","Week of action. Solidarietà con le comunità mapuche in lotta","post",1517335497,[60,61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/argentina/","http://radioblackout.org/tag/ifa/","http://radioblackout.org/tag/mapuche/","http://radioblackout.org/tag/rafael-nauhel/","http://radioblackout.org/tag/santiago-maldonado/","http://radioblackout.org/tag/week-of-action/",[67,15,19,29,33,31],"argentina",{"post_content":69,"tags":74},{"matched_tokens":70,"snippet":72,"value":73},[71],"IFA","padronale. L’Internazionale di Federazioni Anarchiche (\u003Cmark>IFA\u003C/mark>) ha lanciato un appello alla","In diversi paesi del mondo si stanno tenendo - tra il 29 gennaio e il 4 febbraio - azioni e iniziative contro la repressione assassina dello Stato argentino e in solidarietà con il movimento anarchico di quel paese e con tutti/e coloro che lottano contro la violenza statale e padronale. L’Internazionale di Federazioni Anarchiche (\u003Cmark>IFA\u003C/mark>) ha lanciato un appello alla “week of action”, una settimana in cui concentrare iniziative di lotta e solidarietà contro le sedi di rappresentanza del governo argentino e la multinazionale dell’abbigliamento Benetton.\r\nIronicamente, lo slogan “United Colours of Benetton” presenta la multinazionale come multietnica e antirazzista nei suoi valori fondanti. In realtà Benetton ha acquistato enormi appezzamenti di terreno in Argentina, sottratti inizialmente alla popolazione indigena Mapuche di Cile e Argentina. \r\nGli/le attivisti/e Mapuche e altri/e che si oppongono a questi progetti sono stati/e additati/e come “terroristi/e” dallo Stato nel tentativo di indebolire il supporto nei loro confronti e giustificare ulteriori operazioni repressive. In particolare il “Rapporto RAM”, preparato dal Ministero della Sicurezza Nazionale argentino congiuntamente ai governi delle province patagoniche, prepara la strada ad una gravissima montatura repressiva sostenendo l’esistenza di un complotto terroristico che coinvolge organizzazioni Mapuche, organizzazioni politiche, sociali e sindacali, tra cui anche la Federazione Libertaria Argentina, che fa parte dell’Internazionale di Federazioni Anarchiche.\r\nIn agosto l’anarchico Santiago Maldonado è stato rapito e trovato ucciso. Un altro compagno, Rafael Nahuel, è stato anch’egli ucciso. I/le Mapuche e le compagne e i compagni che sostengono localmente la loro lotta chiedono il nostro supporto per difendere i/le propri/e compagni/e e le proprie comunità.\r\n\r\nAscolta la diretta con Simone, della commissione di relazioni internazionali della FAI:\r\n\r\n2018 01 30 simone week of action arg\r\n\r\nDi seguito un comunicato sottoscritto da numerose realtà di movimento in Argentina\r\nPer il compagno anarchico Santiago Maldonado e per Rafael Nauhel uccisi dallo Stato argentino\r\nIl 1 di agosto nella provincia di Chubut nella Patagonia argentina, persone appartenenti alla comunità indigena Mapuche, assieme a solidali, hanno bloccato una strada vicina alla sede locale della Benetton (tra le più importanti nel paese) per protestare contro l’acquisizione del territorio Mapuche da parte della grande multinazionale. La polizia ha attaccato la manifestazione sparando colpi di pistola mentre i manifestanti cercavano di difendersi come potevano.\r\nDurante l’operazione di polizia l’anarchico Santiago Maldonado è stato arrestato, caricato con violenza su un furgone bianco –come testimoniato da molte persone - e portato via; da allora è risultato disperso, desaparecido.\r\nIl suo corpo è stato trovato in un fiume in Patagonia due mesi dopo, un brutale ricordo delle 30.000 persone che risultarono desaparecidas durante il periodo della Junta (la dittatura militare guidata dai generali Videla, Massera e Agosti), un marchio indelebile nella storia Argentina, conservato nella memoria collettiva allo stesso modo dei crimini nazisti.\r\nIl rapimento e l’uccisione del compagno Santiago Maldonado ha innescato forti e numerose mobilitazioni in Argentina. Lo Stato e la polizia hanno negato ogni responsabilità, mentre i media hanno avviato una campagna mirata a criminalizzare le comunità resistenti Mapuche e gli anarchici. La propaganda insinuava teorie cospiratorie sulla scomparsa di Maldonado mentre indicava tutti coloro che si oppongono ai piani padronali, e specialmente gli anarchici, come i “nemici interni” e come una minaccia per lo stato da colpire.