","Lo sciopero in gabbia","post",1438114587,[61,62,63],"http://radioblackout.org/tag/ichino/","http://radioblackout.org/tag/sacconi/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/",[15,18,20],{"post_content":66,"tags":71},{"matched_tokens":67,"snippet":69,"value":70},[68],"Ichino","dei lavoratori, in particolare Pietro \u003Cmark>Ichino\u003C/mark> e Maurizio Sacconi, propongono è","Con grande pertinacia il governo, con il supporto di una massiccia campagna mediatica, rilancia l'iniziativa per una stretta della legislazione antisciopero, in particolare nei settori del trasporto e dell'igiene urbana.\r\nIl meccanismo retorico dei media, che d’estate sono spesso a caccia di scandali, è sin banale: si prende qualche caso di disagio, reale o presunto, per additare i lavoratori come nemici dell'interesse generale. Lavoratori contro consumatori dunque come se la gran parte dei “consumatori” non fosse composta da lavoratori e come se non fosse interesse in primo luogo dei lavoratori il buon funzionamento dei servizi pubblici.\r\nL'obiettivo immediato di questa campagna è evidente: lo smantellamento e la privatizzazione dei trasporti pubblici locali e delle imprese addette all'igiene urbana.\r\nRendere pressoché impossibile la lotta dei lavoratori di questi comparti favorirebbe questa operazione che interessa le imprese intenzionate a conquistare questi mercati e il ceto politico che gestirebbe la dismissione dei servizi.\r\nIl dispositivo tecnico giuridico che alcuni parlamentari da tempo distintisi come avversari dei lavoratori, in particolare Pietro \u003Cmark>Ichino\u003C/mark> e Maurizio Sacconi, propongono è in apparenza \"democratico\": riservare ai sindacati \"maggiormente rappresentativi\" e sottoporre a referendum vincolante il diritto all'indizione degli scioperi.\r\nIn questo modo si mette in opera un meccanismo micidiale che porterebbe all'impossibilità effettiva di scioperi efficaci. Basta domandarsi infatti chi gestirebbe i referendum in questione, che effetto avrebbe il frapporre tempi lunghi fra l'inizio delle procedure e l'indizione dello sciopero, che impatto avrebbe uno sciopero sottoposto a tanti vincoli.\r\nNon solo. Di fronte alla trasformazione dei sindacati in erogatori di servizi è plausibile che la rappresentanza formale dei lavoratori misurata attraverso il numero degli iscritti a questo o a quel sindacato e ai voti in occasione delle elezioni delle rappresentanze sindacali unitarie non abbia un nesso forte con la volontà dei lavoratori stessi per quanto riguarda le richieste salariali e normative, la decisione di fare sciopero, l'accettazione degli accordi.\r\n\r\nQuando si sviluppa una tensione forte e i lavoratori si esprimono come una comunità di lotta, la rappresentanza formale costituitasi in un periodo di passività è uno strumento generalmente inadeguato nell'espressione dell'effettiva volontà dei lavoratori a meno che non sappia porsi come strumento di questa stessa volontà.\r\nSe oggi il governo è orientato a un ulteriore restringimento delle libertà sindacali gran parte delle responsabilità va ai sindacati concertativi, che hanno fatto del monopolio della rappresentanza e della difesa dei propri interessi di ceto l'obiettivo al quale hanno sacrificato gli interessi e libertà dei lavoratori.\r\n\r\nD’altra parte le leggi non sono che la rappresentazione ritualizzata di rapporti di forza: quando la bilancia pende dalla parte di chi sfrutta, le norme strangolano del tutto la residua capacità di lotta.\r\nNe consegue che l’asticella si alza, le uniche lotte efficaci diventano quelle illegali, il prezzo da pagare aumenta con il crescere della posta in gioco. Una posta di autonomia, di libertà, non per cambiare le regole, ma per rovesciare il tavolo di gioco.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Cosimo Scarinzi della Cub.