","Un processo storico contro la violenza sessuale: il caso Guatemala","post",1456783414,[61,62,63,64,65,66,67,68,69,70,71],"http://radioblackout.org/tag/abusi/","http://radioblackout.org/tag/conflitto-armato/","http://radioblackout.org/tag/donne-indigene/","http://radioblackout.org/tag/esercito/","http://radioblackout.org/tag/genocidio-guatemala/","http://radioblackout.org/tag/impunita/","http://radioblackout.org/tag/maya/","http://radioblackout.org/tag/militari/","http://radioblackout.org/tag/processo-sepur-zarco/","http://radioblackout.org/tag/razzismo/","http://radioblackout.org/tag/schiavitu-sessuale/",[22,28,26,73,32,74,75,15,34,76,30],"esercito","impunità","maya","razzismo",{"post_content":78,"post_title":83,"tags":86},{"matched_tokens":79,"snippet":81,"value":82},[80],"Guatemala","\u003Cmark>Guatemala\u003C/mark>. Venerdì 26 febbraio è stata","\u003Cmark>Guatemala\u003C/mark>. Venerdì 26 febbraio è stata emessa una sentenza storica per il paese e che ha immediatamente fatto il giro di tutta l'America Latina.\r\n\r\nDue militari dell'esercito nazionale guatemalteco, un colonnello e un \"comisionado militar\", Esteelmer Reyes Girón e Heriberto Valdez Azij, sono stati condannati a svariati anni di prigione per crimini di lesa umanità, per violenza sessuale e schiavitù sessuale. Probabilmente anche loro verranno salvati dalla Corte Costituzionale, come l'ex generale golpista Rios Montt, dopo il recente processo per \u003Cmark>genocidio\u003C/mark>. Resta il fatto che il caso di Sepur Zarco è un caso emblematico dato che riguarda crimini di lesa umanità, all'interno del conflitto armato, durato 36 anni ed è stato portato avanti all'interno del paese.\r\n\r\nLa centralità di questo processo è da individuare nel fatto che si tratta di un caso di violenza sessuale. A Sepur Zarco, che si trova in una regione nel nord del paese, fu istituito un distaccamento militare di riposo e \"ricreazione\" per i militari. In questa zona, dal 1982 al 1986, l'esercito guatemalteco fece sparire e uccise numerosi lider contadini che stavano lottando per la terra. Una volta sequestrati e ammazzati, le loro vedove diventarono schiave sessuali e domestiche dei militari.\r\n\r\nIl caso è stato portato avanti da 15 donne ed è durato circa 4 anni. Nel 2012 furono raccolte le loro testimonianze come prove “anticipate\". Ora che il processo è terminato erano presenti solamente più 14 donne, dato che una di loro è morta nel corso di questi 4 anni. Uno degli aspetti più importanti di questo processo è che i militari sono stati processati grazie alla forza e alla determinazione di un gruppo di donne che provengono dall'area rurale, che sono indigene maya q'ueqchíes, contadine, povere e analfabete. Il loro percorso è stato sostenuto e accompagnato, nel corso degli ultimi dieci anni, da alcune organizzazioni femministe e da molte compagne e attiviste. Grazie a questo lavoro lento e approfondito il processo è stato preparato con basi molto solide, in ogni suo aspetto.\r\n\r\n In un paese eminentemente razzista, classista e misogeno come il \u003Cmark>Guatemala\u003C/mark>, questa sentenza rappresenta un precedente molto importante proprio perché riguarda un gruppo di donne che per la maggior parte della popolazione \"dominante\" non conta assolumente nulla, perché chi ha commesso abusi e violenze durante il conflitto armato è da sempre convinto di poter godere della massima impunità, perché un processo per violenza sessuale e schiavitù sessuale rappresenta un esempio per molte altre donne che vivono o hanno vissuto situazioni di violenza e non riescono a nominare quanto è accaduto. Una sentenza storica perché proprio queste 15 donne ricordano come il tema della violenza sessuale è una questione trasversale che riguarda e colpisce tutte le società, non importa la classe sociale, né lo status, né l'etnia a cui si appartiene, è qualcosa che riguarda tutte le donne.\r\n\r\nAscolta il contributo di Anna e Blanca, due compagne che da molti anni vivono in \u003Cmark>Guatemala\u003C/mark>. Il primo link è l'intervista in lingua originale (spagnolo):\r\n\r\nBlanca28feb16\r\n\r\nIl secondo è la traduzione dell'intervista in italiano:\r\n\r\ntraduzione_blanca",{"matched_tokens":84,"snippet":85,"value":85},[80],"Un processo storico contro la violenza sessuale: il caso \u003Cmark>Guatemala\u003C/mark>",[87,89,91,93,95,98,100,102,104,106,108],{"matched_tokens":88,"snippet":22},[],{"matched_tokens":90,"snippet":28},[],{"matched_tokens":92,"snippet":26},[],{"matched_tokens":94,"snippet":73},[],{"matched_tokens":96,"snippet":97},[19,80],"\u003Cmark>genocidio\u003C/mark> \u003Cmark>Guatemala\u003C/mark>",{"matched_tokens":99,"snippet":74},[],{"matched_tokens":101,"snippet":75},[],{"matched_tokens":103,"snippet":15},[],{"matched_tokens":105,"snippet":34},[],{"matched_tokens":107,"snippet":76},[],{"matched_tokens":109,"snippet":30},[],[111,117,120],{"field":35,"indices":112,"matched_tokens":114,"snippets":116},[113],4,[115],[19,80],[97],{"field":118,"matched_tokens":119,"snippet":81,"value":82},"post_content",[80],{"field":121,"matched_tokens":122,"snippet":85,"value":85},"post_title",[80],1157451471441625000,{"best_field_score":125,"best_field_weight":126,"fields_matched":127,"num_tokens_dropped":47,"score":128,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"2211897868544",13,3,"1157451471441625195",{"document":130,"highlight":155,"highlights":160,"text_match":163,"text_match_info":164},{"cat_link":131,"category":132,"comment_count":47,"id":133,"is_sticky":47,"permalink":134,"post_author":50,"post_content":135,"post_date":136,"post_excerpt":53,"post_id":133,"post_modified":137,"post_thumbnail":138,"post_thumbnail_html":139,"post_title":140,"post_type":58,"sort_by_date":141,"tag_links":142,"tags":149},[44],[46],"26742","http://radioblackout.org/2014/12/stupratori-in-divisa/","\"Il