","Le interviste di Frittura mista alias radio fabbrica al festival alta felicità 2025","post",1758223269,[67,68,69,70,71,72,73,74,75,76,77,78,79],"http://radioblackout.org/tag/anlm/","http://radioblackout.org/tag/assemblea-nazionale-lavoratori-manutebntori-rfi/","http://radioblackout.org/tag/autorganizzazione/","http://radioblackout.org/tag/cassa-mutuo-aiuto/","http://radioblackout.org/tag/collettivo-di-fabbrica/","http://radioblackout.org/tag/collettivo-di-fabbrica-ex-gkn/","http://radioblackout.org/tag/dario-salvetti/","http://radioblackout.org/tag/fabbriche-autogestite/","http://radioblackout.org/tag/ferrovieri/","http://radioblackout.org/tag/festival-alta-felicita/","http://radioblackout.org/tag/fritturamista-2/","http://radioblackout.org/tag/gkn/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/",[81,82,83,84,85,86,87,88,89,90,56,20,14],"ANLM","Assemblea nazionale lavoratori manutebntori RFI","autorganizzazione","cassa mutuo aiuto","collettivo di fabbrica","Collettivo di fabbrica ex GKN","Dario Salvetti","fabbriche autogestite","ferrovieri","festival alta felicità",{"post_content":92,"post_title":97,"tags":101},{"matched_tokens":93,"snippet":95,"value":96},[94],"Fabbrica","di Frittura Mista alias Radio \u003Cmark>Fabbrica\u003C/mark>, abbiamo realizzato due approfondimenti all'interno","Nella giornata di domenica 28, come redazione di Frittura Mista alias Radio \u003Cmark>Fabbrica\u003C/mark>, abbiamo realizzato due approfondimenti all'interno del Festival Alta Felicità 2025, essendo stata Radio Blackout parte integrante di questa edizione del festival.\r\n\r\nLa seconda intervista la abbiamo realizzata in compagnia di Dario Salvetti, del collettivo di \u003Cmark>fabbrica\u003C/mark> ex GKN, presente all'assemblea tenutasi venerdì 26 \"LA FUNZIONE SOCIALE DEL LAVORO TRA ZONE DI SACRIFICIO E DI TRANSIZIONE INDUSTRIALE\". Con Dario abbiamo voluto ripercorrere brevemente le tappe che hanno composto la storia di 4 anni di movimento operaio dal basso, ma abbiamo voluto approfondire anche le difficoltà che esso ha trovato sul suo cammino e che continuerà ad incontrare. Infatti le sfide all'orizzonte sono tante, cercare di portare a termine il progetto di \u003Cmark>fabbrica\u003C/mark> socialmente integrata per recuperare in autogestione lo stabilimento di Campi Bisenzio, affrontare la minaccia di sgombero dello stesso e continuare a mantenere viva l'attenzione e la rabbia di un collettivo che vuole essere preso per sfinimento da istituzioni e classe padronale. A tal proposito, molto interessante la parte in cui Dario ci spiega cosa vuol dire riuscire a prendersi cura l'un dell'altro, grazie allo strumento della cassa di mutuo aiuto, creata dal collettivo, che però non può essere l'unico modo per tenere unito e determinato un gruppo di operai licenziati e sballottati dalle istituzioni da 4 anni.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Intervista-a-Dario-collettivo-di-fabbrica-ex-gkn-live-FAF-2025.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nPer la prima intervista abbiamo parlato due lavorat* della manutenzione ferroviaria: Sara e Massimo, militanti dell' ANLM (Assemblea Nazionale Ferrovieri Manutentori). Con loro abbiamo approfondito gli aspetti politici e funzionali dell'assemblea che è stata in grado fino ad oggi di organizzare/procalamare/sostenere dal basso gli scioperi. Dai microfoni ci hanno raccontato come è nata l'assemblea, come organizzata/strutturata e come intende continuare la lotta:\r\n\r\n\"La partecipazione alle iniziative dell’Assemblea, che ci danno anche un interessante riscontro in termini di rappresentatività del settore, è il sintomo di come rigettare l’accordo del 10 gennaio sia un obiettivo dei lavoratori tutti e che quindi sarebbe riduttivo confinarla all’interno del perimetro di una appartenenza sindacale.\r\nVogliamo rigettare l’accordo del 10 gennaio e sosterremo tutte le iniziative che condividono lo stesso obiettivo.\r\nPremesso che anche come Assemblea promuoveremo inziative di lotta, scioperi compresi, riteniamo naturale cogliere ogni occasione che ci permetta di contrastare la possibile applicazione del 10 gennaio.\r\nQuindi vorremmo ricordare, ai sindacalisti firmatari, ai galoppini dell’azienda e a tutto il ciarpame di detrattori che cercano di avvelenare i pozzi che:\r\n\r\nsostenere l’illegittimità dello sciopero per farlocche disquisizioni tecniche, ha come obiettivo sabotare la partecipazione\r\nsostenere che non si possa scioperare, quando chi lo indice è un soggetto (sindacato o aggregazione che sia) a cui non si sia aderito, ha come obiettivo sabotare la partecipazione\r\nsostenere che aderire ad uno sciopero equivalga ad aderire, non alle motivazioni di chi lo ha indetto, ma al promotore stesso (sindacato o aggregazione che sia), ha come obiettivo sabotare la partecipazione\r\n\r\nNon ci fermeremo finchè non sarà ritirato l’accordo del 10 gennaio, abbiamo intenzione di non rendere facili le cose a chi sta sputando sulla nostra vita, sulla nostra dignità e sulla nostra sicurezza.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Sara-e-Massimo-manutentori-ferroviari-live-FAF-2025.