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2015 07 28 cosimo sciopero",[72,75,77],{"matched_tokens":73,"snippet":74},[15],"\u003Cmark>ichino\u003C/mark>",{"matched_tokens":76,"snippet":18},[],{"matched_tokens":78,"snippet":20},[],[80,85],{"field":35,"indices":81,"matched_tokens":82,"snippets":84},[47],[83],[15],[74],{"field":86,"matched_tokens":87,"snippet":69,"value":70},"post_content",[68],578730123365712000,{"best_field_score":90,"best_field_weight":91,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":92,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":94,"highlight":114,"highlights":134,"text_match":88,"text_match_info":142},{"cat_link":95,"category":96,"comment_count":47,"id":97,"is_sticky":47,"permalink":98,"post_author":50,"post_content":99,"post_date":100,"post_excerpt":53,"post_id":97,"post_modified":101,"post_thumbnail":102,"post_thumbnail_html":103,"post_title":104,"post_type":58,"sort_by_date":105,"tag_links":106,"tags":113},[44],[46],"27392","http://radioblackout.org/2015/01/il-lavoro-secondo-matteo/","Matteo Renzi lo cita continuamente come «riforma già fatta». Ma il Job act è tutt’altro che in vigore. E non lo sarà ancora per mesi.\r\nMilioni di persone vivono nel limbo mentre continuano le meline parlamentari. Come e quando verranno ridotti i 46 tipi di contratti precari? Renzi non ha mai dato una risposta chiara.\r\n\r\nIn compenso le parti che colpiscono più duramente libertà e reddito dei lavoratori sono già pienamente operative. Non per sbaglio gli imprenditori non hanno più parole per lodare il primo ministro.\r\n\r\nIl Manifesto di ieri ha utilizzato come guida il mentore della riforma, il giuslavorista Pietro Ichino, che non senza ragione si è attribuito il merito sia nell'ideazione sia nella stesura dei primi due decreti legislativi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Cosimo, sindacalista di base ed attento analista delle dinamiche sociali.\r\n\r\nAscolta la diretta con Cosimo:\r\n\r\ncosimo\r\n\r\nIl cuore della riforma renziana è il \"contratto a tutele crescenti\", lo strumento che secondo Renzi doveva «superare l’apartheid nel mondo del lavoro tra garantiti e giovani precari». Nei fatti il solco tra lavoratori giovani e lavoratori più anziani non fa che allargarsi. I neo assunti non hanno diritto all'articolo 18 e sono quindi più esposti al ricatto padronale ulteriormente togliendo l’articolo 18 solo per i neo assunti.\r\n\r\nLa conseguenza di questa scelta è sin troppo prevedibile: qualsiasi impresa sarà tentata di cambiare contratto ai propri dipendenti, applicando quello a tutele crescenti — che sostituisce il contratto a tempo indeterminato — potendoli dunque licenziare quando più aggrada.\r\n\r\nLa dimostrazione viene proprio da Federmeccanica: giusto venerdì il suo presidente — il moderato Fabio Storchi — ha proposto di «eliminare il doppio regime tra i nuovi e i vecchi assunti» chiedendo «coerenza perché tutti questi provvedimenti siano estesi a tutta la platea degli occupati». In una parola: libertà di licenziamento. Cosa che subiranno già tutti i lavoratori degli appalti: la prima volta che passeranno di “padrone” perderanno per sempre l’articolo 18.\r\n\r\nLo stesso Ichino sostiene che in caso di licenziamento «il costo per l’impresa sarà la metà o poco più» di quello previsto con due mesi di indennità l’anno: questo perché ogni lavoratore licenziato «opterà per la conciliazione standard, pari a una mensilità per anno di servizio, con un massimo di 18» in quanto «l’esito del giudizio» a cui si dovrà sottoporre per ottenere l’indennizzo «non è scontato» e perché in caso di conciliazione il governo ha previsto che questa sia «esente da imposizione fiscale». Un ennesimo favore alle imprese.