\r\n\r\nLe comunità indigene Mapuche – in Cile ed Argentina – stanno lottando per difendere il proprio territorio dalla depredazione e dalla distruzione condotta dalle grandi multinazionali a cui vengono accordate queste terre dallo Stato. Questi sono gli stessi territori che sono stati sottratti alle popolazioni indigene attraverso una serie di guerre e genocidi dai tempi dei “Conquistadores” del continente Americano. I Mapuche, nella loro lotta, hanno affrontato le persecuzioni, la prigionia e la violenza sia dei meccanismi repressivi statali sia delle bande parastatali che operano per conto dei padroni su entrambi i versanti delle Ande. A Chubut, una larga parte della comunità Mapuche, reclama i propri territori ora ufficialmente di proprietà della Benetton equivalenti ad appena 1/3 del totale di 900.000 ettari che la multinazionale ha comprato in tutto il paese.\r\n\r\nSantiago Maldonado è stato ucciso perché, come anarchico, ha scelto di opporsi e lottare al fianco del popolo indigeno, di schierarsi al fianco degli esclusi. Contro gli sfruttatori, contro i piani distruttivi ed antisociali dello Stato e delle élite economiche.\r\n\r\nRafael Nahuel era un giovane di origine Mapuche membro di un gruppo chiamato Coletivo Al Margen. Aveva preso parte alle proteste a sostegno delle rivendicazioni Mapuche. Il 25 novembre 2017, in occasione del funerale di Santiago Maldonado, le forze di polizia hanno organizzato uno sgombero nel territorio Mapuche. Le persone presenti sono state colpite da proiettili di gomma e di piombo, mentre venivano spruzzate di spray al peperoncino. Una donna e Rafael Nahuel sono stati colpiti. La donna è sopravvissuta, Rafael è stato ucciso.\r\n\r\nI compagni Santiago Maldonado e Rafael Nahuel saranno nel lotte in corso in ogni angolo della terra assieme a tutti i compagni e tutte le compagne che hanno dato la loro vita lottando per un mondo più libero e più giusto senza diseguaglianze, sfruttamento e repressione.\r\n\r\nSolidarietà internazionale\r\n– Con i/le nostri/e compagni/e in argentina che stanno resistendo alla repressione dello Stato argentino\r\n\r\n– Con le comunità Mapuche e con tutte le persone indigene che stanno difendendo la propria terra dai moderni conquistadores della Benetton\r\n\r\nIniziative in Italia:\r\n\r\nColleferro 26/01 serata benefit e informativa allo Spaccio Popolare in Via consolare latina 187 dalle 18\r\n\r\nRoma 27/01 serata benefit e informativa allo Spazio Anarchico 19 luglio in via Rocco Da Cesinale 19 dalle 19\r\n\r\nTorino 29/01 presidio di fronte alla Benetton in via Po h.17\r\n\r\nLivorno: 02/02 presidio di fronte alla Benetton (Via grande) h 15:30\r\n\r\nTrieste 03/02 presidio di fronte alla Benetton in via S.Lazzaro h.17\r\n\r\nReggio Emilia 03/02 presidio vicino alla Benetton",[75,77,80,82,84,86],{"matched_tokens":76,"snippet":67},[],{"matched_tokens":78,"snippet":79},[15],"\u003Cmark>ifa\u003C/mark>",{"matched_tokens":81,"snippet":19},[],{"matched_tokens":83,"snippet":29},[],{"matched_tokens":85,"snippet":33},[],{"matched_tokens":87,"snippet":31},[],[89,94],{"field":34,"indices":90,"matched_tokens":91,"snippets":93},[14],[92],[15],[79],{"field":95,"matched_tokens":96,"snippet":72,"value":73},"post_content",[71],578730123365712000,{"best_field_score":99,"best_field_weight":100,"fields_matched":101,"num_tokens_dropped":46,"score":102,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},"1108091339008",13,2,"578730123365711978",{"document":104,"highlight":125,"highlights":131,"text_match":134,"text_match_info":135},{"cat_link":105,"category":106,"comment_count":46,"id":107,"is_sticky":46,"permalink":108,"post_author":49,"post_content":109,"post_date":110,"post_excerpt":52,"post_id":107,"post_modified":111,"post_thumbnail":112,"post_thumbnail_html":113,"post_title":114,"post_type":57,"sort_by_date":115,"tag_links":116,"tags":123},[43],[45],"38672","http://radioblackout.org/2016/11/12-novembre-manifestazione-nazionale-contro-i-confini-e-lo-sfruttamento/"," \r\n\r\n\"L’attuale regime di controllo della mobilità è un meccanismo che produce irregolarità ed esclusione, e colpisce soggetti diversi: chi arriva da altri continenti, ma anche i migranti europei e i cittadini italiani. Da decenni, le leggi sull’immigrazione (Turco-Napolitano prima e Bossi-Fini poi) creano precarietà, ricattabilità e morte, aizzando la guerra tra poveri, insieme a politiche securitarie di militarizzazione dei confini che passano attraverso respingimenti, deportazioni, detenzione