","LA DETENZIONE AMMINISTRATIVA NEI TERRITORI OCCUPATI.","post",1730129620,[64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/cidgiordania/","http://radioblackout.org/tag/detenzione-amministrativa/","http://radioblackout.org/tag/territori-occupati/",[68,69,70],"Cidgiordania","detenzione amministrativa","Territori occupati",{"post_content":72,"post_title":77,"tags":81},{"matched_tokens":73,"snippet":75,"value":76},[74],"detenzione","delle accuse. Questa procedura della \u003Cmark>detenzione\u003C/mark> amministrativa consente la tortura dilagante","La Legge sui combattenti illegali (Unlawful Combatants Law) concede alle forze armate israeliane ampi poteri per detenere chiunque da Gaza sia sospettato di partecipare alle ostilità contro Israele o di rappresentare una minaccia per la sicurezza dello Stato per periodi indefiniti e prorogabili, senza dover produrre prove a sostegno delle accuse. Questa procedura della \u003Cmark>detenzione\u003C/mark> amministrativa consente la tortura dilagante e, in alcune circostanze, istituzionalizza la sparizione forzata . Le autorità israeliane stanno usando la legge sui combattenti illegali per radunare arbitrariamente i civili palestinesi di Gaza e della West Bank per gettarli in un buco nero per periodi prolungati, senza produrre alcuna prova che rappresentino una minaccia per la sicurezza e senza la minima parvenza di giusto processo. Il Servizio carcerario israeliano (IPS) ha confermato all'ONG israeliana Hamoked che al 1° luglio 2024, 1.402 palestinesi erano detenuti in virtù della legge sui combattenti illegali. Le cifre escludono le persone detenute per un periodo iniziale di 45 giorni senza un ordine formale.\r\nAbbiamo contattato Sami Huraini dal villaggio di Al Tuwani ,zona Masafer Yatta a sud di Hebron area c West bank sotto controllo israeliano dagli accordi di Oslo,che ha parlato delle modalità e dell'estensione della \u003Cmark>detenzione\u003C/mark> amministrativa in un area dove sono presenti i volontari dell'operazione Colomba che in questi 20 anni si sono interposti alla violenza dell'occupazione israeliana e alla prepotenza di coloni e soldati .\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/ZionismApartheidWestBank-1.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":78,"snippet":80,"value":80},[79],"DETENZIONE","LA \u003Cmark>DETENZIONE\u003C/mark> AMMINISTRATIVA NEI TERRITORI OCCUPATI.",[82,84,87],{"matched_tokens":83,"snippet":68},[],{"matched_tokens":85,"snippet":86},[74],"\u003Cmark>detenzione\u003C/mark> amministrativa",{"matched_tokens":88,"snippet":70},[],[90,93,96],{"field":91,"matched_tokens":92,"snippet":80,"value":80},"post_title",[79],{"field":94,"matched_tokens":95,"snippet":75,"value":76},"post_content",[74],{"field":38,"indices":97,"matched_tokens":99,"snippets":101},[98],1,[100],[74],[86],578730123365187700,{"best_field_score":104,"best_field_weight":105,"fields_matched":106,"num_tokens_dropped":50,"score":107,"tokens_matched":98,"typo_prefix_score":50},"1108091338752",15,3,"578730123365187707",{"document":109,"highlight":128,"highlights":146,"text_match":102,"text_match_info":156},{"cat_link":110,"category":111,"comment_count":50,"id":112,"is_sticky":50,"permalink":113,"post_author":53,"post_content":114,"post_date":115,"post_excerpt":116,"post_id":112,"post_modified":117,"post_thumbnail":118,"post_thumbnail_html":119,"post_title":120,"post_type":61,"sort_by_date":121,"tag_links":122,"tags":126},[47],[49],"86036","http://radioblackout.org/2023/12/detenzione-amministrativa-in-israele-un-approfondimento-con-khaled-el-qaisi/","Abbiamo avuto l'opportunità di avere ai nostri microfoni Khaled El Qaisi, studente e ricercatore italo palestinese da poco rientrato in Italia a seguito del suo arresto in Palestina alcuni mesi prima del 7 ottobre. Khaled è stato detenuto nelle carceri israeliane per più di un mese senza alcuna accusa formale, anche il suo avvocato ha subito ritorsioni venendo a sua volta arrestato nel quadro di questo limbo giuridico repressivo che è la detenzione amministrativa. Il governo israeliano usa questo strumento come una vera e propria arma di guerra nei confronti di palestinesi di ogni età.