","Cure negate al CPR: azione diretta alla ASL","post",1623171875,[61,62,63,64,65,66,67],"http://radioblackout.org/tag/asl/","http://radioblackout.org/tag/asl-via-san-secondo/","http://radioblackout.org/tag/cpr/","http://radioblackout.org/tag/cpr-di-corso-brunelleschi/","http://radioblackout.org/tag/gepsa/","http://radioblackout.org/tag/mua-balde/","http://radioblackout.org/tag/psicofarmaci-nel-cibo/",[69,70,15,71,17,72,34],"asl","asl via san secondo","cpr di corso brunelleschi","mua balde",{"post_content":74,"tags":79},{"matched_tokens":75,"snippet":77,"value":78},[76],"GEPSA","sanitaria del CPR: Prefettura e \u003Cmark>GEPSA\u003C/mark>, l’ente che gestisce il Centro.","La tutela della salute dei reclusi nei CPR non è, e mai è stata, la prima preoccupazione né di chi li gestisce, né dei governi che si sono susseguiti.\r\nMancanza di cure, visite negate, sbrigative, psicofarmaci nel cibo e sonniferi a go go sono il segno distintivo della sanità nei CPR. In quello di Torino questa gestione è costata la vita a Fathi, Feisal e Musa.\r\n\r\nNel primo pomeriggio di venerdì scorso un gruppo di attivisti contro il CPR è entrato negli uffici dell’ASL di via San Secondo, responsabile per la sanità all’interno del Centro di corso Brunelleschi, per porre alcune domande ai responsabili, che hanno dato risposte evasive, cercando di scaricare altrove la responsabilità della mancanza di cure nelle prigioni per migranti.\r\nGli uomini e le donne che vi sono rinchiusi sono vuoti a perdere, che vanno smaltiti rapidamente, dopo essere stati rinchiusi in queste discariche sociali, uno dei tanti tasselli della macchina delle espulsioni, una frontiera in mezzo alle nostre città, estensione di quelle che in mare e sui monti fanno centinaia di morti. Uccisi dallo Stato, come Fathi, Feisal e Musa, uccisi da una linea fatta di nulla, che solo uomini in armi rendono reale.\r\n\r\nLeggiamo in un comunicato diffuso dall’assemblea contro il CPR in questi giorni:\r\n\r\n“Nel 2014 la Prefettura e l’ASL hanno stipulato dei protocolli di intesa e collaborazione, redatti secondo lo schema allegato nel Regolamento unico dei CIE (nome che avevamo fino al 2017 i CPR) che prende il nome di “Bozza d’intesa tra la Prefettura e l’ASL”.\r\nIn base a questi accordi le persone recluse accedono al Centro previa visita medica effettuata da un medico dell’ASL o dell’azienda ospedaliera competente. La visita serve ad accertare l’assenza di patologie che renderebbero incompatibile la reclusione all’interno del Centro: malattie infettive, contagiose o pericolose per la comunità, stati psichiatrici, patologie croniche o degenerative, quadri clinici che non possono ricevere le cure adeguate nei Centri stessi. Eppure, questa visita secondo le testimonianze dirette delle persone recluse non è mai stata effettuata. L’ASL non si è mai occupata delle questioni sanitarie all’interno del Centro.\r\n\r\nQuindi, (per) avere delle risposte alla domanda se la ASL si occupasse o meno delle persone recluse, nella giornata di venerdì 4 un gruppo di persone è entrato nella sede centrale della ASL “Città di Torino” in via San Secondo. Volevamo parlare con il direttore generale dell’azienda Carlo Picco, di modo tale da fermare il solito scaricabarile verso l’alto ben noto all’interno delle pubbliche amministrazioni (più in su della direzione generale non si può scaricare la responsabilità), consapevoli dell’importanza di dare un volto e un nome a chi ha delle grosse responsabilità rispetto alla situazione sanitaria del CPR. Apparentemente, il direttore non era presente in sede né era raggiungibile.\r\n\r\nAbbiamo però avuto un lungo colloquio con il direttore sanitario dell’ASL, Stefano Taraglio, al quale abbiamo posto diverse questioni che riguardano la mancanza di cure all'interno del CPR e l’assenza della visita medica iniziale che l'ASL dovrebbe effettuare per verificare eventuali incompatibilità con la detenzione. In particolare abbiamo ricordato la storia di Musa Balde, il ragazzo della Guinea morto in una cella di isolamento nella notte tra il 22 e il 23 maggio, entrato nel CPR di Torino con gravi lesioni sul corpo e un trauma facciale il giorno dopo aver subito a Ventimiglia un violento pestaggio, evidenziando la responsabilità dell'ASL che avrebbe dovuto verificare le sue condizioni di salute. Abbiamo inoltre preteso di avere notizie di Salim Hussin, il ragazzo egiziano che un paio di settimane fa per protesta si è arrampicato su una cancellata che delimita l'area del CPR dove era recluso quando all'improvviso è scivolato cadendo da circa quattro metri di altezza e sbattendo violentemente la testa. Rimasto per circa 45 minuti per terra privo di conoscenza, con un'evidente emorragia cerebrale, senza ricevere alcun soccorso da parte del personale medico nonostante le richieste di intervento, è stato poi portato via in ambulanza e da allora non se ne è più saputo nulla, nemmeno in quale ospedale sia stato ricoverato. Riguardo a quest’ultima vicenda il direttore sanitario si è rifiutato categoricamente di cercare una soluzione.\r\nPiuttosto, ha dapprima descritto questa situazione come “un’occasione propizia” al fine di rimettere in discussione gli accordi pregressi e la collaborazione con la Prefettura per quanto riguarda la sanità nel CPR, successivamente ha affermato che “che tutti i compiti che aveva l’ASL li ha sempre espletati”, e infine ha negato che l’ASL avesse mai avuto il compito di effettuare delle visite all’interno del Centro. A sua detta, quando una persona entra nel CPR “non è compito dell’ASL garantire la visita medica” ed “è in discussione il fatto che ASL “Città di Torino” la debba fare”. Anche per quanto concerne il Regolamento unico ha confessato di “doverselo andare a rivedere” dimostrando di non essere minimamente a conoscenza di quelli che sono i compiti e i doveri dell’azienda per cui lavora. L’arrampicata sugli specchi si é conclusa con il generico impegno di recepire la situazione e provare ad interpellare il direttore generale e tutti gli altri soggetti coinvolti nella gestione dell’assistenza sanitaria del CPR: Prefettura e \u003Cmark>GEPSA\u003C/mark>, l’ente che gestisce il Centro. Come a dire che quando non si può più scaricare le colpe più in alto, ci si inizia a guardare attorno e ci si nasconde e sparisce in quella opaca rete istituzionale e burocratica che finisce sempre e solo in vicoli ciechi.\r\n\r\nNon ci aspettavamo grandi risposte né ci fidiamo delle promesse del direttore. La storia pesa molto più delle parole di un burocrate. La realtà dei fatti è che il Centro di Permanenza per il Rimpatrio non è che una questione residuale, ritenuta insignificante dalla pubblica amministrazione, in particolare se si tratta delle condizioni di salute delle persone che vengono rinchiuse li dentro. Il motivo principale è che queste persone dovrebbero essere rimpatriate e fatte sparire in fretta. Che senso può avere curarle.\r\nNoi, dal canto nostro, continueremo a lottare contro questo sistema di detenzione amministrativa e contro tutti i suoi strumenti di dominio quotidiano. Sempre complici e solidali con chi lotta nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio.”\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Andrea dell’assemblea No CPR\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/2021-06-08-asl-cpr-andrea.mp3\"][/audio]",[80,82,84,86,88,91,93],{"matched_tokens":81,"snippet":69},[],{"matched_tokens":83,"snippet":70},[],{"matched_tokens":85,"snippet":15},[],{"matched_tokens":87,"snippet":71},[],{"matched_tokens":89,"snippet":90},[17],"\u003Cmark>gepsa\u003C/mark>",{"matched_tokens":92,"snippet":72},[],{"matched_tokens":94,"snippet":34},[],[96,102],{"field":35,"indices":97,"matched_tokens":99,"snippets":101},[98],4,[100],[17],[90],{"field":103,"matched_tokens":104,"snippet":77,"value":78},"post_content",[76],578730123365712000,{"best_field_score":107,"best_field_weight":108,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":109,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":47},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":111,"highlight":131,"highlights":148,"text_match":105,"text_match_info":156},{"cat_link":112,"category":113,"comment_count":47,"id":114,"is_sticky":47,"permalink":115,"post_author":116,"post_content":117,"post_date":118,"post_excerpt":53,"post_id":114,"post_modified":119,"post_thumbnail":120,"post_thumbnail_html":121,"post_title":122,"post_type":58,"sort_by_date":123,"tag_links":124,"tags":129},[44],[46],"47635","http://radioblackout.org/2018/05/centri-finalizzati-allespulsione-unesigenza-sadica-per-rozzi-razzisti/","info","Un gradito appuntamento mensile sotto le mura ostili del cpr di corso Brunelleschi, da due decenni un triste luogo di detenzione dentro un indifferente quartiere periferico di Torino. La ferocia a pochi metri dalla vita quotidiana.