soldato americano accusato di due stupri, tenta il 3° evadendo dalla caserma di Vicenza\". Questa notizia è stata lo spunto per discutere con Chiara de \"il colpo della strega\" delle violenze compiute sulle donne dai soldati nei territori militarizzati e insieme – ampliando la prospettiva e allargando lo sguardo - sullo stupro come arma di guerra.\r\nLa notizia è di qualche giorno fa, ma la cronaca conta purtroppo molti altri episodi simili. Già nel 2006 un militare statunitense, accusato di stupro e condannato a sei anni di reclusione, è stato liberato e si è visto ridurre la pena per le attenuanti dovute allo stress psicologico prolungato dovuto al suo incarico di un anno in Iraq.\r\nLe motivazioni della sentenza riportano che il prolungato stress e la ridotta importanza data alla vita umana ed al benessere di coloro che lo circondano possono avere influenzato il reato.\r\nIn fondo è una confessione: chi fa la guerra diventa insensibile alla vita umana e alla dignità delle persone.\r\n\r\nIl pensiero va inevitabilmente al 12 febbraio 2012. Siamo a L'Aquila. In una discoteca, una giovane donna di 20 anni era stata stuprata e ridotta in fin di vita. Lasciata svenuta, sanguinante e seminuda in mezzo alla neve fuori dal locale, era stata salvata da un buttafuori della discoteca che stava facendo un giro prima della chiusura. Ha dovuto subire numerose operazioni di ricostruzione per le violenze sessuali subite e fu ad un pelo da morire. Ha dovuto allontanarsi da casa e dalla sua comunità per vivere in un luogo protetto per poi emigrare al nord. Accusato di questo stupro e tentato omicidio è Francesco Tuccia, un militare in servizio all'Aquila per l'operazione \"Aquila sicura\" partita dopo il terremoto.\r\nMele marce o prassi consolidata? E' evidente la consuetudine di queste violenze in particolare nei territori militarizzati, ma in generale nelle zone dove il pacchetto sicurezza ha imposto più pattugliamenti, controlli antiprostituzione e massiccia presenza di forza dell'ordine.\r\n\r\nNella maggior parte dei casi, lo stato si è autoassolto, ribadendo l'immunità e l'impunità delle istituzioni in divisa quando fanno violenza. Immunità ed impunità che fanno parte dell'insieme dei privilegi che i \"tutori dell'ordine\" hanno come contropartita dei loro servigi.\r\nL'esercizio della violenza di genere in situazioni di conflitto costituisce di fatto un continuum dei comportamenti discriminatori e violenti che avvengono in tempo di pace.\r\n\r\nLo stupro di donne è da sempre strumento specifico di terrore e lo è stato in particolare nei conflitti degli anni '90 in Europa. Spesso gli stupri di massa sono accompagnati da gravidanze forzate. Lo scopo è duplice: umiliare le donne e alterare il mantenimento della comunità in senso etnico.\r\n\r\nLo stupro è una pratica diffusa anche tra le forze armate nelle cosiddette missioni di pace: i casi più recenti – Congo, Bosnia, Sierra Leone, Rwanda e Kosovo – hanno sollevato per la prima volta l'attenzione a livello internazionale, dando la possibilità di cominciare a parlare anche delle violenze sessuali compiute dai peacekeepers.\r\nUn caso tra tutti, quello della Bosnia, dove il corpo femminile è stato - letteralmente - territorio di contesa. I militari (e non solo) violentavano il corpo delle donne dell'Altro per farne terreno di conquista, luogo di inseminazione etnica.\r\nLo stupro non è stata \"conseguenza\" della guerra ma arma che ha affiancato le operazioni di pulizia etnica. Una violenza inaudita che ha lasciato dietro di sé non solo paura e smarrimento, ma anche colpevolizzazione nelle donne stesse, spesso isolate e emarginate dalla loro stessa comunità, per essere state disonorate.\r\n\r\nA cavallo tra gli anni Settanta ed Ottanta ci fu in Guatemala un tentativo di genocidio della popolazione Maya. Meno noto è il gran numero di stupri contro le donne, parte integrante di quella guerra.\r\n\r\nNel nostro paese non si sono mai fatti i conti con il retaggio coloniale fascista e in particolare sulla propaganda di guerra che metteva al centro la donna/preda desiderosa di essere cacciata. La colonna sonora di quell'epoca è la canzone \"Faccetta nera...\". Dopo la guerra di conquista la propaganda muta di segno: messe in soffitta le cartoline con belle ragazze poco vestite, le donne africane sono rappresentate come sporche, stupide, bestiali. Da respingere, per non inquinare la razza.