAbbattere le frontiere\r\n punto info e raccolta abiti, scarponi, sciarpe, coperte, sacchi a pelo, abiti pesanti, per rendere più facile il viaggio a uomini, donne e bambini che provano a bucare i muri della fortezza Europa.\r\nLa raccolta si fa anche nella sede della FAT, il giovedì dopo le 21 e in occasione delle iniziative.\r\n\r\nVenerdì 26 gennaio\r\nore 21\r\nalla Fat in corso Palermo 46\r\nI fascisti del \"secondo millennio\"\r\n Con Pietro Stara, autore de \"L’identità escludente, La Nuova Destra tra piccole patrie e Europa nazione\"\r\n\r\nPer chi fosse interessato ai percorsi della Federazione Anarchica Torinese\r\nriunioni ogni giovedì alle 21\r\ncorso Palermo 46 – a destra nel cortile -\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","12 Gennaio 2018","2018-10-17 22:58:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/deserto-niger-200x110.jpg","Anarres del 12 gennaio. 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Ogni giorno che passa aumenta la nostra rabbia contro questo sistema razzista e violento. Qui di seguito il comunicato:\r\n\r\nIl 10 gennaio Oussama Ben Rebha ha trovato la morte in un fermo di polizia a Pontevigodarzere vicino alla città di Padova. Oussama è stato ritrovato morto sull'argine del fiume Brenta e chi era con lui ha dichiarato che nel corso del fermo Oussama sia stato picchiato e in seguito gettato in acqua dagli agenti di polizia. \r\n\r\n\r\n\r\nCió nonostante i giornali hanno coperto la notizia dando spazio alle dichiarazioni della questura di Padova, secondo cui Oussama si è volontariamente gettato per sfuggire al fermo dopo aver opposto resistenza. \r\n\r\n\r\nQuesta storia risuona tristemente quella di Khadim Kole, un ragazzo senegalese morto annegato nel fiume Brenta nel 2021 nel corso di un fermo di polizia. Ai loro nomi, se ne aggiungono altri, perseguitati e uccisi in nome del decoro, della caccia agli irregolari e alla microcriminalità. \r\n\r\n\r\nOussama, come tant* altr* difficilmente troveranno giustizia e pace, se vengono ricordati come irregolari e delinquenti. Se non viene alla luce la violenza che le forze dell'ordine esercitano quotidianamente sulle persone immigrate e razzializzate, l'arbitrarietà con la quale i controlli sono stabili e svolti. \r\n\r\n\r\nCome se non bastasse il PM incaricato del caso non ha predisposto la visione delle videocamere che avrebbero rispreso l'accaduto: evidentemente la volontà è quella di insabbiare il tutto, come già successo molte volte quando la vittima è una persona senza documenti. 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