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",{"matched_tokens":98,"snippet":100,"value":100},[99],"fabbrica","Le interviste di Frittura mista alias radio \u003Cmark>fabbrica\u003C/mark> al festival alta felicità 2025",[102,104,106,108,110,113,116,118,120,122,124,126,128],{"matched_tokens":103,"snippet":81},[],{"matched_tokens":105,"snippet":82},[],{"matched_tokens":107,"snippet":83},[],{"matched_tokens":109,"snippet":84},[],{"matched_tokens":111,"snippet":112},[99],"collettivo di \u003Cmark>fabbrica\u003C/mark>",{"matched_tokens":114,"snippet":115},[99],"Collettivo di \u003Cmark>fabbrica\u003C/mark> ex GKN",{"matched_tokens":117,"snippet":87},[],{"matched_tokens":119,"snippet":88},[],{"matched_tokens":121,"snippet":89},[],{"matched_tokens":123,"snippet":90},[],{"matched_tokens":125,"snippet":56},[],{"matched_tokens":127,"snippet":20},[],{"matched_tokens":129,"snippet":14},[],[131,134,137],{"field":132,"matched_tokens":133,"snippet":100,"value":100},"post_title",[99],{"field":135,"matched_tokens":136,"snippet":95,"value":96},"post_content",[94],{"field":37,"indices":138,"matched_tokens":139,"snippets":142},[35,28],[140,141],[99],[99],[112,115],578730123365187700,{"best_field_score":145,"best_field_weight":146,"fields_matched":147,"num_tokens_dropped":53,"score":148,"tokens_matched":149,"typo_prefix_score":53},"1108091338752",15,3,"578730123365187707",1,{"document":151,"highlight":170,"highlights":187,"text_match":143,"text_match_info":197},{"cat_link":152,"category":153,"comment_count":53,"id":154,"is_sticky":53,"permalink":155,"post_author":156,"post_content":157,"post_date":158,"post_excerpt":59,"post_id":154,"post_modified":159,"post_thumbnail":160,"post_thumbnail_html":161,"post_title":162,"post_type":64,"sort_by_date":163,"tag_links":164,"tags":167},[48],[52],"98766","http://radioblackout.org/2025/06/gkn-sotto-sgombero-aggiornamenti-dal-collettivo-di-fabbrica/","info","Dal Collettivo di fabbrica arriva la notizia di un possibile sgombero del presidio della ex Gkn.\r\n\r\n\r\nSi apprende da testate giornalistiche che il presidio sarebbe sotto sgombero da parte del Tribunale fallimentare su indicazioni dei commissari/custodi nominati dal Tribunale stesso a tutela degli interessi dei soggetti immobiliari nell'ambito della procedura di fallimento. Con queste indicazioni sembrano non essere considerate altre possibili vie che tutelino invece il percorso di riconversione dello stabilimento, così come tratteggiato da anni di percorso di lotta dal basso dei collettivi di lavoratori e dei soggetti solidali che si sono aggregati. 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Oggi alla RWM si producono bombe, che vengono vendute a paesi in guerra come l'Arabia Saudita, che le usano per macellare la popolazione yemenita.\r\nA gennaio la RWM è stata autorizzata ad allargare il perimetro dello stabilimento.\r\nGli antimilitaristi in più occasioni hanno manifestato davanti alla fabbrica, e pur senza entrarvi, perché le produzioni e i materiali di lavorazione sono molto pericolosi, sono riusciti più volte a bloccare la produzione, perché basta un palloncino a far scattare l'allarme e bloccare tutto.\r\nSabato scorso gli antimilitaristi si sono dati appuntamento di fronte alla fabbrica di morte. Un centinaio di persone la cui stessa presenza induce la fabbrica a sospendere la produzione. Una produzione che altrimenti non conosce soste, per far fronte alle numerose richieste dai vari fronti di guerra.\r\nIn questi giorni si dovrà pronunciare il Tar sulla richiesta di fermare l’allargamento della fabbrica per la sua pericolosità ambientale.\r\nVa da se che un’eventuale sentenza favorevole non sarebbe che un piccolo sassolino nella scarpa per RWM. La partita è quella di arrivare alla chiusura della produzione bellica e alla riconversione in produzione civile. La strada è in salita ma gli antimilitaristi non demordono: a luglio torneranno a Domusnovas. Nel frattempo partiranno serate informative con l’esposizione di una mostra sulla produzione e il commercio di bombe.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Guido, un compagno di Cagliari\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/2019-06-11-manif-domus-novas-guido.mp3\"][/audio]","11 Giugno 2019","2019-06-11 12:48:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/bombe-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/bombe-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/bombe-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/bombe-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/bombe-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/bombe.jpg 1920w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Domusnovas. 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L'autogestione di stabilimenti in Italia è spesso il risultato di accordi con blocchi di potere economico, con le amministrazioni locali e la costituzione in cooperative non assume i connotati conflittuali ed egualitari, ma è lo strumento con cui si scaricano sui lavoratori oneri e compiti continuando con un'organizzazione del lavoro e una gestione interna del personale tipica del lavoro sotto i padroni.\r\n\r\nLa lotta della Kazova assume quindi connotati antagonisti al modo di produzione capitalistico e rimette al centro gli operai che hanno la prima e l'ultima parola su ogni decisione che conta.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Nihat, operiao della Kazova.\r\n\r\nAscolta l'intervista:\r\n\r\nfabbrica_turchia","16 Settembre 2014","2014-09-19 13:26:13","Turchia. 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Sono circa 170 gli operai ancora in forza alla nuova proprietà Of Spa che dal 31 Dicembre non ricevono nè stipendi nè cassa integrazione. Eppure, negli ultimi mesi, il collettivo di fabbrica ha definito nei dettagli un piano di reindustrializzazione, tramite la formazione della nuova cooperativa Gff, per la produzione di bici cargo e pannelli solari. Tutto, sia dalla proprietà che dalle istituzioni, in primis Regione Toscana, ancora tace, anche sul progetto di anche sul progetto di legge regionale sui consorzi industriali pubblici elaborato dal Collettivo di fabbrica, che potrebbe sbloccare la situazione.