\r\n\r\nAscolta la diretta con Chiara:\r\n\r\n2014 12 10 chiara stupri guerra","10 Dicembre 2014","2014-12-15 14:52:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/016-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/016-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/016-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/016-768x511.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/016-1024x681.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/016.jpg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Stupratori in divisa",1418236054,[143,144,145,146,147,148],"http://radioblackout.org/tag/base-ederle/","http://radioblackout.org/tag/bosnia/","http://radioblackout.org/tag/le-donne-e-il-colonialismo-italiano/","http://radioblackout.org/tag/stupri-di-guerra/","http://radioblackout.org/tag/stupro-de-laquila/","http://radioblackout.org/tag/vicenza/",[150,151,152,153,154,24],"base ederle","Bosnia","le donne e il colonialismo italiano","stupri di guerra","stupro de l'aquila",{"post_content":156},{"matched_tokens":157,"snippet":158,"value":159},[80,19],"ed Ottanta ci fu in \u003Cmark>Guatemala\u003C/mark> un tentativo di \u003Cmark>genocidio\u003C/mark> della popolazione Maya. 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Non ci sarebbe niente di straordinario, se non per le particolari caratteristiche del nuovo arrivato, dal momento che non tutti hanno 240 milioni di dollari in tasca, sono interessati a progetti energetici e sono originari dell'Italia. Nelle sue parole, il nuovo arrivato si definisce come \"un vicino di casa che contribuisce allo sviluppo ed al benessere delle persone\". Anche i comuni di Santa María Nebaj e Chajul registrano l'arrivo di un simile abitante, con almeno 227 milioni di dollari a disposizione. I tre comuni sopra citati costituiscono l'area abitata dal popolo Ixil: uno dei 22 popoli maya che vivono nel territorio del Guatemala. L'area è stata denominata \"Triangolo Ixil\" dai militari guatemaltechi negli anni Ottanta, quando l'esercito ha portato avanti le campagne Victoria 82 e Firmeza 83. Circa 30 anni dopo la sanguinosa repressione militare, una congiuntura tesa mantiene alta l'attenzione mediatica sulla zona Ixil.\r\n\r\nNei primi mesi del 2013, la zona Ixil e la repressione militare si sono imposte sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo, quando i generali deposti Jose Efrain Rios Montt e Jose Mauricio Rodriguez Sanchez sono stati oggetto di un processo per crimini di genocidio e crimini contro l'umanità commessi nei confronti del popolo Maya Ixil. Rios Montt, ex capo de facto dello Stato guatemalteco nel corso del 1982 e del 1983, è stato condannato a 80 anni di carcere. Pochi giorni dopo, la Corte Costituzionale ha annullato il verdetto per un vizio di forma, senza però smentire il tema centrale del dibattito legale: \"la popolazione civile del gruppo Ixil, residente nei villaggi e frazioni di Santa María Nebaj, San Juan Cotzal e San Gaspar Chajul, è stata sottoposta a uccisioni in massa, massacri, torture, stupri di massa, deportazioni, trasferimento dei bambini da un gruppo ad un altro\", come si legge nella sentenza. La Corte ha argomentato nella sentenza che è pienamente convinta dell'intenzione dei generali di causare la distruzione fisica del gruppo Ixil.\r\n\r\nIn questo contesto, nella regione si materializza il progetto di costruzione di due dighe idroelettriche: Palo Viejo e Xacbal.\r\n\r\nChi sono dunque questi nuovi vicini? Da un lato, Enel Green Power, società controllata da Ente Nazionale per l'Energia Elettrica (Enel) in Italia, che possiede la centrale idroelettrica di Palo Viejo in San Juan Cotzal. Dall'altro, la Terra Group honduregna, che gestisce la centrale idroelettrica Xacbal, a nord della città di Chajul, attraverso la società Generación Limpia de Guatemala Per dimostrare il suo potere, il 26 febbraio 2014 Enel Green Power ha ospitato la visita del presidente guatemalteco Otto Pérez Molina sostenendo l'importanza di armonizzare \"la volontà delle imprese e l'accompagnamento di Stato che hanno interessi comuni con la popolazione locale, cioè la cura per l'ambiente naturale, l'acqua, le foreste \", come ha dichiarato il presidente della società. Con queste affermazioni, Maurizio Bezzeccheri, presidente di Enel Green Power, intenzionalmente non ha riconosciuto una lunga storia di conflitto, espropriazioni, morti e deportazioni nella regione; oltre ad aver occultato le sue alleanze con le strutture di potere parallele dello Stato.\r\n\r\nQuesto stralcio estratto da un articolo comparso su \"Prensa Comunitaria\" ci permette di cogliere il continuum di violenza che si è dispiegato in Guatemala attraverso le strutture di genocidio e di espropriazione di risorse negli ultimi quarant'anni ed oltre. Oggi gli interessi economici predatori delle multinazionali appoggiate dalle oligarchie locali si manifestano attraverso la costruzione di megaprogetti, in particolare idroelettriche e miniere, mentre lo Stato mette in atto forme sempre più pervasive di repressione e distruzione fisica delle popolazioni locali ribelli e resistenti.