","Operazione antidroga nel bergamasco: le risposte degli ultras ai racconti della stampa.","post",1489062933,[63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/acab/","http://radioblackout.org/tag/bergamo/","http://radioblackout.org/tag/droga/","http://radioblackout.org/tag/ultras/",[68,69,36,70],"acab","Bergamo","ultras",{"tags":72},[73,75,77,80],{"matched_tokens":74,"snippet":68},[],{"matched_tokens":76,"snippet":69},[],{"matched_tokens":78,"snippet":79},[36],"\u003Cmark>droga\u003C/mark>",{"matched_tokens":81,"snippet":70},[],[83],{"field":37,"indices":84,"matched_tokens":85,"snippets":87},[35],[86],[36],[79],578730123365712000,{"best_field_score":90,"best_field_weight":91,"fields_matched":92,"num_tokens_dropped":49,"score":93,"tokens_matched":92,"typo_prefix_score":49},"1108091339008",13,1,"578730123365711977",{"document":95,"highlight":117,"highlights":131,"text_match":88,"text_match_info":137},{"cat_link":96,"category":97,"comment_count":49,"id":98,"is_sticky":49,"permalink":99,"post_author":52,"post_content":100,"post_date":101,"post_excerpt":55,"post_id":98,"post_modified":102,"post_thumbnail":55,"post_thumbnail_html":55,"post_title":103,"post_type":60,"sort_by_date":104,"tag_links":105,"tags":111},[46],[48],"23955","http://radioblackout.org/2014/06/una-riflessione-sulla-mobilitazione-antifascista-a-san-salvario/","Ieri nel quartiere di San Salvario a Torino una mobilitazione antifascista (vedi foto) ha impedito che un \"presidio contro il degrado\" sostenuto da Casapound si muovesse per le vie del quartiere.\r\n\r\nPrendendo spunto da un volantino distribuito abbiamo sentito una compagna, Francesca, a proposito di come le \"marce contro il degrado\" che periodicamente vengono organizzate da sedicenti \"comitati spontanei\" di residenti siano funzionali al processo di gentrificazione in atto a Torino, di trasformazione delle vecchie zone proletarie e industriali in quartieri \"moderni\", attraenti, teatro di eventi e nuovi investimenti economici. Questo processo comporta l'espulsione da questi quartieri delle categorie sociali meno abbienti, e per fare ciò torna utile il ricorso alla logica razzista o del capro espiatorio (in quest'ultimo caso i pusher).\r\n\r\nSe quindi la politica di Casapound è funzionale a quella del Comune e dei grandi gruppi imprenditoriali che governano la città, dall'altra parte l'antifascismo non è solo scendere in strada quando ci sono i fascisti ma anche opporsi quotidianamente agli sfratti, alle retate, alle speculazioni edilizie.\r\n\r\nAscolta l'intervista:\r\n\r\n2014.06.26-degrado_xenofobo","26 Giugno 2014","2014-06-30 21:20:40","Una riflessione sulla mobilitazione antifascista a San Salvario ",1403786198,[106,107,65,108,109,110],"http://radioblackout.org/tag/antifa/","http://radioblackout.org/tag/casa-pound/","http://radioblackout.org/tag/gentrificazione/","http://radioblackout.org/tag/san-salvario/","http://radioblackout.org/tag/xenofobia/",[112,113,36,114,115,116],"antifa","casa pound","gentrificazione","san salvario","xenofobia",{"tags":118},[119,121,123,125,127,129],{"matched_tokens":120,"snippet":112},[],{"matched_tokens":122,"snippet":113},[],{"matched_tokens":124,"snippet":79},[36],{"matched_tokens":126,"snippet":114},[],{"matched_tokens":128,"snippet":115},[],{"matched_tokens":130,"snippet":116},[],[132],{"field":37,"indices":133,"matched_tokens":134,"snippets":136},[35],[135],[36],[79],{"best_field_score":90,"best_field_weight":91,"fields_matched":92,"num_tokens_dropped":49,"score":93,"tokens_matched":92,"typo_prefix_score":49},{"document":139,"highlight":167,"highlights":175,"text_match":182,"text_match_info":183},{"cat_link":140,"category":141,"comment_count":49,"id":142,"is_sticky":49,"permalink":143,"post_author":52,"post_content":144,"post_date":145,"post_excerpt":55,"post_id":142,"post_modified":146,"post_thumbnail":147,"post_thumbnail_html":148,"post_title":149,"post_type":60,"sort_by_date":150,"tag_links":151,"tags":160},[46],[48],"53559","http://radioblackout.org/2019/04/messico-stati-uniti-auto-droga-e-guacamole/","Il presidente Trump non perde occasione per ribadire le sue intenzioni riguardo la frontiera messicana e ribadisce “di essere al 100% determinato a concludere il muro al confine con il Messico”\r\n\r\nDopo il falso allarme causato da un post sui social media che annunciava un appuntamento per la “carovana madre” alle 5 del mattino di sabato 30 marzo, alla Centrale Metropolitana di San Pedro Sula. 20Mila persone annunciate per una carovana fantasma che a quell’appuntamento non si è presentata. Voci parlano di una trovata congiunta dei due governi che oggi si rimbalzano promesse e minacce.