e torture, negazione del diritto d’asilo e un sistema d’accoglienza fondato sul profitto e la segregazione. Non saranno i maggiori controlli e una restrizione ai confini a risolvere la crisi migratoria creata dalle guerre che si moltiplicano a livello globale. Solo smantellando l’attuale governo delle migrazioni e della mobilità è possibile sanare la posizione di migliaia di persone che vivono in Italia da anni, e senza permesso di soggiorno sono costretti ad un regime di sfruttamento ancora più forte. D’altra parte, è necessario garantire a tutte e tutti, a prescindere dalla provenienza e dalla condizione, l’accesso alla residenza e alle prestazioni e tutele correlate. Gli occupanti casa, come chi vive in abitazioni di fortuna, in baraccopoli o case abbandonate, per strada, sono spesso esclusi da queste garanzie.\"\r\n\r\n \r\n\r\nCon l'obiettivo di ottenere una sanatoria per i lavoratori stranieri privi di permesso di soggiorno; l’accesso per tutti e tutte alla residenza ed ai servizi fondamentali ad essa collegati; l'abolizione di campi di lavoro di qualsiasi natura (ghetti, tendopoli, campi container); l'apertura di canali di ingresso e transito e libertà di circolazione, contro le deportazioni interne ed internazionali, il 12 novembre a Roma è prevista una grande manifestazione nazionale. Scenderanno in piazza i braccianti della provincia di Foggia e della Piana di Gioia Tauro, i facchini della logistica di tutta Italia, gli occupanti casa, i migranti in transito respinti alle frontiere, insieme a diverse realtà politiche e sociali in lotta contro le politiche di precarizzazione e controllo della mobilità delle persone, nelle metropoli e nelle periferie. Appuntamento domani alle ore 14:00 in Piazza di Porta San Giovanni a Roma.\r\n\r\n \r\n\r\nQuesta mattina ne abbiamo parlato con Irene di Campagne in Lotta:\r\n\r\ncampagneinlottamanifestazione","11 Novembre 2016","2016-11-14 12:12:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/manifesto-12NOV-70x100-COLORI-001-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/manifesto-12NOV-70x100-COLORI-001-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/manifesto-12NOV-70x100-COLORI-001-212x300.jpg 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/manifesto-12NOV-70x100-COLORI-001-768x1088.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/manifesto-12NOV-70x100-COLORI-001-723x1024.jpg 723w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","12 novembre manifestazione nazionale contro i confini e lo sfruttamento",1478863789,[117,118,119,120,121,122],"http://radioblackout.org/tag/casa/","http://radioblackout.org/tag/confini/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/occupazioni/","http://radioblackout.org/tag/residenza/","http://radioblackout.org/tag/sfruttamento/",[17,21,124,25,23,27],"migranti",{"post_content":126},{"matched_tokens":127,"snippet":129,"value":130},[128],"i f","della Piana di Gioia Tauro, \u003Cmark>i f\u003C/mark>acchini della logistica di tutta Italia,"," \r\n\r\n\"L’attuale regime di controllo della mobilità è un meccanismo che produce irregolarità ed esclusione, e colpisce soggetti diversi: chi arriva da altri continenti, ma anche i migranti europei e i cittadini italiani. 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I fascisti e i razzisti di ogni regione si sono presentati a Milano, sabato scorso, e il servizio d'ordine del corteo è stato affidato agli ultras della Lazio. La partecipazione è imponente, ma i nuovi imitatori del Front National non sono per nulla riusciti a potare in piazza i grandi numeri che speravano.\r\n\r\nPer le vie di Milano invece è sfilata la città viva, quella aperta, libera e ribelle, quella antifascista e antirazzista che in pochi giorni è riuscita a trovarsi e a rispondere allo schifoso corteo convocato dalla Lega. In questo corteo, che non ha lasciato nessuno spazio al nazismo xenofobo leghista e fascista, non si è scorta nessuna traccia di \"qualcosa di sinistra\", neppure una \"dichiarazione\" politica del sindaco arrivata solo ipocritamente a fine giornata, nessuna traccia neppure di un sindacato che vorrebbe far parlare di sè prima del 25 ottobre. Tutto questo non può certo essere una sorpresa: la forza degli antifascisti e delle antifasciste arriva dalle strade e dalle lotte di ogni giorno, dai quartieri, dove si lotta per la casa, contro l'Expo, contro le devastazioni e le grandi opere. E questo è solo l'inizio.