\r\n\r\nIl contratto a tutele crescenti è solo il primo dei decreti previsti. Il 24 dicembre il governo lo ha approvato insieme al secondo sugli ammortizzatori, uscito da palazzo Chigi con la dizione «salvo intese». In questo però — a parte le coperture per la sciarada di nuovi ammortizzatori a partire dal Naspi e al netto della balla sui 24 mesi di copertura: partirà da maggio, sarà di due anni solo se un precario ha lavorato consecutivamente negli ultimi quattro anni e dal 2017 il massimo di copertura calerà a 18 mesi — manca tutta la parte sulla riforma delle varie forme di cassa integrazione, che necessiteranno di un nuovo decreto, e che comunque ridurranno ulteriormente — la cig in deroga è già stata dimezzata, i contratti di solidarietà non sono stati rifinanziati e l’indennità è stata ridotta del 10 per cento — la durata degli ammortizzatori sociali per i milioni che il lavoro lo hanno già perso.\r\n\r\nMancano dunque la maggior parte dei decreti — tre o quattro almeno — come da delega: riforma dei servizi per il lavoro con la creazione dell’«Agenzia nazionale per l’occupazione», «disposizioni di semplificazioni e razionalizzazioni delle procedure a carico di cittadini e imprese», «un testo organico semplificato delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro», «sostegno alla maternità e paternità». 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(associazione sovversiva), ed è stata riconosciuta ad Ichino e allo Stato la costituzione di parte civile.\r\n\r\nLa sentenza è stata accolta dai parenti e dai solidali presenti dagli slogan: “L’unica giustizia è quella proletaria” e, “Ma quale terrorismo stiamo lottando per il comunismo”.\r\n\r\nDi seguito le nuove condanne inflitte ai compagni\r\n\r\nBortolato Davide anni 11 di reclusione\r\n\r\nCaprio Amarilli anni 2 e due mesi di reclusione\r\n\r\nDavanzo Alfredo anni 9 di reclusione\r\n\r\nGaeta Massimiliano anni 5 e tre mesi di reclusione\r\n\r\nGhirardi Bruno anni 8 di reclusione\r\n\r\nLatino Claudio anni 11 e mesi 6 di reclusione\r\n\r\nMazzamauro Alfredo anni 2 e due mesi di reclusione\r\n\r\nRotondi davide anni 2 e 2 mesi di reclusione Scantamburlo Andra anni 2 e mesi 4 di reclusione\r\n\r\nSisi Vincenzo anni 10 di reclusione\r\n\r\nToschi Massimiliano 7 anni di reclusione\r\n\r\nÈ stata ordinata la scarcerazione immediata di Gaeta Massimilano per estinzione della pena ed è stato assolto Scivoli Salvatore perché il fatto non costituisce reato. Scivoli era accusato di concorso esterno e ricordiamo che ha trascorso in carcere più di 5 anni che gli hanno causato gravi problemi di salute.\r\n\r\nAscolta il commento dell'avv. Pelazza [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/05/Avvocato-Pelazza-Sentenza-28-05-30-05.mp3\"] Scarica file","30 Maggio 2012","2025-09-24 22:01:06","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/05/12feb-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"259\" height=\"194\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/05/12feb.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Sentenza processo contro i compagn* arrestati il 12 febbraio 2007",1338382073,[157,158],"http://radioblackout.org/tag/arrestati-del-12-febbraio-2007/","http://radioblackout.org/tag/repressione/",[34,160],"repressione",{"post_content":162},{"matched_tokens":163,"snippet":164,"value":165},[68],"ed è stata riconosciuta ad \u003Cmark>Ichino\u003C/mark> e allo Stato la costituzione","La terza ed ultima udienza del processo contro i compagni arrestati il 12/2/2007, svoltosi dopo che la Cassazione aveva respinto la sentenza d’appello, si è conclusa con la lettura della la sentenza nella quale il capo A (reato di associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico, art. 270 bis c.p.) è stato riqualificato ai sensi dell’art 270 c.p. 