\r\n\r\nDal Messico, il presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, attende il varo delle riforme per il lavoro, annuciate ormai da molti mesi, che tra le altre disposizioni dovrebbero prevedere degli adeguamenti salariali, un incentivo a non oltrepassare la frontiera.\r\n\r\nDall’altro lato gli USA hanno minacciato che se il traffico di sostanze stupefacenti non sarà fermato o non sarà ridotto drasticamente, Washington avrebbe introdotto dei dazi sui prodotti messicani, \"specialmente le automobili\". \"Se non fermerà il traffico di droga, chiuderemo il confine\", ha detto Trump ai giornalisti alla Casa Bianca.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nA rimetterci per il momento potrebbero essere le tavole degli statunitensi. L’inasprirsi dei toni infatti si ripercuote sui prezzi delle materie prime in esportazione dal Messico. 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Per la holding criminale che comandava su Roma gli immigrati erano un business senza pari. La banda fascista agli ordini di Massimo Carminati, arrestato martedì 2 dicembre insieme ad altre 36 persone, aveva trovato nell'accoglienza dei profughi l'occasione per intascare milioni.\r\n\r\nIl regista dell'operazione è Salvatore Buzzi, anche lui finito in carcere. L'idea di trasformare il sociale in un business gli è venuta negli anni '80 proprio in prigione, mentre scontava una pena per omicidio doloso. Oggi come presidente del consorzio di cooperative Eriches - della LegaCoop - guidava un gruppo che ha chiuso il bilancio 2013 con 53 milioni di euro di fatturato. Gli incassi arrivano da servizi per rifugiati e senza fissa dimora, oltre che da lavori di portineria, manutenzione del verde e gestione dei rifiuti per la Capitale. Un colosso nel terzo settore. Che secondo gli atti delle indagini rispondeva agli interessi strategici del “Nero” di Romanzo Criminale. Buzzi infatti, secondo i pm, sarebbe «un organo apicale della mafia capitale», rappresentante dello «strumento imprenditoriale attraverso cui viene realizzata l'attività economica del sodalizio in rapporto con la pubblica amministrazione».\r\n\r\nUna holding criminale che spaziava dalla corruzione all'estorsione, dall'usura al riciclaggio, con infiltrazioni “diffuse” nel tessuto imprenditoriale politico e istituzionale.\r\nI documenti dell'operazione che ha portato in carcere referenti politici e operativi della mafia fascista mostrano nuovi dettagli sull'attività della ramificazione nera di Roma. A partire dall'attività per gli stranieri in fuga da guerra e povertà. «Tu c'hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati?», dice Buzzi al telefono in un'intercettazione: «Non c'ho idea», risponde l'interlocutrice. «Il traffico di droga rende di meno», spiega lui. E in un'altra conversazione aggiunge: «Noi quest’anno abbiamo chiuso con quaranta milioni di fatturato ma tutti i soldi, gli utili li abbiamo fatti sui zingari, sull’emergenza alloggiativa e sugli immigrati, tutti gli altri settori finiscono a zero».\r\n\r\nViene il dubbio sui rapporti che potrebbero intercorrere tra il \"re di Roma\", già esponente dei NAR e della banda della Magliana e i fascisti che scorazzano nelle periferie romane a caccia di rom e profughi. Per non dire degli sgomberi di massa attuati da Gianni Alemanno come sindaco della capitale.\r\n\r\nDi fatto quest'inchiesta nella quale si parla di mafia, ma in realtà rivela uno stretto intreccio di corruttele, dove la strada è aperta dai soldi più che dalle mitragliette, mostra come la corruzione permei nel profondo la società italiana, diventando una seconda pelle. O come la maglietta della salute: potresti toglierla ma nel dubbio la tieni.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Francesco, un compagno di Roma.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nfrancesco_roma","4 Dicembre 2014","2014-12-10 17:02:32","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/lupa-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/lupa-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/lupa-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/lupa-768x511.