\r\n\r\nAscolta il contributo di un compagno di Milano\r\n\r\nmilano contro lega e fasci\r\n\r\n ","20 Ottobre 2014","2014-10-31 11:54:08","Milano in strada contro razzisti e fascisti",1413820764,[],[],{"post_content":153},{"matched_tokens":154,"snippet":156,"value":157},[155],"I f","fatto la sua uscita pubblica. \u003Cmark>I f\u003C/mark>ascisti e i razzisti di ogni","La \"nuova\" Lega - nera e nazionalista a braccetto con Casa Pound e Forza Nuova - ha fatto la sua uscita pubblica. \u003Cmark>I f\u003C/mark>ascisti e i razzisti di ogni regione si sono presentati a Milano, sabato scorso, e il servizio d'ordine del corteo è stato affidato agli ultras della Lazio. 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Il governo Renzi ha raggiunto l'obiettivo di escludere le spese per il trattenimento e la deportazione dei migranti dal conteggio sul bilancio dello Stato italiano ed ha accantonato ogni ambiguità, tentando di serrare le frontiere.\r\nMa il desiderio di libertà è più forte di ogni confine e tanti cercano e trovano un varco da cui passare.\r\n\r\n \r\n\r\nIl campo gestito dalla Croce Rossa è stato spostato lontano dal mare, in una zona dismessa dalle ferrovie nei pressi del parco Roja. Gli operatori della Croce Rossa agiscono di concerto con le forze dell'ordine. Nel campo si mangia male, non si riceve alcuna informazione sulla propria situazione, ma si rischia la deportazione alla minima protesta.\r\nNei pressi del campo ufficiale era sorto un campo spontaneo, gestito dagli stessi migranti, sgomberato pochi giorni prima dell'avvio del campeggio No Border.\r\nNella notte tra giovedì 4 e venerdì 5 agosto circa trecento migranti sono usciti dal campo della Croce Rossa diretti alla frontiera. Bloccati nell'area dove lo scorso anno c'era il campo No Border, sono stati violentemente caricati dalla polizia. Con loro c'erano anche alcuni compagni che li avevano raggiunti per dare appoggio e solidarietà. Durante la carica circa 120 migranti sono riusciti a bucare la frontiera e ad entrare in Francia, dove è scattata la caccia all'uomo. Un gruppo è stato bloccato manganellato e caricato sui furgoni della gendarmeria in una spiaggia di Mentone.\r\nDei migranti rastrellati alcuni sono stati riportati al campo della CRI, altri sono stati deportati a Taranto. I No Border fermati hanno ricevuto tutti il decreto di espulsione dall'Italia o il foglio di via dalla provincia di Imperia.\r\n\r\n \r\n\r\nIl giorno successivo, dopo un volantinaggio in spiaggia che annunciava il corteo della domenica, i No Border si sono avviati in direzione del campo della Croce Rossa per fare un saluto ai migranti.\r\nLa polizia ha prima gasato, poi ha cercato di bloccare gli attivisti chiudendo loro la strada. Undici compagn* sono rimasti intrappolati su un ponte dove sono stati picchiati insultati e ammanettati.\r\nTrattenuti in questura per quasi tutta la notte hanno subito altre angherie, prima di essere rilasciati con foglio di via e con la denuncia di resistenza e adunata sediziosa aggravate.\r\nAltri due No Border, Beppe ed Alessia, presi poco lontano dal ponte, sono stati arrestati e richiusi nei carceri di Imperia e Genova Pontedecimo: rilasciati con divieto di dimora tra giorni dopo, saranno processati in autunno per resistenza, adunata sediziosa e lesioni.\r\n\r\nQui potete leggere la testimonianza di Stefano, un compagno di Torino.\r\n\r\nQui il video del Fatto Quotidiano\r\n\r\n \r\n\r\nDurante la mattanza sul ponte un poliziotto dell'antisommossa, che stava per unirsi ai colleghi che stavano lavorando di manganello, è morto d'infarto appena sceso dal furgone.\r\nL'episodio è stato usato dai media come pretesto per scatenare una campagna di ulteriore criminalizzazione nei confronti degli attivisti che si battono contro le frontiere. Il Freespot è stato perquisito e due giorni dopo sgomberato con un pretesto, nonostante i locali fossero in affitto.\r\nIl giorno successivo il corteo non è riuscito a partire, perché la polizia ha intercettato e dato il foglio di via a buona parte dei compagni che stavano raggiungendo Ventimiglia.\r\n\r\n \r\n\r\nLa strategia di Alfano è chiara: alleggerire la pressione sulle frontiere, deportando al sud i migranti e chiudendo in una morsa di ferro chi si oppone alle frontiere.\r\n\r\n \r\n\r\nIl clima di emergenza serve a fare terra bruciata intorno a migranti e attivisti No Border, per nascondere una verità banale, che senza frontiere non ci sarebbero clandestini, campi, controlli. Senza frontiere Ventimiglia sarebbe solo uno dei tanti luoghi dove passa la gente in viaggio.