\r\nIntanto la Qf ha smesso da tempo di partecipare alle riunioni ministeriali previste dall’iter della legge sì e vorrebbe concordare dimissioni incentivate dei dipendenti da trattare individualmente, senza nemmeno coprire i mancati stipendi del 2024.\r\n\r\nNel mentre, piccoli eventi poco piacevoli avvengono nella fabbrica di Campi Bisenzio.\r\n\r\nPrima, un sabotaggio, nella notte di Pasquetta, della centralina elettrica aziendale, con il risultato di togliere l’elettricità ai macchinari e al resto dello stabilimento, poco prima della seconda edizione del Festival di letteratura working class organizzato dal Collettivo di Fabbrica e dalla casa editrice Alegre, comunque riuscito un successo. Poi, proprio durante il festival, la presenza di un fastidioso drone spia manovrato da un’agenzia di investigazione assoldata dalla stessa Qf, con l’intento di documentare le possibili attività illegali durante il festival. Provocazioni gravi quanto inutili, che fanno ridere i lavoratori e le persone solidali vicine.\r\n\r\nNe parliamo ai nostri microfoni con Francesco del Collettivo di Fabbrica. 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Almeno 300 persone hanno risposto ieri mattina all’appello presentandosi al presidio permanente che intende impedire l’ingresso di eventuali camion.\r\nLo stesso giorno Cobas lavoro privato, Cub Firenze e Usb lavoro privato hanno proclamato lo sciopero come gesto di solidarietà e sostegno alla lotta degli operai.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Paola della Cub Firenze\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/2022-11-08-paola-gkn.mp3\"][/audio]","8 Novembre 2022","2022-11-08 14:21:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/00127.00_18_58_07.Immagine001-1200x675-1-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/00127.00_18_58_07.Immagine001-1200x675-1-300x169.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/00127.00_18_58_07.Immagine001-1200x675-1-300x169.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/00127.00_18_58_07.Immagine001-1200x675-1-1024x576.png 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/00127.00_18_58_07.Immagine001-1200x675-1-768x432.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/00127.00_18_58_07.Immagine001-1200x675-1.png 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","GKN. 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Si passa da discorsi riguardanti le posizioni di chi ha creato e partecipato questa giornata di mobilitazione, seguita dal riuscitissimo sciopero generale di venerdì 3 ottobre, alla cronaca diretta di quanto stava contemporaneamente succedendo all'equipaggio della Global Sumud Flottilla, fermato poche ore prima dalle IDF .La volontà che esce rafforzata da questa giornata, è quella di non lasciare che tutto questo movimento internazionale anti sionista e in solidarietà alla resistenza palestinese, cessi o si disperda, al contrario, forte dei risultati ottenuti si sente la necessità di continuare su questo percorso e con le parole d'ordine \"blocchiamo tutto \" se la situazione del popolo palestinese continuerà ad essere umiliata e bistrattata dalle istituzioni internazionali e non solo.\n\n\n\nBuon ascolto\n\n\n\nParte 1:\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nParte 2:\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nIl secondo argomento della puntata è stato invece quello della lunga ed estenuante lotta che sta portando avanti da anni il collettivo di fabbrica ex GKN, abbiamo intervistato Massimo che ne fa parte, per farci restituire da lui un racconto di quanto successo a lui e ai suoi colleghi in questi anni, per poi focalizzarci sugli ultimi aggiornamenti. 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Si passa da discorsi riguardanti le posizioni di chi ha creato e partecipato questa giornata di mobilitazione, seguita dal riuscitissimo sciopero generale di venerdì 3 ottobre, alla cronaca diretta di quanto stava contemporaneamente succedendo all'equipaggio della Global Sumud Flottilla, fermato poche ore prima dalle IDF .La volontà che esce rafforzata da questa giornata, è quella di non lasciare che tutto questo movimento internazionale anti sionista e in solidarietà alla resistenza palestinese, cessi o si disperda, al contrario, forte dei risultati ottenuti si sente la necessità di continuare su questo percorso e con le parole d'ordine \"blocchiamo tutto \" se la situazione del popolo palestinese continuerà ad essere umiliata e bistrattata dalle istituzioni internazionali e non solo.\n\n\n\nBuon ascolto\n\n\n\nParte 1:\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nParte 2:\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nIl secondo argomento della puntata è stato invece quello della lunga ed estenuante lotta che sta portando avanti da anni il collettivo di \u003Cmark>fabbrica\u003C/mark> ex GKN, abbiamo intervistato Massimo che ne fa parte, per farci restituire da lui un racconto di quanto successo a lui e ai suoi colleghi in questi anni, per poi focalizzarci sugli ultimi aggiornamenti. 