\r\n\r\nQuesta mattina abbiamo approfondito la genealogia della violenza che lo Stato ed il Capitale perpetrano nei confronti della popolazione Maya Ixil, ai fini di estrarre risorse e sfruttare manodopera, con Manuela, che si trova nei territori settentrionali del Quiché, uno dei principali teatri del processo di colonizzazione interna:\r\n\r\nGuatemala\r\n\r\n ","17 Giugno 2016","2016-06-20 12:06:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/1017-guatemala-invasic3b3n-de-hidromineras-y-despojo-expulsic3b3n-de-pueblos-indc3adgenas-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/1017-guatemala-invasic3b3n-de-hidromineras-y-despojo-expulsic3b3n-de-pueblos-indc3adgenas-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/1017-guatemala-invasic3b3n-de-hidromineras-y-despojo-expulsic3b3n-de-pueblos-indc3adgenas-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/1017-guatemala-invasic3b3n-de-hidromineras-y-despojo-expulsic3b3n-de-pueblos-indc3adgenas-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/1017-guatemala-invasic3b3n-de-hidromineras-y-despojo-expulsic3b3n-de-pueblos-indc3adgenas-1024x768.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/1017-guatemala-invasic3b3n-de-hidromineras-y-despojo-expulsic3b3n-de-pueblos-indc3adgenas.jpg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","In Guatemala il vecchio potere paramilitare si reincarna nei megaprogetti",1466165847,[182,183,184,185,186,187],"http://radioblackout.org/tag/genocidio/","http://radioblackout.org/tag/guatemala/","http://radioblackout.org/tag/maya-ixil/","http://radioblackout.org/tag/multinazionali/","http://radioblackout.org/tag/paramilitari/","http://radioblackout.org/tag/risorse/",[19,17,189,190,191,192],"maya ixil","multinazionali","paramilitari","risorse",{"post_content":194,"post_title":198,"tags":201},{"matched_tokens":195,"snippet":196,"value":197},[80,19],"che si è dispiegato in \u003Cmark>Guatemala\u003C/mark> attraverso le strutture di \u003Cmark>genocidio\u003C/mark> e di espropriazione di risorse","Da una decina di anni, il comune di San Juan Cotzal - dipartimento settentrionale del Quiché in \u003Cmark>Guatemala\u003C/mark> - ha un nuovo vicino di casa. 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Pochi giorni dopo, la Corte Costituzionale ha annullato il verdetto per un vizio di forma, senza però smentire il tema centrale del dibattito legale: \"la popolazione civile del gruppo Ixil, residente nei villaggi e frazioni di Santa María Nebaj, San Juan Cotzal e San Gaspar Chajul, è stata sottoposta a uccisioni in massa, massacri, torture, stupri di massa, deportazioni, trasferimento dei bambini da un gruppo ad un altro\", come si legge nella sentenza. La Corte ha argomentato nella sentenza che è pienamente convinta dell'intenzione dei generali di causare la distruzione fisica del gruppo Ixil.\r\n\r\nIn questo contesto, nella regione si materializza il progetto di costruzione di due dighe idroelettriche: Palo Viejo e Xacbal.\r\n\r\nChi sono dunque questi nuovi vicini? Da un lato, Enel Green Power, società controllata da Ente Nazionale per l'Energia Elettrica (Enel) in Italia, che possiede la centrale idroelettrica di Palo Viejo in San Juan Cotzal. Dall'altro, la Terra Group honduregna, che gestisce la centrale idroelettrica Xacbal, a nord della città di Chajul, attraverso la società Generación Limpia de \u003Cmark>Guatemala\u003C/mark> Per dimostrare il suo potere, il 26 febbraio 2014 Enel Green Power ha ospitato la visita del presidente guatemalteco Otto Pérez Molina sostenendo l'importanza di armonizzare \"la volontà delle imprese e l'accompagnamento di Stato che hanno interessi comuni con la popolazione locale, cioè la cura per l'ambiente naturale, l'acqua, le foreste \", come ha dichiarato il presidente della società. Con queste affermazioni, Maurizio Bezzeccheri, presidente di Enel Green Power, intenzionalmente non ha riconosciuto una lunga storia di conflitto, espropriazioni, morti e deportazioni nella regione; oltre ad aver occultato le sue alleanze con le strutture di potere parallele dello Stato.\r\n\r\nQuesto stralcio estratto da un articolo comparso su \"Prensa Comunitaria\" ci permette di cogliere il continuum di violenza che si è dispiegato in \u003Cmark>Guatemala\u003C/mark> attraverso le strutture di \u003Cmark>genocidio\u003C/mark> e di espropriazione di risorse negli ultimi quarant'anni ed oltre. Oggi gli interessi economici predatori delle multinazionali appoggiate dalle oligarchie locali si manifestano attraverso la costruzione di megaprogetti, in particolare idroelettriche e miniere, mentre lo Stato mette in atto forme sempre più pervasive di repressione e distruzione fisica delle popolazioni locali ribelli e resistenti.