\r\n\r\nIl tema della detenzione amministrativa in Israele è fondamentale da comprendere nella sua atrocità e nell'utilizzo che viene fatto per articolare le maglie del controllo sulla popolazione palestinese senza alcun paletto, senza alcuna minima tutela dei prigionieri, che vivono la detenzione (senza motivi o accuse precise) in condizioni drammatiche, molto spesso che conducono alla morte. Questo strumento è da sempre stato utilizzato dal governo israeliano e continua a essere messo in atto oggi, durante la guerra dispiegata nei confronti dei palestinesi nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. La stessa narrazione di Netanyahu, che tenta di giustificare il suo attacco senza precedenti con l'evidente scusa di voler eliminare definitivamente tutti i membri di Hamas, è una parabola discorsiva che conduce al genocidio di massa organizzato in cui la detenzione amministrativa assume un ruolo centrale.\r\n\r\nInsieme a Khaled abbiamo approfondito vari aspetti del funzionamento della detenzione amministrativa, il ruolo dei prigionieri oggi, confrontandoci sulle condizioni attuali in Palestina.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Khaled-el-qaisi-2023_12_21_2023.12.21-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","26 Dicembre 2023","","2023-12-26 13:43:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/proxy-image-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/proxy-image-300x150.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/proxy-image-300x150.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/proxy-image-1024x512.png 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/proxy-image-768x384.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/proxy-image.png 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Detenzione amministrativa in Israele: un approfondimento con Khaled El Qaisi.",1703598223,[65,123,124,125],"http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/khaled-el-qaisi/","http://radioblackout.org/tag/palestina/",[69,32,127,18],"Khaled el Qaisi",{"post_content":129,"post_title":133,"tags":137},{"matched_tokens":130,"snippet":131,"value":132},[74],"giuridico repressivo che è la \u003Cmark>detenzione\u003C/mark> amministrativa. 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Il ricercatore italo palestinese è stato arrestato lo scorso 31 agosto dalle autorità israeliane tra Cisgiordania occupata e Giordania al valico Allenby, senza alcuna formale accusa.\r\n\r\nHa subito un mese di detenzione in Israele nel carcere di massima sicurezza di Petah Tikwa, il più delle volte in isolamento e senza poter parlare con il suo legale. Il 1° ottobre, in occasione della quinta udienza, il tribunale di Rishon le Tzion ha deciso la scarcerazione, ma gli è stato impedito l’espatrio, con il conseguente ritiro del passaporto perché le indagini non erano ancora chiuse.\r\n\r\nLa detenzione di Khaled ha avuto un regime detentivo tipico, riservato a prigionieri palestinesi dalle autorità israeliane, con continue pressioni fisiche, psicologiche, alimentari, tali da minare la condizione psicofisica del carcerato e di portarlo ad una eventuale confessione di qualsiasi tipo, anche falsa, tale da poter avvallare eventuali condanne in seguito. Condizioni detentive e legali che non sono una novità per chi finisce nelle prigioni Israeliane, ma che dà un'ulteriore segno di come Israele quotidianamente tratta i prigionieri palestinesi. Anche questo è uno dei tanti elementi che costruisce la politica di occupazione da parte di Israele verso la Palestina e il suo tentativo di cancellazione delle identità palestinesi.\r\n\r\nUna detenzione che ha creato imbarazzo per il governo Italiano, impegnato soprattutto dopo il 7 Ottobre a sostenere il governo di Israele, ma dall'altro lato in difficoltà di fronte alle condizioni detentive riservate a Khaled.\r\n\r\nDi tutto ciò ne parliamo con Flavio Rossi Albertini, legale della famiglia di Khaled. Ascolta la diretta ai microfoni di Radio Blackout:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/kalhed_albertini.mp3\"][/audio]","13 Dicembre 2023","2023-12-13 12:57:06","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Senza-titolo-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"259\" height=\"194\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Senza-titolo.