\r\nSenza frontiere, stati, sfruttamento e guerre, tanti neppure partirebbero.\r\nÉ la disarmante banalità del bene.\r\n\r\n \r\n\r\nInternazionale di Federrazioni Anarchiche\r\nDal 4 al 7 agosto si è tenuto a Francoforte il decimo congresso dell'IFA – l'Internazionale di Federazioni Anarchiche.\r\nAl congresso hanno partecipato delegati e osservatori da Francia, Italia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Repubblica Ceca, Grecia, Portogallo, Bielorussia, Turchia, Azerbajan, Iraq, Nuova Zelanda, Argentina, Brasile, Messico, Cile, Repubblica Domenicana, Cuba, El Salvador...\r\nSono state giornate intense in cui alle assemblee plenarie si sono intervallati numerosi worshop. Il sabato pomeriggio c'è stata un'assemblea aperta alla città.\r\nUn'occasione importante di confronto, rinsaldamento dei legami e reciproca conoscenza, costruzione di campagne comuni.\r\nNe abbiamo parlato con Simone.\r\n\r\n \r\n\r\nGuerra per la Libia\r\nLa guerra per la Libia è diventata nuovamente caldissima nel pieno dell'estate. L'Italia è nuovamente in prima fila.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Domenico\r\n\r\n \r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","14 Agosto 2016","Il 12 agosto, nel cuore dell'estate, ultima puntata del viaggio settimanale di Anarres nel pianeta delle utopie concrete, prima di un paio di settimane di pausa. \r\n\r\nQui potete ascoltare il podcast:\r\n\r\n\r\nVi abbiamo proposto un lungo approfondimento sulla lotta dei migranti per bucare la frontiera di Ventimiglia, per continuare un viaggio che le frontiere chiuse dell'Europa hanno interrotto. \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Giulia, No Border di Ventimiglia, e con Stefano, anarchico torinese.\r\n\r\nAd un anno di distanza da un'altra estate di lotta tante cose sono cambiate. Il governo Renzi ha raggiunto l'obiettivo di escludere le spese per il trattenimento e la deportazione dei migranti dal conteggio sul bilancio dello Stato italiano ed ha accantonato ogni ambiguità, tentando di serrare le frontiere. \r\nMa il desiderio di libertà è più forte di ogni confine e tanti cercano e trovano un varco da cui passare. \r\n\r\nIl campo gestito dalla Croce Rossa è stato spostato lontano dal mare, in una zona dismessa dalle ferrovie nei pressi del parco Roja. Gli operatori della Croce Rossa agiscono di concerto con le forze dell'ordine. Nel campo si mangia male, non si riceve alcuna informazione sulla propria situazione, ma si rischia la deportazione alla minima protesta. \r\nNei pressi del campo ufficiale era sorto un campo spontaneo, gestito dagli stessi migranti, sgomberato pochi giorni prima dell'avvio del campeggio No Border. \r\nNella notte tra giovedì 4 e venerdì 5 agosto circa trecento migranti sono usciti dal campo della Croce Rossa diretti alla frontiera. Bloccati nell'area dove lo scorso anno c'era il campo No Border, sono stati violentemente caricati dalla polizia. Con loro c'erano anche alcuni compagni che li avevano raggiunti per dare appoggio e solidarietà. Durante la carica circa 120 migranti sono riusciti a bucare la frontiera e ad entrare in Francia, dove è scattata la caccia all'uomo. Un gruppo è stato bloccato manganellato e caricato sui furgoni della gendarmeria in una spiaggia di Mentone. \r\nDei migranti rastrellati alcuni sono stati riportati al campo della CRI, altri sono stati deportati a Taranto. I No Border fermati hanno ricevuto tutti il decreto di espulsione dall'Italia o il foglio di via dalla provincia di Imperia. \r\n\r\nIl giorno successivo, dopo un volantinaggio in spiaggia che annunciava il corteo della domenica, i No Border si sono avviati in direzione del campo della Croce Rossa per fare un saluto ai migranti. \r\nLa polizia ha prima gasato, poi ha cercato di bloccare gli attivisti chiudendo loro la strada. Undici compagn* sono rimasti intrappolati su un ponte dove sono stati picchiati insultati e ammanettati.\r\nTrattenuti in questura per quasi tutta la notte hanno subito altre angherie, prima di essere rilasciati con foglio di via e con la denuncia di resistenza e adunata sediziosa aggravate. \r\nAltri due No Border, Beppe ed Alessia, presi poco lontano dal ponte, sono stati arrestati e richiusi nei carceri di Imperia e Genova Pontedecimo: rilasciati con divieto di dimora tra giorni dopo, saranno processati in autunno per resistenza, adunata sediziosa e lesioni. \r\nQui potete leggere la testimonianza di Stefano, un compagno di Torino.