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Josè a specificato che: \"questa vittoria impensabile è frutto di una mobilitazione che i portuali portano da anni contro i trasporti di guerra rafforzata da reti internazionaliste che uniscono le lotte nei porti. Infatti l'allerta sulla nave cargo più grande del mondo, la COSCO SHIPPING PISCES, contenete un carico di morte era partita dal porto del Pireo in Grecia. Nel giro di poche ore il coordinamento internazionale dei porti contro contro la guerra ha comunicato il suo passaggio. Il CALP ha immediatamente proclamato le sciopero di 24h per il 5 agosto 2025.\" A quanto pare la proclamazione dello sciopero e la determinazione dei lavoratori portuali hanno fatto tornare indietro la nave containers che non ha scaricati più in suo carico di morte.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/F_m_05_08_Jose-Calp-Genova-su-annuncio-di-sciopero-che-impeidisce-passaggio-materiale-bellico.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nNella giornata di domenica 28, come redazione di Frittura Mista alias Radio Fabbrica, abbiamo realizzato due approfondimenti all'interno del Festival Alta Felicità 2025, essendo stata Radio Blackout parte integrante di questa edizione del festival.\r\n\r\nLa seconda intervista la abbiamo realizzata in compagnia di Dario Salvetti, del collettivo di fabbrica ex GKN, presente all'assemblea tenutasi venerdì 26 \"LA FUNZIONE SOCIALE DEL LAVORO TRA ZONE DI SACRIFICIO E DI TRANSIZIONE INDUSTRIALE\". Con Dario abbiamo voluto ripercorrere brevemente le tappe che hanno composto la storia di 4 anni di movimento operaio dal basso, ma abbiamo voluto approfondire anche le difficoltà che esso ha trovato sul suo cammino e che continuerà ad incontrare. Infatti le sfide all'orizzonte sono tante, cercare di portare a termine il progetto di fabbrica socialmente integrata per recuperare in autogestione lo stabilimento di Campi Bisenzio, affrontare la minaccia di sgombero dello stesso e continuare a mantenere viva l'attenzione e la rabbia di un collettivo che vuole essere preso per sfinimento da istituzioni e classe padronale. A tal proposito, molto interessante la parte in cui Dario ci spiega cosa vuol dire riuscire a prendersi cura l'un dell'altro, grazie allo strumento della cassa di mutuo aiuto, creata dal collettivo, che però non può essere l'unico modo per tenere unito e determinato un gruppo di operai licenziati e sballottati dalle istituzioni da 4 anni.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Intervista-a-Dario-collettivo-di-fabbrica-ex-gkn-live-FAF-2025.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","7 Agosto 2025","2025-10-11 17:10:38","https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/csm_manifestazione_porto_di_Genova_0c8aa823f1-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 05/08/2025",1754562757,[565],"https://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[414],{"post_content":568,"post_title":571,"tags":574},{"matched_tokens":569,"snippet":95,"value":570},[94],"Il primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Josè del CALP (Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali) sul respingimento della nave containers dal porto di Genova, da parte dei lavoratori portuali, a causa del carico di armi destinato ad Israele. 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Infatti, dopo 10 anni di lotte portate avanti con forza e determinazione, i disoccupati erano riusciti a conquistarsi varie interlocuzioni con istituzioni locali e nazionali per cercare delle soluzioni che non fossero solo un temporaneo paliativo, ma che dessero veramente formazione e occupazione a chi cerca da anni di sottrarsi al ricatto lavoro in cambio di voti o al lavoro nero e grigio. Attivisti* e sindacalist* però, stavano già prendendo consapevolezza del fatto, che le promesse ricevute non avrebbero facilmente trovato un seguito, infatti, per assegnare questi posti, erano stati studiati percorsi di inserimento lavorativo tramite programma GOL del centro per l'impiego, ma col tempo le cose si sono trasformate e si è arrivati alla data del 10 luglio con un click day come modalità di entrata, pratica che sconsiderava tutto il percorso già svolto da disoccupati e disoccupate, oltre ad essere facile da raggirare con sistemi tecnologici ad hoc.\r\n\r\nA confermare il fatto che avere un'esercito di lavoratori ricattabili è un elemento cardine per la vita stessa del nostro Stato e della nostra economia, il click day è stato un fallimento, con la piattaforma che di fatto non ha mai funzionato. La reazione de* disoccupat* è stata giustamente carica di rabbia, si è partit* in corteo per le strade di Napoli e in presidio sotto le varie sedi istituzionali, i quali esponenti invece di prendersi le loro responsabilità, hanno preferito letteralmente barricarsi dietro a barriere fisiche e difesi da agenti della digos. Il tutto è culminato con un'efferata carica della polizia e con due arresti tra cui quello di Mimì, che ai nostri microfoni ci racconta più nel dettaglio tutto il percorso di lotta del movimento e le mosse agite in tutta Italia per portare solidarietà a chi vorrebbe solo vivere una vita decente e come unica risposta riceve manganellate.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_15_07_Mimi-SiCobas-Napoli-su-ultime-mobilitazioni-e-repressione-movimento-di-lotta-disoccupati-7-novembre.