\r\n\r\nQuesta mattina abbiamo approfondito la genealogia della violenza che lo Stato ed il Capitale perpetrano nei confronti della popolazione Maya Ixil, ai fini di estrarre risorse e sfruttare manodopera, con Manuela, che si trova nei territori settentrionali del Quiché, uno dei principali teatri del processo di colonizzazione interna:\r\n\r\n\u003Cmark>Guatemala\u003C/mark>\r\n\r\n ",{"matched_tokens":199,"snippet":200,"value":200},[80],"In \u003Cmark>Guatemala\u003C/mark> il vecchio potere paramilitare si reincarna nei megaprogetti",[202,205,208,210,212,214],{"matched_tokens":203,"snippet":204},[19],"\u003Cmark>genocidio\u003C/mark>",{"matched_tokens":206,"snippet":207},[17],"\u003Cmark>guatemala\u003C/mark>",{"matched_tokens":209,"snippet":189},[],{"matched_tokens":211,"snippet":190},[],{"matched_tokens":213,"snippet":191},[],{"matched_tokens":215,"snippet":192},[],[217,219,225],{"field":118,"matched_tokens":218,"snippet":196,"value":197},[80,19],{"field":35,"indices":220,"matched_tokens":221,"snippets":224},[47,21],[222,223],[19],[17],[204,207],{"field":121,"matched_tokens":226,"snippet":200,"value":200},[80],1157451470904230000,{"best_field_score":229,"best_field_weight":166,"fields_matched":127,"num_tokens_dropped":47,"score":230,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"2211897606144","1157451470904230003",{"document":232,"highlight":246,"highlights":254,"text_match":227,"text_match_info":259},{"cat_link":233,"category":234,"comment_count":47,"id":235,"is_sticky":47,"permalink":236,"post_author":50,"post_content":237,"post_date":238,"post_excerpt":53,"post_id":235,"post_modified":239,"post_thumbnail":240,"post_thumbnail_html":241,"post_title":242,"post_type":58,"sort_by_date":243,"tag_links":244,"tags":245},[44],[46],"14756","http://radioblackout.org/2013/04/guatemala-e-iniziato-il-primo-processo-per-genocidio-contro-lex-generale-efrain-rios-montt/","Il 19 marzo 2013 è iniziato a Città del Guatemala il primo processo per genocidio e crimini contro l'umanità nel quale gli accusati sono l'ex-generale golpista Efraín Ríos Montt (tra il 1982 e il 1983) e l'ex capo dell'intelligence militare José Mauricio Rodriguez Sánchez. Durante i sedici mesi in cui Rios Montt ebbe il potere assoluto in un paese già devastato dal conflitto armato interno iniziato nel 1960, furono commessi dall’esercito guatemalteco (finanziato in gran parte dall’amministrazione Reagan) moltissimi massacri e 440 villaggi vennero letteralmente spazzati via da bombardamenti e operazioni di terra violentissime. Questa strategia definita di tierra arrasada (terra bruciata) era giustificata dalla costruzione “pubblica” del enemigo interno e quindi dal presunto sostegno popolare alla guerriglia.\r\n\r\nLa maggior parte delle persone, soprattutto contadini e contadine, che all'inizio degli anni ottanta furono sequestrate, torturate, stuprate e sterminate vivevano nelle zone più povere e isolate del paese e appartenevano a differenti popolazioni originarie maya. In particolare, i casi di massacri su cui l’ex-generale è chiamato a rispondere (lo sterminio di almeno 1.771 persone e l’esilio di approssimativamente 29 000 famiglie) riguardano il popolo maya-ixhil e le operazioni militari e paramilitari che furono condotte nella Regione Ixhil del nord del Quiché. Nel corso del dibattimento del 4 aprile sono emerse responsabilità anche dell'attuale presidente del Guatemala Perez Molina, trent'anni fa maggiore e capo di squadracce di sterminatori.\r\n\r\nDi seguito Anna, che vive e lavora in Guatemala, spiega il difficile percorso che le persone sopravvissute alla violenza politica e militare, hanno dovuto affrontare per riuscire ad essere ascoltare e a portare in tribunale il principale responsabile di uno dei momenti più terribili de “las guerras sucias” che hanno insanguinato il Centro e Sud America nel corso degli anni settanta e ottanta.\r\n\r\nprocesso guatemala","8 Aprile 2013","2013-04-12 14:46:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/04/processo-per-genocidio1-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"240\" height=\"180\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/04/processo-per-genocidio1.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Rios Montt alla sbarra in Guatemala",1365460747,[],[],{"post_content":247,"post_title":251},{"matched_tokens":248,"snippet":249,"value":250},[80,19],"è iniziato a Città del \u003Cmark>Guatemala\u003C/mark> il primo processo per \u003Cmark>genocidio\u003C/mark> e crimini contro l'umanità nel","Il 19 marzo 2013 è iniziato a Città del \u003Cmark>Guatemala\u003C/mark> il primo processo per \u003Cmark>genocidio\u003C/mark> e crimini contro l'umanità nel quale gli accusati sono l'ex-generale golpista Efraín Ríos Montt (tra il 1982 e il 1983) e l'ex capo dell'intelligence militare José Mauricio Rodriguez Sánchez. 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L'ex-generale golpista Efrain Rios Montt è stato condannato per genocidio e crimini contro l'umanità da un tribunale nazionale, dopo un processo molto teso iniziato nel marzo scorso. La giudice Jazmin Barrios ha letto la sentenza alle quattro del pomeriggio in un'aula stracolma di persone che erano in attesa da ore. 80 sono gli anni di carcere a cui è stato condannato Rios Montt, viene invece assolto José Rodríguez Sánchez, ex capo dei servizi di intelligence. La reazione delle persone presenti è stata incredibile e più volte la giudice è stata interrotta da grida e applausi. Erano presenti alla lettura della sentenza circa 100 persone Ixhiles, appartenenti al popolo che è stato colpito indiscriminatamente dalle politiche militari di sterminio dell'ex dittatore tra il 1982 e 1983. Al termine della lettura alcuni uomini e donne, autorità ancestrali ixhil, hanno ringraziato nella propria lingua maya il lavoro della giudice e dei suoi collaboratori. Di seguito la testimonianza di Anna che è rientrata da poco dal Guatemala e ha seguito il processo in ogni sua fase.