\r\nQui il video del Fatto Quotidiano\r\n\r\nDurante la mattanza sul ponte un poliziotto dell'antisommossa, che stava per unirsi ai colleghi che stavano lavorando di manganello, è morto d'infarto appena sceso dal furgone.\r\nL'episodio è stato usato dai media come pretesto per scatenare una campagna di ulteriore criminalizzazione nei confronti degli attivisti che si battono contro le frontiere. Il Freespot è stato perquisito e due giorni dopo sgomberato con un pretesto, nonostante i locali fossero in affitto. \r\nIl giorno successivo il corteo non è riuscito a partire, perché la polizia ha intercettato e dato il foglio di via a buona parte dei compagni che stavano raggiungendo Ventimiglia. \r\n\r\nLa strategia di Alfano è chiara: alleggerire la pressione sulle frontiere, deportando al sud i migranti e chiudendo in una morsa di ferro chi si oppone alle frontiere. \r\n\r\nIl clima di emergenza serve a fare terra bruciata intorno a migranti e attivisti No Border, per nascondere una verità banale, che senza frontiere non ci sarebbero clandestini, campi, controlli. Senza frontiere Ventimiglia sarebbe solo uno dei tanti luoghi dove passa la gente in viaggio. \r\nSenza frontiere, stati, sfruttamento e guerre, tanti neppure partirebbero. \r\nÉ la disarmante banalità del bene. \r\n\r\nInternazionale di Federrazioni Anarchiche\r\nDal 4 al 7 agosto si è tenuto a Francoforte il decimo congresso dell'IFA – l'Internazionale di Federazioni Anarchiche. \r\nAl congresso hanno partecipato delegati e osservatori da Francia, Italia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Repubblica Ceca, Grecia, Portogallo, Bielorussia, Turchia, Azerbajan, Iraq, Nuova Zelanda, Argentina, Brasile, Messico, Cile, Repubblica Domenicana, Cuba, El Salvador...\r\nSono state giornate intense in cui alle assemblee plenarie si sono intervallati numerosi worshop. Il sabato pomeriggio c'è stata un'assemblea aperta alla città. \r\nUn'occasione importante di confronto, rinsaldamento dei legami e reciproca conoscenza, costruzione di campagne comuni. \r\nNe abbiamo parlato con Simone. \r\n\r\nGuerra per la Libia\r\nLa guerra per la Libia è diventata nuovamente caldissima nel pieno dell'estate. L'Italia a nuovamente in prima fila. \r\nNe abbiamo parlato con Domenico\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs,org","2018-10-17 22:58:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/08/LAPR0737_MGTHUMB-INTERNA-200x110.jpg","Anarres del 12 agosto: lotta contro le frontiere a Ventimiglia, il congresso dell'IFA, la guerra per la Libia","podcast",1471174653,[212,213,214,215,61,216,217,218,219,220],"http://radioblackout.org/tag/deportazioni/","http://radioblackout.org/tag/fogli-di-via/","http://radioblackout.org/tag/francoforte/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/immigrazione/","http://radioblackout.org/tag/internazionale-di-federazioni-anarchiche/","http://radioblackout.org/tag/libia/","http://radioblackout.org/tag/no-border/","http://radioblackout.org/tag/ventimiglia/",[222,188,186,223,15,224,194,180,182,184],"deportazioni","guerra","immigrazione",{"tags":226},[227,229,231,233,235,237,239,241,243,245],{"matched_tokens":228,"snippet":222,"value":222},[],{"matched_tokens":230,"snippet":188,"value":188},[],{"matched_tokens":232,"snippet":186,"value":186},[],{"matched_tokens":234,"snippet":223,"value":223},[],{"matched_tokens":236,"snippet":79,"value":79},[15],{"matched_tokens":238,"snippet":224,"value":224},[],{"matched_tokens":240,"snippet":194,"value":194},[],{"matched_tokens":242,"snippet":180,"value":180},[],{"matched_tokens":244,"snippet":182,"value":182},[],{"matched_tokens":246,"snippet":184,"value":184},[],[248],{"field":34,"indices":249,"matched_tokens":251,"snippets":253,"values":254},[250],4,[252],[15],[79],[79],{"best_field_score":99,"best_field_weight":100,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":256,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},"578730123365711977",{"document":258,"highlight":273,"highlights":278,"text_match":281,"text_match_info":282},{"comment_count":46,"id":259,"is_sticky":46,"permalink":260,"podcastfilter":261,"post_author":171,"post_content":262,"post_date":263,"post_excerpt":52,"post_id":259,"post_modified":264,"post_thumbnail":265,"post_title":266,"post_type":209,"sort_by_date":267,"tag_links":268,"tags":271},"54964","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-12-luglio-turismo-e-gentrification-resistenza-indigena-e-popolare-in-brasile-morire-al-cpr-faisal-sahid-e-gli-altr-diario-di-un-bagnino-freek-pride/",[171],"Come ogni venerdì abbiamo fatto fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. 