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di Ernesto Slai Cobas Taranto sul destino della ex ILVA Taranto. Gli ultimi incontri romani con i sindacati confederali e istituzioni locali hanno di fatto dimostrato che sono pronti a dire si a tutto: estensione della cassa integrazione / nave rigassificatore al servizio dei nuovi padroni che imporranno un piano di esuberi / ridimensionamento della fabbrica se non una soluzione spezzatino... Ernesto ci ha motivato perché lo slai cobas dice no a tutto questo è respinge i ricatti di stampo fascista e padronale del governo meloni urso \"noi siamo per la piattaforma operaia -nessun esubero / nessun licenziamento/nessuna chiusura ne’ dello stabilimento ne delle ditte di appalto e indotto - integrazione salariale della cassa integrazione per tutti gli operai acciaieria appalto - utilizzo pieno di tutti gli operai per lavorare alla ambientalizzazione della fabbrica e del territorio / contratto unico nelle ditte d’appalto con eliminazione del contratto multiservizi e altre forme di contratti precari / tutela rigida salute e sicurezza in fabbrica e territorio / si a misure risarcitorie di prepensionamenti amianto lavori usuranti\".\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_15_07_Ernesto-SLAI-COBAS-aggiornamenti-ILVA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nContinuiamo con la serie podcast \"Dietro alla lavagna\", realizzata da Radio Blackout e dal Sindacato Sociale di Base, per andare a sondare le trasformazioni avvenute e tutt'ora in atto nel mondo della scuola. In questa quinta puntata Serena Tusini, intervista Mario Sanguinetti sulla precarietà endemica dei lavoratori nella scuola italiana.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Dietro-alla-lavagna-pt.5.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","16 Luglio 2025","2025-07-17 15:13:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/517901566_1160313649463393_2572350946563585039_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 15/07/2025",1752686183,[602],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[414],{"post_content":605,"post_title":609,"tags":612},{"matched_tokens":606,"snippet":607,"value":608},[99],"piano di esuberi / ridimensionamento della \u003Cmark>fabbrica\u003C/mark> se non una soluzione spezzatino...","Il primo argomento della serata lo abbiamo affrontato in compagnia di Mimì del SiCobas Napoli, per farci raccontare le ultimi mobilitazioni del movimento disoccupati 7 novembre. 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Questa è partita nel suo iter, come proposta di legge di \"iniziativa popolare\", il virgolettato è d'obbligo perchè stiamo parlando di uno storico cavallo di battaglia della CISL e approvata letteralmente in tempi record. Basti pensare che dal 1980 ad oggi solo 3 su 262 di queste proposte sono passate come leggi, il che indica quanto in realtà questa misura sia stata solo una regalo per Stato e padroni. Con il nostro ospite siamo entrati nei dettagli dei diversi articoli che compongono la legge, che di fatto dà la possibilita di partecipazione ai rappresentanti dei lavoratori negli organismi direttivi dell’azienda, in funzione di sorveglianza, quasi scontato dire che ovviamente non avranno voce in capitolo rispetto alla gestione della gestione economica, ma che soprattutto vengono scelti dai datori di lavoro. Quest'ultimo è il fulcro della legge, che di fatto va a creare ulteriori gangli burocratici immaginando una contrattazione tutta interna, più che sindacale, oltre a destare una ovvia preoccupazione per questi individui che hanno interesse anche economico a fare crescere i fatturati delle aziende per cui lavorano. La legge regola anche la distribuzione degli utili di impresa tra i lavoratori, la liberalizzazione dei pagamenti tramite azioni aziendali e in generale l'obiettivo implicito è quello di legare sempre di più il salario alla produttività, un altro strumento che servirà per dividere i lavoratori e fare prosperare le aziende.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_01_07_Federico-Giusti-delegato-CUB-su-nuova-legge-partecipazione-lavoratori-nellimprese-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di un capotreno dell’assemblea Nazionale PdM/PdB (personale di macchina/personale di bordo) sul prossimo sciopero che inizierà alle ore 21:00 di lunedì 7 luglio e terminerà alle ore 18:00 di martedì 8 luglio. Il decimo sciopero dell'assemblea oltre alle tematiche legate a maggiore sicurezza nei cantieri ferroviari, migliori condizioni contrattuali per macchinisti e capitreno, l’adozione di un contratto unico per tutto il personale ferroviario, si concentra contro il rinnovo contrattuale appena firmato dai confederali. Infatti \"I ferrovieri dicono NO!\" è lo slogan che l'assemblea ha lanciato durante un sondaggio tra i lavorator* che fino al 20/06/25 ha visto di più di 4.000 adesioni. Inoltre si invitano i lavorator* a:\r\n\"COMUNICAZIONE IMPORTANTE\r\nColleghe e colleghi, a partire da oggi, e fino a venerdi 4 Luglio sono aperte le consultazioni referendarie sul CCNL Attività Ferroviaria. Vista la confusione creatasi a livello di informazione invitiamo tutti ad informarsi sulla localizzazione delle sedi di voto nel proprio territorio. Ricordiamo inoltre che tutti possono (e devono) andare a votare, anche i non iscritti al sindacato, e vi ricordiamo l’importanza di votare NO ad un rinnovo che non recepisce nulla di ciò per cui stiamo scioperando e anzi, per l'ennesima volta bastona il personale mobile come già successo negli ultimi venticinque anni.\r\nAndiamo a votare 2/3/4 luglio e scioperiamo dalle ore 21 del 7 luglio 2025.