\r\n\r\nI detenuti continuano le resistenze alle deportazioni, che avvengono perlopiù nei finesettimana e colpiscono soprattutto i tunisini per accordi al vertici che consentono i rimpatrii; compresse dentro quegli spazi angusti ci sono circa 180 persone, rapite, sottratte alla vita comune per ragioni di carte, documenti, esistenze negate, sospese. Come sentite dall'audio allegato, l'organizzazione collaudata, raffinata nell'uso annoso della contenzione senza colpa, del controllo asfissiante è affidata a un ente gestore talmente espressione del sistema che è anch'esso una multinazionale, la francese Gepsa (che gestisce anche Ponte Galeria), come tutto ciò che controlla il mondo di fuori: fanno business anche della reclusione e della persecuzione di innocenti, accusati solo di non avere i documenti giusti; però senza aver commesso reati. A maggior ragione ora che s'insedia un governo razzista che trova i suoi consensi proprio nel delirio securitario e nel razzismo, unico motivo per cui si può tollerare che i pasti siano costituiti dal cibo marcio di Sodexo (altra multinazionale marsigliese) – fatta di scarti di altre mense e con date di scadenza ormai spirate –, che le vessazioni siano prassi, che l'indifferenza diventi colpa, che persone muoiano nel tentativo di oltrepassare linee immaginarie che loro chiamano frontiere, sembra importante dimostrare di avere ancora un barlume di solidarietà con queste persone recluse insensatamente e dimostrarla domenica 20 maggio alle 16,30 nei giardini all'angolo con via Monginevro. Un supporto da fuori che può sostenere le ribellioni che generosamente si spendono negli aeroporti, riuscendo a evitare di essere caricati a forza su velivoli che riportano indietro e non mancano nemmeno dentro quei luoghi lugubri, ricavati da spazi militari, da sempre dunque una destinazione d'uso di sofferenza e autoritarismo.\r\n\r\ncpr_presidio","19 Maggio 2018","2018-05-23 12:28:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/presidio_cpr-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/presidio_cpr-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/presidio_cpr-300x199.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/presidio_cpr-768x510.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/05/presidio_cpr.jpg 1002w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Centri finalizzati all’espulsione: un’esigenza sadica per rozzi razzisti",1526696876,[125,126,65,127,128],"http://radioblackout.org/tag/cibo-marcio/","http://radioblackout.org/tag/cpr-corso-brunelleschi/","http://radioblackout.org/tag/razzisti/","http://radioblackout.org/tag/sodexo/",[30,130,17,28,26],"cpr corso brunelleschi",{"post_content":132,"tags":137},{"matched_tokens":133,"snippet":135,"value":136},[134],"Gepsa","anch'esso una multinazionale, la francese \u003Cmark>Gepsa\u003C/mark> (che gestisce anche Ponte Galeria),","Un gradito appuntamento mensile sotto le mura ostili del cpr di corso Brunelleschi, da due decenni un triste luogo di detenzione dentro un indifferente quartiere periferico di Torino. La ferocia a pochi metri dalla vita quotidiana.\r\n\r\nI detenuti continuano le resistenze alle deportazioni, che avvengono perlopiù nei finesettimana e colpiscono soprattutto i tunisini per accordi al vertici che consentono i rimpatrii; compresse dentro quegli spazi angusti ci sono circa 180 persone, rapite, sottratte alla vita comune per ragioni di carte, documenti, esistenze negate, sospese. Come sentite dall'audio allegato, l'organizzazione collaudata, raffinata nell'uso annoso della contenzione senza colpa, del controllo asfissiante è affidata a un ente gestore talmente espressione del sistema che è anch'esso una multinazionale, la francese \u003Cmark>Gepsa\u003C/mark> (che gestisce anche Ponte Galeria), come tutto ciò che controlla il mondo di fuori: fanno business anche della reclusione e della persecuzione di innocenti, accusati solo di non avere i documenti giusti; però senza aver commesso reati. A maggior ragione ora che s'insedia un governo razzista che trova i suoi consensi proprio nel delirio securitario e nel razzismo, unico motivo per cui si può tollerare che i pasti siano costituiti dal cibo marcio di Sodexo (altra multinazionale marsigliese) – fatta di scarti di altre mense e con date di scadenza ormai spirate –, che le vessazioni siano prassi, che l'indifferenza diventi colpa, che persone muoiano nel tentativo di oltrepassare linee immaginarie che loro chiamano frontiere, sembra importante dimostrare di avere ancora un barlume di solidarietà con queste persone recluse insensatamente e dimostrarla domenica 20 maggio alle 16,30 nei giardini all'angolo con via Monginevro. Un supporto da fuori che può sostenere le ribellioni che generosamente si spendono negli aeroporti, riuscendo a evitare di essere caricati a forza su velivoli che riportano indietro e non mancano nemmeno dentro quei luoghi lugubri, ricavati da spazi militari, da sempre dunque una destinazione d'uso di sofferenza e autoritarismo.\r\n\r\ncpr_presidio",[138,140,142,144,146],{"matched_tokens":139,"snippet":30},[],{"matched_tokens":141,"snippet":130},[],{"matched_tokens":143,"snippet":90},[17],{"matched_tokens":145,"snippet":28},[],{"matched_tokens":147,"snippet":26},[],[149,154],{"field":35,"indices":150,"matched_tokens":151,"snippets":153},[14],[152],[17],[90],{"field":103,"matched_tokens":155,"snippet":135,"value":136},[134],{"best_field_score":107,"best_field_weight":108,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":109,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":47},{"document":158,"highlight":180,"highlights":185,"text_match":188,"text_match_info":189},{"cat_link":159,"category":160,"comment_count":47,"id":161,"is_sticky":47,"permalink":162,"post_author":116,"post_content":163,"post_date":164,"post_excerpt":53,"post_id":161,"post_modified":165,"post_thumbnail":166,"post_thumbnail_html":167,"post_title":168,"post_type":58,"sort_by_date":169,"tag_links":170,"tags":176},[44],[46],"95538","http://radioblackout.org/2025/02/moussa-balde-processo-al-cpr-2/","Domani comincia a Torino il processo per la morte di Moussa Balde.\r\nMoussa aveva 23 anni. Nella notte tra il 23 e il 24 maggio 2021, è morto nel CPR di Torino.\r\nIl 9 maggio era a Ventimiglia, fuori da un supermercato dove cercava di racimolare qualche soldo. Tre uomini lo assalirono a calci, pugni e sprangate. Qualcuno fa un video: Moussa è a terra, rannicchiato mentre i tre infieriscono su di lui.\r\nUna vicenda di violenza razzista come tante: solo la diffusione delle immagini impedisce che il silenzio cali sulla sua storia, perché quelli come Moussa raramente hanno la possibilità di raccontare ed essere creduti.\r\nIl 9 maggio Moussa viene portato in ospedale: viene dimesso il giorno stesso, senza che gli vengano consegnati i fogli con la diagnosi. Trascorre la notte in cella di sicurezza. Il mattino successivo viene portato a Torino, dove, dopo l’udienza di convalida, viene rinchiuso al CPR di corso Brunelleschi.\r\nTra i tanti fogli che gli fanno firmare non c’è nulla sul pestaggio subito.\r\nFinisce presto in isolamento, nel famigerato “ospedaletto”, un’area del CPR a ridosso del muro dove c’erano celle singole simili a pollai. Niente a che fare con un ospedale. Nonostante le vistose ferite al volto, Moussa non viene mai visitato.\r\nLì, in quella gabbia isolata, Moussa è stato trovato impiccato.\r\nLa grande indignazione per la sua morte fece chiudere l’Ospedaletto. Due anni fa, in febbraio, il fuoco delle rivolte distrusse il CPR, che da allora è chiuso. Presto riaprirà senza che nulla sia cambiato per chi vi verrà recluso.\r\nAlla sbarra, accusati di omicidio colposo, vanno Annalisa Spataro, direttrice del Cpr per conto della società Gepsa che all’epoca aveva l’appalto e Fulvio Pitanti, il medico della struttura che visitò Balde e lo confinò in isolamento. Sotto accusa c’era anche un poliziotto, Fabio Fierro, accusato di aver modificato le relazioni di servizio, che però ha chiuso la sua posizione patteggiando un anno.\r\nRestano fuori dal processo i mandanti: la Prefettura e tutta la macchina che imprigiona, tortura e uccide i senza documenti.\r\nL’inchiesta, partita dopo la morte di Moussa, un vero suicidio di Stato, si incardina intorno alla questione “ospedaletto”, una struttura di isolamento, ulteriormente afflittiva rispetto alla detenzione amministrativa. In base alla legge la detenzione amministrativa è ammessa, ma non forme di isolamento e punizione. Se qualcuno, per i più diversi motivi, è incompatibile con la prigione, può e dovrebbe essere liberato o ricoverato, non rinchiuso in una cella di isolamento.