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","La detenzione nelle carceri israeliane di Khaled El Qaisi",1702472226,[123,124,125],[32,127,18],{"post_content":173,"post_title":177},{"matched_tokens":174,"snippet":175,"value":176},[74],"Ha subito un mese di \u003Cmark>detenzione\u003C/mark> in Israele nel carcere di","È finalmente tornato a Roma Khaled El Qaisi dopo un calvario di oltre tre mesi. 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Il corteo, cui hanno partecipato anche no border tedeschi, ha cercato di raggiungere la prigione dove sono rinchiusi i migranti, ma è stato più volte attaccato dalla polizia con manganelli e gas lacrimogeni. Al termine della giornata diversi erano i feriti, due dei quali ricoverati in ospedale. Dieci persone sono state arrestate con l’accusa di aver attaccato la polizia. Questo reato in Polonia è sanzionato con la reclusione da uno a dieci anni.\r\nI compagni e le compagne hanno mantenuto un presidio fuori dalla caserma dove sono stati portati i manifestanti presi dalla polizia. In serata sono stati liberati tre compagn*, gli altri sette sono stati rilasciati lunedì sera. Ai fermati è stato impedito di avere un colloquio privato con il proprio avvocato: tutti sono stati oggetto di violenze fisiche e verbali. Un compagno vegano è stato preso in giro per aver richiesto del cibo senza carne o prodotti animali.\r\nI migranti reclusi hanno sentito la manifestazione e hanno dato segnali di apprezzamento.\r\nAnche all’interno di questi centri cresce la protesta. Dalla mattina del 9 febbraio, nel campo di concentramento di Wędrzyn i migranti hanno cominciato uno sciopero della fame. 130 persone di uno dei blocchi, si sono chiuse nelle loro camere ed hanno appeso all’esterno dei cartelli con la scritta “libertà”. Scioperi della fame e proteste sono partite anche in altri centri.\r\nMuri, filo spinato, barriere, finestre sbarrare e, fuori, carri armati, spari ed esplosioni.\r\nLi chiamano centri, ma sono campi di concentramento. Centinaia di persone sono state trattenute per mesi in queste prigioni, senza avere informazioni sul loro destino, senza avvocati, con un trattamento da vero lager, dove sono considerati numeri e non persone. La conseguenza sono stati tentativi di suicidio, crolli nervosi, peggioramento delle condizioni di salute.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Marco, un compagno che vive in Polonia\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/2022-02-15-marco-polonia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n(Purtroppo gli ultimi sei o sette minuti sono andati persi per un buco nell’escopost)\r\n\r\nPer info: https://t.me/no_borders_team","15 Febbraio 2022","2022-02-15 15:47:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/photo_2022-02-12_20-58-07-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"256\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/photo_2022-02-12_20-58-07-256x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/photo_2022-02-12_20-58-07-256x300.jpg 256w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/photo_2022-02-12_20-58-07.jpg 717w\" sizes=\"auto, (max-width: 256px) 100vw, 256px\" />","Polonia. Cariche ed arresti al corteo contro i centri di detenzione",1644939943,[202,203,204,205],"http://radioblackout.org/tag/corteo-contro-i-centri-di-detenzione/","http://radioblackout.org/tag/frontiera-tra-polonia-e-bielorussia/","http://radioblackout.org/tag/no-border/","http://radioblackout.org/tag/polonia/",[207,208,209,210],"corteo contro i centri di detenzione","frontiera tra polonia e bielorussia","no border","polonia",{"post_title":212,"tags":215},{"matched_tokens":213,"snippet":214,"value":214},[74],"Polonia. 