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/lupa.jpg 800w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Gli immigrati rendono più della droga",1417705108,[201,202,203,204,205,206],"http://radioblackout.org/tag/alemanno/","http://radioblackout.org/tag/business-rifugiati/","http://radioblackout.org/tag/buzzi/","http://radioblackout.org/tag/carminati/","http://radioblackout.org/tag/corruzione/","http://radioblackout.org/tag/roma/",[208,209,210,211,212,213],"Alemanno","business rifugiati","buzzi","carminati","corruzione","Roma",{"post_content":215,"post_title":220},{"matched_tokens":216,"snippet":218,"value":219},[217],"droga»","Rendono più della \u003Cmark>droga»\u003C/mark>. 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Figlia del clima mediatico esploso negli ultimi tempi nel paese, che vede la destra e l'estrema destra avvitarsi in un delirio securitario e paragonare la situazione del traffico di droga in Francia a quella del Messico e degli Stati Uniti (tutto questo in un Paese in cui da anni sembra impossibile qualsiasi tipo di dibattito politico sulla legalizzazione e sugli effetti delle sostanze stupefacenti, da quelli legati al loro consumo alle conseguenze dell'illegalità in termini repressivi), questa legge non si applica solo alla vendita di stupefacenti, ma anche e soprattutto alle capacità di sorveglianza dei servizi di intelligence e del dipartimento di investigazione criminale. \r\n\r\nSecondo la Quadrature du Net - gruppo di compagni/e che si occupa di monitorare gli avanzamenti repressivi in termini di intercettazioni, tracciamenti e del sempre maggiore potere della polizia di poter frugare nelle vite delle persone accedendo alle loro comunicazioni personali - \"si tratta di uno dei provvedimenti legislativi più repressivi e pericolosi degli ultimi anni\". In particolare, la polizia francese ha spinto fortemente per inserire all'interno del testo la possibilità di poter accedere ai contenuti di qualsiasi app di messaggistica cifrata (Signal, Telegram, Whatsapp...) e la possibilità di poter \"imporre il segreto d'ufficio\" sugli strumenti tecnologici utilizzati durante un'inchiesta, un grave attacco alla possibilità degli accusati di conoscere le prove a loro carico e potersi difendere. A tutti gli effetti, questa legge sembra studiata non solo per colpire il traffico di stupefacenti (un fenomeno già mediaticamente esagerato), ma anche per aumentare la repressione contro l'agire militante e dei collettivi. La legge sarà ora discussa dall'Assemblea nazionale, ma a giudicare da alcuni segnali sembrano esserci buone possibilità di una mobilitazione efficace che si contrapponga alla sua entrata in vigore.\r\nNe abbiamo parlato con Noemie, de La Quadrature du Net:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/noemiequadrature.mp3\"][/audio]","8 Marzo 2025","2025-03-08 16:37:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/maxresdefault-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/maxresdefault-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/maxresdefault-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/maxresdefault-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/maxresdefault-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/maxresdefault.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Francia: governo e polizia ampliano i poteri di intercettazione con la nuova legge \"anti-narcotraffico\"",1741451851,[243,244,245],"http://radioblackout.org/tag/cyberpolizia/","http://radioblackout.org/tag/francia/","http://radioblackout.org/tag/intercettazioni/",[247,248,249],"cyberpolizia","francia","intercettazioni",{"post_content":251},{"matched_tokens":252,"snippet":253,"value":254},[36],"clamore mediatico sul traffico di \u003Cmark>droga\u003C/mark>, il Parlamento francese sta per","Nel mezzo del clamore mediatico sul traffico di \u003Cmark>droga\u003C/mark>, il Parlamento francese sta per approvare una legge contro il “traffico di stupefacenti” . 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Sulla guerra contro le comunità resistenti in Chiapas, Messico\r\n\r\nRadio Blackout torna a parlare di Chiapas e di Messico, in un podcast con la preziosa collaborazione dell compagn@ del Nodo Solidale, un collettivo di solidarietà, controinformazione, resistenza e lotta tra Italia e Messico.