\r\nIn discussione, oltre a quello di Moussa, i casi di altre persone fragili, messe in isolamento, senza cure né assistenza.\r\nDomani in aula ci saranno anche il fratello e la mamma di Moussa Balde e la sorella di Osmane Sylla, morto un anno fa nel CPR di Ponte Galeria a Roma. Vogliono giustizia, una merce rara nei tribunali, vogliono soprattutto che non capiti più. Mai più.\r\nIn strada dalle 9 ci sarà un presidio di solidali. Ci sarà anche l’info della radio per seguire in diretta la giornata.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Gianluca Vitale, l’avvocato che aveva assistito Moussa e che oggi rappresenta la sua famiglia.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2025-02-11-vitale-processo-moussa.mp3\"][/audio]","12 Febbraio 2025","2025-02-12 02:11:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/moussa-balde-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/moussa-balde-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/moussa-balde-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/moussa-balde-1024x512.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/moussa-balde-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/moussa-balde.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Moussa Balde. Processo al CPR",1739323733,[171,172,173,174,175],"http://radioblackout.org/tag/cpr-di-torino/","http://radioblackout.org/tag/moussa-balde/","http://radioblackout.org/tag/osmane-sylla/","http://radioblackout.org/tag/processo-al-cpr/","http://radioblackout.org/tag/razzismo-di-stato/",[177,19,178,179,21],"cpr di torino","osmane sylla","processo al cpr",{"post_content":181},{"matched_tokens":182,"snippet":183,"value":184},[134],"Cpr per conto della società \u003Cmark>Gepsa\u003C/mark> che all’epoca aveva l’appalto e","Domani comincia a Torino il processo per la morte di Moussa Balde.\r\nMoussa aveva 23 anni. Nella notte tra il 23 e il 24 maggio 2021, è morto nel CPR di Torino.\r\nIl 9 maggio era a Ventimiglia, fuori da un supermercato dove cercava di racimolare qualche soldo. Tre uomini lo assalirono a calci, pugni e sprangate. Qualcuno fa un video: Moussa è a terra, rannicchiato mentre i tre infieriscono su di lui.\r\nUna vicenda di violenza razzista come tante: solo la diffusione delle immagini impedisce che il silenzio cali sulla sua storia, perché quelli come Moussa raramente hanno la possibilità di raccontare ed essere creduti.\r\nIl 9 maggio Moussa viene portato in ospedale: viene dimesso il giorno stesso, senza che gli vengano consegnati i fogli con la diagnosi. Trascorre la notte in cella di sicurezza. Il mattino successivo viene portato a Torino, dove, dopo l’udienza di convalida, viene rinchiuso al CPR di corso Brunelleschi.\r\nTra i tanti fogli che gli fanno firmare non c’è nulla sul pestaggio subito.\r\nFinisce presto in isolamento, nel famigerato “ospedaletto”, un’area del CPR a ridosso del muro dove c’erano celle singole simili a pollai. Niente a che fare con un ospedale. Nonostante le vistose ferite al volto, Moussa non viene mai visitato.\r\nLì, in quella gabbia isolata, Moussa è stato trovato impiccato.\r\nLa grande indignazione per la sua morte fece chiudere l’Ospedaletto. Due anni fa, in febbraio, il fuoco delle rivolte distrusse il CPR, che da allora è chiuso. Presto riaprirà senza che nulla sia cambiato per chi vi verrà recluso.\r\nAlla sbarra, accusati di omicidio colposo, vanno Annalisa Spataro, direttrice del Cpr per conto della società \u003Cmark>Gepsa\u003C/mark> che all’epoca aveva l’appalto e Fulvio Pitanti, il medico della struttura che visitò Balde e lo confinò in isolamento. Sotto accusa c’era anche un poliziotto, Fabio Fierro, accusato di aver modificato le relazioni di servizio, che però ha chiuso la sua posizione patteggiando un anno.\r\nRestano fuori dal processo i mandanti: la Prefettura e tutta la macchina che imprigiona, tortura e uccide i senza documenti.\r\nL’inchiesta, partita dopo la morte di Moussa, un vero suicidio di Stato, si incardina intorno alla questione “ospedaletto”, una struttura di isolamento, ulteriormente afflittiva rispetto alla detenzione amministrativa. In base alla legge la detenzione amministrativa è ammessa, ma non forme di isolamento e punizione. Se qualcuno, per i più diversi motivi, è incompatibile con la prigione, può e dovrebbe essere liberato o ricoverato, non rinchiuso in una cella di isolamento.\r\nIn discussione, oltre a quello di Moussa, i casi di altre persone fragili, messe in isolamento, senza cure né assistenza.\r\nDomani in aula ci saranno anche il fratello e la mamma di Moussa Balde e la sorella di Osmane Sylla, morto un anno fa nel CPR di Ponte Galeria a Roma. Vogliono giustizia, una merce rara nei tribunali, vogliono soprattutto che non capiti più. Mai più.\r\nIn strada dalle 9 ci sarà un presidio di solidali. Ci sarà anche l’info della radio per seguire in diretta la giornata.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Gianluca Vitale, l’avvocato che aveva assistito Moussa e che oggi rappresenta la sua famiglia.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2025-02-11-vitale-processo-moussa.mp3\"][/audio]",[186],{"field":103,"matched_tokens":187,"snippet":183,"value":184},[134],578730123365187700,{"best_field_score":190,"best_field_weight":191,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":47,"score":192,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":47},"1108091338752",14,"578730123365187697",{"document":194,"highlight":210,"highlights":215,"text_match":188,"text_match_info":218},{"cat_link":195,"category":196,"comment_count":47,"id":197,"is_sticky":47,"permalink":198,"post_author":116,"post_content":199,"post_date":200,"post_excerpt":53,"post_id":197,"post_modified":201,"post_thumbnail":202,"post_thumbnail_html":203,"post_title":204,"post_type":58,"sort_by_date":205,"tag_links":206,"tags":208},[44],[46],"95395","http://radioblackout.org/2025/02/il-processo-per-la-morte-di-moussa-balde-fuoco-ai-cpr/","Il 12 febbraio inizia la fase dibattimentale del processo per la morte di Moussa Balde, trovato morto nella notte fra il 22 e il 23 maggio 2021 dentro il CPR di Torino. Moussa, ricordiamolo, era stato aggredito da un gruppo di razzisti nella città di Ventimiglia, lì era stato arrestato e portato nel CPR di c.so Brunelleschi per il solo fatto di non avere i documenti. Una volta nel CPR è stato messo nell'ospedaletto, struttura separata, in isolamento, una prigione nella prigione, dove nel 2019 morì anche Faisal Hussein dopo quasi sei mesi ininterrotti di isolamento. Anche Moussa non ha ricevuto le cure necessarie per il suo stato di salute. Anche Moussa muore in isolamento, quella notte. Si parlerà di suicidio, ma l'unica evidenza è l'assenza di cura di un sistema che pratica solo morte e tortura.\r\n\r\nA differenza di quanto era successo per Faisal, questa volta sono state portate avanti delle indagini abbastanza approfondite, e i responsabili (la direttrice dell'ente gestore di quel momento, la Gepsa - e un medico) sono a giudizio per omicidio colposo, per non aver previsto un protocollo per i tentativi anticonservativi, per i rischi suicidari.\r\n\r\nIl processo non riporterà Moussa, né nessuna vittima di questo sistema disumano, in vita. Servirà, si spera, ad allargare il quadro, a parlare di CPR. La famiglia di Moussa e la sorella di Ousmane Sylla, morto anche lui nel CPR di Ponte Galeria, saranno presenti al processo e sul territorio queste settimane.\r\n\r\nIl 12 febbraio ci sarà un presidio fuori dal tribunale alle 9.00 del mattino. Ci sarà anche lo studio mobile di radio blackout, che trasmetterà in diretta dal presidio, con le voci di chi è vicina alla famiglia, alla vicenda particolare di Moussa e alla lotta al CPR.\r\n\r\nGli appuntamenti:\r\n\r\n- 12/02 Accompagniamo la famiglia di Moussa in tribunale e restiamo lì in presidio per esigere giustizia e verità per Moussa.\r\n- 14/02 Ascoltiamo il racconto della famiglia di Moussa Balde, riceviamo aggiornamenti sul processo dall3 avvocat3 e aggiornamenti sulla riapertura del CPR. A seguire ci sarà una cena benefit per supportare le spese di viaggio delle famiglie di Moussa Balde e Ousmane Sylla.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Marti-NO-CPR.mp3\"][/audio]","6 Febbraio 2025","2025-02-06 12:28:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Immagine-WhatsApp-2025-02-03-ore-11.58.41_56012b5d-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Immagine-WhatsApp-2025-02-03-ore-11.58.41_56012b5d-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Immagine-WhatsApp-2025-02-03-ore-11.58.41_56012b5d-212x300.jpg 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Immagine-WhatsApp-2025-02-03-ore-11.58.41_56012b5d-724x1024.jpg 724w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Immagine-WhatsApp-2025-02-03-ore-11.58.41_56012b5d-768x1086.