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Nel frattempo però gli imputati detenuti non verranno scarcerati. Annullata anche la costituzione di parte civile del giuslavorista Pietro Ichino, che, secondo l'accusa, sarebbe stato nel mirino del Partito comunista politico-militare, di cui avrebbero fatto parte gli imputati. Entro trenta giorni sono attese le motivazioni, ma a quanto si apprende la Cassazione ritiene che debba essere fatta chiarezza tra i diversi capi di imputazione contestati. L'annullamento, infatti, riguarda la finalità di terrorismo a carico di tutti gli imputati. L'inchiesta, condotta dal pm Ilda Boccassini, aveva portato a diversi arresti nel Nord Italia nel 2007. Gli imputati erano stati condannati in primo grado nel giugno 2009. Un anno dopo la conferma in appello. La posizione di vittima di Pietro Ichino - al quale sono stati riconosciuti centomila euro di risarcimento che, adesso, vengono messi in discussione - ha suscitato perplessità, essendo stato nel mirino dell'organizzazione solo a livello «potenziale». Nell'appello bis, dunque, potrebbero aprirsi spazi per condanne più miti se cadesse la configurazione dell'eversione prevista dall'art.270bis cp e rimanesse in piedi solo la semplice associazione sovversiva punita dall'art.270 cp. Il grosso sforzo difensivo, portato avanti soprattutto dalle arringhe dell'avvocato Giuseppe Pelazza, ha fatto breccia in un collegio giudicante sensibile a non criminalizzare più del dovuto ipotesi di attentati che sono rimaste del tutto incompiute.\r\n\r\n ","23 Febbraio 2012","2012-02-27 13:48:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/Nuove-Br-13-condanne-in-appello-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"226\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/Nuove-Br-13-condanne-in-appello-300x226.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/Nuove-Br-13-condanne-in-appello-300x226.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/Nuove-Br-13-condanne-in-appello-768x579.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/Nuove-Br-13-condanne-in-appello.jpg 800w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Operazione Tramonto: la Cassazione annulla le condanne",1330030554,[],[],{"post_content":190},{"matched_tokens":191,"snippet":192,"value":193},[68],"nel mirino il giuslavorista Pietro \u003Cmark>Ichino\u003C/mark>.. Nel frattempo però gli imputati","La Cassazione ha annullato con rinvio, affinché si tenga un nuovo processo innanzi alla corte d'assise d'appello di Milano, le condanne - alcune superano i 14 anni di reclusione - a 12 imputati accusati di aderire alle Nuove Brigate Rosse e di avere nel mirino il giuslavorista Pietro \u003Cmark>Ichino\u003C/mark>.. Nel frattempo però gli imputati detenuti non verranno scarcerati. Annullata anche la costituzione di parte civile del giuslavorista Pietro \u003Cmark>Ichino\u003C/mark>, che, secondo l'accusa, sarebbe stato nel mirino del Partito comunista politico-militare, di cui avrebbero fatto parte gli imputati. Entro trenta giorni sono attese le motivazioni, ma a quanto si apprende la Cassazione ritiene che debba essere fatta chiarezza tra i diversi capi di imputazione contestati. L'annullamento, infatti, riguarda la finalità di terrorismo a carico di tutti gli imputati. L'inchiesta, condotta dal pm Ilda Boccassini, aveva portato a diversi arresti nel Nord Italia nel 2007. Gli imputati erano stati condannati in primo grado nel giugno 2009. Un anno dopo la conferma in appello. La posizione di vittima di Pietro \u003Cmark>Ichino\u003C/mark> - al quale sono stati riconosciuti centomila euro di risarcimento che, adesso, vengono messi in discussione - ha suscitato perplessità, essendo stato nel mirino dell'organizzazione solo a livello «potenziale». Nell'appello bis, dunque, potrebbero aprirsi spazi per condanne più miti se cadesse la configurazione dell'eversione prevista dall'art.270bis cp e rimanesse in piedi solo la semplice associazione sovversiva punita dall'art.270 cp. Il grosso sforzo difensivo, portato avanti soprattutto dalle arringhe dell'avvocato Giuseppe Pelazza, ha fatto breccia in un collegio giudicante sensibile a non criminalizzare più del dovuto ipotesi di attentati che sono rimaste del tutto incompiute.