\r\n\r\nLa crescente spirale di violenza nel sud del Messico, in Chiapas, tocca anche i quartieri della città San Cristóbal de las Casas. Il 20 Ottobre la cittadina chiapaneca, meta di turismo internazionale da tutto il mondo, si riempie di rabbia e dolore: nel quartiere Cuxtitali Fra Marcelo Pérez Pérez, parroco ribelle indigeno della chiesa Nuestra Senora de Guadalupe a San Cristóbal, viene freddato da due persone in moto appena finita la messa. Una vita passata a denunciare gli interessi del narcotraffico e le ambiguità del potere governativo locale, sempre in prima linea per i diritti e a sostegno le lotte delle comunità indigene in Chiapas e in tutto il mondo. Un compagno di lotta, figura centrale nel sostenere i molteplici fronti di resistenza dal basso in Chiapas.\r\nL'assassinio di Fra Marcelo non è un segno isolato, ma si inserisce in un inasprimento sempre più crescente della violenza contro le comunità indigene resistenti, in particolare zapatiste, nell'area Chiapaneca. Di qualche settimana fa l'attacco da parte di gruppi militari nei confronti della comunità zapatista 6 de Octubre. Una guerra di frammentazione, un progetto di controllo del territorio disegnato dal narcotraffico, in alleanza con gruppi paramilitari e con il tacito silenzio del governo locale, lungo tutta la frontera sur, con il duplice obiettivo di indebolire le esperienze comunitarie zapatiste e di rafforzare le direttrici logistiche per il traffico di droga e per lo sfruttamento dei flussi migratori in entrata in Messico. Una situazione di estrema urgenza che vede il rischio di forte isolamento di tutte quelle realtà resistenti ed indigene, da San Cristóbal de las Casas fin dentro la Selva, che lottano, e continueranno a lottare, ogni giorno per un futuro più giusto ed autonomo. Esperienze che hanno bisogno di tutta la nostra solidarietà, che gridano con tutta la forza Basta a alla violenza e alla guerra contro le comunità zapatiste!, in un periodo estremamente delicato a livello politico federale con l'insediamento della nuova presidenta Claudia Sheinbaum e la continuazione del progetto governativo populista della cuarta transformación del partito Morena e del presidente uscente Andrés Manuel López Obrador.\r\n\r\nAscolta il podcast su qui, su www.radioblackout.org.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/INTERVISTA_NODO_FINALE_OK.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer ulteriori aggiornamenti in lingua italiana, visita la pagina Nodo Solidale\r\n\r\n ","10 Novembre 2024","2024-12-09 19:36:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/DD168718-E89E-4556-A81A-E0536C77A5A5-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"251\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/DD168718-E89E-4556-A81A-E0536C77A5A5-300x251.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/DD168718-E89E-4556-A81A-E0536C77A5A5-300x251.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/DD168718-E89E-4556-A81A-E0536C77A5A5-768x644.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/DD168718-E89E-4556-A81A-E0536C77A5A5.png 940w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Una transformación fatta di violenza. 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In base all'efficacia e alla tollerabilità, la dose può essere aumentata a 189 min o ridotta fino allo zero \r\n### EFFETTI INDESIDERATI\r\nCome tutti i medicinali, ARSIDER può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino. Gli effetti indesiderati comuni (≥1/10) includono:\r\nCrescita di penne e piume temporanee**\r\nRonzio costante**\r\nTendenza a parlare in rime involontarie**\r\nSensazione di cagare a pochi centimetri dal suolo**\r\nVisione monocromatica (bianco e nero) per 24 ore**\r\nCapelli che cambiano colore ogni ora**\r\nOdore di ferro battuto persistente emanato dalla pelle**\r\nRicordi di vite passate affiorano casualmente**\r\nConversazioni telepatiche con piante**\r\nRonzio visibile (aura luminosa) attorno agli oggetti**\r\nSapore di bamba permanente in bocca**\r\nRiconoscimento automatico di lingue antiche**\r\nFormicolio alle dita in presenza di metalli preziosi**\r\nProiezione di ombre animate durante il