\r\n\r\ncondanna guatemala","13 Maggio 2013","2013-05-15 12:37:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/05/2013_05_10_GENOCIDE_TRIAL_029-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/05/2013_05_10_GENOCIDE_TRIAL_029-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/05/2013_05_10_GENOCIDE_TRIAL_029-300x199.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/05/2013_05_10_GENOCIDE_TRIAL_029.jpg 480w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il generale condannato per genocidio",1368462352,[182,183,68],[19,17,15],{"post_content":277,"post_title":281,"tags":284},{"matched_tokens":278,"snippet":279,"value":280},[80,19],"Sentenza storica venerdì scorso in \u003Cmark>Guatemala\u003C/mark>. 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Their sound is a multi layered sonic palette of advanced dynamic sound motifs, sub-zero pitched bass drops, and rhythmic alchemies.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/ICE_EYES-Mix-Benefit-Radio-Blackout_59.mp3\r\n\r\n[downl0ad]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 23 ore 09,00 – Una splendida emicrania 121 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nMixtape realizzato da Radio Kebab sul post punk, la new wave disco e la no wave tra il 1978 e il 1985\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/WH-una-splendida-emicrania.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 23 ore 13,00 – Quelli della THC Blob 41 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nIl meglio di “Quelli della THC” remixato per il vostro sballo ma anche per la vostra cura.\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Quelli-della-THC-Blob_40mp3.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 23 ore 18,00 – Andrea Santalusia presenta ALNILAM 41 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]: Intervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena Sevillana che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Andrea-Santalusia-presenta-Alnilam_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","16 Marzo 2025","2025-03-23 22:02:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 17 al 23 Marzo 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Anarchismo), che ripercorre la vicenda giudiziaria di Luigi Lucheni, l’anarchico che con un punteruolo ha colpito mortalmente l’ imperatrice d’Austria Elisabetta di Baviera sulle sponde del lago di Ginevra. Come tanti italiani di ieri (ma anche di oggi) Luigi si trovava nel paese elvetico in cerca di fortuna, ma ha trovato ancora razzismo, sfruttamento e miseria. Ha dunque deciso di vendicarsi e vendicare tutta la sua classe colpendo uno qualsiasi dei rappresentati degli oppressori.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Come-e-perche-ho-ucciso-la-principessa-Sissi_37.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 22 ore 09,00 – Ponte radio - Sfruttamento minerario nei balcani 80 minuti [Radio Wombat]: Puntata dedicata allo sfruttamento minerario dei Balcani e alle lotte in difesa del territorio.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Ponte-radio-Sfruttamento-minerario-nei-balcani.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 22 ore 20,30 – Free and easy 23/06/2024 75 minuti [Patryck Albert, Ouest Track Radio]:\r\n\r\n\" FREE & EASY \" Playlist Patryck Albert , ......feat . David Allen , Judge Wayne & the Convit , Others , Sons of Cyrus , Grip Weeds , Flypped Whigs , Cybermen , Nuthin' , Dynamites Shakers , Johnny No & the No-Men , James Baker Experience , Some Loves , Nurks , Carnivals , Loons , Janet St Claire , Lottle Killers , Mink Deville , Chips & Co , Figures of Light , Syndicats\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Free-and-easy-23.06.2024.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 22 ore 22,00 – Hellfest 2024 special - Day one 78 minuti [Radio Blackout, Too Loud For The Crowd]: Hell fest 2024: Day One\r\nVoce 1 e Voce Bro sono tornati sul luogo del delitto un anno dopo e il rituale religioso può compiersi di nuovo. Per voi una serie di live reports mistici e puntigliosi, coadiuvati dalla Bobina di Blackout e dal suo commento tecnico-tattico. In questa prima puntata: Wormrot, Slaughter to Prevail, Kerry King, Megadeth, Sodom e Cradle of Filth ; in breve Bleed from Within, Ice Nine Kills, Baby Metal.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/Hellfest-2024-special-Day-one_78.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 22 ore 23,30 – ICE_EYES Mix Benefit Radio Blackout 60 minuti [ICE_EYES, Radio Blackout]: Ice_Eyes are xperimenting with modern club territories, techniques, and atmospheres. Their sound is a multi layered sonic palette of advanced dynamic sound motifs, sub-zero pitched bass drops, and rhythmic alchemies.