\r\n\r\n ",[195],{"field":86,"matched_tokens":196,"snippet":192,"value":193},[68],{"best_field_score":171,"best_field_weight":172,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":173,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},6646,{"collection_name":58,"first_q":15,"per_page":200,"q":15},6,3,{"facet_counts":203,"found":17,"hits":215,"out_of":241,"page":17,"request_params":242,"search_cutoff":36,"search_time_ms":17},[204,210],{"counts":205,"field_name":208,"sampled":36,"stats":209},[206],{"count":17,"highlighted":207,"value":207},"frittura mista","podcastfilter",{"total_values":17},{"counts":211,"field_name":35,"sampled":36,"stats":214},[212],{"count":17,"highlighted":213,"value":213},"frittura mista radio fabbrica",{"total_values":17},[216],{"document":217,"highlight":232,"highlights":237,"text_match":169,"text_match_info":240},{"comment_count":47,"id":218,"is_sticky":47,"permalink":219,"podcastfilter":220,"post_author":221,"post_content":222,"post_date":223,"post_excerpt":53,"post_id":218,"post_modified":224,"post_thumbnail":225,"post_title":226,"post_type":227,"sort_by_date":228,"tag_links":229,"tags":231},"90196","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-28-05-2024/",[207],"fritturamista"," \r\n\r\nIl primo argomento della puntata è stato quello del ribaltamento della sentenza in corte di cassazione di Milano, rispetto al primo grado del processo che vedeva coinvolti da una parte i lavoratori della logistica che lavoravano per la catena di supermercati Unes e dall'altra l'azienda che aveva in appalto questo servizio assieme ad Assologisica e Federdistribuzione. Per commentare questo risultato, ma soprattutto il livello di repressione in atto contro gli scioperi, abbiamo intervistato Alessandro Zadra del SiCobas Milano. La parte datoriale sopra citata, assieme alle due associazioni di categoria, avevano chiesto il risarcimento danni pari ad un 1,3 milioni di euro al sindacato SiCobas, per i blocchi delle merci organizzato da loro e i loro iscritti durante la stagione di lotte da agosto a novembre 2021 presso gli stabilimenti di Trucazzano Milanese. Fiore all'occhiello dei legali che chiedevano questo risarcimento, Pietro Ichino ex sindacalista CGIL e senatore PD, che si era reso già noto per essere stato tra i fautori dello smantellamento dei centri per l'impiego in favore delle agenzie private, del Jos Act e per le consulenze al sindacato giallo UGL. Avendo trasmesso la puntata con lo studio mobile da Palazzo Nuovo occupato, purtroppo abbiamo avuto qualche problema tecnico e l'audio che potrete ascoltare è solo una parte dell'intera intervista.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/F_m_28_05_Alessandro-Zadra-SiCobas-Milano-su-richiesta-risarcimento-da-1-mln-per-picchetti-Unesmozzata.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Donatella, SLAICOBAS, sull* lavorat* delle cooperative sociali di Palermo in sit-in/assemblea nalla giornata del 24 maggio davanti al comune: \"la scuola sta per finire e i nostri contratti precari sono in scadenza e non abbiamo certezze per la ripresa del lavoro nel nuovo anno scolastico. Vogliamo un lavoro più stabile, basta precarietà! Il servizio di assistenza igienico-personale specializzato deve essere garantito sempre per tutti gli studenti e studentesse disabili delle scuole superiori che ne hanno diritto dall’inizio e per tutto l’anno scolastico. È già stata predisposta dalla Città Metropolitana una programmazione, anche con la Regione Siciliana, per l’anno scolastico prossimo per evitare i problemi annosi\r\ndi risorse e di tempi che si ripresentano ogni anno? Ad oggi non abbiamo risposte concrete.