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Da più di una settimana è in sciopero della fame e da qualche giorno viene tenuta in isolamento, dopo aver denunciato le minacce di morte ricevute da alcuni reclusi. La sua storia è simile a quella di tant* trans reclus* o detenut*, su cui pesa una doppia violenza, quella della privazione della libertà e quella del binarismo di genere alla base della suddivisione in sezioni maschili e femminili di carceri, Cie e altre istituzioni totali. Un gran numero di trans migrant* viene recluso nei Centri di identificazione ed esplusione per il \"reato di clandestinità\", in seguito a retate contro droga e prostituzione o semplicemente perchè al rinnovo del permesso di soggiorno hanno perso il lavoro, come nel caso di Adriana. Nei Cie e nelle carceri il transessualismo non viene riconosciuto, le cure ormonali o non esistono o sono difficilissime da ottenere, mentre le possibili violenze vengono spesso gestite \"immunizzando\" i corpi trans, che vengono reclusi in isolamento. Nelle istituzioni totali l'ordine etero-cis-patriarcale si dispiega in tutta la sua violenza e spesso la sofferenza psichica diventa insopportabile, arrivando fino al suicidio.\r\n\r\n \r\n\r\nPer rimanere in tema di detenzione amministrativa abbiamo sentito un compagno torinese che ci ha aggiornate sulla situazione del Cie di corso Brunelleschi anche in vista del presidio di questa domenica sotto le mura. Il Centro da qualche tempo ha aumentato la propria capacità ristrutturando quelle aree in precedenza danneggiate o date alle fiamme dai reclusi e al momento ospita circa un centinaio di persone. Il ricambio di reclusi all'interno del Cie è piuttosto costante perché costanti sono diventate le espulsioni; oltre alle deportazioni quotidiane sempre più si organizzano rimpatri di massa come quello avvenuto a febbraio a seguito della circolare di Minniti che invitava le questure a rintracciare ed espellere nigeriani irregolari. E infatti qualche sera fa la polizia è entrata ancora una volta nelle aree per prelevare tredici persone di nazionalità nigeriana per deportarle.\r\n\r\nL'aumento dei posti disponibili nei Cie , la proliferazione di accordi bilaterali con i paesi di provenienza così come l'aumento delle espulsioni rispondono agli obiettivi del Governo, che attraverso circolari, decreti legge e disposizioni ministeriali sta velocemente affinando il sistema di gestione, selezione e controllo dei flussi migratori, mentre cambia il nome dei Cie in Cpr. Cambiare il loro nome non cambia la natura di questi centri. L'appuntamento per il presidio fuori dalle mura del Cie/Cpr di Torino è per questa domenica alle 15.30 in corso Brunelleschi angolo via Monginevro.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta di questa mattina:\r\n\r\nAggiornamentoCieeTrans","24 Marzo 2017","2017-03-25 08:09:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/14639626_1348075155217137_2433107079893685978_n_LI-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"65\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/14639626_1348075155217137_2433107079893685978_n_LI-300x65.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/14639626_1348075155217137_2433107079893685978_n_LI-300x65.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/14639626_1348075155217137_2433107079893685978_n_LI-768x166.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/14639626_1348075155217137_2433107079893685978_n_LI.jpg 960w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La doppia violenza della detenzione e del genere: fuoco ai Cie!",1490366273,[248,249,250,251,252],"http://radioblackout.org/tag/cie/","http://radioblackout.org/tag/presidio-al-cie/","http://radioblackout.org/tag/prigioni/","http://radioblackout.org/tag/trans/","http://radioblackout.org/tag/violenza-del-genere/",[35,254,255,256,257],"presidio al CIE","prigioni","trans","violenza del genere",{"post_content":259,"post_title":263},{"matched_tokens":260,"snippet":261,"value":262},[74],"Per rimanere in tema di \u003Cmark>detenzione\u003C/mark> amministrativa abbiamo sentito un compagno","Adriana, transessuale brasiliana di 34 anni, è rinchiusa da febbraio nel Cie di Brindisi nella sezione maschile. 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Nelle istituzioni totali l'ordine etero-cis-patriarcale si dispiega in tutta la sua violenza e spesso la sofferenza psichica diventa insopportabile, arrivando fino al suicidio.