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/ICE_EYES-Mix-Benefit-Radio-Blackout_59.mp3\r\n\r\n[downl0ad]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 23 ore 09,00 – Una splendida emicrania 121 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nMixtape realizzato da Radio Kebab sul post punk, la new wave disco e la no wave tra il 1978 e il 1985\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/WH-una-splendida-emicrania.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 23 ore 13,00 – Quelli della THC Blob 41 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nIl meglio di “Quelli della THC” remixato per il vostro sballo ma anche per la vostra cura.\r\n\r\nhttps://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Quelli-della-THC-Blob_40mp3.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 23 ore 18,00 – Andrea Santalusia presenta ALNILAM 41 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]: Intervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena Sevillana che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\n[audio 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Quando la democrazia diventa fascismo\r\nLa stretta securitaria imposta dal DDL 1660 è un ulteriore tassello nel mosaico repressivo del governo. Colpi sempre più duri a chi lotta nei CPR e nelle carceri, a chi si batte contro gli sfratti, a chi occupa, a chi fa scritte su caserme e commissariati, a chi fa un blocco stradale, a chi sostiene e diffonde idee sovversive.\r\nQuesti dispositivi si configurano come diritto penale del nemico, pur mantenendosi in una cornice universalista. \r\nIl diritto penale del nemico è informato ad una logica di guerra. In guerra i nemici vanno annientati, ridotti a nulla, privati di vita, libertà e dignità. Per il nemico non valgono le tutele formali riservate ai cittadini.\r\nInterverrà l’avvocato Eugenio Losco\r\n\r\nSabato 12 ottobre\r\nore 10,30/13,30\r\npresidio al Balon\r\ncontro il ddl 1660\r\n\r\nDomenica 20 ottobre\r\nAssemblea Antimilitarista\r\ndalle 10 alle 17\r\nA Massenzatico (Reggio Emilia)\r\nPresso le \"Cucine del popolo\", via Beethoven 78\r\nPer info: assembleantimilitarista@gmail.com\r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org)\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","5 Ottobre 2024","2024-10-05 10:18:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/14324688_10154572325683336_8509698710283523515_o-200x110.jpg","Anarres del 4 ottobre. 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Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/2024-10-04-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nL’urgenza di fermare il \u003Cmark>genocidio\u003C/mark>.\r\nAd un anno dal massacro nel sud di Israele, mentre Gaza è un cumulo di macerie e il conflitto si estende a Libano e Iran è urgente fermare la strage, inceppando la guerra, sostenendo chi si oppone, chi diserta, chi lotta contro il proprio governo, contro ogni forma di nazionalismo, contro le religioni. In Israele, in Libano, in Palestina, in Iran, in ogni dove a partire dal nostro paese, dove vengono prodotte e commercializzate le armi che alimentano il conflitto.\r\nIl disfattismo, l’insubordinazione, la rivolta contro stati e frontiere sono l’unica possibilità per le popolazioni del Mediterraneo orientale. E non solo.\r\nNon saremo in piazza il 5 ottobre, perché per fermare la guerra occorre cominciare ad estirparne le radici, radici che traggono linfa dal suprematismo, dalle religioni, dalla follia nazionalista.\r\n\r\nItalia. Basi di guerra\r\nL’Italia è una piattaforma logistica per le guerre dell’imperialismo tricolore e Nato.\r\nL’ultima base operativa è quella di Solbiate Olona. Ma la mappa delle basi, aeroporti, poligoni di tiro, porti, postazioni radar, caserme è molto densa.\r\nQueste basi sono cruciali per la logistica delle guerre.\r\nDi fronte al rischio di ulteriore escalation militare la possibilità che il nostro paese venga investito direttamente è sempre più concreta.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, insegnante, antimilitarista, blogger\r\n\r\nSoldi pubblici, chiesa cattolica e terzo settore\r\nLa chiesa cattolica è una rete globale di tutto rispetto nei tradizionali settori dell’educazione e della sanità.\r\nI governi italiani finanziano le attività private della bottega vaticana.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti, autore di una ricerca sul tema\r\n\r\nVi proponiamo l’intervista realizzata dai compagni della CNT Toulouse ad un compagno sudanese\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nVenerdì 11 ottobre\r\nore 21\r\nin corso Palermo 46\r\nLeggi di guerra. Quando la democrazia diventa fascismo\r\nLa stretta securitaria imposta dal DDL 1660 è un ulteriore tassello nel mosaico repressivo del governo. Colpi sempre più duri a chi lotta nei CPR e nelle carceri, a chi si batte contro gli sfratti, a chi occupa, a chi fa scritte su caserme e commissariati, a chi fa un blocco stradale, a chi sostiene e diffonde idee sovversive.\r\nQuesti dispositivi si configurano come diritto penale del nemico, pur mantenendosi in una cornice universalista. \r\nIl diritto penale del nemico è informato ad una logica di guerra. In guerra i nemici vanno annientati, ridotti a nulla, privati di vita, libertà e dignità. 