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Immagine-WhatsApp-2025-02-03-ore-11.58.41_56012b5d-1086x1536.jpg 1086w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Immagine-WhatsApp-2025-02-03-ore-11.58.41_56012b5d.jpg 1131w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","Il processo per la morte di MOUSSA BALDE - fuoco ai CPR -",1738844926,[207,172,175],"http://radioblackout.org/tag/nocpr/",[209,19,21],"#nocpr",{"post_content":211},{"matched_tokens":212,"snippet":213,"value":214},[134],"gestore di quel momento, la \u003Cmark>Gepsa\u003C/mark> - e un medico) sono a","Il 12 febbraio inizia la fase dibattimentale del processo per la morte di Moussa Balde, trovato morto nella notte fra il 22 e il 23 maggio 2021 dentro il CPR di Torino. Moussa, ricordiamolo, era stato aggredito da un gruppo di razzisti nella città di Ventimiglia, lì era stato arrestato e portato nel CPR di c.so Brunelleschi per il solo fatto di non avere i documenti. Una volta nel CPR è stato messo nell'ospedaletto, struttura separata, in isolamento, una prigione nella prigione, dove nel 2019 morì anche Faisal Hussein dopo quasi sei mesi ininterrotti di isolamento. Anche Moussa non ha ricevuto le cure necessarie per il suo stato di salute. Anche Moussa muore in isolamento, quella notte. Si parlerà di suicidio, ma l'unica evidenza è l'assenza di cura di un sistema che pratica solo morte e tortura.\r\n\r\nA differenza di quanto era successo per Faisal, questa volta sono state portate avanti delle indagini abbastanza approfondite, e i responsabili (la direttrice dell'ente gestore di quel momento, la \u003Cmark>Gepsa\u003C/mark> - e un medico) sono a giudizio per omicidio colposo, per non aver previsto un protocollo per i tentativi anticonservativi, per i rischi suicidari.\r\n\r\nIl processo non riporterà Moussa, né nessuna vittima di questo sistema disumano, in vita. Servirà, si spera, ad allargare il quadro, a parlare di CPR. La famiglia di Moussa e la sorella di Ousmane Sylla, morto anche lui nel CPR di Ponte Galeria, saranno presenti al processo e sul territorio queste settimane.\r\n\r\nIl 12 febbraio ci sarà un presidio fuori dal tribunale alle 9.00 del mattino. Ci sarà anche lo studio mobile di radio blackout, che trasmetterà in diretta dal presidio, con le voci di chi è vicina alla famiglia, alla vicenda particolare di Moussa e alla lotta al CPR.\r\n\r\nGli appuntamenti:\r\n\r\n- 12/02 Accompagniamo la famiglia di Moussa in tribunale e restiamo lì in presidio per esigere giustizia e verità per Moussa.\r\n- 14/02 Ascoltiamo il racconto della famiglia di Moussa Balde, riceviamo aggiornamenti sul processo dall3 avvocat3 e aggiornamenti sulla riapertura del CPR. A seguire ci sarà una cena benefit per supportare le spese di viaggio delle famiglie di Moussa Balde e Ousmane Sylla.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Marti-NO-CPR.mp3\"][/audio]",[216],{"field":103,"matched_tokens":217,"snippet":213,"value":214},[134],{"best_field_score":190,"best_field_weight":191,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":47,"score":192,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":47},{"document":220,"highlight":237,"highlights":242,"text_match":188,"text_match_info":245},{"cat_link":221,"category":222,"comment_count":47,"id":223,"is_sticky":47,"permalink":224,"post_author":116,"post_content":225,"post_date":226,"post_excerpt":53,"post_id":223,"post_modified":227,"post_thumbnail":228,"post_thumbnail_html":229,"post_title":230,"post_type":58,"sort_by_date":231,"tag_links":232,"tags":235},[44],[46],"73613","http://radioblackout.org/2022/02/73613/","Dopo la gestione GEPSA, prolungata di due mesi rispetto alla scadenza di contratto, l’appalto per la gestione del Centro di Permanenza per il Rimpatrio di corso Brunelleschi a Torino è stato aggiudicato, con riserva, in data 10 febbraio 2022 a ORS ITALIA SRL.\r\n\r\nLa così chiamata “Organisation for Refugee Services”, ha conquistato il parere della Commissione Prefettizia, soddisfando i criteri per la valutazione tecnica ed economica.\r\n\r\nMa chi è questa ORS, che ha sbaragliato la concorrenza e sembra avere già una lunga esperienza in Nord Europa e parzialmente in Italia nella gestione dei lager per senza documenti chiamati CPR (o exCIE) ?\r\n\r\nNe parliamo con due compagn* ai microfondi di Radio Blackout:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/cpr.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer approfondire\r\n\r\nhttps://nocprtorino.noblogs.org/post/2022/02/18/ors-italia-srl-e-il-nuovo-gestore-del-cpr-di-torino/","23 Febbraio 2022","2022-02-23 12:33:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/cpr_brunelleschi-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"167\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/cpr_brunelleschi-300x167.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/cpr_brunelleschi-300x167.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/cpr_brunelleschi-768x428.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/cpr_brunelleschi-200x110.png 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/cpr_brunelleschi.png 861w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","ORS nuovo gestore del CPR di Torino",1645619546,[63,233,234],"http://radioblackout.org/tag/ors/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[15,24,236],"torino",{"post_content":238},{"matched_tokens":239,"snippet":240,"value":241},[76],"Dopo la gestione \u003Cmark>GEPSA\u003C/mark>, prolungata di due mesi rispetto","Dopo la gestione \u003Cmark>GEPSA\u003C/mark>, prolungata di due mesi rispetto alla scadenza di contratto, l’appalto per la gestione del Centro di Permanenza per il Rimpatrio di corso Brunelleschi a Torino è stato aggiudicato, con riserva, in data 10 febbraio 2022 a ORS ITALIA SRL.\r\n\r\nLa così chiamata “Organisation for Refugee Services”, ha conquistato il parere della Commissione Prefettizia, soddisfando i criteri per la valutazione tecnica ed economica.\r\n\r\nMa chi è questa ORS, che ha sbaragliato la concorrenza e sembra avere già una lunga esperienza in Nord Europa e parzialmente in Italia nella gestione dei lager per senza documenti chiamati CPR (o exCIE) ?\r\n\r\nNe parliamo con due compagn* ai microfondi di Radio Blackout:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/cpr.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer approfondire\r\n\r\nhttps://nocprtorino.noblogs.org/post/2022/02/18/ors-italia-srl-e-il-nuovo-gestore-del-cpr-di-torino/",[243],{"field":103,"matched_tokens":244,"snippet":240,"value":241},[76],{"best_field_score":190,"best_field_weight":191,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":47,"score":192,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":47},{"document":247,"highlight":264,"highlights":269,"text_match":188,"text_match_info":272},{"cat_link":248,"category":249,"comment_count":47,"id":250,"is_sticky":47,"permalink":251,"post_author":116,"post_content":252,"post_date":253,"post_excerpt":53,"post_id":250,"post_modified":254,"post_thumbnail":255,"post_thumbnail_html":256,"post_title":257,"post_type":58,"sort_by_date":258,"tag_links":259,"tags":262},[44],[46],"28671","http://radioblackout.org/2015/03/nessuna-pace-per-chi-ristruttura-il-cie-domenica-presidio/","Negli ultimi giorni il numero dei reclusi nel CIE di corso Brunelleschi è passato da una ventina a oltre quaranta, segno dell'avanzata dei lavori di ristrutturazione (a quanto pare una spesa prevista di 120.000 euro per riportare a novanta posti la capienza del centro, metà di quella originaria). Inoltre da diverse settimane è iniziata la gestione da parte della multinazionale della segregazione Gepsa coadiuvata dalla cooperativa siciliana Acquarinto.\r\n\r\nIl CIE di Torino non chiude, quindi, ma sta tornando a funzionare con una certa efficacia, anche grazie alla complicità delle ditte che stanno facendo i lavori di ristrutturazione. Contro queste ditte è in atto una serie di iniziative di denuncia e ci sono stati anche due presidi davanti alle sedi di due di esse, con lo scopo di bloccare o rallentare la loro attività.\r\n\r\nIntanto domenica 22 marzo alle 17 è in programma un nuovo presidio di solidarietà coi reclusi sotto le mura di corso Brunelleschi.\r\n\r\nAscolta la diretta di stamattina con Antonio:\r\n\r\nUnknown","19 Marzo 2015","2015-03-23 12:09:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/rivolta_cie-586x328-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/rivolta_cie-586x328-300x168.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/rivolta_cie-586x328-300x168.