crepuscolo**\r\nSensibilità estesa con lacrime involontarie durante l'ascolto**\r\nDispepsia\r\nIn caso di effetti indesiderati gravi, interrompere l'assunzione di ARSIDER e consultare immediatamente un medico.","15 Luglio 2024","2024-07-15 12:29:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Arsider-200x110.png","11/7/24 GENTE CHE NON CE LA FA - farmacopea edition",1721046573,[432,433,65,434],"http://radioblackout.org/tag/bordate-di-rumore/","http://radioblackout.org/tag/captagon/","http://radioblackout.org/tag/noise/",[436,437,36,329],"bordate di rumore","captagon",{"post_content":439,"tags":443},{"matched_tokens":440,"snippet":441,"value":442},[36],"L'UTILIZZATORE\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/LUGLIO24_TESTMIC_FULL.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n### ARSIDER (\u003Cmark>droga\u003C/mark> pura)\r\n**Principio attivo**: emissione sonora","## FOGLIETTO ILLUSTRATIVO: INFORMAZIONI PER L'UTILIZZATORE\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/LUGLIO24_TESTMIC_FULL.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n### ARSIDER (\u003Cmark>droga\u003C/mark> pura)\r\n**Principio attivo**: emissione sonora non incapsulata 150 mg - 3000 db/h\r\n**Forma farmaceutica**: Compresse rivestite\r\n\r\n### COMPOSIZIONE\r\nOgni compressa rivestita di ARSIDER contiene:\r\n- **Eccipienti Polisucco**: Captagon, Etere metilico, Mithri in Aqua Regia, distillato di Vibranio, Semi di Oricalco (tostati), Fluido di Klein, Fenilcicloesilpiperidina (PCP), lacca blu brillante, ossido di titanio, Cicuta, Tetracloruro di carbonio, Ambrosia, Belladonna, Pino Bellachioma per la ricrescita capillare, Arsenico in polvere da naso, Pozione del sonno, blister di Mandragora\r\n\r\n### INDICAZIONI TERAPEUTICHE\r\nARSIDER è un bibitone progettato per indurre scompensi profondi e esperienze sensoriali durante l'ascolto a volumi superiori ai 90 decibel (dB), con una compressione di +40 loudness units relative to full scale (LUFS).\r\n### POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE\r\n- **Posologia**: La dose raccomandata è di 90 minuti a settimana, da assumere circa un'ora prima dell'attività sessuale. 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l’intervista:\r\n\r\n2014 02 14 robertino fini giovanardi\r\n\r\nDi seguito un articolo di Robertino uscito sul numero di questa settimana di Umanità Nova\r\n\r\nDal gennaio 2006 in Italia era in vigore sulle droghe la cosiddetta \"legge Fini-Giovanardi\" che aveva inserito nella stessa tabella droghe leggere e droghe pesanti (coll'unico risultato di affollare le carceri di consumatori e coltivatori di ganja, mentre le strade e le piazze sono state invase da eroina e cocaina ai prezzi più bassi di sempre in valori assoluti) e che aveva stabilito la presunzione di reato di spaccio anche per la semplice detenzione di sostanze proibite oltre certi quantitativi stabiliti dal Governo.\r\nDa mercoledì 12 febbraio, la Fini-Giovanardi non c'è più. La Corte Costituzionale la ha abolita, con una nota in cui la Consulta afferma di aver \"dichiarato l'illegittimità costituzionale - per violazione dell'art. 77, secondo comma, della Costituzione, che regola la procedura di conversione dei decreti-legge (.) rimuovendo le modifiche apportate con le norme dichiarate illegittime agli articoli 73, 13 e 14 del d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 (Testo unico in materia di stupefacenti)\".\r\nTra i motivi che avevano spinto diversi tribunali (tra cui la Corte di Cassazione, la Corte d’Appello di Torino e il Gup di Roma) a fare ricorso alla Consulta vi era la convinzione che quella legge fosse nata “in modo invalido”. Quella legge fu, infatti, approvata con una sorta di colpo di mano dell'allora governo Berlusconi. Mentre era all’esame del Parlamento il decreto legge del Governo sulla sicurezza alle Olimpiadi invernali di Torino (che includeva una sola piccola norma diretta a rendere meno difficoltoso l’accesso all’affidamento terapeutico ai servizi sociali per i tossicodipendenti recidivi, cancellato due mesi prima dalla famigerata legge Cirielli), il Governo durante la discussione parlamentare in sede di conversione presentò un emendamento composto da decine e decine di articoli che andarono a cambiare radicalmente la legge precedente sulle droghe. Un decreto legge