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_01_07_Capotreno-Pdm_Pdb-su-ultime-mobilitazioni-e-prossimo-sciopero-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo argomento della serata lo abbiamo affrontato ospitando Francesca del SUDD COBAS, lo Strike Days Vol.3 uno stato di mobilitazione che ha preso vita dal 26 giugno e che andrà avanti fino al 6 luglio. Lavoratrici e lavoratori che operano per aziende in subappalto che forniscono grandi marchi della moda e della pelletteria nel distretto tessile e di confezionamento industriale di Prato, sono decisi a battersi per :\r\n\r\n\" la fine dei turni di 12 ore per 7 giorni. Per la fine del lavoro nero. Per la fine dei finti contratti part-time. Per una vita più bella, a testa alta, insieme. Colleghə di un’unica fabbrica, fratelli e sorelle di un’unica lotta.\" come recita un loro volantino. L'aspetto che ci è interessato di questo tipo di mobilitazione è che crea un circolo virtuoso, per il quale tra colleghi ci si riconosce nelle stesse problematiche e vedere nel magazzino a fianco al tuo che si riesce a fare un blocco della merce in uscita, puntando i piedi e pretendendo risposte da chi sfrutta e continua a farlo, inizia a raccogliere i suoi frutti. Infatti Francesca ci racconta ad esempio che alla data dell'intervista, sono stati chiusi 15 accordi su 19 con le aziende per fare avere un contratto regolare e full time a lavoratori e lavoratrici.\r\n\r\nIn queste calde giornate, scandite da tentativi di sgombero dei picchetti da parte padronale e delle forze dell'ordine, si è svolto anche un presidio fuori dal distretto, per una lotta di cui abbiamo parlato dai nostri microfoni e che continua:\r\n\r\n\"Oggi, 1° luglio, parte un processo che potrebbe cambiare tutto. Non sarà una causa facile, ma quando si lotta per cambiare le cose niente lo è mai.\r\n\r\n\r\nDavanti al negozio Montblanc di Firenze, al grido di \"Non per noi ma per tuttə\", i lavoratori in appalto hanno manifestato mentre, nella sezione lavoro del Tribunale di Firenze, si apriva un processo che potrebbe diventare storico. Sei operai pakistani della Z Production chiedono il riconoscimento del loro vero datore di lavoro: Pelletteria Richemont Firenze, società del colosso del lusso Richemont (proprietaria del marchio Montblanc).\r\n\r\n\r\nIl cuore della causa? Dimostrare che quello che sembrava un appalto era in realtà lavoro subordinato mascherato. Se il Tribunale darà loro ragione, potrebbe essere la svolta per migliaia di lavoratori e lavoratrici sfruttati nelle filiere del Made in Italy.\r\n\r\n\r\nDietro il lusso, turni massacranti, falsi contratti, lavoro nero, 3 euro l’ora. Una realtà denunciata da anni, e ora finalmente messa sotto processo. Questo causa non riguarda solo sei persone. Riguarda un intero sistema che dovrà iniziare a rispondere.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_01_07_Francesca-Sudd-Cobas-su-Strike-days-vol.3-e-vertenza-Montblanc-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","5 Luglio 2025","2025-07-05 02:45:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/512678791_1243359340914472_6822456555099716444_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 01/07/2025",1751683461,[602],[414],{"post_content":641,"post_title":645,"tags":648},{"matched_tokens":642,"snippet":643,"value":644},[99],"alta, insieme. Colleghə di un’unica \u003Cmark>fabbrica\u003C/mark>, fratelli e sorelle di un’unica","Il primo argomento della puntata lo abbiamo trattato in compagnia telefonica di Federico Giusti delegato CUB, ovvero la legge sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione, al capitale e agli utili delle imprese. Questa è partita nel suo iter, come proposta di legge di \"iniziativa popolare\", il virgolettato è d'obbligo perchè stiamo parlando di uno storico cavallo di battaglia della CISL e approvata letteralmente in tempi record. Basti pensare che dal 1980 ad oggi solo 3 su 262 di queste proposte sono passate come leggi, il che indica quanto in realtà questa misura sia stata solo una regalo per Stato e padroni. Con il nostro ospite siamo entrati nei dettagli dei diversi articoli che compongono la legge, che di fatto dà la possibilita di partecipazione ai rappresentanti dei lavoratori negli organismi direttivi dell’azienda, in funzione di sorveglianza, quasi scontato dire che ovviamente non avranno voce in capitolo rispetto alla gestione della gestione economica, ma che soprattutto vengono scelti dai datori di lavoro. Quest'ultimo è il fulcro della legge, che di fatto va a creare ulteriori gangli burocratici immaginando una contrattazione tutta interna, più che sindacale, oltre a destare una ovvia preoccupazione per questi individui che hanno interesse anche economico a fare crescere i fatturati delle aziende per cui lavorano. La legge regola anche la distribuzione degli utili di impresa tra i lavoratori, la liberalizzazione dei pagamenti tramite azioni aziendali e in generale l'obiettivo implicito è quello di legare sempre di più il salario alla produttività, un altro strumento che servirà per dividere i lavoratori e fare prosperare le aziende.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_01_07_Federico-Giusti-delegato-CUB-su-nuova-legge-partecipazione-lavoratori-nellimprese-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di un capotreno dell’assemblea Nazionale PdM/PdB (personale di macchina/personale di bordo) sul prossimo sciopero che inizierà alle ore 21:00 di lunedì 7 luglio e terminerà alle ore 18:00 di martedì 8 luglio. Il decimo sciopero dell'assemblea oltre alle tematiche legate a maggiore sicurezza nei cantieri ferroviari, migliori condizioni contrattuali per macchinisti e capitreno, l’adozione di un contratto unico per tutto il personale ferroviario, si concentra contro il rinnovo contrattuale appena firmato dai confederali. Infatti \"I ferrovieri dicono NO!