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/rivolta_cie-586x328.jpg 586w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Nessuna pace per chi ristruttura il CIE - domenica presidio",1426790045,[260,261],"http://radioblackout.org/tag/cie/","http://radioblackout.org/tag/corso-brunelleschi/",[263,32],"cie",{"post_content":265},{"matched_tokens":266,"snippet":267,"value":268},[134],"parte della multinazionale della segregazione \u003Cmark>Gepsa\u003C/mark> coadiuvata dalla cooperativa siciliana Acquarinto.\r","Negli ultimi giorni il numero dei reclusi nel CIE di corso Brunelleschi è passato da una ventina a oltre quaranta, segno dell'avanzata dei lavori di ristrutturazione (a quanto pare una spesa prevista di 120.000 euro per riportare a novanta posti la capienza del centro, metà di quella originaria). Inoltre da diverse settimane è iniziata la gestione da parte della multinazionale della segregazione \u003Cmark>Gepsa\u003C/mark> coadiuvata dalla cooperativa siciliana Acquarinto.\r\n\r\nIl CIE di Torino non chiude, quindi, ma sta tornando a funzionare con una certa efficacia, anche grazie alla complicità delle ditte che stanno facendo i lavori di ristrutturazione. Contro queste ditte è in atto una serie di iniziative di denuncia e ci sono stati anche due presidi davanti alle sedi di due di esse, con lo scopo di bloccare o rallentare la loro attività.\r\n\r\nIntanto domenica 22 marzo alle 17 è in programma un nuovo presidio di solidarietà coi reclusi sotto le mura di corso Brunelleschi.\r\n\r\nAscolta la diretta di stamattina con Antonio:\r\n\r\nUnknown",[270],{"field":103,"matched_tokens":271,"snippet":267,"value":268},[134],{"best_field_score":190,"best_field_weight":191,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":47,"score":192,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":47},6646,{"collection_name":58,"first_q":17,"per_page":39,"q":17},5,{"facet_counts":277,"found":311,"hits":312,"out_of":505,"page":23,"request_params":506,"search_cutoff":36,"search_time_ms":14},[278,289],{"counts":279,"field_name":287,"sampled":36,"stats":288},[280,282,283,285],{"count":14,"highlighted":281,"value":281},"ACAB",{"count":14,"highlighted":50,"value":50},{"count":14,"highlighted":284,"value":284},"Harraga",{"count":23,"highlighted":286,"value":286},"Bello come una prigione che brucia","podcastfilter",{"total_values":98},{"counts":290,"field_name":35,"sampled":36,"stats":309},[291,292,294,295,297,299,301,303,305,307],{"count":98,"highlighted":17,"value":17},{"count":293,"highlighted":15,"value":15},3,{"count":14,"highlighted":263,"value":263},{"count":23,"highlighted":296,"value":296},"CARA",{"count":23,"highlighted":298,"value":298},"trapani",{"count":23,"highlighted":300,"value":300},"a.c.a.b",{"count":23,"highlighted":302,"value":302},"gradisca",{"count":23,"highlighted":304,"value":304},"rinvio a giudizio",{"count":23,"highlighted":306,"value":306},"connecting people",{"count":23,"highlighted":308,"value":308},"bello come una prigione che brucia",{"total_values":310},16,7,[313,347,392,427,459,483],{"document":314,"highlight":327,"highlights":337,"text_match":105,"text_match_info":346},{"comment_count":47,"id":315,"is_sticky":47,"permalink":316,"podcastfilter":317,"post_author":116,"post_content":318,"post_date":319,"post_excerpt":53,"post_id":315,"post_modified":320,"post_thumbnail":321,"post_title":322,"post_type":323,"sort_by_date":324,"tag_links":325,"tags":326},"70542","http://radioblackout.org/podcast/a-c-a-b-testimonianza-di-un-recluso-del-cpr-di-corso-brunelleschi/",[281],"Durante la trasmissione Acab mandiamo in onda alcuni audio registrati per gli ascoltatori e le ascoltatrici di Radio Blackout da un ragazzo appena uscito dal Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Corso Brunelleschi, che ci racconta delle condizioni della detenzione amministrativa all'interno delle mura.\r\n\r\nCondizioni che erano insopportabili già prima della pandemia si sono solo aggravate, sotto tutti gli aspetti: dal cibo, portato già scaduto, al sovraffollamento, dalla possibilità di ricevere pacchi o visite alla capacità di interloquire con il proprio avvocato o con l'esterno.\r\n\r\nRinchiusi, umiliati e picchiati quotidianamente, ragazzi giovani e uomini più anziani vengono buttati a casaccio in camere torride e lercie, con solo un materasso di gommapiuma senza lenzuola e pochissimi cambi di vestiti e articoli di igiene personale.\r\n\r\nLe visite dall'esterno sono sospese ma i ragazzi continuano a non poter possedere un telefono proprio per effettuare chiamate. Ai reclusi tocca \"scegliere\" se comprare, con i pochi euro permessi ogni settimana, le schede telefoniche per le cabine, sigarette o cibo e acqua.\r\n\r\nAnche per questo, il trattenimento dei pacchi da parte di familiari e amici dall'esterno diventa un'arma di ricatto ancora più spregevole.\r\n\r\nIl medico del Centro, pagato direttamente dall'azienda gestrice del Centro GEPSA, come è stato più volte denunciato è connivente con la direzione e totalmente indifferente alla necessità di cure da parte dei reclusi.\r\n\r\nL'interprete, l'Ufficio Immigrazione e gli avvocati d'ufficio dimostrano ogni giorno il loro disinteresse per lo stato delle persone.\r\n\r\nAll'interno del Lager di Torino, ogni lotta per la dignità è una lotta per la sopravvivenza e la libertà.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/08/cpr.mp3\"][/audio]","5 Agosto 2021","2021-08-05 11:50:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/08/WhatsApp-Image-2021-07-21-at-18.07.561-200x110.jpeg","A.C.A.B. - Testimonianza di un recluso del Cpr di Corso Brunelleschi","podcast",1628164209,[63,65],[15,17],{"post_content":328,"tags":332},{"matched_tokens":329,"snippet":330,"value":331},[76],"direttamente dall'azienda gestrice del Centro \u003Cmark>GEPSA\u003C/mark>, come è stato più volte","Durante la trasmissione Acab mandiamo in onda alcuni audio registrati per gli ascoltatori e le ascoltatrici di Radio Blackout da un ragazzo appena uscito dal Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Corso Brunelleschi, che ci racconta delle condizioni della detenzione amministrativa all'interno delle mura.\r\n\r\nCondizioni che erano insopportabili già prima della pandemia si sono solo aggravate, sotto tutti gli aspetti: dal cibo, portato già scaduto, al sovraffollamento, dalla possibilità di ricevere pacchi o visite alla capacità di interloquire con il proprio avvocato o con l'esterno.\r\n\r\nRinchiusi, umiliati e picchiati quotidianamente, ragazzi giovani e uomini più anziani vengono buttati a casaccio in camere torride e lercie, con solo un materasso di gommapiuma senza lenzuola e pochissimi cambi di vestiti e articoli di igiene personale.\r\n\r\nLe visite dall'esterno sono sospese ma i ragazzi continuano a non poter possedere un telefono proprio per effettuare chiamate. Ai reclusi tocca \"scegliere\" se comprare, con i pochi euro permessi ogni settimana, le schede telefoniche per le cabine, sigarette o cibo e acqua.\r\n\r\nAnche per questo, il trattenimento dei pacchi da parte di familiari e amici dall'esterno diventa un'arma di ricatto ancora più spregevole.\r\n\r\nIl medico del Centro, pagato direttamente dall'azienda gestrice del Centro \u003Cmark>GEPSA\u003C/mark>, come è stato più volte denunciato è connivente con la direzione e totalmente indifferente alla necessità di cure da parte dei reclusi.\r\n\r\nL'interprete, l'Ufficio Immigrazione e gli avvocati d'ufficio dimostrano ogni giorno il loro disinteresse per lo stato delle persone.\r\n\r\nAll'interno del Lager di Torino, ogni lotta per la dignità è una lotta per la sopravvivenza e la libertà.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/08/cpr.mp3\"][/audio]",[333,335],{"matched_tokens":334,"snippet":15,"value":15},[],{"matched_tokens":336,"snippet":90,"value":90},[17],[338,344],{"field":35,"indices":339,"matched_tokens":340,"snippets":342,"values":343},[23],[341],[17],[90],[90],{"field":103,"matched_tokens":345,"snippet":330,"value":331},[76],{"best_field_score":107,"best_field_weight":108,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":109,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":47},{"document":348,"highlight":366,"highlights":382,"text_match":105,"text_match_info":391},{"comment_count":47,"id":349,"is_sticky":47,"permalink":350,"podcastfilter":351,"post_author":352,"post_content":353,"post_date":354,"post_excerpt":53,"post_id":349,"post_modified":355,"post_thumbnail":356,"post_title":357,"post_type":323,"sort_by_date":358,"tag_links":359,"tags":363},"27632","http://radioblackout.org/podcast/bello-come-una-prigione-che-brucia-la-puntata-del-2-febbraio-2015/",[286],"bellocome","La trasmissione di oggi si è aperta con una diretta per parlare dell'appuntamento antifascista previsto per sabato 7 febbraio ad Udine: un presidio sotto la galera di Via Spalato, per ricordare e raccontare l'assalto alle carceri di Udine avvenuto 70 anni fa ad opera dei \"Diavoli Rossi\".