\"\r\n\r\nLe lavoratrici e i lavoratori precari delle Coop Sociali in manifestazione in difesa del posto di lavoro al palazzo della Città Metropolitana denunciano l'agire repressivo e intimidatorio della polizia che ha tentato invano di far togliere durante il sit in la bandiera palestinese che lavoratrici e lavoratori tenevano insieme alle bandiere sindacali. La\r\npolizia ha detto \" non potete fare manifestazioni parallele politiche....\"\r\nLa reazione dei lavoratori è stata immediatamente di protesta \"non ci potete impedire di manifestare la nostra solidarietà di classe ai lavoratori, alle donne, ai giovani, al popolo Palestinese, questa bandiera\r\nche portiamo nelle iniziative sindacali noi non la togliamo\" non facendosi intimidire dalla polizia che ha identificato e filmato. Anche questo rientra nel moderno fascismo che avanza spedito in questo paese oggi con il governo Meloni sempre più antioperaio e guerrafondaio e tutti i suoi apparati repressivi al servizio e che si scaglia e attacca\r\nstudenti, lavoratori, attivisti sindacali e politici che oggi solidarizzano attivamente con il popolo palestinese e lottano contro la guerra imperialista.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/F_m_28_05_Donatella-SlaiCobasPalermo-su-censura-bandiera-palestinese-durante-sciopero.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Nico bibliotecario all'unito della CUB aggiornando le lotte /mobilitazioni che i/le BiblioCooperativist* stanno attuando nell'università. Il sostegno che i/le BiblioCooperativist* stanno dando all'occupazione studentesca di palazzo nuovo assieme ad altri/tre lavorat* sta andando a fare la differenza rispetto al tentativo di ridimensionare l'iniziativa che non vuole altro che l'università sia fuori dalla guerra e non sia complice del genocidio in corso in Palestina.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/F_m_28_05_Nico-bibliotecario-univesità-su-aggiornamenti-lotte-e-partecipazione-occupazione-palazzo-nuovo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","31 Maggio 2024","2024-05-31 19:39:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/photo_2024-05-25_17-42-57-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 28/05/2024","podcast",1717184161,[230],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[213],{"post_content":233},{"matched_tokens":234,"snippet":235,"value":236},[68],"che chiedevano questo risarcimento, Pietro \u003Cmark>Ichino\u003C/mark> ex sindacalista CGIL e senatore"," \r\n\r\nIl primo argomento della puntata è stato quello del ribaltamento della sentenza in corte di cassazione di Milano, rispetto al primo grado del processo che vedeva coinvolti da una parte i lavoratori della logistica che lavoravano per la catena di supermercati Unes e dall'altra l'azienda che aveva in appalto questo servizio assieme ad Assologisica e Federdistribuzione. 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Il servizio di assistenza igienico-personale specializzato deve essere garantito sempre per tutti gli studenti e studentesse disabili delle scuole superiori che ne hanno diritto dall’inizio e per tutto l’anno scolastico. È già stata predisposta dalla Città Metropolitana una programmazione, anche con la Regione Siciliana, per l’anno scolastico prossimo per evitare i problemi annosi\r\ndi risorse e di tempi che si ripresentano ogni anno? Ad oggi non abbiamo risposte concrete.\"\r\n\r\nLe lavoratrici e i lavoratori precari delle Coop Sociali in manifestazione in difesa del posto di lavoro al palazzo della Città Metropolitana denunciano l'agire repressivo e intimidatorio della polizia che ha tentato invano di far togliere durante il sit in la bandiera palestinese che lavoratrici e lavoratori tenevano insieme alle bandiere sindacali. 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