\" è lo slogan che l'assemblea ha lanciato durante un sondaggio tra i lavorator* che fino al 20/06/25 ha visto di più di 4.000 adesioni. Inoltre si invitano i lavorator* a:\r\n\"COMUNICAZIONE IMPORTANTE\r\nColleghe e colleghi, a partire da oggi, e fino a venerdi 4 Luglio sono aperte le consultazioni referendarie sul CCNL Attività Ferroviaria. Vista la confusione creatasi a livello di informazione invitiamo tutti ad informarsi sulla localizzazione delle sedi di voto nel proprio territorio. Ricordiamo inoltre che tutti possono (e devono) andare a votare, anche i non iscritti al sindacato, e vi ricordiamo l’importanza di votare NO ad un rinnovo che non recepisce nulla di ciò per cui stiamo scioperando e anzi, per l'ennesima volta bastona il personale mobile come già successo negli ultimi venticinque anni.\r\nAndiamo a votare 2/3/4 luglio e scioperiamo dalle ore 21 del 7 luglio 2025.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_01_07_Capotreno-Pdm_Pdb-su-ultime-mobilitazioni-e-prossimo-sciopero-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo argomento della serata lo abbiamo affrontato ospitando Francesca del SUDD COBAS, lo Strike Days Vol.3 uno stato di mobilitazione che ha preso vita dal 26 giugno e che andrà avanti fino al 6 luglio. Lavoratrici e lavoratori che operano per aziende in subappalto che forniscono grandi marchi della moda e della pelletteria nel distretto tessile e di confezionamento industriale di Prato, sono decisi a battersi per :\r\n\r\n\" la fine dei turni di 12 ore per 7 giorni. Per la fine del lavoro nero. Per la fine dei finti contratti part-time. Per una vita più bella, a testa alta, insieme. Colleghə di un’unica \u003Cmark>fabbrica\u003C/mark>, fratelli e sorelle di un’unica lotta.\" come recita un loro volantino. L'aspetto che ci è interessato di questo tipo di mobilitazione è che crea un circolo virtuoso, per il quale tra colleghi ci si riconosce nelle stesse problematiche e vedere nel magazzino a fianco al tuo che si riesce a fare un blocco della merce in uscita, puntando i piedi e pretendendo risposte da chi sfrutta e continua a farlo, inizia a raccogliere i suoi frutti. Infatti Francesca ci racconta ad esempio che alla data dell'intervista, sono stati chiusi 15 accordi su 19 con le aziende per fare avere un contratto regolare e full time a lavoratori e lavoratrici.\r\n\r\nIn queste calde giornate, scandite da tentativi di sgombero dei picchetti da parte padronale e delle forze dell'ordine, si è svolto anche un presidio fuori dal distretto, per una lotta di cui abbiamo parlato dai nostri microfoni e che continua:\r\n\r\n\"Oggi, 1° luglio, parte un processo che potrebbe cambiare tutto. Non sarà una causa facile, ma quando si lotta per cambiare le cose niente lo è mai.\r\n\r\n\r\nDavanti al negozio Montblanc di Firenze, al grido di \"Non per noi ma per tuttə\", i lavoratori in appalto hanno manifestato mentre, nella sezione lavoro del Tribunale di Firenze, si apriva un processo che potrebbe diventare storico. Sei operai pakistani della Z Production chiedono il riconoscimento del loro vero datore di lavoro: Pelletteria Richemont Firenze, società del colosso del lusso Richemont (proprietaria del marchio Montblanc).\r\n\r\n\r\nIl cuore della causa? Dimostrare che quello che sembrava un appalto era in realtà lavoro subordinato mascherato. Se il Tribunale darà loro ragione, potrebbe essere la svolta per migliaia di lavoratori e lavoratrici sfruttati nelle filiere del Made in Italy.\r\n\r\n\r\nDietro il lusso, turni massacranti, falsi contratti, lavoro nero, 3 euro l’ora. Una realtà denunciata da anni, e ora finalmente messa sotto processo. Questo causa non riguarda solo sei persone. Riguarda un intero sistema che dovrà iniziare a rispondere.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/F_m_01_07_Francesca-Sudd-Cobas-su-Strike-days-vol.3-e-vertenza-Montblanc-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",{"matched_tokens":646,"snippet":647,"value":647},[99],"frittura mista|radio \u003Cmark>fabbrica\u003C/mark> 01/07/2025",[649],{"matched_tokens":650,"snippet":577,"value":577},[99],[652,654,656],{"field":132,"matched_tokens":653,"snippet":647,"value":647},[99],{"field":135,"matched_tokens":655,"snippet":643,"value":644},[99],{"field":37,"indices":657,"matched_tokens":658,"snippets":660,"values":661},[53],[659],[99],[577],[577],{"best_field_score":145,"best_field_weight":146,"fields_matched":147,"num_tokens_dropped":53,"score":148,"tokens_matched":149,"typo_prefix_score":53},{"document":664,"highlight":676,"highlights":687,"text_match":143,"text_match_info":698},{"comment_count":53,"id":665,"is_sticky":53,"permalink":666,"podcastfilter":667,"post_author":56,"post_content":668,"post_date":669,"post_excerpt":59,"post_id":665,"post_modified":670,"post_thumbnail":671,"post_title":672,"post_type":450,"sort_by_date":673,"tag_links":674,"tags":675},"96397","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-11-03-2025/",[386],"Il primo argomento trattato in questa puntata è stato il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Lavoratori del pubblico impiego, lo abbiamo fatto in compagnia telefonica di Alessandro Giannelli dell' esecutivo USB nazionale pubblico impiego.