\r\nA seguire il primo di vari approfondimenti che questa settimana attraverseranno varie trasmissioni di RBO sulla riforma dei Cie, la gestione Gepsa ed il Documento Programmatico inerente la “ Tutela della pacifica convivenza all’interno dei Centri”, un testo prodotto nel 2013 da una Task Force presieduta dall’allora ministro Cancellieri.\r\nbello come 2 febbraio 1\r\nbello come 2 febbraio 2\r\nbello come 2 febbraio 3","3 Febbraio 2015","2018-10-24 17:46:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/bellocome-200x110.jpeg","Bello come una prigione che brucia: la puntata del 2 febbraio 2015",1423003554,[360,260,65,361,362],"http://radioblackout.org/tag/bello-come-una-prigione-che-brucia/","http://radioblackout.org/tag/presidio/","http://radioblackout.org/tag/radio-blackout/",[308,263,17,364,365],"presidio","Radio Blackout",{"post_content":367,"tags":371},{"matched_tokens":368,"snippet":369,"value":370},[134],"riforma dei Cie, la gestione \u003Cmark>Gepsa\u003C/mark> ed il Documento Programmatico inerente","La trasmissione di oggi si è aperta con una diretta per parlare dell'appuntamento antifascista previsto per sabato 7 febbraio ad Udine: un presidio sotto la galera di Via Spalato, per ricordare e raccontare l'assalto alle carceri di Udine avvenuto 70 anni fa ad opera dei \"Diavoli Rossi\".\r\nA seguire il primo di vari approfondimenti che questa settimana attraverseranno varie trasmissioni di RBO sulla riforma dei Cie, la gestione \u003Cmark>Gepsa\u003C/mark> ed il Documento Programmatico inerente la “ Tutela della pacifica convivenza all’interno dei Centri”, un testo prodotto nel 2013 da una Task Force presieduta dall’allora ministro Cancellieri.\r\nbello come 2 febbraio 1\r\nbello come 2 febbraio 2\r\nbello come 2 febbraio 3",[372,374,376,378,380],{"matched_tokens":373,"snippet":308,"value":308},[],{"matched_tokens":375,"snippet":263,"value":263},[],{"matched_tokens":377,"snippet":90,"value":90},[17],{"matched_tokens":379,"snippet":364,"value":364},[],{"matched_tokens":381,"snippet":365,"value":365},[],[383,389],{"field":35,"indices":384,"matched_tokens":385,"snippets":387,"values":388},[14],[386],[17],[90],[90],{"field":103,"matched_tokens":390,"snippet":369,"value":370},[134],{"best_field_score":107,"best_field_weight":108,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":109,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":47},{"document":393,"highlight":410,"highlights":418,"text_match":105,"text_match_info":425},{"comment_count":47,"id":394,"is_sticky":47,"permalink":395,"podcastfilter":396,"post_author":397,"post_content":398,"post_date":399,"post_excerpt":53,"post_id":394,"post_modified":400,"post_thumbnail":401,"post_title":402,"post_type":323,"sort_by_date":403,"tag_links":404,"tags":407},"95666","http://radioblackout.org/podcast/i-mille-e-piu-volti-del-razzismo-di-stato/",[284],"harraga","A proposito del mese di Febbraio: qualche riflessione sugli omicidi di Stato di Ousmane Sylla e Moussa Balde.\r\n\r\nNella notte tra il 4 e il 5 Febbraio 2023 iniziavano le coraggiose rivolte dei prigionieri del CPR di Torino che – nel giro di poche settimane – portarono alla chiusura del centro.\r\n\r\nIl 4 Febbraio 2024 il corpo senza vita di Ousmane Sylla viene trovato dentro il lager di Roma.\r\n\r\nIl 12 Febbraio 2025 – mentre inizia il processo in merito all’omicidio di Stato di Moussa Balde, per la direttrice nel 2021 del CPR di Corso Brunelleschi e il medico che confinò Moussa all’isolamento – la pantomima del potere ri-assolve se stesso processando le cosiddette mele marce mentre prepara la riapertura del lager di Torino.\r\n\r\nPoiché in questi giorni non sono solo i prefetti a banchettare sulle tragedie altrui, ma istituzioni, associazioni, partiti e ben pensanti sgomitano per potersi accaparrare un pezzo di visibilità nel palcoscenico della contrarietà al programma-lager-CPR: ad Harraga – trasmissione in onda su Radio Blackout – proveremo a dire l’ovvio.\r\nCioè che Moussa e Ousmane non sono statx uccisi solo dal CPR ma dal sistema capitalista su base razziale di stampo coloniale.\r\n\r\nSono statx uccisx sia dai pestaggi dei fascisti che dai centri di accoglienza che lucrano sulla pelle dei migranti. Sono statx uccisi dai politici che usano la gestione dei flussi migratori come merce di contrattazione con padroni e loro sindacati. Sono statx uccisi dalla forma che la Colonia assume oggi qui.\r\n\r\nNon sta a noi dirlo, lasciamo che siano le parole del fratello di Moussa e della sorella di Ousmane, in studio con noi, a narrarci tutto ciò.\r\nA noi rimane solo da aggiungere che ogni volta che i razzisti per bene faranno un loro palcoscenico delle tragedie altrui non ci tireremo indietro nello scandirlo a pieni polmoni. E invitiamo chiunque abbia a cuore la verità di mettere i bastoni tra le ruote a chi annacqua la potenza di lotta dei ribelli in un perbenismo pacificatore.\r\nFinché frontiere e CPR non bruceranno, non esisterà sufficiente vendetta per Moussa, Ousmane e tuttx i morti di razzismo.\r\nAscolta qui il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/MoussaOussman14.02.25.mp3\"][/audio]","14 Febbraio 2025","2025-02-14 16:39:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/signal-2025-02-14-161240_002-200x110.jpeg","I mille e più volti del razzismo di Stato",1739551168,[65,405,406],"http://radioblackout.org/tag/razzismo/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[17,408,409],"razzismo","war on migrants",{"tags":411},[412,414,416],{"matched_tokens":413,"snippet":90,"value":90},[17],{"matched_tokens":415,"snippet":408,"value":408},[],{"matched_tokens":417,"snippet":409,"value":409},[],[419],{"field":35,"indices":420,"matched_tokens":421,"snippets":423,"values":424},[47],[422],[17],[90],[90],{"best_field_score":107,"best_field_weight":108,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":47,"score":426,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":47},"578730123365711977",{"document":428,"highlight":441,"highlights":451,"text_match":105,"text_match_info":458},{"comment_count":47,"id":429,"is_sticky":47,"permalink":430,"podcastfilter":431,"post_author":116,"post_content":432,"post_date":433,"post_excerpt":53,"post_id":429,"post_modified":434,"post_thumbnail":435,"post_title":436,"post_type":323,"sort_by_date":437,"tag_links":438,"tags":440},"65792","http://radioblackout.org/podcast/a-c-a-b-diretta-dal-cpr-6-1-21/",[281],"Diretta con due reclusi del Centro di Permanenza e Rimpatrio di Torino durante la puntata del 6 gennaio dell'Aperitivo Controinformativo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/cpr6gennaio.mp3\"][/audio]\r\n\r\nI detenuti ci descrivono le condizioni insopportabili all'interno del Centro, gli abusi sistemici della polizia e l'indifferenza connivente di medici e infermieri. Denunciano l'ipocrisia e il razzismo delle istituzioni e il silenzio omertoso che copre l'orrore di questo lager cittadino.\r\n\r\n \r\n\r\n ","7 Gennaio 2021","2021-01-07 12:54:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/cpr-200x110.jpg","A.C.A.B - Diretta dal Cpr 6-1-21",1610024044,[439,63,65,234],"http://radioblackout.org/tag/a-c-a-b/",[300,15,17,236],{"tags":442},[443,445,447,449],{"matched_tokens":444,"snippet":300,"value":300},[],{"matched_tokens":446,"snippet":15,"value":15},[],{"matched_tokens":448,"snippet":90,"value":90},[17],{"matched_tokens":450,"snippet":236,"value":236},[],[452],{"field":35,"indices":453,"matched_tokens":454,"snippets":456,"values":457},[14],[455],[17],[90],[90],{"best_field_score":107,"best_field_weight":108,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":47,"score":426,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":47},{"document":460,"highlight":474,"highlights":479,"text_match":188,"text_match_info":482},{"comment_count":47,"id":461,"is_sticky":47,"permalink":462,"podcastfilter":463,"post_author":397,"post_content":464,"post_date":465,"post_excerpt":53,"post_id":461,"post_modified":466,"post_thumbnail":467,"post_title":468,"post_type":323,"sort_by_date":469,"tag_links":470,"tags":472},"94550","http://radioblackout.org/podcast/di-frontiere-e-cpr-sulla-morte-di-moussa-balde-e-ousmane-sylla-con-aggiornamenti-dalla-frontiera-ligure/",[284],"Il 12 Febbraio 2024 inizierà – a Torino - il processo in merito ai fatti che condussero Moussa Balde a suicidarsi all’interno dell’area di isolamento “sanitario” del CPR di Corso Brunelleschi, durante la primavera del 2021. Gli/le imputatx del processo in questione saranno Annalisa Spataro, la direttrice del tempo per conto di GEPSA - multinazionale della detenzione che per anni ha lucrato sul centro di Corso Brunelleschi – e il medico Fulvio Pitanti che destinò Moussa al confinamento sanitario.Ma – come sempre succede – lo Stato torturatore e assassino ri-assolve sé stesso e le proprie leggi razziste in un palcoscenico fittizio. Mentre processa due dei tanti tasselli della macchina di morte, riapre proprio quel CPR in cui Moussa fu – come tanti altri – rinchiuso, torturato e sottoposto a ogni sorta di violenza e manipolazione sistemica.