per potere essere emanato dal Capo dello Stato richiede la verifica della sussistenza dei requisiti di urgenza e necessità. Entra immediatamente in vigore. Se nei sessanta giorni successivi il Parlamento dovesse introdurre norme che c’entrano poco con il testo originario compie un’opera illegittima in quanto produce un aggiramento dei vincoli costituzionali. Sulla base di questa unica motivazione procedurale, la Consulta ha deciso di abrogare la Fini-Giovanardi, mentre sembrerebbe che non siano state accolte le altre motivazioni dei ricorsi sulle cosiddette questioni “di merito”, a partire da quella della proporzionalità delle pene (per la semplice detenzione di sostanze proibite erano previste pene da 6 a 20 anni, più alte di quelle per stupro o tentato omicidio). \r\nCon la decisione della Corte, comunque, si torna alla normativa precedente, ovvero alla legge Iervolino-Vassalli, la 162/1990. In generale tornerebbe in vigore la Jervolino-Vassalli modificata dal referendum del 1993 che aveva depenalizzato la detenzione per uso personale. In pratica torneranno ad esserci pene più lievi per lo spaccio di droghe leggere come la cannabis, cioè da 2 a 6 anni di carcere (e da 6 mesi a due anni per “i fatti di lieve entità”), anziché da 6 a 20 anni (e da 1 a 6 anni per la”lieve entità”) come previsto dalla normativa abolita.\r\nLa legge precedente ora tornata in vigore, infatti, prevedeva una differenziazione di trattamento in base alle sostanze e per lo spaccio di droghe pesanti, come cocaina e eroina, anche pene più severe con un minimo di 8 anni di carcere, anziché i 6 della Fini-Giovanardi. In attesa che vengano rese note le motivazioni della sentenza e i dispositivi tecnici che la accompagnano, è difficile sapere quante saranno le persone che potranno beneficiare degli effetti dell'abolizione della Fini-Giovanardi. Prima che fosse resa nota la decisione della Consulta, la Società della Ragione aveva spiegato che la bocciatura della Fini-Giovanardi avrebbe avuto conseguenze pressoché immediate su circa 10mila detenuti, perché \"gli arrestati per droghe leggere sono il 40% degli arrestati per reati in materia di stupefacenti\". \r\nAbolendo la Fini-Giovanardi, la Consulta ha sicuramente tolto una bella castagna dal fuoco dello Stato italiano: l'effetto combinato con quello del cosiddetto decreto “svuotarceri” potrebbe far ridurre la popolazione carceraria di 15-20mila e l'Italia potrebbe forse evitare le sanzioni per il sovraffollamento carcerario stabilite dalle Corte di Strasburgo che vigila sull'applicazione della Convenzione Europea sui Diritti dell'Uomo.\r\nL'abolizione della Fini-Giovanardi, però, è anche merito dei movimenti antiproibizionisti che, pur privi di sostegni istituzionali e oscurati dai media di regime, hanno continuato in questi lunghi otto anni a mobilitarsi contro le norme liberticide, fino ad arrivare al corteo-street parade di sabato 8 febbraio a Roma che ha visto sfilare alcune decine di migliaia di persone in una manifestazione totalmente autoorganizzata e autofinanziata, finita all'onore delle cronache perché al guru radicale Giacinto Pannnella detto Marco è stato detto, in modo peraltro relativamente gentile, di andare altrove a fare il suo lurido mestiere di sciacallo. \r\nCon l'abolizione della Fini-Giovanardi, la mobilitazione antiproibizionista non si ferma. Come ha scritto in un suo comunicato l'ASCIA (un'associazione di consumatori di cannabis autoorganizzati, molto attiva soprattutto sul web), “ritorniamo quindi alla Jervolino-Vassalli, la cannabis torna in tabella II come “droga leggera” e in virtù di questo molti ospiti delle Comunità di Recupero, trattenuti solo perché assuntori di cannabis, potrebbero lasciare il loro stato coatto e molti pazienti potrebbero trovare un facile accesso alle terapie a base di cannabinoidi nel sistema sanitario nazionale, scompare la “presunzione di reato” e quindi lo spaccio va provato e non solo ipotizzato e tutte le condanne e i processi relativi alla Fini-Giovanardi andranno rivisti e ridimensionati. Ma con la Jervolino-Vassalli è ancora vietata la coltivazione e sono ancora applicate sanzioni amministrative per gli assuntori, per questo, se possiamo festeggiare per aver vinto la prima e forse più importante battaglia, é pur vero che dobbiamo rimanere consapevoli che la guerra è