\r\n\r\nCol nostro ospite abbiamo illustrato la situazione generale in cui verte la contrattazione nazionale anche in altri settori, importante per inquadrare quella trattata in esame, che colloca circa 190mila persone in Italia tra dipendenti diretti di uffici ministeriali, INPS e altri istituti para-statali. Si ripete la solita solfa: un contratto firmato sulla testa di lavoratori contrari a quanto già si prefigurava, giudizio negativo espresso in maniera esplicita dal 98% sul totale,risultato del referendum proposto da USB per indagare le opinioni dei propri iscritti nel comparto. Ma in questa intervista ci vengono raccontate anche altre peculiarità che riguardano questa contrattazione e le sigle firmatarie. Abbiamo ampliato infine lo sguardo sul contesto di economia di guerra imperante, ricordando le piazze nazionali lanciate da USB anche su questo argomento.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/F_m_11_03_Alessandro-Giannelli-USB-funzione-pubblica-su-rinnovo-CCNL-di-categoria-e-prossime-mobilitazioni-nazionali.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nil secondo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di\r\n\r\nAlessandro Tapinassi operaio ex GKN sul corteo di Sabato 5 aprile, h 18.00\r\n\r\ndalla fabbrica al centro di Campi Bisenzio per pretendere \"pubblica\r\n\r\nutilità\". Il corteo si farà durante il festival di letteratura Working\r\n\r\nclass alla sua terza edizione ( qui trovi il programma\r\n\r\nhttps://edizionialegre.it/notizie/festival-di-letteratura-working-class-2025-il-programma/)\r\n\r\ned è rivolto a tutte le realtà. In un comunicato del collettivo di fabbrica si legge: \" *A tutte le realtà solidali e sorelle* , alle lotte\r\ndi convergenza, intersezionali, *a tutto il movimento sindacale* , al\r\nmovimento studentesco, all’associazionismo progressista, a chiunque ci\r\nsia stato in questi tre anni di lotta, al movimento climatico, al\r\ncicloattivismo solidale, a chi lotta per comunità energetiche, ad ogni\r\nspazio sociale, a chi lotta contro la repressione, alle povere e ai poveri\r\ndi questo nostro mondo, subumanizzati e invisibilizzati, a chi pratica mutualismo, *ai quartieri della periferia che sono il centro di ogni\r\nribellione futura*, a chi crede che sia necessario cooperare e non\r\ncompetere, a chi è stanco di avere ragione e ora vuole avere la forza,\r\ncome lotta ex Gkn, siamo di nuovo di fronte a un bivio. E siamo stati così\r\ntante volte a un bivio in questa lotta, che ormai facciamo fatica anche\r\nsolo a trasmettervelo e a raccontarvelo.\r\n(…) Se pensiamo anche all'ultimo dibattito sul riarmo nell'Ue, è\r\nevidente che il piano irresponsabile e criminale di coloro “che stanno in alto” nella società è guidare un processo di reindustrializzazione\r\nattraverso l’industria bellica. Questo piano è economicamente sbagliato\r\ne umanamente atroce. Oggi più che mai la reindustrializzazione dal basso\r\ndella ex Gkn è un esempio contagioso di alternativa al ritorno del\r\nmilitarismo.\"\r\nAlessandro sottolinea infine che scopriremo insieme dove ci troverà la\r\nprimavera: con la *fabbrica socialmente integrata* o con la fabbrica\r\ndiventata pura speculazione immobiliare?\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto con Carlo Minoli dell'associazione Volere La Luna, per descrivere ed invitare all'iniziativa \"Risaie e mondine: Realtà e rappresentazione \" che si svolgerà nei locali della sede dell'associazione dal 18 marzo al 2 aprile.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/F_m_11_03_Carlo-Minoli-di-Volere-La-Luna-introduce-evento-risaie-e-mondine.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","12 Marzo 2025","2025-03-12 10:43:59","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/bottone-mondine-1030x407-1-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 11/03/2025",1741776239,[602],[414],{"post_content":677,"post_title":681,"tags":684},{"matched_tokens":678,"snippet":679,"value":680},[99],"5 aprile, h 18.00\r\n\r\ndalla \u003Cmark>fabbrica\u003C/mark> al centro di Campi Bisenzio","Il primo argomento trattato in questa puntata è stato il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Lavoratori del pubblico impiego, lo abbiamo fatto in compagnia telefonica di Alessandro Giannelli dell' esecutivo USB nazionale pubblico impiego.\r\n\r\nCol nostro ospite abbiamo illustrato la situazione generale in cui verte la contrattazione nazionale anche in altri settori, importante per inquadrare quella trattata in esame, che colloca circa 190mila persone in Italia tra dipendenti diretti di uffici ministeriali, INPS e altri istituti para-statali. Si ripete la solita solfa: un contratto firmato sulla testa di lavoratori contrari a quanto già si prefigurava, giudizio negativo espresso in maniera esplicita dal 98% sul totale,risultato del referendum proposto da USB per indagare le opinioni dei propri iscritti nel comparto. Ma in questa intervista ci vengono raccontate anche altre peculiarità che riguardano questa contrattazione e le sigle firmatarie. 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E siamo stati così\r\ntante volte a un bivio in questa lotta, che ormai facciamo fatica anche\r\nsolo a trasmettervelo e a raccontarvelo.\r\n(…) Se pensiamo anche all'ultimo dibattito sul riarmo nell'Ue, è\r\nevidente che il piano irresponsabile e criminale di coloro “che stanno in alto” nella società è guidare un processo di reindustrializzazione\r\nattraverso l’industria bellica. Questo piano è economicamente sbagliato\r\ne umanamente atroce. 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