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Da Napoli a Barcellona sta crescendo anche la resistenza.\r\nNe abbiamo parlato con Giovanni Semi, sociologo e docente all’ateneo torinese.\r\n\r\nResistenza indigena e popolare in Brasile\r\nIl compagno brasiliano Johnny del Centro di Cultura Sociale della Favela Vila Dalva e del Colettivo Anarcopunk Aurora Negra sarà a Torino mercoledì 17 luglio per un incontro sulle lotte sociali, ecologiche e le iniziative autogestite nel Brasile sotto il tallone di Bolsonaro.\r\nSi parlerà della situazione politica e sociale in Brasile, della resistenza popolare al regime di Bolsonaro, delle attività e le iniziative culturali di organizzazione e lotta all'interno dello spazio.\r\nJohnny è in Europa come delegato al congresso IFA di Lubiana per Iniciativa Federalista Anarquista Brasil.\r\nCi presenta il tour Simone Ruini della CRINT della FAI, che conosce bene il Brasile dove ha vissuto per qualche tempo.\r\n\r\nMorire al CPR. Faisal, “Sahid” e gli altr*\r\n\r\nDiario di un bagnino\r\n\r\nFree(k) Pride – Il 13 luglio un Pride indecoroso, libero, mostruoso attraversa le strade di Torino, nel segno della rivolta frocia, della liberazione dai confini tra i corpi e tra gli Stati, del rifiuto del pinkwashing istituzionale, della costruzione di percorsi di autonomia dai generi. Un Pride che trova il suo orgoglio nella lotta contro ogni forma di oppressione e di sfruttamento. Un Pride che fugge la norma eteropatriarcale e non si piega alla legalizzazione delle proprie identità costitutivamente ed orgogliosamente erranti, fuori posto, fuorilegge.\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nMercoledì 17 luglio\r\nore 21 alla FAT\r\nin corso Palermo 46\r\nBrasile. Resistenza indigena e popolare\r\nIncontro sul Brasile con Johnny do Centro de Cultura Social da Favela Vila Dalva e del Coletivo Anarcopunk Aurora Negra / I.F.A. Brasil\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nAppendino fa la guerra ai poveri. 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Un Pride che fugge la norma eteropatriarcale e non si piega alla legalizzazione delle proprie identità costitutivamente ed orgogliosamente erranti, fuori posto, fuorilegge.\r\n\r\nUn mostro si aggira per Asti: si chiama Vulvatrix e sarà il terrore di preti e governi. Lu incontrerete sabato 6 luglio ad Asti, dove si svolgerà il primo Pride della città, oggi guidata dalla destra, che, con classica operazione di pinkwashing, ha un sindaco che appoggia e sarà presente al Pride e un assessore alla cultura che lo dichiara nemico. Ci sarà anche uno spezzone indecoroso, scoppiettante, mostruoso.\r\n\r\nC’è un attacco ai gender studies in tutta Europa, uno dei tasselli della negazione dei percorsi di libertà delle donne e delle persone lgbtia come strumento di restaurazione patriarcale, religiosa, nazionalista.\r\n\r\nBollettino di guerra degli ultimi giorni: migranti affogati al largo della Tunisia, bombardati e uccisi a Tajoura, assetati a Zawija, torturati ovunque.\r\n\r\nCosa succede al confine tra il Messico e gli Stati Uniti? Che fine fanno i bambini e i ragazzi separati dai loro parenti in viaggio?\r\nIn Italia la vicenda della Sea Watch e, più in generale la concretezza della situazione nel Mediterraneo ci raccontano una storia che la dice lunga sulla farsa delle tutele e delle leggi.\r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nIl 13 luglio sarà Free(k) Pride!\r\nOre16 appuntamento in Piazza Carlina.\r\n\r\nMercoledì 17 luglio\r\nore 21 alla FAT\r\nin corso Palermo 46\r\nIncontro sul Brasile con Johnny do Centro de Cultura Social da Favela Vila Dalva e del Coletivo Anarcopunk Aurora Negra / I.F.A. Brasil\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nAppendino fa la guerra ai poveri. 