ancora in corso”. A dimostrazione che la guerra è sempre in corso, proprio mentre veniva abolita la Legge Fini Giovanardi, la vicenda della canapa medica nella Toscana amministrata dal PD ha registrato un passo indietro. Nel maggio 2012, dopo una lunga concertazione con le associazioni dei pazienti, fu approvata la Legge toscana sulla Cannabis terapeutica che non faceva elenchi di patologie ammesse all'utilizzo del farmaco, né poneva limiti e paletti alla prescrizione della cannabis terapeutica per qualsiasi indicazione la scienza medica dovesse trovare applicazione. Qualche giorno fa è stato reso noto il regolamento attuativo che dovrebbe rendere finalmente utilizzabile questa legge, ma che in effetti restringe l'applicazione della legge a due soli sintomi di due sole patologie, spasmi nella sclerosi multipla e dolore oncologico.\r\nEd anche tra i media il fronte degli adepti dell'eterna crociata contro l'erba proibita si sta riorganizzando. 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Sulla base di questa unica motivazione procedurale, la Consulta ha deciso di abrogare la Fini-Giovanardi, mentre sembrerebbe che non siano state accolte le altre motivazioni dei ricorsi sulle cosiddette questioni “di merito”, a partire da quella della proporzionalità delle pene (per la semplice detenzione di sostanze proibite erano previste pene da 6 a 20 anni, più alte di quelle per stupro o tentato omicidio). \r\nCon la decisione della Corte, comunque, si torna alla normativa precedente, ovvero alla legge Iervolino-Vassalli, la 162/1990. In generale tornerebbe in vigore la Jervolino-Vassalli modificata dal referendum del 1993 che aveva depenalizzato la detenzione per uso personale. In pratica torneranno ad esserci pene più lievi per lo spaccio di droghe leggere come la cannabis, cioè da 2 a 6 anni di carcere (e da 6 mesi a due anni per “i fatti di lieve entità”), anziché da 6 a 20 anni (e da 1 a 6 anni per la”lieve entità”) come previsto dalla normativa abolita.\r\nLa legge precedente ora tornata in vigore, infatti, prevedeva una differenziazione di trattamento in base alle sostanze e per lo spaccio di droghe pesanti, come cocaina e eroina, anche pene più severe con un minimo di 8 anni di carcere, anziché i 6 della Fini-Giovanardi. In attesa che vengano rese note le motivazioni della sentenza e i dispositivi tecnici che la accompagnano, è difficile sapere quante saranno le persone che potranno beneficiare degli effetti dell'abolizione della Fini-Giovanardi. Prima che fosse resa nota la decisione della Consulta, la Società della Ragione aveva spiegato che la bocciatura della Fini-Giovanardi avrebbe avuto conseguenze pressoché immediate su circa 10mila detenuti, perché \"gli arrestati per droghe leggere sono il 40% degli arrestati per reati in materia di stupefacenti\". \r\nAbolendo la Fini-Giovanardi, la Consulta ha sicuramente tolto una bella castagna dal fuoco dello Stato italiano: l'effetto combinato con quello del cosiddetto decreto “svuotarceri” potrebbe far ridurre la popolazione carceraria di 15-20mila e l'Italia potrebbe forse evitare le sanzioni per il sovraffollamento carcerario stabilite dalle Corte di Strasburgo che vigila sull'applicazione della Convenzione Europea sui Diritti dell'Uomo.\r\nL'abolizione della Fini-Giovanardi, però, è anche merito dei movimenti antiproibizionisti che, pur privi di sostegni istituzionali e oscurati dai media di regime, hanno continuato in questi lunghi otto anni a mobilitarsi contro le norme liberticide, fino ad arrivare al corteo-street parade di sabato 8 febbraio a Roma che ha visto sfilare alcune decine di migliaia di persone in una manifestazione totalmente autoorganizzata e autofinanziata, finita all'onore delle cronache perché al guru radicale Giacinto Pannnella detto Marco è stato detto, in modo peraltro relativamente gentile, di andare altrove a fare il suo lurido mestiere di sciacallo. \r\nCon l'abolizione della Fini-Giovanardi, la mobilitazione antiproibizionista non si ferma. Come ha scritto in un suo comunicato l'ASCIA (un'associazione di consumatori di cannabis autoorganizzati, molto attiva soprattutto sul web), “ritorniamo quindi alla Jervolino-Vassalli, la cannabis torna in tabella II come “\u003Cmark>droga\u003C/mark> leggera” e in virtù di questo molti ospiti delle Comunità di Recupero, trattenuti