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Si affronta la distinzione fra i tribunali internazionali e la struttura di quelli costituiti ad hoc ,come quello sul Ruanda e la ex Jugoslavia , la tempistica e i vari passaggi che regolano la causa intentata dal Sudafrica contro Israele per genocidio,il ruolo del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e il potere di veto che spesso condiziona l'iter procedurale, la possibilità che si configuri una violazione della convenzione di Ginevra da parte dello stato sionista .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/BASTIONI-4042024-FABIANA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Lorenzo Forlani ,giornalista esperto di Medio Oriente che vive a Beirut , valutiamo gli ultimi sviluppi della crisi medio orientale dopo l'attacco israeliano all'ambasciata iraniana in Siria ,una vera e propria provocazione allo scopo di estendere il conflitto che viene interpretata a Tel Aviv come una operazione \"protocollare \", inscritta nella logica delle relazioni bellicose dello stato sionista verso quella che viene definita la mezzaluna scita . La risposta di Teheran avverrà probabilmente con la mobilitazione ulteriore delle milizie alleate in Libano e nello Yemen .Si configura uno scenario bellico anche verso il sud del Libano ,paese che versa in una crisi sistemica da anni che mette in discussione l'identità stessa del paese nonchè la presa di Hezbollah su una popolazione sempre piu' disincantata e immersa nei problemi della sopravvivenza quotidiana a causa della profonda crisi economica.\r\n\r\nL'avventura libanese potrebbe rivelarsi estremamente impegnativa per l'esercito israeliano in considerazione della preparazione militare di Hezbollah , uno scenario che il governo messianico sionista potrebbe essere disposto ad affrontare una volta disimpegnatosi da Gaza .\r\n\r\nSi constata amaramente la mancanza di un'alternativa laica nella regione , stretta nel confronto armato fra fondamentalismi nonostante i sussulti di una società ormai secolarizzata le cui aspirazioni sono sempre piu' lontane dal fanatismo religioso che opprime la regione medio orientale.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/BASTIONI-040424-FORLANI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","6 Aprile 2024","2024-04-06 19:08:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/blade-1-3-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 04/04/2024- LA GIUSTIZIA INTERNAZIONALE DI FRONTE AL GENOCIDIO -LE MINACCE ISRAELIANI CONTRO IL FRONTE SCITA, UNO SGUARO DAL LIBANO.",1712430499,[1024],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[351],{"post_content":1027,"post_title":1031},{"matched_tokens":1028,"snippet":1029,"value":1030},[19],"sui crimini di guerra e \u003Cmark>genocidio\u003C/mark> con Fabiana Triburgo , dando seguito","Bastioni di Orione continua ad approfondire gli aspetti della giusrisdizione internazionale sui crimini di guerra e \u003Cmark>genocidio\u003C/mark> con Fabiana Triburgo , dando seguito alle considerazioni espresse nella puntata del 28 marzo scorso. 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Le domande hanno riguardato la la presenza delle navi militari occidentali nel Golfo e il ruolo degli Houti cui è negata la dignità di stato, la relazione con le monarchie della penisola arabica ,le ripercussioni dell'aggressione a Gaza ,il ruolo dell'Iran e il suo eventuale coinvolgimento ,la posizione dell'Arabia Saudita,insomma uno sguardo a tutto campo su un'area decisiva per gli equilibri globali.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/bastioni-28032024-SILVIA-BATTAGLIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Fabiana Triburgo ,avvocata e operatore legale in merito alla protezione internazionale ,ci occupiamo di diritto internazionale in relazione alla causa intentata dal Sudafrica contro Israele per genocidio .Nella prima parte del suo lungo ed articolato intervento illustra la composizione dei tribunali internazionali di giustizia ,la differenza che corre tra le loro competenze ,il percorso attraverso il quale si è arrivati a definire il principio di crimine di guerra ,la definizione di responsabilità individuale nella fattispecie del reato e il funzionamento dei meccanismi della giustizia internazionale.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/bastioni-28032024-Fabiana.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","3 Aprile 2024","2024-04-03 18:40:50","BASTIONI DI ORIONE 28/03/2024- GLI HOUTI NEL CONTESTO DELLA CRISI MEDIO ORIENTALE, L'ALLEANZA SCITA E LA CONTESA MAI SOPITA CON I SAUDITI - GIUSTIZIA INTERNAZIONALE, GENOCIDIO E IMPOTENZA .",1712169650,[1024],[351],{"post_content":1053,"post_title":1057},{"matched_tokens":1054,"snippet":1055,"value":1056},[19],"dal Sudafrica contro Israele per \u003Cmark>genocidio\u003C/mark> .Nella prima parte del suo","Bastioni di Orione ha avuto l'occasione di rivolgere alcune questioni a Laura Silvia Battaglia, giornalista e documentarista esperta dello Yemen. 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