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Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nRiunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",[309],{"field":95,"matched_tokens":310,"snippet":306,"value":307},[305],{"best_field_score":283,"best_field_weight":137,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":284,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},{"document":313,"highlight":335,"highlights":339,"text_match":281,"text_match_info":342},{"comment_count":46,"id":314,"is_sticky":46,"permalink":315,"podcastfilter":316,"post_author":171,"post_content":317,"post_date":318,"post_excerpt":52,"post_id":314,"post_modified":319,"post_thumbnail":320,"post_title":321,"post_type":209,"sort_by_date":322,"tag_links":323,"tags":330},"54817","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-28-giugno-tav-i-nodi-al-pettine-assemblea-sul-sagrato-la-gabbia-familiare-laria-che-tira-contro-natura-religione-omosessualita-biopolitica/",[171],"Come ogni venerdì abbiamo fatto fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. 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La negazione delle identità non conformi, l’asservimento delle donne libere è indispensabile alla riaffermazione della famiglia, nucleo politico ed etico del patriarcato alle nostre latitudini.\r\nLa famiglia è la fortezza intorno alla quale si pretende di ri-fondare un ordine politico e sociale gerarchico ed escludente.\r\nLa famiglia nella sua materialità è l'incubatrice di infinite violenze di genere, luogo \"privato\", separato dalla sfera pubblica.\r\nNe parliamo con Francesco Codello, pedagogista tra i fondatori della REL, la Rete delle scuole libertarie.\r\n\r\nL’aria che tira. La guerra nel Mediterraneo, la violenza poliziesca contro chi lotta, il pacchetto sicurezza bis. Ne abbiamo chiacchierato con Stefano Capello\r\n\r\nContro natura. Religione, omosessualità, biopolitica. É il titolo di un libro di Filippo Trasatti, pedagogo, anarchico, anticlericale, con il quale su questi temi ci siamo fatti una chiacchierata a tutto campo.\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 5 luglio\r\nore 16\r\nin via Po 16\r\nPunto info sul pacchetto sicurezza bis del governo\r\n\r\nFree(k) Pride!\r\nContinuano, dopo l’assemblea del 25 giugno sul sagrato della chiesa di via Santa Giulia, il presidio al CPR del 29 e l’assemblea contro i confini di sesso e genere del luglio, gli appuntamenti della stagione Pride:\r\n\r\n6 luglio: spezzona indecorosa al Pride di Asti.\r\n\r\n13 luglio: Free(K) Pride! Ore16 appuntamento in Piazza Carlina.\r\n\r\nMercoledì 17 luglio\r\nore 21 alla FAT\r\nin corso Palermo 46\r\nIncontro sul Brasile con Jhonny do Centro de Cultura Social da Favela Vila Dalva e del Coletivo Anarcopunk Aurora Negra / I.F.A. Brasil\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nAppendino fa la guerra ai poveri. 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Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nRiunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","3 Luglio 2019","2019-07-03 13:42:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/frank-200x110.jpg","Anarres del 28 giugno. Tav: i nodi al pettine. Assemblea sul sagrato. La gabbia familiare. L’aria che tira. Contro natura. Religione, omosessualità, biopolitica...",1562161358,[324,325,269,326,327,328,329],"http://radioblackout.org/tag/anarchia/","http://radioblackout.org/tag/biopolitica/","http://radioblackout.org/tag/contro-la-famiglia/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/omosessualita/","http://radioblackout.org/tag/religione/",[331,332,177,192,333,190,334],"anarchia","biopolitica","no tav","religione",{"post_content":336},{"matched_tokens":337,"snippet":306,"value":338},[305],"Come ogni venerdì abbiamo fatto fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/2019-06-28-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, appuntamenti:\r\n\r\nTAV. I nodi vengono al pettine\r\n\r\nUn’assemblea sul sagrato. 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La gente di mare dovrà scegliere se diventare complice degli assassini di Stato o perdere la barca e il lavoro.\r\nPer infiltrare spie sulle barche delle ONG o delle navi dei pescatori o adibite al trasporto commerciale nel Mediterraneo sono stati stanziati 3 milioni di euro da spendere entro il 2021.\r\nLa competenza per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina passa dalla procura locale a quella distrettuale, la prescrizione viene allungato, le intercettazioni diventano più facili.\r\nIl pacchetto sicurezza bis è un altro tassello di un puzzle repressivo che mette in seria discussione la possibilità di manifestare. 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