\r\nChi sono i colpevoli di tutto questo lo sappiamo già e nessun tribunale lo dovrà scoprire: è la lunga lista di responsabili e complici di un sistematico impianto razzista e classista che sfrutta sul lavoro, tortura nei CPR e deporta coattamente negli aerei di linea e nei charter.Sappiamo anche bene che la Storia ci ha insegnato che solo il fuoco dei ribelli, la rabbia di chi subisce quella violenza, chiude i CPR, da dentro e con la lotta.\r\nNel Febbraio 2023 il fuoco della rivolta ha illuminato le notti fredde di un qualsiasi inverno torinese e - a due anni da quelle settimane di coraggio - la controparte riaffila le sue lame e tenta la riapertura di Corso Brunelleschi, mentre costruisce la pantomima del “giudizio” sui supposti “unici” responsabili di una delle tanti morti di Stato.\r\nTra i vari morti di CPR e di razzismo c’è Ousmane Sylla, morto il 4 Febbraio 2024, pochi giorni dopo che il coraggio dei reclusi aveva distrutto il CPR punitivo di Trapani Milo. Ousamane veniva dallo stesso paese della Guinea di Moussa Balde. A Ponte Galeria – il lager in cui si tolse la vita - arrivò a seguito di un trasferimento dopo le rivolte di uno dei CPR siciliani. Sappiamo bene cosa sono i trasferimenti dopo la lotta: sono la punizione coercitiva, umiliante e violenta, sono la vendetta dello Stato contro chi si ribella.\r\nOusmane e Moussa sono due tra i tanti morti di Stato, silenziati e invisibilizzati. Le loro storie incontrano il dispositivo della frontiera, i fascisti aggressori nelle strade, i reparti antisommossa a sedare le rivolte nei CPR, le leggi clandestinizzanti che impediscono l’accesso al permesso di soggiorno, la retorica razzista diffusa, le prigioni, i lager, gli psicofarmaci coatti e il vuoto umano e politico attorno. Le loro storie sono costruite attorno alla violenza sistemica e solo con uno sguardo complessivo possiamo provare a raccontarle; con nel cuore i giorni in cui il CPR di Torino bruciò.\r\nAi microfoni di Radio Blackout durante la trasmissione Harraga - nel tentativo di restituire un pezzo di questo complesso mosaico di razzismo sistemico e slanci di lotta contro esso - una compagna di Ventimiglia ci parla dell’imminente arrivo in Italia delle famiglie di Moussa e Ousmane e dell’importanza della decisione di venire a seguire il processo, esprimersi chiaramente, protestare e prendere posizione rispetto ai dispositivi razzisti che hanno ucciso i loro cari (e tantx altrx). Nonché ci racconta gli ultimi aggiornamenti da una delle frontiere più mediatizzate sulla linea franco-italiana.\r\n\r\n\r\nAscolta qui il podcast: \r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/podcast-ventimiglia-e-processo-balde.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\nPer aggiornamenti visitare il sito Parole sul Confine - Testimonianze, storie e resistenze.\r\nPer contribuire al crowfounding: https://www.papayoux-solidarite.com/fr/collecte/contro-il-cpr-per-moussa-balde","28 Dicembre 2024","2024-12-28 15:54:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/162204-md-200x110.jpg","DI FRONTIERE E CPR: sulla morte di Moussa Balde e Ousmane Sylla, con aggiornamenti dalla frontiera ligure",1735400796,[63,471],"http://radioblackout.org/tag/frontiera/",[15,473],"frontiera",{"post_content":475},{"matched_tokens":476,"snippet":477,"value":478},[76],"del tempo per conto di \u003Cmark>GEPSA\u003C/mark> - multinazionale della detenzione che per","Il 12 Febbraio 2024 inizierà – a Torino - il processo in merito ai fatti che condussero Moussa Balde a suicidarsi all’interno dell’area di isolamento “sanitario” del CPR di Corso Brunelleschi, durante la primavera del 2021. Gli/le imputatx del processo in questione saranno Annalisa Spataro, la direttrice del tempo per conto di \u003Cmark>GEPSA\u003C/mark> - multinazionale della detenzione che per anni ha lucrato sul centro di Corso Brunelleschi – e il medico Fulvio Pitanti che destinò Moussa al confinamento sanitario.Ma – come sempre succede – lo Stato torturatore e assassino ri-assolve sé stesso e le proprie leggi razziste in un palcoscenico fittizio. Mentre processa due dei tanti tasselli della macchina di morte, riapre proprio quel CPR in cui Moussa fu – come tanti altri – rinchiuso, torturato e sottoposto a ogni sorta di violenza e manipolazione sistemica.\r\nChi sono i colpevoli di tutto questo lo sappiamo già e nessun tribunale lo dovrà scoprire: è la lunga lista di responsabili e complici di un sistematico impianto razzista e classista che sfrutta sul lavoro, tortura nei CPR e deporta coattamente negli aerei di linea e nei charter.Sappiamo anche bene che la Storia ci ha insegnato che solo il fuoco dei ribelli, la rabbia di chi subisce quella violenza, chiude i CPR, da dentro e con la lotta.\r\nNel Febbraio 2023 il fuoco della rivolta ha illuminato le notti fredde di un qualsiasi inverno torinese e - a due anni da quelle settimane di coraggio - la controparte riaffila le sue lame e tenta la riapertura di Corso Brunelleschi, mentre costruisce la pantomima del “giudizio” sui supposti “unici” responsabili di una delle tanti morti di Stato.\r\nTra i vari morti di CPR e di razzismo c’è Ousmane Sylla, morto il 4 Febbraio 2024, pochi giorni dopo che il coraggio dei reclusi aveva distrutto il CPR punitivo di Trapani Milo. Ousamane veniva dallo stesso paese della Guinea di Moussa Balde. A Ponte Galeria – il lager in cui si tolse la vita - arrivò a seguito di un trasferimento dopo le rivolte di uno dei CPR siciliani. Sappiamo bene cosa sono i trasferimenti dopo la lotta: sono la punizione coercitiva, umiliante e violenta, sono la vendetta dello Stato contro chi si ribella.\r\nOusmane e Moussa sono due tra i tanti morti di Stato, silenziati e invisibilizzati. Le loro storie incontrano il dispositivo della frontiera, i fascisti aggressori nelle strade, i reparti antisommossa a sedare le rivolte nei CPR, le leggi clandestinizzanti che impediscono l’accesso al permesso di soggiorno, la retorica razzista diffusa, le prigioni, i lager, gli psicofarmaci coatti e il vuoto umano e politico attorno. Le loro storie sono costruite attorno alla violenza sistemica e solo con uno sguardo complessivo possiamo provare a raccontarle; con nel cuore i giorni in cui il CPR di Torino bruciò.\r\nAi microfoni di Radio Blackout durante la trasmissione Harraga - nel tentativo di restituire un pezzo di questo complesso mosaico di razzismo sistemico e slanci di lotta contro esso - una compagna di Ventimiglia ci parla dell’imminente arrivo in Italia delle famiglie di Moussa e Ousmane e dell’importanza della decisione di venire a seguire il processo, esprimersi chiaramente, protestare e prendere posizione rispetto ai dispositivi razzisti che hanno ucciso i loro cari (e tantx altrx). Nonché ci racconta gli ultimi aggiornamenti da una delle frontiere più mediatizzate sulla linea franco-italiana.\r\n\r\n\r\nAscolta qui il podcast: \r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/podcast-ventimiglia-e-processo-balde.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\nPer aggiornamenti visitare il sito Parole sul Confine - Testimonianze, storie e resistenze.\r\nPer contribuire al crowfounding: https://www.papayoux-solidarite.com/fr/collecte/contro-il-cpr-per-moussa-balde",[480],{"field":103,"matched_tokens":481,"snippet":477,"value":478},[76],{"best_field_score":190,"best_field_weight":191,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":47,"score":192,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":47},{"document":484,"highlight":496,"highlights":501,"text_match":188,"text_match_info":504},{"comment_count":47,"id":485,"is_sticky":47,"permalink":486,"podcastfilter":487,"post_author":50,"post_content":488,"post_date":489,"post_excerpt":53,"post_id":485,"post_modified":490,"post_thumbnail":491,"post_title":492,"post_type":323,"sort_by_date":493,"tag_links":494,"tags":495},"94230","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-6-dicembre-lotte-operaie-alla-sbarra-cpt-di-torino-always-on-the-move/",[50]," \r\n\r\nll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/2024-12-06-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nLotte operaie alla sbarra\r\nSono circa “3mila” i lavoratori e sindacalisti indagati o imputati per scioperi e proteste sindacali. È il dato dei procedimenti seguiti da un solo studio legale di Milano sulle una parte delle inchieste nate da lotte sindacali soprattutto nella logistica nel nord Italia.