\r\n\r\n \r\n\r\nPer rimanere in tema di \u003Cmark>detenzione\u003C/mark> amministrativa abbiamo sentito un compagno torinese che ci ha aggiornate sulla situazione del Cie di corso Brunelleschi anche in vista del presidio di questa domenica sotto le mura. Il Centro da qualche tempo ha aumentato la propria capacità ristrutturando quelle aree in precedenza danneggiate o date alle fiamme dai reclusi e al momento ospita circa un centinaio di persone. Il ricambio di reclusi all'interno del Cie è piuttosto costante perché costanti sono diventate le espulsioni; oltre alle deportazioni quotidiane sempre più si organizzano rimpatri di massa come quello avvenuto a febbraio a seguito della circolare di Minniti che invitava le questure a rintracciare ed espellere nigeriani irregolari. E infatti qualche sera fa la polizia è entrata ancora una volta nelle aree per prelevare tredici persone di nazionalità nigeriana per deportarle.\r\n\r\nL'aumento dei posti disponibili nei Cie , la proliferazione di accordi bilaterali con i paesi di provenienza così come l'aumento delle espulsioni rispondono agli obiettivi del Governo, che attraverso circolari, decreti legge e disposizioni ministeriali sta velocemente affinando il sistema di gestione, selezione e controllo dei flussi migratori, mentre cambia il nome dei Cie in Cpr. Cambiare il loro nome non cambia la natura di questi centri. 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Adesso si trova in gravissime condizioni di salute perché ha avuto il coraggio - un dovere etico, ha sottolineato a sua moglie prima di entrare in coma, senza il rispetto del quale non avrebbe potuto perdonarsi per tutta la vita un diverso modo di fare giornalismo - di denunciare ai media la repressione che il suo popolo è costretto a subire da decenni per mano della macchina repressiva e brutale dello Stato assediante, Israele, che lo ha arrestato, il 21 novembre scorso, per incitamento nei media.\r\nNe abbiamo parlato ai microfoni con Raffaella Del Deo, capo ufficio stampa dell'associazione Oltre il Mare\r\npalestina\r\n\r\n \r\n\r\n ","4 Febbraio 2016","2016-02-05 11:24:06","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/tumblr_m0xue8P5fI1qd2vjqo1_500-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/tumblr_m0xue8P5fI1qd2vjqo1_500-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/tumblr_m0xue8P5fI1qd2vjqo1_500-300x199.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/tumblr_m0xue8P5fI1qd2vjqo1_500.jpg 500w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Solidarietà con il giornalista palestinese Mohammed al-Qeeq in detenzione amministrativa",1454588904,[123,286,125,287],"http://radioblackout.org/tag/mohammed-al-qeeq/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-della-fame/",[32,289,18,290],"Mohammed al-Qeeq","sciopero della fame",{"post_content":292,"post_title":296},{"matched_tokens":293,"snippet":294,"value":295},[74],"sottoposto e contro la sua \u003Cmark>detenzione\u003C/mark> amministrativa. 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Fu la legge di emergenza, che il mandato britannico impose nel ‘45, a porla in essere, per poi traslarla nel contesto legislativo coloniale e utilizzarla in maniera esponenziale dal ‘47 ad oggi, momento in cui, dopo il 7 ottobre, sono detenute oltre 3300 persone palestinesi a fronte di oltre 10.000 prigionieri politici richiusi fra galere amministrative e penali.\r\n\r\nLa regola dell’eccezione si affianca ad un altro elemento fondamentale di questa forma di dominazione sui corpi, quello dell’evidenza segreta. Attraverso la categorizzazione che, in questo caso, la colonialità sionista impone, i sequestri di persona in vista di detenzione amministrativa, proprio in quanto fondati sull’assenza totale di qualsivoglia “evidenza” di reato, vengono messi in campo dal governo per il solo ,e palese, fatto di essere palestinesi e quindi intrinsecamente ostili e potenzialmente combattivi contro un regime di oppressione totale sul proprio popolo. 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