solo perché assuntori di cannabis, potrebbero lasciare il loro stato coatto e molti pazienti potrebbero trovare un facile accesso alle terapie a base di cannabinoidi nel sistema sanitario nazionale, scompare la “presunzione di reato” e quindi lo spaccio va provato e non solo ipotizzato e tutte le condanne e i processi relativi alla Fini-Giovanardi andranno rivisti e ridimensionati. Ma con la Jervolino-Vassalli è ancora vietata la coltivazione e sono ancora applicate sanzioni amministrative per gli assuntori, per questo, se possiamo festeggiare per aver vinto la prima e forse più importante battaglia, é pur vero che dobbiamo rimanere consapevoli che la guerra è ancora in corso”. A dimostrazione che la guerra è sempre in corso, proprio mentre veniva abolita la Legge Fini Giovanardi, la vicenda della canapa medica nella Toscana amministrata dal PD ha registrato un passo indietro. Nel maggio 2012, dopo una lunga concertazione con le associazioni dei pazienti, fu approvata la Legge toscana sulla Cannabis terapeutica che non faceva elenchi di patologie ammesse all'utilizzo del farmaco, né poneva limiti e paletti alla prescrizione della cannabis terapeutica per qualsiasi indicazione la scienza medica dovesse trovare applicazione. Qualche giorno fa è stato reso noto il regolamento attuativo che dovrebbe rendere finalmente utilizzabile questa legge, ma che in effetti restringe l'applicazione della legge a due soli sintomi di due sole patologie, spasmi nella sclerosi multipla e dolore oncologico.\r\nEd anche tra i media il fronte degli adepti dell'eterna crociata contro l'erba proibita si sta riorganizzando. Due pagine di pornografia parascientifica (con tanto di dati terrorizzanti presi da ricerche non citate e che non si trovano coi motori di ricerca per le pubblicazioni scientifiche) contro la cannabis sono addirittura apparsi sul primo inserto settimanale di Pagina99, il nuovo quotidiano fondato da alcuni ex giornalisti del Manifesto, che evidentemente si sono dimenticati di quando, sul giornale in cui lavoravano da giovani, scriveva Giancarlo Arnao, compianto maestro di antiproibizionismo ragionato, che faceva a pezzi le bufale della propaganda della War On Drugs.\r\nSe l'abolizione della Fini-Giovanardi è stata sicuramente una vittoria, nel movimento antiproibizionista c'è comunque la consapevolezza che la strada da fare è ancora molta e tutta in salita e in tutta la penisola si organizzano incontri e iniziative, in attesa delle prossime mobilitazioni di piazza, tra cui la Million Marijuana March (che si terrà a Roma all'inizio di maggio) e Canapisa (che si terrà a Pisa sabato 31 maggio).\r\n\r\nrobertino",[523,525,527,529,531],{"matched_tokens":524,"snippet":513,"value":513},[],{"matched_tokens":526,"snippet":79,"value":79},[36],{"matched_tokens":528,"snippet":514,"value":514},[],{"matched_tokens":530,"snippet":515,"value":515},[],{"matched_tokens":532,"snippet":516,"value":516},[],[534,540],{"field":37,"indices":535,"matched_tokens":536,"snippets":538,"values":539},[92],[537],[36],[79],[79],{"field":180,"matched_tokens":541,"snippet":520,"value":521},[36],{"best_field_score":90,"best_field_weight":91,"fields_matched":35,"num_tokens_dropped":49,"score":418,"tokens_matched":92,"typo_prefix_score":49},{"document":544,"highlight":572,"highlights":596,"text_match":88,"text_match_info":603},{"comment_count":49,"id":545,"is_sticky":49,"permalink":546,"podcastfilter":547,"post_author":424,"post_content":548,"post_date":549,"post_excerpt":55,"post_id":545,"post_modified":550,"post_thumbnail":551,"post_title":552,"post_type":359,"sort_by_date":553,"tag_links":554,"tags":563},"99459","http://radioblackout.org/podcast/summer-25-maxipack-4-ore/",[300],"PRIMA DOSE - FINE GIUGNO - ANCORA A TORINO\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/170725_ummerclash.mp3\"][/audio]\r\n\r\nSECONDA DOSE - FINE LUGLIO - GITA IN MONTAGNA\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/08/310725_inestate.mp3\"][/audio]\r\n\r\nTERZA DOSE - FINE AGOSTO - FINALMENTE SAVONA\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/08/70825_SAVONANDO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nNon sottovalutate la forza del calore, che può liquefare il vostro cervello in 5,6 ore di esposizione diretta. 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