\r\nLo studio, specializzatosi dal 2016 in poi nella difesa di operai e esponenti sindacali nel settore della logistica, ne ha contati circa tremila, solo nei territori seguiti: in particolare Milano e Piacenza, ma anche Bologna, Alessandria, Pavia, Brescia, Novara, Mantova, Cremona, Bergamo.\r\nSignifica che il numero totale italiano è molto più alto.\r\nAd oggi sono 300 i procedimenti ancora aperti.\r\nCon il DDL 1660 la situazione è destinata a peggiorare.\r\nNe abbiamo parlato con l’avvocato Eugenio Losco\r\n\r\nSanitalia è il nuovo gestore del CPR di Torino\r\nL’appalto da 8,4 milioni di euro per la gestione della prigione per migranti di corso Brunelleschi se lo è aggiudicato Sanitalia. La Cooperativa era già stata in corso Brunelleschi, quando aveva gestito i “servizi di igiene e sanificazione” e di “assistenza infermieristica” per l’allora ente gestore Gepsa, multinazionale francese che dal 2016 al 2022 ha incassato 8,6 milioni di euro dalla prefettura di Torino.\r\nSi tratta di un gruppo specializzato nella gestione di strutture chiuse: dalle RSA a spazi dedicati a malati di Alzahimer, a numerosi CAS in Piemonte.\r\nNon c’è bisogno si scomodare Foucault per cogliere l’intima interconnessione tra strutture di tipo sanitario/assitenziale e luoghi di detenzione amministrativa. Si tratta di posti caratterizzati dalla necessità di gestire corpi in eccesso, non produttivi, incontrollabili, inutili, fastidiosi, che si decide di concentrare in spazi specifici.\r\nLa scelta di tentare la scalata dei CPR ha visto Saniatalia partecipare, senza successo, alle gare per i CPR in Albania e per quello di via Corelli a Milano.\r\nPresto entrerà in corso Brunelleschi.\r\nQuindi a breve la prigione per migranti di Torino, chiusa in seguito alle rivolte del febbraio 2023, riaprirà.\r\n\r\nAlways on the move\r\nTorino. Vetrina per turisti e città delle armi\r\nEra la capitale dell’auto. L’industria automobilistica era indicata tra le eccellenze cittadine nei cartelli di ingresso alla città.\r\nTorino è stata attraversata da due processi trasformativi paralleli: la città vetrina e la città delle armi. Il primo è il fulcro della narrazione pubblica, il secondo viene occultato tra satelliti ed esplorazioni spaziali.\r\nLa lenta ma inesorabile fuga della Fiat, ormai solo più un marchio per le auto, ha decretato la decadenza e l’impoverimento della città. Sulle macerie di quella storia le amministrazioni comunali degli ultimi vent’anni, hanno provato a costruire, con alterna fortuna, “la città vetrina per i grandi eventi”, una scelta dalle conseguenze politiche e sociali devastanti, perché si è basata su violente dinamiche di controllo sociale ed interventi di riqualificazione escludente, una sempre più netta dinamica di gentrification.\r\nVi abbiamo proposto la lettura ragionata della prima parte dell’opuscolo, presentato il 28 novembre a Torino.\r\nPer chi si fosse perso l’incontro qui c’è il video della serata: https://www.anarresinfo.org/video-always-on-the-move-torino-vetrina-per-turisti-e-citta-delle-armi/\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 14 dicembre\r\ncena antinatalizia\r\nMenù vegan\r\nBenefit lotte\r\nore 20\r\ncorso Palermo 46\r\nQuanto costa? Tantissimo per chi ne ha, meno per chi ha meno, poco per chi ha poco. Sosteniamo le lotte qui e in ogni dove, diamo solidarietà a chi è colpito dalla repressione, mettiamo un mattone nella direzione di una società libera, autogestita, solidale.\r\nPorta la tua statuetta per il pres-empio autogestito!\r\nPer prenotazioni scrivere a antimilitarista.to@gmail.com \r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org)\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","12 Dicembre 2024","2024-12-12 19:04:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/2024-12-07-cena-antinatalizia-2-200x110.jpeg","Anarres del 6 dicembre. Lotte operaie alla sbarra. CPT di Torino. Always on the move…",1734030270,[],[],{"post_content":497},{"matched_tokens":498,"snippet":499,"value":500},[134],"infermieristica” per l’allora ente gestore \u003Cmark>Gepsa\u003C/mark>, multinazionale francese che dal 2016"," \r\n\r\nll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/2024-12-06-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nLotte operaie alla sbarra\r\nSono circa “3mila” i lavoratori e sindacalisti indagati o imputati per scioperi e proteste sindacali. È il dato dei procedimenti seguiti da un solo studio legale di Milano sulle una parte delle inchieste nate da lotte sindacali soprattutto nella logistica nel nord Italia.\r\nLo studio, specializzatosi dal 2016 in poi nella difesa di operai e esponenti sindacali nel settore della logistica, ne ha contati circa tremila, solo nei territori seguiti: in particolare Milano e Piacenza, ma anche Bologna, Alessandria, Pavia, Brescia, Novara, Mantova, Cremona, Bergamo.\r\nSignifica che il numero totale italiano è molto più alto.\r\nAd oggi sono 300 i procedimenti ancora aperti.\r\nCon il DDL 1660 la situazione è destinata a peggiorare.\r\nNe abbiamo parlato con l’avvocato Eugenio Losco\r\n\r\nSanitalia è il nuovo gestore del CPR di Torino\r\nL’appalto da 8,4 milioni di euro per la gestione della prigione per migranti di corso Brunelleschi se lo è aggiudicato Sanitalia. La Cooperativa era già stata in corso Brunelleschi, quando aveva gestito i “servizi di igiene e sanificazione” e di “assistenza infermieristica” per l’allora ente gestore \u003Cmark>Gepsa\u003C/mark>, multinazionale francese che dal 2016 al 2022 ha incassato 8,6 milioni di euro dalla prefettura di Torino.\r\nSi tratta di un gruppo specializzato nella gestione di strutture chiuse: dalle RSA a spazi dedicati a malati di Alzahimer, a numerosi CAS in Piemonte.\r\nNon c’è bisogno si scomodare Foucault per cogliere l’intima interconnessione tra strutture di tipo sanitario/assitenziale e luoghi di detenzione amministrativa. Si tratta di posti caratterizzati dalla necessità di gestire corpi in eccesso, non produttivi, incontrollabili, inutili, fastidiosi, che si decide di concentrare in spazi specifici.\r\nLa scelta di tentare la scalata dei CPR ha visto Saniatalia partecipare, senza successo, alle gare per i CPR in Albania e per quello di via Corelli a Milano.\r\nPresto entrerà in corso Brunelleschi.\r\nQuindi a breve la prigione per migranti di Torino, chiusa in seguito alle rivolte del febbraio 2023, riaprirà.\r\n\r\nAlways on the move\r\nTorino. Vetrina per turisti e città delle armi\r\nEra la capitale dell’auto. L’industria automobilistica era indicata tra le eccellenze cittadine nei cartelli di ingresso alla città.\r\nTorino è stata attraversata da due processi trasformativi paralleli: la città vetrina e la città delle armi. Il primo è il fulcro della narrazione pubblica, il secondo viene occultato tra satelliti ed esplorazioni spaziali.\r\nLa lenta ma inesorabile fuga della Fiat, ormai solo più un marchio per le auto, ha decretato la decadenza e l’impoverimento della città. Sulle macerie di quella storia le amministrazioni comunali degli ultimi vent’anni, hanno provato a costruire, con alterna fortuna, “la città vetrina per i grandi eventi”, una scelta dalle conseguenze politiche e sociali devastanti, perché si è basata su violente dinamiche di controllo sociale ed interventi di riqualificazione escludente, una sempre più netta dinamica di gentrification.\r\nVi abbiamo proposto la lettura ragionata della prima parte dell’opuscolo, presentato il 28 novembre a Torino.\r\nPer chi si fosse perso l’incontro qui c’è il video della serata: https://www.anarresinfo.org/video-always-on-the-move-torino-vetrina-per-turisti-e-citta-delle-armi/\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 14 dicembre\r\ncena antinatalizia\r\nMenù vegan\r\nBenefit lotte\r\nore 20\r\ncorso Palermo 46\r\nQuanto costa? Tantissimo per chi ne ha, meno per chi ha meno, poco per chi ha poco. Sosteniamo le lotte qui e in ogni dove, diamo solidarietà a chi è colpito dalla repressione, mettiamo un mattone nella direzione di una società libera, autogestita, solidale.\r\nPorta la tua statuetta per il pres-empio autogestito!\r\nPer prenotazioni scrivere a antimilitarista.to@gmail.com \r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org)\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[502],{"field":103,"matched_tokens":503,"snippet":499,"value":500},[134],{"best_field_score":190,"best_field_weight":191,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":47,"score":192,"tokens_matched":23,"typo_prefix_score":47},6637,{"collection_name":323,"first_q":17,"per_page":39,"q":17},["Reactive",508],{},["Set"],["ShallowReactive",511],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fWxBEYstTGd52EbxuXto4itCSXQA19pI3Ho8E4V5VdKU":-1},true,"/search?query=gepsa"]